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Inviato

Caro Luciano, sicuramente ci divide qualche generazione, è vero, ma credimi, mi sono "buttato" in una professione dove non avrò di sicuro nemmeno l'aria che respiro, ho ben chiara la situazione in cui versa l'Italia, in generale e nella Cultura nello specifico.

Quello che dico sempre è che quando nessuno si muove siamo noi a doverci muovere, non è vedere le cose con desiderio o con accezioni presuntuosamente positive, è con fatti che voglio portare avanti qualcosa.

Ho sempre pensato che quelli che consigliano di allontanarsi dalla mia o da professioni simili alla mia sono, in parte, la rovina non tanto della professione, ma del concetto, del pensiero, della filosofia della nostra professione.

Mi fu consigliato a questa maniera a suo tempo e per fortuna non ho ascoltato se non con l'"orecchio della sfida".

Eeee, lo so e ti stimo per questo; d'altra parte non è forse vero che voi giovani siete il futuro? Certamente non posso esserlo io; il mio entusiasmo ed ottimismo (sebbene presente) non può essere lo stesso di quando ero un giovanotto. :good:

Oddio, non è che anche i giovani abbiano motivi per avere tutto questo ottimismo...non è che vi abbiamo lasciato il "dolce" (anzi...è già tanto se trovate la michetta) ma è bello anche vedere l'entusiasmo e la voglia di provarci. :clapping:

Un caro saluto

luciano


Inviato

Salve.

Nel confermare la piena solidarietà e comprensione a tutti gli amici che, pur in buona fede come dichiarato, sono incappati nelle note disavventure...credo che potrebbe essere finalmente utile licenziare su queste pagine un vademecum...su come stare veramente tranquilli...fino ad inauspicabili passi falsi o colpevoli disattenzioni.

Per la verità stavo meditando la cosa già da qualche tempo.

Poichè la cosa richiederebbe per completezza anche storica e culturale...un minimo di impegno e qualche post...si rende opportuno pubblicarla in apposita discussione...dopo aver reperito il tempo e l'attenzione che mi abbisognano per procedere al riguardo.

Un salutissimo a tutti.

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Inviato

ritengo giusta la proposta fatta per creare un data base come indicato sopra. poi per i collezionisti più anziani o meno esperti di internet abbiamo un' insieme di circoli numismatici che potrebbero fungere da aiuto come succede per i centri di compilazione del 730 gestiti dai sindacato. certo che se tutti pensiamo al nostro orticello rimaniamo sempre in questa situazione......e cioè a farcela addosso ogni volta che vediamo una divisa. è vero che i cambiamenti sono difficili da accettare e siamo tutti molto conservatori su certi aspetti,

ma ora è nostro dovere impegnarci per cambiare, altrimenti facciamo solo salotto, tanta aria in bocca e niente in mano. ringraziando fabry

Awards

Inviato

Ciao.

"Vero. Io parlo per ipotesi, propongo sulla base di ciò che vorrei che esistesse. E' ovvio che ci sarebbe da discutere su alcuni punti fondamentali."

Capisco. Anche se proporre cambiamenti sulla base di ciò che si vorrebbe, senza tener conto dell'effettivo scenario nel quale tali cambiamenti andrebbero ad incidere, la vedo molto dura.

E poi sono proprio "i punti fondamentali" che mi preoccupano.

Però, se ci credete è giusto che facciate le Vostre proposte anche a livello istituzionale, in modo da passare dalle chiacchiere da "salotto" alle azioni concrete nelle opportune Sedi.

In realtà è solo così che si può verificare la proponibilità della proposta.

M.


Inviato

Ciao.

"Vero. Io parlo per ipotesi, propongo sulla base di ciò che vorrei che esistesse. E' ovvio che ci sarebbe da discutere su alcuni punti fondamentali."

Capisco. Anche se proporre cambiamenti sulla base di ciò che si vorrebbe, senza tener conto dell'effettivo scenario nel quale tali cambiamenti andrebbero ad incidere, la vedo molto dura.

