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Inviato

Provo a dare anch'io la mia risposta.

Appurato che FDC è considerato diverso perchè ognuno ha il suo metro di giudizio credo che il problema di fondo sta nella numismatica moderna dove per attirare piu' gente possibile ci si inventa le definizioni piu' disperate.

Credo che la perizia debba servire solo per garantire l'autenticità della moneta , mentre l'inserimento del Grado è un qualcosa in piu' per far capire anche a chi non ne capisce il valore della moneta.

Quindi la disparità di pensiero dei negozianti X e Y è dovuto solo alla finalizzazione della vendita.

E poi perchè uno dovrebbe preoccuparsi di quanto costa? Il COLLEZIONISMO e non l'investimento nasce da un sentimento viscerale e non di testa e quindi uno paga cio' che gli piace al prezzo che gli piace.

Gianluca


Inviato (modificato)

"E poi perchè uno dovrebbe preoccuparsi di quanto costa? Il COLLEZIONISMO e non l'investimento nasce da un sentimento viscerale e non di testa e quindi uno paga cio' che gli piace al prezzo che gli piace."

Parole giuste da spirito puro con fondi illimitati

Per noi poveri e gretti mortali stipendiati (ancora per quanto ?) qualche volgare problemino c'è

Modificato da Ramossen
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Inviato

"E poi perchè uno dovrebbe preoccuparsi di quanto costa? Il COLLEZIONISMO e non l'investimento nasce da un sentimento viscerale e non di testa e quindi uno paga cio' che gli piace al prezzo che gli piace."

Parole giuste da spirito puro con fondi illimitati

Per noi poveri e gretti mortali stipendiati (ancora per quanto ?) qualche volgare problemino c'è

Non credo che siano i fondi illimitati il problema ma il concetto stesso di collezionismo.

Uno colleziona cio' che vuole e con i fondi che ha quindi perchè ridurre tutto al valore commerciale della moneta.

Credo che il tuo ragionamento sia di carattere economico e non collezionistico: basta ammetterlo perchè ognuno fa cio' che vuole.


Inviato

allora così il collezionismo è una pratica d'elite? o ti freghi del prezzo e collezioni o niente? non sono d'accordo anche se si sta andando un po' troppo oltre l'argomento fdc, il budget è tutto nel collezionismo, ovviamente a volte il collezionista doc si deve per forza di cose frenare negli acquisti altrimenti va "in bancarotta"... il sentimento viscerale c'è per molti solo che a certi livelli scatta la razionalità del cervello, che deve tener conto anche di altri fattori e non solo collezionistici.

e cmq sulle monete di buona qualità i venditori ci vanno giù pesante anche se sono comunissime in fdc eccezionalmente eccezionale.

Awards

Inviato

"Credo che il tuo ragionamento sia di carattere economico e non collezionistico: basta ammetterlo perchè ognuno fa cio' che vuole"

Guarda che l'ho premesso, il tuo discorso, sotto il profilo del puro spirito collezionistico, è giustissimo solo che per ragionare in certi termini bisogna avere fondi illimitati altrimenti il discorso non stà in piedi e bisogna gioco forza ricadere con i piedi su terra e rifarsi al ragionamento volgarmente economico che vede taluni cercar di spillare più quattrini possibili ad altri con definizioni frutto della loro fervida fantasia


  • 3 anni dopo...
Inviato (modificato)

Copio e incollo questo messaggio, che avevo inserito nella discussione "Patina particolare e doppia valutazione"...ma che avrei dovuto inserire qua. Avevo "colto la palla al balzo", nel senso che questa discussione mi sembrava abbastanza "datata", mentre quella capitava " a fagiolo" per quello che già volevo scrivere... Scusate il "doppione": chiederò ai moderatori se ritengono di eliminare la prima....

....Nella quale mi collegavo al discorso di un utente, il quale non capiva il senso della definizione "qfdc/fdc". Riprendo da lì...per esporre quello che è anche un mio dubbio...o cruccio, che dir si voglia!....

