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Bottoni napoletani ... non saranno monete ma...


Risposte migliori

Complimenti a Pogo per la splendida collezione e per la scelta del fondo "calligrafico" che impreziosice la visione di questi frammenti di storia.

Notando la presenza dei gigli in numero variabile su alcuni dei bottoni postati mi si è affacciata una domanda: vi risulta che il numero dei gigli fosse correlato al diverso grado degli ufficiali come indicato per le spalline nel decreto sui distintivi di grado del 1830 che ho citato sopra?

Sul mio libro non sono riuscito a reperire molte informazioni sui bottoni, a parte le sporadiche informazioni raccolte in qualche passaggio e puntualmente riportate. Da quanto letto, pare che l'incendio all'Archivio di Stato di Napoli nel 1876 abbia distrutto in gran parte proprio la sezione che includeva gli incartamenti sul vestiario, da qui forse la difficoltà nella classificazione di piccoli dettagli del vestiario, come i bottoni.

So che il principale riferimento per le divise napoletane borboniche è costituito dall'opera "Tipi militari dei differenti corpi che compongono il Reale Esercito e l'Armata di Mare di S. M. il Re del Regno delle Due Sicilie" illustrata dai disegni di Zezon e pubblicata tra il 1850 e il 1856, di solito indicata sinteticamente come Zezon. Non ho la fortuna di possedere una copia recente di quel volume, e mi domando se lì si trovino informazioni più dettagliate sui bottoni. Mi chiedo se qualcuno di voi la possieda e possa fornirci più precisi riscontri...

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Ho il testo di Antonio Zezon del 1850 con le relative tavole a colori. Appena posso vado a leggere eventuali notizie sull'argomento e le posterò.

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buonasera a tutti,dopo l'intervento di pogo,che peraltro ringrazio,credo ci sia poco da discutere sulla paternità dei bottoni da me postati,mi dispiace sapere che siano sabaudi e non borbonici,ci tenevo tanto ad averne qualcuno,ma va bene così,ovviamente questo non mi farà desistere nel ricercarne degli altri e per questo vorrei chiedere gentilmente a pogo dove potrei reperire il testo che ha citato in questa discussione,infine volevo ringraziare Francesco per lo spirito e la dedizione che ci mette nello studio e nella divulgazione della storia dei nostri(almeno miei)avi borbonici...

Spero che i link che allego non vengano visti come pubblicità ingiustificata ma il testo in questione è reperibile, anche on line, presso l'editore

http://www.mucchiedi...duct-flyer.html

e ai seguenti inidrizzi:

http://www.ibs.it/co...i-italiani.html

http://www.hoepli.it...88870003079.asp

Il miglior prezzo è offerto dalla hoepli

ciao

Mario

grazie per le dritte...

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Grazie ancora ..

Lo Zezon credo presenti solo figurini militari nei quali i bottoni, per forza di cose, non sono visibili .

Se siete interessati all'argomento vi consiglio i vari testi dello " SME - UFFICIO STORICO " sull'esercito borbonico .

In questi volumi potrete trovare alcune raffigurazioni di bottoni .

Il numero di gigli non dipendeva dal grado, faccio presente che essi non erano neanche presenti su molti bottoni militari borbonici .

Per esempio i bottoni della fanteria riportavano solo il numero del reggimento, quelli dell'artiglieria erano decorati da una pila di palle di cannone coronata, quelli dei generali un trofeo d'armi .. essi inoltre variavano con le varie ordinanze che si succedevano col passare degli anni ..

Modificato da pogo
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complimenti davvero un'interessantissima discussione.

Molto belli anche i bottoni, sembrano davvero delle opere d'arte. :good:

Ho anch'io dei bottoni ma sicuramente non sono borbonici, dovrò identificarli! <_<

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complimenti davvero un'interessantissima discussione.

