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IGNORED

Le monete più attraenti di Alessandro Magno


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Salve,

Fattori rilevanti sono anche tridimensionalità e la forma delle monete. Le monete nel video sono tutte abbastanza piatte, con rilievi poco pronunciati. Le dracme sono monete piccole, tozze e concave; le vostre dracme (non tetra), per esempio, suonano?

Il modulo come ho detto sopra credo che conti, lo spessore non sono poi così sicuro e vorrei chiedere ad @@apollonia se i suoi tetra più spesso fanno ping o thud... Io penso ping però...
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Il Ring Test non è decisivo ma non costa nulla farlo. Sicuramente il modulo della moneta ha la sua importanza per la positività al Ring Test, ma non è detto che tutte le monete antiche autentiche e di buon argento ‘risuonino’. Il motivo è dovuto alla cristallizzazione (detta anche corrosione intergranulare, corrosione reticolare, granularizzazione o infragilimento) che ha luogo quando leghe di argento relativamente puro rilasciano nel tempo il rame o altre impurezze, producendo dei vuoti tra i grani di argento. Sono questi 'buchi' ad ostacolare la trasmissione acustica nella moneta. 

A volte la cristallizzazione (che io chiamo il ‘parto’ del rame cristallino dalla soluzione solida soprassatura nell’argento) si manifesta anche in superficie sotto forma di piccole increspature o mini cristalli a forma di foglia, ma il più delle volte il fenomeno è completamente interno e invisibile.

 

apollonia

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Credo che la combinazione dei 3 metodi possa fornire ulteriori indizi importanti circa la bontà dell'argento di una moneta e pertanto circa la sua genuinità. Con la modica cifra di 25 euro oggi ho acquistato una bilancia (max 500 g/ 0,01 g) e un set di magneti rettangolari. C'È però un problema significativo: Quanto e se era puro (vedi caso di Aminta III) l'argento di una tipologia monetale spesso non lo sappiamo. Per gli Alessandri del IV secolo si... Ho letto un interessante articolo che arrivava alla logicissima conclusione che tutti gli argenti dell'epoca fossero puri al 95/98%... Del resto avevano l'argento persiano che gli usciva da ogni orifizio... Quindi penso che per tetra e dramme di quel periodo debba esserci una densità superiore almeno a 10, se no c'è qualcosa che non va... Certo possono essere sempre dei falsi fatti in argento puro, ma questo è sicuramente un primo passo...

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Inviato (modificato)

Il Ring Test non è decisivo ma non costa nulla farlo. Sicuramente il modulo della moneta ha la sua importanza per la positività al Ring Test, ma non è detto che tutte le monete antiche autentiche e di buon argento ‘risuonino’. Il motivo è dovuto alla cristallizzazione (detta anche corrosione intergranulare, corrosione reticolare, granularizzazione o infragilimento) che ha luogo quando leghe di argento relativamente puro rilasciano nel tempo il rame o altre impurezze, producendo dei vuoti tra i grani di argento. Sono questi 'buchi' ad ostacolare la trasmissione acustica nella moneta.

A volte la cristallizzazione (che io chiamo il ‘parto’ del rame cristallino dalla soluzione solida soprassatura nell’argento) si manifesta anche in superficie sotto forma di piccole increspature o mini cristalli a forma di foglia, ma il più delle volte il fenomeno è completamente interno e invisibile.

apollonia

Una moneta con percentuale di Ag superiore al 95% quale dovrebbe essere la mia la includeresti tra quelle che definisci "leghe d'argento relativamente puro"? Modificato da Caio153
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Inviato

il ping test tiene anche conto della volgarmente chiamata " cristallizzazione"....??...ho forti dubbi che una moneta anche ampia ma con una cristallizzazione anche non eccessiva faccia "ping"..più facile faccia "thud", come dice Caius..


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Una moneta con percentuale di Ag superiore al 95% quale dovrebbe essere la mia la includeresti tra quelle che definisci "leghe d'argento relativamente puro"?

 

La relazione fra la purezza dell’argento e la cristallizzazione del rame che si riflette sulle caratteristiche acustiche nonché meccaniche (fragilità) della moneta è piuttosto complessa.

