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Le monete più attraenti di Alessandro Magno


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Qualche anno fa il Moneymuseum ( emanazione della Sunflower ) aveva un sito molto interessante. Bastava cliccare su uno stato e metterci un periodo di tempo e ti mostravano tutte le monete di quel luogo e periodo.

Devo dire che un paio di imprecisioni le trovai segnalandole e corressero le schede.

Poi hanno deciso di diventare più tecnologici, fare dei corsi di storia delle monete, borse di studio e altre cose. Hanno venduto parte della collezione ( CNG) e pare continuino a farlo per finanziare i loro progetti. ( ho comprato da CNG una moneta ex Moneymuseum zurich)

E il sito ha cambiato aspetto.

Qui di roba ne trovi molta, ma prima era meglio.

http://sunflower.ch/en/moneystory/supermodul-beta-version

Gironzolando tra Sunflower e Moneymuseum  c'è qualche articolo interessante.

 

Interessante il video e il racconto che parte cliccando sullo statere di Filippo II della zecca di Colofone, moneta pregevole dal punto di vista stilistico.

 

 

apollonia


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La mia prima dramma del 2015

 

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Mondo Greco. Macedonia. Alessandro III. 336-323 a.C. Dracma. AR. D/ Testa di Ercole a destra. R/ Zeus seduto a sinistra, davanti monogramma. Peso 4,02 gr. Diametro 18,50 mm. qSPL.

 

La didascalia manca di dati sulla zecca e la catalogazione, mentre – secondo me – esagera nel grado di conservazione attribuito. Però la centratura è perfetta su entrambe le facce, tanto è vero che negli esemplari di cui ho potuto prendere visione non sempre si vedono bene il simbolo nel campo a sinistra (ramo di palma con nastri) e quello esterno a destra (punta di lancia).

 

Questo è l’esemplare battuto alla Gorny & Mosch 156 del marzo 2007 dove sono ben visibili entrambi i simboli, costato 5 € meno del mio.

 

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GRIECHEN MAKEDONISCHE KÖNIGE. Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Drachme (4,10 g.), ca. 323 - ca. 319 n. Chr. Mzst. "Teos". Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n. r. Rs.: ALEXANDROU, Zeus mit Adler thront n. l., davor Palmzweig, dahinter Speerspitze. Price 2260; Müller 321. Zarte Tönung, Vs. Stempelfehler, ss-vz. Estimation: € 100,00, Result € 130.00.

 

Quindi si tratta di una dramma della zecca di Teo coniata poco dopo la morte di Alessandro Magno, in suo nome per Filippo III Arrideo sotto Menandro o Kleitos, e catalogata come Price 2260, Müller 321.

 

 

apollonia

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Esemplare della dramma con la punta di lancia fuori tondello che ha realizzato 160 EUR alla Gorny 160 dell’ottobre 2007 .

 

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GRIECHEN MAKEDONISCHE KÖNIGE. Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Drachme (4,27 g.), ca. 323 - 319 v. Chr. Mzst. Milet. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n. r. Rs.: ALEXANDROU, Zeus mit Adler thront n. l., davor Palmzweig, dahinter Speerspitze. Price 2260; Müller 321. Vz Estimation: € 200,00.

 

Esemplare della dramma con il ramo di palma fuori tondello, stimata $100 e venduta a $160.

 

 

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KINGS of MACEDON. Philip III Arrhidaios. 323-317 BC. AR Drachm (16mm, 4.22 g, 12h). In the name of Alexander III. Teos mint. Struck under Menander or Kleitos, circa 323-319 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; uncertain control in left field, spear head in right field. Cf. Price 2260. Good VF, toned, small areas of porosity on reverse.

 

 

apollonia


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Esemplare con entrambi i simboli in tondello a grado di conservazione sull’SPL

 

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KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Drachm (16mm, 4.29 g, 11h). Teos mint. Struck under Philip III, circa 323-319 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin headdress / Zeus Aëtophoros seated left; filleted palm branch in left field, spearhead in right field. Price 2260. EF. Sold For $225.