**************************************************************

 

Io ho ancora capito cosa sia questo “qfdc/fdc”, e soprattutto cosa intendano i periti.

Ecco la definizione di Tevere (requiescat in pace..), visto che qualcun altro lo ha citato.

 

FDC - fior di conio.

E' il più alto grado di conservazione. La moneta non presenta alcun segno di circolazione e conserva la sua lucentezza originale, anche se è possibile ritrovare su di essa un numero esiguo di piccoli segni di contatto con le altre monete. Dobbiamo infatti ricordare che solitamente alla Zecca le monete appena coniate cadono una sull'altra e vengono raccolte in sacchi oppure contenitori metallici.

 

qFDC/FDC - quasi fior di conio / fior di conio.

La moneta non presenta usura dovuta alla circolazione, ma sulla sua superficie si possono riscontrare piccoli segni di contatto con altre monete e graffiolini minimi. E' comunque un ottimo stato di conservazione e la moneta si presenta ancora con la lucentezza originale.

 

A questo punto, però, qualcuno mi dica che differenza c’è tra le due! Anche dal punto di vista della lingua italiana…..

Cambia l’ordine degli “addendi”..ma il succo non cambia!...

 

Cos’è che fa “scattare” il qfdc/fdc, se anche in esso ci sono segnetti dovuti alla produzione ma non vi sono segni di usura?

Il tipo, la posizione, la quantità..o magari la profondità degli stessi?.. Ma io stesso ho degli esemplari Fdc (non qfdc/fdc) periziati da Tevere, e vi assicuro che di segni di usura non ce ne sono, ma qualche segnetto c’è eccome! E allora?....E’ una cosa soggettiva?..

…Tempo fa avevo chiesto anche a Ranieri cosa ne pensasse di un esemplare..e il succo della risposta era questo: “Moneta non circolata (quindi fdc, da questo punto di vista) ma che lui giudicava “qfdc/fdc” in quanto eran presenti dei segnetti…..

 

Il Fdc può…anzi, oserei dire deve avere dei segnetti, proprio a causa della produzione! Io, sinceramente, mi preoccuperei se non ne avesse alcuno!.....

 

Però, sempre stando all’autorevole definizione di cui sopra…non si capisce la “sfumatura” tra le due….!...Dove “scatta” la “penalizzazione”, e perché….

 

In questa discussione, qualcuno, a un certo punto, dice una cosa molto forte: il fdc deve essere “perfetto”!...

…Mi verrebbe spontaneo fargli due domande: dove compra le monete (che ci vado anche io!...no, scherzo…..) e se può farci vedere qualcuno dei suoi esemplari “perfetti”, ammesso che ne abbia!....

 

La cosa che mi fa arrabbiare è questa “esasperazione” nelle perizie, tutte queste “scale” (es. il metodo Montenegro)…e anche nel modo con cui, persino alle aste, vengono presentati degli ottimi esemplari facendo pesare la presenza di segnetti fisiologici nella qualità e nell’aspetto generale del pezzo…che magari è stupendo, freschissimo,…

Ma questo modo di fare, alla lunga, “schiavizza” i collezionisti, costringendoli a cercare una fantomatica perfezione.

 

(e apro una parentesi: se, invece di citare, e di far pesare, colpetti, segnetti, graffietti e altre cose fisiologiche, facessero notare i difetti di conio, cosa che spesso non avviene.......sarebbe molto meglio!)

 

Io, quando ho la mia perizia tradizionale (mb-bb-spl-fdc e i gradi intermedi),..quando so che una moneta non è circolata, questo mi basta; poi sta a me, alla mia sensibilità, dire: “No, guardi…sarà anche non circolata ma questi segnetti proprio in questa posizione non mi piacciono”..( una volta ho visto una donna del Cinquantenario con un segnaccio proprio sopra il labbro…sembrava avesse i baffi, poverina....ahah!)…

 

Ferma restando la perizia (altrimenti, che ci stanno a fare i periti?)…poi sta a ciascuno trovare la sua moneta…

Modificato da Georg

Inviato (modificato)

