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IGNORED

Le monete più attraenti di Alessandro Magno


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Inviato

Non ho trovato monete, medaglie o gettoni che raffigurano questo episodio. So però che Diogene ebbe a che fare con la numismatica, anche se in modo non proprio ortodosso. Infatti suo padre, Icesio, era un cambiavalute che subì la prigione e l’esilio perché accusato di alterare le monete. Diogene si trovò anch'esso sotto accusa e si spostò ad Atene con un assistente che poi abbandonò, dicendo: "Se Mane può vivere senza Diogene, perché non Diogene senza Mane?"

Ancora una figurina del mio Alessandro con il piccolo Diogene falso monetario.

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Secondo la tradizione il padre di Diogene, banchiere, insegnò al figlio oltre che a leggere e scrivere, anche l’arte di coniare monete false. Furono scoperti e dovettero fuggire ad Atene. La figurina rappresenta il piccolo Diogene intento a preparare allegramente la lega per coniare le monete false tra suo padre che smercia intanto il prodotto e la madre che ascolta se non venga qualcuno a disturbare l’onesta azienda.

Mi viene un dubbio. Che sia stato Diogene in età adulta a coniare quel quarto di statere ‘Biancaneve’ come omaggio ad Alessandro Magno?

apollonia

ottimo spunto, è bello vedere queste figurine!!

per la moneta, credo sia un diogene piu recente... :-)

ciao

skuby


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Un Diogene più recente, certo :blum:

In questo tetra coniato in nome e nei tipi di Alessandro Magno a Kyme, nell'Eolide, circa un secolo e mezzo dopo la sua morte, compare sul rovescio, in greco, Diogenes. Però non ha nulla a che vedere col filosofo trattandosi del magistrato.

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Auktionshaus H. D. Rauch GmbH - Auction 86 (12.05.2010) - 280 EUR - 420 EUR (~530 USD)

GRIECHISCHE MÜNZEN MAKEDONIEN Könige von Makedonien Alexander III. 336-323

(D) Tetradrachme (16,36g), Kyme (Aiolis), Magistrat Diogenes, posthum, ca. 188-170 v.Chr. Av.: Kopf des Herakles mit Löwenhaube n.r. Rv.: Zeus Aëtophoros mit Szepter auf Thron n.l., im l. Feld Oinochoe über Pferdeprotome im Doppelkreis. -- Kleine Kratzer im Rv. Price 1638, Müller 949. Leicht irisierende Tönung. R s.sch.+/s.sch.

apollonia


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L’incontro di Alessandro Magno con Diogene nell’arte figurativa

Dipinto di Gaetano Gandolfi (1734-1802)

post-703-0-84319300-1352984082_thumb.jpg

Diogenes and Alexander (1792, Zurigo, collezione privata)

apollonia


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Dipinto di Gaspard de Crayer (1584-1669)

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Alexander and Diogenes (Colonia, Wallraf-Richartz Museum)

apollonia


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Dipinto su piatto di ceramica di un artista italiano (probabilmente XX sec.)

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Diogene e Alessandro il Grande. Un piatto da Urbino

apollonia

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Scultura di Pierre Puget (1620-1694)

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The Meeting of Alexander the Great and Diogenes (ca 1692, Parigi, Museo del Louvre)

apollonia

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Passando da Sinòpe, la città natale di Diogene, non potevo dimenticarmi di questo bronzo coniato nel periodo di Mitridate VI, re del Ponto (regione che si estende a Est di Sinòpe).

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Bronze AE20 of Sinope in Paphlagonia, time of Mithradates VI, 120-63 BCE, Sear 3709

Obverse: Gorgon’s head 3/4 facing in the centre of an aegis covered with scales and fixed to a frame.

Reverse: Nike striding right, holding long palm branch over shoulder, [ΣΙ]Ν_ΩΠΗ across fields, AMTE monogram in lower right field.

apollonia


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Questo è un altro pezzo con il rovescio non decentrato come nel bronzo precedente, del quale è noto anche il peso (6,4 g).

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Coin Type: Bronze AE21 of Sinope in Paphlagonia, time of Mithradates VI, 120-63 BCE

Mint and Date: Sinope, 120-63 BCE - Size and Weight: 21mm x 20mm, 6.4g

Obverse: Gorgon's head in the centre of an aegis covered with scales and fixed to a frame.

