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Inviato

Seltman 13 (ca. 408 a.C.)

D/ (Conio H): Stesso conio del precedente.

R/ (Conio “mi”): Simile, ma aquile a destra; a sinistra, testina di leone.

post-7204-0-59614700-1328367019_thumb.jp da Jameson n. 2415

  1. Ex coll. Jameson, tav. 128, n. 2415 g. 16,38
  2. Londra, BMC 56 g. 14,58 (suberato?)

(continua)


Inviato

Seltman 14 (ca. 408 a.C.)

D/ (Conio J): Quadriga in corsa veloce verso sinistra, guidata da Nike alata; in alto, tavoletta con l’iscrizione, in due righe, AKPAG / ANTIN (retrogrado) e ON fuori tavoletta; all’esergo, clava lunga e sotile; c.p.

R/ (Conio “mi”): Stesso conio del precedente

post-7204-0-58161300-1328367110_thumb.jp da Nomos

post-7204-0-11203600-1328367164_thumb.jp particolare dell'iscrizione

  1. Parigi, de Luynes, n. 858 = Rizzo, tav. III, n. 4
  2. Nomos 1/2009, n. 18 g. 17,43

Seltman 15 (ca. 407 a.C.)

D/ (Conio J): Stesso conio del precedente.

R/ (Conio “ni”): Simile al conio precedente, ma a sinistra, testa di toro

post-7204-0-46240300-1328367225_thumb.jp da Rizzo III, n. 5

  1. Ex coll. Evans, Sotheby 20.i.1898, n. 40
  2. Winterthur = Rizzo, tav, III, n. 5

N.B.: ho seri dubbi sull’identificazione del simbolo al rovescio: per il Seltman era “bull’s head and neck”. Per me è sempre testa di leone volta a sinistra e quindi il conio “ni” è solo una variante del precedente conio “mi”.

(continua)


Inviato

Seltman 16 (ca. 406 a.C.)

D/ (Conio J): Stesso conio del precedente.

R/ (Conio “omicron”): Simile al conio precedente, ma senza simbolo e a sinistra, SILANOS.

post-7204-0-00389000-1328367336_thumb.jp da Rizzo III, n. 3

post-7204-0-96740200-1328367351_thumb.jp da Triton

  1. Londra, BMC 55 g. 17,24
  2. Berlino
  3. SNG Spencer-Churchill n. 30
  4. Cambridge, McClean, n. 2041, tav. 65, n. 11 g. 15,30
  5. Winterthur = Rizzo, tav. III, n. 3
  6. Triton V/2002, n. 1163 g. 17,21


Inviato

E' interessante osservare che l'ultimo tetradramma ad essere coniato ad Akragas, poco prima dell'assedio posto dai Caraginesi e sua espugnazione, reca il nome :GreeK_Sigma: :Greek_Iota: :Greek_Lambda: :Greek_Alpha: :Greek_Nu: :Greek_Omicron: :GreeK_Sigma: che si rinviene anche sugli ultimi aurei akragantini, coniati probabilmente nella disperata necessità di poter finanziare anche mercenari contro le accorrenti truppe cartaginesi:

post-7204-0-58176900-1328367754_thumb.jp


Inviato

Per concludere la mia carrellata di oggi vorrei spiegare i motivi per cui il pezzo Gemini VIII/2011, n. 10 (Seltman 6) è certamente un falso.

Intanto basta confrontare i dettagli del diritto, confrontando con quello autentico riportato sul Rizzo (con raro esempio di persistente cordolo di fusione del tondello d’argento poi usato per la battitura):

post-7204-0-43176800-1328369458_thumb.jp post-7204-0-93138400-1328369475_thumb.jp

Non credo che siano necessari molti commenti. Il falso è pure mediocre, con metallo “pastoso” e rilievi spesso indistinti nonostante il buon stato di conservazione. Le zampe del cavallo di destra si sfumano e l’auriga è praticamente indistinto. La solita perlinatura del bordo diventa indistinto in basso…..