FDC secondo il mio parere si ha solo quando si pongono in essere tutti quegli accorgimenti per far si che si voglia ottenere una moneta esente da difetti: si prende il materiale creatore e si pulisce accuratamente da ogni imperfezione, si assembla con delicatezza e senza lasciarvi impronte o sudore sulla pressa, si batte a colpo singolo e si fa cadere la moneta coniata in contenitori imbottiti, una per una. Questo sarebbe il fior fiore della moneta. Ovvio che dopo qualche decina di colpi i conii andrebbero smontati e ripuliti altrimenti non saremmo di fronte più a un FDC. Idem per i tondelli, da scegliare accuratamente uno per uno

 

Quindi, poichè questi accorgimenti in zecca non vengono eseguiti per l'esigenza della produzione (e daltra parte si deve coniare monete per la circolazione non per un concorso di bellezza...a quello ci si pensa con il PROOF), abbiamo monete NON CIRCOLATE ma che presentano i difetti tipici di una produzione di massa.

 

Direi quindi che il FDC praticamente non esiste per le monete da circolazione, diciamo che convenzionalmente, ma molto arbitrariamente, da sempre si identifica una moneta allo stato di zecca con il FDC, ma così non pare.

 

Si avvicina al FDC la moneta a speciale scelta per collezionisti (serie divisionali) ma anche in questo caso l'occhio umano, ma pur sempre soggettivo, seglie le più belle monete da inserire nelle divisionali anche se, l'esperienza insegna, che certe volte si trovano nelle serie monete che rasentano il BB.

 

Diverso è il caso del PROOF...ma questa è un'altra storia.

Modificato da elledi
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Inviato (modificato)

La scala migliore per classificare le alte conservazioni è quella americana, che per il FDC ha dieci gradi di conservazione intermedi. E' anche quella meno soggettiva, quindi più scientifica. Io però non la so applicare (nè riconoscere) ma mi piacerebbe che venisse usata anche in Italia. Un approccio oggettivo è l'unico che può farci uscire da questa ambiguità in cui vive il mercato italiano. Monete che sul catalogo  sono FDC ma se uno prova a rivenderle vengono declassate a SPL/FDC. QSPL che in realtà sono BB, insomma, le cose a cui siamo ormai da decenni abituati.

Bisognerebbe passare ad una descrizione più oggettiva della moneta in modo che la conservazione sia inoppugnabile. Se poi si scopre che per difetti nella fabbircazione (vedi la zecca di Napoli) nessuna moneta è mai uscita FDC o anche solo SPL /FDC dalla zecca, beh, è meglio saperlo, così ce ne facciamo una ragione.

Modificato da caiuspliniussecundus
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Inviato (modificato)

@@caiuspliniussecundus come ho già scritto in altre discussioni su questo argomento (e parlo da Perito in altro settore), per avere un'oggettività di valutazione, è necessario stabilire norme e regole ben precise (standard di strumentazione, parametri di osservazione, adeguata nomenclatura, nuova impostazione di modello di perizia ecc.). Tutto questo rientrerebbe in quella che si chiama "Certificazione di qualità" che, purtroppo, il ns ben amato Paese e ben lungi dall'averla adottata in tutti i settori, compresa la Numismatica. Poi rimane sempre anche il solito problema, ovvero, chi perizia non deve vendere, altrimenti non ci sarà mai imparzialità, eccetto pochissimi casi. Prova ad acquistare una moneta da un commerciante-perito, e dopo un pò di tempo riportagli la moneta, fuori dalla bustina sigillata, chiedigli di acquistarla e vedi se valuta lo stesso grado di conservazione. Ho seri dubbi che coincida con la prima valutazione!

Modificato da claudioc47
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Inviato

"Chi perizia non deve vendere"

parole sante

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Inviato (modificato)

Se non esistono monete in FDC che non siano state prodotte con certi particolari accorgimenti dobbiamo supporre che il concetto di FDC sia stato introdotto per forza in anni successivi all'invenzione delle monete da collezione. E' così?

