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IGNORED

I PRIMI GROSSI ITALIANI


Risposte migliori

Permettetemi di andare un po' O.T. con una storiella ...ma neanche tanto poi, anche qui sul tavolo c'erano alcuni "grossi" anche se erano utilizzati in maniera ..."impropria"

Due amici stanno giocando al tavolo sotto i portici di una taverna con i tre dadi: l’Azar, sul tavolo ci sono parecchi grossi in palio, nel momento di fare un “reirazar”*, vedono passare sulla strada la processione di un funerale.

Immediatamente uno dei giocatori si ferma, poggia delicatamente i dadi, si toglie il cappello e si inginocchia a pregare.

L’amico lo guarda con ammirazione:

“Questa è la più toccante dimostrazione di rispetto per i defunti che io abbia mai visto.

Belin Giobatta, sei veramente un uomo ammirevole!”

E Giobatta, contrito, gli spiega: “Dopotutto siamo stati sposati per 30 anni!” …

* Il reirazar era una particolare mossa vincente all’interno del gioco dell’AZAR. Per giocare all’azar i due giocatori dovevano tirare a turno tre dadi: se il primo giocatore al primo tiro ottiene i punti tra 3 e 6 (compresi questi due) oppure i loro punti sulle facce opposte dei tre dadi ovvero tra 15 e 18 (compresi questi due) vince avendo ottenuto un azar. Se invece il primo giocatore al primo tiro ottiene i punti intermedi tra i due azar ovvero tra 7 e 14 (compresi questi) assegnerà questo punto all’altro giocatore e tirerà nuovamente per assegnarsi il punto. Se ora tirando di nuovo i dati dovesse ottenere uno degli azar perderebbe tutto quanto: questo è definito reirazar. Se invece il primo giocatore tirando nuovamente i dadi faccia uscire invece del reirazar ma un altro dei punti intermedi citati prima (diverso da quello assegnato all’altro giocatore, altrimenti si avrebbe incontro e bisognerebbe iniziare daccapo) si tireranno i dadi fin quando non uscirà uno dei due punti ai quali sono collegati i due giocatori e vincerà il giocatore a cui era assegnato quel punto. Se in attesa della riuscita di uno dei due punti dovessero uscire i punti chiamati azar o reirazar nessuno dei due perderà né vincerà.

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Volevo anche "spendere" due parole due (non di più... son pur sempre genovese :D) sul bel grosso postato da @@dizzeta.

Anche per non anticipare troppo e rovinarvi il gusto delle prossime news cosa si può dire... in queste emissioni che pesano il doppio dei loro cugini IANVA più o meno coevi cambia la legenda ed anche i punzoni delle lettere hanno peculiarità proprie.

A me fanno impazzire la E, la S e la gambetta della R ed anche i trifogli in legenda.

PS: ma nessun altro ha da postare qualche grosso che non sia di Genova ? Sono già stati tutti postati lo scorso anno ?

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Se mi evochi non mi ritiro certamente. :)

Questa è l'immagine (da CNI vol. XV tav. VIII n.1) di un mezzo grosso Caetani con peso 1,60 c.

Una recente revisione letteraria lo identifica come produzione da parte di Bonifacio VIII durante il suo senatorato (1297/1303).

Peccato che il suo multiplo non esista. Perché? :rolleyes:

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Supporter

Buona serata

Presente, caro Fra. :pleasantry:

Personalmente credo che i grossi che non vengono postati, siano già presenti nella prima parte di questa fantastica discussione, e ricordo anche che taluni di questi, ed altri, li vedemmo in occasione del piacevolissimo incontro avvenuto quel giorno nella biblioteca della SNI.

Che festa, che piacere; credo fu il più bell'incontro tra numismatici al quale ho partecipato. Andrò senza dubbio in :offtopic: (e chiedo venia), ma questa tua chiamata, ha destato in me un piacevolissimo ricordo.

Collezionisti, appassionati, studiosi, docenti, conservatori museali, soci della SNI e di circoli numismatici, il Vice Amm.re a rappresentare il forum nella sua interezza, oltre a forumisti venuti personalmente. Mi pare che mancassero solo i commercianti, ma potrei sbagliarmi.

Che dire se non usando lo parole del prof. Saccocci: “commovente”!

