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Inviato

chi e` questo e come la classifico ?

9.9 grammi

25mm

ho un idea che spero sia giusta.......

grazie

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Inviato

sembra Gallieno


Inviato

Si tratta di un bronzo di Viminacium a nome di Gallieno, si legge IMPGALLIENVSPFAVG, al verso GERMANICVS MAXIMVS, due prigionieri sotto un trofeo.

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Inviato

bravo exergus !

me l hai identificata in contemporanea col FAC

http://www.acsearch.info/record.html?id=173973

http://www.acsearch.info/record.html?id=197899

2 soli passaggi in asta.

comunque pare che questa sia un not in Ric e anche se battuta a viminacium non credo che si possa considerare una provinciale

si riesce a capire la data ? considerato che dovrebbe essere legata alla vittoria in germania

avemo fatto bingo con questa :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:


Inviato

ho guardato il ric e ww

la victoria germanica viene celebrata in 2 momenti 256-257 a roma lyon e zecca asiatica

e col rovescio come questo a lyon nel 258-259

perche` attribuirla a viminacium e non lyon ?


Inviato

DE GREGE EPICURI

Sicuramente non è una "provinciale", ma una moneta imperiale a tutti gli effetti. Lione o Viminacium? Su queste il RIC forse non è aggiornatissimo, e comunque mi pare che tutte le attribuzioni a Viminacium delle monete "imperiali" siano ipotetiche.


Inviato (modificato)

questa e` una not in ric , non c e` sul RIC

l attribuzione a viminacium l ha fatta Goebl nel MIR ma onestamente da quel poco che so mi trovo in disaccordo.

tra l altro pekka sul fac mi ha detto che ha attribuito anche gli antoniniani con questo rovescio

comunque che evento storico commemora ?

si puo` datare al 258-259 (cosa che sarebbe importatne)

e che denominazione e` ?

io propenderei per un sesterzio , non credo avesse avuto senso emettere un asse degli stessi standard di quelli del I o II secolo con l inflazione che c era

e come ultima cosa vi lascio un altro dubbio che mi e` sorto.

ma questa sara mica un dupondio ? invece che un antoniniano ? e` di rame puro e pesa 5.4 grammi ed e` una moneta che avevo preso qualche tempo fa

http://www.forumanci...p?topic=75118.0

Modificato da rick2

Inviato (modificato)

Salve.

La titolatura del R/ (GERMANICVS MAXIMVS) farebbe collocare la moneta in un arco temporale che va dal 254 al 258 d.C. Infatti, questo titolo venne concesso a Gallieno per ben quattro anni, nel corso dei quali fu impegnato a contenere le incursioni di varie tribù germaniche lungo il limes settentrionale.

Al principio del 254, o sul finire del precedente anno, una nuova incursione di Goti devastò la regione di Tessalonica: i Germani non riuscirono ad espugnare la città, che però, solo a stento e con molta fatica, fu liberata dalle armate romane del nuovo imperatore Valeriano. Il panico fu così grande che gli abitanti dell'Acaia decisero di ricostruire le antiche mura di Atene e di molte altre città del Peloponneso. Contemporaneamente Franchi e Alemanni furono fermati nel corso di un loro tentativo di sfondamento del limes romano dal giovane Cesare Gallieno, il quale si meritò per questi successi l'appellativo di "Restitutor Galliarum" e di "Germanicus Maximus". Il suo merito fu l'aver contenuto almeno in parte i pericoli, grazie a un accordo con uno dei capi dei Germani, che si impegnò ad impedire agli altri barbari di attraversare il Reno e ad opporsi così a nuovi invasori.

L'anno successivo i Goti ripresero gli attacchi, questa volta via mare, lungo le coste dell'Asia Minore, dopo aver requisito numerose imbarcazioni al Bosforo Cimmerio, alleato di Roma. Partiti con le loro navi dalla penisola di Crimea, raggiunsero la foce del fiume Fasi ed avanzarono verso Pityus, che riuscirono ad occupare, anche perché Successiano, promosso prefetto del Pretorio, aveva seguito l'imperatore Valeriano ad Antiochia. La grande flotta proseguì quindi fino a Trapezunte, riuscendo ad occupare anche questa importante città.

