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IGNORED

La biblioteca del collezionista


Risposte migliori

Vorrei parlare oggi della base di ogni buona raccolta numismatica, i LIBRI.

Pertanto vi chiedo: secondo voi quali sono i libri base che devono esserci in una biblioteca di un collezionista di monete del Regno delle Due Sicilie, Regno di Napoli e Regno di Sicilia?

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Awards

Per cominciare

Cagiati, Le monete del reame delle Due Sicilie

Spahr, Le monete siciliane: dagli Aragonesi ai Borboni, 1282-1836. Banco di Sicilia. (2 voll.). Palermo 1959

Id, Le monete siciliane dai bizantini a Carlo I d'Angiò: 582-1282. Graz 1976

Fabrizi, MIR, Napoli. Pavia 2010

I Bollettini del Circolo Numismatico Napoletano.

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Bravo Liut

io aggiungerei il CNI vol.XVIII vol.XIX e vol.XX

i Volumi edizioni D'Andrea

Maugeri Le monete degli aragonesi in Sicilia

Guglielmi La monetazione degli Svevi nel'Italia meridionale

Pannuti e Riccio Le monete di Napoli

questi mi vengono in mente,ma basta prendere il volume della Travaini Le Zecche italiane fino all'unità,e lì si trovano un sacco di indicazioni ,se non tutte.

--Salutoni

-odjob

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Non dimentichiamo la bibliografia presente nella Lamonetapedia.

http://www.lamonetap...poli.2C_Sicilia

Un consiglio, se hai la possibilità non fartelo mai mancare un buon libro ;).

A dire il vero prima di aprire questa discussione ho consultato con attenzione tutta la bibliografia di Napoli e Sicilia presente in lamonetapedia, ma onestamente sono stato preso da alcuni dubbi del tipo "è aggiornata?", "i libri citati sono rari o si trovano?", ecc... E' normale che, esclusi i classici, se non si è avuta una visione diretta o letta una recensione del libro si è sempre presi da parecchie domande

Ad esempio sono curioso di leggere e magari avere questa pubblicazione

GRIERSON Philip ,TRAVAINI Lucia , Medieval European Coinage: Volume 14, South Italy, Sicily, Sardinia.

Ma personalmente so solo il titolo e poche altre notizie e mi sento abbastanza frenato sotto questo punto di vista nel prendere altri libri. Per questo chiedo consigli a chi magari possiede già tali pubblicazioni :D

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Awards

Avete dimenticato il libro della Travaini sulla monetazione normanna, fondamentale per questo periodo. Poi vi sono diverse monografie dedicate a zecche e periodi in particolare. Oppure volumi che hanno fatto la storia come il Sambon. Ci sarebbe veramente tanto da indicare e sarebbe più opportuno che tu indicassi una zecca o un periodo per una indicazione più precisa. Trovare uno studio che sia totalmente aggiornato è praticamente impossibile, a meno che non sia stato pubblicato ieri. Ogni testo ha le proprie lacune, in particolare esse si acuiscono e crescono con il tempo, con l'evolvere delle conoscenze sul tema. E' un limite intrinseco di ogni pubblicazione.

Comunque, con tutto il rispetto per le pubblicazioni prima indicate, ma con il MEC 14 si va su tutt'altro pianeta. E' un volume che può essere adoperato da un collezionista, purché capisca l'inglese (è scritto in inglese) altrimenti si limiterà a vedere solo la sezione del catalogo con le monete fotografate, ma è indispensabile per chi intende studiare le monete del Sud Italia, della Sicilia e della Sardegna di quel periodo. La differenza essenziale è che gli altri volumi indicati hanno una impronta collezionistica, una rassegna di monete più o meno vasta, con qualche breve accenno storico e sul monetato, di solito una paginetta o qualcosa in più (a volte anche solo mezza pagina), nel quale si è sintetizzato al massimo, o forse al minimo (dipende dalle conoscenze sul tema del lettore), quanto noto al momento. Il MEC indaga le fenomenologie, le problematiche circolatorie, il contesto storico e l'evoluzione politica, prima ancora di essere un catalogo. Purtroppo non vi sono rappresentate in esso tutte le monete che invece sono descritte nella sezione manualistica, ma sarebbe stato difficile poterle reperire tutte, inoltre si fa riferimento per gran parte di queste monete a quelle conservate presso il Fitzwilliam Museum, ex collezione Grierson.