 

Notare che l’esemplare che precede la mia dramma nella catalogazione del Price presenta la punta di lancia sotto il trono di Zeus anzichè all’esterno, dopo il nome del sovrano. Non ho trovato esempi di dramme Price 2259 tranne questo nel quale la punta di lancia sotto il trono è solo ipotizzata.

 

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KINGS of MACEDON. Philip III Arrhidaios. 323-317 BC. AR Drachm (16mm, 4.21 g, 12h). In the name of Alexander III. Teos mint. Struck under Menander or Kleitos, circa 323-319 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; palm tied with fillets in left field, [spear-head] in exergue. Price 2259. Near EF. Estimate $150. Sold for $475.

 

Questa incertezza non ha impedito che la moneta – indubbiamente in bello stile – avesse raggiunto un prezzo di aggiudicazione pari a più del triplo di quello di stima.

 

 

apollonia


Inviato

La mia prima dramma del 2015

 

attachicon.gifDramma Teo Artcoins Price 2260 bis ok.jpg

Mondo Greco. Macedonia. Alessandro III. 336-323 a.C. Dracma. AR. D/ Testa di Ercole a destra. R/ Zeus seduto a sinistra, davanti monogramma. Peso 4,02 gr. Diametro 18,50 mm. qSPL.

 

La didascalia manca di dati sulla zecca e la catalogazione, mentre – secondo me – esagera nel grado di conservazione attribuito. Però la centratura è perfetta su entrambe le facce, tanto è vero che negli esemplari di cui ho potuto prendere visione non sempre si vedono bene il simbolo nel campo a sinistra (ramo di palma con nastri) e quello esterno a destra (punta di lancia).

 

 

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Dal post 2129: Notare che l’esemplare che precede la mia dramma nella catalogazione del Price presenta la punta di lancia sotto il trono di Zeus anzichè all’esterno, dopo il nome del sovrano. Non ho trovato esempi di dramme Price 2259 tranne questo nel quale la punta di lancia sotto il trono è solo ipotizzata.

Dramma di Teos da CNG Price 2259 x esclusione.jpg

KINGS of MACEDON. Philip III Arrhidaios. 323-317 BC. AR Drachm (16mm, 4.21 g, 12h). In the name of Alexander III. Teos mint. Struck under Menander or Kleitos, circa 323-319 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; palm tied with fillets in left field, [spear-head] in exergue. Price 2259. Near EF. Estimate $150. Sold for $475.

Questa incertezza non ha impedito che la moneta – indubbiamente in bello stile – avesse raggiunto un prezzo di aggiudicazione pari a più del triplo di quello di stima.

Apollonia

 

Bella dracma con interessantissimo ramo di palma come simbolo della Zecca di Teos. :)

E' anche piuttosto rara da trovarsi in vendita.

L'altro esemplare della CNG, il Price 2259 ricordo di averlo visto l'altr'anno (2014) e inizialmente mi aveva attratto per l'incredibile raffigurazione del "palm branch with fillets". Tuttavia appena controllai il Price mi accorsi della mancanza della punta di lancia sotto il trono, e allora "che esemplare è?" Mi chiesi... I 450 dollari che raggiunse sono stati quindi eccessivi.


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Nella discussione riguardante la raffigurazione di animali su monete greche ho presentato questa dramma con la foca come simbolo nel campo a sinistra del rovescio.

 

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KINGS of MACEDON. Alexander III. 336-323 BC. AR Drachm (4.34 gm). Magnesia mint. Struck under Antigonos I Monophthalmos, circa 319-305 BC. Head of Herakles right, wearing lion's skin headdress / ALEXANDR[OU], Zeus seated left, holding eagle and sceptre; seal before, monogram under throne, thyrsos right. Price 1954; Müller -. Superb EF. Rare.

 

Un altro simbolo, poco evidente perché confinato sul bordo dopo il nome del sovrano, è il tirso, un bastone rituale attributo del dio greco Dioniso e dei suoi seguaci (Satiri e Baccanti), consistente per lo più in un alto bastone nodoso e contorto - quasi un simbolo della vite – sormontato da un viluppo d’edera in forma di pigna. Dal sommo dell’asta pende spesso una benda annodata, simbolo di consacrazione.

