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IGNORED

Le monete più attraenti di Alessandro Magno


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Supporter
Inviato

Sì ma nella moneta sul Price il rovescio è completamente incuso. Tra l'altro non è neanche l'unico esempio.

Ci vorrebbero forse dei raffronti con altri testi dove si parla di questi bronzi incusi.

Ho ingrandito l'immagine da te riportata Apollonia, per mettere ben in evidenza come il rovescio sia incuso e non normale come negli altri casi.

Questa per me è una novità assoluta. A giudicare dalla foto, il tondello dovrebbe essere stato coniato con un conio di martello usuale e un conio di incudine costituito dal rovescio di un normale bronzo Price 323.

apollonia


Inviato

Questa per me è una novità assoluta. A giudicare dalla foto, il tondello dovrebbe essere stato coniato con un conio di martello usuale e un conio di incudine costituito dal rovescio di un normale bronzo Price 323.

apollonia

Esattamente.

Quel che mi colpisce è come mai nel Price non si faccia riferimento minimo a questi esempi sebbene vengano riportati in diverse immagini nel testo (credo almeno 2). Non capisco neanche perché non venga fatta alcuna spiegazione su queste monete.

Ve ne sono comunque altre attualmente in vendita on-line.

Le devo un attimo ricercare però.


Supporter
Inviato (modificato)

Parlando di Ebay, se vogliamo riportare altri esempi di bronzi incusi,

ecco un esemplare posto da poco in asta dalla LAC nel Regno Unito.

E' un raro esemplare da 1/4 AE. La conservazione non è certo il massimo, ma si vede chiaramente come il rovescio sia completamente incuso.

Riporto la tabellina, non ho in questo momento possibilità di controllare il Price.

Macedon, Kings of. Alexander III (336-323 BC). Æ 1/4 Unit (11mm, 1.83g, 7h). Uncertain mint in Macedon.

Obv: Head of Herakles r., wearing lion skin.

Rev: Club and bow in bow-case.

Price 267.

Questo è un Price 267.

post-703-0-78637000-1385377870_thumb.jpg

Non ho il testo sotto mano. Non credo però che nella descrizione ci sia 'bow in bow-case', bensì 'quiver + bow'.

apollonia

Modificato da apollonia

Inviato

@@skubydu

Sarà la vista che mi si è abbassata, ma non riesco a vedere il toro, ci vedo una prora (ruotando il D/ verso dx).

In effetti ci vuole un bel po’ di fantasia per vedere nella contromarca la parte anteriore di un toro con testa d’uomo a destra. Tra l’altro la didascalia dice che la moneta ospite della contromarca è B, mentre la contromarca ospitata è BB. Quindi il soggetto della contromarca dovrebbe essere meglio raffigurato di quanto non lo sia Eracle col copricapo in pelle di leone.

Qui ho messo a confronto la contromarca con la ‘forepart of man-headed bull’ di un didramma di Gela.

attachicon.gifConfronto toro volto umano.jpg

Ma se il soggetto della contromarca fosse un’altra cosa, di chi o di che cosa si potrebbe trattare?

apollonia

ciao, ho orientato l'immagine...

non sembra una prora??

post-7579-0-30483200-1385402219_thumb.jp

ciaoo

skuby


Supporter
Inviato

Le foto di due esemplari dell'1/4 AE 267 sul Price.

post-703-0-89689000-1385402578_thumb.jpg

Com'era prevedibile, 'quiver + bow' oltre a 'club' nella didascalia, che si conclude con 'no symbol'.

apollonia


Inviato

Sì, infatti non è un 267, (che conosco bene perché mi manca, avendo la particolarità di mostrare il nome di Alessandro sillabato in ALE - XANDROU)

Il problema che qui sto affrontando tuttavia è il perché alcuni esemplari di bronzi (compreso il 323 riportato dal Price sono incusi) e lui non ne fa menzione alcuna.

Anche il 287 b, mostra un rovescio incuso, anche se la foto qui, riportandola dal Price non rende bene l'incavatura della faretra.

post-4998-0-92733200-1385412317_thumb.jp


Inviato

Altro incuso della London Ancient Coins.

Qui sono le lettere a mostrare maggiormente questa peculiarità.

post-4998-0-89252600-1385412714_thumb.jp


Inviato

Guardate cosa ho trovato nella prossima asta Triton di gennaio 2014.