E poi sono proprio "i punti fondamentali" che mi preoccupano.

Però, se ci credete è giusto che facciate le Vostre proposte anche a livello istituzionale, in modo da passare dalle chiacchiere da "salotto" alle azioni concrete nelle opportune Sedi.

In realtà è solo così che si può verificare la proponibilità della proposta.

M.

Giustissimo.

Infatti, io ho proposto cercando di indicare punti a favore e a sfavore della cosa, giustamente di cose da tenere conto ce ne sono altre, ma è proprio discutendo che si può raggiungere un accordo.

Poi, quando si arriverà a fare proposte ufficiali, sarò in prima linea.

Awards

Inviato

Non ero mai intervenuto nella discussione e colgo l'occasione per manifestare tutta la mia solidarietà e apprezzo la commovente sincerità di un vero Servitore dello stato, che merita ben altra attenzione e stima.

In teoria siamo tutti uguali di fronte alla legge e quindi resta l'unico e banalissimo errore di avere messo in vendita alcune monete romane senza subito chiara dimostrazione di provenienza in un sito evidentemente frequentato anche da tombaroli e quindi "attenzionato" dalle autorità.

Ovviamente non si dovrebbe fare di ogni erba un fascio e sicuramente emergeranno fatti che dimostreranno la buona fede di Bernardo, anche se questo comporterà un forte disagio psicologico e anche danno economico dovendo ricorrere all'assistenza di un avvocato.

Purtroppo gli accertamenti dei fatti dovranno seguire un loro iter burocratico e abbastanza lungo. Tutte le pezze di appoggio, come fatture e altro, serviranno a dipanare la matassa ma non al momento del sequestro. I Carabinieri non possono "sindacare" sulle carte mostrate dall'indagato a sua difesa in quanto queste saranno prese in considerazione solo in fase di giudizio, che non potrà che essere favorevole all'indagato.

Resta l'amarezza per la durezza del trattamento "inquisitorio", ma questo non può essere imputato ai meri e scrupolosi servitori come i Carabinieri, ma al limite a chi ha condotto le indagini e quindi al magistrato che ha ordinato il sequestro.

Sono molto curioso di conoscere la reale ipotesi investigativa del magistrato che ha dato luogo a un procedimento che è comunque devastante. L'ipotesi di reato mi sembra comunque debole e, secondo me, si doveva indagare con maggiore discrezione e senza maniere troppo spiccie.

Bisogna attendere gli sviluppi della vicenda, che può essere illuminante per capire bene come deve comportarsi o meglio NON deve comportarsi un collezionista.


Inviato

Sri Commercianti ho letto i vostri commenti e sono rimasto perplesso. Molte monete che mi sono state sequestrate le ho comprate presso i vostri negozi e non mi riferisco alle romane ma anche alle veneziane e genovesi, magari come per quelle genovesi e chi vuol capire capisca le ho prese da privati ma con la certificazione della casa d'asta nazionale o negozio. I Carabinieri quando hanno visto i documenti non hanno voluto sentire ragione perchè hanno messo in dubbio la vostra onestà per verificare ulteriormente la provenienza. Quindi cari commercianti invece di invitare alla prudenza forse vi conviene parlare con i vostri clienti "referenziati" e convincerli a rivedere le cose perchè così non si può più andare avanti.

Caro Antonio,

mesi fa si é tentato di fare qualcosa per provare a cambiare la situazione attuale, attraverso il forum, anche con l'intervento in prima persona di Giulio Bernardi.

Il tutto é caduto nel vuoto...

In questo momento, e ti prego di non fraintendere le mie parole, tu sei "solamente" l'ultimo (?) della lista.

O si fa qualcosa tutti insieme remando nella stessa direzione oppure si può continuare come adesso, ognuno arroccato nel suo cantuccio, nel più totale anonimato...nell'attesa che la stessa sorte tocchi ad un altro.

