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Le monete più attraenti di Alessandro Magno


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P.S.1 i ciottoli non erano inseriti nella terra battuta, ma nella malta.

 

Ho scritto:

 

Questa tipologia di mosaici pavimentali non a tessere ma a ciottoli di differenti cromie aveva non solo una finalità estetica, ma anche pratica in quanto essi rendevano impermeabile e resistente all'usura il pavimento in terra battuta.

 

Non ho detto che i ciottoli erano inseriti nella terra battuta, ma che, essendo mosaici pavimentali, servivano anche a impermeabilizzare e a rafforzare il pavimento in terra battuta, come in https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_mosaico

 

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Il resto a domani.

 

 

apollonia

 


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P.S.1 i ciottoli non erano inseriti nella terra battuta, ma nella malta.

Ho scritto:

Questa tipologia di mosaici pavimentali non a tessere ma a ciottoli di differenti cromie aveva non solo una finalità estetica, ma anche pratica in quanto essi rendevano impermeabile e resistente all'usura il pavimento in terra battuta.

Non ho detto che i ciottoli erano inseriti nella terra battuta, ma che, essendo mosaici pavimentali, servivano anche a impermeabilizzare e a rafforzare il pavimento in terra battuta, come in https://it.wikipedia.org/wiki/Storia_del_mosaico

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Il resto a domani.

apollonia

I pavimenti delle case con quei mosaici (almeno degli ambienti padronali) non erano certo in terra battuta e per un aristocratico di Pella del IV/III secolo probabilmente la funzione più pratica che avevano quei mosaici era quella di rendergli più gradevole la giornata... Le funzioni da te citate si collegano più in antico con la nascita del mosaico stesso (epoca arcaica o anche prima)quando dei sassetti tutti uguali erano inseriti direttamente nel piano di calpestio.

Nel testo da me citato l'episodio di Cratero e' collocato presso il Granico, che è in Asia Minore NO e dunque ben lungi dai terreni di Abdalonimo a Sidone. Quest'ultimo, al quale tradizionalmente si attribuisce il "sarcofago di Alessandro", ha un'importanza capitale negli studi sulla cronologia della monetazione di Alessandro (The dated tetradrachms of Sidon and Ake...del Newell. O un titolo simile). Si sa infatti che fu fatto re nel 332 e i tetradrammi prodotti a Sidone (SI) recano l'indicazione alfabetico/numerica del suo anno di regno.

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A quanto mi risulta, i primi esemplari di mosaico pavimentale nella Grecia classica sono costituiti da sassolini a monocromo, con lievi accenni coloristici (mosaici di Olimpia, di Olinto, secc. 5°-4° a. C.; importante la serie di mosaici a ciottoli colorati riportati alla luce dagli scavi di Pella in Macedonia, e risalenti fino all’età di Alessandro Magno), mentre di quelli a tessere marmoree si hanno soprattutto esempi nel periodo ellenistico (Delo, Coo, ecc.).

Quanto alla malta, il procedimento greco dei pavimenti cementati con calce prevedeva l’uso di una malta particolare che oggi si definisce ‘bastarda’, composta di calce, cemento e sabbia. Impastata con acqua, questa malta indurisce per la formazione di carbonato di calcio nella reazione chimica dell’idrato di calcio (calce) con l’anidride carbonica dell’aria. La presenza di cemento conferisce una maggior resistenza meccanica, rendendo questa malta particolarmente adatta per pavimenti.

Quanto ad Alessandro Magno e il leone, mi premeva ricordare l’episodio della prima caccia del principe giovinetto a Pella in quanto è in questa circostanza che ebbe in dono dallo zio l’orfanello Pèritas, il cane fedelissimo che gli fu sempre accanto e si sacrificò per lui in India. Il sodalizio di Alessandro con Pèritas fu tanto forte quanto quello con Bucefalo. Dal mio punto vista mi è sembrato logico che il mosaico a ciottoli si riferisse alla caccia di Pella con Efestione e quello con Cratero a cavallo alla caccia di Sidone. In ogni caso produrrò a seguire la documentazione degli articoli da cui ho tratto le notizie sui due episodi.