Credo che questa volta dovremmo esserci (nella corrispondenza con il Price), ma devo controllare col libro che non ho dietro.

P.S. L'occhio mi sembra un po' troppo vivo...Non so se era così anche all'inizio. :nea: Anche qui devo fare raffronto tuttavia con le immagini originali del testo per dare una risposta.

Ex Sir Herman Weber Collection Triton XVII, Lot: 152. Estimate $1500.

KINGS of MACEDON. Philip III Arrhidaios. 323-317 BC. AR Tetradrachm (25mm, 16.66 g, 7h). In the name of Alexander III. Pella mint. Struck under Antipater or Polyperchon, circa 323-318/7 BC. Head of Herakles left, wearing lion skin / AΛEΞANΔPOY, Zeus Aëtophoros seated left; bee in left field. Price 204; Moore 1–9; SNG Alpha Bank –; SNG München –; SNG Saroglos 257–8; Weber 2094 (this coin). Good VF, toned, small scratch on cheek under tone, obverse a little off center. Rare.

Ex Numismatic Fine Arts XIV (29 November 1984), lot 99; Sir Hermann Weber Collection, 2094; Sotheby, Wilkinson & Hodge (28 June 1887), lot 253.

post-4998-0-51562400-1385546474_thumb.jp


Supporter
Inviato

Sì, qui ci siamo. Questa è la foto del tetra Price 204 tratta dal testo.

post-703-0-18142600-1385553420_thumb.jpg

apollonia


Supporter
Inviato

Tra l'altro, questo 'left' della Triton è il più 'completo' di quelli apparsi nelle aste precedenti.

Qui è stata tagliata una fettina del diritto per il test di controllo.

post-703-0-78094900-1385553828_thumb.jpg

KINGS of MACEDON. Alexander III. 336-323 BC. AR Tetradrachm (17.17 gm). Pella mint. Struck circa 325-315 BC. Head of Herakles left, wearing lion's skin headdress / Zeus seated left, holding eagle and sceptre; bee in left field. Price 204; Müller -. Lightly toned, good VF, obverse test cut. Rare left facing Herakles.

Qui invece l'ape dev'essere... volata via!

post-703-0-34407000-1385553843_thumb.jpg

KINGS of MACEDON. Alexander III 'the Great'. 336-323 BC. AR Tetradrachm (17.19 g, 1h). 'Pella' mint. Struck circa 325-315 BC. Head of Herakles left, wearing lion's skin headdress / ALEXANDROU, Zeus Aëtophoros seated left; [bee in left field]. Price 204; SNG München -; SNG Alpha Bank 517. Good VF, lightly toned around devices, flan a touch short. Very rare with head left.

apollonia

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Inviato

....Anche l'occhio, così vivace coincide perfettamente con l'immagine del Price. Beato chi se lo piglia allora.

Apollonia un pensierino ce lo fai? ;)

Ho paura tuttavia che raggiungerà cifre spropositate.

E comunque chi se lo prende secondo me, sempre se ha già una collezione abbastanza completa, fa un salto di qualità. Ossia, a mio avviso entra di diritto tra le prime collezioni in assoluto per monetazione di Alessandro, almeno in Italia. Certo servono anche i decadrammi e la serie dell'elefante, ma quanti, quanti, possono vantare il tetra "face left" originale?


Supporter
Inviato

....Anche l'occhio, così vivace coincide perfettamente con l'immagine del Price. Beato chi se lo piglia allora.

Apollonia un pensierino ce lo fai? ;)

Ho paura tuttavia che raggiungerà cifre spropositate.

E comunque chi se lo prende secondo me, sempre se ha già una collezione abbastanza completa, fa un salto di qualità. Ossia, a mio avviso entra di diritto tra le prime collezioni in assoluto per monetazione di Alessandro, almeno in Italia. Certo servono anche i decadrammi e la serie dell'elefante, ma quanti, quanti, possono vantare il tetra "face left" originale?

Eh, caro Andrea, la mia ‘campagna acquisti 2013’ è già terminata e comprende anche le eventuali monete di Natale. E’ vero che l’asta termina il 6 gennaio del prossimo anno, ma gli acquisti rientrano nel budget dell’anno in corso già esaurito.

apollonia


Supporter
Inviato

Tornando ai bronzi...

