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Inviato

... in germania, in austria o in francia ...non hanno il nostro patrimonio.....

Vero, ma è un discorso a doppio taglio, perché chi ha meno, sicuramente ha più interesse e cura nel conservare il poco (in rapporto all'Italia) che ha.

Il fatto è che chi visita i siti gallo romani - a partire dal Pont du Gard - non può non restare impressionato dalla perfetta manutenzione e da come sono valorizzati, anche sotto il profilo della resa economica.

Peraltro nei negozi di Montpellier, Marsiglia, ecc. le monete romane sono in bella mostra nelle vetrine dei numismatici.

ciao, non intendevo nel senso di saper valorizzare meglio il bene...certo avete ragione, per vari problemi soprattutto economici ma spesso anche di poca civiltà, quello che abbiamo cade a pezzi, ma questo è un altro problema..

Intendevo che probabilmente essendo l'italia un paese che da nord a sud custodisce incredibili ricchezze (solo la sicilia ..) ..probabilmente serviva o serve una normativa diversa da altri paesi che hanno meno...

ciao

sku


Inviato (modificato)

Quando mi citerai la legge a cui continui a fare riferimento ti darò ragione, diversamente non risponderò più

M :P

perfetto....

Modificato da numizmo

Inviato (modificato)

Peraltro nei negozi di Montpellier, Marsiglia, ecc. le monete romane sono in bella mostra nelle vetrine dei numismatici.

Ovvio! Io stesso quando ho visitato la Francia e l'Inghilterra sono rimasto basito e stavo piangendo dentro di me per i nostri Beni, quelli del nostro Paese che tanto amiamo quanto odiamo, però, come avete già detto, chi ha poco valorizza al 100%.

Si può anche pensare che si potrebbe iniziare noi stessi inanzi tutto a tutelarci e solo in seguito a sperare che tutto venga finalmente tutelato a dovere...(utopia?)

... in germania, in austria o in francia ...non hanno il nostro patrimonio.....

Vero, ma è un discorso a doppio taglio, perché chi ha meno, sicuramente ha più interesse e cura nel conservare il poco (in rapporto all'Italia) che ha.

Il fatto è che chi visita i siti gallo romani - a partire dal Pont du Gard - non può non restare impressionato dalla perfetta manutenzione e da come sono valorizzati, anche sotto il profilo della resa economica.

A chi si puo' chiedere che dia delle garanzie che se creiamo un database personale verremmo tutelati?

roth37

Modificato da roth37

Inviato

L'idea di un database ufficiale su cui ogni collezionista può registrarsi (eventualmente paga anche un importo annuale che serve alla manutenzione dei server) e caricare le sue monete potrebbe essere una soluzione.

Se questo database fosse messo a disposizione dalle soprintendenze ad esempio si potrebbe ottenere che ogni moneta caricata acquisisce un suo numero di "targa" che si porterà dietro per sempre cosicché ad ogni futura transazione la moneta cambia proprietario ma non numero di targa e rimane pertanto tracciabile.

Ogni collezionista potrebbe in futuro quindi esigere che la moneta che acquista (sia da commerciante sia da altro collezionista) abbia il numero di targa che lo rende tracciabile e registrato.

Naturalmente servirebbe un periodo tecnico minimo per consentire a tutti, commercianti e collezionisti, di caricare tutte le monete in possesso in quel dato momento. Dopo tale periodo concordato con le soprintendenze, tutte le monete in circolazione dovrebbero essere state registrate e quindi non più attribuibili a scavi illeciti.

Naturalmente resterebbe da regolarizzare e concordare a priori con le medesime soprintendenze il trattamento riservato alle monete acquistate all'estero (quindi debitamente accompagnate da certificazioni di provenienza) e tutte quelle monete "ritardatarie" caricate dopo il termine per tanti svariati motivi.

Una cosa del genere dovrebbe tutelare quantomeno le monete registrate e considerabili quindi non sequestrabili....

