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Filippo III - mezzo carlino


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Io c'ho provato ad insinuare il dubbio ma non ce l'ho fatta... :D

Visto che lo hai citato ti rispondo sul perchè nel MIR non sono indicate anche queste sigle accanto al Citarella e/o al Fasulo. La risposta mi pare chiara dopo tutta questa discussione... non c'è la certezza.

Purtroppo i dubbi sono tanti e le certezze poche su queste zanette. Se andiamo a vedere anche l'ultimo lavoro del Prota che hai linkato dal Portale del sud, leggi che quest'ultimo attribuisce tutte le monete con testa adulta al Citarella. E ce ne sono di zanette con testa adulta...

Mi sa che alla fine di tutte queste chiacchiere ognuno rimane sulle proprie posizioni e non si è giunti a nulla :).

PS

Per Layer, pare proprio Filippo II...

Modificato da fedafa
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alla fine tutto il discorso si può sintetizzare in questo modo: meglio seguire il ritratto o la sigla?... nel senso, ritratto giovanile = fasulo e adulto = citarella? ma se così fosse perchè ci sono le stesse sigle su ritratti diversi? (es.: ritratto adulto e giovane con GF).

Evidentemente manca qualcosa, c'è un anello mancante che ci può chiarire tutte le idee, e poi ci sono anche i ritratti senza sigle!

Modificato da Layer1986
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Io c'ho provato ad insinuare il dubbio ma non ce l'ho fatta... :D

Visto che lo hai citato ti rispondo sul perchè nel MIR non sono indicate anche queste sigle accanto al Citarella e/o al Fasulo. La risposta mi pare chiara dopo tutta questa discussione... non c'è la certezza.

Purtroppo i dubbi sono tanti e le certezze poche su queste zanette. Se andiamo a vedere anche l'ultimo lavoro del Prota che hai linkato dal Portale del sud, leggi che quest'ultimo attribuisce tutte le monete con testa adulta al Citarella. E ce ne sono di zanette con testa adulta...

Mi sa che alla fine di tutte queste chiacchiere ognuno rimane sulle proprie posizioni e non si è giunti a nulla :).

PS

Per Layer, pare proprio Filippo II...

Ma se quelle certezze che ci sono le si vogliono rendere incerte......allora sarà sempre messo tutto in discussione con i se e i ma.......e allora si che rimarranno solo chiacchiere.

Un saluto Pietro

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Salve, la notte porta buoni consigli e vorrei aggiungere poche altre righe a quanto si è scritto fin'ora.

Intanto, come avete ben potuto notare, lo scambio di opinioni con il mio amico Davide è avvenuto sul Forum, molte volte si ha in privato, di persona come, ad esempio, in questo caso >

http://www.lamoneta.it/topic/82077-riunione-autunnale/page__st__30 :friends:

Sottolineo amico a scanzo di equivoci, gli devo molto, è stato prorio lui insieme a Francesco, che mi hanno dato in questi tempi, in cui mi sono affacciato a quessta monetazione, consigli utilissimi.

Ma andiamo avanti....come avete potuto appurare, le sigle apposte sulle monete Napoletane mi stanno molto a cuore, (e Davide lo sa bene) non a caso ho aperto un'apposita discussione su di esse dal titolo "Maestri di Zecca, di Prova e Incisori ed è per questo motivo che in questo caso specifico non posso lasciare la questione in sospeso.

Ieri preso dalla "foga" magari ho scritto tanto e forse non sono stato molto chiaro, ma quello che mi preme farvi conoscere è la certezza che la sigla GF è di Giovanni Antonio Fasulo e non del Citarella -

Non è forse quello che chiesto Davide all'inizio del suo intervento...ponendo la domanda.....ma di chi sono queste Sigle ?

Apro una piccola parentesi, riallacciandomi al discorso degli errori, sviste che possono sempre capitare.