Reverse: Nike striding right, holding long palm branch over shoulder. ΣINΩ - ΠHΣ and AMTE monogram.

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Una notazione storica sull’egida (aegis) riprodotta sul diritto del bronzo di Sinòpe.

Avendo poi citato il Ponto, regno di Mitridate VI, che si estende ad Est di questa città, a seguire una notazione storica su questo sovrano.

Aegis

In una delle tante versioni, la leggenda narra che Crono, padre di Zeus, aveva l’abitudine di divorare i suoi figli appena nati allo scopo di impedire che fosse deposto dal trono da uno di essi, come gli era stato profetizzato. Ma quando nacque Zeus, mamma Rea lo sostituì con una pietra che, avvolta in una coperta, fece inghiottire al marito al posto del neonato. Così Zeus fu nascosto a papà Crono e allevato da una capra di nome Amaltea. Quando Amaltea morì, della sua pelle fu fatto uno scudo o corazza che aveva notevoli proprietà protettive in quanto la capra aveva allattato e protetto Zeus da piccolo. Questo scudo è l’egida (aegis), termine ancora oggi usato col significato di guida o tutela protettiva.

Per completezza d’informazione

Amaltea è il nome di ninfa naiade figlia di Oceano e sorella di Archeloo che ebbe cura di Zeus bambino quando la madre lo sottrasse a Crono e lo fece allattare da una capra. In altre versioni Amaltea è il nome della capra stessa; dalla pelle di essa, invulnerabile e terrificante, si rivestì poi Zeus per combattere i Titani. Secondo il mito più tardo la capra fu assunta poi fra le stelle; un suo corno, rottosi, fu riempito dalla ninfa Amantea con fiori e frutta (cornucopia) e donato a Zeus.

apollonia


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A proposito di cornucopia e di bronzi...

Bronzo di Augusto con cornucopia e nastri su globo

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Augustus, AE14 of Sinope, Paphlagonia, Sinope. Dated CY 22 (25/4 BC).

C I F AN • XXII (AN ligate), bare head right / EX D D (dotted legend), filleted cornucopiae on globe. RPC I 2114; Imhoof-Blumer, KM 6; Weber 4833 (this coin).

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Mitridate VI Eupatore (figlio di buon padre)

Mitridate VI re del Ponto dal 111 a. C. alla sua morte nel 63 a. C. fu uno dei più formidabili avversari della Repubblica romana che costrinse a ben tre guerre dette appunto ‘mitridatiche’.

Fra tutte le vicende e gli aneddoti che lo riguardano, oggi sopravvive soprattutto il ricordo della sua poliglossia e della sua assuefazione ai veleni.

Grazie alla sua prodigiosa memoria e predisposizione alle lingue parlandone più di venti, come riporta Plinio il Vecchio “Mitridate regnò su ventidue nazioni e amministrò le loro leggi in altrettante lingue senza bisogno di interprete”.

Sia perché appassionato di farmacologia sia per la paura ossessiva di essere avvelenato, Mitridate aveva istituito presso la sua reggia un vero e proprio centro di ricerca su farmaci e veleni dal quale fu messo a punto il famoso antidoto efficace contro molte malattie e sostanze tossiche, che da lui prese il nome di mitridato.

La formula del mitridato entra a Roma come bottino di guerra di Pompeo Magno che sconfisse Mitridate tra il 74 e il 63 a. C., e un secolo dopo Nerone, che pure temeva d’essere avvelenato ed era a conoscenza dell’efficacia dell’antidoto, ordina al suo fidato medico Andromaco di prepararlo. Il saggio medico ha l’intuizione di aggiungere al mitridato la carne di vipera per potenziarne l’azione farmacologica e nasce così la teriaca, polifarmaco attivo ed efficace contro tutti i mali.

Della teriaca e del suo impatto con la numismatica si parla nella sezione Exonumia (Tessere per la teriaca).

Qualche esempio di monete coniate sotto il regno di Mitridate si trova all’interno di questa discussione, ai post # 408, 411, 412, 418, 421 e 422.

apollonia


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Recente acquisto 1. Bronzo di Macedonia tipo ‘Basileus’. Scudo macedone con al centro un fulmine/Elmo macedone con B-A ai lati e foglia d’edera in basso.