Molto belli anche i bottoni, sembrano davvero delle opere d'arte. :good:

Ho anch'io dei bottoni ma sicuramente non sono borbonici, dovrò identificarli! <_<

A dire il vero anche io avrei dei bottoni napoletani marchiati DE GREGORIO del periodo 1850-1860 con stemmi nobiliari da identificare. A tal proposito desidererei chiedere se c'è qualcuno di buona volontà in grado di darmi una mano. :help:

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Con l'aiuto di Ciro La Rosa responsabile della sezione araldica del Sud http://www.ilportale...agine_di_Storia_ , siamo riusciti ad identificare lo stemma nobiliare di questo bottone, si tratta della celebre famiglia de'Medici di Ottaviano, eccovi alcune pagine web inerenti alla storia di questa importante famiglia.

http://www.ilportale.../cognomi_m2.htm

http://www.nobili-na...i.it/Medici.htm

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Da www.nobili-napoletani.it

L’illustre famiglia dè Medici di Firenze, ascritta al Libro dei Priori dal 1291, salì tre volte sul soglio pontificio con Leone X, Clemente VII e Leone XI.

ALESSANDRO(1556†1605) intraprese la carriera ecclesiastica, fu vescovo di Firenze, Legato del Papa in Francia e il 1° agosto 1605 fu eletto Pontefice col nome di Leone XI.

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Padiglione o gonfalone

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Papa Leone XI

I dé medici di Ottajano aggiunsero, nel capo del loro stemma, il gonfalone d'oro con le chiavi, su sfondo azzurro. Il gonfalone, detto anche padiglione o ombrellino, è aggiunto nelle insegne araldiche dalle famiglie che hanno dato un Papa alla Chiesa.

Il fratello BERNADETTO fu il primo a trasferirsi a Napoli, acquistò il feudo di Ottaviano (NA) da Cesare Gonzaga, principe di Molfetta.

Il Casato, nella linea dei marchesi di Castellina(1628), nel Napoletano ottenne nel 1625 il titolo di marchese di S. Angelo in Grotte, in <a href="http://www.nobili-napoletani.it/Province_Regno_Napoli.htm">Terra di Molise, con RAFFAELLO dè Medici, titolo trasmesso per successione al figlio GIOVANNI.

La linea di Ottaviano passò a Napoli nel 1565 con OTTAVIANO dè Medici, ove nel 1608 fu iscritta al Real Monte di Manso, nel 1686 fu aggregata al Patriziato del Seggio di Montagna e, dopo l’abolizione dei Sedili (1800), fu iscritta nel Libro d’Oro napoletano.

Fu insignita dei titoli di principi di Ottaviano (1600), duchi di Sarno (1693) e di Miranda (per successione casa Caracciolo-Gaetani).

Ottenne le onorificenze del Grandato di Spagna di 1^ classe, Reale Ordine di S. Gennaro e dell’Ordine di S. Ferdinando e del Merito.

LUIGI dè Medici (Napoli,1759Madrid,1830) nel 1791 fu reggente del Tribunale della Vicaria; seguì re Ferdinando IV di Borbone in Sicilia quando si instaurò la Repubblica Napoletana del 1799. Nel 1814 partecipò, quale Ministro degli Affari Esteri, al Congresso di Vienna per ottenere il riconoscimento del Regno delle Due Sicilie; morì a Madrid dove si era recato per assistere al matrimonio tra Maria Cristina di Borbone e il re di Spagna Ferdinando VII.

Il titolo di duca di Miranda passò in casa dè Medici a seguito di matrimonio celebrato nel 1822 tra Giuseppe (Napoli,1803†ivi, 1874), principe di Ottaiano e duca di Sarno, e Anna Maria Gaetani dell’Aquila d’Aragona(1801†1850), duchessa di Miranda.

La linea secondogenita, discendente da ALESSANDRO (17771843), maresciallo di campo dell’esercito napoletano, e da Francesca d’Aquino (1871), ottenne per successione casa Carmignano i titoli di marchese di Acquaviva e di Fornelli, a seguito di matrimonio tra il marchese GOFFREDO dè Medici (18621886) e Carmela Carmignano (1880), marchesa di Acquaviva e di Fornello. I detti titoli passarono al figlio ALESSANDRO (n. Napoli, 1863) che morì senza lasciare eredi.