 

Prendiamo ad esempio questa moneta: ha i fondi brillanti e i rilievi più opachi, tanto il conio era fresco, non presenta segni di usura degni di nota, né colpi rilevanti: è FDC? Non lo è?

 

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Modificato da Filippo1948
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Inviato

Noi italiani siamo campioni indiscussi di... come si chiamavano una volta...? lasciamo stare.

Se non esistono monete in FDC che non siano state prodotte con certi particolari accorgimenti dobbiamo supporre che il concetto di FDC sia stato introdotto per forza in anni successivi all'invenzione delle monete da collezione. E' così?

 

Prendiamo ad esempio questa moneta: ha i fondi brillanti e i rilievi più opachi, tanto il conio era fresco, non presenta segni di usura degni di nota, né colpi rilevanti: è FDC? Non lo è?

 

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Se la memoria non mi falla questa è stata battuta a martello...colpo singolo....artigiani di una volta...massima cura nella realizzazione....poi si vede che non ha circolato ed ecco il risultato....


Inviato

 Qualcuno sa esattamente quando è nata la dizione FDC?

 

Non penso ai tempi dell'Antico Egitto......forse quando è nato il collezionismo?


Inviato (modificato)

 Qualcuno sa esattamente quando è nata la dizione FDC?

 

Non penso ai tempi dell'Antico Egitto......forse quando è nato il collezionismo?

 

Non intendevo dire che la dizione del FDC fosse nata nell'antichità, ma che il collezionismo numismatico nasce con un interesse per le antiche, e solo molto più tardi si accosta alle moderne.

E' attestata almeno dal tardo ottocento.

Modificato da Filippo1948
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Inviato (modificato)

Se la memoria non mi falla questa è stata battuta a martello...colpo singolo....artigiani di una volta...massima cura nella realizzazione....poi si vede che non ha circolato ed ecco il risultato....

 

Il FDC era ed è usato anche per le antiche.

Modificato da Filippo1948

Inviato (modificato)

FDC secondo il mio parere si ha solo quando si pongono in essere tutti quegli accorgimenti per far si che si voglia ottenere una moneta esente da difetti: si prende il materiale creatore e si pulisce accuratamente da ogni imperfezione, si assembla con delicatezza e senza lasciarvi impronte o sudore sulla pressa, si batte a colpo singolo e si fa cadere la moneta coniata in contenitori imbottiti, una per una. Questo sarebbe il fior fiore della moneta. Ovvio che dopo qualche decina di colpi i conii andrebbero smontati e ripuliti altrimenti non saremmo di fronte più a un FDC. Idem per i tondelli, da scegliare accuratamente uno per uno

 

Quindi, poichè questi accorgimenti in zecca non vengono eseguiti per l'esigenza della produzione (e daltra parte si deve coniare monete per la circolazione non per un concorso di bellezza...a quello ci si pensa con il PROOF), abbiamo monete NON CIRCOLATE ma che presentano i difetti tipici di una produzione di massa.

 

Direi quindi che il FDC praticamente non esiste per le monete da circolazione, diciamo che convenzionalmente, ma molto arbitrariamente, da sempre si identifica una moneta allo stato di zecca con il FDC, ma così non pare.

 

Si avvicina al FDC la moneta a speciale scelta per collezionisti (serie divisionali) ma anche in questo caso l'occhio umano, ma pur sempre soggettivo, seglie le più belle monete da inserire nelle divisionali anche se, l'esperienza insegna, che certe volte si trovano nelle serie monete che rasentano il BB.

 

Diverso è il caso del PROOF...ma questa è un'altra storia.

 

 ...ma il procedimento che descrive...ovvero dell' "omino" che conia "apposta" una moneta "perfetta" con tutti gli "accorgimenti del caso"...mi sembra del tutto surreale!..... :mellow: 

Forse una cosa del genere avviene adesso...in tempi moderni....con le tecnologie di adesso....

Ma tutte le emissioni "per i numismatici" coniate anche sotto Vittorio Emanuele III son state fatte così? C'era l'omino di cui sopra?...Che accorgimenti usavano?...