 

apollonia


Inviato (modificato)

A quanto mi risulta, i primi esemplari di mosaico pavimentale nella Grecia classica sono costituiti da sassolini a monocromo, con lievi accenni coloristici (mosaici di Olimpia, di Olinto, secc. 5°-4° a. C.; importante la serie di mosaici a ciottoli colorati riportati alla luce dagli scavi di Pella in Macedonia, e risalenti fino all’età di Alessandro Magno), mentre di quelli a tessere marmoree si hanno soprattutto esempi nel periodo ellenistico (Delo, Coo, ecc.).

Quanto alla malta, il procedimento greco dei pavimenti cementati con calce prevedeva l’uso di una malta particolare che oggi si definisce ‘bastarda’, composta di calce, cemento e sabbia. Impastata con acqua, questa malta indurisce per la formazione di carbonato di calcio nella reazione chimica dell’idrato di calcio (calce) con l’anidride carbonica dell’aria. La presenza di cemento conferisce una maggior resistenza meccanica, rendendo questa malta particolarmente adatta per pavimenti.

Quanto ad Alessandro Magno e il leone, mi premeva ricordare l’episodio della prima caccia del principe giovinetto a Pella in quanto è in questa circostanza che ebbe in dono dallo zio l’orfanello Pèritas, il cane fedelissimo che gli fu sempre accanto e si sacrificò per lui in India. Il sodalizio di Alessandro con Pèritas fu tanto forte quanto quello con Bucefalo. Dal mio punto vista mi è sembrato logico che il mosaico a ciottoli si riferisse alla caccia di Pella con Efestione e quello con Cratero a cavallo alla caccia di Sidone. In ogni caso produrrò a seguire la documentazione degli articoli da cui ho tratto le notizie sui due episodi.

apollonia

Non sono esperto di questioni tecnico/costruttive, ma ritengo che l'iniziale funzione utilitaristica fosse oramai quasi o del tutto completamente sostituita da quella estetica.

Come ho detto si tratta di scene abbastanza generiche e dunque il collegamento con opere di artisti famosi può portare a esiti differenti. Non è come il famoso mosaico della casa del fauno di Pompei, che non può essere altro che una copia dell'originale di Filosseno di Eretria. L'episodio del cane personalmente non lo conoscevo e avevo sempre saputo che quel mosaico si riferiva al salvataggio da parte di Cratero. Altro problema riguarda anche la cronologia dello stesso Lisippo: Talora si legge attorno al 390, altre volte 370: bisognerebbe analizzare bene la questione e le fonti, dato che fu attivo forse ancora alla fine IV/inizio III secolo e nel primo caso avrebbe avuto circa 100 anni...

P.S. Sempre ammesso e non concesso che si tratti effettivamente di una raffigurazione di Alessandro.

Modificato da Caio153
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Non sono esperto di questioni tecnico/costruttive, ma ritengo che l'iniziale funzione utilitaristica fosse oramai quasi o del tutto completamente sostituita da quella estetica.

Come ho detto si tratta di scene abbastanza generiche e dunque il collegamento con opere di artisti famosi può portare a esiti differenti. Non è come il famoso mosaico della casa del fauno di Pompei, che non può essere altro che una copia dell'originale di Filosseno di Eretria. L'episodio del cane personalmente non lo conoscevo e avevo sempre saputo che quel mosaico si riferiva al salvataggio da parte di Cratero. Altro problema riguarda anche la cronologia dello stesso Lisippo: Talora si legge attorno al 390, altre volte 370: bisognerebbe analizzare bene la questione e le fonti, dato che fu attivo forse ancora alla fine IV/inizio III secolo e nel primo caso avrebbe avuto circa 100 anni...

P.S. Sempre ammesso e non concesso che si tratti effettivamente di una raffigurazione di Alessandro.

 

Se il mosaico si riferisce al salvataggio di Alessandro da parte di Cratero, a cosa si riferisce la scena di caccia nel gruppo di Delfi che ho postato al # 2849?

