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Inviato

questa per me e` un imitativa di un securitas reipublicae di valente/valentiniano/graziano tipo emesso dal 364 al 378

il problema e` che di questo periodo mi pare che non ci son imitative

il potere degli imperatori si e` ristabilito e non c e` scarsita` di moneta.

i 3 gruppi di imitative che conosco sono 1) quello del 270 di origine gallica/italica/britannica , 2) quello del 320 con le imitative di costantino che probabilmente provengono da tribu barbare fuori dal confine in germania e al di la del danubio e in dacia 3) quello dopo la caduta di magnenzio con le 2 vittorie , urbs roma , fel temp reparatio etc anche qui origine gallico/britannica

ma questa ?

per me potrebbe essere un imitativa battuta da qualche tribu barbara al di la del confine (germania e dacia e danubio), magari una moneta dei goti

vorrei sapere cosa ne pensate.

se per caso pensate che imiti un altra moneta ditemelo

grazie

post-8662-0-41359700-1332696158_thumb.jp


Inviato

cavolo che bella è rick questa...poi anche la patina... grande colpo...io subito avevo pensato a velentiniano III poi però anche per me trattasi di imitativa... ma attendiamo riscontri molto più compententi del sottoscritto...

comunque bella moneta...


Inviato

Imitative barbare se ne trovano anche in quel periodo storico..... es.

http://www.vcoins.co...?idProduct=6044

questa del link per me e` ufficiale , le legende son corrette e la figura e buona , manca l esergo ed e` in bassa condizione , per quello secondo me sta tentando la carta dell imitazione.

cmq grazie per il link.

dovrebbero essere piu` rare pero` da questo periodo


Inviato

è chiara la ..Securitas Reipublicae - a sin . difficile è LUi - potrebbe essere Valens -


Inviato

La patina sembra la classica patina del deserto, inoltre in esergo vedo una grossolana L, forse provavano a copiare Alessandria. Io direi che viene dal limes orientale.

Saluti,

Ff.


Inviato

DE GREGE EPICURI

Mi pare che per ora non conosciamo peso e diametro, che qui sono importanti. Sicuramente, come si diceva anche nella discussione del 2010, in quest'ultima parte del IV secolo le imitazioni sono molto più rare rispetto al periodo post-330, poco conosciute e poco studiate.Posso aggiungere che nel V secolo molte monete ufficiali (intendo i piccoli bronzi) sembrano imitative... Qui il modello potrebbe essere Valente o uno dei Valentiniani; e il rovescio la Securitas Reipublicae o la Salus Reipublicae. Interessanti anche gli abbozzi delle lettere, piuttosto diverse dalle altre imitazioni che conosco.


Inviato

giusto !

17.5mm

2.2 grammi

da peso e diametro questa di sicuro non e` del V secolo ma precedente

fuf buon suggerimento !

pero` la patina non e` del deserto , e` piu` chiara, non arancione

era assieme a una ufficiale di costantinopoli con la stessa patina.

poi in oriente c era la predilizione per i tondelli piu` piccoli ,come le tetradrachme , ne avevam parlato degli ae3/4 svalutati di alessandria.

inoltra sul fronte orientale in arabia non c erano barbari ma poca popolazione dato il carattere desertico e a oriente c erano i persiani


Inviato (modificato)

e se fosse una moneta dei goti ?

http://upload.wikime...d-limes_png.PNG

che in questo periodo 365-380 sono sottoposti a pressione dagli unni e gli viene consentito di stabilirsi all interno dei confini romani ?

da wikipedia

367

I Visigoti, guidati da Atanarico, appoggiarono l'usurpazione di Procopio contro l'imperatore Valente e pianificarono una rivolta. Valente passò il Danubio nei pressi di Dafne e cominciò a saccheggiare i territori dei barbari, ma Atanarico evitò lo scontro aperto e si ritirò tra i Carpazi. Contemporaneamente in Occidente Valentiniano I respingeva nuove incursioni di Franchi e Sassoni (anche lungo le coste della Britannia) e stabiliva la propria residenza ad Augusta Treverorum.[53]

369

Valente decise di passare il Danubio in Dobrugia nei pressi di Noviodunum mentre i suoi generali si spinsero molto a nord nei territori dei Goti.[53] Al termine di questa campagne fu siglata in autunno una tregua tra Roma e i Visigoti di Atanarico, che sospendeva i precedenti rapporti di collaborazione basati sui sussidi (o tributi) offerti dai romani in cambio di contingenti mercenari, stabilità nella regione e scambi commerciali. In quegli anni, intanto, aveva preso il via la conversione di una parte del popolo gotico al Cristianesimo, secondo la variante ariana promossa da Ulfila, e lo stesso vescovo aveva intrapreso la messa per iscritto della Bibbia, che divenne così il primo testo in lingua gotica e la più estesa testimonianza delle lingue germaniche antiche. Valente decise, infine, di fermarsi nella Dobrugia ancora per qualche tempo, per migliorare le fortificazioni lungo il tratto del basso corso danubiano.

