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IGNORED

I PRIMI GROSSI ITALIANI


Risposte migliori

salve

con una luce un po cupa per Modena Comune (1226-1293 )

dritto: (croce) INPERATOR nel campo F D C' disposte a triangolo

verso: (croce) DE MVTINA nel campo grande M gotica con due globetti inseriti fra le aste.

peso gr.1,4

diametro mm.19,2

post-11993-0-86021300-1328733186_thumb.j

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Modificato da scacchi
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Toscana terra di grossi, Magdi vedo che ha dato, ma non si può non parlare di grossi toscani , senza parlare di Pisa ; anche qui usurpo e in un certo qual senso chiamo Monbalda a intervenire , non prima di aver detto qualcosa sui grossi pisani : li ritengo i più belli in assoluto, quello con la Vergine e il Bambino, il grosso aquilino veramenti fantastici, ma qui stiamo parlando del primo grosso e mi riferirò al primo coniato da Pisa.

Da gran lettore dei libri della Baldassarri posso agevolmente dirvi che Pisa conia i primi grossi agli inizi del XIII secolo , forse intorno al 1216, è un tondello rotondo, di argento quasi puro, giustamente Magdi dice che nei grossi ci sono molti richiami ai Santi protettori, certamente viene richiamata l'identità cittadina, però in alcuni dei primi grossi i richiami imperiali sono ancora molto evidenti, in questo c'è la grande F federiciana, l'IMPERATOR, però abbiamo un richiamo forte già alla città col suo PISA entro cerchio e il CIVITAS.

D/ PISA INTORNO A UN BISANTE, in contorno cordonato fine, + CIVITAS in leggenda

R/ F in cerchio + INPERATOR in leggenda

Peso gr. 1,41 , ora mi chiederete come lo classificherei ? Qui sta il bello, ho qui davanti la tabella del libro della Baldassarri, io vedo una F che termina con accenno di piede una N per INPERATOR, le lettere di PISA MOLTO STILISTICHE E ben definite , secondo me siamo nella fase finale negli F.VI. 3 o 4 , probabilmente 4, ma chiedo venia se sbaglio anche perchè mi sono messo a studiarlo or ora .

Per quanto riguarda Pisa, è una delle più clamorose assenze in collezione, infatti i prossimi acquisti saranno proprio Pisa ed Arezzo...

a parte questo, mi complimento per il bel grosso... e credo che la classificazione esatta nel libro di Monica sia proprio la F.VI.4a. ;)

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Confermo il mio piccolo premio in omaggio alla gioventù, e ringrazio grigioviola per le citazioni. Bello il carrarino con San Prosdocimo, quasi quasi si riescono a riconoscere le due torri. E pensare che proprio ieri ser...notte ho finito un piccolo contributo su San Prosdocimo nelle monete, per un congresso patavino. E non ho pensato di dedicare troppa attenzione alle torri. Sarà per una prossima volta.

Saluti a tutti.

Andreas

Se non vado errando o sparando corbellerie, c'è chi quelle due torri le identifica con la Torre Bianca del Palazzo degli Anziani e con la Torre Rossa di cui rimane solo la base nelle vicinanze dell'arco del Volto della Corda.

I grossi padovani hanno un po' un occhio di riguardo per l'architettura cittadina, Francesco I in un'altra moneta grossa (il carrarese) fa rappresentare S. Daniele martire con in mano un edificio fortificato e turrito identificabile con il castello carrarese che lo stesso Francesco I tra il 1374 e il 1378 ampliò e risistemò dandogli la sua forma finale di castello fortificato e, al tempo stesso, sontuosa reggia e ultimo soccorso cittadino in caso di assedio.

In un affresco di Giusto de' Menabuoi nella cappella del beato Luca Belludi (Basilica del Santo) c'è una precisa rappresentazione del castello carrarese:

11_Giusto-dett-Castello.jpg

Mentre questo è il castello (o presunto tale) che viene raffigurato nel carrarese padovano:

post-8339-0-05850000-1328774878_thumb.gi

Spero di non avervi annoiato con queste immagini!

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Il primo grosso di Ancona viene datato attorno alla prima metà del XIII secolo, quando nel 1249 venne da più parti segnalata una Convenzione Monetaria tra Ravenna ed Ancona.

