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IGNORED

Contromarca sesterzio di Augusto


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Inviato

Gradirei un parere sulla moneta molto rovinata che allego. Apparentemente, vista la doppia corona di quercia, sembrerebbe trattarsi di un sesterzio battuto da uno dei monetieri di Augusto, argomento a suo tempo sviluppato nella pagina http://www.lamoneta....sse-legionario/. Tuttavia le caratteristiche fisiche (6,1 g/25 mm) riconducono ad un asse o, al più, ad un dupondio, non a un sesterzio, inoltre la ricerca della contromarca (condotta purtroppo solo attraverso i supporti forniti dalla rete), non ha dato esito. E' noto che monete di questo tipo hanno dato spunto a contraffazioni.

Che ne pensate? Grazie.

Giulio De Florio

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Inviato

azzarderi ad una probabile imitazione di Sesterzio di Avgvsto con peso calante di Area dell'Est Europa.

La contromarca mi sembra più un TI ° CAE retrogrado di cattivo stile che un AVG.

E' una contromarca esclusiva dell'area della Moesia (vedi Rodolfo Martini in Monete Romane Imperiali contromarcate di bronzo dell’area delle province della Moesia e della Tracia di I secolo d.C)

L’attribuzione della legenda TI (berius) CAE(sar), era attribibile sia a Tiberio che a Claudio, oggi viene considerata con maggiore certezza a Claudio

In questa imitazioni spesso la contromarca è retrograda come a volte SC

dallo stile pertanto direi che è un'imitazione allego altro esempio.

alberto

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Inviato

DE GREGE EPICURI

D'accordo sull'imitativa, ma non riesco a vedere la scritta TI CAE retrograda. Io leggo (non retrograda): dot C dot A III, che in effetti come tale non si trova neanche su Martini. Nel suo libro però molte contromarche confuse sono comunque interpretate come "TI dot CA".


Inviato

sicuramente un dupondio...ma la contromarca non si legge..credo a gpittini..dot C dot A III


Inviato

Non conosco a sufficienza questo tipo di monetazione contromarcata ma ritengo che per sostenere che la moneta non sia autentica bisognerebbe argomentare di più. Il peso di per sé non è un indizio a carico sufficiente: un dupondio molto usurato potrebbe scendere a 6,1g. Del dupondio (o supposto tale) originale sopravvivono poche tracce ma questo è vero per molte monete contromarcate. Le lettere della contromarca non sono documentate ma, come sostiene "Duca", nel testo di Martini molte contromarche sono confuse. E dunque?

Grazie per l'attenzione.

Giulio De Florio


Inviato

DE GREGE EPICURI

Mentre la moneta postata da Flavio_Bo è chiaramente imitativa (S invertita, ecc.), quella mostrata inizialmente da giuliodeflorio in effetti risulta dubbia. Il lato con SC sembra normale, mentre l'altro lato è un po' strano (ma si vede poco...): sembra di vedere una doppia corona, che però circoscrive un cerchio molto piccolo (?), il che con un dupondio non è tanto compatibile.


Inviato

andava capovolta e fatta un'immagine a negativo.

saluti

si,mi ha fuorviato il post....torniamo al primo.


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