Davide


Inviato

Cari lamonetiani,

grazie per tutta la solidarietà ricevuta, non dormo da 8 giorni e ho i nervi a pezzi. I miei colleghi dopo che mi hanno visto trattare come un comune delinquente mi guardano con diffidenza. Dopo i fatti del 23 marzo mi sono dovuto giustificare pubblicamente a difesa della mia immagine. Mi sembra di stare in Iran, ma quale democrazia, mi hanno sequestrato il computer 8 giorni fa avevano detto che me lo avrebbero restituito...neanche l'ombra...dovevano fare solo una copia e poi restituirmelo così aveva detto il capitano dei Carabinieri...sto ancora aspettando. Al momento sto scrivendo le mie memorie difensive a mano poi quando mi renderanno indietro il computer riporterò tutto sui file. Ecco il motivo del mio silenzio in questi giorni, adesso sono in un internet point di Torino e devo scrivere veloce perchè mi costa 1 euro ogni 15 primi. Mi sento di morire dentro e vado avanti per mia moglie e i miei figli che in questo momento sono lontani perchè sto frequentando un corso a Torino. L'unica cosa che fa sentire meglio è scrivere forse da tutto questo ne uscirà un libro dal titolo l'agnello numismatico, perchè solo con gli agnelli in questo paese si sa fare la voce grossa. Per me questo è un gesto di profonda codardia.

[...]

Non Ti conosco Bernardo, ma capisco e sento il tuo profondo malessere.

E' poco se non futile esprimere solidarietà unicamente per questa via, perciò propongo ai responsabili de "Lamoneta.it" di aprire una libera sottoscrizione (Agnello Numismatico) per sostenere le spese legali e, contemporaneamente, coinvolgere i più svariati mezzi di comunicazione.

No, non è normale tutto questo! :angry:

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Supporter
Inviato

Buona o cattiva notizia?

Una mattina del maggio del 2004 ricevetti la visita dei Carabinieri del Nucleo Tutela Beni Culturali a causa dell'acquisto di alcune monete da un venditore Ebay, per un valore complessivo di circa 200 euro in un anno e mezzo. Naturalmente, visto che "non avevo notificato alla Soprintendenza" le altre monete medievali ed antiche in mio possesso, mi venne sequestrata quasi completamente la mia collezione.

Per farla breve, la buona notizia qual'è? Dopo pochi giorni venni raggiunto da una telefonata del mio avvocato che mi informava del fatto che la mia posizione era stata stralciata dal procedimento principale, gestito dalla Procura della Repubblica di Rimini. Purtroppo, per quanto concerneva il resto delle monete in mio possesso, la situazione era stata segnalata alla Procura della Repubblica competente per residenza con la medesima ipotesi di reato, ricettazione ed illecito impossessamento di beni culturali di proprietà dello Stato.

A questo punto, se l'indagine nei suoi confronti è stata avviata per le monete poste in vendita su internet, una volta verificata la provenienza lecita la situazione si potrebbe risolvere rapidamente. E questa sarebbe la buona notizia. Comunque la situazione non è da sottovalutare ed è meglio rivolgersi ad un legale di fiducia.

Invece, la cattiva notizia è legata al seguito della mia esperienza.

Dal giugno del 2004 il mio fascicolo è rimasto "sepolto" in un armadio degli uffici del P.M. . Il mio avvocato si rivolse al personale della Procura e fu consigliato di non presentare alcuna istanza perchè era meglio "non svegliar il can che dorme", il fascicolo sarebbe restato "giacente" in attesa del decorso dei termini di prescrizione. Nel mese di maggio 2011, alla prescrizione dell'ipotesi di reato più grave, abbiamo presentato istanza per la restituzione delle monete e della documentazione acquisita. La settimana scorsa, finalmente, ho ricevuto una telefonata dell'avvocato per contattare il comando di Roma dei Carabinieri del Nucleo T.B.C.. Dopo una rapido colloquio telefonico, mi sono accordato per il ritiro delle mie cose e finalmente mercoledì mi sono recato liberato dell'incubo, per uscire definitivamente dalla vicenda mi manca solamente il conto dell'avvocato.