 

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Il tirso è più evidente in questa dramma che differisce dalla precedente per il simbolo nel campo a sinistra, un delfino invece della foca.

 

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KINGS of MACEDON. Alexander III. 336-323 BC. AR Drachm (4.35 gm). Magnesia mint. Struck under Antigonos I Monophthalmos, circa 319-305 BC. Head of Herakles right, wearing lion's skin headdress / ALEXANDROU, Zeus seated left, holding eagle and sceptre; dolphin before, monogram under throne, thyrsos right. Price 1950; Müller -. Superb EF. Rare.

 

 

apollonia

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In questa dramma (CNG 183) con il tirso come unico simbolo, questo si trova fra il sedile di Zeus e lo scettro.

 

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KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Drachm (17mm, 4.22 g, 11h). Magnesia ad Maeandrum mint. Struck circa 323-319 BC. Head of Herakles right, wearing lion's skin headdress / Zeus Aëtophoros seated left; thyrsos in inner right field. Price 1946 corr. (location of thyrsos). Good VF, light toning.

 

 

apollonia

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In questa dramma (Gorny & Mosch 133, ottobre 2004) il tirso è nel campo a sinistra.

 

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GRIECHEN MAKEDONISCHE KÖNIGE Objekt-Nr.: 147
Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Drachme (4,30 g.), 323 - 319 v. Chr. Mzst. Magnesia. Vs.: Kopf des Herakles im Löwenfell nach r. Rs.: ALEXANDROU, Zeus mit Adler auf der R. nach l. thronend, l. im Feld Thyrsos. Price 1945. Scharf ausgeprägt, vz

 

 

apollonia


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In questa dramma (CNG 321) che non è di Filippo III Arridèo in nome di Alessandro Magno, ma di Alessandro Magno in quanto è il suo nome inciso sul rovescio, il tirso si trova sotto il trono.

 

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KINGS of MACEDON. Philip III Arrhidaios. 323-317 BC. AR Drachm (17mm, 4.22 g, 12h). In the name of Alexander III. Magnesia ad Maeandrum mint. Struck under Menander or Kleitos, circa 323-319 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; thyrsos below throne. Price –; Hersh 35. Good VF, toned. Well centered. Rare with thyrsos below throne.

 

 

apollonia

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Nelle dramme coniate per Filippo III Arridèo in nome di Alessandro Magno, il nome del sovrano dietro lo scettro non è ALEXANDROY ma FILIPPOY, come in questa mia moneta con il tirso nel campo a sinistra del rovescio.

 

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Re di Macedonia, Filippo III 323-317 a. C. Dramma (4,24 g). Magnesia al Meandro, ca 323-319 a. C. Testa di Eracle a destra con copricapo in pelle di leone / FILIPPOY, Zeus seduto a sinistra con aquila e scettro; tirso nel campo a sinistra. Price P51; Müller P82.

 

In questa dramma di Filippo III Arridèo il tirso si trova in una posizione insolita, fra lo scettro e il nome del sovrano.

 

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Kings of Macedon. Philip III Arrhidaios, 323-317 BC. Drachm (Silver, 17mm, 4.29 g 12), Magnesia, 323-319. Head of Herakles to right, wearing lion skin headdress. Rev.Zeus seated to left on throne, holding eagle in his right hand and long scepter in his left; to right, behind scepter, thyrsos. Price P52 (but thyrsos inner left in error). Lightly toned, well centered and attractive. Extremely fine.

 

 

apollonia


Inviato (modificato)

In questi giorni ho acquistato la mia prima moneta di Alessandro Magno. Sono quindi particolarmente contento ;)

E' solo un piccolo bronzetto (5,2 gr. per 18mm), ma mi è piaciuto subito per il colore della patina e per il rovescio a tematica Erculea.