Una kermesse culturale dove, senza barriere e preconcetti, ci siamo tutti stretti intorno all'oggetto della nostra passione.

Non ho fatto ripassare le tante pagine di questa discussione, ma ricordo i commenti dei convenuti, il sunto fatto da @@dabbene, le tante foto scattate.....che dire di più?

Ricordo un grosso di Genova – una vera rarità – di peso e dimensioni inusitate, portate dal buon @@dizzeta, dove al centro spiccava una immacolata porta urbica; lui disse che l'aveva acquistato da un noto commerciante di Genova (mi pare si chiami Panarello); a me non toglie nessuno il dubbio che l'abbia trovato col MD.

Insomma, un gran bell'evento, per me.

In occasione della festa che si fece per il centenario della SNI, ebbi la fortuna e l'onore di poter parlare con il Prof. Stahl e con il Prof. Grierson ma, ad essere sincero, ero – allora – molto intimorito e se anche parlassero meglio loro l'italiano che io il loro inglese, il peso di cotanta cultura lo percepivo.

A Milano è stata un'altra cosa; col Prof. Saccocci che ha tenuto la relazione sul grosso alla fine dell'Assemblea della SNI, e poi in biblioteca, insieme con la Prof.ssa Crisafulli, col Prof. Rizzolli, col Prof. Asolati (e scusate se è poco), è stata tutta un'altra cosa.

Ero perfettamente a mio agio e grazie a loro; ma l'impressione è che tutti fossimo a nostro agio.

Se è vero che non c'è due, senza tre, a Genova – ne sono certo – ritroverò il medesimo clima. Tra l'altro troverò i grossi genovesi, dei quali so nulla e non vedo l'ora – ma c'è bisogno di dirlo? - di trovarmi tra Amici (forumisti e/o non) che me li spiegheranno e dai quali imparare cose nuove.

Saluti

luciano

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Per parlare della giornata dei grossi devo riferirmi necessariamente a quando aprii questa discussione : era il 7 febbraio 2012, mai avrei pensato che una discussione divulgativa sviluppasse tante energie, tanto slancio, tanto entusiasmo, non lo pensavo io, non lo pensavano neanche gli organizzatori di quella che diventò poi per la Società Numismatica italiana e per il forum Lamoneta una kermesse della numismatica, del collezionismo e dei collezionisti.

Mi ricordo tutto bene, partecipai all'idea e all'organizzazione, la discussione di 44 pagine, ora 22.000 letture divento' un fior all'occhiello del forum, il Prof. Saccocci disse durante la sua relazione " commoventi, incredibili questi lamonetiani, hanno creato qualcosa di unico sul forum ".

Ma non ci fu solo tecnica, un parterre qualificato, ci fu poi l'angolo del collezionismo, i collezionisti privati mostravano ad altri pezzi che difficilmente sarebbero stati visibili normalmente e gli addetti ai lavori in modo entusiastico li commentavano per tutti.

Fu un bel ricordo, difficile da dimenticare, una festa corale anche di tante anime, ci sentimmo gratificati, contenti, tutti si sentivano parte attiva del progetto, avevamo creato un evento importante.

Credo che in questa discussione ormai ci sia di tutto e di più come monete, c'è il collezionismo italiano e il suo cuore, difficile andare oltre.

E' passato solo un anno e mezzo, in realtà mi sembra un ricordo lontano di un'altra era, di un altro periodo storico, sono sicuro che anche a Genova si avrà lo stesso spirito di quel giorno, ne abbiamo tutti bisogno....buon grosso a tutti,

Mario

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Bene, mi conforta leggervi, temevo d'essere finito nel deserto visto anche il caldo di questi ultimi giorni :D

Immaginavo che non avrebbe avuto senso ripostare molti grossi essendo già stati postati, anche se a dire la verità non mi stancherei mai di ammirarli :)

In questo proseguio speravo in qualche altra chicca di inizi XIV secolo, ad esempio qualche matapan o tirolino "fuori sede"... oppure qualche grosso papale anche lui "fuori sede" :D

@@adolfos interessante la moneta, ma ho appena iniziato a leggere sui grossi romanini e fin lì non ci sono ancora arrivato :rolleyes:

L'appuntamento di Genova si avvicina e non vedo l'ora di passare una giornata all'insegna dello scambio culturale.

