Vai al contenuto
IGNORED

I "cavalli" di Ferdinando I d'Aragona re di Napoli


Risposte migliori

:D

Antonio, che fai mi prendi per la gola? :D

Ottimo inizio, speriamo che evolva. L'interesse per questo spiccioletto negli utlimi tempi è notevolmente aumentato, complici forse anche nuovi studi e diverse novità a riguardo.

MI permetto a questo punto di invitare anche io gli utenti a postare qualche immagine per discuterne assieme.

Link al commento
Condividi su altri siti


Come si può leggere dallo scritto del Sambon questa moneta "nasce" il 18 aprile 1472 per terminare la sua esistenza, non come nominale ma come tipologia il 13 marzo del 1498 (Adì 13 decto de martedì ando banno reale che li cavalli non se spendessero et nescuno le pigliasse per certe cause inlo banno contente)

Il periodo di circolazione può sembrare relativamente breve, ma tante sono state le vicissitudini in questo periodo nel Regno di Napoli che si sono avvicendate.

Rivolte di Baroni, invasione del Regno da parte del re Carlo VIII di Francia, riconquista del Regno dagli aragonesi, con l'alternanza di sovrani che hanno coniato (e fatto ribattere) questo nominale in diverse zecche.

Forse sarà per questo che questa monetina, anche se spicciolo dell'epoca, è da considerarsi di grande interesse storico e la molteplicità delle zecche che l'hanno coniato (tra le quali alcune molto rare), le infinite varianti presenti, il fatto che su questa moneta ancora tutto non è stato scritto fanno, a mio avviso del cavallo, la passione di molti collezionisti e studiosi.

Modificato da fedafa
Link al commento
Condividi su altri siti


Sambon descrive l'operato di due incisori dei coni per le monete dei sovrani Alfonso I e Ferdinando I d'Aragona, Francesco e Girolamo Liparolo

Nell'articolo "I carlini e la medaglia trionfale di Ferdinando I Re d'Aragona " attribuisce l'incisione dei "cavalli" sotto la direzione di Gian Carlo Tramontano.

Francesco Liparolo operò dal 1456 sotto Alfonso I fino al 1462 sotto Ferdinando I e Girolamo Liparolo dal 1462.

Allegati

post-6956-0-31022800-1329756917_thumb.jp

Link al commento
Condividi su altri siti


<<Se faciano li pizoli o moneta de rame... et grossa al modo delle medaglie antique con la imagine de la Maestà Sua et con lo reverso di qualche digna cosa come ad lo S. Conte de Magdalone et a V.S. parerà...; et perciò le S.V. habiano hieronimo liparolo stampatore et fazano fare li cugni secundo parerà al detto S. Conte,...>>

Partendo da questa frase è facile comprendere che il re era affascinato dalla monetazione classica e su consiglio del Conte di Maddaloni Diomede Carafa, grande esperto di antichità, si conierà questa moneta con al D/ la testa radiata del re ed al R/ il cavallo simbolo della città partenopea, a cui sarà aggiunto il motto EQUITAS REGNI (Giustizia nel Regno) riferendosi alla nuova moneta (di giusto valore) e giocando con la parola equus (cavallo).

Prima di procedere oltre mi soffermerei proprio sul fatto che il Re fosse affascinato dalla monetazione antica. Infatti è da ricordare che fu lui uno dei primi (se non il primo) a fare un bando a tutela dei ripostigli monetali.