Naturalmente un'operazione del genere dovrebbe essere discussa tra tutte le parti coinvolte e quindi Associazioni, Circoli, Soprintendenze e Autorità Competenti.

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Inviato

forse ci dimentichiamo una cosa...non tutti i collezionisti d'italia sono iscritti a questo sito o si sono aggiornati all'era internet...ne conosco diversi di buoni collezionisti che a tutt'oggi neanche sanno come fare a comprare on-line e si affidano solo e soltanto ai mercatini o convegni, figuriamoci inserire in un database on-line le foto delle proprie monete...senza contare la quantità infinita di monete italiane sparse per il mondo...quelle come si identificano???

personalmente la vedo come una bella iniziativa ma difficilmente realizzabile

  • Mi piace 2

Inviato

Sono d'accordo con te e infatti mi riferivo proprio a quelle persone quando ho scritto dei "ritardatari".... dovrebbe essere un'iniziativa ufficiale delle soprintendenze e non di LaMoneta.it con adeguata diffusione della notizia mediante organi di stampa, tv, circoli, etc... per il resto siamo nell'era di internet e, come già avviene per prenotare una visita, pagare un'assicurazione, fare il 730, anche per registrare una moneta potrebbe diventare la normalità. Per i più refrattari potrebbero sempre nascere dei servizi offerti dalla stessa soprintendenza (quindi nuovi posti di lavoro).

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Supporter
Inviato

Buon pomeriggio

A mio parere è irrealizzabile....bella utopia, ma irrealizzabile.

Penso ovviamente a me ed alla mia collezione, formata in buona parte da monetine comunissime - anche bruttine talune - pezzi da ciotola o poco più; diciamo che a rivenderle andrebbero apprezzate un tanto a mucchio.

Penso a me ed a quanto sono insufficiente nel far foto ed all'uso di internet per riversare le foto in un programma, avvalersi di un software per tagliare i margini della foto e renderla decente perchè la si possa analizzare (uso termini per sentito dire, ovviamente, giacchè non sono in grado di farlo). Quanti sono nelle mie condizioni che, per età anagrafica o studio o lavoro non sono così pratici degli strumenti informatici? E quante sono le monete dei "ritardatari"?

Credo centinaia di migliaia.

Ebbene ci si dovrebbe avvalere delle sovraintendenze perché ci aiutassero....ma quelli non hanno nemmeno gli occhi per piangere, e quei pochi funzionari e dirigenti delle sovraintendenze che hanno gli occhi (e ci vedono bene) - taluni (fortunatamente non tutti e qualcuno lo conosco) spesso - li usano per guardare le loro remunerate consulenze, le loro pubblicazioni..... ma non avete mai letto di forumisti che hanno richiesto informazioni e sono mesi che stanno attendendo una risposta? Le Sovraintendenze ed i Musei virtuosi sono oggettivamente, ancora, rari.

Quindi per fare ciò che sarebbe necessario - e che io non so fare - dovrò pagare un "quid"; quanto? €. 10,00 o 20,00 per moneta, anche se questa mi vale meno del costo del servizio?

E chi saranno i nuovi assunti? Mi auguro persone competenti (magari universitari) e tutti questi ragazzi saranno remunerati dai costi del servizio e per quanto tempo? Sono scettico.

In ogni caso, credo, che tutta questa opera di censimento, non potrà fermare il magistrato di turno che vorrà verificare se le mie monete sono state tutte dichiarate e ciò comporterà, comunque, il sequestro della collezione e tutte le arrabbiature e costi che sappiamo ormai bene.

Certo, si risparmierà comunque del tempo (mi auguro) rispetto a quello che necessita oggi, ma incrociare i dati di ogni moneta sequestrata e verificare che sia tutto regolare, beh c'è da sperare che chi lo fa abbia conoscenze informatiche migliori delle mie.....