E bisogna che mi ricordi dell'Ypocras... con la testa che ho... :crazy:

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Supporter

A....dimenticavo.

Il grosso che portò dizzeta, non convinse nessuno circa la sua bontà; fummo costretti a fare innumerevoli saggi ma, alla fine, fu trovato BUONO!

Purtroppo i tanti saggi fatti, hanno pregiudicato irreparabilmente la sua integrità.

:rofl: :rofl: :rofl:

Fortunatamente gli furono scattate un po' di foto, così da poter dimostrare la sua esistenza.

saluti

luciano

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Evabbè, rimettiamolo questo grosso inedito, a beneficio di coloro che non lo hanno mai visto, non riuscimmo a stabilire se era un grosso da 4 o da 6 perchè a forza di "saggiare" si usurò in un baleno.

Ma mi sono messo alla ricerca ...chissà che entro la "II giornata del grosso" non riesca a trovare altri inediti ....

PS ...scusatemi ho esaurito subito i "mi piace" ...proprio come allora

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Modificato da dizzeta
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@@adolfos interessante la moneta, ma ho appena iniziato a leggere sui grossi romanini e fin lì non ci sono ancora arrivato :rolleyes:

Non me la racconti giusta :D

Pensavo ti fossi concentrato sui romanini con trono a leoni. Vabbè forse mi sbaglio :P

salutoni a tutti

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Non me la racconti giusta :D

Pensavo ti fossi concentrato sui romanini con trono a leoni. Vabbè forse mi sbaglio :P

salutoni a tutti

Ho iniziato, ma in realtà volevo approfondire la figura di Brancaleone. Purtroppo l'incidente di cui ti ho raccontato mi ha decisamente seccato e finché non si risolve (se si risolve...) sono bloccato. Ho anche visto tutta la serie in una prossima asta, ma ahimé non ho i mezzi per "giocare".

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Vento nuovo si respira nella Numismatica italiana, da oggi si può dirlo,è stato un week-end numismatico milanese incredibile ,perchè oggi abbiamo replicato al Cordusio dove è continuato il momento di integrazione a cui si sono aggiunti oltre molti di ieri Montagano, Lollone, Drago Dormiente, Magdi e il nostro Amministratore Paleologo che non aveva mai visto il Cordusio.

E' stata una grande Kermesse ,oggi si può dirlo, è stato un evento voluto,anche sofferto,cercato e realizzato ; possiamo dire che l'obiettivo è stato raggiunto e si è andati oltre le migliori previsioni, l'altissima affluenza in sala durante la relazione del Prof. Saccocci, la grande presenza e il calore degli appassionati nella seconda parte in Biblioteca con la presenza delle prestigiose monete dei collezionisti hanno realizzato un piccolo sogno.

Un piccolo sogno, si , un piccolo sogno ! In molte discussioni è affiorata che la richiesta primaria dell'appassionato era quella di vedere monete, monete belle, toccarle, commentarle con autorevoli esperti, ecco quello che non capita purtroppo spesso nei nostri musei si è realizzato grazie all'impegno e alla passione di un gruppo di collezionisti privati che hanno messo a disposizione le loro prestigiose collezioni.

Qui devo fare a questo punto molti ringraziamenti perchè quando si realizza un successo ,vince una squadra e la squadra è stata compatta e unita, è così che si ottengono dei risultatati, crederci e lavorarci.

Allora primo ringraziamento per la Società Numismatica che ha patrocinato, ospitato e creduto nell'evento, per il grandissimo Dott.Girola, il re della Biblioteca della Società , per il Prof. Saccocci che è stato veramente splendido, sia per la relazione al mattino, sia per aver condiviso anche per tutto il pomeriggio il momento di aggregazione tra noi e la visione e il commento dei grossi, un ringraziamento a chi ha condiviso con me l'iniziativa mesi fa, Numa Numa e Eligius, a molti del Cordusio, ricordo Luciano, Matteo Rongo e sicuramente l'elenco sarebbe lungo, un ringraziamento a tutto il forum, che ha partecipato credo come non mai alla discussione sul grosso,9.000 letture,quasi 500 interventi, 92 grossi postati, la risposta del forum è stata commovente e direi impressionante.

