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Le monete più attraenti di Alessandro Magno


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La copertina del catalogo dell’Auktion 40 della Münzen & Medaillen raffigura il rovescio di questo bronzo in asta come lotto 354.

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GRIECHISCHE MÜNZEN UNTER RÖMISCHERHERRSCHAFT

TROAS, ABYDOS
Severus Alexander, 222-235. Grossbronze. Drap., gep. Büste mit Lorbeerkranz n.r. Rv. ABΥΔH - NΩ /N Leander nackt in Begleitung eines Eros mit Fackel den Hellespont n.r. durchschwimmend, vor ihm Hero auf der Zinne des Leuchtturmes von Sestos n.l. stehend, in der Rechten eine Öllampe haltend; am europäischen Gestade Kleiderhaufen mit Schwert. 25,78 g. SNG von Aulock 7543 (dieses Exemplar). Kraft, System 154, 1 und Tf. 49, 1 (stgl.). Sehr selten und höchst originelle mythologische Darstellung. Bräunlich grüne Patina. Knapp vorzüglich Aus Slg. H. von Aulock und aus Auktion Bank Leu AG, Zürich 18 (1977), 180. - Hero und Leander waren eines der berühmtesten Liebespaare der antiken Mythologie: der junge Leander aus Abydos auf der asiatischen Seite des Hellespontos (Dardanellen) liebte die Aphroditepriesterin Hero aus der am europäischen Ufer gelegenen Stadt Sestos. Seine Eltern waren gegen eine Heirat, aber Leander schwamm jede Nacht zu seiner Geliebten, die ihm von einem Turm aus mit einer kleinen Lampe den Weg wies. Einmal löschte ein Sturm das Licht aus und Leander ertrank. Als Hero am Morgen die Leiche am Strand fand, stürzte sie sich aus Trauer und Verzweiflung von ihrem Turm. Siehe auch Nr. 350.

Il mito di Ero e Leandro ricordato e illustrato in questa discussione al post # 183 ritorna con un bronzo 'extralarge' anche come prezzo di stima (4.500 €).

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apollonia


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Il mito di Ero e Leandro è stato ricordato in questa discussione in quanto presso Abido, la città di Leandro, ebbe luogo nel 334 a. C. lo sbarco di Alessandro avviato alla conquista dell’Asia. L’evento è stato raffigurato sul rovescio di questo bronzo di Settimio Severo.

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TROAS, Abydus. Septimius Severus. Æ Medallic 8 Assaria (21.99 gm). AV KAI L CEP[T]I[M]IO[C] CEOVHPOC PEPTIN, laureate, draped and cuirassed(?) bust right / [...FA(?)] PROKL, ABVÐHNW/N in two lines in exergue, Alexander the Great in full armor standing three-quarter right at prow of galley right entering a harbor, holding spear in left hand, looking back in a heavenly gaze and extending his right hand in supplication; two soldiers behind him, bust of Athena on acrostolium of Alexander's galley and another on the one behind, Athena seated right on a third galley; in high tower behind, herald blowing trumpet skyward. Price and Trell pg. 221, fig. 486 (Paris specimen); I. Vecchi, "Alexander the Great at Troy," Minerva 12/4 (July/August 2001), pg. 56 (this coin). EF, dark green patina. Extremely rare, this is the finest known of just two specimens and is the only specimen available to the collector as the other specimen, which is missing at least 1/3 of its metal, resides in the Bibliothèque Nationale in Paris.

Lo sbarco di Alessandro Magno in Asia e la storia d’amore tra Ero e Leandro sono il soggetto del mio articolo ‘Un evento storico e un mito nell’Ellesponto su due bronzi di Settimio Severo’ in Panorama Numismatico 06/2012, pp.23-26.

apollonia

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Il mito di Ero e Leandro anche su un bronzo di Caracalla

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TROAS, Abydus. Caracalla. AD 198-217. Æ 38mm (26.29 g, 6h). Struck AD 215-217. AV K M AVPH ANTWNEINO C, laureate, draped, and cuirassed bust right / ABVDHNWN above, HPW downward to right, LAIANDPOC in exergue, Leander swimming right across Hellespont toward tower containing Hero standing left, who holds a lighted lamp in extended right hand; to left, sheathed sword set on rock outcropping; above, Eros flying right, holding wedding torch. M. Price, “Greek Imperial Coins,” NC (1971), p. 129 and note 4; BMC p. 7 note; SNG München -; SNG von Aulock -; SNG Copenhagen -; Mionnet II 58. EF, black-brown patina with some green and lighter brown overones, hairline flan crack. Extremely rare.

