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IGNORED

Le monete più attraenti di Alessandro Magno


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Più tranquillo anch’io per la mia corretta interpretazione dei ‘fiorellini’ superficiali (post # 2491 e 2485), riprendo il discorso sul mio tetra-tritone al post # 2495 con la collocazione temporale nel Price dei tetradrammi del gruppo ‘Tritone’ tre le emissioni in nome di Alessandro Magno nel periodo compreso tra il gruppo ‘fiaccola’ di Anfipoli e l’introduzione della monetazione regale da parte di Antigono Gonata 

 

post-703-0-97429300-1445808507_thumb.jpg

 

Aggiungo i tetradrammi del gruppo Tritone catalogati dal Price

 

post-703-0-07246200-1445808527_thumb.jpg

 

(segue)

 

apollonia


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Tetradrammi del gruppo ‘Tritone’ comparsi nelle aste in rete prima del mio.

 

Asta Busso Peus Nachfolger 382, aprile 2005.

 

post-703-0-29245000-1445808741_thumb.jpg

 

GRIECHISCHE MÜNZEN (GREEK COINS) -Makedonisches Weltreich 169.
Antigonos Gonatas, 277-239 v. Chr.. Tetradrachme im Namen Alexanders III. 277/275 v. Chr., Pella. Kopf des Herakles / Zeus mit Adler auf Thron, Beiz. Triton und Monogramm. Price 525. 16.87 g. Selten Sehr schön.

 

(segue)

 

apollonia


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Asta Numismatica Ars Classica NAC 59, aprile 2011.

 

post-703-0-65725200-1445808833_thumb.jpg

 

Greek coins . Alexander III, 336 – 323 and posthumous issues
Tetradrachm, Pella (?), 280-275, AR 16.63 g. Head of Heracles r., wearing lion’s skin headdress. Rev. Zeus seated l. on throne, holding eagle and sceptre; in l. field, Triton and monogram below seat. Price 525A.
Good very fine.

 

apollonia


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L’altro tetradramma acquistato alla Gorny 233 è questo ‘Tetra-conchiglia’

 

post-703-0-89306000-1445862142_thumb.jpg

 

GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE 
Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (17,10g). Mzst. unbest. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwen­fell n. r. Rs.: AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus mit Adler thront n. l., davor Jakobsmuschel. Price . (vgl. 2719f., Stil!); Müller ­. Partiell rotbraune Auflagen, ss Parallelstück in: CNG Mail Bid 84, 2010, 299.

 

Aggiungo I dati dimensionali misurati con un calibro. Diametro maggiore 27,97 mm, diametro minore 26,34 mm. Spessore (in mm): N 1,92; E 2,82; S 2,98; O 2,27; centro moneta 3,65.

 

Non è riportato nella descrizione che la moneta è stata coniata da una zecca incerta dell’Asia Minore occidentale al tempo di Antigono I Monoftalmo – Lisimaco, nel 310-290 a. C. circa, nel nome e nei tipi di Alessandro Magno. Si riporta invece che il simbolo di controllo è una conchiglia (conchiglia di pettine per la precisione, shell-scallop in inglese) e che la moneta non è pubblicata dal Price. Sul testo invece è riportato il tetradramma Price-102/Muller 385 con lo stesso simbolo nel campo a sinistra, ma coniato nel periodo 336-323 a. C., quindi quando Alessandro era ancora in vita. Come si vede dalla foto tratta dal testo, qui le gambe di Zeus sono parallele e non incrociate come nel mio tetra-conchiglia.

 

post-703-0-79981000-1445862153.jpg

 

 

apollonia

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Notare che esiste anche la dramma corrispondente al mio ‘Tetra-conchiglia’, sempre proveniente da una zecca incerta dell’Asia Minore occidentale e coniata nello stesso periodo.

 

post-703-0-76894600-1445958921_thumb.jpg

 

KINGS of MACEDON. temp. Philip III – Lysimachos. Circa 323-280 BC. AR Drachm (16mm, 4.25 g, 12h). In the name and types of Alexander III. Uncertain mint in western Asia Minor. Head of Herakles right, wearing lion skin / [AΛE]ΞANΔPOY, Zeus Aëtophoros seated left; downward facing shell in left field. Price 2752. Good VF, toned, tiny scratch on obverse.

