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Le monete più attraenti di Alessandro Magno


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Bel bronzo, ben centrato sia al diritto che raffigura la testa di Atena elmata, sia al rovescio che raffigura Pan mentre erige un trofeo. Sul rovescio vediamo anche le lettere Β – Α, iniziali del titolo regale in greco, e il monogramma di Antioco ANT tra le gambe di Pan. Inoltre nel campo a destra si nota una ghirlanda, simbolo di vittoria, e nel campo a sinistra un elmo macedone. Sul lato a destra dell’elmo si vede come una pila di cinque globetti che tocca in alto la coda di capra, quasi sempre presente nelle raffigurazioni di Pan.

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A sinistra dell’elmo, proprio sul confine del tondello, si intravede la controparte della pila di destra. Su alcuni esemplari del bronzo i due particolari ai lati dell’elmo macedone sono ben evidenti.

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PAN (Πάν)

Pan è il dio greco della vita pastorale (o più genericamente della vita campestre, della natura e delle montagne) dalle sembianze caprine poichè, pur avendo volto e busto umani, possedeva corna, barba, coda e zampe caratteristiche della capra.

La mitologia greca pare non trovare un accordo sui genitori di Pan: figlio di Zeus e della ninfa Callisto secondo una versione, figlio di Penelope e di tutti i suoi pretendenti con cui avrebbe avuto rapporti durante l’attesa del marito secondo un’altra versione o, secondo la versione più accreditata di Omero, nato dall’unione di Ermes e della ninfa della quercia Driope.

Pan fu abbandonato dalla madre subito dopo la nascita poiché il suo aspetto era talmente brutto che ne rimase terrorizzata, ma Ermes lo raccolse e, dopo averlo avvolto in una pelle di lepre, lo portò sull’Olimpo per far divertire gli dei, causando così l’ilarità di Dionisio che lo accolse nel suo seguito.

Pan non risiede sull’Olimpo ma è un dio solitario che vive specialmente nei boschi e con la sua voce spaventosa incute in chi ode una grande paura, che da lui prende appunto il nome di timor panico.

Racconta Plutarco che sotto il regno di Tiberio, un vascello romano si trovò a passare nei paraggi di un’isola del mar Egeo, quando il vento cessò improvvisamente e nel silenzio si udì una voce gridare: "Il Grande Pan è morto". A quella notizia da ogni parte dell’isola scoppiarono pianti, gemiti e singhiozzi di cui non si seppe mai la provenienza.
Pausania scrive che i Galli, saccheggiando la Grecia, videro nel tempio di Delfo la statua del dio Pan, e ne furono talmente spaventati che fuggirono.
Un altro tratto caratteristico di Pan è che non sopportava di essere disturbato durante il suo riposo pomeridiano, e se ciò accadeva emetteva urla terrificanti che scatenavano appunto il timor panico.

 

Il nome Pan sembra derivare dal greco "paein" (pascolare): in Grecia la sua provenienza era l’Arcadia, dove possedeva le greggi che pascolava, pur essendo un dio vagabondo senza una dimora specifica; pertanto è il dio dei campi, delle selve e dei pascoli (specialmente nell’ora meridiana), e più in generale della pastorizia ma presiede anche alla sessualità, che in lui ha una connotazione nettamente maggiore che presso gli altri dèi: sempre a caccia di ninfe, ma amava tranquillamente anche uomini, come il pastore Dafni cui insegnò a suonare il flauto; i racconti che lo legano alle ninfe ed alle loro eventuali trasformazioni per sfuggirgli sono molteplici, il più famoso riguarda la Ninfa Siringa.

I principali episodi che hanno caratterizzato la vita di Pan (Il flauto di Pan; La lotta contro Tifone; Le forze naturali; Il bimbo abbandonato; La morte di Pan) sono narrati nell’articolo di Mauro Melon “PAN: il Dio della natura selvaggia” sul sito https://www.ilcerchiodellaluna.it/central_dee_diopan.htm.

 

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Il culto di Pan si è diffuso in tutta la Grecia dopo la battaglia di Maratona combattuta nell’agosto o nel settembre 490 a. C. nell’ambito della prima guerra persiana, per la convinzione che il dio avrebbe contribuito alla vittoria degli Ateniesi (Her., vi, 105-106).

