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IGNORED

Le monete più attraenti di Alessandro Magno


Risposte migliori

Supporter
Inviato

Posto i rovesci dei pezzi CNG (sopra) e WAG (sotto).

Nel secondo si nota qualche piccolo solco in basso a destra.

Nel primo sembra ci sia un contromarca a lato della B. Potrebbe trattarsi di una lira.

apollonia

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Supporter
Inviato

Completo il post precedente con i due diritti (sopra CNG, sotto WAG).

E' ben evidente il diverso 'cappellino' sopra la testa della gorgone.

apollonia

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Inviato

Completo il post precedente con i due diritti (sopra CNG, sotto WAG).

E' ben evidente il diverso 'cappellino' sopra la testa della gorgone.

apollonia

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A parte che la prima moneta, il 3158 "sicuro" è, come già detto, migliore in quanto a conserrvazione rimance comunque una moneta di difficile identificazione. Riguardando nuovamente la moneta, sono sì presenti al dritto, sopra la testa della gorgone i 5 globetti nvece della mezzaluna crescente, come in effetti si ha nel price 3160, ma nel rovescio sembra proprio una price 3158. Nella price 3160 infatti vi è un simbolo con sigma barrata, che non vi è assolutamente nella 3158. Quindi per concludere il dubbio rimane, se si sapesse il peso esatto potremmo in qualche modo risolverlo dato che mentre la 3160 è proprio una monetina che pesa solo 1,71 grammi e, pure nel diametro è molto più piccola della 3158, la price 3158 pesa invece minimo 3,54 grammi e di diametro di conio è molto più larga.... Anzi mi viene il sospetto che forse il peso della moneta non lo abbiano messo apposta perchè la moneta rimane di dubbia identificazione anche per loro. Mah... :unknw:


Supporter
Inviato

Anzi mi viene il sospetto che forse il peso della moneta non lo abbiano messo apposta perchè la moneta rimane di dubbia identificazione anche per loro. Mah...

Come dire che la WAG è stata volutamente...vaga.

Se si potesse esaminare la moneta al microscopio si potrebbe forse stabilire se un simbolo sia stato eraso lasciando quel piccolo cratere.

apollonia


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Inviato

Questo è un mio tetradramma che proviene sempre dalla Tkalec ma il suo grado di conservazione non va oltre il BB. C’è da dire però che non se ne trovano tante sul mercato della zecca di Cizico.

Infatti la moneta (16,74 g) è stata coniata nel 280-275 a. C. a Cizico, città della Misia nell’Anatolia, sulla costa meridionale della Propontide. In quella zona vi sono altre città sedi di zecche famose come Pario, Lampsaco e Abido.

Nel campo a sinistra del rovescio, davanti al monogramma caratteristico della zecca, una lunga fiaccola accesa come attributo di Proserpina e di Cerere, il cui culto qui è predominante.

La catalogazione è Price 1339a.

apollonia

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Inviato

Questo è un mio tetradramma che proviene sempre dalla Tkalec ma il suo grado di conservazione non va oltre il BB. C’è da dire però che non se ne trovano tante sul mercato della zecca di Cizico.

Infatti la moneta (16,74 g) è stata coniata nel 280-275 a. C. a Cizico, città della Misia nell’Anatolia, sulla costa meridionale della Propontide. In quella zona vi sono altre città sedi di zecche famose come Pario, Lampsaco e Abido.

Nel campo a sinistra del rovescio, davanti al monogramma caratteristico della zecca, una lunga fiaccola accesa come attributo di Proserpina e di Cerere, il cui culto qui è predominante.

La catalogazione è Price 1339a.

apollonia

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Bella moneta per nulla mal conservata. Il particolare della torcia poi è proprio un particolare di Cizico, che in effetti è una zecca piuttosto rara a trovarsi. A ogni modo anche qui mi piace il particolare volto espressivo di Alessandro. Sembra poco connesso con la numismatica, analizzare l'espressività di un volto di una moneta, rispetto a altre tematiche "fondamentali" come conervazione, centratura, rarità, ma io lo ritengo fondamentale. Non per niente vi sono dei tetra di Alessandro, con conservazione quasi fior di conio, grande centratura, rarità dei simboli riportati ecc. ecc, che però quando li vai a vedere da vicino trovi che Alessandro è reso con espressione assente,stralunata e sguardo vitreo nel vuoto; oppure il copricapo nemeo non sembra per niente una pelle di leone (delle volte a mio avviso veniva anche mal interpretato dall'artista incaricato dell'incisione). Ce ne sono davvero tanti in giro. Anche se.... " de gustibus...."


