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Tante volte abbiamo parlato del ruolo del collezionismo privato, ruolo secondo me da alcuni poco considerato, a volte trascurato, qualche volta un pò osteggiato, ma non tutti la pensano così e allora cerchiamo chi lo ritiene essenziale e fondamentale :

Per esempio Franco Panvini Rosati tesse le lodi del collezionista - studioso, nel passato e nel presente e

E.A.Arslan cosa ne pensa in proposito ?

" La ricerca numismatica si è sviluppata da interessi antiquari e di antichità e ha avuto nei secoli un formidabile sviluppo grazie alla passione del collezionismo che si è radicata nella cultura occidentale sin dall'età dei primi umanisti."

Dal Saggio Introduttivo all'opera " Le monete della zecca di Milano nella Collezione di Pietro Verri "

19 novembre 1998, Ermanno A.Arslan

( all'epoca Direttore delle Civiche Raccolte Archeologiche e Numismatiche di Milano )

Arslan ritiene inscindibile quindi il connubio tra ricerca numismatica e il collezionismo privato rivendicando il suo ruolo civico,sociale e scientifico.

Mi piace anche concludere questi brevi pensieri e riflessioni, e riflettere ogni tanto è sempre positivo e utile per tutti, ricordando sempre un altro pensiero di E.A.Arslan , da Atti della giornata di Studio " Il collezionismo numismatico ", Vicenza , 4 ottobre 1997 :

"La scienza numismatica non sarebbe nata se non vi fosse stato il collezionismo, ma anche il collezionismo non sarebbe nato se non avesse trovato nella scienza numismatica le premesse logiche soprattutto per l'organizzazione del materiale ".

Per la serie meditare ogni tanto non fa male.....

Modificato da dabbene
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la ricerca e il collezionismo nasce dal piacere di avere fra le mani un pezzo di storia, tutto ciò può essere alimentato dalla voglia di leggere, di imparare sempre più quella che è la storia della propria città o di un determinato ambiente storico.. la ricerca da parte del collezionista è alimentata dalla voglia di far sapere quello che non si sapeva fino ad ora, mettendo alla prova le prorpie conoscenze, alimentate dalla passione stessa di collezionare ...

questo è il mio pensiero :)

saluti stefano.


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Sono cresciuta nel centro di Roma, intorno a me abbondavano i negozi di Antiquariato, con me è cresciuta la passione per questi oggetti ricchi di storia e ne ho sempre voluto sapere il più possibile, anche arrivando a stressare i proprietari dei negozi con molteplici domande fin dall'adolescenza, ma devo dire che a loro faceva molto piacere che qualcuno se ne interessasse non solo commercialmente.

Quindi era quasi scontato che da tutto ciò ne uscisse la mia passione per la Numismatica, concordo col pensiero di Arslan naturalmente, visto che penso che qualsiasi oggetto, monete e non, ci racconta qualcosa, accendendo in noi sempre maggiore curiosità, che ci spinge alla ricerca della conoscenza...e come sapete tutti questa per me è la spinta maggiore... che mi porta verso la ricerca.

Mi tuffo sempre volentieri in ricerche, anche fisiche, con il fine di arrivare alla scoperta ed alla conoscenza di tutto ciò che quella moneta/gettone/oggetto ci può raccontare.

Spero di riuscire a fare questo ancora per qualche anno, non si finisce mai di imparare...e come si dice a Roma:

"La vecchia nun voleva morì pecchè ancora voleva 'mparà" :blum: :pleasantry: Giò

Modificato da giovanna
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Inviato

sono d'accordo

collezionismo e voglia di sapere sono praticamente inscindibili

Si colleziona per per la bellezza dell'oggetto ma soprattutto per quello che l'oggetto rappresenta.

E proprio per la curiosità di sapere sempre di più del contesto relativo alla moneta o oggetto in questione che si va ricercano nuove testimonianze.


Inviato (modificato)

Giovanna continua, continua a studiare, leggere, quando puoi ,è un bene per te e un bene per tutti ( ricordo sempre il tuo bellissimo articolo sul tuo gettone tra l'altro),il collezionista è quasi sempre stato anche uno studioso,abbiamo citato Verri ma quanti potremmo citarne ! Il puro raccoglitore di monete o lo speculativo è un ritratto che sta lentamente dimuendo.

Purtroppo non tutti la pensano come Arslan ed altri, sul ruolo del collezionista e io continuero' a rivendicarlo finchè avrò forze !

Non vedo studi importanti senza l'apporto di monete di collezionisti, essi stessi, amando e studiando le loro collezioni propongono anche studi interessanti e stimolanti, sono disponibili a collaborare con le Istituzioni e gli addetti ai lavori, ma la collaborazione deve essere fatta da ambo le parti e questo non lo vedo sempre.