Vedo di spiegare la relazione fra percentuale di rame (Cu) in lega con l’argento (Ag) in una moneta antica e il fenomeno che in numismatica viene chiamato in modo improprio ‘Cristallizzazione dell’argento’. Infatti il metallo che può cristallizzare non è l’argento ma il rame, e per comprendere la dinamica del processo può essere utile questo esperimento.

Mettiamo in un crogiolo 9,8 g di Ag e 0,2 g di Cu. Se riscaldiamo fino a fusione otteniamo una soluzione liquida di Cu (soluto) in Ag (solvente) al 2% in peso. Se raffreddiamo il fuso fino a temperatura ambiente, otteniamo una soluzione solida di Cu in Ag alla stessa concentrazione. Se assumiamo che la solubilità di Cu in Ag a temperatura ambiente sia del 3% in peso, questa soluzione solida è insatura perchè contiene una minor proporzione di soluto di quanto potrebbe contenerne a quella temperatura. Come dire che il rame ci sta comodamente e tranquillamente.

Se invece mettiamo nel crogiolo, ad es., 9,6 g di Ag e 0,4 g di Cu, alla temperatura di fusione non ci sono problemi di solubilità reciproca, ma quando raffreddiamo il fuso fino a temperatura ambiente, a seconda della velocità di raffreddamento e delle condizioni esterne, si può verificare la cristallizzazione della soluzione solida satura al 3% di Cu accanto alla cristallizzazione del rame in eccesso, oppure la cristallizzazione di una soluzione solida contenente il 4% in peso di rame, proprio come la miscela di partenza.

Questa soluzione che contiene una maggior quantità di Cu (il soluto) rispetto alla saturazione si dice soprassatura e può mantenersi in questo stato anche per lunghi periodi di tempo, nonostante vi sia un ‘sovraccarico’ di rame. Se però in seguito, anche dopo decenni o secoli, si creano situazioni ambientali di temperatura, pressione, umidità, ecc. tali che la soluzione solida non può più sopportare questo sovraccarico di rame, l’eccesso di questo metallo viene ‘partorito’ in modo che la concentrazione della soluzione si porta a quella di saturazione del 3%. Il rame liberato è responsabile della corrosione intergranulare o reticolare che produce dei vuoti tra i grani d’argento. Se poi il rame riesce a migrare fino alla superficie della moneta, si formano quelle piccole increspature o mini cristalli a forma di foglia che rendono evidente il fenomeno ‘sotterraneo’.

Si noti che se la moneta è composta di una lega, poniamo, al 10% di Cu con altre impurezze, la soluzione solida soprassatura a temperatura ambiente viene stabilizzata da questo extra-carico di soluto che quindi non tende ad essere ceduto e a cristallizzare.

 

Le caratteristiche acustiche di una moneta d’argento sono quindi condizionate da questi aspetti termodinamici e cinetici del metallo e delle sue leghe con il rame.

 

apollonia

 

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Inviato

Una moneta con percentuale di Ag superiore al 95% quale dovrebbe essere la mia la includeresti tra quelle che definisci "leghe d'argento relativamente puro"?

La relazione fra la purezza dell’argento e la cristallizzazione del rame che si riflette sulle caratteristiche acustiche nonché meccaniche (fragilità) della moneta è piuttosto complessa.

Vedo di spiegare la relazione fra percentuale di rame (Cu) in lega con l’argento (Ag) in una moneta antica e il fenomeno che in numismatica viene chiamato in modo improprio ‘Cristallizzazione dell’argento’. Infatti il metallo che può cristallizzare non è l’argento ma il rame, e per comprendere la dinamica del processo può essere utile questo esperimento.

Mettiamo in un crogiolo 9,8 g di Ag e 0,2 g di Cu. Se riscaldiamo fino a fusione otteniamo una soluzione liquida di Cu (soluto) in Ag (solvente) al 2% in peso. Se raffreddiamo il fuso fino a temperatura ambiente, otteniamo una soluzione solida di Cu in Ag alla stessa concentrazione. Se assumiamo che la solubilità di Cu in Ag a temperatura ambiente sia del 3% in peso, questa soluzione solida è insatura perchè contiene una minor proporzione di soluto di quanto potrebbe contenerne a quella temperatura. Come dire che il rame ci sta comodamente e tranquillamente.