La situazione era così grave da costringere Gallieno ad accorrere lungo i confini danubiani per riorganizzare le forze dopo questa devastante invasione, come testimonierebbe una iscrizione proveniente dalla fortezza legionaria di Viminacium. Non passò molto tempo che una nuova invasione di Goti percorse il Mar Nero (nel 256), ancora via mare ma questa volta verso la costa occidentale, avanzando fino al lago di Fileatina (l'attuale Derkos) ad occidente di Bisanzio. Assaltarono quindi Calcedonia, e molte altre importanti città della Bitinia, come Prusa, Apamea e Cio, mentre Nicomedia e Nicea furono date alle fiamme.Contemporaneamente buona parte dei territori del Nord della provincia delle Tre Dacie (vale a dire tutta la Dacia Porolissensis e parte della Dacia Superiore) andarono perduti a seguito ad una nuova invasione di Goti e Carpi, con la sola eccezione delle zone più meridionali e prossime al Danubio (ovvero le attuali regioni dell'Oltenia e della Transilvania). Tuttavia la resistenza romana alle invasioni di Goti e Carpi nel sud della provincia fu celebrata l'anno successivo, quando a Gallieno fu attribuito l'appellativo di "Dacicus Maximus".

Nel 257 Valeriano, preoccupato per l'invasione dei Goti dell'anno precedente, inviò un esercito di soccorso, comandato da Lucio Mummio Felice Corneliano ed alle cui dipendenze sembra ci fosse il futuro imperatore Aureliano, per meglio difendere l'importante roccaforte di Bisanzio; l'imperatore, a sua volta, si diresse in Cappadocia e in Bitinia per portar soccorso alle popolazioni di questa provincia, a causa dell'avanzata persiana degli anni precedenti che aveva gettato l'oriente romano nel più grande sconforto. È anche probabile che i vari assalti condotti con successo da parte dei barbari abbiano generato in Sapore I la consapevolezza che un attacco ben programmato e contemporaneo da parte del re dei Sasanidi avrebbe permesso alle sue armate di dilagare nelle province orientali romane, con il proposito di congiungersi ai Goti stessi provenienti dalle coste del Mar Nero.

Frattanto il fronte renano della Germania inferiore fu sconvolto da nuovi attacchi dei Franchi, i quali riuscirono a spingersi fino a Mogontiacum, dove furono fermati dall'accorrente legio VI Gallicana, di cui era tribuno militare il futuro imperatore Aureliano. Lo stesso Gallieno, lasciato l'Illirico a marce forzate, accorse in Occidente, riuscendo a battere le orde franche probabilmente nei pressi di Colonia e comunque dopo aver ripulito l'intera sponda sinistra del Reno dalle armate dei barbari. Nel 258, ancora i Franchi, compirono una nuova incursione, incuneandosi nei territori imperiali di fronte a Colonia per poi spingersi fino alla Spagna, dove saccheggiarono Tarragona), fino a Gibilterra e alle coste della Mauretania romana.

E sempre in questi anni (tra il 258 ed il 260) Quadi, Marcomanni, Iazigi e Roxolani furono responsabili della grande catastrofe che colpì il limes pannonicus (la stessa Aquincum ed l'importante forte di Intercisa furono saccheggiati), con lo spopolamento della campagne dell'intera provincia. Nello stesso periodo, Eutropio racconta di una nuova incursione germanica (forse di Marcomanni) che raggiunse Ravenna prima di essere fermata, mentre l'imperatore Valeriano era ancora impegnato sul fronte orientale contro i Sasanidi di Sapore I.

