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Le monete più attraenti di Alessandro Magno


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Questo è il mio tetra-meandro già postato proveniente dalla Gorny 220.

 

post-703-0-16700100-1448019011_thumb.jpg

 

GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE 

Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme, (16,94 g, 27 mm). 225 - 200 v.Chr. Mzst. Magnesia am Mäander. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n. r. Rs.: AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus mit Adler auf der R. nach l. thronend, l. im Feld zwei Monogramme, im Abschnitt Mäander. Price 2036; Müller 1078. R! ss.

 

 

apollonia


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Questo è il mio tetra-meandro già postato proveniente dalla Gorny 220.

 

attachicon.gifMio tetra meandro Gorny 220.jpg

 

GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE 

Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme, (16,94 g, 27 mm). 225 - 200 v.Chr. Mzst. Magnesia am Mäander. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n. r. Rs.: AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus mit Adler auf der R. nach l. thronend, l. im Feld zwei Monogramme, im Abschnitt Mäander. Price 2036; Müller 1078. R! ss.

 

 

apollonia

Sono verde d'invidia :cry: :P ... mai pensato di pubblicare la tua collezione?

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Beh, per prima cosa dovrei avere tutte le monete fisicamente a portata di mano per poterle suddividere bene e mettere in ordine, quando sono in parte in banca e in parte nella cassaforte di un amico (moolto fidato!) perché non tengo nulla in casa. Poi ci vorrebbe molta pazienza che non è il mio forte.

 

Questa dev’essere la didascalia del tetra da te segnalato (dalla Gorny 229 del marzo scorso).

 

GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE 
Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (16,89g). 225 - 200 v.Chr. Mzst. Magnesia am Mäander. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n.r. Rs.: AΛEΞAN ΔΡOΥ, Zeus mit Adler auf der R. nach l. thro­nend, l. im Feld Monogramm und Pferdekopf, im Abschnitt Mäander. Price ­ (vgl. 2049); Hersh, in FS Price ­. Pracht­voller hellenistischer Stil, vz

.

La moneta è considerata una variante del tetra Price 2049 dove la testa del cavallo è rivolta a sinistra e compare un ulteriore monogramma. La datazione è errata in quanto il tetra 2049 è stato coniato circa un quarto di secolo dopo (c. 200- c. 196 a. C.).

 

In compenso il mio tetra non corrisponde al Price 2036; Müller 1078 come dice la didascalia in quanto i due monogrammi sono diversi da quelli presenti nella moneta pubblicata. Infatti l’EP del mio compare solo sotto il trono di Zeus in un tetra di Mesembria (Price 983, plate XLIII; Muller 441) mentre dell’altro che dovrebbe essere YTE non ho trovato traccia nel testo del Price.

 

 

apollonia


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In effetti sul Price manca...comunque secondo me il monogramma superiore è composto non da 3, ma da quattro lettere:

:Greek_Upsilon: :Greek_Tau: :Greek_epsilon: ma anche :Greek_Rho: (quella in rosa)...

post-43481-0-79879500-1448056544.jpg

 

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In effetti sul Price manca...comunque secondo me il monogramma superiore è composto non da 3, ma da quattro lettere:

:Greek_Upsilon: :Greek_Tau: :Greek_epsilon: ma anche :Greek_Rho: (quella in rosa)...

attachicon.gifmagnesia.JPG

 

I agree. King docet.

 

apollonia


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Questo è un vero Price 2036

 

Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung Auction 107, lot 121, 2. April 2001

 

post-703-0-50250600-1448060394_thumb.jpg

 

GRIECHEN . MAKEDONISCHE KöNIGE
Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme, (16,75 g.), 225 - 200 v.Chr. Mzst. Magnesia am Mäander. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n.r. Rs.: ALEXANDROU, Zeus mit Adler auf der R. nach l. thronend, l. im Feld zwei Monogramme, im Abschnitt Mäander. Price 2036; Müller 1078.
Guter hellenistischer Stil, ss­vz.