Quanto al P.S., è ovvio che le nostre convinzioni in contesti del genere sono legate allo stato dell’arte.

 

apollonia


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(segue)

 

 

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(segue) 

 

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(segue)

 

 

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(v. anche post # 2849)

 

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apollonia


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(v. anche post # 2849)

Caccia al leone con Cratero.JPG

apollonia

Mi pare dunque di capire che siano ipotesi dunque (e tutte di questo/a Moreno)... Nessuna fonte antica parlerebbe di un soggiorno di Lisippo a Mieza, ne tantomeno di un suo ruolo paideutico. Faccio notare come la base provenga da Messene, che non è proprio dietro l'angolo della fonte Castalia... Dunque a meno di iscrizioni esplicative, delle quali qua non si parla, tale identificazione risulta ipotetica. Sarebbe poi interessante avere un'indicazione delle fonti (antiche) Nelle quali si parla dei 2 gruppi statuari che si presume vennero usati con modello per i mosaici delle 2 cacce di Pella, oltre che leggere questo Moreno...
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‘questo Moreno’ è Paolo Moreno, uno storico dell’arte greca e romana che è stato redattore dell’Enciclopedia dell’arte antica classica e orientale. L’hai citato tu stesso nel tuo intervento al post # 2850,  al link http://www.treccani....'-Arte-Antica)/ .

 

Uno dei miei riferimenti è:

G. Frumusa, Alessandro Magno, Eracle e la leonté nella glittica ellenistica e romana, “LANX” 3 (2009), pp. 13‐35 da http://riviste.unimi.it/index.php/lanx/article/viewFile/373/529

 

L’altro è una monografia del 2015 di una tua collega archeologa Fabiana Fuschino in ‘MEDITERRANEOANTICO - DIGITAL MAGAZINE DI EGITTOLOGIA.NET’ dal titolo LISIPPO - BELLEZZA E ARMONIA NELL’ANTICA GRECIA

http://www.egittologia.net/Magazine/TabId/222/ArtMID/805/ArticleID/25/LISIPPO.aspx

 

 

apollonia


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‘questo Moreno’ è Paolo Moreno, uno storico dell’arte greca e romana che è stato redattore dell’Enciclopedia dell’arte antica classica e orientale. L’hai citato tu stesso nel tuo intervento al post # 2850,  al link http://www.treccani....'-Arte-Antica)/ .

 

Uno dei miei riferimenti è:

G. Frumusa, Alessandro Magno, Eracle e la leonté nella glittica ellenistica e romana, “LANX” 3 (2009), pp. 13‐35 da http://riviste.unimi.it/index.php/lanx/article/viewFile/373/529

 

L’altro è una monografia del 2015 di una tua collega archeologa Fabiana Fuschino in ‘MEDITERRANEOANTICO - DIGITAL MAGAZINE DI EGITTOLOGIA.NET’ dal titolo LISIPPO - BELLEZZA E ARMONIA NELL’ANTICA GRECIA

http://www.egittologia.net/Magazine/TabId/222/ArtMID/805/ArticleID/25/LISIPPO.aspx

 

 

apollonia

Ti ringrazio per "una tua collega", ma per me è solo un hobby...

A parte questo leggerò con calma questi testi ed eventualmente anche questi di P. Moreno, dal quale dipendono tutte queste identificazioni. Citerò anch'io wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Paolo_Moreno

A quanto pare si tratta di uno "specialista in identificazioni celebri", che ha pubblicato molto su Lisippo, ma non solo:

  • Lisippo, L'arte e la fortuna, Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1995, progetto di P. Moreno, Milano 1995 (Fabbri Editori, RCS Libri & Grandi Opere Spa)
  • Scultura ellenistica, I-II, Roma 1994, (Libreria dello Stato, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato)
  • Vita e arte di Lisippo, Milano 1987 (Il Saggiatore) 0029046-0
  • Testimonianze per la teoria artistica di Lisippo, Treviso 1973 (Canova) 9433