Questo tetradramma di Antigono II Gonata Scudo macedone/Atena Alkidemos che mi sono aggiudicato nella Gorny & Mosch 181 dell’ottobre 2009, commemora al diritto la vittoria di Antigono Gonata contro i Galati, mai sconfitti fino allora, nella battaglia di Lisimachia del 277 a. C. Per la fama acquisita con questa vittoria Antigono Gonata fu eletto re di Macedonia e con lui ebbe inizio l’era degli Antigonidi.

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GRIECHEN 
MAKEDONISCHE KÖNIGE
Antigonos II. Gonatas, 283 - 239 v. Chr. Tetradrachme (17,01 g, 31,5 mm) Vs.: Makedonischer Schild, als Mittelemblem Kopf des Pan mit Lagobolon n. l. Rs.: ΒΑΣΙΛΕΩΣ − ΑΝΤΙΓΟΝΟΥ, Athena Alkidemos mit Schild und Blitzbündel nach l., davor makedonischer Helm, dahinter TI. AMNG III 2 S. 186 Nr.3; SNG Cop. 1202. Ss.

Sul diritto, il volto del dio Pan con il retrostante lagobolon (bastone ricurvo per la caccia alla lepre) come emblema centrale dello scudo macedone fa riferimento all’aiuto che il dio diede ad Antigono causando terrore panico fra i Galati nella suddetta battaglia.
Al rovescio è raffigurata Atena Alchidemos (salvatrice del popolo) in armi con scudo e fulmine, per quanto la dea abbia più della pin-up che della guerriera. Nel campo a sinistra l’elmo macedone e nel campo a destra il monogramma TI. Ai lati della dea la scritta greca in verticale BAΣIΛEΩΣ ANTIΓONOY traducibile in “del re Antigono”, sottinteso moneta).

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Agora Auctions, Sale 74, lot 14, 05.06.2018.

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Estimate: 75 USD. Lot unsold.

Greek
Macedonian Kingdom. Antigonos II Gonatas. 277/6-239 B.C. AE 17 (17.11 mm, 3.87 g, 1 h). Macedonian mint. Head of Alexander as young Hercules right wearing lion-skin headdress; paws tied at throat / B - A, youth on horseback prancing right, (ANTI) monogram beneath; Π (?) before. Cf. SNG Cop 1214-16. VF, varegated brown and green patina.
From the Tom Buggey Collection.

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Esemplare del tetradramma Price 614 battuto alla Nomos, Auction 17, lot 106, 26.10.2018.

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Estimate: 850 CHF. Price realized: 5500 CHF.

Greek
KINGS OF MACEDON. Alexander III 'the Great', 336-323 BC. Tetradrachm (Silver, 30 mm, 17.03 g, 3 h), struck under Antigonos II Gonatas, Amphipolis, circa 277/6-275 BC. Head of youthful Herakles to right, wearing lion's skin headdress. Rev. ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ Zeus seated left on high-backed throne, holding long scepter in his left hand and, in his right, eagle standing right with closed wings; in field to left, crescent and monogram above a second monogram; under throne, monogram. CNG MBS 78, 2008, 350 (same dies). Mathisen, Administrative, Group III, 9 (A12/P19). Price 614. A rare variety, with a superb head of Herakles, shown in a powerfully emotional Hellenistic style. Extremely fine.
From a European collection, acquired in 2016.

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La disposizione dei simboli e monogrammi nel campo a sinistra del rovescio nel tetradramma Nomos precedente non è quella del tetradramma pubblicato dal Price che ha il crescent non a sinistra della M ma sotto la M.

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Tetradrammi con la stessa disposizione di simboli e monogrammi del Nomos, cioè il crescent a lato della M.

1.Classical Numismatic Group, Electronic Auction 305, lot 94, 26.06.2013.

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305, Lot: 94. Estimate $150. Sold for $750.