La valenza va oltre l'evento , anni fa questo sarebbe stato diciamolo impensabile, si è realizzato un momento di integrazione e collaborazione tra due entità, molto differenti, ma importanti della numismatica.

Il collezionismo italiano si è messo in gioco come non mai a favore della divulgazione per una numismatica per tutti,di servizio ; ieri ha vinto, ma ha vinto anche la Società Numismatica, ha vinto alla grandissima il forum Lamoneta con una risposta numerica e di interesse incredibile.

Oggi possiamo dirlo, abbiamo realizzato un grosso spot a favore della Numismatica Italiana, la strada è tracciata e continueremo su questa strada, il 9 giugno a Biassono replicheremo da Arslan e ve lo dico già subito sarà un altro grandissimo evento, una nuova festa.

Oggi possiamo essere contenti tutti, grazie a tutti veramente !

Questo era il mio commento in discussione del 1 aprile 2012, rileggendolo ho risentito l'euforia di quei giorni.....ma guardiamo avanti ora, ci serva d'esempio !

Mario

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Se mi evochi non mi ritiro certamente. :)

Questa è l'immagine (da CNI vol. XV tav. VIII n.1) di un mezzo grosso Caetani con peso 1,60 c.

Una recente revisione letteraria lo identifica come produzione da parte di Bonifacio VIII durante il suo senatorato (1297/1303).

Peccato che il suo multiplo non esista. Perché? :rolleyes:

Ho trovato un'immagine migliore sul sito della Biblioteca Vaticana (almeno... dovrebbe essere questa tipologia), così possiamo ammirare meglio questa moneta.

Non so se posso postare le immagini anche citando la fonte, ed avendo queste anche un "watermark".

Se crea qualche problema prego chi di dovere di toglierle lsciando solo il link, grazie.

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Copyright Biblioteca Apostolica Vaticana

Fonte: Biblioteca Vaticana

Autorità emittente Roma (città).Senato.

Nominale/Tipologia [Mezzo grosso]

Zecca/Peculiarità del materiale [Roma : Zecca di Roma,1250-1299]

Dati tecnici 1,54 gr., 21 mm.

Metallo Argento.

Dritto SENATV SPQR, intorno incominciando in alto. Leone passante a sinistra, sotto di esso due bisce serpeggianti volte a sinistra; in doppio cordone circolare interno ed esterno.

Rovescio ROMA CAP MVIDI, intorno incominciando in alto. Roma seduta in trono di faccia, con manto manto senatorio e corona sormontata da tre globetti a triangolo, le braccia protese ai lati con globo nella destra, la palma nella sinistra; in doppio cordone circolare interno ed esterno.

Grado di rarità R3

Citazione

Serafini v. 1, p. 39, n. 103. Autore Caetani (famiglia)

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@@fra crasellame

Caro fra

anche io molte volte sono caduto in tentazione e in verità risolverei molti miei problemi se ciò fosse "consentito". Credo ci siano paletti ferrei, almeno penso.

Io chiederei ad incuso cosa ne dice.

Bella l'ondina, vero?

Modificato da adolfos
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@@fra crasellame

Caro fra

anche io molte volte sono caduto in tentazione e in verità risolverei molti miei problemi se ciò fosse "consentito". Credo ci siano paletti ferrei, almeno penso.

Io chiederei ad incuso cosa ne dice.

Bella l'ondina, vero?

Il fatto che nella pagina del lato della moneta ci sia anche un "condividi" con la possibilità di postare anche su facebook mi lascia pensare che forse ci poniamo troppi problemi. In fondo è citata la fonte e le immagini sono protette da un watermark. Speriamo bene.

Comunque sì, l'ondina è molto bella, mannaggia a 'ste monete...

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Non so se questa è la sezione giusta, ma volevo farvi il mio più grande in bocca al lupo per l'incontro del 17 novembre a Genova. Mi sarei fatto vivo prima per congratularmi, se non fosse che avevo una piccola speranziella di partecipare, poi ahimè la cosa si è rivelata impossibile, a causa dei collegamenti Padova / Genova e dell'orario del mio corso ad Udine. Essendomi quasi commosso per la precedente giornata milanese, come è stato giustamente ricordato, non posso che invidiare i partecipanti, certo come sono che questa andrà ancora meglio, di sicuro a livello di immagine, vista la diversa front line... e la visita ai Musei. Sono naturalmente anche alla ricerca di spie che possano riferirmi con puntualità quanto tale front line dirà sui grossi tirrenici, argomento che mi interessa e mi coinvolge parecchio, prego quindi gli eventuali volontari di contattarmi via mp.