Questo decreto, già pubblicato da Giovanni Pansa e riportato nel Supplemento all'opera Le monete del Reame delle Due Sicilie An. II Maggio/giugno 1912 n°5-6 pag. 24-26 così recita:

Banno et comandamento da parte del S.mo S. Re don Ferdinando per la diuina gratia Re de Sicilia hierusalem et ungarie che attencto et considerato lo laborar dello argento de bassa liga, cio e meno de quactro carlini quale ha informatione la prefata Maistà farese in quisto Regno per alchuni aurifici, et dar certa accascione sive materia ingandare multe persone in lo comparare dello argento per maior prezo del iusto vole ordena et commanda la prefata Maistà non scia aurefece alchuno che dalla publicatione del presente banno in antea ause o presuma laborare o fare laborare o vendere argento de più bassa liga de minor preczo de quactro carlini per onza et se alchuno aurifice presumesse fare lo contrario vole la prefata Maiesta che incorra in pena de onze quactro et de perdere lo argento laborato et per ciaschuna volta che contraverra applicandola alla regia corte: preterea vole ordena et commanda la prefata Maiesta che omne persona de qualsevoglia Stato grado et condetione se scia la quale dalla publicatione del presente banno in antea per qualsevoglia via et modo trovarà in quisto iamdicto regno medaglie d’auro de argento over de rame od altro metallo quelle non le debia desfare ne fundere ne occultare, ma per servitio della Maiesta predicta le debia conservare diligentemente, et subito dare notitia et revelarle alla sua Maiesta et per sua parte alli officiali delle provincie terre et lochi dove se trovarando dicte medaglie quali officiali vole la prefata Majesta per sua parte doneno ad uso delli decti inventurj de esse medaglie al nobile et fidele dilecto suo Hieronimo Liparolo mercatore dello argento et scultore delle stampe della nostra zeccha ouero ad suo substituto quale darra delle dicte medaglie preczo iusto et convenevole per parte de epsa Maiesta et chi farra lo contrario et la dicta Maiesta ne hauera per altra via notitia che alcuna persona del decto regno hauerra trovate o saperra chi agia trovato dicte medaglie vole la prefata Majesta che incorra in la pena supradicta applicando similemente ad la regia corte et chi per altra via farra notitia ad epsa Maiesta de dicti laboratutj et vendituri de argento et inventurj de medaglie ut supra vole ne habia et conseque la quarta parte de tucto quello che per sua delatione sarra acquistato Justamente ad epsa corte tenendo sempre dicta parte et l’altra sempre occulta.

Datum in civita Sarni die vij maij 1470

Rex Ferdinandus

Da esso possiamo notare come il re sia interessato alla monetazione classica e ordina, pena la perdita del ritrovamento e la multa di quattro once, che queste monete vengano consegnate all'incisore Geronimo Liparolo o suo sostituto, proprio per dare la possibilità a quest'ultimo di trarre spunto per la coniazione di nuove monete ispirate a modelli antichi.

Si possono osservare nel seguente articolo, presente sul nostro forum alla sezione articoli a firma di Alfredo Infusini, alcune monete che in qualche modo potrebbero aver ispirato il "nostro" cavallo.

http://numismatica-i.../cavallodue.pdf

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 1 anno dopo...
  • 2 mesi dopo...

Certo .... potrebbe essere una CY in legamento :good:

......oppure una Y - oppure una Y su C - oppure una C su Y .... sulla Y su C è stato scritto questo articolo, ma la moneta è diversa.

http://www.panorama-numismatico.com/wp-content/uploads/monete-napoletane-inedite-aragona.pdf

Per chi non l'avesse ancora letto......... !!

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 10 mesi dopo...

Non ho trovato tra quelli descritti, la variante del Cavallo che ho io, che è:

 

Al Dritto FERDI - NANDUS

Al Rovescio EQUITAS (quattro puntini) REGNI (un puntino)

 

Sarà comunque una delle tante varianti della Zecca di Napoli visto che è senza sigle.

Modificato da Crimson85
Link al commento
Condividi su altri siti


Non ho trovato tra quelli descritti, la variante del Cavallo che ho io, che è:

Al Dritto FERDI - NANDUS

Al Rovescio EQUITAS (quattro puntini) REGNI (un puntino)

Sarà comunque una delle tante varianti della Zecca di Napoli visto che è senza sigle.

Nel corpus ce ne sono una infinità. Controlla quindi sul CNI

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.