Sopra ogni cosa, comunque ed ancora, uno Stato poliziesco, occhiuto ed invadente.

Perdonatemi, ma ne faccio volentieri a meno.

Saluti

Luciano


Supporter
Inviato

Ciao Antonio

Mi dispiace molto, non ti abbattere vedrai che si risolverà tutto (anche se purtroppo ci vorranno alcuni mesi..)

A presto


Inviato

Personalmente sono convinto, e non da oggi, che il futuro sia quello delineato da Mirko8710 e centurioneamico.

E non mi riferisco solo all'Italia, ma all'intera comunità numismatica; basta pensare ai problemi che stanno avendo commercianti e collezionisti americani alla luce dei vari M.O.U. che gli USA hanno sottoscritto e sottoscriveranno con vari paesi dell'area mediterranea.

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Inviato (modificato)

Personalmente mi sembra un sistema un pò complessso,ci sono collezioni con monetine tantissime di nessun valore,molti collezionisti anziani non usano Internet e non fotografano,penso poi a questo punto anche ai costi di un'operazione incredibile di questo tipo che la burocrazia e le pratiche amministrative aumenterebbero e noi vogliamo snellire lo Stato, non caricarlo di adempimenti che ricadono poi ancora sul contribuente, piuttosto penserei a una forma di autocertificazione al limite ,usata in tanti settori ormai anche nell'edilizia e impiantistica che non mi sembrano settori minori.

Ma poi perchè tutti i privati dovrebbero catalogare tutte le loro monete, quando quasi tutti i musei non lo fanno e le tengono negli scantinati e non sanno esattamente cosa hanno ?.

Il problema è che bisogna rigirare il problema , è lo Stato e la Magistratura se ha delle prove certe e inoppugnabili , se uno viene preso con le mani nella marmellata ,che deve provare l'inoppugnabilità della colpevolezza e non il povero malcapitato a discolparsi e poi venire scagionato nella maggior parte dei casi.

Modificato da dabbene
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Inviato

fino a quale anno dovrebbe essere necessaria questa "targa" per le monete ?

rendiamoci conto che stiamo parlando di svariati milioni di esemplari !!!

il solo pensiero mi mette ansia


Inviato

Sarebbe meglio per il paese che incrociassero i dati delle dichiarazioni fiscali, sarebbe più proficuo, ma vedo che anche questo non è semplice e agevole, figuriamoci incrociare i dati o le targhe delle monete, con gli organi preposti attuali a controllare,meglio pensare ai problemi vitali odierni del paese e mi sembra che non ci sia che l'imbarazzo della scelta oggi da dove partire ! Bisogna anche poi essere realisti, semplificare, non complicare o appesantire !


Inviato

L'anno non è importante in se. Potremmo fare 1800 come 1600, ognuno classificherebbe comunque le sue e il lavoro spetterebbe a noi, sarebbe come dividere il lavoro immenso fra tutti i collezionisti e se questo potrà aiutare anche alla vendita occasionale fra privati si può anche affermare che una moneta da me catalogata potrà magari andare ad un altro collezionista, così potrò dire di aver lavorato anche per altri e più nello specifico per l'acquirente del caso.

Vi faccio un esempio. Quante epigrafi esistono al mondo? Tantissime, sia che si riferiscano ad un linguaggio latino, greco o etrusco eppure già da una ventina d'anni è iniziato un processo di catalogazione completa online e utilizzabile da tutti. Dalla prima all'ultima, TUTTE, senza preferenze, dal piccolo pezzo con una lettera alla lastra con un intero cursus, dalla più originale alla più ridondante. Eppure lo stanno facendo più università insieme, da Heidenberg in Germania alla Sapienza di Roma all'università di Siena e Firenze.

È vero, il lavoro è diverso, nel senso che lo scopo sarebbe diverso, ma anche il nostro oltre che utile a noi stessi nel privato lo sarà anche per la Numismatica e per la Cultura del Bene in generale.