Sempre in questo periodo, Gallieno concesse ad alcune tribù di Marcomanni di insediarsi nella Pannonia romana a sud del Danubio, probabilmente per ripopolare le campagne devastate dalle invasioni dei decenni precedenti, e - cosa curiosa - contrasse un matrimonio secondario con la figlia di un loro principe. L'avvenimento è testimoniato da Sesto Aurelio Vittore: <<(Gallieno) ebbe come concubina una ragazza di nome Pipa, che ricevette quando una parte della Provincia di Pannonia Superiore fu concessa in base ad un trattato a suo padre, re dei Marcomanni, donatagli come regalo di nozze>>.

Modificato da Caio Ottavio
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Inviato

grazie caio!

questo comunque risolleva ancora di piu` i miei dubbi , che senso aveve battere un germanicus maximus a viminacium , magari avrebbero fatto il dacicvs.


Inviato (modificato)

Di nulla, Rick.

Anche io credo sia difficile attribuire questa moneta a Viminacium. Anche dal punti di vista stilistico: sicuramente non è provinciale (Moesia o Dacia). Riguardo la nominale, non sono poche le incertezze: ci sono sesterzi di Gallieno che raggiungono gli 11,32 grammi di peso, ma la caratteristica di questo nominale, il sesterzio, è che, di solito, in questo periodo, hanno tutti una forma molto irregolare, quasi quadrangolare. Ho visto, però, questo sesterzio di Gallieno che, guarda caso, si colloca proprio nel periodo che ci interessa (257-258 d.C.) e che è più preciso nella forma rispetto agli altri, proprio come il tuo:

The Roman Empire. Gallienus, 253–268. Sestertius 257-258, Æ 18.55g. IMP GALLIENVS P F AVG Laureate and cuirassed bust r., with drapery on l. shoulder. Rev. VICTORIA GERM S–C Victory standing l., holding wreath and palm branch; at foot, captive. C 1168. RIC 284. In exceptional condition for the issue. Struck on an unusually large flan with a pleasant green patina and an attractive portrait, about extremely fine. Ex Vinchon Monaco sale 13-15 November 1986, Trampitsch, 828. From the Luc Girard collection.

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La differenza di peso, mi sembra, però, troppo evidente, anche se consideriamo l'usura che, tuttavia, ha risparmiato il ritratto che si può ancora ammirare bene. :)

A titolo di esempio, ecco un sesterzio di Gallieno:

Mint of Rome

IMP GALLIENVS P F AVG GERM Laureate cuirassed bust right.

RESTITVTOR ORBIS Emperor standing in military garb right, with his right hand raising kneeling figure at feet left and holding scepter in his left hand. SC across fields.

Göbl 111n (sestertius).

post-24898-0-52645000-1333311628_thumb.j

Dati il peso e la forma, io credo che ci troviamo di fronte ad un asse. Ad esempio, possiamo prendere questi due esemplari, che pesano tra gli 8,38 grammi, il primo, e 9,16 il secondo:

1) Gallienus. AE As, 8.38 g, AE 23. Rome. 253 - 268 A.D.

Joint Reign.

Obv: IMP CP LIC GALLIENVS PF AVG, laureate, cuirassed bust right

Rev: APOLLINI CONSERVA, S-C, Apollo standing left

holding laurel branch and lyre on rock.

RIC V-I, 262, rated common

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2) Gallienus, AR As, 24mm, 9,16g. 253-254 AD. Joint Reign.

IMP C P LIC GALLIENVS AVG, laureate, draped, cuirassed bust right.

CONCORDIA AVGG, SC below, clasped hands.

RIC 264 (laur. draped). Cohen 127 (ditto).

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Come puoi vedere, sia il peso che la forma (più circolare) si avvicinano maggiormente alla tua moneta. Escludo il dupondio, perchè, di solito, il ritratto presenta la corona radiata.

Modificato da Caio Ottavio

Inviato

mi sa che lo classifico come un asse allora

tra l altro scorrendo il ric per classificare degli antoniniani di gallieno ma sopratutto di salonina ho visto che questi 2 personaggi han battuto denarii quinarii sesterzii dupondii e assi con parecchi rovesci, solo che a parte qualche sesterzio o asse degli altri non ho mai visto traccia


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