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Inviato

A ogni modo anche qui mi piace il particolare volto espressivo di Alessandro.

Condivido. Questo ed altri aspetti di estetica e di stile sono importanti come (se non più) del grado di conservazione della moneta, almeno per l’appassionato collezionista.

Il particolare della torcia poi è proprio un particolare di Cizico,…

Anche l’aspetto storico-mitologico legato a queste raffigurazioni sulla moneta ha la sua importanza.

In questo caso specifico, poi, si tratta di una fiaccola particolare (long torch), diversa da quelle che troviamo ad es. sui tetradrammi di Anfipoli (vedi post # 57) oppure che abbiamo visto sui bronzi gorytos di Alessandro, con o senza nastri, legate al mondo delle gare sportive. Si tratta qui della fiaccola ricavata da due ramoscelli di pino legata al mito di Cerere.

Nella tradizione tramandata oralmente, si racconta la leggenda che Cerere venne a fecondare le terre e a portare la vita con la giocondità dei suoi doni in Sicilia, nelle vicinanze di Enna. Aveva una figlia incantevole di nome Proserpina, una fanciulla allegra e spensierata che soleva giocare con le compagne nei verdi prati alla falde dell’Etna. Un giorno Proserpina, in compagnia delle Oceanine e sotto lo sguardo materno, era intenta a cogliere i fiori del prato. Inavvertitamente si discostò dal gruppo per prendere un Narciso, ed ecco che all’improvviso davanti a lei si apri la terra e sbucò dalle tenebre Plutone sulla sua carrozza trainata da cavalli prorompenti. In quell’attimo di sorpresa Plutone afferrò la giovinetta, e incurante delle sue grida pietose, la trasse di forza nella carrozza e scomparve nuovamente nelle viscere della terra. Un rapimento d’amore, visto che Plutone ghermì Proserpina per farne la sua sposa, ma in realtà la fanciulla fu condannata per sempre a vivere nel regno delle tenebre. Cerere, allarmata dalle grida della figlia, cominciò a cercarla in ogni dove ma invano, poiché nessuno sapeva darle notizia. Calata la notte, accese alle falde dell’Etna due ramoscelli di pino, fiaccole improvvisate per rischiararsi la via. Così fece per nove giorni e nove notti, senza mai mangiare ne riposarsi.

apollonia


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Inviato

Forse non tutti sanno o ricordano che in questa circostanza si ebbe la creazione dell’oppio.

Cerere era esausta. Allora Hypnos, il dio del sonno, Somnus per i Romani, impietosito, creò per lei una pianta medicinale per aiutarla a riposare, il Papaver somniferum. Le diede il lattice che sgorga dalle incisioni della capsula immatura, il meconio, e Cerere dimenticò il suo dispiacere e si addormentò. Lo adoperò inizialmente come medicinale e poi ne divenne dipendente. Continuando ad assumere l’oppio Cerere cadde nell’oblio e dimenticò, oltre al suo dolore, anche i suoi doveri di dea della fecondità della Terra. Come conseguenza la Terra smise di produrre e l’agricoltura si fermò. Giove allora ordinò a Plutone di restituire la ragazza alla madre. Da allora Proserpina continua a ritornare tra i vivi ogni anno, ma solo per un periodo, riportandoci la primavera e l’estate. Poi Proserpina deve rincasare nell’Ade. Cerere, rattristata, torna ad assumere il meconio; la vegetazione si ferma e per questo arrivano l’autunno e l’inverno.

apollonia


Supporter
Inviato

L’uso dell’oppio da parte degli invincibili soldati macedoni è documentato dalle cronache dell’epoca. Secondo le fonti, fu proprio Alessandro Magno nel 330 a. C. a introdurre la coltivazione del papavero in India – dopo averlo introdotto in Persia – avendone bisogno per i suoi soldati, evidentemente dipendenti.

In questo tetradramma (16,92 g) coniato a Callatis prima del 240 a. C. circa si nota al rovescio una capsula di papavero sulla parte terminale dello scettro. Un’altra caratteristica è l’N rovesciato (retrograde) nella scritta ΑΛΕΞΑΝΔΡοΥ. Nel campo interno a sinistra il monogramma ΠΑΡ sopra la K e una piccola Θ sotto il trono. In esergo una spiga di grano col gambo e petali rivolta a sinistra.