Potrebbe essere consultabile a livello piramidale, alle autorità, completo di nome e cognome del proprietario, al singolo solo la scheda della moneta tipo i nostri cataloghi.

Pensate che il lavoro all'apparenza è immenso? È vero, ma ripeto, a ognuno il suo e comunque andrebbe studiato bene il tutto...e se poi qualcuno si offrirà per l'amico poco capace con il pc, tanto meglio, in alternativa, le Associazioni, i Circoli, potrebbero portare avanti delle lezioni per "educare" il collezionista a farlo in autonomia.

Internet è il presente e sarà il futuro, impensabile non prenderlo in considerazione.

Le immagini? Non necessariamente utili all'istante e comunque come prima, aiuti dai circoli.

Se poi qualche solitario non vorrà farsi avanti, beh, imparerà dai figli o dai nipoti...:D

Insomma non è poi così utopistico e a non renderlo tale ci sarebbe la nostra voglia di migliorare il sistema! Sempre detto che alla fine non si fa mai nulla, bene, diamoci qualche pedata!

Andrebbe bene la quota per mantenere il server, anche se realmente commissionato dalla soprintendenza mi aspetterei lo mantenesse lo Stato.

Se creato da privati e poi "sostenuto" dal MIBAC come strumento, vada per la quota.

Voglio dire, dopo qualche "chiacchierata" con chi di dovere potremmo farlo anche noi per dimostrare che si può fare e per renderlo utile anche a loro sin dal principio...una sorta di: Circolo virtuale lamoneta con il patrocinio del Mibac e sostenuto dalla NIP e da tutte le associazioni numismatiche.

Insomma, utopia è altro.

E comunque se dopo questo non fossimo ancora a Paradise City, saremmo almeno sulla Stairway To Heaven...;)

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Inviato

Dal punto di vista pratico la cosa, per quanto complicata, potrebbe essere fattibile, come ha detto Mirko, ma il problema vero, quello che terrà lontani molti collezionisti (la maggioranza?) dal partecipare è quello evidenziato da Luciano

In ogni caso, credo, che tutta questa opera di censimento, non potrà fermare il magistrato di turno che vorrà verificare se le mie monete sono state tutte dichiarate e ciò comporterà, comunque, il sequestro della collezione e tutte le arrabbiature e costi che sappiamo ormai bene.

Perchè un collezionista dovrebbe rischiare un sequestro mettendo in piazza la sua collezione, soprattutto quelle monete per le quali non è in grado di fornire alcuna documentazione? (un pò ce le hanno tutti, non dite di no).

Diverso sarebbe se all'inserimento delle proprie monete in un database nazionale si accompagnasse una specie di salvacondotto...hai dichiarato di avere queste monete, non mi interessa sapere come le hai avute.

Ma mi rendo conto che una cosa del genere, oltre a trovare probabilmente sordi i ministeri interessati (beni culturali, finanze) sarebbe un'occasione d'oro per ricettatori e tombaroli di ripulire la loro mercanzia, e quindi, di fatto, un'istigazione a delinquere, e perciò impraticabile.

Al momento, credo che la paura di vedersi sequestrata la collezione avrà la meglio su qualsiasi altra considerazione, e a meno che non si trovi un sistema per ovviare a questo, anche il collezionista più in regola con tutta la documentazione, preferirà continuare a muoversi nell'anonimato, per quanto possibile.

petronius.


Inviato

"Mi dispiace molto, non ti abbattere vedrai che si risolverà tutto (anche se purtroppo ci vorranno alcuni mesi..)"

Alcuni mesi? Forse vorrai dire alcuni anni......

M.


Inviato

Denunciare le proprie monete?

Ma come? E la proverbiale "riservatezza" dei collezionisti numismatici dove la mettiamo?