A parte gli scherzi, l'argomento delle prime fasi dei grossi tirrenici è uno dei pù interessanti, sotto il profilo storico, di cui mi sia capitato di occuparmi, sia pure di striscio, e non posso che congraturarmi con la cara amica Mombalda per averlo scelto come focus del'incontro.

Divertitevi!

Andreas

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Supporter

Caro @@Andreas,

mi dispiace che tu non ce la faccia a venire, anche perché la discussione a seguito della conferenza avrebbe avuto con la tua persona sicuramente illustri contributi, che comunque sono certa che non mancheranno anche da parte degli altri che potranno intervenire. Però se riuscissi/imo a trovare una qualche soluzione ai tuoi spostamenti da qui al 17, penso che tu possa contare su tutta la disponibilità degli utenti del forum (qualche passaggio in auto?) e del circolo Astengo, oltre che mia (anche se da fuori sede in quel contesto posso essere meno utile di altri). Comunque capisco appieno: anche io vorrei spesso prendere parte a tante iniziative, alle quali però tra impegni lavorativi o familiari mi trovo però costretta a rinunciare, come fu anche per me con la precedente iniziativa del grosso, per l'appunto.

Per quanto riguarda l'argomento della conferenza però, come avevo solo accennato, non parlerò solo dei primi grossi coniati in area tirrenica (anche se per questi ci saranno delle novità anche rispetto a cose scritte pure dalla sottoscritta in tempi non tanto remoti), ma per vari motivi affronterò anche i mutamenti nei grossi di questa area nella seconda metà del Duecento, che pari vari motivi ai primi sono correlati e sono di fatto forse indagati in modo meno approfondito, nonostante l'estremo interesse di quel periodo dal punto di vista monetario (ed anche per l'affaire dei miliarenses ;)).

Per l'impostazione che vorrei dare alla presentazione, vorrei guardare quindi anche un poco verso l'area lombarda da un lato, e tentare qualche rapida sortita verso la Francia ed il Lazio, mentre le citazioni alle cose note per i grossi veneziani sono d'obbligo (ma devo ancora calcolare al meglio i tempi, per non proporvi una conferenza che duri mezza giornata :D!).

Per quanto riguarda la discussione e la ricezione eventuale che avranno certe mie proposte in quella giornata, vai pure di spie ;) (io non sarei obiettiva), mentre - come avevo accennato anche nell'altro thread - parte dei contenuti della conferenza saranno presto pubblicati: in parte sui Quaderni di Ticinesi di Numismatica ed Antichità Classiche del 2013 (la parte sui grossi di Genova, a doppia firma con fra crasellame che affronta anche interessanti questioni sui grossi IANVA QDP, che è effettivamente in stampa in questo mese di novembre come confermatomi dal direttore Bignasca), in parte su altri due studi. Il primo riferito alla monetazione di Lucca ed un altro a quella della Toscana medievale più in generale, che saranno presto stampati rispettivamente per la Fondazione Ragghianti e per Edifir (se non per dicembre, come dicono adesso, penso almeno per gli inizi del 2014).

Non appena avessi i pdf definitivi, comunque, in forma privata posso inviarteli con la scusa di una recensione per la RIN :) (per la quale ti contatterò comunque presto, vedrai, perché avrei diverse cose nuove da proporre anche in quella sede, in modo da non arrivare troppo "lunga", come avvenuto in passato).

Un caro saluto e buone festività,

MB

Modificato da monbalda
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A beh, allora l'intelligence non è così necessaria, posso aspettare le pubblicazioni :) .

Purtroppo devo esser il giorno prima a Padova, ed il lunedì successivo ad Udine, l'incastro mi sembra proprio impossibile :unknw:.

Un saluto a tutti,

Andreas

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Cerco di stimolare e stimolarvi, la relazione mi sembra che verterà sulle ipotesi di nuove cronologie e seriazioni, questo aspetto lo eviterei per ovvi motivi, e tra l'altro sono sicuro che ci saranno importanti novità a proposito.