La catalogazione è Price 934 (non illustrata e senza note sulla N rovesciata). Graffi nella parte superiore del rovescio. Piccola schiacciatura sul mento.

apollonia

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Inviato

L’uso dell’oppio da parte degli invincibili soldati macedoni è documentato dalle cronache dell’epoca. Secondo le fonti, fu proprio Alessandro Magno nel 330 a. C. a introdurre la coltivazione del papavero in India – dopo averlo introdotto in Persia – avendone bisogno per i suoi soldati, evidentemente dipendenti.

In questo tetradramma (16,92 g) coniato a Callatis prima del 240 a. C. circa si nota al rovescio una capsula di papavero sulla parte terminale dello scettro. Un’altra caratteristica è l’N rovesciato (retrograde) nella scritta ΑΛΕΞΑΝΔΡοΥ. Nel campo interno a sinistra il monogramma ΠΑΡ sopra la K e una piccola Θ sotto il trono. In esergo una spiga di grano col gambo e petali rivolta a sinistra.

La catalogazione è Price 934 (non illustrata e senza note sulla N rovesciata). Graffi nella parte superiore del rovescio. Piccola schiacciatura sul mento.

apollonia

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Bellissima leggenda. Grazie apollonia. :D


Supporter
Inviato

Bellissima leggenda.

Mirabilmente narrata da Ovidio nell'episodio delle "Metamorfosi" dedicato a "Cerere e Proserpina".

Impazzita dal dolore, Cerere vagò a lungo per le impervie contrade dell'Etna, in cerca della figlia ... " Né l'Aurora, quando arrivò con i suoi capelli rugiadosi ... né Vespero la videro mai riposarsi. Essa accese alle fiamme dell' Etna due torce di pino, e tenendone una in ciascuna mano vagò senza requie nella notte brinosa ...".

Questa immagine di Cerere la troviamo raffigurata ad es. sul tetradramma Price 1355 (vedi immagine), e anche sulla dramma Price 1356, entrambe della zecca di Lampsaco.

apollonia

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Inviato (modificato)

Bellissima leggenda.

Mirabilmente narrata da Ovidio nell'episodio delle "Metamorfosi" dedicato a "Cerere e Proserpina".

Impazzita dal dolore, Cerere vagò a lungo per le impervie contrade dell'Etna, in cerca della figlia ... " Né l'Aurora, quando arrivò con i suoi capelli rugiadosi ... né Vespero la videro mai riposarsi. Essa accese alle fiamme dell' Etna due torce di pino, e tenendone una in ciascuna mano vagò senza requie nella notte brinosa ...".

Questa immagine di Cerere la troviamo raffigurata ad es. sul tetradramma Price 1355 (vedi immagine), e anche sulla dramma Price 1356, entrambe della zecca di Lampsaco.

apollonia

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Storia affascinante... :) Riguardo la moneta: ho già visto questa figura nel campo a sinistra del rovescio di diversi tetradrammi di Alessandro. Mi chiedo se sia sempre Cerere o è possibile che invece sia, per altre zecche un altro personaggio? Ossia, vi sono altri personaggi riportati a figura interan rovesci dei tetra di Alessandro?

Ad esempio in questo tetra coniato ad Abydos (lotto 220 - price 1498) e attualmente in vendita da Kunker, il personaggio sulla sinistra di Zeus viene identificato semplicemente come "figura maschile" (ho tradotto col traduttore simultaneo di google dal tedesco all'italiano la parola "männliche Gestalt". Lo stesso price ci dice figura maschile che indossa "chlamys" (lett. male left wearing chlamys)....Cosa è un chlamys? Una tunica?

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Modificato da andreagcs

Supporter
Inviato

Ossia, vi sono altri personaggi riportati a figura interan rovesci dei tetra di Alessandro?

Se n’è parlato ai post #3 e # 6 di questa discussione. Si tratta di una 'figura di giovane' che a volte ha le braccia tese, a volte alzate e a volte ha il braccio destro teso.

Per il tetra-Künker vedrò stasera a casa.

Cosa è un chlamys? Una tunica?

Sì: http://www.dizionari...pageurl=clamide

Storia affascinante..

Sì, e merita una degna conclusione nel post a seguire.

apollonia


Supporter
Inviato

Avete notato sul rovescio della moneta al post # 161 che la faccia (anzi, il faccione) di Zeus è diversa dal solito e lascia trapelare come un senso di apprensione, di preoccupazione? E il padre degli dei ne aveva ben d’onde.