 

 

apollonia


Inviato (modificato)

Questo è un vero Price 2036

Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung Auction 107, lot 121, 2. April 2001

Tetra Gorny 2001 Price 2036 Muller 1078.jpg

GRIECHEN . MAKEDONISCHE KöNIGE

Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme, (16,75 g.), 225 - 200 v.Chr. Mzst. Magnesia am Mäander. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n.r. Rs.: ALEXANDROU, Zeus mit Adler auf der R. nach l. thronend, l. im Feld zwei Monogramme, im Abschnitt Mäander. Price 2036; Müller 1078.

Guter hellenistischer Stil, ss­vz.

apollonia

Questa "mancanza" mi ha fatto ulteriormente riflettere su un argomento e cioè la durata dei conii: Il fatto che si abbia un conio di rovescio inedito può essere facilmente interpretabile come una conseguenza della vita dura dei poveri suddetti conii, costretti a subire molte più pressioni dei conii di dritto, che, forse per raccomandazione?, avevano invece un'esistenza molto più agevole. Può darsi che questo conio sia stato usato 10, forse 100 volte e poi sia defunto e ciò spiegherebbe la lacuna nella nostra documentazione...

P.S. Il metodo King per indicare i monogrammi e' in effetti molto apprezzabile?

Modificato da Caio153
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Se non sbaglio, il Corpus di Price sui tetradrammi di Alessandro Magno risale al 1991, quasi un quarto di secolo fa, e le note vicende belliche nel Medio Oriente inducono a pensare che sia in atto una vera e propria invasione di nuove monete provenienti dal MO.

Quindi aumenta notevolmente la probabilità di nuove varianti, se non di veri e propri inediti (e purtroppo anche di falsi), con la necessità di dover rivedere la sequenza dei conii proposta dal Price.

Resta incredibile la complessità di questa produzione monetaria, resa possibile anche dagli immensi bottini di guerra e dalla necessità di estendere l'autorità macedone attraverso nuovi e più estesi territori.

Sicuramente era sorta la necessità di creare un particolare sistema di controllo di siffatta produzione. Per capire qualcosa resta preminente la necessità di un "aggiornamento" del Price e trovare una possibile chiave di lettura. Già non è semplice districare le varie lettere che vanno a comporre il monogramma, senza accennare anche al problema su come disporre in un certo ordine queste lettere.


Inviato (modificato)

Se non sbaglio, il Corpus di Price sui tetradrammi di Alessandro Magno risale al 1991, quasi un quarto di secolo fa, e le note vicende belliche nel Medio Oriente inducono a pensare che sia in atto una vera e propria invasione di nuove monete provenienti dal MO.

Quindi aumenta notevolmente la probabilità di nuove varianti, se non di veri e propri inediti (e purtroppo anche di falsi), con la necessità di dover rivedere la sequenza dei conii proposta dal Price.

Resta incredibile la complessità di questa produzione monetaria, resa possibile anche dagli immensi bottini di guerra e dalla necessità di estendere l'autorità macedone attraverso nuovi e più estesi territori.

Sicuramente era sorta la necessità di creare un particolare sistema di controllo di siffatta produzione. Per capire qualcosa resta preminente la necessità di un "aggiornamento" del Price e trovare una possibile chiave di lettura. Già non è semplice districare le varie lettere che vanno a comporre il monogramma, senza accennare anche al problema su come disporre in un certo ordine queste lettere.