Asserire se è meglio un testo piuttosto che un altro è complicato ed è sempre soggettivo, in quanto dipende cosa il lettore ricerca, ossia se la semplice rassegna delle monete di indirizzo collezionistico oppure il dettaglio da studio (ma più complesso nella sua consultazione). L'ideale è possedere quanti più volumi possibili sui temi di interesse, meglio se tutti, ma se proprio si è obbligati a scegliere conviene sempre orientarsi verso studi che presentino meno errori possibili, più certezze o verità possibili, con maggiore argomentazioni storiche e soprattutto documentali e non righe striminzite sul "di tutto di più", con solide conoscenze di base e non solo fondati su teorie o visioni celestiali come a volte si legge e che ovviamente dopo poco finiscono in una bolla di sapone. Il rischio da evitare sempre è quello di essere portati fuori strada, e francamente se si volesse stare dietro a tutte le cose scritte e passate per buone chissà dove si andrebbe a finire...Il discorso è valido per ogni tipo di monetazione e per ogni evo. Logicamente si deve partire dal presupposto che in numismatica, come in qualsiasi scienza o disciplina, c'è chi conosce di più e chi conosce di meno, chi è più ferrato su una tematica e chi su di un'altra, ed il lettore farà spesa di ciò se non sceglie bene, ma il lettore stesso ha l'arma del feedback, ossia sarà lui a decidere se per il proprio bagaglio culturale quello specifico volume sarà adeguato oppure no.

Ritornando al MEC, ti consiglio vivamente, per le ragioni sopra indicate, di acquistarlo, sebbene comunque siano passati molti anni dalla sua pubblicazione e siano presenti svariate lacune oppure aggiornamenti da mettere in conto, come è logico che sia. Resta un fatto però, gli autori sono una garanzia.