Se invece mettiamo nel crogiolo, ad es., 9,6 g di Ag e 0,4 g di Cu, alla temperatura di fusione non ci sono problemi di solubilità reciproca, ma quando raffreddiamo il fuso fino a temperatura ambiente, a seconda della velocità di raffreddamento e delle condizioni esterne, si può verificare la cristallizzazione della soluzione solida satura al 3% di Cu accanto alla cristallizzazione del rame in eccesso, oppure la cristallizzazione di una soluzione solida contenente il 4% in peso di rame, proprio come la miscela di partenza.

Questa soluzione che contiene una maggior quantità di Cu (il soluto) rispetto alla saturazione si dice soprassatura e può mantenersi in questo stato anche per lunghi periodi di tempo, nonostante vi sia un ‘sovraccarico’ di rame. Se però in seguito, anche dopo decenni o secoli, si creano situazioni ambientali di temperatura, pressione, umidità, ecc. tali che la soluzione solida non può più sopportare questo sovraccarico di rame, l’eccesso di questo metallo viene ‘partorito’ in modo che la concentrazione della soluzione si porta a quella di saturazione del 3%. Il rame liberato è responsabile della corrosione intergranulare o reticolare che produce dei vuoti tra i grani d’argento. Se poi il rame riesce a migrare fino alla superficie della moneta, si formano quelle piccole increspature o mini cristalli a forma di foglia che rendono evidente il fenomeno ‘sotterraneo’.

Si noti che se la moneta è composta di una lega, poniamo, al 10% di Cu con altre impurezze, la soluzione solida soprassatura a temperatura ambiente viene stabilizzata da questo extra-carico di soluto che quindi non tende ad essere ceduto e a cristallizzare.

Le caratteristiche acustiche di una moneta d’argento sono quindi condizionate da questi aspetti termodinamici e cinetici del metallo e delle sue leghe con il rame.

apollonia

Grazie mille! Sembra quasi di sentir parlare un professore di chimica?...

L'ultima cosa, poi non rompo più su questo argomento: Ci sono possibilità di aggirare il test dello scivolo magnetico? La combinazione ragionata dei 3 metodi (ping, scivolo e densità) fornisce con un grado di certezza elevato l'indicazione che una moneta sia di buon argento e di conseguenza (nel caso in cui lo fosse) e' possibile più o meno stabilirne la percentuale in base alla densità precedentemente calcolata? Cioè, se capisco che e' una moneta d'argento, a quel punto, il calcolo della densità vale per determinare la percentuale dell'argento stesso presente?

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Per quanto concerne un elettrotipo d’argento, i test principali per scoprirlo sono l’analisi microscopica del contorno (presenza di una linea di giunzione) e la determinazione del peso e della densità (difficili da riprodurre entrambi con il riempimento dei due gusci). Ring test negativo nella stragrande maggioranza dei casi. Per analisi più approfondite si ricorre a tecniche a raggi X.

 

Per quanto concerne una moneta di buon argento e di peso conforme alla tipologia (ring test positivo per quelle moderne, per quelle antiche non è detto data l’eventuale cristallizzazione interna), come si vede nella tabella la densità è superiore a 10 g/cm3 anche a una purezza del 75% (es., a debased coin).

Si nota una relazione fra purezza e densità, però con piccole variazioni di quest’ultima (1-2 decimi) anche a diminuzioni della purezza abbastanza significative. Servono misura di densità estremamente accurate e precise e curve di taratura con standard di purezza nota per risalire dalla densità alla composizione di leghe a un titolo non inferiore a circa il 70%.

 

post-703-0-52753900-1458998280_thumb.jpg

 

Diverso è il caso dell’oro, dove passando dal puro a una lega al 90% di purezza la densità diminuisce di una unità. In questo caso è meno difficile risalire al titolo della moneta dalla sua densità, a condizione che la misura di questa sia sufficientemente precisa e accurata.

 

apollonia

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Per quanto concerne un elettrotipo d’argento, i test principali per scoprirlo sono l’analisi microscopica del contorno (presenza di una linea di giunzione) e la determinazione del peso e della densità (difficili da riprodurre entrambi con il riempimento dei due gusci). Ring test negativo nella stragrande maggioranza dei casi. Per analisi più approfondite si ricorre a tecniche a raggi X.