Rispetto a quello di Settimio Severo questo contiene in più la raffigurazione a sinistra di una spada inguainata deposta su una roccia emergente.

apollonia

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Qualcuno vede la contromarca sul diritto citata nella didascalia (testa femminile a destra) di questo tetra proposto da Lanz?

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Greek ALEXANDER III THE GREAT (336-323)

AR Tetradrachm, (16,68 g. - 27-32 mm) Alabanda. Struck 169-168 BC.

Vs: Head of Herakles right, wearing lion's skin, female head right countermarked.

apollonia


Inviato

Qualcuno vede la contromarca sul diritto citata nella didascalia (testa femminile a destra) di questo tetra proposto da Lanz?

Diritto tetra Alabanda contromarca dubbia.JPG



Greek ALEXANDER III THE GREAT (336-323)

AR Tetradrachm, (16,68 g. - 27-32 mm) Alabanda. Struck 169-168 BC.

Vs: Head of Herakles right, wearing lion's skin, female head right countermarked.


Apollonia

Ah ah ah allora non sono solo io che avevo questo dubbio... :rofl: Mi son detto: ma dov'è? Può essere che ci sia veramente? Ora siamo almeno in due ad aver notato l'assenza delle testa di donna come simbolo di contromarca.

Nel complesso direi comunque un tetradramma molto piacevole con Pegaso ben raffigurato al rovescio. Non ho comunque ancora la corrispondenza con il Price di riferimento.

Fatto or ora....Corrisponde col 2466 mentre la testa di Tyche usata come contromarca vi è nel 2463 di tipo b (il quale poi sotto il trono ha un delta e non il simbolo qui rappresentato.

Ma perché questi della Lanz sulle vendite su Ebay non si concentrano neanche un po'? Lo trovo molto poco professionale e se lo facessero con una moneta data loro in mandato di venderla la cosa mi farebbe inquietare non poco. Mah.... :unknw:

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Condivisione totale delle considerazioni di Andrea sulla professionalità, che si è manifestata latente anche in altri casi.

Questo è un tetra con il diritto come avrebbe dovuto essere quello di Lanz per essere conforme alla didascalia.

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KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (33mm, 16.30 g, 12h). Alabanda mint. Civic issue, struck 188-173 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin; c/m: head of Tyche right / Zeus Aëtophoros seated left; in left field, Pegasos standing left; monogram below throne. Price 2455. Host and c/m both VF, lightly toned, some minor porosity.

apollonia

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ciao, non penso che possa trattarsi di materiale sul conio al momento della battitura, anche perché il colpo ha interessato anche una parte del bordo della moneta e sotto il collo. Forse il colpo da ritrovamento? cè un segno anche sul volto di zeus.

Secondo voi è una mia impressione o ad ore 6 del R/ sembrerebbe sfogliarsi un po il metallo? (o è semplice corrosioni?).

Probabilmente al R/ erano presenti un po di corrosioni con parti cristallizzate, sicuramente pulito, ma direi una moneta interessante.

Per il resto vale il discorso della moneta di cui sopra....

vale la regola "ogni lasciata è persa" pe le rarità? allora non facciamocela scappare.. :-)

skuby

p.s. grazie andrea..

Ho deciso di non offrire. Ho visto ora che nessuno ha deciso diversamente perchè la moneta è rimasta invenduta.

Mah!

apollonia


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Sfogliando il catalogo della prossima NAC ho visto questa moneta con la raffigurazione del volto di Eracle in stile veramente molto raffinato. Anche quella del suo 'dirimpettaio', il dio fluviale Gelas I, non è da meno.

