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IGNORED

I PRIMI GROSSI ITALIANI


Risposte migliori

Grazie mille! Non possiedo i due libri, per questo ho cercato conferma. :)

Prego :)

il CNI è - come saprai - scaricabile liberamente dal portale numismatico dello Stato (link al vol. IV), mentre il CNB è stato un gradito regalo tempo fa e che ogni tanto sfoglio visto che al momento questi grossi sono un po' al di sopra delle mie possibilità.

PS: sarebbe più corretto però scrivere: CNI IV, p. 45, n. 134; CNB I, p. 251, n. 30.

Modificato da fra crasellame
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  • 2 settimane dopo...

Fantastica, complimenti, moneta tra l'altro non a caso vincitrice l'anno scorso della moneta più bella qui sul forum....

Grazie, sono contento che piaccia anche a qualcun altro, oltre a me. La moneta piu' bella del 2012 era un grosso da 6 denari imperiali, se non ricordo male. Il mio è un ben più modesto e comune grosso da 4. Comunque, chi si accontenta gode, dice il proverbio. ;)

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Non vorrei essere frainteso. La moneta mi piace molto, altrimenti non l'avrei presa, pagandola anche una cifra relativamente non bassa, 650 euro, ma un grosso da 6 denari è ben altra cosa. Immagino che possiate essere d'accordo. Poi, lo ripeto, sono contento così.

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Volevo segnalare che ieri si e' tenuta la presentazione dei Quaderni Ticinesi fra i cui articoli spicca quello di Monica Baldassarri e Daniele Ricci sull'origine della monetazione grossa.

I miei complimenti agli autori ( che speravo di vedere/incontrare ieri) per il loro ottimo contributo :)

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Non vorrei essere frainteso. La moneta mi piace molto, altrimenti non l'avrei presa, pagandola anche una cifra relativamente non bassa, 650 euro, ma un grosso da 6 denari è ben altra cosa. Immagino che possiate essere d'accordo. Poi, lo ripeto, sono contento così.

Anche a me piace molto e non solo per l'iconografia, ma anche per la sua conservazione.

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Volevo segnalare che ieri si e' tenuta la presentazione dei Quaderni Ticinesi fra i cui articoli spicca quello di Monica Baldassarri e Daniele Ricci sull'origine della monetazione grossa.

I miei complimenti agli autori ( che speravo di vedere/incontrare ieri) per il loro ottimo contributo :)

Bella notizia, non vedo l'ora che arrivi una copia in Società Numismatica Italiana per poter leggere questo importante e innovativo contributo sulla monetazione grossa medievale, speriamo arrivi quanto prima .

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Anche a me piace molto e non solo per l'iconografia, ma anche per la sua conservazione.

Grazie. Ovviamente anche a me piace per iconografia e conservazione e soprattutto per la mancanza quasi totale dei difetti consueti per questa tipologia, come ribattiture, debolezze o scarsa centratura. Modificato da aemilianus253
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Buonasera,

colgo l'occasione di postare una moneta in questa interessante discussione, chiedendo gentilmente agli amici se è possibile avere dei riferimenti, per la precisa catalogazione.

Carlo Magno re dei Franchi

Pavia

Peso gr. 1,593

Dia.mm 21,02

s324va.jpg245zqjp.jpg

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Moneta veramente bella e affascinante, denaro di Carlo Magno, Pavia, ritengo sia un CNI 14 col segno identificativo del triangolo dopo la P e prima di APIA in leggenda al rovescio, lo trovi anche in MIR 811, in Brambilla Tav. n. 8 - 14 e Tav. II n.1, ma puoi anche leggere ( e lo trovi anche sul forum ) " Le monete coniate a Pavia dalla riforma monetaria da Carlo Magno alla seconda metà XIII secolo " di M.Limido - G. Fusconi.

In quest'ultimo contributo lo trovi al tipo 1 con le numerose varianti di leggenda di questa moneta, in particolare c'è l'immagine tratta dall'Asta Baranowsky del 1929, Coll. Cuzzi, lotto 510, con la stessa variante di leggenda come l'esemplare qui postato.

E' interessante vedere di questa coniazione la presenza di un sistema articolato di conii che è basato sulle posizioni di globetti, triangoli e altri segni identificativi in leggenda al rovescio che denotano tra l'altro una copiosa emissione della stessa.

Modificato da dabbene
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Moneta veramente bella e affascinante, denaro di Carlo Magno, Pavia, ritengo sia un CNI 14 col segno identificativo del triangolo dopo la P e prima di APIA in leggenda al rovescio, lo trovi anche in MIR 811, in Brambilla Tav. n. 8 - 14 e Tav. II n.1, ma puoi anche leggere ( e lo trovi anche sul forum ) " Le monete coniate a Pavia dalla riforma monetaria da Carlo Magno alla seconda metà XIII secolo " di M.Limido - G. Fusconi.

In quest'ultimo contributo lo trovi al tipo 1 con le numerose varianti di leggenda di questa moneta, in particolare c'è l'immagine tratta dall'Asta Baranowsky del 1929, Coll. Cuzzi, lotto 510, con la stessa variante di leggenda come l'esemplare qui postato.

E' interessante vedere di questa coniazione la presenza di un sistema articolato di conii che è basato sulle posizioni di globetti, triangoli e altri segni identificativi in leggenda al rovescio che denotano tra l'altro una copiosa emissione della stessa.

Ciao, grazie della risposta come sempre molto accurata.

mi sembra di notare al D/ del mio esemplare che la S di CARLUS si a in una posizione diversa del 1929, Coll. Cuzzi, lotto 510

Per questo motivo non riuscivo ad avere un riferimento preciso.

Tu cosa ne pensi?