Sembrerebbe che vi siano bronzi del Grande coniati in rilievo sul diritto ma in incuso sul rovescio, vale a dire con le armi di Eracle e la scritta ALEXANDROY affondate e come incavate nel metallo. Almeno questa è l’impressione che si ha da una foto ottenuta dalla scansione di una fotografia sul testo del Price (post # 1524).

A rettifica di quanto avevo supposto al post # 1526, un bronzo con queste caratteristiche si ottiene – mi si corregga se sbaglio - imprimendo un tondello tra un conio di incudine normale che produce il diritto in rilievo e un conio di martello appositamente inciso in rilievo in modo da generare il rovescio in incuso.

Non so se questa tecnica che è stata impiegata nella coniazione delle prime monete della Lidia col quadrato incuso e poi in quelle della Magna Grecia col rovescio incuso, sia stata successivamente estesa anche a monete di bronzo tipo gli AE di Alessandro Magno. Un parere in merito di chi si intende della produzione delle monete incuse sarebbe molto gradito.

Considerato che il Price non fa menzione di bronzi incusi e che nei numerosi bronzi del genere passati per le aste (come ad es. i mie tre esemplari descritti al post # 1518) nessuno ha mai parlato di incusi (se non nelle eventuali contromarche), credo che a questo punto bisogna fare come san Tommaso per dare una risposta definitiva: avere tra le mani un bronzo del Grande con il diritto in rilievo e il rovescio in incuso.

Può darsi che le foto, per effetto della luce o dell’angolo di visuale, diano immagini soggettive che non riflettono realtà: ad es., nel bronzo al post # 1532, io vedo le lettere in rilievo. Magari è sbagliato, ma solo esaminando il bronzo invece della foto si può dimostrare come stanno effettivamente le cose.

apollonia

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Inviato

Le monere del il grande sono tutte molto belle ed i volti anno di quel non so che in poche parole sono affascinanti,sembra che emanino energia.io le comprerei tutte ed invidio chi le possiede in fin di bene io ho mie piccole sono una piu' bella della.altra,quando le guardo mi si apre il cuore e la mente, devessere la.energia che emanano,solo le classiche. Ciao a tutti


Inviato

Eh, caro Andrea, la mia ‘campagna acquisti 2013’ è già terminata e comprende anche le eventuali monete di Natale. E’ vero che l’asta termina il 6 gennaio del prossimo anno, ma gli acquisti rientrano nel budget dell’anno in corso già esaurito.

apollonia

Peccato, perché mi avrebbe fatto piacere se lo fossi riuscito a prendere. Sicuro di non ripensarci? :)


Inviato

Tornando ai bronzi...

Sembrerebbe che vi siano bronzi del Grande coniati in rilievo sul diritto ma in incuso sul rovescio, vale a dire con le armi di Eracle e la scritta ALEXANDROY affondate e come incavate nel metallo. Almeno questa è l’impressione che si ha da una foto ottenuta dalla scansione di una fotografia sul testo del Price (post # 1524).

A rettifica di quanto avevo supposto al post # 1526, un bronzo con queste caratteristiche si ottiene – mi si corregga se sbaglio - imprimendo un tondello tra un conio di incudine normale che produce il diritto in rilievo e un conio di martello appositamente inciso in rilievo in modo da generare il rovescio in incuso.

Non so se questa tecnica che è stata impiegata nella coniazione delle prime monete della Lidia col quadrato incuso e poi in quelle della Magna Grecia col rovescio incuso, sia stata successivamente estesa anche a monete di bronzo tipo gli AE di Alessandro Magno. Un parere in merito di chi si intende della produzione delle monete incuse sarebbe molto gradito.

Considerato che il Price non fa menzione di bronzi incusi e che nei numerosi bronzi del genere passati per le aste (come ad es. i mie tre esemplari descritti al post # 1518) nessuno ha mai parlato di incusi (se non nelle eventuali contromarche), credo che a questo punto bisogna fare come san Tommaso per dare una risposta definitiva: avere tra le mani un bronzo del Grande con il diritto in rilievo e il rovescio in incuso.

Può darsi che le foto, per effetto della luce o dell’angolo di visuale, diano immagini soggettive che non riflettono realtà: ad es., nel bronzo al post # 1532, io vedo le lettere in rilievo. Magari è sbagliato, ma solo esaminando il bronzo invece della foto si può dimostrare come stanno effettivamente le cose.

apollonia

Esattamente quello che penso, vanno viste dal vivo. Tuttavia le 2 immagini tratte dal Price lasciano pochi dubbi.