 

CNG 917944. Sold For $240

 

 

apollonia

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Troviamo la conchiglia come simbolo ai piedi della Nike su uno statere di Abido coniato durante il regno di Antigono Monoftalmo una ventina d’anni dopo la morte del Grande, come si vede in questo esemplare che alla recente Gorny 232 è stato aggiudicato a un hammer di 3400 €, più del doppio della stima.

 

http://www.sixbid.com/browse.html?auction=2207&category=44584&lot=1875024

 

Lot 139. Estimate: 2'000 EUR   |   Starting price: 1'600 EUR realized 3400

 

post-703-0-47425000-1445959192_thumb.jpg

 

GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE 
Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Stater (8,49g). geprägt unter Antigonos Monophtalmos, ca. 303/302 v. Chr. Mzst. Abydos. Vs.: Kopf der Athena mit korinthischem Helm n. r. Rs.: AΛEΞANΔΡOΥ, Nike mit Stylis u. Kranz, l. Monogramm und Jakobsmuschel. Price 1559; Müller 388. Gold! Vz.

 

apollonia


Inviato (modificato)

L'ultimo statere d'oro postato da @@apollonia appartiene ad un'emissione di Abydos contraddistinta dal simbolo della conchiglia a cui si aggiunge, nella parte finale dell'emissione, l'ulteriore simbolo del pentagramma.  

post-37078-0-63722200-1445972491.jpg

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post-37078-0-90177400-1445972511.jpg

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Modificato da King John
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Preferisco fare subito una premessa.

Onde evitare la chiusura anche di questa discussione pregherei di evitare polemiche.

Relativamente al discorso numerico dei monogrammi, pregherei di aprire una discussione a tema.

Grazie

Skuby

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Inviato (modificato)

Altra emissione coeva di Abydos caratterizzata da un simbolo iniziale (cornucopia)  a cui se ne aggiunge un altro (pentagramma).

Provenienza monete :mon.n.1: M.J.Price, The Coinage in the name of Alexander the Great and Philip Arrhidaeus, The British Museum-Swiss Numismatic Society, Zurigo-Londra 1991, Plate VI, n. 1556; mon.n.2: Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung, Asta n.196 del 7/03/2011, lotto n.1397; mon.n.3: Numismatica Ars classica, Asta n.39 del 16/05/2007, lotto n.27; 

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Modificato da King John
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Lisippo, scultore ufficiale della corte macedone, continuò a lavorare fino a tarda età, ben oltre la morte di Alessandro. Un epigramma dell'Antologia Greca (IV, 16, 35) così comincia: "Orsù, lavora, o vecchio Lisippo, scultore sicionio". Plinio (Nat. Hist., XXXIV, 37) riferisce che per ogni opera che compiva egli deponeva in uno scrigno una moneta d'oro, e che alla sua morte si contarono in questo scrigno ben 1500 monete, vale a dire il ricordo di 1500 sculture: patrimonio grandissimo d'arte in gran parte disperso e distrutto.

Chissà quali monete saranno state ritrovate nello scrigno di Lisippo alla sua morte....

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Traggo dal mio report sul tetra-conchiglia della Gorny 233 qualche curiosità sulla conchiglia come simbolo monetale.

 

Nell’opera fondamentale del Price ‘The Coinage in the Name of Alexander the Great and Philip Arrhidaeus’ la conchiglia sulle monete di Alessandro Magno o in suo nome è riportata in tre, diciamo così, varianti. La prima è la ‘scallop-shell’, che si traduce nella nostra lingua in ‘conchiglia di pettine’ o ‘pettine di mare’, volgarmente nota come ‘capasanta’ o ‘cappasanta’.

 

Essa è presente come simbolo su uno statere di Sardi e qualche statere di Abido, su un tetradramma della Macedonia e un tetradramma come il nostro al post # 2504 e sulla dramma dell’Asia minore occidentale al post # 2505. Questo tipo di conchiglia si trova anche su monete romane e addirittura nello scudo araldico di papa Benedetto XVI (foto in basso a destra).

 

post-703-0-79978300-1446140758_thumb.jpg

 

post-703-0-74026700-1446140772_thumb.jpg

 

apollonia

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Il secondo tipo di conchiglia riportato dal Price è la ‘shell-cowrie’, da noi tradotta come ‘conchiglia di ciprea’. Si trova come simbolo su un tetradramma della Macedonia catalogato al n. 137 che però non documentato nel testo da una foto né si trova in rete. Questa conchiglia è così pregiata da essere usata come moneta in Asia e in Africa.