Mi vorrei soffermare ora sul circolante di queste monete grosse, nella relazione sempre della Baldassarri a Pisa, abbiamo visto che le monete pisane si fermano in area tirrenica, almeno vedendo le mappe dei ritrovamenti e ripostigli, Toscana e dintorni, molta Sardegna, molta Corsica, ma qui si parlerà sicuramente anche di grossi di Genova, questi che penetrazione ebbero e in che misura al di fuori di questa area tirrenica ?

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Supporter

Quella posta da @@dabbene mi sembra una domanda davvero interessante, in effetti, anche se di non facile risposta: e se volete si potrebbe allargare oltre ai grossi di Genova anche a quelli di Lucca, ovviamente limitandosi ai tipi emessi nel Duecento e primi decenni del Trecento al massimo.

Un altra cosa che si potrebbe vedere insieme, in parallelo, per andare avanti e prepararci ad una bella discussione il 17 è vedere meglio quali tipi di grossi italiani sono presenti nel già citato ripostiglio di Oschiri. C'è qualcuno che ha la pubblicazione del BdN, dalla quale riprendere qualche foto per tipologia di grosso?

Io intanto carico nuovamente la scansione dei grossi di Genova del ripostiglio, che avevo già postato anche qui, dove trovate alcune interessanti osservazioni anche degli altri utenti: http://www.lamoneta.it/topic/84541-genova-grosso-da-4-e-grosso-da-6/?p=927787

In attesa di eventuali interventi in merito alle due domande,

un saluto cordiale MB

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@@lollone, @@Fratelupo, @@adolfos, @@Liutprand, @@417sonia, @@miroita, @@aemilianus253, @@Paleologo, @@numa numa, @@grigioviola, @@dabbene, @@fedafa, @@scacchi, @@magdi, @Littore... (mi scuso se ho dimenticato qualcuno)

C'è nessuno?

Purtroppo non ho ricevuto il messaggio di notifica, per cui mi sono accorto solo ora di questo messaggio.

A malincuore non potrò intervenire il 17 e mi dispiace profondamente non poter godere della vostra compagnia e della trattazione dell'argomento. Speriamo in una terza, futura giornata a cui poter partecipare!

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Mi spiace @@Littore è vero magari sarà per una prossima volta. Magari si parlerà di grossi piemontesi e sabaudi.

A me intriga molto il grosso di Piemonte di Amedeo V...

Tornando invece ai quesiti di @@dabbene e @@monbalda... non ho l'articolo della BdN in questione, domattina vedo se lo trovo al Circolo. Comunque, a memoria (ma è probabile che sbagli visto la testa che mi ritrovo...), forse il grosso genovese ha "viaggiato" un poco di più rispetto a quelli pisani.

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Cerco di riflettere sulla domanda che ho posto, della quale avendola posta non avevo una risposta, ma comunque provo a girarci intorno.

Moneta il grosso che nasce per transazioni importanti, segno anche di una esigenza economica in atto, a voler guardare le più coinvolte dovrebbero essere le città con i maggiori traffici mercantili e commerciali, quelle marinare con un porto importante direi ancor più coinvolte.

I grandi traffici commerciali partivano da questi porti molto attivi, quindi a rigore di logica una moneta di una città che si afferma e che ha un porto dovrebbe aver avuto sbocchi anche internazionali.

Pisa dai ritrovamenti sembrerebbe più aver avuto un bacino e uno sbocco puramente tirrenico, includendo Sardegna e Corsica, per Genova probabilmente fu diverso.

Grossi di Genova da quello che ho letto sono stati trovati in ambiti diversi, anche verso Nord, Lombardia e oltralpe.

Ma anche verso sud, oltre gli ambiti tirrenici, Sicilia, Africa settentrionale, forse anche verso oriente e il Mediterraneo in generale.

Quindi una moneta che sembra differenziarsi rispetto a quella pisana per circolante e destinazioni, probabilmente nasce per accreditarsi anche in altri ambiti e probabilmente lo fu.

Ma ripeto riflessioni a voce alta di uno che si risponde da solo e che non conosce la monetazione genovese, se non a grandi linee.

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