Su un lato abbiamo nel campo la croce patente ed in legenda: + *DE ANCONA*

sull'altro lato : +*PP.S.QVIRIA* / nel campo CVS attorno a globetto

Diametro dell'esemplare 18,95 mm - Peso gr. 1,13

post-11314-0-14075300-1328777850_thumb.j

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Senza nulla togliere all'esemplare di coins, mi permetto di postarne uno dei miei.

Datazione attorno al 1280 - qualcuno ritiene possa essere di 2-3 anni più vecchio.

Diametro dell'esemplare mm. 22,70 - peso gr. 2,30

post-11314-0-84893600-1328778412_thumb.j

post-11314-0-65859500-1328778423_thumb.j

Modificato da miroita
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Ciao Coins,

attento: hai confuso il dritto con il rovescio... ;)

Teofrasto

OT

Ci sono ipotesi contrastanti al riguardo. Nello stesso studio L'AGONTANO più volte segnalato, tanto per citare un paio di esempi, Andrea Saccocci mi sembra sia per la tua ipotesi mentre Lucia Travaini mi sembra sia dell'ipotesi opposta. Anche su questo forum ogni tanto viene fuori il problema e le versioni sono diverse.

Modificato da miroita
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Complimenti a Scacchi e a Miroita , veramenti dei grandi pezzi, volevo farvi pubblicamente i complimenti , io penso che se poi si muoveranno altri del forum su altre zecche, ci potrebbe scappare anche un bel catalogo di grossi by Lamoneta, e siamo solo all'inizio perchè di grossi volendo ne abbiamo, ne abbiamo....,grazie ovviamente !

.P.S. Se questa poi non la chiamiamo "numismatica volontaria di servizio, per tutti", come li possiamo chiamare questi bellissimi slanci di passione e amore per questa scienza !

Modificato da dabbene
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Ciao Coins,

attento: hai confuso il dritto con il rovescio... ;)

Teofrasto

Già, ho confuso le immagini, anche se c'è chi considera il D/ la faccia con il santo, ma non vorrei divagare ;)

Modificato da coins
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Per la zecca di Macerata - Primo grosso - Giovanni XXII (1316-1334) - CNI 1 , Munt. 1

D/tre puntini a triangolo .PP.IOh_ANNES tre puntini a triangolo / nel campo il Papa seduto di fronte sul trono

R/+*SALVE.SCA.CRUX* / nel campo croce patente

Diametro medio mm. 22 - peso medio gr. 2,23

Immagine presa da NAC.

post-11314-0-71170600-1328794163_thumb.j

Modificato da miroita
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Bellissima discussione, è un piacere vedere tante belle monete tutte insieme...continuo a seguirvi con attenzione.

Grazie a tutti, Giò

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Manca quello della mia provincia....

Lodi - Comune a nome di Federico II (1240-1250)

D/ SCSB (Sanctus Bassianus) - IMPERATORF

R/ Croce patente - LAVDENSIS

Ar. g.1,05post-20445-0-37686900-1328801017_thumb.j

CNI 1/2

S.BASSIANO è il patrono di Lodi e si festeggia il 19 gennaio.

Il seguente grosso è stato pubblicato dalla Lausfil (Circolo filatelico numismatico Lodigiano), a questo link potrete trovare anche una breve storia:

http://lausfil.blogs...di-2-parte.html

Modificato da gaff977
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Complimenti a tutti pr questa bellissima “carrellata” di grossi. L’argomento sembra aver incontrato i favori dei medioevalisti J

Prima di postare anch’io uno o due monete avrei una domanda. Ho notato un’escursione molto rilevante dei pesi. Posto che i pesi riportati per ciascuna moneta siano corretti, si va da poco più di un grammo ai ben oltre due grammi, e questo per monete abbastanza vicine cronologicamente anche se appartenenti a zecche diverse. Magari in passate discussioni è stato fatto qualche accenno metrologico per queste emissioni. Molte questioni sono chiaramente tuttora apertissime, ma mi domandavo se questo aspetto fosse stato trattato qui in precedenza.