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Lotto 52. ROYAUME DE MACEDOINE, Alexandre III le Grand (336-323), AE 1/2 unité, 325-310 av. J.-C. Macédoine. Droit : Foudre en épisème d'un bouclier macédonien. Revers : Casque macédonien lauré. De part et d'autre, B - A. En bas, feuille de lierre. Ref.: Price, 407. 4,45g. Patine brun-vert. Très Beau (VF)

apollonia

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Recente acquisto 2. Bronzo di Mileto o Milasa. Scudo macedone con al centro un globetto/Elmo macedone con spiga di grano in basso a sinistra e lettera K in basso a destra.

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Lotto 53. ROYAUME DE MACEDOINE, émission anonyme, AE bronze, vers 320 av. J.-C. Milet ou Mylasa. Droit : Bouclier macédonien. Au centre, un point. Revers : Casque. En bas à gauche, épi de blé, à droite, K. Ref.: Price, 2072. 3,24g. Patine brun foncé. Très Beau (VF)

apollonia


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Scultura di Pierre Puget (1620-1694) 3501lkk.jpgThe Meeting of Alexander the Great and Diogenes (ca 1692, Parigi, Museo del Louvre) apollonia
Una notazione storica sull’egida (aegis) riprodotta sul diritto del bronzo di Sinòpe. Avendo poi citato il Ponto, regno di Mitridate VI, che si estende ad Est di questa città, a seguire una notazione storica su questo sovrano. Aegis In una delle tante versioni, la leggenda narra che Crono, padre di Zeus, aveva l’abitudine di divorare i suoi figli appena nati allo scopo di impedire che fosse deposto dal trono da uno di essi, come gli era stato profetizzato. Ma quando nacque Zeus, mamma Rea lo sostituì con una pietra che, avvolta in una coperta, fece inghiottire al marito al posto del neonato. Così Zeus fu nascosto a papà Crono e allevato da una capra di nome Amaltea. Quando Amaltea morì, della sua pelle fu fatto uno scudo o corazza che aveva notevoli proprietà protettive in quanto la capra aveva allattato e protetto Zeus da piccolo. Questo scudo è l’egida (aegis), termine ancora oggi usato col significato di guida o tutela protettiva. Per completezza d’informazione Amaltea è il nome di ninfa naiade figlia di Oceano e sorella di Archeloo che ebbe cura di Zeus bambino quando la madre lo sottrasse a Crono e lo fece allattare da una capra. In altre versioni Amaltea è il nome della capra stessa; dalla pelle di essa, invulnerabile e terrificante, si rivestì poi Zeus per combattere i Titani. Secondo il mito più tardo la capra fu assunta poi fra le stelle; un suo corno, rottosi, fu riempito dalla ninfa Amantea con fiori e frutta (cornucopia) e donato a Zeus. apollonia
Innanzitutto un grazie ad Apollonia per gli splendidi capolavori che riporta all'interno di questa discussione e per la grande conoscenza di mitologia greca con la quale ci fa affezionare sempre più a questo tipo di monetazione, grazie anche ai collegamenti da lui fatti tra mito e moneta. Ora invece vorrei riportare e farvi notare la somiglianza tra questo raro bronzo del tipo Price 288 con volto di Eracle a sinistra anziché a destra in vendita in uno shop VCoins e di cui avevo parlato nel post 170 e questo di imitazione barbarica in vendita su Ebay. Mi sorge un dubbio: non è che anche il primo bronzo, con quel naso così pronunciato sia di imitazione barbarica?

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Inviato

ciao andrea,

secondo me il secondo bronzo è stato parecchio aiutato ....direi in epoca recente...