Non ho mai letto nulla di questo studioso, ma non vorrei che a causa di questa sua specializzazione si sia spinto un pò oltre con le ipotesi, ossia abbia voluto trasformare ipotesi accattivanti in dati di fatto, che poi tutti hanno accettato acriticamente. A ogni modo al momento non ho strumenti per giudicare. In particolare vorrei proprio sapere dove sta scritto che Lisippo sia mai andato a Mieza o abbia mai creato quei due gruppi scultorei con Alessandro ed Efestione a caccia... qualora qualche autore antico abbia detto una cosa del genere allora la situazione cambierebbe del tutto.

http://www.perseus.tufts.edu/hopper/searchresults?q=mieza

http://www.perseus.tufts.edu/hopper/searchresults?q=lysippus&page=1

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Indipendentemente dalla paternità dei mosaici, credo di aver reso un po’ giustizia a Peritas, il cane che secondo le cronache di Plutarco e Plinio il Vecchio salvò la vita del suo padrone in uno scontro con le truppe di Dario III in Persia. 

 

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In particolare, Alessandro, nel corso della battaglia di Gaugamela nel 331 a.C. cadde da cavallo e stava per essere calpestato da un elefante da guerra persiano. Fu salvato dal suo fedele Peritas che attaccò, con estremo coraggio, l’elefante, azzannandolo al labbro.

Alessandro era molto affezionato a Peritas (con il quale divideva anche il riposo notturno) anche per le sue straordinarie doti da combattente. Peritas morì in battaglia nel 326 a. C. in India e Alessandro non solo lo pianse facendogli ergere un monumento, ma fondò da quelle parti anche una città a suo nome, come fece per Bucefalo.

 

Chissà se si trova qualche moneta di Alessandro Magno o di papà Filippo con la raffigurazione di un cane (non necessariamente Peritas) o di parte di esso.

 

 

apollonia

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Questo è un tetra della Roma Numismatics Limited, lot 574, 21. May 2013.

 

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Seleukid Kings of Syria. Seleukos I Nikator AR Tetradrachm. Carrhae, circa 310-290 BC. Head of Herakles r. wearing lion's skin headdress / Zeus seated r., collared dog's head in r. field, monogram below throne, ΣΕΛΕΥΚΟΥ to r., ΒΑΣΙΛΕΩΣ in exergue. SC 42.6. 16.74g, 26mm, 3h. Very Fine.

 

 

apollonia


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GREEK
Kingdom of Macedon
MACEDON. Kingdom of Macedon. Alexander III (the Great) 336-323 B.C. AR Tetradrachm (17.11 gms), Uncertain Western Asia Minor Mint Struck ca. 240-180 B.C.
Pr-2821A. Head of Hercules right wearing lions scalp; Reverse: Zeus seated left in throne holding eagle and scepter, star and dog feeding at left.
Ex: Kirk Davis
Nicely centered, good style in high relief, lightly toned.
EXTREMELY FINE.
Estimated value: 500 USD

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Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung

 

Auction 216 2272 (« | ») 15. October 2013

GRIECHEN

MAKEDONISCHE KÖNIGE

Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Stater (8,48g). Mzst. unbestimmt. Vs.: Kopf der Athena mit korinthischem Helm n. r. Rs.: AΛEΞANΔΡOΥ, Nike mit Kranz u. Stylis nach links stehend. Links i. Feld Monogramm, links unter dem Flügel ein nach links springender Hund (?). Price ­; Müller ­; Hersh, in FS Price ­. Gold! ss

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Qui non è certo che si tratti di un cane.

 

Heritage Auctions, Inc. Auction 3032, lot 23132, 10. April 2014.

 

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MACEDONIAN KINGDOM. Alexander III the Great (336-323 BC). AR tetradrachm (28mm, 16.89 gm, 2h). Damascus(?). Head of Heracles right, wearing lion-skin headdress / BAΣIΛEΩΣ AΛEΞANΔPOY, Zeus seated left, holding eagle and scepter; in left field, head of uncertain animal (dog?) right. Price -. Toned. Nearly Extremely Fine. From The Dr. Patrick Tan Collection.

 

Non vorrei che fosse una... bufala!

 

apollonia


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Anche qui si suppone che l'animale raffigurato sia un cane.