All’asta Gemini c’erano state molte critiche, dopo che era stata presentata già una prima volta alla stessa Gemini al n. 14 dell’asta VI nel 2010. Non fu ritirata e risulta aggiudicata a ben 75.000 dollari !! Non so che destino abbia avuto dopo…..


Inviato (modificato)

Nella prossima asta Gorny & Mosch 203 apparirà questo tetra, secondo la classificazione precedente Seltman 12 e, a ben guardare, apparentemente con le carte in regola!

post-14514-0-57320300-1328370480_thumb.j

Modificato da Giov60

Inviato

Per concludere la mia carrellata di oggi vorrei spiegare i motivi per cui il pezzo Gemini VIII/2011, n. 10 (Seltman 6) è certamente un falso.

Intanto basta confrontare i dettagli del diritto, confrontando con quello autentico riportato sul Rizzo (con raro esempio di persistente cordolo di fusione del tondello d’argento poi usato per la battitura):

post-7204-0-43176800-1328369458_thumb.jp post-7204-0-93138400-1328369475_thumb.jp

Non credo che siano necessari molti commenti. Il falso è pure mediocre, con metallo “pastoso” e rilievi spesso indistinti nonostante il buon stato di conservazione. Le zampe del cavallo di destra si sfumano e l’auriga è praticamente indistinto. La solita perlinatura del bordo diventa indistinto in basso…..

All’asta Gemini c’erano state molte critiche, dopo che era stata presentata già una prima volta alla stessa Gemini al n. 14 dell’asta VI nel 2010. Non fu ritirata e risulta aggiudicata a ben 75.000 dollari !! Non so che destino abbia avuto dopo…..

Caro Acraf,

concordo con te. Aggiungerei inoltre che la quadriglia del rizzo è appoggiata sulla linea di esergo e trasmette sicuramente l'idea del movimento. Nell'altro esemplare spicca il rilievo della quadriglia, particolare che balza all'occhio osservando la moneta, ma gli altri elementi trasmettono piattezza, quasi siano elementi a se e non facenti parte della complessità della rappresentazione.

ciao

sku


Inviato (modificato)

Dopo la spiegazione di acraf ed un raffronto delle monete (anche il recto dell'esemplare Gemini VIII) concordo anch'io di massima sull'ipotesi di falso, ma mi sembra di ravvisare una sequenza di coni parziale (quella del Seltman). Un censimento degli esemplari esistenti per tipo e qualche calcolo statistico potrebbe permettere di dare consistenza al parere in questione. Potrebbero pertanto esistere altri coni e il Gemini VIII appartenere ad una coppia di questi.

Si tratta, ovviamente di pura speculazione, anche se il ricorso a coni "non censiti" non è nuovo quando rivolto a "giustificare" un falso.

Complimenti per l'esauriente e dettagliata discussione sui deka & tetra che provvederò ad archiviare!

Chiedo infine ad acraf un parere sugli esemplari FDC dei tetra di akragas di tipo più comune (con aquila al dritto e granchio al rovescio) che appaiono sempre più di frequente in asta (vedi per es. Artemide).

Modificato da Giov60

Inviato

Concordo con Acraf sull'ipotesi di falso relativa all'esemplare Gemini.

Idem con le impressioni comparative e stilistiche sopra espresse (vedo che tale tipo di analisi inizia ad essere esercitata...malgrado le perplessità eplicitate da qualcuno).

Un altrettanto importante argomento potrebbe essere:

specificamente in "Amereca" (ma non solo) ci sono...o ci fanno?

Non saprei dire quale delle due ipotesi potrebbe essere la peggiore.,

...purtroppo.


Inviato

Concordo con Acraf sull'ipotesi di falso relativa all'esemplare Gemini.

Idem con le impressioni comparative e stilistiche sopra espresse (vedo che tale tipo di analisi inizia ad essere esercitata...malgrado le perplessità eplicitate da qualcuno).

Per la serie non c'è peggior sordo......ma quando mai...?!...ma dove?!...ma chi..?!......riprova,saraipiù fortunato....casomai è il contrario caro mio...le comparative sono largamente supportate...sono i voli pindarici alla d'Urbé che servono a poco e valgono meno......leggi meglio..... ;)

.Un altrettanto importante argomento potrebbe essere:

specificamente in "Amereca" (ma non solo) ci sono...o ci fanno?