Devo ringraziare pubblicamente Michele che ho avuto il piacere di conoscere direttamente a Verona lo scorso anno. Mi ha dato alcune informazioni che mi hanno aiutato a redigere l'istanza di dissequestro.

Devo dire che il Maresciallo dei Carabinieri che ha trattato la mia pratica è stato estremamente gentile. Sono rimasto esterrefatto quando ho saputo che le monete sono state collocate nel caveau della caserma subito dopo il loro arrivo a Roma, vale a dire dal giorno successivo al sequestro, e ne sono uscite il giorno in cui mi sono recato a ritirarle (1080 Km in auto tra andata e ritorno). E' bastato l'esame delle mie schede di catalogazione, con disegno a china, indicazioni metrologiche, classificazione ed informazioni sull'acquisto, a far comprendere che ero un collezionista e che le monete erano tutte di modesto valore e non rivestivano la natura di bene culturale. Almeno non è stata effettuata alcuna perizia e così non si è sprecato altro denaro pubblico.

In queste situazioni, per una rapida soluzione sarebbe sufficiente trovere persone di buon senso e competenti della materia così che non abbiano alcun timore ad assumersi le responsabilità di archiviare la vicenda .

Un saluto da un compagno di sventura.


Inviato (modificato)

Caro Bernardo,

comprendo tutta la sua proccupazione.

Le sono vicino anche per molti degli aspetti da Lei citati, compreso il suo richiamo all'amore per la cultura, per l'arte e per l'umanesimo.

Se le sue acquisizioni numismatiche sono, per la stragrande maggioranza, regolari non vedo sinceramente il problema.

Se anche qualche moneta di non significativo rilievo ...non avesse un sufficiente riscontro...ci può stare.

Non sarà questo il problema.

La sua unica leggerezza, mi sembra di capire, è stata quella di dedicarsi da qualche tempo ad un'attività di scambio e di dismissione di alcune monete, sicuramente alcune in un luogo adatto per incorrere in disavventure.

Ma questa, sinceramente è anche una prova di buonafede.

Chi ha da nascondere...non si muove in questo modo.

Chi ha una significativa quantità di monete non in regola...le gestisce in silenzio e nel buio.

Credo che tra gli appassionati di monete, specificamente classiche, non siano pochi coloro che hanno vissuto la sua disavventura.

Non ho remora alcuna a ribadire (l'ho già scritto...) che è capitato anche a me...non pochi anni or sono.

Nemmeno ho remore a dire che il nucleo che indagava si è anche recato, a mia insaputa, sul luogo del mio lavoro del tempo...peraltro delicato...ed anche da altre parti.

Il tutto perchè qualcuno aveva "venduto" il mio nominativo...insieme ad altri.

Praticamente tutto (o quasi) il materiale allora sequestrato era coperto da ineccepibile documentazione. Io ero, come sono, incensurato...e svolgevo un'attività lavorativa che non affidavano a chi aveva avuto problemi.

Anche io scambiavo qualche moneta...come tutti, ma non in modo continuo e/o per farmi una collezione a gratis. La restituivo al mercato semplicemente perchè era un doppione o perchè mi aveva rotto le palle (mi scuso per la franchezza).

Il tutto è stato esaminato da un P.M. dall'aspetto elegante, spigliato e di chi non guarda in faccia nessuno. E, in Italia, una simile persona può far paura. Contagiato dall'italica cultura...ho avuto timore.

per converso...dopo circa tre/quattro mesi il caso è stato archiviato.

Mi sono recato presso la soprintendenza dove il maresciallo che aveva eseguito il sequestro mi ha riconsegnato personalmente il pacco...con le relative scuse.

Ovvio che qualcosa aveva subito qualche piccolo danno, che una qualche impressione era rimasta nel mio luogo di lavoro, che per tre anni non ho più acquisito e nemmeno venduto una moneta, che mia moglie ancora ricorda l'esperienza negativamente.... e che il collega con il quale seguimmo insieme la cosa sotto il profilo tecnico e legale, volle essere pagato.