( se puo metti i riferimenti dei pesi)

ciaoo e grazie anche da parte mia ad Apollonia!!

skuby


Inviato
Mitridate VI Eupatore (figlio di buon padre) Mitridate VI re del Ponto dal 111 a. C. alla sua morte nel 63 a. C. fu uno dei più formidabili avversari della Repubblica romana che costrinse a ben tre guerre dette appunto ‘mitridatiche’. Fra tutte le vicende e gli aneddoti che lo riguardano, oggi sopravvive soprattutto il ricordo della sua poliglossia e della sua assuefazione ai veleni. Grazie alla sua prodigiosa memoria e predisposizione alle lingue parlandone più di venti, come riporta Plinio il Vecchio “Mitridate regnò su ventidue nazioni e amministrò le loro leggi in altrettante lingue senza bisogno di interprete”. Sia perché appassionato di farmacologia sia per la paura ossessiva di essere avvelenato, Mitridate aveva istituito presso la sua reggia un vero e proprio centro di ricerca su farmaci e veleni dal quale fu messo a punto il famoso antidoto efficace contro molte malattie e sostanze tossiche, che da lui prese il nome di mitridato. La formula del mitridato entra a Roma come bottino di guerra di Pompeo Magno che sconfisse Mitridate tra il 74 e il 63 a. C., e un secolo dopo Nerone, che pure temeva d’essere avvelenato ed era a conoscenza dell’efficacia dell’antidoto, ordina al suo fidato medico Andromaco di prepararlo. Il saggio medico ha l’intuizione di aggiungere al mitridato la carne di vipera per potenziarne l’azione farmacologica e nasce così la teriaca, polifarmaco attivo ed efficace contro tutti i mali. Della teriaca e del suo impatto con la numismatica si parla nella sezione Exonumia (Tessere per la teriaca). Qualche esempio di monete coniate sotto il regno di Mitridate si trova all’interno di questa discussione, ai post # 408, 411, 412, 418, 421 e 422. apollonia
Recente acquisto 2. Bronzo di Mileto o Milasa. Scudo macedone con al centro un globetto/Elmo macedone con spiga di grano in basso a sinistra e lettera K in basso a destra. 241jole.jpgLotto 53. ROYAUME DE MACEDOINE, émission anonyme, AE bronze, vers 320 av. J.-C. Milet ou Mylasa. Droit : Bouclier macédonien. Au centre, un point. Revers : Casque. En bas à gauche, épi de blé, à droite, K. Ref.: Price, 2072. 3,24g. Patine brun foncé. Très Beau (VF) apollonia
Belle entrambe le moneta Apollonia, anche se la seconda mi sembra più rara con il globetto al centro non facile da trovare. Nella prima moneta è però presente l'edera in esergo cosa che la rende sicuramente particolare e fuori dal comune. In che asta le hai acquistate? Altra cosa.... Senti Apollonia sono innamorato della scultura di Pierre Puget, è veramente fantastica..... :)
ciao andrea, secondo me il secondo bronzo è stato parecchio aiutato ....direi in epoca recente... ( se puo metti i riferimenti dei pesi) ciaoo e grazie anche da parte mia ad Apollonia!! skuby
Guarda skubydu, non so perché comunque il venditore G&N è in genere un venditore serio, tuttavia ti metto il link con la tabellina: http://www.ebay.de/itm/G-N-MAKEDONIEN-ALEXANDER-DER-GROsE-BARBAR-HERAKLES-BOGEN-KEULE-DA0333-/380516688230?pt=M%C3%BCnzen_Medaillen&hash=item58988fe166

MAKEDONIEN

ALEXANDER III, DER GROßE (336-326 v.Ch.)

BRONZE (Barbarisierte Imitation)

Vs: Kopf des Herakles im Löwenfell nach links

Rs: BA zwischen Bogen mit Bogentasche und Keule

Erhaltung: sehr schön

4,9 g ; 12


Inviato (modificato)

ciao Andrea, non metto in dubbio la serietà del venditore, che conosco bene. Se guardi con attenzione la moneta, premettendo sempre il giudizo da foto e cmq personale, noterai come i capelli al D/ sono stati ridefiniti ed i campi lisciati. Anche al R/ hanno esaltato i particolari. Relativamente alla patina (abbastanza scura), andrebbe giudicata dal vivo, magari con luce naturale.

ciao

skuby

Modificato da skubydu

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@@Andrea

Belle entrambe le moneta Apollonia, anche se la seconda mi sembra più rara con il globetto al centro non facile da trovare. Nella prima moneta è però presente l'edera in esergo cosa che la rende sicuramente particolare e fuori dal comune. In che asta le hai acquistate?