Vi sottopongo un caso concreto: Monetazione di Filippo II - Tarì - P.R. 26 sigla IBR/VP, dalla foto si evince chiaramente che gli autori hanno commesso, chiamatelo come volete, un errore nel riportare la sigla esatta; esso in effetti reca la sigla GR/VP, ma supponiamo il caso ( e di monete senza la relativa foto c'è ne sono in abbondanza), non vi sia la foto della moneta raffigurata, chiunque potrebbe dire o sostenere la tesi che questo Tarì sia stato coniato sotto la direzione di Giovan Battista Ravaschiero e non di Germano.

Dietro questa moneta si potrebbero anelare tantissimi dubbi, fare supposizioni e chiedere tanti perchè, ma realtà dei fatti (avendo la foto) è che c'è stato un semplicissimo errore e vi posso assicurare che c'è ne sono tanti.

Torniamo quindi alla sigla GF che è ripeto la domanda sottoposta da Davide ed è quella che ci interessa direttamente e mettiamo da parte queste benedette o maledette "zanette" dove appena capitarà l'occasione ne discuterò con Davide di persona, anche per approfondire il discorso sulla riforma che le ha interessate (ho ancora tanto da rubargli in questo campo :blum: )

Ripropongo quindi quello che mi sembra il caso più eclatante per giungere alla conclusione, il Carlino EGO IN FIDE >

Corpus = Anno 16 . . = sigla GF = Giovanni Antonio Fasulo;

Bovi = Anno 16 . . = sigla GF Monogramma = Giovanni Antonio Fasulo;

Pannuti Riccio = Anno 16 . . = sigla CF = N.N.;

MIR = Anno 16 . .= sigla CF = N.N.;

DAP = Anno 1616 = sigla CF = Giovanni Francesco Citarella.

Il Pannuti e Riccio ed il MIR si ben ravveduti nell'indicare chi fosse il Maestro di Zecca ma vorrei farvi notare l'evoluzione che ha subito la moneta....dalla data 16 . . si passa alla data 1616 e dalla sigla GF si passa alla sigla CF

In questo caso vi sono anche documenti a sostegno che questo Carlino è stato coniato sotto la direzione di Giovanni Antonio Fasulo e soprattutto prima del 1611, tra le righe dei Bollettini postati in precedenza (Prota - Bovi) si legge chiaramente.

Ora mi chiedo cosa o quali nuovi ed ulteriori documenti hanno spinto gli autori del DAP a classificare questo Carlino riportandolo con la data 1616 e con le sigle CF di Citarella, oppure è un semplice errore determinato anche dal fatto che già in precedenza il PR lo riportano con la sigla CF........e la data ?

Concludendo e fino a prova contraria l'equazione è semplicissima:

Carlino "EGO IN FIDE" = sigla GF in monogramma = Giovanni Antonio Fasulo .......quindi la sigla GF è di Giovanni Antonio Fasulo e la sigla CF di Citarella Francesco (secondo un mio parere) è un dato riportato sbagliato.

Vi chiedo scusa se mi sono dilungato o se vi ho assillato....ma sono fatto così.

post-21354-0-51817300-1328378838_thumb.j

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Comunque sia non è un PR 33a ;) .....potresti però inserirlo a catalogo.

L'avrei già messo se sapessi dove doveva andare ;)

Potrebbe essere inserita qui http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIII/20

chi cura il catalogo potrebbe crearti l'apposito spazio.

Il tuo esemplare è veramente bello da vedersi.....e poi in queste con l'acciarino non c'è nemmeno una foto da poter ammmirare, è l'occasione giusta non credi ? :yahoo:

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peter1 mi sa che si è innamorato del mezzo carlino ahahah... cmq per me non c'è problema, bisogna solo essere d'accordo sulla sigla

Datemi tempo di tornare a casa.

Layer tu cha hai la moneta in mano vedi due G? Non per continuare a fare l'avvocato del diavolo, ma io vedo due G chiuse, come a formare un monogramma (in particolare quella sotto il busto). Mentre su quella di Iachille la G (da sola) è ben evidente.