Cosa dovevo fare?

Il fatto di esserne uscito in tempi relativamente rapidi mi fece sentire vincitore...in realtà avevo perso comunque...sicuramente una serie di cose.

Oggi forse andrei a cercare qualcosina da qualche parte a parziale compensazione...allora mi dissi che in fondo si era trattato di una "puttanata" (in senso globale :) ) e come tale la presi.

Ogni tanto gli uomini si debbono sporcare un po' in qualche modo ed anche non volendo...come con i rapporti "amorosi" a pagamento.

Probabilmente sono dinamiche della vita.

Può stare sicuro che è meglio che finire su un'autoambulanza.

Probabilmente feci all'epoca la figura di colui che aveva misteriose collezioni, ma non tanto in gamba da non rimanerne coinvolto...cioè...quella del "coglione".

Non mi è parso, onestamente, di aver dato, coram populo, l'impressione del delinquente...piuttosto di quello a cui aveva detto male...come si dice...la legge del menga?

Quindi caro Bernardo...animo!

Non si lasci coinvolgere dalla sua stessa passione.

Lei è uno studioso ed un collezionista...non un ricettatore.

Ed è un uomo in gamba che merita stima e rispetto.

Se le cose stanno come da Lei descritte...se le monete sono per la massima parte coperte e, comunque, acquisite da commercianti professionali...non si preoccupi più di quanto non serva solamente a gestire la cosa.

E, sinceramente, non vedo perchè dovrebbe conseguire necessariamente un rinvio a giudizio...anzi, tutt'altro.

Questo sulla scorta di quanto da Lei dichiarato e che certamente risponderà alla realtà dei fatti.

Credo, per quanto Lei ha narrato, che l'aspetto più delicato - specie di questi tempi - potrebbe riguardare più che le monete...il modo con il quale Lei ha inteso restituirle direttamente al mercato.

Naturalmente saranno stati dei doppioni...o dei fuori collezione, di sua dimostrabile proprietà, seriali e non di significativo valore e per i quali non valeva la pena di passare per un intermediario.

Un caro saluto.

P.S.

Credo si renda opportuno, prima ancora di armarsi per la crociata della riforma...impostare una discussione ad hoc sulla legittimità del possesso numismatico e relative dinamiche.

Cheppoi...alla fine, sarebbe un equivalente di salvaguardia per il collezionista, forse non per gli operatori professionali.

Casomai la riforma la promuoveremo unitamente a questi ultimi.

E' comunque opportuno e necessario, attesa una complessiva delicatezza del tema ove approfondito e sviscerato, che l'Admin autorizzi e fornisca delega al riguardo.

Modificato da piakos
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Inviato

Cosa dire, armati di tanta pazienza, perchè in Italia ci sono tempi lunghissimi, leggendo questa vicenda mi reputo fortunato, il Maresciallo della stazione locale quantomeno ha fatto di tutto per evitarmi la perquisizione a sorpresa convocandomi con una scusa in caserma, poi per il resto è tutto molto simile, ci vuole tanto tempo per digerire ....


Inviato

Cosa dire, armati di tanta pazienza, perchè in Italia ci sono tempi lunghissimi, leggendo questa vicenda mi reputo fortunato, il Maresciallo della stazione locale quantomeno ha fatto di tutto per evitarmi la perquisizione a sorpresa convocandomi con una scusa in caserma, poi per il resto è tutto molto simile, ci vuole tanto tempo per digerire ....