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Non vorrei fare il guastafeste ma non sarebbe meglio che questo bel denaro carolingio avesse una sua discussione ? Non c'entra granché con i primi grossi italiani e poi si rischia che si perda nei meandri della discussione.

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Differenze ci sono spesso tra i vari esemplari, la S nel tuo è effettivamente più coricata, mentre nel pezzo della Coll.Cuzzi è in posizione più verticale, ma ci sono anche altre differenze, nella crocetta in leggenda al rovescio più sottile rispetto alla Cuzzi e anche nelle braccia stesse della croce in campo.

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Non vorrei fare il guastafeste ma non sarebbe meglio che questo bel denaro carolingio avesse una sua discussione ? Non c'entra granché con i primi grossi italiani e poi si rischia che si perda nei meandri della discussione.

Ciao, convengo con il tuo pensiero, il mio post era solo l'occasione per avere una risposta in merito da i più esperti.

Saluti

Latino

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Non vorrei fare il guastafeste ma non sarebbe meglio che questo bel denaro carolingio avesse una sua discussione ? Non c'entra granché con i primi grossi italiani e poi si rischia che si perda nei meandri della discussione.

Si, in effetti la sua sede naturale sarebbe la discussione tra quelle importanti sui denari di Pavia, quando vuole se Latino è d'accordo, possiamo ripartire da lì...., il pezzo è veramente notevole e meriterebbe di essere ben custodito.... :blum:

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Differenze ci sono spesso tra i vari esemplari, la S nel tuo è effettivamente più coricata, mentre nel pezzo della Coll.Cuzzi è in posizione più verticale, ma ci sono anche altre differenze, nella crocetta in leggenda al rovescio più sottile rispetto alla Cuzzi e anche nelle braccia stesse della croce in campo.

Anche il piccolo cerchio rigato risulta essere concavo

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Si, in effetti la sua sede naturale sarebbe la discussione tra quelle importanti sui denari di Pavia, quando vuole se Latino è d'accordo, possiamo ripartire da lì...., il pezzo è veramente notevole e meriterebbe di essere ben custodito.... :blum:

Va benissimo :D

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Ciao, convengo con il tuo pensiero, il mio post era solo l'occasione per avere una risposta in merito da i più esperti.

Saluti

Latino

Sottovaluti la tua moneta, secondo me postata con il titolo che merita avrebbe comunque avuto un pronto riscontro :)

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Volevo segnalare che ieri si e' tenuta la presentazione dei Quaderni Ticinesi fra i cui articoli spicca quello di Monica Baldassarri e Daniele Ricci sull'origine della monetazione grossa.

I miei complimenti agli autori ( che speravo di vedere/incontrare ieri) per il loro ottimo contributo :)

Caro @@numa numa,

ti ringrazio per parte mia per la segnalazione e per i complimenti, che spero meritati anche una volta letto l'articolo.

Purtroppo io non riesco mai ad essere presente alle presentazioni dei NAC, un poco per lontananza un poco per la data sempre agli inizi dell'anno, appena tutti rientrano dalle vacanze e la mole di lavoro da fare subisce un'impennata.

In genere però prima di Natale agli autori arriva una copia del volume e l'estratto in pdf del proprio contributo, che invece ad oggi nè io, nè Ricci (@@fra crasellame) abbiamo ancora ricevuto. Quindi sei tu il "privilegiato"- e fra poco i soci SNI - che intanto ne può leggere la versione finale, speriamo mondata dagli ultimi refusi (anche se devo dire che la ditta che si occupa della grafica ed il direttore della rivista sono davvero ottimi in questo senso: ed sempre è un vero piacere lavorare con loro).

Vediamo se, quando un poco di utenti lo avranno letto, sarà possibile commentare alcune delle proposte fatte anche in questa discussione, perché penso che come ha detto anche qualche collega che ha sentito di certe anticipazioni fatte qui sul forum o alla conferenza genovese, alcuni aspetti siano interessanti non solo per la storia della monetazione genovese, ma possono essere di aiuto per comprendere meglio anche le vicende di altre zecche dell'Italia centro- settentrionale.

Colgo anche l'occasione per dirvi che finalmente dovrebbe essere uscito il volume curato da Marco Collareta, Visibile parlare. Le arti nella Toscana medievale, per i tipi di Edifir, nel quale si trova un mio contributo sulla monetazione dal titolo La monetazione nella Tuscia medievale: le “strategie” tra comunicazione politica, economia ed arte.

Non lo dico per farmi pubblicità, ma perché lì ho sintetizzato anche alcune delle nuove proposte cronologiche che ho avanzato di recente sulle prime serie di grossi di Lucca (oltre che altre proposte, per altre emissioni e nominali...).

Infatti il contributo che ho dedicato specificamente alla monetazione di Lucca nel Duecento (con revisione della cronologia dei grossi in argento ma anche del c.d. grosso d'oro e del fiorino), alla quale mi ero anche riferita nella conferenza di Genova, non è ancora uscito, purtroppo...

Un caro saluto a tutt+ e ...a fra poco con il grosso multiplo genovese (che però nel caso non è uno dei primi grossi....ne parliamo sempre qui o...?). MB

Modificato da monbalda
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......a fra poco con il grosso multiplo genovese (che però nel caso non è uno dei primi grossi....ne parliamo sempre qui o...?)

...non si esprime nessuno?

Per me qua o là ....purché se ne scriva ...

Perdonatemi tutti, ma per me è come l'acqua per l'assetato e voglio quindi festeggiare con questo affresco di Giotto del quale il Vasari scrisse: "l'assetato, nel quale si vede vivo il desiderio delle acque"

post-9750-0-08474600-1389734146_thumb.jp

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