KINGS of MACEDON. Antigonos II Gonatas. 277/6-239 BC. AR Tetradrachm (28mm, 17.00 g, 4h). In the name and types of Alexander III. Amphipolis mint. Struck circa 277/6-275 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; in left field, crescent and monogram above monogram; monogram below throne. Price 614 corr. (position of control marks); Mathisen, Administrative, Group III, 9; Meydancikkale 390; U. Wartenberg & J.H. Kagan, “Some comments on a new hoard from the Balkan area,” Travaux Le Rider, p. 397, 31 (this coin, illustrated on pl. 41). VF, toned, test cut on each side, trefoil pattern countermark on cheek. Ex 1990s Balkan Area Hoard (CH IX, 196).

Il Balkan Area Hoard degli anni '90 consisteva di 78 tetradrammi ufficiali ellenistici e 20 imitazioni celtiche, tra cui le seguenti: Filippo II (2), imitazioni celtiche di Filippo II (17) e Alessandro III (1), varie emissioni a nome di Alessandro III (50), Filippo III (1), Demetrio Poliorcete (3), Lisimaco (10), Seleuco I (4), Antioco I (5), Antioco II (1), Eumene di Pergmon (3) e il re tracio Orsoaltios (1). Non si conosce l'esatto luogo di ritrovamento dell’hoard, ma sembra probabile un'ubicazione in Serbia o nella Romania occidentale. Le ultime monete databili sembrano indicare una sepoltura intorno al 240 a. C., anche se ciò è complicato dalle emissioni celtiche. La composizione dell’hoard è simile a quella di altri gruzzoli dei Balcani (cfr. Wartenberg & Kagan p. 395, nota 1) e getta luce sulla circolazione delle monete ellenistiche nella regione. Inoltre, dimostra un complesso sistema di applicazione di tagli di prova e contromarche.

Quarantatré monete ufficiali ellenistiche del conio presentano una contromarca a forma di trifoglio combinato con uno o più tagli di prova; i tagli appaiono tipicamente sulla parte posteriore o superiore della testa al dritto e la contromarca sulla guancia, sul mento o sulla zona del collo. La combinazione di questi due elementi e il fatto che i tagli non si sovrappongano mai alla contromarca possono suggerire un processo di verifica della moneta in due fasi. Sebbene non si possa comprendere appieno il significato di questo processo, come si legge nella pubblicazione dell'hoard (p. 407): “Quello che sappiamo è che i tagli e le contromarche facevano parte di un processo sofisticato e controllato e non solo della riduzione di queste monete in lingotti da parte di un popolo barbaro”.

L'insieme può anche fornire alcune prove sulla datazione delle emissioni celtiche, normalmente assegnate alla fine del III secolo a. C. Sebbene non si possa escludere che le monete celtiche siano state aggiunte in un secondo momento, la composizione del resto dell’hoard sembrerebbe suggerire una datazione anteriore a quella normalmente indicata per la loro emissione.

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2.Classical Numismatic Group, Electronic Auction 421, lot 99, 30.05.2018.

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Estimate: 200 USD. Price realized: 220 USD.

Greek
KINGS of MACEDON. Antigonos II Gonatas. 277/6-239 BC. AR Tetradrachm (29.5mm, 16.93 g, 12h). In the name and types of Alexander III. Amphipolis mint. Struck circa 277/6-275 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; in left field, crescent and monogram above monogram; monogram below throne. Price 614 corr. (position of control marks); Mathisen, Administrative, Group III, 9. Good VF, toned.
From the collection of José Miguel Márquez del Prado.

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Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung, Auction 180, lot 110, 12.10.2009.

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GRIECHEN
MAKEDONISCHE KÖNIGE
Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (17,05g) ca. 280 - 270 v. Chr. Mzst. Amphipolis. Vs.: Kopf des Herakles mit Löwenfell n. r. Rs.: ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ, Zeus mit Adler n. l. thronend, l. Mondsichel. In den Feldern drei Monogramme. Price 614 (corr.); Meydancikkale Hoard 390.
Gut zentriert, vz

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Tetradrammi con la stessa disposizione di simboli e monogrammi del Price, cioè il crescent sotto la M.

Savoca Numismatik, 21st Silver Auction, lot 32, 11.03.2018.