ALBERTINI:Michele (1771†1832), patrizio napoletano, principe di Ottaiano e duca di Sarno, sposò, in prime nozze, nel 1801 Maria Isabella Albertini (Napoli,1784+1819), figlia di Gaetano, principe di Cimitile.

d’AQUINO: Alessandro(1777†1843), patrizio Napoletano, capo del dipartimento d’intendenza generale nel 1816, fratello del principe Michele(1771†1832), sposò nel 1821 Francesca d’Aquino (1800†1871), figlia del barone Luigi Antonio d’Aquino.

CAPECE MINUTOLO: Maria Teresa (n. Napoli, 1867), sorella di Andrea dei principi di Ottaviano, sposò a Napoli nel 1904 il nobile Gaetano Capece Minutolo di S. Valentino.

MARULLI: Michele (Napoli,1823 † ivi, 1883), patrizio napoletano, principe di Ottaiano, duca di Sarno e di Miranda, Senatore del Regno d’Italia nel 1876, Gran Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. sposò nel 1842 Giulia Marulli (18261849), figlia di Gennaro duca di San Cesario.

Modificato da francesco77
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Altro bellissimo bottone napoletano ottocentesco prodotto da De Gregorio (Montecalvario), sono riuscito ad identificare lo stemma nobiliare, famiglia Piromallo Capece Piscicelli. Ecco alcune notizie su questa importante famiglia nobiliare. http://www.nobili-napoletani.it/Piromallo.htm http://www.ilportaledelsud.org/cognomi_p2.htm

Da www.nobili-napoletani.it

"La famiglia Piromallo, originaria della Spagna, si trasferì nel Napoletano ai tempi di re Ferdinando il Cattolico; ottenne il feudo di Montebello col titolo di barone.

Capostipite fu il conte DOMENICO Piromallo, che morì eroicamente nel 1528 per difendere, con la carica di comandante, il castello di Crotone.

Al Casato pervenne il titolo di duca di Capracotta per successione Casa Capece Piscicelli: don GIACOMO Piromallo nel 1804 sposò donna Beatrice Capece Piscicelli (1781†1859), duchessa di Capracotta alla morte del fratello Antonio (1785†1839) deceduto senza figli.

Dal matrimonio nacque GIUSEPPE Piromallo Capece Piscicelli (Messina,1808San Sebastiano al Vesuvio, 1882) che aggiunse al suo cognome quello della madre; sposò la marchesa Luisa d’Andrea (Napoli,18061880).

GIOVANNI (Napoli, 1840ivi, 1906), figlio di Giuseppe e di Luisa d’Andrea, barone di Montebello, ereditò dalla nonna il titolo di duca di Capracotta (riconosciuto nel 1889) e dalla madre il titolo di marchese (riconosciuto nel 1891); sposò donna Angela Macario.

Nel 1904 i fratelli: marchese GIOVANNI, duca di Capracotta, e il conte e marchese GIACOMO furono autorizzati ad aggiungere al proprio cognome quello di Capece Piscicelli; a Giovanni (linea primogenita) solo per la sua persona, a Giacomo per sé e la sua discendenza (linea secondogenita). "

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mi levi una curiosità? ma perchè i nobili portavano bottoni personalizzati? o meglio appartenevano ai loro abiti o a qualche particolare tipo di personale dei loro palazzi o alle loro divise militari?

Erano sicuramente bottoni appartenenti ai loro abiti civili o da cerimonia, erano commissionati da loro stessi ai fabbricanti di bottoni. Qualche esperto di bottoni in ascolto potrà essere certamente più preciso, attendiamo altri commenti. Grazie a tutti per l'attenzione.

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ciao a tutti,complimenti anche a Francesco per i suoi bottoni,devo dire che questi piccoli oggetti suscitano in me un certo interesse,mi sa che devo prendermi un libro per non acquistare una cosa per un'altra,comunque approfitto per mostrarvi questi due bottoni appena acquistati sperando che possiate darmi qualche informazione in più...

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Bellissimi ed interessanti, attendo con impazienza il commento di pogo sulla loro datazione.

il venditore dice che la C e la R sotto la corona stanno per Carlo Re,quindi sarebbero bottoni usati nel periodo di regno di Carlo di Borbone,ma da una ricerca veloce che ho fatto su internet le scuole pie sono nate a napoli solo nell'inizio 900,quindi se cosi fosse le due lettere citate non corrisponderebbero più a Carlo di Borbone,comunque nella parte posteriore c'è scritto:DE GREGORIO-MONTECALVARIO-NAPOLI.

