Vai al contenuto
IGNORED

120 grana 1835 legenda unita


Risposte migliori

Buon pomeriggio a tutti. Vi posto questa new entry, i cataloghi la danno tutti come comune, ma non mi pare se ne vedano tantissime in giro (di sicuro meno della 1834). Sono graditi pareri sulla moneta. La foto non rende molto, ma ha una bella patina, soprattutto al rovescio.

Ho notato, inoltre, che a tutte le lettere E, sia del dritto che del rovescio, manca l'astina orizzontale, sostituita da un triangolo staccato dal resto della lettera (non penso si tratti di consunzione perché è presente su tutte le E, mentre sulla F l'astina c'è regolarmente). Ho visto un po' di immagini dalla rete e ho fatto caso che questa "particolarità" (se così si può chiamare) è presente sulle piastre 1835 legenda unita e su alcune (minor parte) di quelle del 1834. Potrebbe essere uno di quei segni distintivi segreti che, come riportato dal Traina nel suo studio sulle piastre di Ferdinando II, gli incisori apponevano sulle monete come "identificativo nascosto"? Grazie mille a tutti in anticipo.

Dritto

post-28009-0-48449500-1334856251_thumb.j

Modificato da Galenus
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao Galenus, ti rispondo volentieri ma prendi ciò che ti scrivo come delle considerazioni personali, come se ci facessimo una chiaccierata tra amici.....altri frequentatori poi diranno la loro;

la moneta mi si presenta abbastanza gradevole anche se il rovescio mi appare in migliori condizioni; i cataloghi la danno Comune, è vero ma come dici non se ne vedono tantissime e su questo devo dire che mi trovi abbastanza daccordo; in questi ultimi tempi trovo abbastanza singolare (constatazione personale fatta anche da un pò d'esperienza) che molte Piastre di Ferdinando II di Borbone di inizio e fine annate di 4 tipi, escludendo quindi il 1838 e il 1841 (che le fanno arrivare a 6 tipi di coniazione) già di per sè rarissimi, cominciano sempre più a comparire meno frequentemente sul mercato e per alcune di esse (annate) credo che liberamente potrebbero essere elevate al dradino superiore della rarità; sarebbe il caso della "31" della "35" della "39" della "40" della "51" e della "59" e non solo in alta conservazione ma anche fino al grado di BB+/qSpl, ma molte volte, credo bisogna andarci cauti perchè non si sa mai........potrebbero venir fuori ritrovamenti consistenti (e in Campania questo è possibile) e in tal caso sarebbe difficile giustificare un'eventuale loro retrocessione.

Per quanto riguarda la mancanza dell'astina centrale sulle lettere E non è chiaramente consunzione, ma sinceramente non ci vedo quello che definisci "triangolo", secondo me è la parte finale e più marcata della continuazione di quello che doveva essere la parte centrale della lettera che effettivamente sembra mancare, ma magari il punzone delle lettere o la mano dell'incisore in questo caso hanno creato quello che si vede......ma chissà;

Non credo che esso sia uno dei famigerati e presunti "distintivi segreti" di cui tanto si parla (lo faccio spesso anch'io) ogni qualvolta ci si trova di fronte ad una Piastra magari con solo qualche banale difetto; in questo caso specifico mi sembra che, e non vorrei sbagliare ma anche altre lettere presentano una certa astina evanescente, come nel caso della lettera R della parola HIER e aggiungo l'astina inferiore della lettera E terza di destra dei particolari da te postati.

Io su questi segni denominati "particolari" atti a discolpare (si dice) gli incisori da eventuali accuse per falsi o alro, mi sono fatto un'idea personale, anche perchè come ben conosciamo, molti documenti non ci sono ad oggi pervenuti (perduti durante la 2^ grande guerra) e tra questi potrebbero esserci proprio alcuni che trattino queste eventuale possibilità (registro o qualsivoglia documentazione); credo che comunque se apposti siano concentrati quasi tutti nel rovescio della moneta e precisamente nello "Stemma" dove sul campo vediamo che si concentrano la maggior parte di queste "singole" e ripeto singole e non multiple (come nel tuo caso) e importanti particolarità; sinceramente io le lettere le escluderei anche perchè nel caso della "supposizione" dovrebbe essere come ho detto un segno unico.

Ciao

Link al commento
Condividi su altri siti


Hai ragione, probabilmente si tratta di una semplice consunzione del conio della lettera E che ha fatto sì che l'astina non venisse impressa. Con le piastre di Ferdinando II è facile lasciarsi trasportare dalla fantasia... ;)

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 1 mese dopo...

Mentre mettevo l'immagine sul catalogo, mi sono accorto che, nello scudetto del Portogallo (forse, in assoluto, l'elemento più variabile nelle piastre di Ferdinando II) ci sono 6 quadratini e 1 pallina: non avevo mai visto mischiare i quadratini con le palline (immagino sia tutto nella norma, per la Zecca di Napoli ;) )...

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FD2/12

Modificato da Galenus
Link al commento
Condividi su altri siti


Buon pomeriggio a tutti. Vi posto questa new entry, i cataloghi la danno tutti come comune, ma non mi pare se ne vedano tantissime in giro (di sicuro meno della 1834). Sono graditi pareri sulla moneta. La foto non rende molto, ma ha una bella patina, soprattutto al rovescio.

Ho notato, inoltre, che a tutte le lettere E, sia del dritto che del rovescio, manca l'astina orizzontale, sostituita da un triangolo staccato dal resto della lettera (non penso si tratti di consunzione perché è presente su tutte le E, mentre sulla F l'astina c'è regolarmente). Ho visto un po' di immagini dalla rete e ho fatto caso che questa "particolarità" (se così si può chiamare) è presente sulle piastre 1835 legenda unita e su alcune (minor parte) di quelle del 1834. Potrebbe essere uno di quei segni distintivi segreti che, come riportato dal Traina nel suo studio sulle piastre di Ferdinando II, gli incisori apponevano sulle monete come "identificativo nascosto"? Grazie mille a tutti in anticipo.

Dritto

Ciao galenus, non penso, si tratta di una caratteristica comune in tanti altri esemplari, per quanto concerne la rarità io direi che non è rara, ma certamente le piastre di Ferdinando II degli anni '30 sono meno comuni di quelle coniate nei due decenni successivi. La 1834, come notato giustamente da te, è più comune, i millesimi più rari del III decennio sono la 1838 (il tipo conosciuto in un unico esemplare, ex coll.Bovi), 1837, 1839, 1832, 1831, 1833, 1838, 1835 (i due tipi hanno più o meno la stessa rarità) e la 1834.

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.