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Prezzo iniziale80 EUR. Risultato120 EUR.

Greek
Kings of Macedon. Amphipolis. Antigonos II Gonatas 277-239 BC. In the name and types of Alexander III. Struck circa 277/6-275 BC Tetradrachm AR 28mm., 15,12g. Head of Herakles to right, wearing lion skin headdress, paws tied beneath chin / [Α]ΛΕΞΑΝΔΡΟΥ, Zeus seated left on high-backed throne, right leg drawn back, his feet resting on a low foot rest, holding long scepter in his left hand and, in his right, eagle standing right with closed wings, to left, crescent and two monograms, monogram below throne. very fine Price 614.

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Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann), Auction 100, lot 136, 07.03.2021 (SIGMA rovesciato).

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Stima100 EUR. Risultato350 EUR.

Greek Coins
KINGS OF MACEDON. Alexander III 'the Great' (336-323 BC). Tetradrachm. Amphipolis.
Obv: Head of Herakles right, wearing lion skin.
Rev: AΛEΞANΔPOY.
Zeus seated left on throne, holding eagle and sceptre. Controls: In left field, crescent and two monograms; monogram below throne.
Price 614.
Condition: Very fine.
Weight: 16.96 g.
Diameter: 29 mm.

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Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung, Auction 233, lot 1311, 06.10.2015.

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Estimate: 350 EUR. Price realized: 280 EUR.

GRIECHEN
MAKEDONISCHE KÖNIGE
Alexander III. der Große, 336 - 323 v. Chr. Tetradrachme (16,67g). 280 - 270 v. Chr. Mzst. in Makedonien. Vs.: Kopf des Herakles im Löwenskalp n. r. Rs.: AΛEΞANΔΡOΥ, Zeus mit Adler und Zepterstab n. l. thro­nend, unter dem Thron M, l. im Feld M über Halbmond und Monogramm. Price 614; Müller 920. Getönt, ss-vz

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Statere tipo Testa di Atena con elmo corinzio/Nike con stylis e aplustre della NAC, Auction 116, lot 80, 01.10.2019.

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Starting price: 24'000 CHF. Estimate: 30'000 CHF. Price realized: 32'000 CHF.

Greek Coins
Antigonus Gonatas II, 277 – 239
Stater, Pella circa 272, AV 8.59 g. Head of Athena r., wearing Corinthian helmet decorated with coiled snake. Rev. BAΣIΛEΩΣ – ANTIΓONOY Nike standing to l., holding stylis in l. hand and aplustre in r.; below in the l. inner field, wreath. AMNG III, 1-2 and pl. 32, 21. De Luynes 1689 (these dies). Hunterian 1 (Antigonus I). R.W. Mathisen, Antigonus Gonatas and the Silver Coinages of Macedonia circa 280-270 B.C., ANSMN 26, 1981, pl. 21, 35.
Extremely rare, less than ten specimens recorded. A very interesting and historically important issue, almost invisible marks, otherwise about extremely fine. Ex Sotheby's 21-22 June 1990, Hunt, 390 and New York XXVII, 2012, Prospero, 314 sales.