Per quanto concerne una moneta di buon argento e di peso conforme alla tipologia (ring test positivo per quelle moderne, per quelle antiche non è detto data l’eventuale cristallizzazione interna), come si vede nella tabella la densità è superiore a 10 g/cm3 anche a una purezza del 75% (es., a debased coin).

Si nota una relazione fra purezza e densità, però con piccole variazioni di quest’ultima (1-2 decimi) anche a diminuzioni della purezza abbastanza significative. Servono misura di densità estremamente accurate e precise e curve di taratura con standard di purezza nota per risalire dalla densità alla composizione di leghe a un titolo non inferiore a circa il 70%.

Tabella densità metalli e leghe.JPG

Diverso è il caso dell’oro, dove passando dal puro a una lega al 90% di purezza la densità diminuisce di una unità. In questo caso è meno difficile risalire al titolo della moneta dalla sua densità, a condizione che la misura di questa sia sufficientemente precisa e accurata.

apollonia

Capito, grazie!
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In un post di quattro anni fa avevo presentato questo mio acquisto dalla Gorny con la scansione (casuale) anche del contorno, che però di questi tempi sarebbe sempre bene accostare a quella delle due facce della moneta.

 

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MACEDON, Kings of. Antigonos II Gonatas. 277-239 BC. AR Tetradrachm (17.01 g, 31.5 mm). Amphipolis mint. Struck after 271/0 BC. Head of Pan left in center of Macedonian shield / BASILEWS ANTIGONOU, Athena Alkidemos striding left, brandishing thunderbolt, helmet to left, TI right. SNG Copenhagen 1202; SNG Alpha Bank 983.

 

Il dritto commemora la battaglia di Lisimachia del 277 a. C. nella quale Antigono Gonata sconfisse i Galati, fino allora imbattuti. Per la fama acquisita con questa vittoria Antigono Gonata fu eletto re di Macedonia e con lui ebbe inizio l’era degli Antigonidi. Il volto del dio Pan con il retrostante lagobolon (bastone ricurvo per la caccia alla lepre) come emblema centrale dello scudo macedone fa riferimento all’aiuto che il dio diede ad Antigono causando terrore panico fra i Galati nella suddetta battaglia.
Al rovescio è raffigurata Atena Alchidemos (salvatrice del popolo) in armi con scudo e tuono (veramente la dea ha più della pin-up che della guerriera); elmo macedone nel campo a sinistra, monogrammi nel campo a destra; ai lati la scritta ANTIGONOU left, BASILEWS right (del re Antigono, sottinteso moneta).

 

Quella specie di bastoncino nodoso dietro la testa di Pan è Il lagobolon, un bastone di legno ricurvo usato dagli antichi Greci per la caccia agli animali veloci come le lepri, che ho trovato raffigurato per intero nel campo a sinistra di questo tetradramma del Grande dalla CNG 96, attribuito dal Price a una zecca incerta dell’Asia Minore meridionale.

 

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ASIA MINOR, Uncertain southern mint. Circa 320-280 BC. AR Tetradrachm (23mm, 17.19 g, 1h). In the name and types of Alexander III of Macedon. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; lagobolon in left field, K below throne. Price 3070; SNG Saroglos –. EF, toned. Fine style.

 

 

apollonia

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A proposito di lagobolon:

 

Region:     ARCADIA  City:     Arcadian League Metal:     Silver Denomination:     Triobol Date Struck:     BC Circa 175-168 Weight:     2.44 g Die Axis:     8 h Obverse Description:     Laureate head of Zeus left Reverse Description:     Pan seated left on rock, raising hand and holding logobolon; above knee, eagle alighting left; no markings Mint:     Megalopolis Primary Reference:     Dengate group I, period III, 3 (same obv. die) Reference2:     BCD Peloponnesos (Megalopolis) 1548-9 Photograph Credit:     Classical Numismatic Group

 

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Sul diritto di questo bronzo di Messina è raffigurata una lepre che sta per essere colpita dal lagobolon.

 

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SICILY, Messana. 406-396 BC. Æ Tetras (18mm, 5.22 g, 7h). Hare springing left; lagobolon above; below, Φ and locust left / Sepia. Caltabiano 706 (D14/R19) = CNS 3; SNG ANS 382 var. (no Φ). Good VF, green patina. Exceptional for issue. Rare.

 

 

apollonia

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Tetradramma dalla CNG 72 con il lagobolon di foggia diversa da quello raffigurato sul tetra ‘asiatico’ precedente.