 

Al dritto è presente la solita rappresentazione di Herakle con il copricapo con la testa di leone, al rovescio l'arco con la faretra, la clava e le lettere B - A con al loro interno un fulmine.

 

Non è niente di che, pero' nella sua semplicità è un simpatica monetina. Spero non vi dispiaccia, anche se non regge al confronto con la bellissima monetazione in argento.

 

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Modificato da cliff
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Inviato

@@cliff

 

Come prima moneta direi che è un bell’esordio: complimenti.

 

Non so come è stato descritto e classificato dal venditore questo bronzo, spesso confuso con uno molto simile che sul rovescio invece del gorytos (bow in bow-case, cioè arco nel suo fodero) ha arco e faretra (quiver + bow).

Si tratta di un bronzo della Macedonia coniato tra circa il 325 a. C. e circa il 310 a. C., che il Price classifica come Unit (AE) = 4-calchi (emiobolo), incluso quindi nella categoria comprendente i bronzi di 16-20 mm di diametro e 5-8 g di peso. Il Price riporta tre esemplari del peso di 4,47 g, 5,33 g e 5,28 g, il più pesante dei quali è contromarcato con un triscele sul diritto.

B e A alle estremità del fulmine sotto la clava sono le iniziali di BASILEOS ALEXANDROY, al genitivo, e si traducono quindi ‘di re Alessandro’ sottinteso ‘moneta’. Tieni presente che il titolo regale, che può anche comparire per esteso, indica che la moneta è postuma in quanto il Grande non lo ha mai aggiunto sulle monete coniate quando era in vita.

Il Price cataloga il tuo bronzo col numero 373 a indicare la presenza del gorytos sotto il fulmine, mentre il numero 375 spetta al bronzo con arco e faretra, illustrato nella foto seguente.

 

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KINGS of MACEDON. Alexander III. 336-323 BC. Æ 18mm (5.22 gm). Macedonia mint. Struck circa 323-317 BC. Head of Herakles right, wearing lion's skin headdress / Thunderbolt with B A on either side between club of Herakles above and quiver below. Price 375; SNG Alpha Bank -. Choice VF, dark olive surfaces.

 

Come ho detto all'inizio, può capitare che il 373 sia scambiato col 373 e viceversa, ad es. se il venditore non vede la differenza tra il gorytos (pezzo unico) e l'arco più la faretra (due pezzi).

 

Qualche dettaglio sul gorytos lo trovi a pag. 81 di questa discussione, al post # 2019

http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-81

 

 

apollonia

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Inviato

In questi giorni ho acquistato la mia prima moneta di Alessandro Magno. Sono quindi particolarmente contento ;)

E' solo un piccolo bronzetto (5,2 gr. per 18mm), ma mi è piaciuto subito per il colore della patina e per il rovescio a tematica Erculea.

 

Al dritto è presente la solita rappresentazione di Herakle con il copricapo con la testa di leone, al rovescio l'arco con la faretra, la clava e le lettere B - A con al loro interno un fulmine.

 

Non è niente di che, pero' nella sua semplicità è un simpatica monetina. Spero non vi dispiaccia, anche se non regge al confronto con la bellissima monetazione in argento.

 

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Complimenti per il tuo acquisto, Cliff....Adesso però attento che potresti venir colpito dalla Alessandrite  :D

Per stimolare comunque questa tua nuova curiosità numismatica ho pensato di metterti a disposizione le tavole 197 e 198 del Price Vol.2 e la parte descrittiva della tua moneta presente nel Price Vol.1. Vedrai che in realtà ci sono tre sottotipi per il tuo bronzo con diversa inclinazione di assi e peso e in un caso addirittura con contromarca (come ha ben spiegato Apollonia).

 

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Grazie mille ragazzi! Siete una miniera di informazioni! Ma quali sono i bronzi di Alessandro con modulo maggiore? Esiste un testo specifico sulla monetazione bronzea di Alessandro?


Inviato (modificato)

Grazie mille ragazzi! Siete una miniera di informazioni! Ma quali sono i bronzi di Alessandro con modulo maggiore? Esiste un testo specifico sulla monetazione bronzea di Alessandro?