Questo raro statere presenta i tipi ampiamente diffusi di Atena e Nike introdotti per la prima volta nella monetazione aurea di Alessandro Magno, ma con due modifiche degne di nota. La legenda non nomina il defunto Alessandro ma piuttosto il re macedone Antigonide, Antigono II Gonata, e sostituisce la corona di fiori normalmente tenuta da Nike con un aphlaston. Questo tipo di statere è talvolta associato ai pagamenti effettuati a mercenari galati (celtici) durante la lunga lotta di Antigono II con Pirro d’Epiro per il regno macedone, dopo il ritorno di quest'ultimo dall'Italia nel 274 a.C. Nonostante Antigono II si sia opposto con forza all'ingresso delle forze di Pirro in Macedonia presso il fiume Aoos, Pirro lo sconfisse. I mercenari alle dipendenze del re macedone cambiarono prontamente schieramento e si unirono a Pirro. Antigono II fu costretto a cedere a Pirro il cuore del regno macedone, ma conservò la costa macedone e continuò a rivendicare il titolo reale. Due anni dopo Pirro fu ucciso durante una campagna contro Argo lasciando che Antigono II assumesse il potere su tutta la Macedonia. È una testimonianza del carattere del re che, quando gli fu portata la testa di Pirro, si dice abbia reagito con rabbia alla morte di un così valido nemico e abbia ordinato un funerale adeguato per il re epirota. Mentre il finanziamento del conflitto contro Pirro potrebbe essere alla base di questa emissione di stateri, la sostituzione della corona di fiori con un aphlaston nella mano di Nike tende a suggerire un contesto navale. In questo caso sembra più probabile che questo tipo di statere sia stato prodotto all'indomani di una delle vittorie di Antigono II contro la flotta tolemaica. I candidati più probabili sono la battaglia di Kos (variamente datata tra il 258 e il 254 a. C.), celebrata con la dedica della nave ammiraglia del re ad Apollo a Delo, e la battaglia di Andros (246/5 a. C. circa), che ha quasi completamente distrutto la potenza navale tolemaica nell'Egeo.

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Esemplare dello statere precedente da Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann), Auction 73, lot 85, 06.01.2019.

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Stima 5'000 EUR. Risultato 4'000 EUR.

Greek Coins
KINGS OF MACEDON. Antigonos II Gonatas. (277/6-239 BC). GOLD Stater. Amphipolis.
Obv: Helmeted head of Athena right.
Rev: ΑΝΤΙΓΟΝΟΥ / ΒΑΣΙΛΕΩΣ.
Nike standing left, holding aphlaston and stylis. Controls: To left, wreath below left wing.
HGC 3.1, 1039; CNG 100, lot 57 (which realized a hammer of $12,000); New York Sale XXVII [Prospero], lot 314 (which realized a hammer of $65,000) = Sotheby's [Bunker Hunt] 1990, lot 390; CNG 66, lot 262.
Extremely rare, and one of just a handful held privately.
Condition: Good very fine, struck on a compact flan.
Weight: 8.63 g.
Diameter: 15 mm.

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Altro esemplare dello statere proveniente da CNG, Auction 100, Lot 57, 07.10.2015.

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Estimate: 10 000 USD. Price realized: 12 000 USD.

KINGS of MACEDON. Antigonos II Gonatas. 277/6-239 BC. AV Stater (16mm, 8.57 g, 8h). In the types of Alexander III. Pella mint(?). Struck circa 276-275 BC. Head of Athena right, wearing crested Corinthian helmet decorated with serpent, and single-pendant earring / BAΣIΛEΩΣ ANTIΓON[OY], Nike standing left, holding aphlaston in extended right hand and cradling stylis in left arm; wreath below left wing. Panagopoulou 1 (O1/R1); Mathison pl. 21, 35 = Price pl. CLVIII, D = Seltman, Greek , pl. 50, 10; ANMG III/2, 1; De Luynes 1689 (same dies); Hunterian p. 336, 1 (Antigonos I); Prospero 314 = Hunt II 390 (same dies). Good VF, light marks in fields, some die rust. Extremely rare, one of seven published, and one of only two not in a public collection.
From the collection of Dr. Lawrence A. Adams. Ex Classical Numismatic Group 66 (19 May 2004), lot 262.

Nel 276 a. C. Antigono assunse circa 7500 Galli, sotto il capo Biderius, per aiutarlo nella sua campagna contro il nipote di Cassandro, Antipatro Etesias. Secondo Poliaeno, questi mercenari costarono ad Antigono trenta talenti. Mathisen suggerisce che Antigono abbia battuto i suoi stateri di tipo Alessandro, a nome di Alessandro e una piccola emissione a proprio nome per pagare questa spesa. Nella sua dissertazione sulla monetazione di Antigono Gonata, E. Panagopoulou respinge questa teoria, notando l'insolita sostituzione della corona canonica nella mano di Nike con un aphlaston. Questo, unito all'uso di una corona come simbolo sussidiario, le suggerisce che le monete siano legate a una vittoria navale di Gonata, molto probabilmente la sconfitta della flotta tolemaica al largo di Kos (tra il 262-1 e il 255 a. C.) o quella al largo di Andros (nel 246/5 a. C.). Questa moneta è uno dei pochi esemplari sopravvissuti di questo conio; sia Mathison che Panagopoulou hanno potuto localizzare solo cinque esemplari, tutti ora in collezioni museali (Londra [BM], Parigi [BN, 2 esemplari], Glasgow [Hunterian] e Vienna [KHM]). Più recentemente, questa moneta e il pezzo di Prospero sono apparsi sul mercato; sono i primi ad essere venuti alla luce dopo oltre un secolo.