 

...Identificare il fdc con il "fiore del conio", cioè con un esemplare "studiato" appositamente così...cioè con una serie di accorgimenti tali da renderlo "perfetto" mi sembra molto discutibile e pericoloso....O meglio: ciò è discutibile se si applica questa definizione a tutti gli ambiti..!..

 

Nello specifico: se si vuole cercare un "fdc" inteso come dici sopra, cioè perfetto, senza segnetti, tacchette o altro in monete destinate alla circolazione e non a un "concorso di bellezza", come dice giustamente, è assurdo. E' una ricerca che non ha senso.

 

Diverso è se si va in un altro ambito...se lo si cerca tra monete studiate appositamente per collezionisti e quindi nell'ottica della "perfezione".....Ma anche per questa cosa mi vien da chiedere: i procedimenti erano diversi, rispetto a quelli per la circolazione?  Le emissioni per numismatici venivano fatte con tutti gli accorgimenti che descrive.....e magari senza far cadere le monete le une sopra le altre?.......

 

 

...Non si può "coniare" una definizione di fdc valida per tutti gli ambiti .....

 

..Però, allo stesso tempo, bisogna riconoscere che C'E' una base, un punto di partenza comune.. ,cioè la condizione di partenza...condizione "sine qua non".... per cui una moneta possa essere definita "fdc" : l'assenza di usura dovuta alla circolazione!....

 

Questo lo si può riconoscere in tutti (o quasi) gli ambiti...(magari per una greca o romana la faccenda è più complessa...).

 

E poi, da lì, da quel punto di partenza, ognuno deve (o dovrebbe) pensare con la propria testa, secondo i suoi gusti: Ho fatto una ricerca su vari siti e vari cataloghi d'asta, e ho visto diversi esemplari della stessa moneta presentati come Fdc..ma ognuno con segnetti o colpetti diversi: a quel punto scatta il gusto personale....Non le "scale" americane o qualsivoglia!...Se un pezzo mi piace o non mi piace, non mi importa niente se è fdc "61", 65 o 70...Io penso con la mia testa.

 

 

Mi dispiace, ma io continuo e continuerò sempre a dire che questa ricerca di "perfezione" è una grandissima cavolata, che "schiavizza" i collezionisti, li costringe a non pensare più con la propria testa... e non li fa stare coi piedi per terra; poi, quel metodo americano con le scale..dal fdc più "sfigato" a quello più "figo"...! :mega_shok: 

Ma per favore!...Ho visto un esemplare in un catalogo d'asta presentato come fdc67...e riproposto in quella successiva come fdc69!! Ed era esattamente lo stesso (cosa confermatami anche da un perito al quale ho fatto vedere entrambe le foto per un confronto..), non è stato "miracolato"..

Modificato da Georg

Inviato

iO

 

 ...ma il procedimento che descrive...ovvero dell' "omino" che conia "apposta" una moneta "perfetta" con tutti gli "accorgimenti del caso"...mi sembra del tutto surreale!..... :mellow: 

Forse una cosa del genere avviene adesso...in tempi moderni....con le tecnologie di adesso....

Ma tutte le emissioni "per i numismatici" coniate anche sotto Vittorio Emanuele III son state fatte così? C'era l'omino di cui sopra?...Che accorgimenti usavano?...

 

...Identificare il fdc con il "fiore del conio", cioè con un esemplare "studiato" appositamente così...cioè con una serie di accorgimenti tali da renderlo "perfetto" mi sembra molto discutibile e pericoloso....O meglio: ciò è discutibile se si applica questa definizione a tutti gli ambiti..!..

 

Nello specifico: se si vuole cercare un "fdc" inteso come dici sopra, cioè perfetto, senza segnetti, tacchette o altro in monete destinate alla circolazione e non a un "concorso di bellezza", come dice giustamente, è assurdo. E' una ricerca che non ha senso.