Concordo su tutta la linea... Si tratta senza dubbio della monetazione quantitativamente piu' rilevante sino a epoca moderna. Quanto all'ordine anche lì e'un altro grosso problema... In genere sui testi e' scritto che bisogna partire dalla lettera più grande ed evidente, ma non esistevano regole scritte e quindi non era sempre così. Altro problema è che utilizziamo il termine monogramma un po'impropriamente: Nei testi di epigrafia il monogramma viene definito come una fusione di lettere distinte tra loro e non aventi tratti comuni... Per fare un esempio il Chi Rho di Cristo. Ma nella maggior parte dei casi sulle monete troviamo invece legature, ossia una fusione di lettere che condividono alcune parti o addirittura tutte sé stesse e questo complica ancora di più il tutto, dando adito talvolta a interpretazioni fantasiose. Il problema dei falsi rimane in agguato, ma penso che su monete di medio valore sia più conveniente per un falsario riprodurre tipi esistenti e documentati, che dunque genererebbero meno approfondimenti a riguardo... Evidentemente il Price e la documentazione di una produzione così vasta sono incompleti, ma non mancano comunque tentativi di aggiornamento in tal senso. Che io sappia sono state fatte due aggiunte ufficiali al Price, una e' disponibile online e appena riesco posto il link, dell'altra ho solo il riferimento bibliografico, ma andrò prossimamente a procurarmela... A missione compiuta a chi ne sia interessato la scannerizzo e invio per email.

Il primo è questo:

Hersh Additions (1998): "Additions and Corrections to Martin J. Price's The Coinage in the Name of Alexander the Great and Philip Arrhidaeus," Charles A. Hersh, Studies in Greek Numismatics in Memory of Martin Jessop Price, Richard Ashton and Silvia Hurter

Il secondo:

post-43481-0-89106000-1448115979.jpg

ARENA PRICE1.pdf

montato da un informatico molto più esperto di me.... ;)

Modificato da Caio153
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Per le emissioni di Alessandro Magno e Filippo III Arrideo, il Price ha raccolto circa 300 simboli e circa 1.500 monogrammi (Price 1991, p. 550-632). La maggior parte dei monogrammi e molti simboli sono documentati solo per un singolo uso, mentre quelli più comuni si possono trovare su dozzine di emissioni, a significare diverse zecche e denominazioni.

Naturalmente il Price non ha preso visione di tutti i simboli e monogrammi perché ha cercato di documentare non tutte le monete del Grande ma la maggior parte di quelle conservate nel British Museum. Per la zecca di Perga, ad esempio,il Price ha documentato 26 Alessandri in fotografia e 33 nelle descrizioni, quando Hans Colin, nel suo studio sul conio di questa zecca, ha documentato 361 varianti composte da 73 diritti diversi e 217 rovesci (Die Munzen von Perge in Pamphylien aus hellenistishcer Zeit: Hans Colin 1996 Tyll Kroha).

 

C’è da notare poi che proprio come il Price ha corretto i numismatici che lo hanno preceduto, così altri hanno corretto lui e il lavoro più impegnativo e corposo del genere è il libro di Georges Le Rider del 2007 ‘Alexander the Great: Coinage, Finances, and Policy’, da aggiungere ai due aggiornamenti segnalati da Caio153.

 

Altre correzioni al Price sono incluse nel libro di Hyla Troxell del 1997 ‘Studies in the Macedonian Coinage of Alexander the Great’, nell’articolo di R.H.J. Ashton "Kaunos, not Miletos or Mylasa" in Numismatic Chronicle 2004 e nell’articolo di Andrew P. McIntyre “The Alexander Tetradrachms of Termessos Major” in Numismatic Chronicle 2006.

 

Il libro più completo e aggiornato sulla storia e la cultura dell’antica Macedonia è A COMPANION TO ANCIENT MACEDONIA uscito nel 2010, di cui descriverò dettagliatamente i contenuti in una prossima occasione.

 

 

apollonia

Modificato da apollonia
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Quello del Le Rider me lo vado a prendere di sicuro...

se vi interessa quello della Troxell lo potete scaricare qua:

http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=inu.30000055614865;view=thumb;seq=1

gli articoli di Numismatic Chronicle li potete trovare tutti su Jstor...

se volete il companion to ancient macedonia mandatemi un MP con la mail che ve lo invio... :P

Volevo solo fare un appunto sull'esempio di Perga: i 73 diritti e i 217 rovesci non sono tipi differenti, ma conii differenti anche di un medesimo tipo... ci sono 361 varianti, ma solo nella combinazione dei differenti conii, non 361 tipi differenti... il che è molto diverso.