 

Il terzo tipo di simbolo-conchiglia citato dal Price è la ‘shell-murex’, da noi tradotto in ‘conchiglia di murice’, presente su un tetradramma di Alessandro di una zecca del Peloponneso catalogato al n. 771, ma anche in questo caso non documentato.

 

post-703-0-92491000-1446140932_thumb.jpg

 

apollonia


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Per le greche ho trovato questa dramma oro che si collega poi al mio altro acquisto dalla Gorny 233, il tetra-tritone del post # 2495 e qui sotto ripresentato.

 

post-703-0-54853100-1446141123_thumb.jpg

 

Infatti, sulla dramma oro, Poseidone e Anfitrite, i genitori di Tritone, sono raffigurati rispettivamente sul diritto e sul rovescio, dove nel campo a destra troviamo la murex.

 

post-703-0-06244300-1446141137.jpg

 

GREEK COINS  - BRUTTIUM - BRETTII. Gold drachm, 213-208 BC. Diademed head of Poseidon l.; at shoulder, trident; below truncation, dolphin l.; dotted border. Rv: BRªTTIW[N]. Amphitrite, holding Eros, seated l. on hippocamp which is swimming r.; to right, murex; dotted border. Scheu G6; Arslan, p. 126, AV 4-6'; BMC 3; SNG ANS 14 (same dies); Historia Numorum Italy 1950. 4,24g. St. 1. Extremely rare. Good very fine.

 

apollonia

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Inviato (modificato)

Che ne dite di questo tetra (26 mm, 14,2 g) coniato a Mileto?

 

Ciao King John. Scusami ma il peso è proprio di 14,2 gr?

Perché il Price indica 3 tipi di Price 2143 tutti e tre con pesi:

tipo A: 16,46 grammi

tipo B: 16,74 grammi.

tipo C: 16,93 grammi.

 

Ciao.

 

p.s. Il tetra di Mileto con ascia bipenne è comunque una moneta importante.

 

Modificato da andreagcs

Inviato (modificato)

L’altro tetradramma acquistato alla Gorny 233 è questo ‘Tetra-conchiglia’

 

attachicon.gifTetra Ale conchiglia nostro Gorny 1875876l.jpg

 

GRIECHEN - MAKEDONISCHE KÖNIGE 

Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (17,10g). Mzst. unbest. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwen­fell n. r. Rs.: AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus mit Adler thront n. l., davor Jakobsmuschel. Price . (vgl. 2719f., Stil!); Müller ­. Partiell rotbraune Auflagen, ss Parallelstück in: CNG Mail Bid 84, 2010, 299.

 

Aggiungo I dati dimensionali misurati con un calibro. Diametro maggiore 27,97 mm, diametro minore 26,34 mm. Spessore (in mm): N 1,92; E 2,82; S 2,98; O 2,27; centro moneta 3,65.

 

Non è riportato nella descrizione che la moneta è stata coniata da una zecca incerta dell’Asia Minore occidentale al tempo di Antigono I Monoftalmo – Lisimaco, nel 310-290 a. C. circa, nel nome e nei tipi di Alessandro Magno. Si riporta invece che il simbolo di controllo è una conchiglia (conchiglia di pettine per la precisione, shell-scallop in inglese) e che la moneta non è pubblicata dal Price. Sul testo invece è riportato il tetradramma Price-102/Muller 385 con lo stesso simbolo nel campo a sinistra, ma coniato nel periodo 336-323 a. C., quindi quando Alessandro era ancora in vita. Come si vede dalla foto tratta dal testo, qui le gambe di Zeus sono parallele e non incrociate come nel mio tetra-conchiglia.

 

attachicon.gifTetra conchiglia Price 102.jpg

 

 

apollonia

 

Molto bello anche questo acquisto, Apollonia, complimenti per essertelo aggiudicato! :)

p.s. Ma non è la stessa conchiglia della Shell su cui gira l'interpretazione di Tony Curtis nel film "A qualcuno piace caldo?" :D

 

Modificato da andreagcs

Inviato

Ciao King John. Scusami ma il peso è proprio di 14,2 gr?