Scherzi a parte...ma poi, credete davvero che l'auto (o l'etero)-schedatura delle proprie monete risolverebbe il problema dei sequestri?

Facciamo un esempio, ambientandolo in un sistema ove vigesse la schedatura.

Acquisto una moneta classica da un venditore privato di Ebay il quale, pur vendendo online monete "schedate", viene ritenuto un probabile delinquente.

Scatta la denuncia nei confronti del seller e, per "l'effetto domino" che ben conosciamo, si vanno a controllare tutti coloro che risultano aver acquistato dal quel venditore.

Fase A: si sequestra la moneta o le monete incriminate e, come al solito, anche tutto il resto;

Fase B: il collezionista esibisce le "schede" e dice di avere tutto il materiale in regola (così come oggi i collezionisti - e Antonio mi sembra fra questi - ,esibiscono le ricevute di acquisto delle monete);

Fase C: il P.M. nomina un perito, il quale effettua la verifica fra le monete sequestrate e le "schede";

Fase D: se la verifica da esito positivo (a tot monete equivalgono tot schede), il materiale verrà restituito e il collezionista assolto; se la verifica da esito negativo, succederà invece qualcos'altro).

Ma scusate: non è più semplice acquistare le monete con ricevute, certificato di autenticità e provenienza ed esibire tutto questo in caso di sequestro? Così come è stabilito dall'attuale normativa?

Ma scusate ancora: secondo Voi la Soprintendenza, ricevendo la schedatura di una moneta, si assumerebbe il rischio di garantirne implicitamente la liceità solo per ciò stesso?

Guardate che stiamo parlando di casa nostra, dove, tanto per dirne una, si richiede che sia il collezionista a dover dimostrare di non aver rimosso dal sottosuolo una moneta che gli inquirenti gli ritrovano in casa all'interno di un album....

Non è che forse stiamo sognando un film di fantascienza che non è stato ancora girato?

M.

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Supporter
Inviato

Denunciare le proprie monete?

Ma come? E la proverbiale "riservatezza" dei collezionisti numismatici dove la mettiamo?

Scherzi a parte...ma poi, credete davvero che l'auto (o l'etero)-schedatura delle proprie monete risolverebbe il problema dei sequestri?

Facciamo un esempio, ambientandolo in un sistema ove vigesse la schedatura.

Acquisto una moneta classica da un venditore privato di Ebay il quale, pur vendendo online monete "schedate", viene ritenuto un probabile delinquente.

Scatta la denuncia nei confronti del seller e, per "l'effetto domino" che ben conosciamo, si vanno a controllare tutti coloro che risultano aver acquistato dal quel venditore.

Fase A: si sequestra la moneta o le monete incriminate e, come al solito, anche tutto il resto;

Fase B: il collezionista esibisce le "schede" e dice di avere tutto il materiale in regola (così come oggi i collezionisti - e Antonio mi sembra fra questi - ,esibiscono le ricevute di acquisto delle monete);

Fase C: il P.M. nomina un perito, il quale effettua la verifica fra le monete sequestrate e le "schede";

Fase D: se la verifica da esito positivo (a tot monete equivalgono tot schede), il materiale verrà restituito e il collezionista assolto; se la verifica da esito negativo, succederà invece qualcos'altro).

Ma scusate: non è più semplice acquistare le monete con ricevute, certificato di autenticità e provenienza ed esibire tutto questo in caso di sequestro? Così come è stabilito dall'attuale normativa?

Ma scusate ancora: secondo Voi la Soprintendenza, ricevendo la schedatura di una moneta, si assumerebbe il rischio di garantirne implicitamente la liceità solo per ciò stesso?

Guardate che stiamo parlando di casa nostra, dove, tanto per dirne una, si richiede che sia il collezionista a dover dimostrare di non aver rimosso dal sottosuolo una moneta che gli inquirenti gli ritrovano in casa all'interno di un album....

Non è che forse stiamo sognando un film di fantascienza che non è stato ancora girato?