Non saprei dire quale delle due ipotesi potrebbe essere la peggiore.,

...purtroppo.

Vogliamo concedergli il beneficio del dubbio e l'attenuante che sono un popolo giovane,a volte troppo fiducioso e non hanno l'antico nel DNA?

La verità sta in mezzo, come al solito..un pò ci fanno e un pò ci sono, secondo me....come tanti altri

^_^


Inviato

Mi risulta che Harlan Berk (responsabile di una delle 2 ditte che danno origine a "Gemini") non sia uno sprovveduto, anzi ... ha nomea di essere un esperto qualificato.

Concediamo almeno il beneficio del dubbio al tetra: di certo i 2 coni di quella moneta non sono tra quelli censiti da Seltman (di cui non conosco il lavoro ma solo quanto trasmesso da acraf).


Inviato

Nella prossima asta Gorny & Mosch 203 apparirà questo tetra, secondo la classificazione precedente Seltman 12 e, a ben guardare, apparentemente con le carte in regola!

Avevo premesso che per i tetradrammi coevi al decadramma non avevo fatto una dettagliata ricerca sul mercato, ma solo la lista fatta dal Seltman nel 1948 (non reperibile su internet, ma solo in alcune biblioteche e quindi meritevole di segnalazione) con alcune aggiunte reperite su ArchiveCoins (per avere anche alcune foto digitali). Naturalmente ciò implica che dopo il 1948 possono essere comparsi nuovi conìì non ancora identificati. Però gli incisori che hanno creato i conii erano i medesimi e quindi dovrebbero mantenere le loro peculiarità stilstiche.

Il pezzo di Gorny mi era sfuggito. E' sempre difficile giudicare dalla foto, specialmente quando la conservazione non è ottimale (e infatti non pochi falsi recenti non sono di alta conservazione, anche per attirare meno l'attenzione e permettere comunque un discreto guadagno). La mia impressione molto personale non è molto positiva. Le lettere all'esergo al diritto mi sembrano troppo evanide, la corrosione sull'ala della Nike auriga ha un aspetto che mi ricorda certe corrosioni artificiali, mentre al rovescio le teste e parte delle ali delle aquile hanno rilievi troppo bassi e non imputabili alla semplice usura e pure le lettere vicino al bordo meno visibili di quanto potrebbero. Non si tratta solo di una battitura di conio debole. C'è qualcosa che non mi convince, ma dovrei vedere dal vivo.


Inviato

Per quanto riguarda i tetradrammi più antichi di Akragas con Aquila/Granchio, essi sono nettamente più comuni e quindi più facili da reperire in aste, anche minori.

Non li ho studiati uno ad uno e sinceramente non ho esaminato attentamente quelli passati su Artemide. Se ci sono alcuni dubbi si potrebbe postare una buona immagine, con tutti i limiti del caso (non mi stanco mai di ripetere che bisogna andare cauti con l'identificazione di falsi, a meno che non siano sufficientemente evidenti o dei quali conosco l'opinione di quelli hanno potuto vedere di persona).

Il commerciante Berk è uno dei maggiori degli USA e dovrebbe avere una buona esperienza ultratrentennale. Ha pure acquistato interi ripostigli, specie dalla Turchia, ma sinceramente non so quanto "voglia" essere serio. A certi livelli (Weiss docet) il gioco può talvolta sfuggire di mano.... e stiamo sempre parlando di americani, ai quali preme fino a un certo punto l'interesse di tutelare le monete antiche....


Inviato (modificato)

Nella prossima asta Gorny & Mosch 203 apparirà questo tetra, secondo la classificazione precedente Seltman 12 e, a ben guardare, apparentemente con le carte in regola!

[...]