Perché il Price indica 3 tipi di Price 2143 tutti e tre con pesi:

tipo A: 16,46 grammi

tipo B: 16,74 grammi.

tipo C: 16,93 grammi.

 

Ciao.

 

p.s. Il tetra di Mileto con ascia bipenne è comunque una moneta importante.

 

Ciao, vedo solo adesso questo post. Il peso esatto è di di 16,68 grammi. Il dato precedente era errato. Scusatemi.

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Ciao, vedo solo adesso questo post. Il peso esatto è di di 16,68 grammi. Il dato precedente era errato. Scusatemi.

 

Molto meglio così..... :good:

 

Sai se era di 14 grammi il pezzo non mi avrebbe convinto moltissimo, tanto più che, come ti dicevo, il tetra di Mileto con ascia bipenne è comunque un tetradramma importante e che spesso raggiunge anche cifre considerevoli in asta.

Complimenti per l'acquisto allora   :)

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  • 2 settimane dopo...
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Ciao,

volevo solo "segnalare una segnalazione" dato che questo mi pare proprio il contesto più appropriato e magari la cosa potrebbe essere sfuggita a qualcuno che ne sia interessato.

http://www.lamoneta.it/topic/142189-monetazione-di-alessandro-magno/

Grazie per la segnalazione. Interessanti le parole di gpittini secondo cui "proprio i milioni di monete emesse durante la vita del condottiero (Alessandro), grazie alla smobilitazione dei tesori persiani nei diversi palazzi imperiali, furono utilizzati a lungo in aree che dall'Italia meridionale giungono fino all' Afghanistan, all'Egitto, al mondo balcanico ed oltre".

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Notate l'occhio particolarmente grande di Eracle e la pelle di leone in rilievo su questa moneta. Particolari, vero?

 

 

Roma Numismatics Ltd > E-Sale 22

Lot number: 165

Price realized: This lot is for sale in an upcoming auction - 
Bid on this lot 

Lot description:


Kingdom of Macedon, Alexander III 'the Great' AR Tetradrachm. Arados, circa 323-320 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin headdress / Zeus Aëtophoros seated left holding sceptre, kerykeion in left field, AΛEΞANΔPOY to right, BAΣIΛEΩΣ in exergue; AP monogram below throne. Price 3332; Duyrat 550-862. 17.18g, 25mm, 12h. 

Good Extremely Fine, lustrous and highly attractive surfaces.


Estimate: 2000 GBP

 

post-37078-0-70700200-1447428627_thumb.j

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Si tratta dello stesso esemplare che la stessa casa d’aste aveva proposto nell’auction 10 del 27 settembre 2015 con stima 2500 GBP dov’era rimasto invenduto, e che nell’auction 8 del 24 settembre 2014 aveva proposto a una stima di 1000 GBP realizzando 1600 GBP.

 

Occhio!

 

 

apollonia


Inviato

Grazie per la segnalazione. Interessanti le parole di gpittini secondo cui "proprio i milioni di monete emesse durante la vita del condottiero (Alessandro), grazie alla smobilitazione dei tesori persiani nei diversi palazzi imperiali, furono utilizzati a lungo in aree che dall'Italia meridionale giungono fino all' Afghanistan, all'Egitto, al mondo balcanico ed oltre".

Si, circa 66 milioni di dracme e 60 milioni di tetradrammi tra il 333 e i primi anni del secolo successivo.

Se ti interessa l'argomento forse dovresti leggere qualcosa del De Callatay:

https://www.academia.edu/349952/Les_tr%C3%A9sors_ach%C3%A9m%C3%A9nides_et_les_monnayages_dAlexandre_esp%C3%A8ces_immobilis%C3%A9es_et_esp%C3%A8ces_circulantes_

https://www.academia.edu/2496160/The_fabulous_wealth_of_the_Hellenistic_kings_coinage_and_Weltmachtpolitik

https://www.academia.edu/338103/R%C3%A9flexions_quantitatives_sur_lor_et_largent_non_monnay%C3%A9s_%C3%A0_l%C3%A9poque_hell%C3%A9nistique_pompes_triomphes_r%C3%A9quisitions_fortunes_des_temples_orf%C3%A8vrerie_et_masses_m%C3%A9talliques_disponibles_

https://www.academia.edu/345314/Le_volume_des_%C3%A9missions_mon%C3%A9taires_dans_lAntiquit%C3%A9._Bref_%C3%A9tat_de_la_question_et_pr%C3%A9sentation_de_deux_livres_r%C3%A9cents_relatifs_%C3%A0_la_p%C3%A9riode_hell%C3%A9nistique

https://www.academia.edu/2067042/F._de_Callata%C3%BF_G._Depeyrot_et_L._Villaronga_Largent_monnay%C3%A9_dAlexandre_le_Grand_%C3%A0_Auguste_Travail_du_Cercle_dEtudes_Numismatiques_12_Brussels_1993_116_p