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Statere in nome e nei tipi di Filippo II di Macedonia, possibilmente attribuito ad Antigono Gonata (Classical Numismatic Group, Auction 106, lot 227, 13.09.2017).

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Estimate: 3000 USD. Price realized: 8000 USD.

Greek
KINGS of MACEDON. Antigonos II Gonatas(?). 277/6-239 BC. AV Stater (19mm, 8.52 g, 9h). In the name and types of Philip II. Amphipolis mint. Head of Apollo right, wearing laurel wreath / ΦIΛIΠΠ[OY], charioteer, holding kentron in right hand, reins in left, driving fast biga right; below, Macedonian helmet, with two crests and cheek guards, facing. Panagopoulou pl. 48, 1 (this coin), otherwise unpublished. Near EF, tiny die break on obverse, slight die shift on reverse. Unique.
From the Belgica Collection. Ex Numismatica Ars Classica 41 (20 November 2007), lot 1 (hammer 8500 CHF); Lanz 68 (76 June 1994), lot 124.

L'attribuzione di questa emissione ad Antigono Gonata non è certa, ma si basa sulla somiglianza del simbolo dell'elmo con quello presente sulle emissioni di Gonata ad Anfipoli e sul fatto che questa emissione è certamente posteriore alle emissioni di Filippo II in vita. Dal punto di vista stilistico, il ritratto di Apollo è paragonabile a quello presente nei ritratti reali dell'inizio-metà del III secolo a. C. È interessante notare che Panagopoulou ha utilizzato la foto di questa moneta nella sua lastra di Comparanda, ma non la cita nel suo testo.

Gonata emise pochissimo oro durante il suo regno: quindi, se l'attribuzione è corretta, aggiunge una nuova emissione a una monetazione molto scarsa. Nel suo studio sulla monetazione di Gonata, Mathisen nota che il rarissimo aureo di tipo Alessandro battuto a nome di Antigono fu probabilmente emesso per pagare i mercenari celtici che il re reclutò per assisterlo nella sua guerra contro Pirro (cfr. Mathisen, p. 103). Anche gli stateri di Filippo II erano ancora in circolazione nella regione, ma le circostanze della loro emissione sotto Gonata potrebbero essere simili a quelle del tipo di Alessandro.

apollonia


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Bronzo tipo Testa elmata di Atena/Pan che erige un trofeo dal Salon Numizmatyczny Mateusz Wójcicki, Auction 11, lot 7370, 04.03.2023.

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Risultato: 11 EUR

ANCIENT COINS
Greece, Kingdom of Macedon, Antigonos II Gonatas, AEGreeceKingdom of Macedon, Antigonos II Gonatas (276-239 BC), AE 274-221 BC. Obverse: helmeted head of Athena to right. Reverse: Pan standing to right, erecting trophy, B-A across upper fields, ANT monogram between legsDiameter 18 mm, weight 3.33 g
Grecja
Królestwo Macedonii, Antygon II Gonatas (276-239 pne), Brąz 274-221 pneAwers: głowa Ateny w hełmie w prawo
Rewers: Pan stojący w prawo, wznoszący trofeum, B-A w górnych polach, KO w lewym polu, monogram ANT pomiędzy nogami
Średnica 18 mm, waga 3.33 g
Reference: SNG Alpha Bank 1015
Grade: VFGreece Macedon ANCIENT ANTIKE античный Greek Griechen Greece

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Inviato (modificato)

Bronzo tipo testa elmata di Atena/Pan che erige un trofeo contromarcato con un’anfora sull’elmo (Roma Numismatics Limited, Auction 4, lot 1258, 30.09.2012).

