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Risposte migliori

Inviato

Salve a tutti,

Cercando a casaccio nella mia modesta biblioteca, ho deciso di rispolverare il libro di Pedrotti "Monete decimali Italiane - Vittorio Emanuele III".

Oltre alle pagine tecniche trascritte in tre lingue, vi è anche un sintetico catalogo delle monete coniate.

In questo mini catalogo sono riportate peso dichiarato, peso minimo, peso massimo e anche il peso ridotto per consumo di circolazione. Spesso sono indicati con i millesimi di grammo (per l'oro anche al 5° decimale dopo la virgola).

Inoltre, sulle monete che lo prevedono c'è indicato che "la moneta presenta rosetta a sei petali anziché stella d'Italia, come indicato su Gazzetta Ufficiale".

Mi rivolgo quindi ai numismatici più che ai collezionisti per hobby: tutte queste segnalazioni hanno un senso oggi?

Spero di aver espresso in maniera comprensibile il mio quesito.


Inviato (modificato)

una scansione, per meglio comprendere...

scansione0035.jpg

Modificato da danieles1981

  • ADMIN
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Inviato

Immagino che il "peso ridotto per consumo" rappresenti il peso limite al di sotto del quale cessava di avere valore legale o ne era prescritto il ritiro.

Se ci pensi sono informazioni storiche.


Inviato

Immagino che il "peso ridotto per consumo" rappresenti il peso limite al di sotto del quale cessava di avere valore legale o ne era prescritto il ritiro.

Se ci pensi sono informazioni storiche.

Quindi questo dato raffigura quanto indicato dalla Zecca (o da chi per lei) per il valore della moneta piuttosto che un semplice dato per il collezionista.


  • ADMIN
Staff
Inviato

Credo di sì. Anche il peso minimo e massimo sono infatti quelli stabiliti in base alle tolleranze di produzione ammesse.


Inviato (modificato)

Esatto Incuso... ;)

Questi valori sono indicati sul Regio Decreto che stabilisce la creazione di un determinato tipo monetale e sono FONDAMENTALI per l'esistenza stessa della moneta.

Per essere precisi: nel Pedrotti per "peso giusto" si intende il "peso legale" mentre peso massimo e minimo sono calcolati dall' Autore in base al valore percentuale (o millesimale) di tolleranza in più e in meno indicato sul regio decreto (nel caso specifico del 10 Lire 1936 si parla del 5 x 1000) mentre per "peso ridotto per consumo" si intende appunto il peso legale meno quella che nei decreti viene indicata come "tolleranza per consumo di circolazione" (sempre indicata in millesimi e in questo caso pari al 50 x 1000).

Aggiungo che per molti valori indicati sul Pedrotti i calcoli sono sbagliati... (come in questo caso per quanto riguarda il "peso ridotto per consumo": il valore corretto è 9,5 grammi)

Saluti

Simone

post-1512-0-45941800-1335995585_thumb.jp

Modificato da uzifox

Inviato

Quindi Pedrotti, quando scrive che il testo risulta una ricerca analitica sulle monete coniate in quel periodo, aveva ragione.

Grazie a tutti


Inviato (modificato)

Beh da quello che si può intuire almeno reperì le Gazzette ufficiali e se le lesse (riportando poi i dati tecnici) inoltre fece ricerche in prima persona presso il Museo della Zecca e contattando Casa Savoia per precisazioni...anche l'idea del testo trilingue è apprezzabile.

Insomma non è male come libro, probabilmente è superato ma quae là offre ottimi spunti.

Saluti

Simone

Modificato da uzifox

Inviato

E' notevole la lettera fatta pervenire a Umberto II chiedendo informazioni sull'origine del FERT... noteveole... notevole


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