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Greek Coins Gela
Litra circa 339-310, AR 0.80 g. Head of young Heracles r., wearing lion’s skin headdress; behind, astragalos. Rev.
ΓEΛΩIΩN Bearded and horned head of river god Gelas l., wearing crown of reeds. Hunter 19. Jenkins 541. Rare and in exceptional condition for the issue. Two lovely portraits of fine style, toned and extremely fine Ex Gorny & Mosch sale 151, 2006, 80.

Il tutto su un tondello di meno d'un grammo d'argento. Anche l'astragalo dietro ad Eracle, un simbolo di cui s'è parlato all'interno di questa discussione, rende il tutto più suggestivo. Per non parlare della delicata patina.

apollonia

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MACEDON, A GOLD QUARTER STATER OF ALEXANDER III, Amphipolis, ca. 330-320 BC, 2.143g, 12h. Price 169c. Rare. Perfectly centered and struck. Extremely fine. Acquired privately from Tradart; Bank Leu 1989 (45) lot 161; Hess-Leu 1963 (22) lot 51; former Earl Alessandro Magnaguti (1887-1966) collection, Santamaria 1949 lot 34

"Give me all coins of Alexander the Great you have, so that I can bring hopes of luck to all my friends" asked the famous French novelist Maurice Barrès. Indeed, nobody more than Alexander - who left on the side of the Hydaspes river over-lifesize beds to impress posterity - has stimulated our imagination...

Eccomi subito dopo il log off dell'asta 51 Gallery alla quale ho partecipato per questo quarto di statere di Alessandro. La base era 500 €, pensavo andasse al quintuplo ma non l'ho detto per scaramanzia in quanto speravo si fermasse al triplo. Quando ho visto che la partenza era 3.000 €, mi sono ritirato in buon ordine complimentandomi idealmente con il winner.

apollonia


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Questo è l'altro esemplare del Price 169c sul quale avevo basato la mia previsione del quintuplo della base per il 51 Gallery che partiva da 500 €, avendo raggiunto quota 2.800 € da base 1.000 € due anni fa.

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Macedonia Alexander the Great
Quarter stater (AV, 2.15g, 6h). Amphipolis, ca. 336-323. Price 169. Very rare. Perfectly centered and struck. Extremely fine. with Tradart, Geneva, 1990s

apollonia

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Meglio il secondo del primo.

Io non ho neanche guardato, sapevo che con quelle referenze (asta Santamaria) avrebbe raggiunto prezzi impossibili per me.

E comunque, se posso permettermi, la bocca di Athena al dritto non mi fa impazzire, così come le due lettere Ro e Omega al rovescio. Diciamo che per quella cifra si può pretendere di più.


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Dopo aver deciso di rinunciare al Price P205 della Dorotheum del 25 maggio scorso (post # 1794), vedrò cosa posso fare con quest'altro esemplare di una prossima asta di metà giugno, attualmente a 300 €.

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La moneta non è male se non fosse per quel colore verdino, probabilmente un artefatto di Photoshop, che rende l'argento simile alla Kryptonite di Nembo Kid.

apollonia

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Domattina ha luogo l'asta 40 della Münzen & Medaillen e, per quanto non direttamente interessato, sono curioso di vedere il destino del lotto 354 postato al # 1801 (un AE di ca. 26 g di Alessandro Severo da Abido nella Troade e stimato 4.500 $) a confronto con quello di questo AE di Settimio Severo di ca. 7,5 g da Sesto in Tracia e stimato 750 $.