 

Guarda Cliff, le monete di Alessandro in bronzo sono 271 (almeno quelle indicate nel Price) e sono tutte da 1 AE - 4 chalkoy o più piccole 1/2 AE e 1/4 AE (queste ultime arrivano a pesare poco più di un grammo).

Vi è solo un'eccezione: un'unica moneta da 2 AE coniata a Curium, una piccola zecca dell'Isola di Cipro, meno importante della zecca di Salamis sempre presente sull'isola di Cipro.

E' il Price 3112 ed è un pezzo unico quindi nel suo genere. Personalmente non l'ho mai visto e ti dirò già trovare un normale 1 AE come il Price 3113 è un'impresa titanica.

Molto simile al Price 3112 (il 2AE) che presenta al rovescio in esergo un ramo d'alloro con "fillets" (filetti ornamentali) è il Price 3113 da 1AE.

In questi giorni ne gira uno in rete ma ho desistito ad acquistarlo perché il ramo d'alloro all'esergo del rovescio è molto poco visibile.

La Price 3113 la trovi anche, così come riportata dal Price nella tavola 198 in fondo a destra che ti ho riportato nell'altro thread (il 2138)

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Modificato da andreagcs
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Grazie mille ragazzi! Siete una miniera di informazioni! Ma quali sono i bronzi di Alessandro con modulo maggiore? Esiste un testo specifico sulla monetazione bronzea di Alessandro?

 

Ma quali sono i bronzi di Alessandro con modulo maggiore?

 

La monetazione in bronzo del Grande, a differenza di quella in argento e in oro, era di natura locale e veniva usata nei mercati per l’acquisto di pane e vino per la famiglia. Sono stati differenziati otto tipi principali di bronzi (1.Faretra, 2.Gorytos, 3.Aquila, 4.Cavallo, 5.Cavaliere, 6.Eracle/Cavaliere, 7.Scudo macedone, 8.Imitazione barbarica), ma in ogni caso il modulo non supera i 20 mm di diametro per la denominazione di maggior valore, l'AE (1 Unità = 4 calchi = 1 emiobolo) di peso tra 5 g e 8 g.

 

Esiste un testo specifico sulla monetazione bronzea di Alessandro?

 

No. Il Price dedica sette tavole del secondo volume (da CXLIV a CL) ai bronzi che descrive nel primo volume, ma per avere altre notizie bisogna andare in rete, come ad es. qui http://rjohara.net/coins/alexander-lifetime/ dove viene anche indicato un database di oltre 1400 bronzi dei sovrani macedoni messo a disposizione online dal Greek National Documentation Centre (EKT).

 

 

apollonia

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Guarda Cliff, le monete di Alessandro in bronzo sono 271 (almeno quelle indicate nel Price) e sono tutte da 1 AE - 4 chalkoy o più piccole 1/2 AE e 1/4 AE (queste ultime arrivano a pesare poco più di un grammo).

Vi è solo un'eccezione: un'unica moneta da 2 AE coniata a Curium, una piccola zecca dell'Isola di Cipro, meno importante della zecca di Salamis sempre presente sull'isola di Cipro.

E' il Price 3112 ed è un pezzo unico quindi nel suo genere. Personalmente non l'ho mai visto e ti dirò già trovare un normale 1 AE come il Price 3113 è un'impresa titanica.

Molto simile al Price 3112 (il 2AE) che presenta al rovescio in esergo un ramo d'alloro con "fillets" (filetti ornamentali) è il Price 3113 da 1AE.

In questi giorni ne gira uno in rete ma ho desistito ad acquistarlo perché il ramo d'alloro all'esergo del rovescio è molto poco visibile.