Queste sigle sono difficili da leggere, basta un difetto del conio per creare un errore di interpretazione.

La foto postata da Pietro poi è troppo piccola, appena sono a casa vedo sul Bovi.

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Caro Davide sono convinto che sono due G....e comunque sia se proprio la vogliamo rendere "enigmatica" qui della F non si vede nemmeno l'ombra e quindi di conseguenza anche se le facessimo passare per GI e GI o G GI o ancora GI G a catalogo non c'è.

Poi alla fine a me non mi cambia niente.

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La risposta l'ha data Layer al post 33.

infatti le sigle G GI e GF sono pressoché identiche per forma, basta una mancanza di metallo o una rottura del conio a confondere chiunque...

Prima di gridare all'inedito c'è bisogno di una moneta in buona conservazione e pienamente leggibile senza dubbio alcuno (in questo caso per le sigle).

Per me questo mezzo carlino rientra nella tipologia catalogata sul P/R ai numeri 33 o 33a (CNI 614/615 - MIR 217-217/1) visto i dubbi suscitati dalle sigle non perfettamente leggibili.

Poi magari mi sbaglio.

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dopo attenta visione con lente e luce sparata... posso affermare al 100% che la G sotto il busto è chiusa e credo sia GI per la mancanza delle due stanghette della F. Vorrei aggiungere che al 100% la G a sinistra è G. Ora spero sia conclusa la diatriba :D

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dopo attenta visione con lente e luce sparata... posso affermare al 100% che la G sotto il busto è chiusa e credo sia GI per la mancanza delle due stanghette della F. Vorrei aggiungere che al 100% la G a sinistra è G. Ora spero sia conclusa la diatriba :D

Fabrizio, :pardon: se non sbaglio il Forum nasce proprio perchè ha come Principio Fondamentale, chiamiamola correttamente, la "discussione"

Modificato da peter1
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La risposta l'ha data Layer al post 33.

infatti le sigle G GI e GF sono pressoché identiche per forma, basta una mancanza di metallo o una rottura del conio a confondere chiunque...

Prima di gridare all'inedito c'è bisogno di una moneta in buona conservazione e pienamente leggibile senza dubbio alcuno (in questo caso per le sigle).

Per me questo mezzo carlino rientra nella tipologia catalogata sul P/R ai numeri 33 o 33a (CNI 614/615 - MIR 217-217/1) visto i dubbi suscitati dalle sigle non perfettamente leggibili.

Poi magari mi sbaglio.

1) Se non erro, qualche post addietro avevo sostenuto che comunque non fosse stato un inedito in quanto esiste catalogata la

BOVI nr. 65 -

2) Data l'assenza in catalogo di questa tipologia di Mezzo Carlino, potresti inserirla come preferisci, facendo riferimento al topic di questa discussione, sarebbe un passo ragionevole.

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figurati... nn dicevo nn si deve discutere... ma eravamo in una fase di stallo, poi visto che fed ha detto che stava aggiornando il catalogo sto attendendo l'avvenuto aggiornamento per poi mettere il mezzo carlino dove sta la sigla giusta :D

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1) Se non erro, qualche post addietro avevo sostenuto che comunque non fosse stato un inedito in quanto esiste catalogata la

BOVI nr. 65 -

2) Data l'assenza in catalogo di questa tipologia di Mezzo Carlino, potresti inserirla come preferisci, facendo riferimento al topic di questa discussione, sarebbe un passo ragionevole.

Il Bovi dal n°61 al n°65 descrive le monete senza data con sigle GF GI (pag. 901). In particolare poi al n°65 descrive questo mezzo carlino con doppia G e la riferisce alla collezione Catemario. Alle relative tavole (Tav.III) al n°65 c'è l'immagine della moneta (in realtà piccola e non in alta qualità), ma forse quanto basta per poter constatare che (almeno) la G sotto il busto è chiusa a formare un monogramma. ma forse mi sbaglio nella lettura come si sono sbagliati quelli che dopo il Bovi (lo studio è stato pubblicato nel 1967) non hanno preso in considerazione questa tipologia di variante.