Cerere, venerata come la dea che aveva insegnato agli uomini a coltivare i campi e a renderli rigogliosi, era sua sorella. E Plutone, che rapì Proserpina perché non riusciva a trovar moglie nell’Ade, suo fratello. Fu Elios, dio del sole, a informare Cerere del rapimento della figlia da parte di Plutone con il consenso di Giove, e fu per questo motivo che Cerere, distrutta dal dolore e dal tradimento del fratello, decise di ritirarsi e appartarsi dall’Olimpo, immersa nel tormento dell’animo e risentita contro tutti gli Dei che in questa vicenda non si erano mossi ad aiutarla contro le decisioni di Giove.

Senza le cure della Madre terra, cessò la fertilità dei campi e vennero i tempi della carestia e della morte. Giove vedendo la fame sterminare intere popolazioni, mandò in più riprese messi ad ammansire l’indignata Cerere la quale, irremovibile nel suo dolore, rispondeva che sarebbe tornata alle cure della terra solo dopo avere riottenuto in vita Proserpina. Giove, allora spedì Mercurio come messaggero da Plutone. Ma Proserpina aveva ormai perso la sua verginità, gustando il melograno, simbolo d’amore, che Plutone le aveva donato. Era dunque a tutti gli effetti la sua sposa, e non poteva più tornare, fanciulla, da sua madre definitivamente.

Giove, mosso a compassione, decise che Proserpina sarebbe ritornata ogni anno sulla terra insieme a Cerere per il periodo dalla stagione primaverile fino all’epoca del raccolto, che in Sicilia, isola dal clima mite, si protrae sino in autunno inoltrato.

La leggenda vuole quindi che Proserpina risalga alla superficie della terra per ricoprire di fiori tutta l’isola e portarvi il soffio creatore dell’abbondanza, per poi scomparire ritornando nell’Ade all’apparire dell’inverno.

apollonia

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Supporter
Inviato

Mi chiedo se sia sempre Cerere o è possibile che invece sia, per altre zecche un altro personaggio? Ossia, vi sono altri personaggi riportati a figura interan rovesci dei tetra di Alessandro?

Varie monete di Alessandro Magno presentano una figura maschile o femminile nel campo a sinistra del rovescio. A volte la figura si riferisce a un determinato personaggio in un atteggiamento ben preciso, ad es. ‘Demetra di fronte, con due fiaccole’ sui tetradrammi e sulle dramme di Lampsaco con i numeri Price da 1351 a 1356. Un altro esempio è ‘Atena Promachos’ sul tetra al post # 56 di questa discussione. A volte invece la figura è generica, come ad es. ‘Figura maschile a s. che veste un clamide’ sul tetradramma di Abido al post # 162 (Price 1498) e sulla dramma della stessa zecca (Price 1499; Müller 905) qui allegata. O ancora si precisa il tipo di personaggio, come ad es. ‘Atleta’ e ‘Boxeur’ nei tetradrammi di Ege rispettivamente Price 195 e Price 187-189. Infine, anche il personaggio maschile può essere perfettamente identificato, come ad es. 'Dioniso' sul tetradramma Price 2312 della zecca di Teo.

apollonia

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Inviato

Ossia, vi sono altri personaggi riportati a figura interan rovesci dei tetra di Alessandro?

Cosa è un chlamys? Una tunica?

Sì: http://www.dizionari...pageurl=clamide

Quindi, non proprio una tunica, ma un abito che si portava sopra la tunica a corpire principalmente la schiena. Interessante inoltre che furono proprio i macedoni a inaugurarla e poi seguiti solo in seguito dagli altri greci e infine dai romani.

Cerere, venerata come la dea che aveva insegnato agli uomini a coltivare i campi e a renderli rigogliosi, era sua sorella. E Plutone, che rapì Proserpina perché non riusciva a trovar moglie nell’Ade, suo fratello. Fu Elios, dio del sole, a informare Cerere del rapimento della figlia da parte di Plutone con il consenso di Giove, e fu per questo motivo che Cerere, distrutta dal dolore e dal tradimento del fratello, decise di ritirarsi e appartarsi dall’Olimpo, immersa nel tormento dell’animo e risentita contro tutti gli Dei che in questa vicenda non si erano mossi ad aiutarla contro le decisioni di Giove.