Mi piacerebbe sapere ad esempio cosa ne pensa @@skubydu , magari anche rifacendosi sulla sua esperienza sulla monetazione greca in generale e non solo su quella di Alessandro Magno. Grazie in anticipo, skuby ;) . Andrea


Supporter
Inviato

Dovevo a sku una risposta alla sua ipotesi del post #1529: non sembra una prora??

Secondo me c’era l’alternativa del timone. Accostando però l’immagine della contromarca così orientata da sku a questo bronzo seleucide di Antioco IX Ciziceno, potrebbe trattarsi più verosimilmente di una prora di nave.

post-703-0-44314600-1385635830_thumb.jpg

Magari sulla nave c’è il toro dal volto umano (anche se dall’aspetto sembra più un topo) liberamente disegnato dall’incisore. :blum:

apollonia


Inviato

Esattamente quello che penso, vanno viste dal vivo. Tuttavia le 2 immagini tratte dal Price lasciano pochi dubbi.

Mi piacerebbe sapere ad esempio cosa ne pensa @@skubydu , magari anche rifacendosi sulla sua esperienza sulla monetazione greca in generale e non solo su quella di Alessandro Magno. Grazie in anticipo, skuby ;) . Andrea

Ciao Andrea,

ti ringrazio per la richiesta di un parere.

Riporto per ora il link dell'ottimo sito del caro amico Roth, al fine di farsi un idea di cosa normalmente si intende per monetazione incusa.

http://www.roth37.it/COINS/Incusi/incusi.html

Ho poco tempo, pero promesso che ti indicherò le mei impressioni sul bronzo di alessandro

ciao

skuby

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Inviato

Dovevo a sku una risposta alla sua ipotesi del post #1529: non sembra una prora??

Secondo me c’era l’alternativa del timone. Accostando però l’immagine della contromarca così orientata da sku a questo bronzo seleucide di Antioco IX Ciziceno, potrebbe trattarsi più verosimilmente di una prora di nave.

attachicon.gifBronzo Antioco IX e contromarca.jpg

Magari sulla nave c’è il toro dal volto umano (anche se dall’aspetto sembra più un topo) liberamente disegnato dall’incisore. :blum:

apollonia

Ottimo apollonia, è proprio quello che intendevo.....aggiungo che sembrerebbe esserci sopra una figura umana stlizzata...

ciao

skuby


Inviato

Ciao Andrea,

ti ringrazio per la richiesta di un parere.

Riporto per ora il link dell'ottimo sito del caro amico Roth, al fine di farsi un idea di cosa normalmente si intende per monetazione incusa.

http://www.roth37.it/COINS/Incusi/incusi.html

Ho poco tempo, pero promesso che ti indicherò le mei impressioni sul bronzo di alessandro

ciao

skuby

Grazie skuby. Ottimi come sempre i lavori di roth e allo stesso tempo concisi e mai prolissi nell'elaborazione. :)


Supporter
Inviato

Recentemente ho avuto l’occasione di occuparmi di un tetradramma di Lisimaco di cui presento questo esemplare battuto alla Gorny & Mosch 180 (ottobre 2009):

post-703-0-79188600-1386022378_thumb.jpg

GRIECHEN - THRAKISCHE KÖNIGE UND DYNASTEN
Lysimachos, 305 - 281 v. Chr. Tetradrachme (16,86 g) 297/6 - 287 v. Chr. Mzst. Sardes. Vs.: Kopf Alexanders d. Gr. mit Diadem u. Ammonshorn n. r. Rs.: ΒΑΣΙΛΕΩΣ / ΛΥΣΙΜΑΧΟΥ, Athena mit Nike thront n. l., davor und unten je ein Monogramm. Thompson, Lysimachus 86. Ausgezeichnetes Alexanderporträt! Leichte Tönung, gut zentriert auf breitem Schrötling, fast vz.

Il periodo è 297/6 – 287 a. C., la zecca è quella di Sardi, il riferimento è Thompson, Lysimachus 86, i monogrammi (non specificati nella didascalia) sono PTE in un circolo nel campo a sinistra e una Delta con una specie di ‘farfallina’ su un lato in esergo.

Sarei grato se qualcuno potesse spiegarmi il significato dell’acronimo PTE e della lettera greca con quel particolare.

Forse la spiegazione si può trovare nel capitolo ‘The mints of Lysimachus’ di Miss Margaret Thompson in: C. M. Kraay, G. K. Jenkins (eds), Essays in Greek coinage presented to Stanley Robinson, Oxford 1968, 163-182, pls 16-22.