375

Incalzati dagli Unni che li avevano scacciati dalla loro regione d'insediamento tra il Danubio e il Mar Nero, i Visigoti chiesero asilo a Valente, accalcandosi ai confini dell'Impero, che gli fu concesso. Al contrario gli Ostrogoti, pur non essendo stati autorizzati, passarono i Danubio e si insediarono all'interno dei confini imperiali. E sempre questo stesso anno l'imperatore Valentiniano I mosse guerra ai Quadi nei loro stessi territori a nord di Brigetio. E fu proprio in questa località che l'imperatore si spense durante le trattative di pace ormai in corso dopo la campagna vittoriosa di quell'anno.[59][60][58]

La nuova situazione ebbe come momento di svolta la battaglia di Adrianopoli del 378 nel corso della guerra gotica che durò fino al 382, nella quale i Visigoti sconfissero l'esercito dell'imperatore Valente, che perse la vita nello scontro.

376

Roma, una volta aver concesso accoglienza a duecentomila Visigoti che premevano tra le foci del Danubio, la Mesia e la Tracia, gestì talmente male il trattato di pace (che prevedeva per i Goti, la spogliazione delle loro armi e la consegna come ostaggi dei loro giovani figli), senza però assicurare un adeguato approvvigionamento alimentare, che la fame e gli stenti spinsero i Visigoti, guidati da Fritigerno alla rivolta. A loro si unirono agli Ostrogoti che avevano a loro volta passato il Danubio ed insieme riuscirono a battere un esercito romano accorrente nei pressi di Marcianopoli.

377

Le popolazioni gotiche furono respinte dalla provincia di Tracia dal alcuni generali di Valente, fino verso la Dobrugia.[58]

378

La risposta dei Goti non si fece attendere. Infatti nel corso di quest'anno essi dilagarono fino a sud dei Balcani insieme ad alcuni corpi degli stessi Unni. Riuscì però a fermarli il magister peditum Sebastiano, il quale ne rallentò provvisoriamente le loro incursioni.[58] Poco dopo mosse contro le orde barbariche lo stesso imperatore Valente, il quale nella successiva battaglia di Adrianopoli, subì non solo una disastrosa sconfitta, ma cadde egli stesso sul campo di battaglia. I Visigoti rimasero in Mesia, compiendo ripetute razzie nelle regioni circostanti. Sul fronte settentrionale, una nuova incursione alemannica, fu rintuzzata da Graziano nella Battaglia di Argentovaria nei pressi di Colmar a cui seguì l'ultima spedizione romana al di là del Reno nella foresta Ercinia. L'imperatore Graziano richiamò Teodosio il giovane al quale affidò l'incarico di respingere nuove incursioni di Sarmati Iazigi in Pannonia e nominandolo magister militum.[58]

379

Affidato a Teodosio il compito di proteggere i confini dell'area dell'Illirico e dei Balcani, quest'ultimo decise di ricostruire l'esercito romano che l'anno precedente era stato distrutto con forze barbariche dei Goti. Frattanto lungo il fronte renano l'imperatore Graziano era costretto a respingere nuove invasioni di Alemanni e Franchi.[61]

380

Nel corso di quest'anno i Visigoti di Fritigerno devastarono la Macedonia, mentre gli Ostrogoti di Alateo e Safrace condussero nuove incursioni in Pannonia. Al termine di queste nuove incursioni l'imperatore Graziano fu costretto ad installarne alcuni di loro insieme ai Vandali come foederati in Pannonia.

382

Teodosio I accettò di concludere con i Goti un foedus e che si installassero all'interno dei confini imperiali tra Danubio e Balcani.[61]

383

Nuove incursioni di Alemanni furono respinte dall'imperatore Graziano lungo l'alto corso del Reno e del Danubio.[61]

384

Il nuovo magister militum in Occidente, Bautone, riuscì a respingere nuove incursini di Sarmati Iazigi in Pannonia.