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GRIECHISCHE MÜNZEN UNTER RÖMISCHERHERRSCHAFT
THRAKIEN
SESTOS
Septimius Severus, 193-217. Bronze. Drap., gep. Büste mit L., vom Rücken gesehen. Rv. CHCTI / ωN Leander, nackt, in den Fluten des Hellespontes n.r. schwimmend, am Ufer Leuchtturm von Sestos, auf der Zinne Hero n.l. stehend, Oellampe in der ausgestreckten Rechten. 7,44 g. BMC vgl. 200, 18 (Caracalla, mit gleichem Revers). Vgl. Auktion F. Sternberg 28. /29. 11. 1975, 147 (dieses Exemplar). Unikum mit interessanter mythologischer Darstellung. Dunkelbraune Patina. Knapp vorzüglich Aus Auktion F. Sternberg, Zürich 28. /29. 11. 1975, 147. - Hero und Leander waren eines der berühmtesten Liebespaare der antiken Mythologie: der junge Leander aus Abydos auf der asiatischen Seite des Hellespontes (Dardanellen) liebte die Aphroditepriesterin Hero aus der am europäischen Ufer gelegenen Stadt Sestos. Seine Eltern waren gegen eine Heirat, aber Leander schwamm jede Nacht zu seiner Geliebten, die ihm vom Leuchtturm aus mit einer kleinen Lampe den Weg wies. Einmal löschte ein Sturm das Licht aus und Leander ertrank. Als Hero am Morgen die Leiche am Stand fand, stürzte sie sich aus Trauer und Verzweiflung von ihrem Turm. Siehe auch Nr. 354.

apollonia

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Nell'attesa dell'esito dell'asta posto questo bronzo di Massimino I che raffigura sul rovescio il mito di Ero e Leandro e completa la serie dei bronzi di Abido degli altri imperatori romani (Settimio Severo, Alessandro Severo, Caracalla) di questa tipologia.

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Troas Abydos Bronze. Maximinus I. Thrax, 235-238, 20.47 g. Büste / Leander beim Durchschwimmen des Hellespont und Hero mit Lampe auf Turm. Sehr schön.

apollonia


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In attesa della pubblicazione dei risultati dell’asta Münzen & Medaillen, una parentesi storica sullo scenario del mito di Ero e Leandro, l’Ellesponto.

Ellesponto è il nome antico dei Dardanelli che secondo la leggenda deriva dall’eroina della mitologia greca Elle, figlia, con Frisso, di Atamante re di Alo in Acaia Ftiotide e della dea Nefele, la Nuvola. Allorchè Atamante sposò Ino, figlia di Cadmo, Nefele adirata colpì il paese con la siccità, per por fine alla quale si sarebbero dovuti sacrificare Frisso ed Elle (o il solo Frisso). La tradizione concorda sul fatto che poco prima del sacrificio i due fratelli lasciarono il paese diretti verso la Colchide su un montone dal vello d’oro e che Elle precipitò nel mare che da lei ebbe il nome di Ellesponto (lett. Mare di Elle). La vicenda è illustrata in questo rarissimo bronzo di Alo del 360-340 circa a. C.

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THESSALY, Halos. Circa 360s-340s BC. Chalkous (Bronze, 16.5mm, 3.71 g 3). Laureate head of Zeus Laphystios to right; before head, thunderbolt. Rev. ΑΛ / Ε / ΝΩ (partially retrograde) Helle, draped but with prominent breasts, seated on ram to right, holding her right hand on the ram’s head and her left on his back. H. Reinder Reinders, New Halos, Utrecht 1988, Series 1 (these dies). Rogers 238. Extremely rare. A piece of fine style with a dark patina. Nearly extremely fine.

The chief god of Halos was Zeus Laphystios (the Devourer), a storm god whose epithet may mean that he received human sacrifices in early times. The scene on the reverse of this coin shows the figure of Helle, the twin-sister of Phrixos. They were the children of the Boiotian king Athamas and the cloud goddess Nephele, whom Athamas later divorced to marry Ino of Thebes. She, in turn, after giving birth to her own children, was jealous of Helle and Phrixos and hatched a plot to have them sacrificed. In true dea ex machina fashion, Nephele sent a golden flying ram out of her clouds for the two children to escape upon: unfortunately Helle fell off and drowned in what was from then on called the Hellespont. Why she should, in fact, appear on this coin is a mystery that Babelon suggests may, in fact, just be a pun (i.e, Helle - Halos, though this is not exactly convincing). The reason why Helle and Phrixos are on the coinage of Halos is that Athamas, the father of this amazing brood of generally not terribly happy children, had founded Halos and, perhaps, they thought putting his children on the coins was more interesting than putting him on them (oddly enough, one of Ino’s children was Melicertes, who appears on coins riding on a dolphin: the family certainly had aquatic connections).
A note from BCD: The rarity of this piece when compared to the Hellenistic issues of Halos (below, lots 1057-1059) is nothing short of astounding. Apparently very few of these early, fine style coins survived the move of the city from its originally elevated location to the plain below, near the sea, where the Dutch School excavated ‘New Halos’ (and have now published in an exemplary manner).

apollonia

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Sulle coste dell’Ellesponto sorsero città importanti tra cui Abido, nella Misia (Asia Minore), sul lato asiatico, e Sesto, sul lato europeo dello stretto nel Chersoneso tracico, proprio di fronte ad Abido.