Senza le cure della Madre terra, cessò la fertilità dei campi e vennero i tempi della carestia e della morte. Giove vedendo la fame sterminare intere popolazioni, mandò in più riprese messi ad ammansire l’indignata Cerere la quale, irremovibile nel suo dolore, rispondeva che sarebbe tornata alle cure della terra solo dopo avere riottenuto in vita Proserpina. Giove, allora spedì Mercurio come messaggero da Plutone. Ma Proserpina aveva ormai perso la sua verginità, gustando il melograno, simbolo d’amore, che Plutone le aveva donato. Era dunque a tutti gli effetti la sua sposa, e non poteva più tornare, fanciulla, da sua madre definitivamente.

Giove, mosso a compassione, decise che Proserpina sarebbe ritornata ogni anno sulla terra insieme a Cerere per il periodo dalla stagione primaverile fino all’epoca del raccolto, che in Sicilia, isola dal clima mite, si protrae sino in autunno inoltrato.

La leggenda vuole quindi che Proserpina risalga alla superficie della terra per ricoprire di fiori tutta l’isola e portarvi il soffio creatore dell’abbondanza, per poi scomparire ritornando nell’Ade all’apparire dell’inverno.

Storia veramente coinvolgente, e commovente. :) Purtroppo i miei studi scientifici, proseguiti poi anche all'università, non mi hanno mai dato questo tipo di conoscenza... E il poco che so l'ho poi dovuto apprendere piano piano da solo. Ringrazio invece apollonia, che mi presenta spesso l'occasione per approfonidire questi temi della mitologia greco-romana a me tanto cari.

Mi chiedo se sia sempre Cerere o è possibile che invece sia, per altre zecche un altro personaggio? Ossia, vi sono altri personaggi riportati a figura interan rovesci dei tetra di Alessandro?

Varie monete di Alessandro Magno presentano una figura maschile o femminile nel campo a sinistra del rovescio. A volte la figura si riferisce a un determinato personaggio in un atteggiamento ben preciso, ad es. ‘Demetra di fronte, con due fiaccole’ sui tetradrammi e sulle dramme di Lampsaco con i numeri Price da 1351 a 1356. Un altro esempio è ‘Atena Promachos’ sul tetra al post # 56 di questa discussione. A volte invece la figura è generica, come ad es. ‘Figura maschile a s. che veste un clamide’ sul tetradramma di Abido al post # 162 (Price 1498) e sulla dramma della stessa zecca (Price 1499; Müller 905) qui allegata. O ancora si precisa il tipo di personaggio, come ad es. ‘Atleta’ e ‘Boxeur’ nei tetradrammi di Ege rispettivamente Price 195 e Price 187-189. Infine, anche il personaggio maschile può essere perfettamente identificato, come ad es. 'Dioniso' sul tetradramma Price 2312 della zecca di Teo.

Incredibile l'incredibile varietà di figure "umane" e "divine" presenti....Non si può certo dire che gli incisori greci fossero privi di creatività, anche se era comunque una creatività mirata, a mettere in risalto i prodotti-personaggi del luogo (Cerere-Grano e Frumento-Lampsaco , Hipnos/Somnus-Papavero da Oppio-Callatis e infine Dioniso/Bacco-Vino-Teo). Una specie di marketing per reclamizzare i propri prodotti in qualche modo.... :D


Inviato (modificato)

Ciao, piccola parentesi bibliofila..,

vista la demetra postata, posto una scansione di una tavola (ben realizzata direi..) con Giove Olimpico, tratta dall'opera di Leopoldo Cicognara dedicata all'amico Canova, "Estratto dell'opera intitolata IL GIOVE OLIMPICO.." - Venezia 1817 e scritta in una pausa i tempo mentre terminava l'ultima parte della "Storia della scultura...".

Normalmente Cicognara è ricordato per il "Catalogo ragionato dei libri d'arte ed Antichità.." testo base per i riferimenti dei libri antichi.

In quest opera Cicognara produce un estratto della splendida ed introvabile opera di Quatremére "Le Jupiter Olympien.." sull arte della scultura antica.

ciao

sku

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Modificato da skubydu

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Inviato

Ciao sku

la tavola è stupenda.

Nei tetradrammi di Seleuco I Nicatore può essere raffigurato Zeus che tiene la Nike invece dell'aquila, come in quello della foto allegata coniato nella zecca di Seleucheia, in Pieria, tra ca il 300 e il 281 a. C.

apollonia

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Inviato

Torniamo ad Abido con questo statere (Price 1497) coniato nella zecca di questa città attorno al 325-323 a. C.

La figura maschile è stata riprodotta anche sull'oro.

apollonia

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Inviato

Torniamo ad Abido con questo statere (Price 1497) coniato nella zecca di questa città attorno al 325-323 a. C.