 

Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung Auction 216, lot 2272, 15. October 2013.

 

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GRIECHEN
MAKEDONISCHE KÖNIGE
Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Stater (8,48g). Mzst. unbestimmt. Vs.: Kopf der Athena mit korinthischem Helm n. r. Rs.: AΛEΞANΔΡOΥ, Nike mit Kranz u. Stylis nach links stehend. Links i. Feld Monogramm, links unter dem Flügel ein nach links springender Hund (?). Price ­; Müller ­; Hersh, in FS Price ­. Gold! Ss.

 

apollonia


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Anche qui si suppone che l'animale raffigurato sia un cane.

 

Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung Auction 216, lot 2272, 15. October 2013.

 

attachicon.gifStatere Gorny 216 2013 forse cane.jpg

 

GRIECHEN

MAKEDONISCHE KÖNIGE

Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Stater (8,48g). Mzst. unbestimmt. Vs.: Kopf der Athena mit korinthischem Helm n. r. Rs.: AΛEΞANΔΡOΥ, Nike mit Kranz u. Stylis nach links stehend. Links i. Feld Monogramm, links unter dem Flügel ein nach links springender Hund (?). Price ­; Müller ­; Hersh, in FS Price ­. Gold! Ss.

 

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L'ho già postato io un attimo fa..

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L'ho già postato io un attimo fa..

 

Mi hai preceduto anche in questo tetra della Stack's 2011, il solo fino ad ora pubblicato dal Price e che fa parte del Meydancikkale hoard 2496.

 

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GREEK

Kingdom of Macedon

MACEDON. Kingdom of Macedon. Alexander III (the Great) 336-323 B.C. AR Tetradrachm (17.11 gms), Uncertain Western Asia Minor Mint Struck ca. 240-180 B.C. Pr-2821A. Head of Hercules right wearing lions scalp; Reverse: Zeus seated left in throne holding eagle and scepter, star and dog feeding at left.

Ex: Kirk Davis Nicely centered, good style in high relief, lightly toned. EXTREMELY FINE.

Estimated value: 500 USD

 

 

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Questo è un tetra celtico 'bau bau' di papà Filippo.

 

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CELTIC, Danube Region. Imitating Philip II of Macedon. Circa 2nd century BC. AR Tetradrachm (14.13 gm, 12h). "Lazy 8" type. Laureate head of Zeus right; "S" ornament in hair / Rider on horseback left, holding "feather"; "dog" to left,  below. Lanz 432; CCCBM I 76; KMW 1095 (same obverse die). Good VF, full design on an exceptionally large flan.

Sale: CNG 69, 8 June 2005, Lot: 4. Estimate $1500. Sold For $1500. 

 

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Se Alessandro il Molosso era tutto Molosso, gruppo tribale epirota che seppe prendere il sopravvento su tutta la regione nel corso del IV secolo, per parte materna anche Alessandro Magno era mezzo Molosso...

I primi due gruppi dei Molossi del Franke (Die antiken Münzen von Epirus) sono un triobolo e un obolo di standard attico datati nella prima metà del IV secolo e guardate un pò cosa rappresentano al dritto (si tratta di monete molto rare e ho trovato solo l'immagine del testo)...

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In ambito celtico e con un po’ di fantasia (Zeus/Cavallo, cavaliere e cane)...

 

Freeman & Sear Manhattan Sale III, lot 45, 3. January 2012.

 

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CELTS IN EASTERN EUROPE. Dacian Plain (Oltenia). Third century BC. Silver tetradrachm (13.98 gm). Siegesreiter type. Laureate and bearded head of Zeus right, with "counterstamp" at ear of severed beardless head right / Horseman pacing left, holding branch(?), dog below. Göbl, OTA 82. CCCBM I S15. Pink S. 48, Plate 4, 82. Castelin 1253 (these dies). Very rare. Struck a little flatly on reverse. Toned. Very fine
Ex Hess-Divo 283, 10 May 2000, lot 8.
The pseudo-countermark was engraved into the die in imitation of the countermarked tetradrachms that were frequently encountered in the region. 

 

apollonia


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