Il pezzo di Gorny mi era sfuggito. E' sempre difficile giudicare dalla foto, specialmente quando la conservazione non è ottimale (e infatti non pochi falsi recenti non sono di alta conservazione, anche per attirare meno l'attenzione e permettere comunque un discreto guadagno). La mia impressione molto personale non è molto positiva. Le lettere all'esergo al diritto mi sembrano troppo evanide, la corrosione sull'ala della Nike auriga ha un aspetto che mi ricorda certe corrosioni artificiali, mentre al rovescio le teste e parte delle ali delle aquile hanno rilievi troppo bassi e non imputabili alla semplice usura e pure le lettere vicino al bordo meno visibili di quanto potrebbero. Non si tratta solo di una battitura di conio debole. C'è qualcosa che non mi convince, ma dovrei vedere dal vivo.

Il pezzo di Gorny è molto simile all'esemplare della Prospero Collection esitato in asta Baldwin a New York qualche settimana fa. Non solo perchè entrambe sembrano provenire dalla stessa coppia di coni, ma anche perchè i difetti che acraf ha rimarcato sono presenti anche in questa moneta (che risulta acquistata da Spink a Londra nel 1985).

... mah !?

post-14514-0-68944400-1328396376_thumb.j

Modificato da Giov60

Inviato (modificato)

Per quanto riguarda i tetradrammi più antichi di Akragas con Aquila/Granchio, essi sono nettamente più comuni e quindi più facili da reperire in aste, anche minori.

Non li ho studiati uno ad uno e sinceramente non ho esaminato attentamente quelli passati su Artemide. Se ci sono alcuni dubbi si potrebbe postare una buona immagine, con tutti i limiti del caso (non mi stanco mai di ripetere che bisogna andare cauti con l'identificazione di falsi, a meno che non siano sufficientemente evidenti o dei quali conosco l'opinione di quelli hanno potuto vedere di persona).

[...]

Approfitto della discussione per postare alcune immagini di tetra di Agrigento. Come detto sono dubbioso sul fatto che recentemente ne siano apparsi di "sconosciuti" in altissima conservazione. Potrei essere off-topic ma non credo valga la pena di aprire una discussione a parte. Inoltre questa si è sufficientemente allargata da poter accogliere qualche altro ... sviluppo!

Post 1: Tetradramma proposto in vendita da Artemide XXXIV in condizione qFDC (venduto ad € 22000). Avevo a suo tempo obiettato (ed ero stato indotto ad "abiurare") che mi sembrava strano che una moneta in "così alta conservazione" non fosse transitata in precedenti aste. In realtà non ho altri motivi per dubitare ...

Posto anche il link per un esame ad alta definizione della moneta sotto http://www.deamoneta...ions/view/65/12

post-14514-0-49411700-1328439718_thumb.j

Modificato da Giov60

Inviato (modificato)

Il terzo post è da Nomos 3 (2011) che la considera choice EF, stima ad una cifra molto elevata (CHF 45000) e aggiudica a CHF 36000; affermata provenienza da collezione svizzera. In realtà la moneta è con ogni probabilità la precedente che è stata pulita da alcuni depositi (vedi base sotto gli artigli dell'aquila, coda dell'aquila, chela superiore dx del granchio ... residuano apparenti sfogliature). Dunque da Artemide XXXI (2010) e non dalla Svizzera (l'alternativa è un clone, ma sarebbe "troppo uguale")! Un falso pedigree e forse una falsa aggiudicazione (è probabile la vedremo riapparire in qualche futura asta CNG, e chissà se c'entra Weiss anche in questo gioco...)

Tutto questo per affermare ancora una volta che non è tutto oro quello che luccica (... o meglio argento) e che comunque seguendo alcune monete nascono dubbi e poche certezze.

post-14514-0-55944600-1328440620_thumb.j

Modificato da Giov60

Inviato

Nella prossima asta Gorny & Mosch 203 apparirà questo tetra, secondo la classificazione precedente Seltman 12 e, a ben guardare, apparentemente con le carte in regola!

dalle linee di fondo credo che si vede un riconio le crine dei cavalli mi sembrano un po' approximative

Inviato (modificato)

Concordo con Acraf sull'ipotesi di falso relativa all'esemplare Gemini.

Idem con le impressioni comparative e stilistiche sopra espresse (vedo che tale tipo di analisi inizia ad essere esercitata...malgrado le perplessità eplicitate da qualcuno).