 

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KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (17.09 g, 6h). ‘Pella’ mint. Struck under Antipater, Polyperchon, or Kassander, circa 325-315 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; lagobolon in left field. Price 241. VF.

 

 

apollonia


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Gerhard Hirsch Nachfolger 

Auction Auction 287 (07.02.2013) 
Lot 1757 ( « | » ) 
Estimate 5800 EUR 
Price 5750 EUR (~7791 USD) 
GRIECHISCHE MÜNZEN
GRIECHISCHES MUTTERLAND
THRAKIEN
ABDERA
Stater. 411-385. Greif springt l. Rs: Ithyphallischer Pan steht l. mit geschultertem Lagobolon und beschattet mit der erhobenen Rechten seine Augen. Beamtenname. Alles in Linienquadrat und Quadratum incusum. May 284. 12.86g. Etwas fleckige Tönung. Hohes Relief. RR vz Abdera wurde um die Mitte des 7. Jh. v. Chr. von Kolonisten aus Klazomenai gegründet, bald aber von einheimischen Stämmen zerstört. Kurz nach Mitte des 6. Jh. v. Chr. ließen sich hier Siedler aus Teos auf der Flucht vor der persischen Herrschaft nieder, die auch das Greifenmotiv auf den Münzen aus ihrer Heimatstadt mitbrachten. 

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Inviato (modificato)

A partire dalla monetazione arcade volevo fare alcune considerazioni legate a quella di Alessandro, in parte derivanti dalle mie letture e in parte farina del mio sacco e connesse a un mio progetto di studio.

Nell'ambito del secolare dibattito sull'origine del tipo monetale dello Zeus Etoforo di Alessandro si sono scontrate due scuole di pensiero.

Da un lato i sostenitori della cronologia alta (336), come Newell e Price, che sostenevano che Alessandro avrebbe cominciato a coniare i propri tetradrammi fin dall'inizio del regno e conseguentemente il tipo doveva avere un'origine occidentale. Tra i modelli proposti il Price annoverò anche e soprattutto lo Zeus arcade del V secolo a.C..

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https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=215474

Sugli stateri della Lega Arcade della prima metà del IV secolo al posto dello Zeus in trono con aquila rimase solo la testa di Zeus, mentre al rovescio fece la sua comparsa uno splendido Pan mollemente adagiato su una roccia con lagobolon nella destra, caratteristico monogramma AP di Arkadia e flauto di Pan in basso (presente poi sulle frazioni minori in oro e argento).

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https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=199622

Da notare come in epoca post Alessandro cambi l'iconografia di Pan al rovescio.

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https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=141633

A parte la scomparsa degli stateri a vantaggio dei trioboli (segno del declino della lega stessa), si può notare come in una prima fase (330-275 questo esemplare) il lagobolon si sposti nella sinistra e  lo Zeus assuma una posizione più composta affine a questo:

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Questo legame "imitativo" della monetazione arcade nei confronti di quella di Alessandro appare ancora più evidente in una fase successiva quando ricompare l'aquila.

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https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=141644

Per pura cronaca la cronologia bassa per l'introduzione dei tetradrammi di Alessandro, sostenuta da De Callatay, Le Rider e Troxell et alii, è oggi ritenuta quella più plausibile e si collega alla presa di Tarso del 333/332. Il modello diretto usato da Alessandro sarebbe il Baal di Tarso e quindi di origine orientale:

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https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=116668

Modificato da Caio153
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@@Caio153

 

Interessante l’accostamento di Zeus con Callisto nelle prima moneta che hai postato, un'emidramma di peso eginetico che fa parte della serie di monete della lega delle città arcadiche coniate nel V sec. a. C. in tre zecche, Kleitor, Mantinea e Tegea.

 

Sicuramente conosci il mito di Callisto, il cui nome significa "la più bella", figlia di Licaone re d'Arcadia secondo alcuni oppure, secondo Esiodo, una ninfa compagna di caccia della dea Artemide, divinità in onore della quale la giovane aveva fatto voto di castità.

La virtù di Callisto però venne presto insidiata da Zeus in persona il quale, venuto a conoscenza della decisione del voto della ninfa e della sua testardaggine nel non voler cedere alle lusinghe del genere maschile, non esitò ad ingannarla nel peggiore dei modi. Assunte infatti le sembianze di Artemide, Zeus riuscì a consumare un incontro d'amore con Callisto e persino a ingravidarla. Da questa unione nacque Arcade.