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Ciao !

In effetti, anche in questo caso, la descrizione data dal venditore su ebay era inesatta .. RC non è l'acronimo per Re Carlo ma sta per Reale Collegio delle Scuole Pie .

Il nome del fabbricante al retro, tranne rarissimi esempi, cominciò a essere inserito a partire dal 1820 circa ..

Il tuo bottone è, a mio avviso, databile tra il 1820 e il 1860 ..

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Ciao !

In effetti, anche in questo caso, la descrizione data dal venditore su ebay era inesatta .. RC non è l'acronimo per Re Carlo ma sta per Reale Collegio delle Scuole Pie .

Il nome del fabbricante al retro, tranne rarissimi esempi, cominciò a essere inserito a partire dal 1820 circa ..

Il tuo bottone è, a mio avviso, databile tra il 1820 e il 1860 ..

ciao e grazie per le notizie,volevo chiederti se l'autorizzazione a fabbricare questi bottoni veniva dalla casa reale,visto che è presente la corona, o erano realizzazioni private,scusami per le tante domande...

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A mio avviso, la corona non è riferita a un'autorizzazione ma a il fatto che il Collegio fosse "Reale" .. credo che i fabbricanti di bottoni non avessero bisogno di nessuna particolare autorizzazione, molto raramente si vede sottolineato al rovescio il fatto che la ditta fornisse bottoni anche alla Casa Reale, per esempio la francese "Manufacture Royale de La Charité sur Loire" di fine '700 .

Le domande mi fanno molto piacere, non ci sono molto persone interessate a questo genere di collezionismo, e occupandomene da un po' di anni mi fa piacere condividere il poco che so ..

Tra le altre cose ho controllato per il tuo bottone del "Collegio MIlitare", posso dirti che rimase in uso fino al 1874 quando venne sostituito da un normale bottone liscio argentato e bombato .

Se ti può far piacere posso postare qualche altro bottone da livrea napoletano .

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A mio avviso, la corona non è riferita a un'autorizzazione ma a il fatto che il Collegio fosse "Reale" .. credo che i fabbricanti di bottoni non avessero bisogno di nessuna particolare autorizzazione, molto raramente si vede sottolineato al rovescio il fatto che la ditta fornisse bottoni anche alla Casa Reale, per esempio la francese "Manufacture Royale de La Charité sur Loire" di fine '700 .

Le domande mi fanno molto piacere, non ci sono molto persone interessate a questo genere di collezionismo, e occupandomene da un po' di anni mi fa piacere condividere il poco che so ..

Tra le altre cose ho controllato per il tuo bottone del "Collegio MIlitare", posso dirti che rimase in uso fino al 1874 quando venne sostituito da un normale bottone liscio argentato e bombato .

Se ti può far piacere posso postare qualche altro bottone da livrea napoletano .

e me lo chiedi?puoi postare tutto quello che vuoi,oltre a me saranno contenti anche altri utenti,volevo chiederti dove è possibile trovarne degli altri a parte le aste on-line?

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Genny....ma allora ti è scoppiata la passione :clapping: per questi oggetti.....attento perchè da come mi è sembrato di capire è molto difficile collezionarli e soprattutto studiarli.

Un saluto

P.S. vorrei fare anche i complimenti a pogo per le notizie che ci fornisce in merito.

Modificato da peter1
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Genny....ma allora ti è scoppiata la passione :clapping: per questi oggetti.....attento perchè da come mi è sembrato di capire è molto difficile collezionarli e soprattutto studiarli.

Un saluto

P.S. vorrei fare anche i complimenti a pogo per le notizie che ci fornisce in merito.

ebbene si caro peter,oltre a collezionarli e studiarli e anche difficile reperirli.

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Per quanto riguarda il reperimento, posso dirti che non esiste un mercato vero e proprio per questo genere di oggetti, credo che il modo migliore per trovarne sia ancora frequentando i vari mercatini dell'antiquariato ..

Io qualcosa di doppio dovrei avere ..

Eccoti alcuni bottoni da livrea napoletani, se qualcuno riesce a riconoscere qualche stemma ....

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