La Price 3113 la trovi anche, così come riportata dal Price nella tavola 198 in fondo a destra che ti ho riportato nell'altro thread (il 2138)

 

La tavola è la CXLVIII (148), non 198. :search: 

 

 

apollonia


Inviato

La tavola è la CXLVIII (148), non 198. :search: 

 

 

apollonia

 

Grazie...Andavo di fretta e ho riportato erroneamente il 198 invece del 148. Ergo l'altra tavola è la 147 ovvero CXLVII e non la 197 che non è presente nel Price (dato che si ferma alla tavola 159 o se fa più piacere la CLIX e quindi era impossibile si potesse trattare della 197) .

 


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Al post # 2121 di pag. 85 avevo preannunciato la presentazione del mio primo bronzo 2015. Esso fa parte della serie delle emissioni pseudo-autonome della Koinon di Macedonia del sec. 3° d. C. che raffigurano al diritto la testa (o il busto) di Alessandro Magno che può essere rivolto a destra o a sinistra e indossare un diadema, un elmo o un copricapo in pelle di leone. Il rovescio presenta varie scene: Alessandro con Bucefalo, Atena, un tavolo con corone agonistiche, un tempio a due o più facciate, un leone, una cista mistica, Nike e Tyche che si tengono per mano, ecc.

 

Una collezione di 33 bronzi provinciali macedoni diversi, di 25 mm di diametro e in grado di conservazione BB o più, è stata battuta alla CNG 75 del marzo 2007 a un hammer di 7000 $.

Riporto le foto di alcuni esemplari dell'asta suddetta e in seguito posterò quella del mio bronzo.

 

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apollonia


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MACEDON. Koinon. Pseudo-autonomous. Time of Gordian III (238-244). Ae.

Obv: AΛΕΞΑΝΔΡΟY. Head of Alexander right, wearing lion's skin.
Rev: KOINON MAKEDONΩN B NEΩK. Horseman galloping right, soldier lying below horse.
AMNG III 705 var. (obverse bust).

Condition: Very fine. Weight: 9.874 g. Diameter: 26.5 mm.

 

 

apollonia


Inviato

Wow ma è fichissima! Praticamente è grande quanto un tetradramma. Complimenti Apollonia :D

Noto al rovescio o almeno mi sembra notare un tema caro alla monetazione imperiale romana. Qui non c'è il solito barbaro schiacciato dal soldato romano al galoppo ma vi assomiglia molto, anche se probabilmente il personaggio al galoppo è lo stesso Alessandro su Bucefalo.


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Inviato

Ho ricevuto la dramma del post # 2127. La moneta è migliore di quanto si vede dalla foto. Devo rettificare i dati fisici attribuiti dal venditore in quanto il peso è superiore e il diametro è inferiore ai valori che erano in didascalia.

 

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Mondo greco: Macedonia, Alessandro III (336-323 a. C.). Dramma (Ag: 4,190 g, 17 mm). Zecca di Teo, coniata sotto Filippo III, circa 323-319 a. C. Testa di Eracle a destra con copricapo in pelle di leone / Zeus etoforo seduto a sinistra, ramo di palma con nastri nel campo a sinistra, punta di lancia all’estrema destra. Price 2260, Müller 321.

 

 

apollonia

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La caratteristica denominazione di ‘labirinto’ viene di regola riferita dagli antichi alla favolosa reggia di Minosse a Cnosso, nell’isola di Creta, e l’origine della parola sta nel fatto che nel palazzo di Cnosso vigeva il culto della doppia ascia, simbolo di Giove Ideo. Il nome cario di questa ascia con doppio tagliente, arma rituale del sacrificio religioso, è labrys, da cui labirinto.

 

La labrys, ascia bipenne (o bipenne) in italiano, double-axe in inglese e Doppelaxt in tedesco, compare come simbolo su alcuni tetradrammi di Alessandro Magno coniati a Mileto attorno al 300-295 a. C., catalogati dal Price come 2136A, 2140, 2143 e 2147. Le quattro emissioni differiscono per il monogramma nel campo a sinistra del rovescio, mentre la labrys si trova sempre sotto il trono di Zeus.

