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Nero et Drusus Caesares, le vittime dell'invidia.


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Salve a tutti.

In apertura vorrei porgere innanzitutto i miei auguri di buone feste a tutti gli utenti. Dato che era da un po' che non postavo qualche ricerca, oggi porto alla vostra attenzione la vicenda, per quanto possa essere scarna, di due fratelli poco noti appartenenti alla dinastia Giulio-Claudia. Scarna perchè ci sono pervenute notizie superficiali e non approfondite: perfino la storiografia antica ne parla in modo marginale.

Cenni biografici.

Nerone Giulio Cesare Germanico e Druso Giulio Cesare Germanico furono entrambi figli del famoso e abile generale Germanico che durante il I secolo d.C. si era costruito una reputazione talmente solida da essere divenuto uno degli uomini più importanti di tutta la Roma imperiale. Loro madre era Agrippina Maggiore. Nerone era nato nel 6 d.C. e Druso nel 7, così come le loro sorelle erano nate l'una ad un anno di distanza dall'altra. Entrambi potevano vantare nobili ascendenze: da parte di padre discendevano da Marco Antonio e da Ottavia Minore, sua moglie. Da parte di madre, invece, i due fratelli erano nipoti di Giulia Maggiore la figlia di Augusto. Nerone e Druso Cesari erano i primi dei nove figli avuti dalla famosa coppia aristocratica: alcuni morirono ancora in tenera età e ne sopravvissero solo sei, tre maschi e tre femmine. Essi erano: Nerone Cesare, Druso Cesare (il terzo nella famiglia Giulio-Claudia a portare questo nome) e Caio Cesare, il futuro Imperatore meglio noto con il nomignolo di Caligola, poi Drusilla, Livilla (la seconda con questo nome) e Agrippina Minore futura sposa dell'Imperatore Claudio e madre di Nerone l'Imperatore (figlio di Agrippina Minore e di Domizio Enobarbo, poi adottato da Claudio). Nel 20 d.C. Nerone Cesare prese come moglie Giulia Livilla, figlia di Druso Minore e Claudia Livilla, mentre Druso sposò Emilia Lepida. Di nobili natali, figlia di Marco Emilio Lepido, imparentato anch'esso con il Princeps, ella apparteneva ad una delle famiglie romane repubblicane più in vista e dalla fama più controversa che lo Stato abbia conosciuto. Il matrimonio di Druso fu sicuramente più infelice di quello del fratello: Emilia, infatti, non gli era di certo fedele e nascondeva le sue colpe accusando il marito. Infine, Emilia Lepida fu colta in flagrante adulterio con uno schiavo e, dinanzi alla sua colpevolezza, oramai innegabile, si suicidò. L'Imperatore Tiberio adottò Germanico loro padre prima che questi morisse ancora giovane deludendo tutti coloro che avevano creduto in lui per una possibile sua successione al trono imperiale dopo la scomparsa di Tiberio. Dopo la morte di Druso Minore, anch'egli giovane erede designato, Nerone e Druso Cesari furono scelti dall'Imperatore come suoi successori e affidati al Senato. Si era nell'anno 23 d.C. Ma i tempi felici, se mai erano esistiti, stavano per terminare: Tiberio si ritirò a Capri e lasciò Roma nelle mani del Prefetto del Pretorio Seiano, conosciuto per le sue condanne sommarie. Infatti, Nerone Cesare e sua madre, Agrippina Maggiore, sopravvissuta al marito Germanico, caddero vittime di una delle sue persecuzioni: accusato di omosessualità, di immoralità e di avere dei piani per sovvertire l'ordine pubblico costituito, Nerone Cesare fu esiliato sull'isola di Ponza, dove morì nel 30 d.C. non si sa se di fame o suicida. Secondo Svetonio Nerone fu condotto al suicidio perchè il Senato inviò nella sua residenza a Ponza un carnefice che lo intimorì mostrandogli gli strumenti del mestiere (lacci e uncini) inducendolo alla morte. A Druso, invece, colui che possiamo definire "il fratello più sfortunato" tra i due, toccò una sorte peggiore: accusato di ordire congiure contro la persona dell'Imperatore Tiberio, fu prima imprigionato un anno dopo la morte del fratello per poi essere trasferito nei sotterranei bui del palazzo di Tiberio. Qui morì di fame nell'anno 33 d.C. Secondo la testimonianza di Tacito, uno dei massimi storici della romanità, Druso, rinchiuso nel palazzo, giunse a cibarsi dell'imbottitura del letto in mancanza di qualcosa da mettere sotto i denti. I resti di entrambi furono dispersi così bene che nessuno riuscì più a ricomporre i cadaveri. Sotto il regno di Caligola, invece, furono erette due statue per ricordo dei suoi fratelli scomparsi.

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Nerone Cesare, in panoplia completa da parata, si presenta a Tiberio salutandolo militarmente. Particolare del Gran Cammeo di Francia, Cabinet des Mèdailles della Bibliothèque Nationale de France.

Modificato da Caio Ottavio
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Le monete.