M.

Buon pomeriggio

Già;

ci stiamo dannando l'anima per giocare a poker insieme ad altri tre giocatori (Sovraintendenze, Magistrati e Periti) sapendo benissimo che la partita sarà truccata e che non avremo scampo :mega_shok:

Saluti

Luciano


Inviato

"ci stiamo dannando l'anima per giocare a poker insieme ad altri tre giocatori (Sovraintendenze, Magistrati e Periti) sapendo benissimo che la partita sarà truccata e che non avremo scampo" :mega_shok:

Bella metafora questa, bravo Luciano....... :clapping:

M.


Inviato

ci stiamo dannando l'anima per giocare a poker insieme ad altri tre giocatori (Sovraintendenze, Magistrati e Periti) sapendo benissimo che la partita sarà truccata e che non avremo scampo :mega_shok:

Pur non essendo perspicace ho un vago sospetto su chi sarà il "pollo"

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Inviato

Il Database se appoggiato dalle Stesse Soprintendenze e Sovrintendenze locali dovrebbe fungere da Pre-Controllo.

Quella moneta è in vendita su ebay, bene, vediamo se è nel Database. Mh, perfetto, c'è l'attestazione di vendita da parte di Varesi (esempio), può andare!

Oppure, "mmm al momento non risulta essere inserita all'interno del Database, forse è meglio controllare più approfonditamente".

Conclusione: chi ha "denunciato" non ha avuto problemi, chi non l'ha fatto, anche se in regola, ha subito lo stesso trattamento di prima (sequestro preventivo ecc ecc).

Diminuirebbe l'acquisto non fatturato da luoghi poco leciti.

Come ha esposto Petronius, a quel punto ci sarebbe da denunciare anche pezzi non leciti (per chi ne ha) e di sicuro non dovrebbe essere nemmeno lontanamente vicino a qualsiasi forma di condono (del quale approfitterebbero i tombaroli) ma potremmo per esempio portare monete a visionare agli Enti Locali che lasciata una liberatoria permetterebbero di tenere e "schedare", a ragion dovuta, come lecitamente o non lecitamente in possesso. E' ovvio che se uno porta 100 bronzetti che profumano di terra oltre che essere poco furbo andrebbe punito e comunque, questo tipo, ammesso che riesca a inserire le proprie monete sarebbe soggetto a controlli più specifici in futuro.

E mi direte: sie meglio, fossi matto a portare questa moneta che ho comprato da un venditore sottobanco in Cambogia;

E vi rispondo (con presunzione): non avreste dovuto acquistarla, almeno se adesso andate chiedendo una regolamentazione che vi tuteli la collezione e voi stessi.

Insomma via, con i Database al giorno d'oggi si fa tutto, bastano pochi minuti e hai discriminato tutto ciò che volevi cercare.

Infine, se il collezionista vuole mantenere l'anonimato, che ci posso fare basta che: 1. non richieda di essere tutelato e 2. non si lamenti se un giorno malaugurato possa scattare qualche controllo.

Ah, tornando all'esempio sulla catena di sequestro, tizio a venduto a tizio ed ad altri monete incriminate. Bene, in questo caso avremmo le monete PRECISE schedate e basterebbe richiedere la moneta con quel codice univoco.

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Inviato

Riconsiglio di leggere i miei post 235 e 237 , in uno stato di diritto ci vogliono prove certe per incolpare uno ,se ci sono è giustissimo, se no, utilizziamo, i nostri soldi, risorse e uomini dello Stato per operazioni più importanti dei nove sesterzi del Sign. Bernardo ; abbiamo uno Stato sulle ginocchia per non dire peggio,non abbiamo nulla di più importante per il nostro paese da far fare ?


Inviato

"..ma potremmo per esempio portare monete a visionare agli Enti Locali che lasciata una liberatoria permetterebbero di tenere e "schedare", a ragion dovuta, come lecitamente o non lecitamente in possesso"

Parli di una "rivoluzione copernicana".