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Quello del Le Rider me lo vado a prendere di sicuro...

se vi interessa quello della Troxell lo potete scaricare qua:

http://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=inu.30000055614865;view=thumb;seq=1

gli articoli di Numismatic Chronicle li potete trovare tutti su Jstor...

se volete il companion to ancient macedonia mandatemi un MP con la mail che ve lo invio... :P

Volevo solo fare un appunto sull'esempio di Perga: i 73 diritti e i 217 rovesci non sono tipi differenti, ma conii differenti anche di un medesimo tipo... ci sono 361 varianti, ma solo nella combinazione dei differenti conii, non 361 tipi differenti... il che è molto diverso.

 

Volevo solo fare un appunto sull'esempio di Perga: i 73 diritti e i 217 rovesci non sono tipi differenti, ma conii differenti anche di un medesimo tipo... ci sono 361 varianti, ma solo nella combinazione dei differenti conii, non 361 tipi differenti... il che è molto diverso.

 

Direi che è molto... differente :crazy: . Avevo messo uno di questi aggettivi di troppo nella mia traduzione.

 

 

apollonia

Modificato da apollonia

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A proposito dell’usura dei conii, sempre dalla Gorny 220 avevo acquistato oltre al tetra-meandro anche questo tetra di Kabile catalogato Price 882; Müller 399, che avevo già presentato al post # 1725 http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-69

 

post-703-0-65880900-1448191410.jpg

 

GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE
Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (16,59g). ca. 225 - 215 v. Chr. Mzst. Kabyle. Vs.: Herakleskopf mit Löwenskalp n. r. Rs.: BAΣIΛEΩΣ AΛEΞANΔΡOΥ, thronender Zeus mit Adler, l. im Feld Artemis Phosphoros mit zwei Fackeln. Price 882; Müller 399. Vs. aus verbrauchtem Stempel, vz.

 

Salta subito all’occhio il diverso grado di conservazione del rovescio, che si può attestare sul BB, e del diritto, ridotto piuttosto male.

La cosa rientra però nella logica, o meglio nella storia di questa moneta, il cui diritto è così ‘consumato’ per l’usura del conio di questa faccia della moneta dovuta al fatto che era già stato usato per coniare i tetradrammi di Kavaros.

 

 

apollonia


Inviato

A proposito dell’usura dei conii, sempre dalla Gorny 220 avevo acquistato oltre al tetra-meandro anche questo tetra di Kabile catalogato Price 882; Müller 399, che avevo già presentato al post # 1725 http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-69

Mio da Gorny 220 Kabile Price 882.jpg

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Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (16,59g). ca. 225 - 215 v. Chr. Mzst. Kabyle. Vs.: Herakleskopf mit Löwenskalp n. r. Rs.: BAΣIΛEΩΣ AΛEΞANΔΡOΥ, thronender Zeus mit Adler, l. im Feld Artemis Phosphoros mit zwei Fackeln. Price 882; Müller 399. Vs. aus verbrauchtem Stempel, vz.

Salta subito all’occhio il diverso grado di conservazione del rovescio, che si può attestare sul BB, e del diritto, ridotto piuttosto male.

La cosa rientra però nella logica, o meglio nella storia di questa moneta, il cui diritto è così ‘consumato’ per l’usura del conio di questa faccia della moneta dovuta al fatto che era già stato usato per coniare i tetradrammi di Kavaros.

apollonia

Intendi che hanno usato il medesimo conio in due zecche diverse? Molto interessante... Hai qualche testo a riguardo? Ciò implicherebbe un trasferimento di uomini e strumenti, a meno che non fosse un'unica zecca a coniare per due differenti poleis... Qual è dei due casi? Avrei però anche un commento da fare, stranamente?, sulla questione dei gradi di conservazione... A mio avviso una moneta può essere FDC anche se di per sé fa schifo, ma magari, come mi pare in questo caso, semplicemente per il fatto che il conio utilizzato era molto rovinato e alla fine del suo ciclo vitale. Credo infatti che vada valutato il grado di usura rispetto a quando la moneta è uscita dalla zecca e non l'intrinseco e originario aspetto.
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Intendi che hanno usato il medesimo conio in due zecche diverse? Molto interessante... Hai qualche testo a riguardo? Ciò implicherebbe un trasferimento di uomini e strumenti, a meno che non fosse un'unica zecca a coniare per due differenti poleis... Qual è dei due casi?