Come già detto, anche in questo caso la monetazione dell'epoca riesce a restituirci una parte di quella storia che i biografi e gli scrittori non hanno saputo o non hanno potuto tramandarci. Le monete coniate dalla zecca di Roma per Nerone e Druso Cesari sono state tutte battute dopo la loro morte per volere dell'unico fratello maschio sopravvissuto: Caio Cesare, ovvero Caligola, l'unico che ne onorò la memoria attravero l'erezione di statue (vedi sopra) e l'emissione di monete.

- Monete della zecca di Roma:

1) AE Dupondio coniato sotto Caligola tra il 37 e il 38 d.C.

D/ NERO ET DRVSVS CAESARES, Nerone e Druso Cesari a galoppo verso destra.

R/ C. CAESAR AVG. GERMANICVS PON. M. TR. POT., intorno ad S-C larghi nel campo.

Rif.: Cohen 1; RIC 34.

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Modificato da Caio Ottavio

Inviato (modificato)

2) AE Dupondio coniato sotto Caligola tra il 40 e il 41 d.C.

D/ NERO ET DRVSVS CAESARES, Nerone e Druso Cesari a galoppo verso destra.

R/ C. CAESAR DIVI AVG. PRON. AVG. P. M. TR. P. IIII P. P., intorno ad S-C larchi nel campo.

Rif.: Cohen 3; RIC 49 (Caligola).

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Modificato da Caio Ottavio

Inviato

- Monete emesse nelle Colonie e nelle Province:

1) AE Asse coniato a Cartagho Nova in Spagna sotto Tiberio.

D/ TI CAESAR DIVI AVGVSTI F AVGVSTVS P M, testa nuda di Tiberio a sinistra.

R/ NERO ET DRVSVS CAESARES QVINQ C V I N C, teste faccia a faccia di Nerone e Druso Cesari.

Rif.: Cohen 4; RPC 179, SNGCop 500.

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2) AE Asse coniato a Caesar Augusta sotto Tiberio.

D/ TI CAESAR DIVI AVGVSTI F AVGVSTVS, testa laureata di Tiberio a destra.

R/ NERO CAESAR DRVSVS CAESAR II VIR C C A, teste faccia a faccia di Nerone e Druso Cesari.

Rif.: Cohen 2.


Inviato

Ciao Caio Ottavio,

in effetti di numismatico imperiale non c'è molto.

Per cui per contribuire mi son rivolto a qualche moneta provinciale:

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Nero & Drusus Caesar, with Agrippina Junior, Drusilla, and Julia. Died AD 31 and 33, respectively. Æ 24mm (7.71 g, 12h). Apamea in Bithynia mint. Struck after AD 38. • DRVSVS • NERO • CAESARES • DD, bare heads of Drusus and Nero Caesars vis-à-vis / AGRIPPINA DIVA DRVSILLA IVLIA, C • I • C in exergue, Gaius' three sisters standing facing: Agrippina (as Ataraxia-Securitas) leaning on column, holding cornucopia, placing hand on Diva Drusilla (as Homonoia-Concordia), holding phiale and cornucopia, and Julia (as Tyche Soterios-Fortuna Redux) holding rudder and cornucopia. RPC Supp. 2, 2014/3; Corsten -; cf. RG p. 252, note 2; SNG Tübingen -; SNG von Aulock -; SNG Copenhagen -

... ritratto familiare ...

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CAESAR AUGUSTA (Zaragoza)

d=27 mm

TIBERIUS, 14-37. With Drusus and Nero Caesares (as duoviri). As. AE 11.79 g. CAESAR. DIVI. AVGVSTI. F. AVGVSTVS Laureate head r. Rev. C. C A. NERO. CAESAR. DRVSVS. CAESAR. II.VIR Bare, facing heads of Nero and Drusus. RPC I, 343. Alvarez Burgos 64, 254. Rare. Dark green-brown patina. Good very fine.

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SPAIN, Carthago Nova. Tiberius, with Nero and Drusus, Caesars. AD 14-37. Æ 28mm (28mm, 12.72 g, 12h). Bare head of Tiberius left / Bare-headed and draped busts of Nero and Drusus, vis-à-vis. RPC 179; Burgos 460. Good Fine, yellow-brown patina, some roughness.

Ciao

Illyricum


Inviato

3) AE 24 coniato sotto Caligola ad Apamea in Bithynia dopo il 38 d.C.

D/ DRVSVS • NERO • CAESARES • DD, teste faccia a faccia di Nerone e Druso Cesari.

R/ AGRIPPINA DIVA DRVSILLA IVLIA, Le tre sorelle di Caligola: Agrippina come la Securitas con Colonna e Cornucopia; Drusilla come Concordia e Giulia come Fortuna Redux. C • I • C in esergo.

Rif.: RPC Supp. 2, 2014/3; Corsten -; cf. RG p. 252, note 2; SNG Tübingen -; SNG von Aulock -; SNG Copenhagen -.

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  • 3 settimane dopo...
Inviato

Alle Monete della zecca di Roma va aggiunta anche questa:

3) AE dupondio coniato sotto Caligola tra il 39 e il 40 d.C.

D/ NERO ET DRVSVS CAESARES, Nerone e Druso Cesari a galoppo verso destra.

R/ C. CAESAR DIVI AVG. PRON. AVG. P. M. TR. P. III P. P., intorno ad S-C larchi nel campo.

Rif.: RIC I 42.

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