Per la serie non c'è peggior sordo......ma quando mai...?!...ma dove?!...ma chi..?!......riprova,saraipiù fortunato....casomai è il contrario caro mio...le comparative sono largamente supportate...sono i voli pindarici alla d'Urbé che servono a poco e valgono meno......leggi meglio..... ;)

.Un altrettanto importante argomento potrebbe essere:

specificamente in "Amereca" (ma non solo) ci sono...o ci fanno?

Non saprei dire quale delle due ipotesi potrebbe essere la peggiore.,

...purtroppo.

Vogliamo concedergli il beneficio del dubbio e l'attenuante che sono un popolo giovane,a volte troppo fiducioso e non hanno l'antico nel DNA?

La verità sta in mezzo, come al solito..un pò ci fanno e un pò ci sono, secondo me....come tanti altri

^_^

Mi dispiace dover evidenziare questa citazione.

Fatto è che le discussioni del Sito, come questa, possono essere lette anche da chi non vi interviene. In soldoni: non costituiscono solo una chiacchierata, con buoni contenuti, tra chi ci scrive...ma molto di più.

Anzi, argomenti come quelli qui trattati suscitano probabilmente notevole interesse e quindi possono essere fruiti da molti utenti e visitatori...anche di livello....oppure da neofiti che debbono essere ben instradati nel vivace e complesso mondo della Numismatica.

Molti di costoro (esperti o meno che siano) - sull'argomentare di falsi, di dubbi, di perplessità...potrebbero a ragione chiedersi quali sono le metodologie di analisi e di comparazione che sono a base degli interventi stessi, ad esempio in questa discussione.

Poichè numizmo ama asserzioni o giudizi di valore, privi di contenuti, per non rimanere nel generico (cioè nel gratuito...) è necessaria chiarisca, con dovizia di particolari tecnici a commento, quale sarebbero le analisi alla D'Urbè (?) od i voli pindarici dal medesimo richiamati. Così da fornire comune accrescimento.

Questa precisazione non costituisce polemica ma approfondimento, al principale fine di non dare impressione di povertà tecnica e/o di contenuti ai lettori. Pertanto preghiamo numizmo di esprimersi pacatamente e tecnicamente ... rammentando che il rosso non è mai un colore corretto ed opportuno in questo Sito, specificamente ove usato con una certa continuità. Se è proprio necessario dare contrasto cromatico...una tantum...vi sono altri toni.

Gracias.

Modificato da piakos

Inviato (modificato)

Seltman 6 (ca. 411 a.C.)

D/ (Conio E): Quadriga di stile un poco diverso, con auriga più massiccio e simile a quello del decadramma; all’esergo, granchio rivolto in basso.

R/ (Conio “zeta”): Simile al conio precedente, ma di stile più massiccio, simile a quello dei decadrammi, con leggenda retrograda e manca la cicala.

post-7204-0-26161500-1328366568_thumb.jp da Rizzo 1

  1. Bruxelles, De Hirsch = Rizzo, tav. II, n. 1
  2. Londra, B.M. = Lloyd, n. 818 = coll. Pozzi g. 16,05
  3. Londra, BMC 57 g. 17,57
  4. Parigi, de Luynes, n. 859
  5. Ex coll. Jameson, tav. C, n. 1889
  6. Ex coll. Ward, n. 139 = Sotheby, 5 aprile 1973, n. 114 g. 13,33
  7. Berlino, 18200112 g. 16,76
  8. CNG 79/2008, n. 57 g. 17,25 (probabile falso)
  9. Hess-Divo 320/2011, n. 21 g. 17,21 (probabile falso)
  10. Busso Peus 401/2010, n. 401 g. 16,89 (ok, anche se corroso)
  11. Gemini VIII/2011, n. 10 g. 17,44 (falso!)

