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Inviato (modificato)

Gentili amici del forum

Ho acquistato questo zecchino del Doge Marino GRIMANI che però non riesco ad identificare dai testi in mio possesso ( PAPADOPOLI e CNI)

Tra le innumerevoli varianti dei 2 testi non sono riuscito a trovare quella in mio possesso :( :( :(

Fronte: MARIN.GRIM .S.M.VENET

Retro: aureola di 17 stelle a 5 punte 8 a dx e 8 a sx una sotto i piedi del Cristo e tutta l'iscrizione attorno (SIT T XPE DAT QTV REGIS ISTE DVCA) tutto senza punti.

Per essere precisi il CNI porta una variante senza punti però il dritto non combacia con il rovescio

Qualcuno è in grado di aiutarmi ad identificare la variante moneta?

Devo sospettare la non autenticità della moneta?

Grazie Mario

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Modificato da stella alpina

Supporter
Inviato

Buona giornata

Bel rompicapo........per prima cosa la moneta, a me, sembra genuina e non un falso od una imitazione.

Il D/ lo ascriverei alla variante 114 del CNI; non combacia però il R/

Quest'ultimo sarebbe più simile alla variante 137 del CNI (assenza di interpunzioni), ma le stelle non coincidono né nel numero, né nella loro disposizione....

Non so che pesci pigliare, non ho evidenze per monete simili alla tua, né l'ho vista nei cataloghi che ho a portata di mano.....mi spiace!

Vero è che spesso ci siamo trovati ad avere conii di monete veneziane non censite né dal Papadopoli, né dal CNI e probabilmente questo è l'ennesimo caso.

Aspettiamo di conoscere opinioni anche da parte di altri forumisti.

Saluti

Luciano


Supporter
Inviato

Le dimensioni ed il peso sono congrue?


Inviato

Anche secondo me la moneta è buona. Mai visto neanch'io questo conio in nessun catalogo ne in giro. Ma è possibile che con tutte le varianti che ci sono in giro questa sia una nuova. Non sarebbe la prima volta. Comunque sembrerebbe proprio autentica, e anche interessante. E' una bella moneta. Ciao e buon anno.


Inviato (modificato)

Proprio un bel rompicapo :( :(

Peso 3,45

Dimensioni 20,52mm

Modificato da stella alpina

Inviato (modificato)

Come peso ci siamo,dato che è una moneta circolata. Con grande probabilità è una variante sconosciuta. :) Ciao.

E' bello conoscere un'altro che colleziona Venezia.

Modificato da DOGE82

Supporter
Inviato

Come peso ci siamo,dato che è una moneta circolata. Con grande probabilità è una variante sconosciuta. :) Ciao.

E' bello conoscere un'altro che colleziona Venezia.

Ci siamo si, anche per me è una variante sconosciuta.


Inviato (modificato)

Grazie a tutti e BUON 2012 :good:

Il fatto che probabilmente sia una variante sconosciuta, influisce sulla rarità della moneta :rolleyes:

Modificato da stella alpina

Supporter
Inviato (modificato)

E chi può dirlo?

Attendiamo che si faccia vivo qualche altro "veneziano" più sapiente e pratico di noi e che non sia occupato con i preparativi del veglione.... :pleasantry:

Luciano

Modificato da 417sonia

Inviato

Le varianti delle monete veneziane sono innumerevoli. Se pensiamo che si coniavano 3 milioni di zecchini all'anno e che Marino Grimani è stato in carica 10 anni si può tranquillamente ipotizzare qualche migliaio di coni. E quindi qualche decina di varianti di sicuro.

La moneta, come già detto da altri, è genuina e direi in buona conservazione per il nome. La variante sconosciuta fa sempre piacere per gli studi, ma non credo possa influire sul valore (personalmente non conosco nessuno che collezioni le varianti degli zecchini).

Arka

P.S. Buon Anno Nuovo a Tutti!


Inviato

Grazie Arka delle tue spiegazioni ;)

Buon anno anche a te

Stella Alpina


Inviato

Ciao Luciano

Come avrai letto anche Arka ha dato una sua valutazione di autenticità dello zecchino.

Probabilmente si tratta di una variante non censita. :rolleyes:

Mario


Supporter
Inviato

E' probabile

con tanti conii......chissa', magari ce qualche altro pezzo in giro....

luciano


Inviato

Sicuramente ci saranno altri esemplari in giro, bisogna solo vedere dove sono. Le diverse varianti solitamente non modificano il valore comunque, almeno che io sappia.