 

Diverso è se si va in un altro ambito...se lo si cerca tra monete studiate appositamente per collezionisti e quindi nell'ottica della "perfezione".....Ma anche per questa cosa mi vien da chiedere: i procedimenti erano diversi, rispetto a quelli per la circolazione?  Le emissioni per numismatici venivano fatte con tutti gli accorgimenti che descrive.....e magari senza far cadere le monete le une sopra le altre?.......

 

 

...Non si può "coniare" una definizione di fdc valida per tutti gli ambiti .....

 

..Però, allo stesso tempo, bisogna riconoscere che C'E' una base, un punto di partenza comune.. ,cioè la condizione di partenza...condizione "sine qua non".... per cui una moneta possa essere definita "fdc" : l'assenza di usura dovuta alla circolazione!....

 

Questo lo si può riconoscere in tutti (o quasi) gli ambiti...(magari per una greca o romana la faccenda è più complessa...).

 

 

Mi dispiace, ma io continuo e continuerò sempre a dire che questa ricerca di "perfezione" è una grandissima cavolata, che "schiavizza" i collezionisti, li costringe a non pensare più con la propria testa... e non li fa stare coi piedi per terra; poi, quel metodo americano con le scale..dal fdc più "sfigato" a quello più "figo"...! :mega_shok: 

Ma per favore!...Ho visto un esemplare in un catalogo d'asta presentato come fdc67...e riproposto in quella successiva come fdc69!! Ed era esattamente lo stesso (cosa confermatami anche da un perito al quale ho fatto vedere entrambe le foto per un confronto..), non è stato "miracolato"..

io infatti scriverei...NON CIRCOLATA....fior di conio...lo dice la parola...il fiore del conio..la crema...e per farla ci vuole qualche accorgimento...o no? Si, anche per me la ricerca della perfezione assoluta è esagerata....adesso abbiamo anche l'ECCEZIONALE..poi arriverà il SUBLIME..poi il SOVRANNATURALE....

E' chiaro che un collezionista esige una moneta perfetta o quasi, ma una moneta non circolata sembra quasi che non abbia un'anima...


Inviato

Nessuno si accorge che si sta parlando del nulla? :)

L'italiano non è una opinione: il "fiore del conio" è ciò che un determinato conio, così come è stato prodotto (più o meno perfetto) produce senza che poi ci sia la circolazione. Può essere imperfetta anche l'opera di produzione della moneta , quindi la moneta esce fuori in fdc anche se ha imperfezioni.

Del resto questo dicono da decenni tutti i cataloghi. Infatti esiste poi il fdc eccezionale (che non rispetta i caratteri tipici del tipo ma ne è superiore) e anche le "classi" (vedi Gigante). Il Gigante stesso indica le classi in base alla perfezione che raggiunge il metodo produttivo. Può esserci moneta in fdc con bordo deturpato dai FERT ad esempio. O una piastra delle due sicilie in fdc che ha i tipici graffi in superficie. Se non li ha è appunto "eccezionale".

Ragionando in altro modo l'unico fdc sarebbe nelle monete moderne commemorative prodotte per collezionisti e in quelle prodotte per la circolazione ma "eccezionali". Tutto il resto sarebbe sotto.

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Inviato (modificato)

iO

 

io infatti scriverei...NON CIRCOLATA....fior di conio...lo dice la parola...il fiore del conio..la crema...e per farla ci vuole qualche accorgimento...o no? Si, anche per me la ricerca della perfezione assoluta è esagerata....adesso abbiamo anche l'ECCEZIONALE..poi arriverà il SUBLIME..poi il SOVRANNATURALE....

E' chiaro che un collezionista esige una moneta perfetta o quasi, ma una moneta non circolata sembra quasi che non abbia un'anima...

 

.... Bravo! Esattamente.!...

 

E poi, a partire da quello.....si pensa con la propria testa, ...e non con con le malefiche scale.

 

...(Beh ma non creda....prima o poi, il "soprannaturale" arriverà...)

 

...Ecco, ...sulla questione dell'Eccezionale sì che andrebbe fatta chiarezza!....Perchè sullo stato di UNC non si può questionare,..ma sulle caratteristiche che la rendono ECZ sì....Però, il problema è che, non essendoci chiarezza, tutti ne abusano..!