Quando Callisto era incinta, Artemide e le sue compagne decisero di bagnarsi a una fonte. La ninfa dovette svestirsi e la sua colpa fu svelata. Artemide, alla scoperta di quella gravidanza e del voto tradito, reagì punendo duramente la giovane che venne trasformata in un'orsa.

Altri dicono che Zeus, per farla sfuggire all'ira della moglie, oppure Era, per aver scoperto l'ennesimo tradimento del marito, trasformarono Callisto in orsa. Era vendicò poi l'offesa subita convincendo Artemide a colpire l'orsa con una freccia. Zeus mandò Ermete a salvare il bambino Arcade dal seno di Callisto morente, affidandolo a sua madre Maia sul monte Cillene; secondo un'altra versione Arcade sarebbe stato allevato dal padre di Callisto, Licaone. Un'altra leggenda ancora narra come Callisto, trasformata in orsa, venne catturata da alcuni pastori e data in dono a Licaone. Un giorno l'orsa entrò nel sacro recinto di Zeus e venne uccisa per il sacrilegio da suo figlio Arcade. Secondo Ovidio, Zeus trasformò madre e figlio in stelle e li pose nella costellazione dell'Orsa Maggiore e dell'Orsa Minore.

 

apollonia


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@@Caio153

 

Interessante l’accostamento di Zeus con Callisto nelle prima moneta che hai postato, un'emidramma di peso eginetico che fa parte della serie di monete della lega delle città arcadiche coniate nel V sec. a. C. in tre zecche, Kleitor, Mantinea e Tegea.

 

Sicuramente conosci il mito di Callisto, il cui nome significa "la più bella", figlia di Licaone re d'Arcadia secondo alcuni oppure, secondo Esiodo, una ninfa compagna di caccia della dea Artemide, divinità in onore della quale la giovane aveva fatto voto di castità.

La virtù di Callisto però venne presto insidiata da Zeus in persona il quale, venuto a conoscenza della decisione del voto della ninfa e della sua testardaggine nel non voler cedere alle lusinghe del genere maschile, non esitò ad ingannarla nel peggiore dei modi. Assunte infatti le sembianze di Artemide, Zeus riuscì a consumare un incontro d'amore con Callisto e persino a ingravidarla. Da questa unione nacque Arcade.

Quando Callisto era incinta, Artemide e le sue compagne decisero di bagnarsi a una fonte. La ninfa dovette svestirsi e la sua colpa fu svelata. Artemide, alla scoperta di quella gravidanza e del voto tradito, reagì punendo duramente la giovane che venne trasformata in un'orsa.

Altri dicono che Zeus, per farla sfuggire all'ira della moglie, oppure Era, per aver scoperto l'ennesimo tradimento del marito, trasformarono Callisto in orsa. Era vendicò poi l'offesa subita convincendo Artemide a colpire l'orsa con una freccia. Zeus mandò Ermete a salvare il bambino Arcade dal seno di Callisto morente, affidandolo a sua madre Maia sul monte Cillene; secondo un'altra versione Arcade sarebbe stato allevato dal padre di Callisto, Licaone. Un'altra leggenda ancora narra come Callisto, trasformata in orsa, venne catturata da alcuni pastori e data in dono a Licaone. Un giorno l'orsa entrò nel sacro recinto di Zeus e venne uccisa per il sacrilegio da suo figlio Arcade. Secondo Ovidio, Zeus trasformò madre e figlio in stelle e li pose nella costellazione dell'Orsa Maggiore e dell'Orsa Minore.

 

apollonia

Non per niente lo Zeus arcade ha Lykaios come epiteto.

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Non per niente lo Zeus arcade ha Lykaios come epiteto.

 

Beh, per trovare l'origine di questo epiteto bisogna risalire al tempo in cui Zeus decise di visitare la terra sotto sembianza umana.

 

Ne dirò in seguito.