Inviato

Grazie DOGE82 per il tuo commento :good:

Anche tu, come 417Sonia e Arka, sostieni senza ombra di dubbio l'autenticità dello zecchino di Marino GRIMANI ;)

Stella Alpina

Inviato (modificato)

Sig. Mario, ….eccomi,

la ringrazio anticipatamente per il suo apprezzamento del mio sito.

…Grazie…

Per decreto dei Provveditori sopra l a zecca, era stato ordinato di non apporre sui ducati poi Zecchini la sigla dei massari.

E’ difficile riconoscere la-le monete in oro eseguite dai massari, perchè alcune tipologie sono mancanti di sigle. Comunque, quasi tutti i massari, per lasciare una traccia indelebile dell’esecuzione delle monete, modificava volutamente alcuni particolari nell’incisione dei conii.

Questi segni potevano essere molteplici come ad esempio la stella, il libro del redentore, l’aureola, oppure il carattere o caratteri della legenda, ma non le interpunzioni.

Solitamente si preferiva modificare l’allegoria perché ben distinguibile e visibile da tutta la popolazione, in questo caso prevalentemente per i commercianti.

Attenzione, i conii dovevano avere tutti le caratteristiche descritte ufficiali dettate dal senato. Pertanto le modifiche potevano essere per esempio una stella più grande, posta sotto i piedi del Benedicente e ben discostata delle altre, oppure i piedi del redentore messi in maniera non allineata o anche il punto messo a mezza asta o più alto e tante altre modifiche. Quasi tutti i massari però lasciavano degli scritti o notizie al di fuori del senato, per rendere riconoscibili le monete eseguite da loro, in segno di vanto.

Potrà farle piacere sapere che la moneta in suo possesso sia stata descritta in alcuni di questi scritti.

La sua moneta è stata eseguita dal massaro Marc’Antonio Querini entrato in carica il 29 dicembre 1595.

Questo massaro si identifica per primo, con la stella ben centrata sotto il piede destro del redentore (non sotto i due piedi come solito) e il secondo piede è coperto dal velo con una punta non allineata al centro. La seconda identificazione sono i caratteri della legende al D/. la M: molto aperta – la A: molto aperta e la Q con la virgola sotto ben evidenziata Marc’Antonio Querini .

Per quanto riguarta i segni di interpunzione nelle legende non hanno nessuna rilevanza dal momento che l’esecuzione dei conii per la legenda veniva affidata ad una manovalanza meno specializzata rispetto a quella dell’allegoria. Il motivo per cui la legenda SIT T XPE DAT QTV REGIS ISTE DVCA non porta segni di punteggiatura è perchè le lettere eseguite sono più grosse di quelle che dovevano essere contenute e per non dovere rieseguire i punzoni il massaro ordina di stampigliare ugualmente il conio senza i punti di spaziatura.

Onestamente, è mia convinzione che anche questo ordine sia stato volutamente dato dal massaro per eseguire il conio, come ulteriore conferma della sua….firma

Quando finirò la parte attuale dei Dogi aggiungerò nel sito le tecniche di esecuzione dei conii - punzoni e la fabbricazione delle monete.

NB:

solitamente valuto l'autenticita' delle monete con una visione diretta.

quando avremo l'occasione per incontrarci sara' mio piacere darle la mia valutazione al costo di un buon caffe'.

Nella speranza di essere stato abbastanza chiaro nel descrivere la sua moneta cordialmente

Rolando Mirko Bordin

Modificato da bordinrolandomirko
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Supporter
Inviato

Caro Rolando, buongiorno

Grazie dell'intervento che, non solo a Mario, ma sono sicuro a tanti altri (me compreso) ha confermato un modus operandi dei massari per riconoscere le monete che non riportavano le loro iniziali.

E' questo un aspetto precipuo di controllo che serviva al massaro e....perchè no, come dici tu, anche di vanto.

Malauguratamente io non ho ancora trovato alcuno scritto che ne parli :unknw:

Ancora grazie

Saluti

Luciano


Inviato (modificato)

Gentile Sig. BORDIN

La ringrazio infinitamente delle sue descrittive spiegazioni.

Sarà un piacere, magari a Verona, farle visionare lo zecchino al costo di un'intera colazione :rofl: :rofl:

Mario

Modificato da stella alpina

Inviato

Caro Rolando, buongiorno

Grazie dell'intervento che, non solo a Mario, ma sono sicuro a tanti altri (me compreso) ha confermato un modus operandi dei massari per riconoscere le monete che non riportavano le loro iniziali.

E' questo un aspetto precipuo di controllo che serviva al massaro e....perchè no, come dici tu, anche di vanto.

Malauguratamente io non ho ancora trovato alcuno scritto che ne parli :unknw:

Ancora grazie

Saluti

Luciano

grazie a voi ... a presto

ROLANDO


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