Inviato

ti siamo vicini, la verità e l'amore dei tuoi famigliari saranno più forti....

un abbraccio Roberto


Inviato

Stamani una persona si è alzata all'assemblea della Società Numismatica Italiana e ha sollevato il problema... poi hanno preso la parola altri, la SNI ha preso degli impegni stamani... da prima l'argomento è stato preso un po' in sottogamba, il presidente ha risposto "noi siamo la SNI e ci limitiamo a pubblicare la RIN e a tenere aperta la biblioteca", poi si è visto che in sala il problema era condiviso da tutti e si è iniziato a discuterne più seriamente; logicamente la società non è un'autorità, non può certo costringere nessuno a fare niente, rimane comunque un ente di rappresentanza di grande impatto e, per quanto sarà possibile ho visto un impegno abbastanza concreto, già i "vertici" hanno preso appuntamento con il responsabile per i beni culturali della Lombardia, c'è un socio avvocato che si sta occupando della questione... se da cosa nasce cosa e anche i commercianti e le altre associazioni inizieranno a portare avanti questa importante causa che tarpa le ali al collezionismo e, di conseguenza, allo studio e alla ricerca, la cosa può risolversi. Io spero veramente che nascano delle collaborazioni in questa direzione!

un saluto, Magdi

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Inviato (modificato)

Sarebbe opportuno che sul tema si formassero delle sinergie.

Pertanto rivolgo un amichevole invito ai soci della SNI, specificamente a coloro che sono persenti in questo Sito, ad operare per creare un collegamento con questa Sezione.

Andare ad interloquire in ordine sparso...è meglio che non fare nulla.

Ma c'è un antico adagio che così recita: l'unione fa la forza.

Non è una banalità.

Modificato da piakos

Inviato

Salve.

Nel confermare la piena solidarietà e comprensione a tutti gli amici che, pur in buona fede come dichiarato, sono incappati nelle note disavventure...credo che potrebbe essere finalmente utile licenziare su queste pagine un vademecum...su come stare veramente tranquilli...fino ad inauspicabili passi falsi o colpevoli disattenzioni.

Per la verità stavo meditando la cosa già da qualche tempo.

Poichè la cosa richiederebbe per completezza anche storica e culturale...un minimo di impegno e qualche post...si rende opportuno pubblicarla in apposita discussione...dopo aver reperito il tempo e l'attenzione che mi abbisognano per procedere al riguardo.

Un salutissimo a tutti.

Piakos te ne occuperai tu o è solo una proposta?

Perchè l'idea di un vademecum chiaro e SINTETICO è ottima... ho cercato più volte nella apposita sezione legale informazioni chiave a riguardo ma il tutto è tutto confuso all'interno di decine di pagine: se ne ricava qualche idea di fondo ma non le mosse giuste da fare... ;)

Saluti

Simone


Inviato

Piakos te ne occuperai tu o è solo una proposta?

Perchè l'idea di un vademecum chiaro e SINTETICO è ottima... ho cercato più volte nella apposita sezione legale informazioni chiave a riguardo ma il tutto è tutto confuso all'interno di decine di pagine: se ne ricava qualche idea di fondo ma non le mosse giuste da fare... ;)

Saluti

Simone

Rispondo per lui, a breve, arriverà qualcosa.

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Inviato

Riconsiglio di leggere i miei post 235 e 237 , in uno stato di diritto ci vogliono prove certe per incolpare uno ,se ci sono è giustissimo, se no, utilizziamo, i nostri soldi, risorse e uomini dello Stato per operazioni più importanti dei nove sesterzi del Sign. Bernardo ; abbiamo uno Stato sulle ginocchia per non dire peggio,non abbiamo nulla di più importante per il nostro paese da far fare ?

:good:


Inviato

Caro Antonio Bernardo,

mi sono permesso di raccontare senza dire il tuo nome la tua incredibile storia , come esempio negativo e da cambiare,sabato davanti a un folto pubblico all'Assemblea Annuale della SNI ; gli occhi della gente e dei consiglieri,che conoscono comunque bene il problema, si sono resi conti di dove stiamo arrivando,in particolare per le modalità del fatto.

Si è aperto un piccolo dibattito, la SNI,pur essendo ente che promulga gli studi numismatici,a nome del Presidente e di un Consigliere che ha già avuto dei colloqui istituzonali, seguirà il problema e a presto avrà un altro appuntamento.