La figura maschile è stata riprodotta anche sull'oro.

apollonia

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Anche qui...Figura maschile indossante una clamide nel campo a sinistra del rovescio, ci dice il price....Comunque interessante.

Che ne pensate di questo invece? E' attualmente in vendita su VCoins (e non a poco ve l'assicuro). Non è catalogato dal Price...Mi sembra un po' strano. Quanti sono tra l'altro i tipi di bronzi con Eracle volto a sinistra catalogati e non dal Price?

post-4998-0-70318600-1330091920_thumb.jp


Inviato

Ciao sku

la tavola è stupenda.

Nei tetradrammi di Seleuco I Nicatore può essere raffigurato Zeus che tiene la Nike invece dell'aquila, come in quello della foto allegata coniato nella zecca di Seleucheia, in Pieria, tra ca il 300 e il 281 a. C.

apollonia

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grazie mille Apollonia.

Questa tavola è bellissima, peccato l'unica nell'opera, mi ha sorpreso l'incredibile armonia di tutte le figure rappresentate oltre alla perfetta prospettiva.

Di sicuro, essendo l'opera dedicata al Canova, Cicognara deve avere ricercato un ottimo incisore per realizzarla.....(ho anche pesato che potesse essere un disegno del Canova stesso...)

ciao, bella discussione e belle monete postate!!

ciao

sku


Supporter
Inviato

Quanti sono tra l'altro i tipi di bronzi con Eracle volto a sinistra catalogati e non dal Price?

http://www.lamoneta....__fromsearch__1

apollonia


Supporter
Inviato

@andreagcs

Questa dovrebbe essere la didascalia del pezzo da te segnalato in VCoins

Alexander III AE17 lifetime issue. Macedonian Mint, (Pella?) Head of Alexander III left, as Herakles, in lionskin / BA, bow & bowcase above, club below. Price 288; Drama 107; cf Sear 6739.

Il mio pezzo è una variante con inversione della posizione della clava e della faretra. E' migliore dal vivo che in foto, ma la conservazione mi sembra inferiore a quella del VCoins.

Mi è costato 30 € compresa la spedizione ma mi ha fatto tribolare con lo sdoganamento.

apollonia


Inviato

@andreagcs

Questa dovrebbe essere la didascalia del pezzo da te segnalato in VCoins

Alexander III AE17 lifetime issue. Macedonian Mint, (Pella?) Head of Alexander III left, as Herakles, in lionskin / BA, bow & bowcase above, club below. Price 288; Drama 107; cf Sear 6739.

Il mio pezzo è una variante con inversione della posizione della clava e della faretra. E' migliore dal vivo che in foto, ma la conservazione mi sembra inferiore a quella del VCoins.

Mi è costato 30 € compresa la spedizione ma mi ha fatto tribolare con lo sdoganamento.

apollonia

Sì' sì grazie avevo controllato...E' un classico price 288 mentre il tuo ha la clava rovesciata rispetto alla faretra. E' vero che è meglio conservato ma non mi piace il volto di Alessandro con una "nasca" come diciamo qui a Roma che occupa quasi metà moneta... Oltretutto non costa 30 Euro ma circa 170 (fosse stato in conservazione splendida e soprattutto con meno naso... :D )


Inviato (modificato)

Ciao, piccola parentesi bibliofila..,

vista la demetra postata, posto una scansione di una tavola (ben realizzata direi..) con Giove Olimpico, tratta dall'opera di Leopoldo Cicognara dedicata all'amico Canova, "Estratto dell'opera intitolata IL GIOVE OLIMPICO.." - Venezia 1817 e scritta in una pausa i tempo mentre terminava l'ultima parte della "Storia della scultura...".

Normalmente Cicognara è ricordato per il "Catalogo ragionato dei libri d'arte ed Antichità.." testo base per i riferimenti dei libri antichi.

In quest opera Cicognara produce un estratto della splendida ed introvabile opera di Quatremére "Le Jupiter Olympien.." sull arte della scultura antica.

ciao

sku

Scusami Sku, ma rivedendo e rivedendo la tua tavola mi è tornato in mente che riproduca un po' anche la mitica statua di Zeus a Olimpia (una delle 7 meraviglie del mondo antico), opera di Fidia andata purtroppo perduta e in cui compariva una Nike invece della solita aquila sulla mano destra di Zeus. Ho riportato a riprova un'immagine di una copia romana attualmente all'Hermitage di San Pietroburgo.

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Modificato da andreagcs

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