Seltman 7-10 (ca. 411 a.C.) sono i decadrammi, già illustrati in altra discussione

(continua)

Ciao segnalavo che un esemplare del tipo conio 6 Seltman, è stato venduto da Roma numismatcs - Auction II, lotto 64, allego immagine e descrizione:

Sicily, Akragas AR Tetradrachm. Circa 409-406 BC. Charioteer driving fast quadriga right; above, Nike flying left, crowning charioteer; crab in exergue / Two eagles standing right on dead hare lying on rock, one eagle raising its head, the other tearing at hare with beak and raising wings. Seltman, Engravers 6 (dies E/x); SNG ANS -; Rizzo pl. II, 1; SNG Lloyd 818 = Pozzi 388; BMC 57; Dewing 561; Jameson 1889; Ward 139; de Luynes 859 (all from the same dies). 16.97g, 26mm, 12h.

Prezzo di aggiudicazione, 14000 sterline...

che ne pensate...?

ciao

sku

post-7579-0-31308600-1328475613_thumb.jp

Modificato da skubydu

Inviato (modificato)

Poichè numizmo ama asserzioni o giudizi di valore, privi di contenuti, per non rimanere nel generico (cioè nel gratuito...) è necessaria chiarisca, con dovizia di particolari tecnici a commento, quale sarebbero le analisi alla D'Urbè (?) od i voli pindarici dal medesimo richiamati. Così da fornire comune accrescimento.

Post numero 16.... scritto da Piakos:

Mi scusi numa, in confidenza tra Lamonetiani ed appassionati...ma Lei, ha occhio tecnico? E' un dubbio che in più occasioni è sorto.

La comparazione stilistica a distanza può essere rivelatrice...più che che da vicino.

La foto, purchè in buona risoluzione, è spietata.

Le linee...le masse, la sensibilità dell'incisore, le imprecisioni...appaiono inevitabilmente e parlano...anche a chi viene guidato nella visione, se si vuole vedere e si ha una qualche capacità di percezione.

Se vogliamo arricchire la nostra cortese Utenza possiamo per di più dire:

la visione diretta, ictu oculi, può non consentire sufficente concentrazione: il luogo, il contesto, qualche chiacchiera, qualche suggestione, l'importanza di un famoso interlocutore...possono distrarre, portare ad una visione superficiale. Specificamente in presenza di monete dubbie incise con grande perizia e mestiere...con ossidazioni e toni e patine apparentemente coerenti.

I grandi critici ed esperti d'arte quando davano/danno un parere all'impronta su opere d'arte non hanno al seguito il microscopio elettronico e ogni altro strumento tecnico da laboratorio.

Si basano sull'archivio fotografico che hanno ben congeniato e presente nella memoria...e sulla loro sensibilità...indubbiamente particolare. Sulla loro cultura altrettanto particolare.

Tale analisi stilistica e percettiva ha un valore aggiunto enorme:

per quanto il grande artigiano moderno possa raggiungere eccelse vette anche nella contraffazione del metallo, nell'ossidazione, nella patinatura e cioè nell'infarloccamento sofisticato...la mano, la sua mente che quella mano guida, non potranno mai essere alla stessa stregua di un uomo di 2500 anni or sono.

Ci sono, peraltro, di mezzo una serie di valori che oggi, per la verità non sono più molto considerati, anzi!

Si parla di sensibilità, di cultura, di contesti sociali, di problematiche di un modo di vivere che non può essere richiamato in vita ed imitato.

Si tratta di un modo diverso di percepire la natura e di vivere accanto ad essa.

Anche una serie di linee tracciate ad imitazione...non saranno mai quelle.

Ove copiate e/o clonate rimarranno comunque fredde...perderanno gravità e plasticità...le masse sarannp più leggere...l'impressione resta rigida...valida esteticamente ma non coinvolgente.

Vale per ogni immagine...per ogni opera d'arte...spesso anche per gli oggetti...persino per le ciotoline.

Che poi l'esame diretto è importsnte nessuno può metterlo in dubbio. La conferma delle ipotesi passa per questa strada: svela errori di peso, di coniazione, di metallo, di patina, di bulino e quant'altro: nessuno lo mette indubbio. Vale sopra tutto per il restauro, per l'aiuto dato alla patina, per la riossidazione o per i mascheramenti...per cercare aspetti del metallo che si presume siano impossibili da contraffare.

