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Inviato

Complimenti per l'occhio @@eliodoro ! Anche a me sembra proprio il mezzo del D'Andrea 251 però  - se posso permettermi  - ti consiglio di fare la prova del nove fotografando l'esemplare vicino ad un denaro della stessa tipologia...infatti anche i caratteri dovrebbero essere di dimensioni ridotte, altrimenti potremmo essere di fronte semplicemente ad un denaro leggero ed un po' più stretto di conio rispetto alla norma (scherzetto vissuto in prima persona con un denaro di Carlo d'Angiò <_< ).

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Inviato (modificato)

Ciao Anto..purtroppo non ne ho della stessa tipologia...una serie di elementi mi portano a considerarlo come mezzo denaro, ivi compresa l'assenza di tosatura. .poi, posso benissimo sbagliarmi..l'ho preso a 10 euro, va benissimo anche come denaro. .però il divertimento e lo studio che richiede mi hanno già ripagato..ad esempio ho il dubbio che possa essere il tipo n. 250

Modificato da eliodoro
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Inviato

@@eliodoro il n. 250 non mi sembra che sia, mancano i due zeppetti nel II e IV quadrante. Il mio denaro di questo tipo ha diametro 15,19 mm, quindi il tuo, non tosato, è sicuramente un mezzo denaro. Hai fatto un bel ritrovamento, complimenti!

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Inviato

Beh allora...complimenti ancora!! E soprattutto grazie per avercelo mostrato!!

Notte..

Antonio


Inviato

Bravissimo @@eliodoro complimenti. Vedo che il nostro articolo sta funzionando ;). Lo spirito principale era quello di stimolare la ricerca :)

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Inviato

Bravissimo @@eliodoro complimenti. Vedo che il nostro articolo sta funzionando ;). Lo spirito principale era quello di stimolare la ricerca :)

Ciao Vincenzo...

l'articolo Tuo e di Claudio è seminale..

E' un peccato che la monetazione sveva stia vivendo un periodo di crisi...però, per noi, è un ottimo momento per prendere qualcosa di interessante... :D :D , a poco prezzo...

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Inviato

Bravo @@eliodoro fatevi contagiare dalla monetazione sveva. Affascinante e a buon prezzo in questo periodo :). Ad maiora


Inviato

Buonasera,

Vi allego le immagini di una monetina che dal conio corrisponderebbe ad un quarto di tercenario per Enrico VI. Tuttavia è descritto un peso di 1,0 grammo (anziché da 0,3 a 0,6)e il metallo non sembrerebbe argento come per la nota moneta catalogata tra gli altri da Tarascio al numero 136.

Illuminatemi, grazie mille!

post-14141-0-47867100-1448287224.jpg

post-14141-0-20729000-1448287235.jpg


Inviato

@@joeenjoy iniziamo a dire che questa moneta non è in argento ma in mistura, è visto il colore della tua, se la foto rende il colore reale, vuol dire che lo strato superficiale d'argento è scomparso e quindi è rimasto solo il rame. Secondo punto, il peso di questa monetina è alquanto variabile, sul D'Andrea è riportato da 0,28 a 0,85 gr., ma la mia, ad esempio, pesa 0,91, quindi non siamo lontani dal peso della tua. Il diametro quant'è? generalmente vai da 10 a 12 mm.

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Inviato

Grazie per la pronta risposta, il diametro è 9 mm, ma la moneta non è ancora in mio possesso.


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esistono diverse monete che sono in rame, più spesse, e di peso maggiore. Ne posseggo una anch'essa di peso superiore al grammo. Credo si possa considerare tranquillamente come una variante.

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  • 3 settimane dopo...
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Inviato (modificato)

In questi giorni, nel poco tempo libero che mi offre il lavoro, ho cominciato una catalogazione in peso, diametro esterno ed interno, nei denari in mio possesso. 

lo studio contiene tutti i denari in mio possesso appartenenti ad Enrico VI e Federico II compresi i mezzi denari.

in particolare 56 denari e 9 mezzi denari.

Questo primo grafico contiene lo studio dei pesi. 

Risulta evidente che, esclusivamente dal peso, non è possibile distinguere univocamente i denari dai mezzi denari, sebbene la distribuzione sia abbastanza evidente.

Il peso medio dei denari risulta essere: 0.68 +- 0.14

Il peso medio dei mezzi denari risulta essere: 0.40 +- 0.09

post-3067-0-38072400-1449951928.jpg

Modificato da azaad
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Inviato (modificato)

Ecco nei seguenti file l'analisi in peso e diametro, sia interno che esterno.

Cominciamo col diametro esterno. 

Da queste figure si evince come il diametro interno sia più importante di quelle esterno. 

Una moneta molto tosata, ha dimensioni e peso molto simili a quelle del mezzo denaro. 

La distinzione diventa evidente solo considerando il diametro interno

post-3067-0-94990100-1449955678.jpg

post-3067-0-25488600-1449955729.jpg

Modificato da azaad
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Inviato (modificato)

Infine La stessa analisi per Federico. 

Su Federico si può osservare che esiste un certo numero di denari aventi stesso diametro interno dei mezzi denari. 