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Estimate: 50 GBP. Lot unsold.

Kingdom of Macedon. Antigonos II Gonatas Æ18. Pella or Amphipolis c. 271/0-239. Helmeted head of Athena r.; c/m: amphora / Pan standing r., erecting trophy; Macedonian helmet to l., monogram between legs, uncertain symbol to r. SNG Copenhagen 1205. 4.82g, 18mm, 10h. Dark patina, good VF.

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Modificato da apollonia

Inviato

Bronzo tipo testa elmata di Atena/Pan che erige un trofeo contromarcato sull’elmo forse con la protome di cinghiale (London Ancient Coins, Auction V, lot 38, 21.12.2016).

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Kings of Macedon, Antigonos II Gonatas (277/6-239 BC). Æ (19mm, 4.79g, 10h). Uncertain Macedonian mint. Helmeted head of Athena r.; c/m on helmet: forepart of boar(?) r. R/ Pan standing r., erecting trophy; helmet to l., monogram below. SNG Alpha Bank 1017. Green patina, VF.

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Bronzo Atena/Pan contromarcato al dritto (Savoca Numismatik, 80th Weekly Blue Auction, lot 39, 21.10.2023).

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Unsold.

Greek
Kings of Macedon. Uncertain mint. Antigonos II Gonatas 277-239 BC.
Bronze Æ
20 mm, 5,61 g
Fine

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Bronzo Atena /Pan contromarcato al dritto (Savoca Numismatik, 199th Weekly Blue Auction, lot 25, 02.03.2024).

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Result: 11 EUR.

Greek
Kings of Macedon. Uncertain mint. Antigonos II Gonatas 277-239 BC.
Bronze Æ 20 mm, 5,06 g
Good Fine

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Bronzo della monetazione federale della Beozia, che raffigura al dritto la testa di Demetra o Kore e al rovescio Poseidone nudo col tridente, sovraconiato su un bronzo di Antigono Gonata (CNG, Triton IX, lot 100, 10.01.2006).

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Sale: Triton IX, Lot: 100. Estimate $100. Sold For $60.

BOIOTIA, Federal Coinage. 220's BC. Æ (4.39 g, 6h). Head of Demeter or Kore (Persephone) three-quarter face right, wearing corn-wreath / Poseidon, naked, standing left, resting right foot on rock and leaning on trident; to right, BOIWT[WN] downward. Head, Boeotia p. 86, pl. VI, 6 = BMC p. 41, 81, pl. VI, 8; SNG Cop. 384. VF, even brown patina. Overstruck on Æ of Antigonos Gonatas of the type SNG Cop. 1214-1221. ($100)

This and the following nine lots are the well known Boiotian overstrikes on the Antigonid bronzes. See Kroll pp. 189-190 for the definitive attribution of the undertype to Antigonos Gonatas and p. 205 for dating these coins to the "late 3rd (or early 2nd?) century B.C." together with a suggestion that the overstriking took place after the death of Demetrios II in 229. See also E. Vlachogianni, "A hoard of coins from Thebes," NomKhron 19 (2000), pp. 55-113, for the publication of a hoard of these bronzes, updated bibliography and arguments in favour of the overstrike taking place in the 220's BC.

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Dramma nei tipi diAlessandro Magno di una zecca incerta del Peloponneso, attribuibile ad Antigono I Monoftalmo o ad Antigono II Gonata (Roma Numismatics Limited, Auction 7, lot 454, 22.03.2014).

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Kingdom of Macedon. Antigonos I Monophthalmos (or II Gonatas) AR Drachm. Uncertain mint in the Peloponnesos, circa 306-301 BC. Head of Herakles wearing lion skin headdress to right / Zeus enthroned to left, holding sceptre with left hand, eagle perched on outstretched right hand; ΒΑΣΙΛΕΩΣ to left, ΑΝΤΙΓΟΝΟΥ to right. Apparently unpublished in the standard references; for the tetradrachm series, cf. H.A. Troxell, The Peloponnesian Alexanders, ANSMN 17, 1971, pl.19.1 (Antigonos Gonatas); cf. Head, HN S.229 (Antigonos I.); cf. Alexander The Great, Athens Exhibition 2010, 177 (Antigonos Gonatas). 4.11g, 19mm, 12h. Extremely Fine. Apparently Unique and unpublished in the standard references. Of great numismatic importance. From the Gutekunst Collection.