Ma oggi, come purtroppo inizia ad apparire evidente, la tecnica metallurgica del grande artigiano imitatore, inizia ad essere sublime. Per fortuna l'anima dell'incisore antico e del suo prodotto originale...non potranno ami essere imitate.

?

:)

Piakos.

QUESTI SONO I VOLI PINDARICI E/O ,SE PREFERISCI, LE VALUTAZIONI ALLA D'URBE' A CUI MI RIFERISCO.

QUELLA DI ACRAF,INVECE, E' UNA ANALISI COMPARATIVA SU BASI SOLIDE,NON LA STO AD ALLEGARE PERCHE' E' UN PO' LUNGA.......

IO NON SONO INTERVENUTO PERCHE' NON E' IL MIO CAMPO E QUINDI NON MI PERMETTO.....

Modificato da numizmo
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Inviato

Nella prossima asta Gorny & Mosch 203 apparirà questo tetra, secondo la classificazione precedente Seltman 12 e, a ben guardare, apparentemente con le carte in regola!

[...]

Il pezzo di Gorny mi era sfuggito. E' sempre difficile giudicare dalla foto, specialmente quando la conservazione non è ottimale (e infatti non pochi falsi recenti non sono di alta conservazione, anche per attirare meno l'attenzione e permettere comunque un discreto guadagno). La mia impressione molto personale non è molto positiva. Le lettere all'esergo al diritto mi sembrano troppo evanide, la corrosione sull'ala della Nike auriga ha un aspetto che mi ricorda certe corrosioni artificiali, mentre al rovescio le teste e parte delle ali delle aquile hanno rilievi troppo bassi e non imputabili alla semplice usura e pure le lettere vicino al bordo meno visibili di quanto potrebbero. Non si tratta solo di una battitura di conio debole. C'è qualcosa che non mi convince, ma dovrei vedere dal vivo.

Il pezzo di Gorny è molto simile all'esemplare della Prospero Collection esitato in asta Baldwin a New York qualche settimana fa. Non solo perchè entrambe sembrano provenire dalla stessa coppia di coni, ma anche perchè i difetti che acraf ha rimarcato sono presenti anche in questa moneta (che risulta acquistata da Spink a Londra nel 1985).

... mah !?

In effetti il pezzo di Gorny proviene dalla stessa coppia di conii della Prospero e ringrazio per l'opportuna citazione. Bisogna guardare molto bene i dettagli mettendo fianco a fianco le due immagini. E' vero che il pezzo Prospero presenta simile debole battitura, ma non identica. Mi ha colpito ad esempio il becco dell'aquila di sinistra (quella con la testa in basso): non è molto in rilievo, ma ben definito e con la narice in rilievo, quando invece nel pezzo di Gorny è in incavo e il becco è ancora meno definito (un dettaglio tipico di alcuni falsi). Poi la ruota della quadriga è meglio definita nel pezzo Prospero rispetto a quella Gorny.

Comunque sono dettagli che abbisognano di essere meglio studiati dal vivo e allo stereomicroscopio. Posso solo dire che mi è "antipatico" il tetradramma di Gorny, anche se è ovviamente solo un giudizio molto personale e parziale e quindi criticabile.


Inviato

Per quanto riguarda i tetradrammi più antichi di Akragas con Aquila/Granchio, essi sono nettamente più comuni e quindi più facili da reperire in aste, anche minori.

Non li ho studiati uno ad uno e sinceramente non ho esaminato attentamente quelli passati su Artemide. Se ci sono alcuni dubbi si potrebbe postare una buona immagine, con tutti i limiti del caso (non mi stanco mai di ripetere che bisogna andare cauti con l'identificazione di falsi, a meno che non siano sufficientemente evidenti o dei quali conosco l'opinione di quelli hanno potuto vedere di persona).

[...]

Approfitto della discussione per postare alcune immagini di tetra di Agrigento. Come detto sono dubbioso sul fatto che recentemente ne siano apparsi di "sconosciuti" in altissima conservazione. Potrei essere off-topic ma non credo valga la pena di aprire una discussione a parte. Inoltre questa si è sufficientemente allargata da poter accogliere qualche altro ... sviluppo!