Non sono da molti anni nella numismatica , ma attento e vigile dei segnali che colgo velocemente vedo un profondo e crescente segno di " disagio " chiamiamolo così in questo mondo ( la discussione che feci tempo fa " il collezionista solitario " era emblematica e quasi un pò drammatica ).

Vorrei a nome dei collezionisti onesti italiani che in questo forum sono la totalità non sentire più affermazioni del genere :

1) Collezionista = Tombarolo

2) Le monete dei collezionisti sono nostre dei privati, che sono fino a prova contraria, i legittimi proprietari , non sono anche dello Stato

3) Il collezionista è un riccone che ha molto tempo ; sbagliato il forum insegna che c'è gente qui che per comprare una moneta rinuncia per la passione a comprarsi beni primari,e quello che compra lo studia attentamente nel tempo che ha disposizione e lo divulga in molti casi.

Senza il collezionismo privato anche la Numismatica Italiana si troverebbe di colpo inaridita e senza risorse e appoggi,e dovrebbe dipendere solo da quello che offre oggi lo Stato ,situazione sulla quale vorrei per il momento sorvolare.

Mi piacerebbe sentire anche qualche altro parere autorevole di addetti su cosa pensano del collezionismo odierno italiano, nel bene o anche nel male per carità, e visto che il forum è letto da tutti, manca o mi sembra carente questa voce, tranne qualche eccezione.

Modificato da dabbene
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Inviato

Il collezionista è colui che ha scritto la storia ma non solo per questa meravigliosa scienza.

Si può leggere, leggere,e poi ancora leggere, ma se non esamini direttamente un reperto, un tondello, un'opera, rimane pur sempre e solo una piacevole nozione..

Il caso emblematico di quel noto numismatico che entrò in conflitto con un collezionista, asserendo che la propria tesi si basava sulla conoscenza di tutta la bibliografia esistente, di conseguenza legge..

Il collezionista dal canto suo, gli domandò quanti tondelli gli fossero passati fra le mani per poter insistere su certe affermazioni, la risposta fu neanche uno, io sono uno studioso...

Non è mia intenzione entrare in polemica con chi da tempo ha dato un grande contributo, attraverso opere e saggi, ma i più grandi rimarrano coloro che iniziarono a raccogliere dal periodo Imperiale, Sesterzi e Medaglioni sublimi, dando vita al famoso collezionismo...

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Giovanna continua, continua a studiare, leggere, quando puoi ,è un bene per te e un bene per tutti ( ricordo sempre il tuo bellissimo articolo sul tuo gettone tra l'altro),il collezionista è quasi sempre stato anche uno studioso,abbiamo citato Verri ma quanti potremmo citarne ! Il puro raccoglitore di monete o lo speculativo è un ritratto che sta lentamente dimuendo.

Purtroppo non tutti la pensano come Arslan ed altri, sul ruolo del collezionista e io continuero a rivendicarlo finchè avrò forze !

Non vedo studi importanti senza l'apporto di monete di collezionisti, essi stessi, amando e studiando le loro collezioni propongono anche studi interessanti e stimolanti, sono disponibili a collaborare con le Istituzioni e gli addetti ai lavori, ma la collaborazione deve essere fatta da ambo le parti e questo non lo vedo sempre.

Grazie Dabbene, nell'ambito accademico ricordo uno studioso in particolare che non era d'accordo con il pensiero di Arslan, il dott. Gorini, disse, al Congresso svoltosi a Palazzo Massimo circa due anni fa, che il Collezionista odierno non è più uno studioso, come invece era nel passato...dissentii subito con queste parole che fecero anche scattare in piedi alcune persone che erano in sala, si alzarono imbestialite e se ne andarono brontolando contro questa affermazione...

Posso dissentire ancora e con convinzione perchè prima di tutto conosco personalmente tantissimi collezionisti che hanno dato apporti notevoli alla Numismatica, studiando monete e scrivendo su di esse, ma non solo...hanno anche aiutato studiosi con le loro monete ed idee.

Quindi come affermare una cosa simile? C'è da chiedersi quanto queste persone conoscano il mondo del Collezionismo, probabilmente si fermano alla superficie senza approfondire la conoscenza di persone valide sotto ogni punto di vista.