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Queste due città segnano gli estremi del passaggio più breve tra le due sponde dei Dardanelli, che in questo punto si restringono a poco più di un miglio.

La posizione strategica per commerci e navigazione conferì ad Abido una grande importanza sia politica che commerciale; ne fu conseguenza la lunga tradizione di battere moneta che durò, ininterrotta, dall'inizio del V sec. a. C. fino alla metà del III sec., in epoca tardo imperiale.

Quanto a Sesto, la sua posizione strategica la rese un importante punto di approvvigionamento durante l'antichità, sulla rotta dello stretto. Qui fu realizzato il famoso ponte di barche voluto da Serse nel 481 a. C., all’inizio della seconda guerra persiana per collegare l’Asia all’Europa. Nel 334 a. C. il grosso delle forze di Alessandro Magno, diretto alla conquista del regno achemenide, si imbarcò nel porto di Sesto. La città conservò un ruolo importante in epoca romana, almeno fino a quando Costantinopoli diventò la nuova capitale perchè da quel momento Sesto conobbe un rapido declino.

Del leggendario amore del giovane Leandro che attraversava lo stretto a nuoto ogni sera da Abido dove abitava a Sesto dove l’amata Ero, sacerdotessa di Afrodite, lo attendeva dall’alto della torre con una lucerna accesa per aiutarlo ad orientarsi, e del tragico epilogo della vicenda s’è già parlato in questa discussione.

Nel 1810 Lord Byron, a quanto si sa il primo nei tempi moderni, percorse a nuoto il tratto da Sesto ad Abido come Leandro ed ebbe poi a commentare che "La distanza è di circa un miglio, ma la corrente rende pericolosa la traversata tanto da dubitare che la potenza amatoria di Leandro non possa essersi esaurita nel suo passaggio al Paradiso."

Attualmente, il 30 agosto di ogni anno, si svolge una gara di nuoto attraverso l’Ellesponto per commemorare la vittoria finale dei Turchi nella loro guerra di indipendenza contro i Greci del 1922. Per questa manifestazione, che richiama nuotatori provenienti da tutta la Turchia e anche dall’estero, il traffico marittimo nello stretto viene temporaneamente sospeso.

Accanto alla vicenda di Ero e Leandro commemorata anche dai bronzi di Sesto e ad Abido degli imperatori romani descritti in precedenza, vi è un altro episodio di manifestazione d’affetto, però a lieto fine a differenza di quello dei due giovani, che vede implicato Alessandro Magno e che racconterò in seguito.

apollonia


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L'Auktion 40 della Münzen & Medaillen si è conclusa e i risultati sono stati resi pubblici. Il bronzo di Sesto (lotto n. 350) del post # 1813 ha raggiunto 7.500 € da base 600 €; il bronzo di Abido (lotto n. 354) del post # 1801 ha raggiunto 20.000 € da base 3.600 €.

Prevedevo incrementi ma non di questa entità. Non sapevo di questo 'romanticismo numismatico'.

apollonia


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L’altro episodio ‘romantico’ nelle acque dell’Ellesponto tra Sesto e Abido che avevo preannunciato dopo la chiusura dell'asta ebbe luogo in un momento storico di particolare importanza, precisamente nell’imminenza dello sbarco di Alessandro in Asia nel 334 a. C. Lo scenario è quello illustrato sul rovescio del bronzo di Settimio Severo al post # 1802, simile al rovescio di questo bronzo di Commodo e al quale si rimanda per la descrizione.

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Invece per la descrizione dell’evento lascio la parola alla prosa coinvolgente di Valerio Massimo Manfredi.