Post 1: Tetradramma proposto in vendita da Artemide XXXIV in condizione qFDC (venduto ad € 22000). Avevo a suo tempo obiettato (ed ero stato indotto ad "abiurare") che mi sembrava strano che una moneta in "così alta conservazione" non fosse transitata in precedenti aste. In realtà non ho altri motivi per dubitare ...

Posto anche il link per un esame ad alta definizione della moneta sotto http://www.deamoneta...ions/view/65/12

Anche questo meriterebbe un attento esame allo stereomicroscopio. Non è il fatto che sia una moneta "troppo bella" per essere finita ad Artemide anziché a un Triton o un Gemini.... Le vie del Signore sono infinite....

Piuttosto l'esame allo stereomicroscopio si impone in quanto dalla foto ho l'impressione della cosiddetta "esplosione molecolare", che è una particolare trama del metallo argento che si forma quando viene sottoposto a una grande pressione, come dalla moderna pressa meccanica.


Inviato

Il terzo post è da Nomos 3 (2011) che la considera choice EF, stima ad una cifra molto elevata (CHF 45000) e aggiudica a CHF 36000; affermata provenienza da collezione svizzera. In realtà la moneta è con ogni probabilità la precedente che è stata pulita da alcuni depositi (vedi base sotto gli artigli dell'aquila, coda dell'aquila, chela superiore dx del granchio ... residuano apparenti sfogliature). Dunque da Artemide XXXI (2010) e non dalla Svizzera (l'alternativa è un clone, ma sarebbe "troppo uguale")! Un falso pedigree e forse una falsa aggiudicazione (è probabile la vedremo riapparire in qualche futura asta CNG, e chissà se c'entra Weiss anche in questo gioco...)

Tutto questo per affermare ancora una volta che non è tutto oro quello che luccica (... o meglio argento) e che comunque seguendo alcune monete nascono dubbi e poche certezze.

Indubbiamente sembra di essere di fronte alla stessa moneta. Hai per caso verificato i pesi, se sono uguali o quasi nelle due aste. Si sa che quelli del Nomos si servono di ottimi pulitori, come è dimostrato dal famoso tetradramma di Siracusa (lotto 1003), che la Arnold Biucchi, nel suo articolo, dice fu rinvenuto molto ossidato e con concrezioni da dover subire una prima pulizia e nel catalogo risulta ancora più pulito rispetto alla foto presente nell'articolo.

Apparentemente questo tetradramma, se non perfettamente clonato, sembra buono (non noto l'esplosione molecolare), con tutte le cautele del caso.

Non mi sorprende se è passato nemmeno un anno tra Artemide e Nomos (se si tratta della stessa moneta). Le monete girano ormai a grande velocità ed è possibile che Weiss avesse adocchiato e preso questo esemplare a S.Marino per poi rivenderlo tramite la sua azienda sperando in un discreto surplus. D'altra parte il costo di 25000 euro a S.Marino è di poche tasche e Weiss se lo poteva permettere.....


Inviato (modificato)

Artemide: g 17.42

Nomos: g 17.32

Il tutto quadra con la pulitura...

Ti ringrazio acraf per aver discusso questi aspetti controversi.

Una cosa non mi è del tutto chiara: avevo notato anch'io la trama caratteristica dell'argento nel primo tetra (quello Artemide XXXIV). Tuttavia ho ipotizzato che fosse da attribuire alla cristallizzazione dell'argento stesso, un fenomeno compatibile con una moneta realmente antica, per quanto anch'esso riproducibile oggi dai falsari ... viceversa non so che cosa si intenda con esplosione molecolare dell'argento.

P.S. non mi meravigliava, comunque, che una moneta eccezionale fosse comparsa da Artemide, quanto piuttosto che fosse comparsa solo da Artemide (quasi fosse nata lì per lì) e fosse l'unica moneta eccezionale dell'asta (in genere un conferente tende a consegnare un insieme di conservazione omogenea)!

Confido che anche numizmo possa esprimere un parere esperto su queste considerazioni

Modificato da Giov60

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