Qualcuno è in possesso di questo libro?

apollonia

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Inviato

Da Verona un riproduzione moderna di un tetradramma di Alessandro Magno.

post-703-0-78024300-1386166656_thumb.jpg

D/ Testa del giovane Eracle (a dx) che indossa una pelle di leone.

R/ Zeus (a sx) seduto su trono tenendo aquila e scettro; a destra ALEXANDROY; in esergo BASILEOS. Nel campo a sinistra Λ e, sotto, Sigma in cornice di tre lati; monogramma AP sotto il trono.

La S in incuso sotto la Sigma e i due incusi laterali sono contrassegni e sigla dell’incisore Peter Sousek.

Il simbolo sotto il trono è caratteristico della zecca di Arado. Associato alla Λ contraddistingue i tetradrammi autentici Price 3320/Müller 1362; associato alla Sigma (senza cornice) contraddistingue i tetradrammi autentici Price 3317. La data di coniazione è ca. 324/3-320 a. C. per entrambi.

Per questo motivo classificherei la riproduzione come [Tetradramma® (Ag: 16,50 g, 27 mm) di Alessandro Magno, zecca di Arado, Price 3320&3317].

apollonia


Supporter
Inviato

Tetradramma Price 3320 autentico

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MACEDON. Kingdom of Macedon. Alexander III (the Great) 336-323 B.C. AR Tetradrachm (17.20 g), Aradus Mint, ca. 328-320 B.C. Price 3320. Head of Heracles right wearing lions scalp; Reverse: Zeus seated left in throne holding eagle and scepter. Nicely centered on a large round planchet, good metal quality and of nice style. Near EF.

apollonia


Supporter
Inviato

Tetradramma Price 3317 autentico

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KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (26mm, 17.09 g, 11h). Arados mint. Struck circa 324-320 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; S monogram in left field, AP monogram below throne. Price 3317; Duyrat group IV, series 4. Near EF.

apollonia

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Inviato

Recentemente ho avuto l’occasione di occuparmi di un tetradramma di Lisimaco di cui presento questo esemplare battuto alla Gorny & Mosch 180 (ottobre 2009):

attachicon.gifTetra Lisimaco Thompson 86 ok.jpg

GRIECHEN - THRAKISCHE KÖNIGE UND DYNASTEN

Lysimachos, 305 - 281 v. Chr. Tetradrachme (16,86 g) 297/6 - 287 v. Chr. Mzst. Sardes. Vs.: Kopf Alexanders d. Gr. mit Diadem u. Ammonshorn n. r. Rs.: ΒΑΣΙΛΕΩΣ / ΛΥΣΙΜΑΧΟΥ, Athena mit Nike thront n. l., davor und unten je ein Monogramm. Thompson, Lysimachus 86. Ausgezeichnetes Alexanderporträt! Leichte Tönung, gut zentriert auf breitem Schrötling, fast vz.

Il periodo è 297/6 – 287 a. C., la zecca è quella di Sardi, il riferimento è Thompson, Lysimachus 86, i monogrammi (non specificati nella didascalia) sono PTE in un circolo nel campo a sinistra e una Delta con una specie di ‘farfallina’ su un lato in esergo.

Sarei grato se qualcuno potesse spiegarmi il significato dell’acronimo PTE e della lettera greca con quel particolare.

Forse la spiegazione si può trovare nel capitolo ‘The mints of Lysimachus’ di Miss Margaret Thompson in: C. M. Kraay, G. K. Jenkins (eds), Essays in Greek coinage presented to Stanley Robinson, Oxford 1968, 163-182, pls 16-22.

Qualcuno è in possesso di questo libro?

apollonia

Carissimo apollonia è possibile ipotizzare una qualche rarità considerato che in rete ho trovato soltanto sei esemplari di tetradramma con lo stesso simbolo PTE?
Sicuramente, però, ce ne saranno altri!
Di seguito i sei esemplari, tutti di conio diverso:
post-26600-0-89483300-1386265342_thumb.j
post-26600-0-41859600-1386265412_thumb.j
post-26600-0-46932000-1386265454_thumb.j
post-26600-0-84385600-1386265499_thumb.j
post-26600-0-15299800-1386265665_thumb.j
post-26600-0-26652400-1386265689_thumb.j

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