386

Premuti dagli Unni a nord, gli Ostrogoti entrarono nell'Impero sotto il comando di Odoteo (o Edoteo) dei Grutungi. L'allora magister peditum Promoto prese l'iniziativa ed attaccò gli Grutungi sia per via di terra sia attraverso la flotta fluviale, facendone grande strage. Accadde infatti che, dopo aver disposto il proprio esercito lungo il Danubio per rallentare l'avanzata nemica, Promoto raccolse alcuni uomini del proprio esercito che parlavano la lingua dei barbari e li inviò presso il campo nemico; qui gli inviati di Promoto finsero di voler tradire e consegnare agli Ostrogoti il comandante romano dietro il pagamento di una grossa somma. Pattuita la cifra e ottenuto un anticipo della somma, concordarono che gli Ostrogoti dovessero operare un attacco fluviale notturno, poi tornarono da Promoto e riferirono la cosa. Promoto dispose l'esercito lungo il fiume, in modo che non vi fosse possibilità di scampo, poi, disposte le navi su tre file, ordinò ai propri vascelli di speronare le zattere degli Ostrogoti mentre cercavano di traghettare l'esercito barbaro attraverso il fiume. Vi fu una grande strage, con cadaveri che galleggiavano sul fiume; gli Ostrogoti che scamparono all'annegamento giungendo sulla riva, trovavano l'esercito romano ad aspettarli. Sconfitto l'esercito ostrogoto, i soldati di Promoto catturarono le donne e i bambini del nemico. Promoto avvisò allora l'imperatore Teodosio I, il quale con doni convinse i pochi sopravvissuti a passare dalla sua parte, per aiutarlo nella guerra contro l'usurpatore Magno Massimo.[62] Questa vittoria fu di un certo rilievo, se Claudio Claudiano la citò nel suo Panegirico all'imperatore Onorio e se viene citata nei Consularia constantinopolitana, anche se, in entrambi i casi, non viene fatto il nome di Promoto.[63]

extra link

http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_gotica_(376-382)

Modificato da rick2

Inviato (modificato)

vi allego anche la foto della moneta imitativa vicino all altra securitas ufficiale di costantinopoli trovata nello stesso lotto

si puo` notare la stessa patina

ho anche controllato l ipotesi di fufieno

nel 370AD sul confine orinetale e in arabia l impero romano confinava con l impero sasanide che nel 200-220 aveva preso il posto di parti e elymais in persia e iran, e in questo periodo il confine e` pacifico

post-8662-0-23392500-1332757311_thumb.jp

Modificato da rick2

Inviato

Alessandria non vuol dire necessariamente solo Nubia ed Arabia, in fondo, era l' unica zecca insieme ad Antiochia del profondo Oriente, escludendo quindi tutte quelle sul Bosforo, Nicomedia, Cizico. Sebbene Antochia coniasse molto più di Alessandria, non vedo perchè a passare il limes orientale fossero solo monete antiochene, Alessandria non doveva servire solo l' Egitto, con quattro officine appena ampliate trent' anni prima del regno di Valente.

Saluti,

Ff.


Inviato

secondo me non e` alessandria , al tempo alessandria coniava molti di questi ae3 su tondelli ae4 e poi sul limes orientale avevi i sasanidi che usavano le loro monete.

potrebbe anche essere una I per SIS invece che una L

continuo a pensare che sia una moneta dei goti..........


Inviato

Goti? Sei completamente fuori strada............lo escludo categoricamente. Piuttosto sembra un ibrido con il dritto imitativo e il rovescio ufficiale, cosa peraltro stranissima.

Maurizio


Inviato

anche il rovescio e` imitativo , le legende non sono corrette.

se non e` dei goti di chi puo` essere ?

per me questa arriva dal confine o tedesco o dacico o lungo il danunio.

era assieme ad una moneta di costantinopoli con la stessa patina ed ho escluso la pista di fuf perche` sull altro confine c erano i sasanidi che usavan loro monete.

d altro canto in rete non ho trovato nessuna moneta dei goti di questo periodo , ci son monete che pero` si ispirano al II secolo e III secolo con denari di settimio severo e marco aurelio imitati molto male


Inviato

DE GREGE EPICURI

Quali sono le monete dei Goti a cui ti riferisci? Io delle monete dei Regni Barbarici non so quasi niente, ho avuto qualche monetina di Ravenna (credo di Teodorico) ed ho visto qualche foto su cataloghi (di Balduila, Atalarico, ecc.) Però, sia queste degli Ostrogoti che quelle dei Visigoti sono del tutto diverse dalla tua.


Inviato

il problema e` che non conosciamo monete dei goti di questo periodo

le uniche che si conoscono sono quelle del V secolo a cui vi riferite e alcuni denari di cattivo stile del III secolo che si ispirano a caracalla e settimio severo.

di questo periodo non conosciamo praticamente niente.

io l ipotesi l ho fatta basandomi sulla storia (la migrazione dei goti e l alleanza con i romani), sulla seconda moneta del lotto di costantinopoli e sulla geografia (che mi fa pensare al confine orientale le imitative occidentali son molto molto piu` brutte.)

qui c e` un link di monete trovate in ukraina

http://www.museum.com.ua/expo/varvar_en.html

non e` un falso per le legende e non sarebbe circolato all interno dei confini per questo secondo me l ipotesi da esplorare e quello di una tribu barbara ai confini che fosse alleata con roma e i goti di questo periodo han tutte queste caratteristiche

peccato che non conosciamo altri esemplari su cui basarci


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