 

Al momento non ho altro da aggiungere a quanto puoi trovare al post # 1726 di questa pagina

http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-70

 

 

Avrei però anche un commento da fare, stranamente?, sulla questione dei gradi di conservazione... A mio avviso una moneta può essere FDC anche se di per sé fa schifo, ma magari, come mi pare in questo caso, semplicemente per il fatto che il conio utilizzato era molto rovinato e alla fine del suo ciclo vitale. Credo infatti che vada valutato il grado di usura rispetto a quando la moneta è uscita dalla zecca e non l'intrinseco e originario aspetto. 

 

Credo che il mio parere sul grado di conservazione attribuito dalla Gorny a questa moneta si deduca dal semplice fatto che io l’abbia acquistata per quella che è, dato che al momento non sapevo della vicenda del diritto dei tetradrammi di Kavaros.

 

 

apollonia


Inviato (modificato)

Intendi che hanno usato il medesimo conio in due zecche diverse? Molto interessante... Hai qualche testo a riguardo? Ciò implicherebbe un trasferimento di uomini e strumenti, a meno che non fosse un'unica zecca a coniare per due differenti poleis... Qual è dei due casi?

 

Al momento non ho altro da aggiungere a quanto puoi trovare al post # 1726 di questa pagina

http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-70

 

 

Avrei però anche un commento da fare, stranamente, sulla questione dei gradi di conservazione... A mio avviso una moneta può essere FDC anche se di per sé fa schifo, ma magari, come mi pare in questo caso, semplicemente per il fatto che il conio utilizzato era molto rovinato e alla fine del suo ciclo vitale. Credo infatti che vada valutato il grado di usura rispetto a quando la moneta è uscita dalla zecca e non l'intrinseco e originario aspetto. 

 

Credo che il mio parere sul grado di conservazione attribuito dalla Gorny a questa moneta si deduca dal semplice fatto che io l’abbia acquistata per quella che è, dato che al momento non sapevo della vicenda del diritto dei tetradrammi di Kavaros.

 

 

apollonia

Wow! Per 120 euro hai fatto un affare. :good:  Davvero complimenti! Questa moneta ha un'importanza storica eccezionale. :shok:

Non sapevo nulla di questo Kavaros, tanto che, rispondendo velocemente dal cellulare, l'ho interpretato come un'altra polis... :sorry:

invece la zecca è una sola, ossia Cabile.

A mio avviso abbiamo due possibilità:1-Kavaros decise di coniare a Cabile monete sia a proprio nome che di tipo tradizionale. 2-che aprirebbe prospettive storiche davvero interessanti: la tua moneta fu coniata dopo la morte/allontanamente di Kavaros e la riacquisizione di una certa autonomia da parte della città. Si tratterebbe perciò di una moneta di inizio serie, prodotta probabilmente in relazione a un momento di impellente necessità di disporre di conio fresco e non rappresentativo del vecchio "regime". Magari una situazione di belligeranza con l'esigenza di pagare i soldati/mercenari... in tal senso si spiegherebbe l'estrema usura del dritto della tua moneta, il cui conio era già stato usato precedentemente in associazione a ben 9, dico 9, conii di rovescio... Quindi vennero prodotti nuovi conii di rovescio non recanti il nome di Kavaros, mentre si riutilizzarono quelli di dritto, anche se praticamente consunti...