Certo , è stato premesso ovviamente le difficoltà sono enormi,ma l'interessamento ci sarà e soprattutto è stata risensibilizzata al problema una folta platea di addetti ai lavori molto importanti e noti ,ma anche di molti collezionisti,

Coraggio!

Mario

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Inviato

Ciao.

".....,ma l'interessamento ci sarà e soprattutto è stata risensibilizzata al problema una folta platea di addetti ai lavori molto importanti e noti ,ma anche di molti collezionisti."

Bene, questa è davvero una bella notizia.

"mi sono permesso di raccontare senza dire il tuo nome la tua incredibile storia , come esempio negativo e da cambiare,sabato davanti a un folto pubblico all'Assemblea Annuale della SNI"

La disavventura occorsa ad Antonio è certamente incredibile ma, purtroppo, non è affatto isolata, visto che fatti analoghi sono capitati a collezionisti davvero "al di sopra di ogni sospetto", sia per la loro condotta integerrima nella vita di tutti i giorni che per il costante rispetto della legalità nell'acquisto delle monete.

Bisogna cercare di non farne una malattia, anche se capisco che a caldo e quando l'esecuzione del sequestro avviene in determinati ambienti o in presenza di colleghi di lavoro, tutto diviene ancor più insopportabile ed incomprensibile.

Però non bisogna lasciarsi andare allo scoramento....sono anch'io concorde nel ritenere che generalmente la verità poi emerge sempre.

Quindi, Capitano, forza e coraggio.....passerà anche questa.

Michele


Inviato

Se anche i commercianti non si danno una mossa per rasserenare l'aria che tira, rimarranno senza clienti e senza lavoro. Questa persecuzione non colpisce solo chi colleziona monete classiche, colpisce tutta la numismatica, ma questo molti sembrano non averlo capito, paghi di esserne al di fuori. Ci vuole un colpo di reni di tutti quanti, collezionisti (con nome e cognome) commercianti e associazioni di categoria.


Inviato

ma chi ti dice che i commercianti ne sono fuori......stai tranquillo che in molti hanno-abbiamo ricevuto bastonate gratuite e ci siamo dovuti difendere da soli.....piuttosto, da come parli tu sembra che i collezionisti si siano mossi in molti.....si è visto dai "numerosissimi" fax che ha ricevuto il Sig. Bernardi dopo il suo intervento su questo forum che vanta olre 7000 iscritti, il fatto è che siamo tutti bravi a dire "dobbiamo fare qualcosa", al momento dei fatti però........armiamoci e partite


Inviato

Ciao.

"ma chi ti dice che i commercianti ne sono fuori......stai tranquillo che in molti hanno-abbiamo ricevuto bastonate gratuite e ci siamo dovuti difendere da soli.....piuttosto, da come parli tu sembra che i collezionisti si siano mossi in molti.....si è visto dai "numerosissimi" fax che ha ricevuto il Sig. Bernardi dopo il suo intervento su questo forum che vanta olre 7000 iscritti, il fatto è che siamo tutti bravi a dire "dobbiamo fare qualcosa", al momento dei fatti però........armiamoci e partite"

Mi hai "rubato" le parole. Sottoscrivo tutto ciò che hai riportato, aggiungendo solo che molti, che da questa tribuna esortano gli altri a "reagire" ed a "fare qualcosa", sono poi anche quelli che non solo non fanno nulla ma si celano dietro il più sretto anonimato qui sul forum.

Vorrei poi precisare un dato che hai fornito: sul forum gli iscritti (teorici) non sono "oltre 7000" ma, in questo esatto momento, sono 23063.

Saluti.

Michele

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Inviato

signori, il discorso "non mi riguarda quindi non faccio niente" è un discorso stupido... domani chiunque potrebbe essere nella padella e a quel punto si rimprovererà di non aver fatto qualcosa adesso che poteva... credo che anche i commercianti stiano cercando soluzioni, anche perchè so che ultimamente, anche chi di loro non si tutelano abbastanza, risente direttamente del problema.

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