Proprio così. Però il prezzo di listino è uguale, 75 € cadauno. Provengono dalla Elsen. Non saprei dirti se c'è stato qualche 'aiutino', come direbbe sku.

apollonia


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Senti Apollonia sono innamorato della scultura di Pierre Puget, è veramente fantastica.....

Il grande rilievo in marmo, 332 x 296 cm, con Alessandro e Diogene è una delle più significative opere dell’ultimo periodo dell’artista francese. Traggo da un passo sulla Filosofia nella pittura:

Lo scultore al servizio di Luigi XIV non si azzarda più a rappresentare l’aneddoto così come è stato voluto, “dal basso”, ma rende omaggio anche al re Alessandro, alias Luigi XIV. A sinistra (dell’osservatore) Alessandro, nel pieno del suo vigore giovanile, che sovrasta tutto e tutti dal suo cavallo; davanti a lui, a destra, Diogene, non come l’uomo della libertà, dello spirito, dell’happening, bensì come un mendicante che allunga la mano nell’atto di chi riceve un’elemosina. L’espressione del viso ricorda quella sofferente di Laocoonte. Si vede anche il cane, ma è il cane da guardia di un soldato, alla catena.

Condivido l’interpretazione ma non sono d’accordo sull’ultima frase. Penso che si tratti di Peritas, il fedelissimo cane di Alessandro Magno che lo seguì in Asia e combattè al suo fianco. Vi sono due episodi molto toccanti che riguardano Peritas e che racconterò nei post a seguire.

apollonia

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Avevo già accennato a Peritas nel post # 377 a pag. 26. Ma vediamo come Valerio Massimo Manfredi descrive l’episodio che riguarda il fedele cane di Alessandro.

La scena è l’Ellesponto quando Alessandro, ritto a prua della nave in prossimità dello sbarco in Asia, come rapito dal suo sogno che stava avverandosi, udì qualcosa che lo rese inquieto e preoccupato. Scese dal castello di prua e camminò lungo la murata finchè non udì, più chiaramente, ma sempre più debole, l’abbaiare di un cane. Guardò fra le onde del mare e vide Peritas che nuotava disperatamente e stava ormai per soccombere. Gridò ai suoi di salvarlo e recuperato da tre marinai, la povera bestia si abbandonò completamente esausta sulla tolda e Alessandro gli si inginocchiò vicino, accarezzandolo commosso. Aveva ancora al collo un pezzo di catena e le zampe gli sanguinavano per la lunga corsa. – Se la caverà, sire – lo rassicurò un veterinario dell’esercito che era prontamente accorso. – E’ solo mezzo morto di fatica. Asciugato e riscaldato dai raggi del sole, Peritas cominciò a dare segni di vita e dopo un po’ fece di nuovo udire la sua voce.

In quel momento si profilò davanti ad Alessandro la sponda asiatica, e quando furono a poca distanza, Alessandro impugnò la lancia, prese la rincorsa sulla tolda e la scagliò con tutta la sua forza. L’arma volò nel cielo in ampia parabola e poi volse la punta in basso conficcandosi, vibrando, nell’Asia.

C’era qualcosa in Alessandro fin da ragazzo che affascinava in modo irresistibile tutti coloro che venivano a contatto con lui, compresi gli animali. Solo così si può spiegare il fatto che era riuscito al primo tentativo a farsi prendere in groppa da quel demone nero che aveva poi chiamato Bucefalo e ad ammansirlo come un agnello. E anche il fatto che Peritas, un molosso in grado di spezzare un femore di porco con un sol colpo di mandibola, languiva mangiando poco o nulla, sdraiato per ore sulla strada dove era sparito il suo padrone. Quando erano in atto i preparativi della partenza per l’Asia, Peritas fu tenuto lontano dal padrone e legato con una grossissima catena. Quasi avesse avuto il presentimento che Alessandro non avrebbe più fatto ritorno, Peritas riuscì a spezzare quella catena e a inseguire il padrone prima a piedi e poi a nuoto, come se volesse essergli accanto nel momento in cui lui stava per coronare il suo grande sogno.