....Io, molto umilmente, ho provato a cercare dei "criteri", per definire l'ECZ....(l'ho messo nella sezione Area Tecnica / conservazione, restauro...)...

 

(Uno dei criteri che ho pensato è proprio quello delle "classi" del metodo gigantiano...come ricorda l'utente Ianva)

Modificato da Georg

Inviato

.... Bravo! Esattamente.!...

E poi, a partire da quello.....si pensa con la propria testa, ...e non con con le malefiche scale.

...(Beh ma non creda....prima o poi, il "soprannaturale" arriverà...)

...Ecco, ...sulla questione dell'Eccezionale sì che andrebbe fatta chiarezza!....Perchè sullo stato di UNC non si può questionare,..ma sulle caratteristiche che la rendono ECZ sì....Però, il problema è che, non essendoci chiarezza, tutti ne abusano..!

....Io, molto umilmente, ho provato a cercare dei "criteri", per definire l'ECZ....(l'ho messo nella sezione Area Tecnica / conservazione, restauro...)...

(Uno dei criteri che ho pensato è proprio quello delle "classi" del metodo gigantiano...come ricorda l'utente Ianva)

Credo che anche per il "eccezionale" non sia poi così complesso. Ci può , anche in questo caso, venire in aiuto la lingua italiana. Eccezionale è ciò che rappresenta la "eccezione" e l'eccezione è ciò che non segue la regola. Quindi ciò che rappresenta una eccezione rispetto alla normale condizione è eccezionale.

Ad esempio un marengo di Umberto I con fondi speculari non è eccezionale, perché ne hanno fatti a palate. Un pezzo da 8 lire di genova con i fondi speculari è decisamente eccezionale invece, perché tutti i pezzi a parte pochi (che sono rarissimi) non presentano questa particolarità.

Altro esempio: i 120 grana sono quasi sempre con i graffi e i fondi opachi, ne trovo uno senza graffi e con fondi speculari? È eccezionale.

Vi sono poi anche aspetti più generici che sono applicabili più ampio raggio: una certa qualità dei rilievi e dei fondi non si riscontrano mai in certe monetazioni se non rarissimamente. E questo a causa delle tecniche di coniazione impiegate. Quando si incontra un pezzo che presenta quelle caratteristiche è eccezionale.

E così via :)

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Inviato

Credo che anche per il "eccezionale" non sia poi così complesso. Ci può , anche in questo caso, venire in aiuto la lingua italiana. Eccezionale è ciò che rappresenta la "eccezione" e l'eccezione è ciò che non segue la regola. Quindi ciò che rappresenta una eccezione rispetto alla normale condizione è eccezionale.

Ad esempio un marengo di Umberto I con fondi speculari non è eccezionale, perché ne hanno fatti a palate. Un pezzo da 8 lire di genova con i fondi speculari è decisamente eccezionale invece, perché tutti i pezzi a parte pochi (che sono rarissimi) non presentano questa particolarità.

Altro esempio: i 120 grana sono quasi sempre con i graffi e i fondi opachi, ne trovo uno senza graffi e con fondi speculari? È eccezionale.

Vi sono poi anche aspetti più generici che sono applicabili più ampio raggio: una certa qualità dei rilievi e dei fondi non si riscontrano mai in certe monetazioni se non rarissimamente. E questo a causa delle tecniche di coniazione impiegate. Quando si incontra un pezzo che presenta quelle caratteristiche è eccezionale.

E così via :)

 Beh..però...se mi consenti..ci sarebbe da discutere molto su questi fondi speculari...non riesco a spiegarmi il perchè..ad esempio...le monete conservate nei Musei o in cassetta di sicurezza non hanno mai fondi speculari, mentre sul mercato ne appaiono a iosa, per ogni tematica monetale...merito forse di certi aiutini? mah.


Inviato

 Perchè diciamocelo chiaramente: le monete vengono pulite e abbellite, eccome..si va dagli ultrasuoni a liquidi più o meno aggressivi, ma nessuno sembra rinuciare a questa operazione...

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