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Per raccontare l’incontro di Alessandro con Peritas, il cane molosso che fu l'unico a dividere sempre con lui il riposo notturno, è necessario un passo indietro nel tempo, all’epoca in cui Alessandro, ancora ragazzino, partecipò alla sua prima battuta di caccia con altri amici della sua età oltre a papà Filippo con i suoi generali ed alcuni ospiti persiani (la scena è raffigurata sul sarcofago del Museo di Istanbul). Re Alessandro d’Epiro, fratello di mamma Olimpiade, aveva fatto arrivare appositamente dai suoi allevamenti un muta di cani di grande taglia e di ottimo fiuto che venivano lanciati dai battitori nella programmata caccia ad un leone che seminava stragi fra le greggi e fra le mandrie di bovini. All’indomani della caccia conclusa con successo, Alessandro d’Epiro portò al nipote omonimo il cucciolo la cui madre era stata uccisa dal leone durante la caccia. Come Alessandro vide il cucciolo morbidissimo di un bel colore fulvo, con una macchia più chiara in mezzo alla fronte, di nome Peritas (con l’accento sulla e), se lo appoggiò sulle ginocchia e cominciò ad accarezzarlo. Il cucciolo si mise a leccare una mano di Alessandro ed era nato così il sodalizio tra i due come sarà poi come quello fra Alessandro e il suo cavallo Bucefalo.

Peritas seguiva il suo padrone dappertutto e quando Alessandro era in procinto di partire per l’Asia, fu legato con una grossa catena perché non si muovesse da Pella. Ma non appena Alessandro ebbe lasciato la reggia, il molosso concentrò tutte le sue forze per staccare un anello della catena e come riuscì nell’impresa dopo molti giorni, si lanciò subito all’inseguimento del padrone fino a raggiungerlo nelle acque del Mare di Elle.

apollonia

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Confronto eloquente

Il primo è uno statere passato in un’asta CNG, il secondo un esemplare di una casa d’aste che è al suo esordio in Sixbid (Numphil 10-11 giugno 2014). Io mi terrei alla larga.

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KINGS of MACEDON. Philip III Arrhidaios. 323-317 BC. AV Stater (17mm, 8.43 g, 12h). In the name of Alexander III. Miletos mint. Struck under Asandros, circa 323-319 BC. Helmeted head of Athena right / Nike standing right, holding wreath and stylis; labrys below right wing, grain ear in outer right field. Price 2095; ADM I Series III. Near VF.

301, Lot: 25. Estimate $1000. Sold for $1400.

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ROYAUME DE MACEDOINE. ALEXANDRE III LE GRAND (336-323). Statère d'or, émission posthume, Milet, c. 323-319 (Av - 8,54g - 11h - 17mm). Price 2095, Müller 584. De bon style. TTB

MACEDONIAN KINGDOM. ALEXANDER III THE GREAT (336-323). Gold Stater, Posthumus issue, Miletus, c. 323-319 (Av - 8,54g - 11h - 17mm). Price 2095, Muller 584. Fine style. Very fine.

Lot: 242 | Estimate: 2'000 EUR | Starting price: 1'200 EUR

apollonia


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Altra ‘perla’ della Numphil.

La prima è una dramma passata in un’asta CNG, la seconda l’esemplare proposto dalla case d'aste new entry.

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KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Drachm (16mm, 4.32 g, 12h). Miletos mint. Struck under Philip III, circa 323-319 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin headdress / Zeus Aëtophoros seated left; monogram in left field. Price 2121. EF, minor die rust on obverse, die break at 1 o’clock on reverse from edge to shoulder.

Sold For $225

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ROYAUME DE MACEDOINE. ALEXANDRE III LE GRAND (336-323). Drachme, Milet ? c. 323-320 (Ar - 4,34g - 7h - 17mm). Cf. Price 2121. Monnaie ayant conservé du brillant d'origine. SUP+
KINGDOM OF MACEDONIA. ALEXANDER III THE GREAT (336-323). Ar Drachm, Miletus ? c. 323-320 (Ar - 4,34g - 7h - 17mm). Cf. Price 2121. Mint luster. EF+

Lot: 245 | Estimate: 400 EUR | Starting price: 200 EUR

L’asta online è chiusa. Sono curioso di vedere come andrà a finire.

apollonia


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Le monete della zecca di Sesto coniate nei tipi Alessandro Magno sono pochissime. Tra quelle pubblicate dal Price emerge questo rarissimo statere di tipo alessandrino in nome di Lisimaco.