Portare agli Enti locali monete da visionare affinchè rilasciano una liberatoria? Ma se persino nelle stesse Soprintendenze potresTi avere difficoltà a trovare persone in grado di riconoscere e catalogare le monete!

Nessuno Ti rilascerà mai una "liberatoria" per il semplice fatto che nessuno si assumerà mai la responsabilità di farlo.

Tutt'alpiù potresTi ottenere una "presa d'atto" degli uffici, nel senso che Tu depositi una "scheda" e l'ufficio Ti rilascia una ricevuta di deposito.

Tutto qui.

Bisognerà poi vedere (ma non ci vuole molta fantasia per intuirlo...) quale valore potrà avere tale ricevuta.

M.


Inviato

Vero. Io parlo per ipotesi, propongo sulla base di ciò che vorrei che esistesse. E' ovvio che ci sarebbe da discutere su alcuni punti fondamentali.

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Inviato

@ Mirko

Ho il sospetto che ci divida qualche generazione e questo comporta, da parte mia, un disincanto sedimentato negli anni e che, sono certo, ancora ti vede immune.

E' probabile che le cose che tu dici saranno il futuro, non lo so...ho un maledetto limite che mi impedisce di vedere le cose così positivamente come le vedi tu.

Per quella che è la mia conoscenza, ho visto in diverse esperienze lavorative veder nascere la "nuova computerizzazione" (che ci porterà ad avere conoscenza del nostro portafoglio clienti, gestire in maniera ottimale l'aspetto contabilità e l'amministrazione, integrare la sede agli uffici periferici).....tre esperienze di questo genere (l'ultima ancora in corso) che ho visto partire......navigare......arrancare....e mai arrivare :blum: E' un po 'la metafora del navigante: "si sa quando si parte, ma non quando si arriva...e se si arriva) :search:

Che ci vuole fare un database; probabilmente poco, però bisogna gestirlo, aggiornarlo in tempo reale, avere strutture che ci mettono mano....

Siamo in Italia, una Nazione dove ogni due per tre ti arrivano cartelle pazze perchè il CED dice che non hai versato l'IRPEF del 2005; dove ogni due per tre la motorizzazione ti manda una cartella per dirti che non hai pagato il bollo auto del 2008 (ma come è possibile....ho fatto il pagamento telematicamente?? E vengono adesso a chiedermelo??)

Siamo in Italia, Nazione dove le Compagnie di assicurazione non hanno ancora un database per poter controllare chi denuncia danni e chi sono i testimoni.....lo sanno benissimo che tanti incidenti sono tarocchi e lo sono anche gli stessi testimoni che figurano in più incidenti; ma un database da gestire quotidianamente, che si integri con tutte le compagnie per poter estrapolare i furbi, costa maledettamente tanto. :nea:

:aggressive:

Meglio aumentare il costo delle polizze dicendo che è colpa dei furbi..... :dirol:

;) :D :D

Saluti

Luciano


Inviato

Caro Luciano, sicuramente ci divide qualche generazione, è vero, ma credimi, mi sono "buttato" in una professione dove non avrò di sicuro nemmeno l'aria che respiro, ho ben chiara la situazione in cui versa l'Italia, in generale e nella Cultura nello specifico.

Quello che dico sempre è che quando nessuno si muove siamo noi a doverci muovere, non è vedere le cose con desiderio o con accezioni presuntuosamente positive, è con fatti che voglio portare avanti qualcosa.

Ho sempre pensato che quelli che consigliano di allontanarsi dalla mia o da professioni simili alla mia sono, in parte, la rovina non tanto della professione, ma del concetto, del pensiero, della filosofia della nostra professione.

Mi fu consigliato a questa maniera a suo tempo e per fortuna non ho ascoltato se non con l'"orecchio della sfida".

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