Pronto naturalmente a ricredermi quando vedrò (senza ipotesi dubitative) un esemplare con doppia G e nel caso, quando ci arriverò (invidio chi ha tanto tempo libero) inserirò la scheda al catalogo.

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dopo attenta visione con lente e luce sparata... posso affermare al 100% che la G sotto il busto è chiusa e credo sia GI per la mancanza delle due stanghette della F. Vorrei aggiungere che al 100% la G a sinistra è G. Ora spero sia conclusa la diatriba :D

E allora sì che sarebbe inedita ;)

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Chiudo i miei interventi in questa discussione aggiungendo che la moneta era accompagnata da un cartellino(mi è stato detto da Layer in chat)

Cartellino fatto da un noto commerciante napoletano. Sicuramente indiscusso sulla sua competenza nella monetazione napoletana.

Il cartellino riportava come riferimento il n° 33a del P/R.

Ma forse si è sbagliato anche lui...

Con questo chiudo.

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  • 4 mesi dopo...

Buona sera .... è proprio vero, la Monetazione Napoletana non finisce mai di stupire e questo ormai per me è una certezza.

Riprendo questa discussione che invito tutti a rileggere perchè molto ma molto interessante, collegata anche e soprattutto alle sigle sulle monete.............ci vuole solo un pò di tempo e studio approfondito, e poi la moneta che ti serve salta fuori.

Con l'aiuto di un carissimo "Amico" sono ventuto in possesso di un mezzo carlino, che da tempo avevo osservato e che anch'io come Iachille "volevo aggiungere a catalogo" ma purtroppo non trovo la giusta collocazione..........ho consultato anche tutte le opere fino ai giorni nostri, compreso il Corpus ma non sono riuscito a trovarlo........forse non sono stato bravo ? devo dire anche che un pò sono stato spiazzato da quanto detto all'intervento 36 dove di questa tipologia con il tosone a sinistra con la sigla IAF/G non risulterebbro coniati Mezzi Carlini.

Avevo ricordato però a suo tempo che detta tipologia esiste e l'unica è riportata con la data 1611...........

E questo ? :help: qualcuno riesce a trovargli la giusta classificazione ?

Grazie

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Non è stata catalogata ;) ,bravo Pietro dove l'hai scovata ?

:good: quindi hai controllato anche tu Achille............mi pare proprio inedita, che dici ?

Vediamo se altri (tra cui gli esperti) hanno qualcosa da dire su questa moneta, che ho preso non per la conservazione, ma per le sigle IAF/G che reca impresse :blum:

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Desiderei continuare ad usare questa discussione per rimanere nel tema "Mezzi Carlini" di Filippo III

Tempo fà avevo preso questa foto (purtroppo adesso non ricordo a quale asta è passata, se qualcuno l'aveva notato potrebbe riferire in merito) e in questi giorni in cui stò dando un'occhiata approfondita a questo monetale ho rispolverato questa foto.

Trovo che le sigle siano simili se non perfettamente uguali al Mezzo Carlino postato da Achille all'inizio della discussione e di conseguenza anche simile a quello esitato all'Asta Artemide (prezzo di realizzo €. 1.600,00) le cui sigle credo siano state lette G dietro e GI sotto (e quindi non riportate dal PR).........quindi anche in questo caso potrebbero essere lette G dietro e GI sotto (anche questo non riportato dal PR) ............ma la differenza che mi colpito di più, come ben si può notare è nel ritratto di Filippo III

Voi che dite o come commentereste questa moneta ? sarebbe interessante un vostro parere....Grazie.

post-21354-0-13602600-1341511795_thumb.j

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