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Riprendendo le considerazioni di sopra efficacemente illustrate da Gionata, e sposando in pieno il suo punto di vista, mi sembra utile colmare la lacuna di un testo davvero fondamentale, per quanto poco citato o forse oggi di difficile reperibilità. Mi riferisco all'epico "La riforma monetaria angioina e il suo sviluppo storico nel Reame di Napoli" di Luigi dell'Erba, edito per la prima volta negli anni '30 per l'Archivio storico per le Provincie Napoletane e ristampato dalla Forni negli anni '80 dello scorso secolo. A dispetto del titolo verboso e fuorviante, si tratta di una rassegna storica completa di tutti i tipi monetali napoletani (suddivisi per metallo) coniati dalla riforma di Carlo I d'Angiò alla caduta dei Borboni. Un excursus appassionante e oserei dire quasi "letterario" che non tralascia nessun aspetto, dalle considerazioni storiche a quelle più squisitamente tecniche ed economiche del fenomeno preso in esame. Opera lodevole per completezza e semplicità di consultazione, che ha il merito di riunire in una trattazione organica il succo di molti scritti del periodo "eroico" degli studi di numismatica partenopea. I tanti interventi dei Fusco, dei Sambon, di Prota, di Cagiati che oggi risultano davvero introvabili, salvo sporadiche apparizioni. Un libro la cui lettura va certamente affiancata all'opera di catalogazione intrapresa dagli autori sopra menzionati (personalmente suggerisco la consultazione incrociata di Pannuti-Riccio e CNI), ma che serve ad integrare la visione dei singoli tipi monetali a nozioni essenziali sulle circostanze storiche, sociali e tecniche in cui sono stati prodotti. Credo che il compianto Grierson e l'instancabile Travaini avessero in mente proprio di incrociare una trattazione storica come quella di Dell'Erba all'opera tassonomica della mera catalogazione quando intrapresero il ponderoso lavoro che ha dato origine al MEC. Un capolavoro credo inarrivabile, ma che è purtroppo limitato alla monetazione medievale e "proto-rinascimentale" del meridione e delle isole, e può essere per alcuni di difficile approccio per ragioni linguistiche. Opera simile a quella di Dell'Erba, persino più approfondita anche se inevitabilmente frammentata è quella portata avanti dal Dottor Giovanni Bovi sul B. C. N. N. e lodevolmente raccolta in un solo volume dal titolo Studi di numismatica del Dottor Giovanni Bovi (1934-1984), edito a Napoli nel 1989 dalla vedova Luisa Mastroianni Bovi. Contiene studi monografici di assoluta eccellenza, particolarmente su periodi "ostici" e poco esplorati come quello vicereale, ma copre quasi tutta la monetazione napoletana, con pochi vuoti, oltre ad interessantissimi excursus di medaglistica. Opera di difficilissima consultazione a causa del peso titanico del volumone (mi pare di ricordare qualcosa come 2000 pagine circa per forse 10 kilogrammi di peso: personalmente, l'avrei suddiviso in 5 o 6 volumi più snelli) e della tendenza a perdere fogli, per cui consiglio frequenti allenamenti in palestra e l'uso di un leggio claustrale, ma che risulta a mio giudizio davvero indispensabile e difficilmente eguagliabile per accuratezza e documentazione. Attendo ancora invano una raccolta analoga per gli studi preziosissimi di Michele Pannuti, di cui mi limito a ricordare "Un secolo di grande arte nella monetazione di Napoli (1442-1556)", trattazione tra le più complete e approfondite del periodo aragonese e della monetazione di Carlo V, oltre che catalogo illustrato delle più importanti collezioni su questo periodo. Sullo stesso periodo mi preme segnalare gli studi monografici di Mario Rasile su cavalli e coronati. Altra catalogazione importante, ma monotipo, è quella operata da Mario Traina sulle piastre di Ferdinando II di Borbone. Ma possiamo ritenerci fortunati di vivere nella generazione dei Di Rauso, dei Barbieri, dei D'Andrea, Andreani, Perfetto, Maucieri e di tanti altri giovani studiosi che stanno dando lustro a questa disciplina, seguendo il sentiero indicato dai "padri" e aggiornandolo alle tecnologie e alla sensibilità del nuovo millennio. Sono state già menzionate le ormai indispensabili opere di catalogazione intraprese da alcuni di loro, e personalmente vorrei presto vedere in libreria un'antologia di scritti del nostro Curatore, che troppe volte mi sono lasciato sfuggire... Ovviamente, come consigliato da Liutprand, vanno considerati molto anche i cataloghi d'asta, molti dei quali pressoché "antologici" come gli ormai legendari NAC (12 e 16 in particolare), "Civitas Neapolis" e "Utriusque Sicilae" della Varesi e tanti altri, per cui potrai consultare utilmente il thread aperto in questo forum al titolo "Le grandi collezioni del passato". Diciamo che i "testi sacri" del collezionista si possono utilmente suddividere in tre categorie, tre idealtipi mai puri, in quanto ogni opera ha il suo disegno e costruisce in modo originale il suo lettore ideale. Opere di catalogazione (Cagiati, Pannuti-Riccio, CNI, D'Andrea-Andreani, Perfetto, etc.), trattazioni speculative di maggior respiro scientifico (Dell'Erba, Lazari per le sole zecche abruzzesi, De Sopo per le tecniche di coniazione, con il MEC che unisce magistralmente questa vocazione "speculativa" a quella più tassonomica), saggi altrettanto approfonditi ma a carattere monografico (i tanti estratti del BCNN, del Supplemento al Cagiati, Miscellanea Numismatica, CN, PN, Monete Antiche, i Quaderni del circolo Mario Rasile, etc.). Assieme ai cataloghi d'asta, sono a mio giudizio tutti indispensabili, perché è il loro intreccio a costruire l'edificio e a sviluppare conoscenze e spirito critico. Buona lettura!

Modificato da JunoMoneta
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:clapping: Bravissimi, nei testi riportati negli ultimi due post è racchiusa tutta la storia monetale dell'Italia Meridionale;

per par condicio e rimanendo nell'epoca attuale, non lascierei trascurate le monografie del Rasile e quelle di Ruotolo.

Consiglierei poi due cataloghi/prezzari fondamentali:

1) Le monete Borboniche delle Due Sicilie, periodo 1799 - 1860, D'Incerti Vico;

2) Prezzi e rarità delle monete della zecca di Napoli secondo il testo di Pannuti e Riccio, De Falco Alberto Napoli 1988.

Ciao

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Varesi, MIR. Sicilia.

Il MIr Sicilia ha molte lacune, a mio avviso non è un testo da consultare da studio ma come prezziario.

Se si cerca un catalogo online consiglio http://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-RS ci sono molte monete inedite ed è aggiornato con i nuovi studi.

Ha un ottimo curatore :rolleyes: .

Scherzi a parte, credo che può essere un ottimo strumento per iniziare.

Antonio

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