Giò

Modificato da giovanna
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Cosa devo dire Giovanna, mi dispiace, è un peccato perchè di solito un settore ,e la Numismatica anche se molto di nicchia lo è , vince quando tutte le componenti lavorano nella stessa direzione e soprattutto collaborano insieme ; il collezionismo oggi credo abbia molti studiosi che sono anche collezionisti, anche molto bravi, portatrici di notizie e informazioni ma anche di contributi,ma senza il collezionismo ,intanto non ci sarebbe l'ambito commerciale, gli studiosi non avrebbero molti dati, documenti , le stesse monete indispensabili per le loro opere, ma soprattutto non avrebbero lettori, perchè i veri appassionati ,i lettori, gli amanti della numismatica siamo noi e un mondo senza il supporto di un pubblico,di supporter,di affezionati appassionati è un mondo che si vuole isolare deliberatamente, un mondo che non comunica, un mondo che rimarrà solo e questo penso che sia lo scenario che la numismatica italiana non dovrebbe augurarsi ; per fortuna non tutti comunque la pensano così ed è su questi che si deve scommettere, su quelli che vogliono collaborare e divulgare, questo è il punto focale purtroppo.

Modificato da dabbene

Inviato

Cosa devo dire Giovanna, mi dispiace, è un peccato perchè di solito un settore ,e la Numismatica anche se molto di nicchia lo è , vince quando tutte le componenti lavorano nella stessa direzione e soprattutto collaborano insieme ; il collezionismo oggi credo abbia molti studiosi che sono anche collezionisti, anche molto bravi, portatrici di notizie e informazioni ma anche di contributi,ma senza il collezionismo ,intanto non ci sarebbe l'ambito commerciale, gli studiosi non avrebbero molti dati, documenti , le stesse monete indispensabili per le loro opere, ma soprattutto non avrebbero lettori, perchè i veri appassionati ,i lettori, gli amanti della numismatica siamo noi e un mondo senza il supporto di un pubblico,di supporter,di affezionati appassionati è un mondo che si vuole isolare deliberatamente, un mondo che non comunica, un mondo che rimarrà solo e questo penso che sia lo scenario che la numismatica italiana non dovrebbe augurarsi ; per fortuna non tutti comunque la pensano così ed è su questi che si deve scommettere, su quelli che vogliono collaborare e divulgare, questo è il punto focale purtroppo.

Concordo in pieno con te, per la divulgazione della Numismatica e del sapere non ci devono essere egoismi, la conoscenza va condivisa, questo deve essere il principio con il quale dare la spinta a tutto ciò che è ricerca e studio.

Giò :)

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Inviato

Ma continiamo a parlarne invece, ma la ricerca numismatica ci sarebbe stata senza le donazioni importanti dei grandi collezionisti ai Musei Pubblici o ai Gabinetti Numismatici ? Perchè questi particolari non dobbiamo dimenticarli.

La grande collezione di Brambilla di monete Pavia ha permesso il suo studio e anche quello di altri che io conosco bene,ma chi fruisce o vede la Collezione Brambilla ? Nessuno.

Adriano Savio ha studiato l'apporto che dettero a Milano come grandissimi collezionisti Catteneo e Prina , fondamentali con le loro collezioni per la fondazione e gestione del Gabinetto Numismatico di Milano ( poi di Brera nel 1817 ) ; il Cattaneo riuniva una collezione di 35.000 pezzi nel 1815 e formava una biblioteca stupefacente 7.000 volumi, creando a Milano una documentazione manoscritta e archivistica unica.

Il Gabinetto Numismatici di Milano diventa punto di incontro e centro di dibattito cilturale a cui partecipano questi illustri collezionisti-studiosi.

Il patrimonio numismatico di oggi quale sarebbe senza l'apporto di donazione dei grandi collezionisti del passato ? E' questa la domanda a cui vorrei che qualcuno rispondesse, che poi queste collezioni non siano state valorizzate o non esposte al pubblico questo è un altro discorso.

L'importanza del collezionismo nella storia è fuori luogo , eventualmente la domanda che dobbiamo porci è questa e non è una domanda di poco conto, vogliamo una numismatica appannaggio di pochi o un movimento numismatico ampio,che studi, si informi, che si formi una cultura numismatica , in poche parole una numismatica di servizio, per tutti ?

Questa è la domanda e credo che i pareri non sono e non saranno conformi.


Supporter
Inviato

Buona serata

Se il Papadopoli non avesse donato la sua collezione ed i sui libri, oggi non potremmo vederla (in parte) al museo Correr.

Eppure il Papadopoli non era un docente; era un assicuratore (Direttore delle Assicurazioni Generali); era un Senatore del Regno, ma aveva tanti soldi e tanto tempo da dedicare alla monetazione veneziana; tante relazioni con altri collezionisti e commercianti e con il Re......

Possiamo dire che fosse un "signor collezionista"; erudito, ma collezionista? E quanti studenti e poi docenti di numismatica si sono "formati" grazie a personaggi come il Papadopoli?

Saluti

Luciano


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