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KINGS of THRACE. Lysimachos. 305-281 BC. AV Stater (19mm, 8.51 g, 12h). In the types of Alexander III of Macedon. Sestos mint. Struck circa 299/8-297/6 BC. Head of Athena right, wearing necklace and crested Corinthian helmet decorated with coiled serpent / BAΣIΛEΩΣ ΛYΣIMAXOY, Nike standing left, holding wreath in extended right hand and cradling stylis in left arm; in left field, forepart of lion left above ΔI within circle; boukranion below left wing. Thompson 20; Price L4; Müller –; SNG Lockett 1243 (same obv. die); Bement 885 (same dies); Jameson 2029 (same obv. die); N. Sicurella, “Gold stater of Lysimachus revisited,” The Celator 13/1 (January 1999), p. 35, fig. 3 (this coin). Near EF, a little die rust, some field marks, scuff and light deposits on reverse. Very rare Alexandrine type in the name of Lysimachos.

apollonia


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Ringrazio aemilianus per la segnalazione.

Si tratta di un oggetto da gioielleria in argento dorato di 2,3 cm di diametro che, a giudicare dal bordo incavato del rovescio, doveva essere inserito in una montatura. La superficie del rovescio è usurata e presenta dei graffi. La doratura è conservata solo in parte.

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Dal punto di vista stilistico e tematico l’oggetto, specie per il diritto e solo dal cinghiale per il rovescio, si ispira a uno dei medaglioni d’oro scoperti nel 1912 ad Aboukir e attualmente conservato nel Museu Calouste Gulbenkian di Lisbona, Inv. 2428. 54.

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D/ Testa diademata di Alessandro con il corno di Ammone a sinistra, testa leggermente rivolta verso l'alto, lo sguardo al cielo.

R/ Alessandro, che indossa clamide e stivaletti, lotta contro un cinghiale con una lancia a destra. Sulla destra un albero e due cani. Alla base dell'albero un serpente attorcigliato. A sinistra, BASILEOS; sopra, ALEXANDROS.

Oro: 96,44 g, 54 mm.

L’oggetto parte da una base a mio avviso esagerata per una riproduzione parziale di un pur pregiatissimo modello. Non credo verrà aggiudicato, a meno che non trovi un fan di Alessandro amante anche delle curiosità.

apollonia

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Inviato

Ma il medaglione d'oro di che periodo è? Non sono sicuro che sia del periodo ellenistico, mi sembra quasi romano...Mah.

Scusate la latitanza ma in questi giorni alle 20,43 sto ancora lavorando... :crazy:


Supporter
Inviato

Ma il medaglione d'oro di che periodo è? Non sono sicuro che sia del periodo ellenistico, mi sembra quasi romano...

In effetti questo e gli altri medaglioni, trovati con 600 (o più) aurei romani da Alessandro Severo a Costantino I vicino ad Abukir, sul delta del Nilo, nel 1902, si ritiene siano stati coniati nella prima metà del 3° sec. d.C. in occasione delle festività in onore di Alessandro che all’epoca si tenevano a Beroia, in Macedonia, ed erano particolarmente importanti. Se però rappresentassero i premi per gli atleti vittoriosi nelle competizioni sportive oppure fossero offerti in dono alle personalità di alto rango rimane ancora un argomento di dibattito.

Qui possiamo vedere il volto di Alessandro di fronte.

post-703-0-70185300-1403106407_thumb.jpg

Alexander Kosmokrator (the ruler of the world): 84.30 g, 56 mm, 12 h.

Obv.: Armoured bust of Alexander with diadem, shield and spear seen from the front, slightly

bearded. On shield zodiac (ram, bull, twins, crab, lion) with Gaia and facing busts of Helios and Selene in centre.

Rev.: BACI–ΛE–ΩC – AΛE–ΞANΔPOV. Nike to right presenting a shield supported by Eros. On shield scene with two lovers (?). On right side a trophy and two captives.

apollonia

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