In realtà questo non è affatto un problema, i denari subdoli sono i primissimi emessi da Federico II, quelli con stella a 6 e 8 raggi. Questa tipologia è caratterizzata da un diametro interno ridottissimo. La differenza coi mezzi per questa tipologia non era data dal diametro, quanto dalla presenza della mezzaluna sopra l'aquila del dritto (diciamo che andrebbero tolti a rigore da questa analisi)

@@anto R questa era l'analisi che avevo in mente per i denari di Carlo d'Angiò

post-3067-0-94252500-1449955971.jpg

post-3067-0-46762100-1449956069.jpg

Modificato da azaad
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Inviato

Gran bel lavoro...quindi, ai tempi, più che al peso, si prestava attenzione al disegno della moneta che, pertanto, aveva valore fiduciario..


Inviato (modificato)

@@azaad ottimo contributo. vedo che la mia idea del cerchio interno sta avendo seguito... grazie mille per aver seguito il mio spunto. Però perché hai limitato lo studio solo ai denari e ai mezzi? È necessario approfondire coi quarti. Sono certo che esistono moltissimi quarti inediti. Parli di un mezzo denaro di Enrico dal peso di 0.09g... È un errore di battitura? Nei grafici a dispersione nessuna moneta ha un peso al di sotto dei 0.25g (stimato a occhio dai diagrammi) . Me lo fai vedere? Hai provato a mettere i diagrammi in scala logaritmica o di una potenza? Può essere utile per accentuare le piccole differenze. Sarebbe interessante trovare l'equazione della retta che separa i due "campi di esistenza", tra denaro e mezzo. Se mi giri il database ci lavoro io volentieri. Grazie mille

Modificato da vox79

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Inviato

@@azaad ottimo contributo. vedo che la mia idea del cerchio interno sta avendo seguito... grazie mille per aver seguito il mio spunto. Però perché hai limitato lo studio solo ai denari e ai mezzi? È necessario approfondire coi quarti. Sono certo che esistono moltissimi quarti inediti. Parli di un mezzo denaro di Enrico dal peso di 0.09g... È un errore di battitura? Nei grafici a dispersione nessuna moneta ha un peso al di sotto dei 0.25g (stimato a occhio dai diagrammi) . Me lo fai vedere? Hai provato a mettere i diagrammi in scala logaritmica o di una potenza? Può essere utile per accentuare le piccole differenze. Sarebbe interessante trovare l'equazione della retta che separa i due "campi di esistenza", tra denaro e mezzo. Se mi giri il database ci lavoro io volentieri. Grazie mille

No, 0.09 rappresenta l'errore statistico sui pesi riscontrati. 

In pratica il 68% delle monete studiate (i mezzi denari sono pochi) ha un peso tra 0.49 e 0.31 grammi.

In realtà, il valor medio e la statistica sono spostati verso l'alto da un mezzo denaro anomalo di Enrico, che pur avendo dimensioni ridottissime pesa ben 0.55 grammi.

Diciamo che come una moneta un enigma.

Dallo studio si evince che per la maggior parte delle tipologie la differenza di diametro è fondamentale, esiste un certo numero di denari in cui i diametri sono similari, quelli con stella a 6 e 8 raggi dei anni di regno. 

sono proprio questi a confondersi metrologicamente coi mezzi denari. Per questa tipologia la differenza fra i tipi, come si evince dal D'andrea, Andreani, era data da differenze fisiche nella monete (un anello sopra l'aquila).

Per tutto le restanti tipologie la differenza era data dal diametro interno ed esterno. 

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Inviato (modificato)

@@azaad guardando ancora meglio i diagrammi ci accorgiamo che per Federico II basta tracciare una retta verticale passante per un peso di 0.45g per dividere i "campi di esistenza" tra denaro e mezzo denaro. Quindi il peso è discriminante.

Per Enrico VI invece la retta diventa orizzontale e passa per un DCI di 7.0mm e quindi il Diametro del Cerchio Interno è il vero e proprio discriminante.

Veramente interessante :)

 

PS che ne dici se aggiungiamo un altro colore per i quarti di denaro? mi aspetto di trovare per Enrico e Costanza una retta orizzontale con DCI pari a 5.5mm per dividere i Mezzi dai Quarti

Modificato da vox79
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Inviato

Senza fretta sarebbe interessante anche studiare questi diagrammi prendendo come oggetto i denari e i mezzi di Corrado, Corradino e Manfredi...


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Inviato

PS. quanto vi ho mostrato proviene dalla mia collezione, e contiene tutti e soli gli esemplari che vanno da Enrico VI a Federico II.

Purtroppo a partire da Corrado I la mia collezione è molto più povera e statisticamente meno rilevante (non possiedo ad esempio alcun mezzo di questi regnanti), per cui per inserire dei dati rilevanti avrei bisogno del vostro aiuto.

Lo stesso vale per i quarti, che non possiedo. 

E' ovvio che i miei dati sono a disposizione di quanti volessero usufruirne (basta chiedere)

diciamo che questi grafici volevano essere una sorta di prova per vedere cosa sarebbe uscito fuori e cosa potrebbe esserci di interessante.


  • 2 settimane dopo...
Inviato

Ciao, appesantito dal pranzo di Natale vi mostro un denaro di Enrico VI che, a proposito degli studi di azaad, ha un diametro di 14 mm con diametro interno di 7 mm. Purtroppo non riesco a dirvi il peso al momento...

post-14141-0-39875000-1451064699_thumb.j

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