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Posto ora quello di Tortona , è un RR , provenienza Asta Negrini 34, coniasto dopo la Convenzione monetaria del 1254, gr, 1,62

+ INPATOR , nel campo FR sormontata da omega , sotto due stelle

+ TERDONA , croce patente accantonata da due stelle, nel 1° e 2° quarto

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Complimenti a tutti pr questa bellissima “carrellata” di grossi. L’argomento sembra aver incontrato i favori dei medioevalisti J

Prima di postare anch’io uno o due monete avrei una domanda. Ho notato un’escursione molto rilevante dei pesi. Posto che i pesi riportati per ciascuna moneta siano corretti, si va da poco più di un grammo ai ben oltre due grammi, e questo per monete abbastanza vicine cronologicamente anche se appartenenti a zecche diverse. Magari in passate discussioni è stato fatto qualche accenno metrologico per queste emissioni. Molte questioni sono chiaramente tuttora apertissime, ma mi domandavo se questo aspetto fosse stato trattato qui in precedenza.

per quanto riguarda la Toscana, questa differenza è dovuta proprio ai diversi valori che i grossi avevano prima della creazione della lega monetaria (quando, dunque, hanno raggiunto il valore comune di 12 Denari)... poi c'è da dire che ogni paese aveva pesi e misure proprie...

anche nel discorso della vicinanza cronologica, io credo che di vicinanza cronologica si possa parlare per un primo periodo, dopo di che riforme e delibere si fanno sempre più copiose e modificano pesi e misure monetali veramente spesso variando di città in città, così che monete che possono essere relativamente vicine cronologicamente, in realtà non lo sono....

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Complimenti a tutti pr questa bellissima “carrellata” di grossi. L’argomento sembra aver incontrato i favori dei medioevalisti J

Prima di postare anch’io uno o due monete avrei una domanda. Ho notato un’escursione molto rilevante dei pesi. Posto che i pesi riportati per ciascuna moneta siano corretti, si va da poco più di un grammo ai ben oltre due grammi, e questo per monete abbastanza vicine cronologicamente anche se appartenenti a zecche diverse. Magari in passate discussioni è stato fatto qualche accenno metrologico per queste emissioni. Molte questioni sono chiaramente tuttora apertissime, ma mi domandavo se questo aspetto fosse stato trattato qui in precedenza.

Per quanto riguarda la zecca di Ancona, si può dire che il Grosso Agontano, dal peso teorico di 2,355 gr., in realtà come autorevolmente sostenuto anche da Andrea Saccocci (in "La circolazione monetaria nel medioevo marchigiano alla luce dei rinvenimenti e delle fonti scritte (secc. IX-XIII)" in Atti e Memorie della Deputazione di Storia Patria delle Marche, Ancona 2001), era una moneta nata non per svolgere funzione di multiplo del denaro negli scambi correnti, ma piuttosto per assolvere a compiti di commercio internazionale e quindi il suo peso teorico non era condizionato al rispetto di un certo contenuto intrinseco. Ancona all'epoca era in concorrenza negli scambi internazionali con Venezia ed altre Repubbliche marinare e l'Agontano sicuramente servì per tali scopi. Solo alcuni decenni dopo, nel XIV secolo, l'Agontano venne ridimensionato nelle dimensioni e nel peso (mm. 19-20 , gr. 1,08-1,46), e si parla allora di Agontano leggero.

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Nicolò Maltraversi, Vescovo di Reggio Emilia dal 1230 al 1243, in virtù della concessione rilasciata l’11 settembre del 1232 dal’imperatore Federico II (Borghi, 1977), vista la crescente richiesta di moneta circolante, nel 1233 aprì la zecca cittadina, iniziando l’emissione di moneta grossa di buon argento (860 °/00 ) e moneta piccola, il grosso con valore pari a 12 volte il piccolo; tale monetazione doveva avere a riferimento la moneta circolante nelle altre città emiliane: Bologna, Parma, Ferrara (Modena seguì Reggio aprendo la propria zecca nel 1242, il grosso di Modena presentava un fino pari a 880 °/00; il grosso bolognese presentava un fino pari a 864 °/00 e peso pari a 1,4 grammi).

I pesi del grosso reggiano riportati dal CNI presentano fluttuazioni da 1,11 a 1,41 grammi con un massimo di 1,96 grammi

Il grosso di Reggio Emilia fu sempre ben accetto tanto che la sua produzione proseguì ben oltre la morte del Vescovo Nicolò Maltraversi.

Reggio Emilia proporrà una nuova versione del grosso solo dal 1293 con Azzo d’Este.

Il dritto (immagine tratta da Numismatica Varesi)

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Ciao Coins,

attento: hai confuso il dritto con il rovescio... ;)

Teofrasto

Già, ho confuso le immagini, anche se c'è chi considera il D/ la faccia con il santo, ma non vorrei divagare ;)

Bravo Coins,

la mia era una affermazione volutamente provocatoria. E la tua è un'ottima risposta alla mia provocazione... :D

un cordiale saluto, Teofrasto

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