 

apollonia

 


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Un giorno Zeus decise di visitare la Terra e nelle sembianze di un viandante andò in Arcadia dove regnava Licaone. Questi, avendo sentito dalla gente che si trattava non di un viandante ma di un dio, volle farne la prova. Ordinò che venisse imbandita la tavola e gli servì le membra di un giovanetto, affidatogli come ostaggio dai Molossi, popolo dell'Epiro, i quali erano stati vinti da lui in guerra. Zeus allora rovesciò la tavola, colpì Licaone col fulmine e mandò in rovina tutta la casa. Licaone atterrito fuggì ululando per la campagna, si sforzò di parlare ma non ci riuscì, perché era stato già trasformato in lupo.

Secondo un'altra tradizione, le membra del fanciullo furono offerte a Zeus dai 50 figli di Licaone, che gli diedero le interiora mescolate ad altre di pecore e capre in una zuppa. Zeus allora li trasformò tutti in lupi e ridiede vita al fanciullo. Poi scatenò un catastrofico diluvio sulla Terra dove trovarono la salvezza solo Deucalione e la sua consorte Pirra, quando dopo nove giorni l'arca si posò sul monte Parnaso o sull'Etna o sul monte Athos. Rassicurato da una colomba mandata in esplorazione, Deucalione sbarcò con la moglie, offrì un sacrificio a Zeus e chiese che il genere umano potesse rivivere. Zeus mandò loro Temi, che disse: "Gettate dietro le spalle le ossa di vostra madre". Poiché entrambe le loro madri erano morte, capirono che si trattava della Madre Terra, e che le ossa non potevano essere che le pietre. Allora presero le pietre e le gettarono alle spalle: quelle lanciate da Deucalione si trasformavano in uomini, quelle buttate da Pirra in donne. Il maggiore e più famoso dei figli di Deucalione fu Elleno, padre di tutti i Greci. Un altro dei suoi figli, Anfizione, accolse Dioniso e fu il primo uomo che mescolò il vino con l'acqua.

 

Alcuni studi fanno ritenere che il mito di Licaone abbia voluto rappresentare il rito del cannibalismo, molto legato a Zeus Liceo. Si credeva infatti che chiunque avesse mangiato carne umana veniva trasformato in un lupo e costretto poi a girovagare senza meta per un decennio prima di riacquistare le sembianze di un uomo. Secondo alcuni autori, Licaone è da considerarsi il primo esempio di licantropo della storia.

 

 

apollonia

 

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Licaone trasformato da Zeus in un lupo (Stampa di Hendrik Goltzius (1558-1617) dalle Metamorfosi di di Ovidio).

 

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apollonia

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Che belle code e che bei colori che hanno i nostri pavoni.....


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Dalle monete di cui ho potuto prendere visione, mi sembra che sullo statere di Tarso, Baaltars sia sempre raffigurato frontalmente e l’aquila si posi generalmente sul tralcio di vite che tiene nella mano destra e non direttamente sulla mano come nella moneta portata ad esempio da Caio.

Sulle emidramme della Lega Arcadica l’aquila è sempre in volo e Zeus è rivolto non solo a sinistra ma anche a destra, in entrambi i casi con lo scettro nella mano sinistra e l’aquila sulla destra.

In alcune monete dove Zeus è rivolto a destra, questi tiene nella mano destra abbassata un fulmine e nella sinistra lo scettro, con l’aquila in volo sopra il braccio sinistro proteso.

Eccezionalmente Zeus è raffigurato frontalmente, con la sola testa rivolta a sinistra, lo scettro nella mano sinistra e l’aquila che vola via dalla mano destra.

 

Chissà quale modello avrà ispirato i classici argenti alessandrini. :unsure:

 

 

apollonia


Inviato

@@Tinia Numismatica

@@Caio153

Chiedo a entrambi di utilizzare in modo reciproco la funzione "ignora utente" e di ignorare i post dell'uno e dell'altro perchè altrimenti qui o in altra discussione si va a finire come le altre volte e, fra parentesi, come ben sapete questa sarebbe l'ultima.............

 

Grazie

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@@Tinia Numismatica

@@Caio153

Chiedo a entrambi di utilizzare in modo reciproco la funzione "ignora utente" e di ignorare i post dell'uno e dell'altro perchè altrimenti qui o in altra discussione si va a finire come le altre volte e, fra parentesi, come ben sapete questa sarebbe l'ultima.............

 

Grazie

contro il destino nulla può la volontà degli Dei, figurarsi quella dell'uomo...

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