 

Ho notato che nel Price 2140 il simbolo ha una forma particolare, diversa da quella delle altre tre emissioni che vediamo ad esempio in questo esemplare Price 2143:

 

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KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (17.13 g, 7h). Miletos mint. Struck circa 300-295 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin headdress / ALEXANDROU, Zeus Aëtophoros seated left; monogram in left field, labrys below throne. Price 2143; ADM I series XII (obv. die 247); Marcellesi 24; SNG Alpha Bank -; SNG München -; SNG Saroglos 443 (same obv. die). Choice EF, light golden hue around the devices. Graceful and elegant style.

 

Infatti nel Price 2140 il manico è più lungo ed è tracciato solo il contorno delle due lame dell’ascia. 

 

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KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (28mm, 16.93 g, 1h). Miletos mint. Struck circa 300-295 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; monogram in left field, labrys below throne. Price 2140 (same obv. die as plate coin); ADM I 241 (same obv. die). EF, attractively toned.

 

Chissà se c’è qualche motivo che spiega questa differente iconografia della bipenne come simbolo di tetradrammi della stessa zecca.

 

 

apollonia

 

 

 

 

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Alcuni tetradrammi di Alessandro delle zecche di Cauno o Milasa (Price 2074), di Babilonia (Price 3769) e di Tenedo (Price 1611) presentano pure una labrys come simbolo , però nel campo a sinistra del rovescio.

Tra i numerosi esemplari di Cauno o Milasa passati nelle aste ve ne sono alcuni di ottima qualità e stile, come questo battuto alla Roma Numismatics Auction 4 del 30 settembre 2012.

 

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Kingdom of Macedon. Alexander III ‘The Great’ AR Tetradrachm. Civic issue of Kaunos, circa 300-280 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin headdress / Zeus Aëtophoros enthroned left, drapery about legs and waist, holding sceptre and eagle; double headed axe before, ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ behind. Price 2074; Müller 1128. For the reattribution to Kaunos, see R.H.J. Ashton, “Kaunos, not Miletos or Mylasa,” NC 2004, pp. 33–46. 17.05g, 29mm, 12h. Extremely Fine. Attractive iridescent tone.
 

Molto più rari I tetradrammi di Babilonia nei quali, come si nota in questo unico esempio trovato in rete, l’ascia, con la maggior parte del manico fuori tondello, è in posizione orizzontale.

 

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SELEUKID KINGS of SYRIA. Seleukos I Nikator. 312-281 BC. AR Tetradrachm (25mm, 17.08 g, 4h). Babylon I mint. Struck in the name of Alexander III of Macedon, circa 311-300 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; in left field, MI above labrys (double-axe); below throne, monogram within wreath. SC 82.3m; Price 3769. Good VF.

 

 

apollonia

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Rarissimo anche il tetradramma di Tenedo, del quale ho trovato questo solo esemplare proveniente dall’asta Rauch 79 del 2006.

 

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Kingdom of Macedon. Alexander III, the Great, 336-323 BC. AR Tetradrachm (16.64 g) minted posthumously at Tenedos, c. 280-275 BC. Head right of Herakles, wearing lion's skin headdress. Reverse:Zeus enthroned left, holding eagle and scepter; in left field, letter within triangle and double-axe. Price 1611. Rare issue. About Extremely Fine.

 

Tenedo è un’isola turca dell’Egeo, prossima alla costa nord-occidentale dell’Asia Minore e a una ventina di chilometri dall’imbocco dei Dardanelli. La coltura più importante è quella della vite, che dà un vino pregiato.

Tenedo era celebrata nell'antichità per il suo vino pregiato, la bellezza delle sue donne, i suoi vasi fittili, e per una specie di erba, l'origano tenedio. La "bipenne di Tenedo", che appare pure nelle monete della città, va riconnessa con l'antichissimo culto di quest'arma.

L’isola è citata da Omero nell’Iliade in quanto, essendo prospicente alla città di Troia, vide svolgersi diversi fatti della guerra di Troia. In particolare è qui che le navi achee si sarebbero nascoste simulando la partenza nel quadro dello stratagemma che doveva condurli alla conquista della città.

 

 

apollonia

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