apollonia

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ciao Andrea, non metto in dubbio la serietà del venditore, che conosco bene. Se guardi con attenzione la moneta, premettendo sempre il giudizo da foto e cmq personale, noterai come i capelli al D/ sono stati ridefiniti ed i campi lisciati. Anche al R/ hanno esaltato i particolari. Relativamente alla patina (abbastanza scura), andrebbe giudicata dal vivo, magari con luce naturale.

ciao

skuby

Ciao Skuby. :) In effetti soprattutto il dritto è un po' strano, però si potrebbe anche supporre che potrebbe trattarsi di un'emissione barbarica a tutti gli effetti e per questo nei particolari lascia un po' a desiderare e appare piuttosto grossolana. L'altra invece, ossevandola con attenzione, sebbene abbia sempre in comune quel nasone grossissimo di Eracle mostra comunque un attenzione e una destrezza maggiore da parte dell'incisore che fanno forse pensare si tratti proprio di un Price 288 e non di un'imitazione barbarica....Rimangono comunque a mio avviso due monete dubbie, soprattutto l'imitazione barbarica proposta in vendita da G&N. Sai Skuby c'è anche il problema che non è che se ne vedano poi così tanti di bronzi "mancini" come il Price 288. Guarda quello che ho trovato su Wildwinds...In tal modo, non essendo chiaro come è fatto ad esempio il volto di Eracle al dritto o i particolari di clava arco e faretra al rovescio è ancora più facile ingannare il probabile cliente ( a me beninteso non mi hanno convinto affatto comunque... :blum: )

post-4998-0-66897900-1353514498_thumb.jp


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I bronzi “Herakle’s face left” riportati dal Price ai numeri 288 e 315 (altri non ne ho trovati) non sono del tipo ‘titolo regale’, vale a dire che sul rovescio non troviamo la iniziali B-A (per Basileos Alexandroy, del re Alessandro), ma la scritta in greco ALEXANDROY (di Alessandro).

Purtroppo di questi bronzi non c’è la fotografia nel testo e questo può spiegare l’errata attribuzione delle monete effettive a cominciare dalla mia già postata in http://www.lamoneta....volto +sinistra e qui riprodotta

post-703-0-06396200-1353589451_thumb.jpg

Stesso discorso per il bronzo ‘Herakles left’ di wildwinds e quelli di VCoins ed eBay presentati da Andrea.

Per le analogie di stile dei diritti, sono dell’idea che tutti questi quattro bronzi ‘Herakles left B-A’ siano delle imitazioni barbariche.

apollonia


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Bronzi 'left BA' a confronto

2vugh6x.jpg

a apollonia ; b wildwinds ; c VCoins ; d eBay

apollonia


Inviato (modificato)

<p>

Bronzi 'left BA' a confronto2vugh6x.jpga apollonia ; b wildwinds ; c VCoins ; d eBayapollonia
Grazie Apollonia, finalmente la cosa è più chiara. Attendevo, se ti devo dire la verità, con impazienza la tua opinione e sono contento di averla finalmente ricevuta. :) Confermo inoltre come nel Price, a tutti gli effetti non ci sia alcun riferimento néénel 288 nè nel 315 ai titoli regali B e A. Di conseguenza la possibilità non di dico di acquistare ma almeno poter ammirare un esemplare face left diventa ancora più difficile. Va be' :unknw: Modificato da andreagcs

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A proposito di Eracle, anche se non ha nulla a che vedere con la monetazione di Alessandro, fatemi aprire una parentesi per postare questo denario di Traiano che mi sono aggiudicato proprio stamane all’asta Varesi.

Il rovescio non è all’altezza del diritto, ma c’è sempre Eracle (anzi, per la precisione, Ercole).

670h8h.jpg

Traiano (98-117 d. C.) – Denario (Ag: 18 mm, 2,87 g). Coniato nel 101-102 d. C. D/ IMP CAES NERVA TRAIAN AVG GERM, testa laureata a sinistra. R/ P M TR P COS IIII P P, statua di Ercole nudo di fronte su piedistallo, ornato da pelle di leone che scende sul braccio sinistro e una clava diretta verso il basso nella mano destra. Coh. 234 RIC 49 Ag 2,87 g . Patina di medagliere. SPL.

La statua è stata identificata come parte dell’Ara massima di Ercole invitto, un altare dedicato a Ercole vicino al Foro Boario a Roma.

apollonia

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