Vedrò di cercare qualche ulteriore notizia in proposito...

http://www.cngcoins.com/Article.aspx?ArticleID=147

Non avevo notato in precedenza come tale Kavaros, di origine galata, re dal 225, nel 218 fu ucciso durante una rivolta della popolazione tracia a lui sottomessa... direi che l'ipotesi numero 2 prende sempre più piede... hai fatto bingo!

http://hourmo.eu/27_Reges_Thraciae/Kavaros/Index_Kavaros.html

http://www.corpus-nummorum.eu/coins.php?search=kavaros

Modificato da Caio153
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Ciao, avrei una domanda bibliografica che non c'entra col filo del discorso, ma riguarda più in generale l'iconografia delle monete di Alessandro. Mi e' capitato più volte di leggere di differenze stilistiche presenti sui tetradrammi di Alessandro di epoche diverse, in particolare per quanto riguarda l'Eracle con leonte', ma, suppongo io, anche per lo Zeus Etoforo in trono. Qualcuno conosce per caso uno studio specifico sulla questione?

Grazie

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Tetradramma di Mesembrìa dalla Lanz 97 del 22 maggio 2000 come esempio di moneta con il simbolo EP simile al più semplice e leggibile dei due sulla mia moneta al post # 2526.

 

post-703-0-46276900-1448381933_thumb.jpg

GRIECHISCHE MüNZEN - KöNIGE VON MAKEDONIEN ALEXANDER III. DER GROSSE 336-323)
No: 202 Schätzpreis/Estimation DM 400,- d=29 mm
Tetradrachmon, ca. 250-200, Mesembria. Kopf des jugendlichen Herakles mit Löwenskalp rechts. Rs: ALEXANDPOY / BASILEWS. Zeus mit Adler und Szepter nach links sitzend; im Feld links korinthischer Helm rechts, unter dem Thron EP. Price S. 182 und Taf. XLIII, 983 (stempelgleich). Müller 441. 16,47g, St. 0. Rs. am Rand leichte Schürfspuren, fast vorzüglich.

 

Notare en passant che qui il trono di Zeus è uno sgabello senza spalliera.

 

apollonia


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Questa moneta della Gorny & Mosch 229 del 10 marzo 2015 (v. post # 2525) è una variante del 4dr Price 2049.

 

post-703-0-77914200-1448546026_thumb.jpg

GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE. Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (16,89g). 225 - 200 v. Chr. Mzst. Magnesia am Mäander. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n.r. Rs.: AΛEΞAN ΔΡOΥ, Zeus mit Adler auf der R. nach l. thro­nend, l. im Feld Monogramm und Pferdekopf, im Abschnitt Mäander. Price ­ (vgl. 2049); Hersh, in FS Price ­. Pracht­voller hellenistischer Stil, vz.

 

La data in didascalia 225-200 a. C. è errata in quanto si riferisce alla serie precedente dal Price 2031 al Price 2048, coniata nella stessa zecca di Magnesia al Meandro e comprendente sedici tetradrammi e tre dramme.

Come si vede nella tabella parziale sottostante della serie che parte dal Price 2049, la moneta in asta è stata coniata tra il 200 e il 196 a. C. ed è considerata una variante in quanto in quella descritta dal Price la testa di cavallo è rivolta a sinistra e nel campo davanti a Zeus compare un altro monogramma (tra l’altro simile al Pi greco con la A inclusa già visto ad Anfipoli, che in questo caso è diviso in due parti speculari da un tratto verticale).

 

post-703-0-40174200-1448546040_thumb.jpg

 

Nella ricerca di un tetradramma con tutta la simbologia del Price 2049 (la caccia è aperta) ho notato che la Roma Numismatics Ltd. ha presentato negli ultimi anni un bel numero di esemplari Price 2049 (var.) come quello della Gorny che assomigliano tra loro in modo sorprendente, sia nei tipi sia nelle caratteristiche fisiche. Li posterò via via a seguire perché la discussione sui conii e sulla coniatura degli Alessandri è sempre interessante.

 

apollonia


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Questa moneta della Gorny & Mosch 229 del 10 marzo 2015 (v. post # 2525) è una variante del 4dr Price 2049.