Questa importantissima dramma coniata nei tipi di Alessandro III ma con il nome e il titolo reale di Antigono ci presenta un altro piccolo tassello del complesso puzzle che è la prima monetazione della dinastia antigonide. Troxell ha registrato una rarissima emissione di tetradrammi alessandrini a nome di Gonata (The Peloponnesian Alexanders, ANSMN 17, 1971, 75-6, nota 68), che grazie a prove di scavo è stata definitivamente dimostrata essere stata battuta a Pella intorno al 272 (cfr. R. W. Mathisen, Antigonus Gonatas and the Silver Coinages of Macedon circa 280-270 a. C., ANSMN 26, 1981, pp. 79-123, soprattutto p. 104). Tuttavia, questa dramma unica nel suo genere non presenta controlli che la colleghino esplicitamente con i tetradrammi della zecca di Pella, e ancora più sconcertante è lo stile dell'incisione che è chiaramente dissimile da quello dei tetradrammi. Si potrebbe ipotizzare che non si tratti affatto di una moneta di Gonata, ma piuttosto di una dramma finora sconosciuta di suo nonno, Antigono I Monoftalmo. Tuttavia, anche questa ipotesi non è corretta, sempre per motivi di stile, in quanto non è coerente con il periodo di regno di Monoftalmo. Per il momento, quindi, questa moneta deve rimanere un enigma numismatico fino a quando ulteriori prove non faranno luce su di essa.

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Tetradramma dei tempi di Demetrio I Poliorcete – Antigono II Gonata. In nome e nei tipi di Alessandro Magno, di zecca incerta del Peloponneso, possibilmente Epidauro (Roma Numismatics Limited, E-Sale 118, lot 372, 08.04.2024).

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Estimate: 200 GBP. Price realized: 650 GBP.

Greek
Kingdom of Macedon, temp. Demetrios I Poliorketes - Antigonos II Gonatas AR Tetradrachm. In the name and types of Alexander III. Uncertain Peloponnesian mint, possibly Epidauros, circa 300-250 BC. Head of Herakles to right, wearing lion skin headdress / Zeus Aëtophoros seated to left, holding sceptre; [ΑΛ]ΕΞΑΝΔΡΟΥ to right, Φ in left field, EΠ monogram below throne. Price 763 (this coin cited); Müller -; Meydancikkale 1925; Prokesch-Osten (2) 31. 16.96g, 25mm, 12h.
Good Very Fine; light iridescent cabinet tone.
This coin cited in M. J. Price, The Coinage in the name of Alexander the Great and Philip Arrhidaeus (London, 1991);
This coin published in P. Schindel, 'Un tétradrachme inédit d'Antigone Gonatas (277/6 - 240/39)', Bulletin du Cercle d'Etudes Numismatiques 25.2 (1988);
Ex Jean Elsen & ses Fils S.A., Auction 119, 7 December 2013, lot 100;
Ex P. Schindel Collection.

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Tetradramma di Antigono II Gonata, re di Macedonia, Pella, 272 (Leu Numismatik (1991-2007), Auction 83, lot 203, 06.05.2002).

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THE GREEK WORLD
MACEDONIA
Antigonos II Gonatas, King of Macedon, 276-239
Estimate: CHF 6'500.00
Tetradrachm (Silver, 17.04g 2), Pella, 272. Head of Herakles in lion-skin headdress to right. Rev. Zeus, wearing himation, seated to left on throne with back, holding eagle in his right hand and scepter with his left; to left, monogram. R. W. Mathiesen, Antigonus Gonatas and the Silver Coinages of Macedonia circa 280-270, ANSMN 26 (New York, 1981), pl. 21, 29. SNG ABC 982 var. Extremely rare, one of only four known examples with the king’s name on the left. Toned. About extremely fine.

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