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Interessanti interventi quelli di De Callatay, anche se vanno letti con moplta calma...

Piuttosto mi pare di capire che in circa un secolo il volume delle emissioni alessandrine ammontava intorno a 200.000 talenti.

Sapendo che un talento greco pesava circa 30 kg, ricaviamo l'enorme peso di 6 milioni di kg (ossia 6000 tonnellate) di argento monetato!!!

Sono grossi numeri....


Inviato

Interessanti interventi quelli di De Callatay, anche se vanno letti con moplta calma...

Piuttosto mi pare di capire che in circa un secolo il volume delle emissioni alessandrine ammontava intorno a 200.000 talenti.

Sapendo che un talento greco pesava circa 30 kg, ricaviamo l'enorme peso di 6 milioni di kg (ossia 6000 tonnellate) di argento monetato!!!

Sono grossi numeri....

Si, effettivamente si tratta di numeri enormi. Vorrei fare però alcune precisazioni.

Dato che non disponiamo della possibilità di contare ogni singola moneta prodotta, questi studi matematico-statistici sono l'unico mezzo che disponiamo per calcolare la quantità di moneta prodotta e circolante nell'antichità. Come sottolinea l'autore stesso non bisogna però dimenticarsi ciò che in effetti sono: valori numerici derivanti da analisi statistiche. In quanto tali non hanno la pretesa di essere precisi al 100%, ma piuttosto di offrire dei plausibili valori di grandezza.

post-43481-0-21549300-1447696141_thumb.j

Sulla base di questi studi e valutando una resa media per conio di dritto pari a 30.000 monete ottenute (che è il valore medio che il De Callatay ritiene plausibile a seguito dei propri studi) otteniamo circa 200.000 talenti (196.500) di controvalore dell'intera monetazione a nome di Alessandro prodotta non però nell'arco di un secolo, ma dal 333 ai primi anni del IV secolo e dunque in un periodo di circa 40 anni. Il valore di 200.000 talenti non corrisponde però a 6000 tonnellate di argento monetato.

Il talento attico è infatti sia una misura di peso (25,8 kg argento e 2,58 kg d'oro) che di valore monetario (=6000 dracme): dato che una dracma nel sistema pondometrico ateniese pesava circa 4,3 g, un talento d'argento era attorno ai 25,8 kg di valore di peso. Ma bisogna considerare che nei 200.000 talenti sono compresi anche gli stateri d'oro ( ben 120.000 talenti di valore monetario su 200.000) e un talento d'oro pesava un decimo di quello d'argento, ossia 2,58 kg di valore di peso, dato che 1 a 10 era il cambio oro/argento.

Quindi in realtà la quantità di argento monetato era nettamente inferiore: "solo 76.500" talenti: 76.500x25,8 kg=1.973.700 kg, pari a poco meno di 2000 tonnellate.

Ciò fu reso possibile essenzialmente grazie alle enormi ricchezze conquistate nell'impero persiano: De Callatay trova in tal senso il sostegno del numismatico/economista C. Howgego:

post-43481-0-11114300-1447697653.jpg

Ancora una volta i 180.000 talenti qui menzionati sono una misura di valore e non di peso e non sappiamo come fossero suddivisi tra oro e argento. A ogni modo Plutarco ci informa che per trasportarli a Ecbatana ci vollero 10.000 muli e 5.000 cammelli. Qui certamente poi dovette trovarvi altri abbondanti tesori. Infatti quei 180.000 talenti derivano da soli 5 tesori achemenidi conquistati nel 331-330(Damasco, Arbela, Susa, Persepoli e Pasagarde). Ulteriori ricchezze furono poi senza dubbio acquisite anche in altri luoghi...

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