Tetra Magnesia 2049 var Gorny 2378814.jpg

GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE. Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (16,89g). 225 - 200 v. Chr. Mzst. Magnesia am Mäander. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n.r. Rs.: AΛEΞAN ΔΡOΥ, Zeus mit Adler auf der R. nach l. thro­nend, l. im Feld Monogramm und Pferdekopf, im Abschnitt Mäander. Price ­ (vgl. 2049); Hersh, in FS Price ­. Pracht­voller hellenistischer Stil, vz.

La data in didascalia 225-200 a. C. è errata in quanto si riferisce alla serie precedente dal Price 2031 al Price 2048, coniata nella stessa zecca di Magnesia al Meandro e comprendente sedici tetradrammi e tre dramme.

Come si vede nella tabella parziale sottostante della serie che parte dal Price 2049, la moneta in asta è stata coniata tra il 200 e il 196 a. C. ed è considerata una variante in quanto in quella descritta dal Price la testa di cavallo è rivolta a sinistra e nel campo davanti a Zeus compare un altro monogramma (tra l’altro simile al Pi greco con la A inclusa già visto ad Anfipoli, che in questo caso è diviso in due parti speculari da un tratto verticale).

Tetra Magnesia al Meandro Price 2049.jpg

Nella ricerca di un tetradramma con tutta la simbologia del Price 2049 (la caccia è aperta) ho notato che la Roma Numismatics Ltd. ha presentato negli ultimi anni un bel numero di esemplari Price 2049 (var.) come quello della Gorny che assomigliano tra loro in modo sorprendente, sia nei tipi sia nelle caratteristiche fisiche. Li posterò via via a seguire perché la discussione sui conii e sulla coniatura degli Alessandri è sempre interessante.

apollonia

Sta sera vedrò di fare delle ricerche in particolare se la var. 2049 può essere effettivamente agganciata alla 2049 del Price in base ai die Links. Quanto all'ultimo venditore da te citato personalmente mi ispira poca fiducia...parere personale, ma mi pare sia uno di quelli che vende monete simili a carrettate...
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In questa e nelle didascalie successive ho messo in neretto peso, diametro e asse di conio.

 

Roma Numismatics Ltd.   |   Auction VII   |   22 - 23 March 2014 

 

post-703-0-82289500-1448553970_thumb.jpg

 

Kingdom of Macedon. Alexander III 'the Great' AR Tetradrachm. Magnesia ad Maeandrum, circa 200-196 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin headdress / Zeus Aëtophoros seated left, holding eagle and sceptre; ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ to right, monogram in left field; horse-head below throne, maeander pattern in exergue. Price 2049 var. (control marks); Mektepini 382 var. (same); Roma V, 23 March 2013, 262 (same dies). 16.98g, 30mm, 12h. Good Extremely Fine.

 

 

apollonia

 


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Roma Numismatics Ltd.   Auction VII, 22/23 March 2014

 

post-703-0-21295800-1448554494_thumb.jpg

 

Kingdom of Macedon. Alexander III `the Great` AR Tetradrachm. Magnesia ad Maeandrum, circa 200-196 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin headdress / Zeus Aëtophoros seated left, holding eagle and sceptre; ?????????? to right, monogram in left field; horse-head below throne, maeander pattern in exergue. Price 2049 var. (control marks); SNG Alpha Bank ?; SNG München ?; SNG Saroglos ?; Mektepini 382 var. (same); Roma V, 23 March 2013, 262 (same dies). 16.98g, 30mm, 1h. Light porosity on obv., otherwise Good Extremely Fine.

 

 

apollonia


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Roma Numismatics Ltd.   |   E-SALE 4   |   28 December 2013 

 

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Kingdom of Macedon. Alexander III 'the Great' AR Tetradrachm. Magnesia ad Maeandrum, circa 210-190 BC. Posthumous issue. Head of Herakles right, wearing lion skin headdress / Zeus Aëtophoros seated left holding eagle and sceptre; monogram above horse's head in left field. Price 2049. 16.81g, 28mm, 2h. Good Very Fine. Very Rare.

 

 

apollonia


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