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IGNORED

Le monete più attraenti di Alessandro Magno


apollonia

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Ciao,

in realtà quelle erano le foto che ho fatto io...

Perchè l'ho scelto? Piuttosto raro dato che gli Alessandri tradizionali in Egitto furono coniati solo fino al 316... si tratta dunque di una delle prime coniazioni di Tolomeo come satrapo. Base d'asta 100 euro, preso per 140. Ho riscontrato gli stessi conii su un esemplare del Munzkabinett di Berlino acquisito nel 1875.

Citazione da una cosa che sto scrivendo:

Inizialmente mantenne il tipo "testa d'Eracle/Zeus assiso": questo primo gruppo iniziò nel 323 e l'ultimo suo simbolo fu il fulmine (61). A esso, attorno al 319 ne venne affiancato un secondo, dal quale in seguito, probabilmente, fu rimpiazzato: anch'esso presentava il simbolo del fulmine (salvo un'emissione con pegaso, che parrebbe piuttosto rara1) ed era caratterizzato al dritto dalla testa di Alessandro divinizzato con copricapo di scalpo di elefante, corna caprine di Ammone ed Egida (62).

Col terzo gruppo, che apparve nel 312/311 a.C., si mantenne sostanzialmente il dritto del secondo, ma il rovesciò mutò completamente: Zeus assiso fu infatti sostituito dall'Atena Alkidemos di Pella. Ma  scomparve il simbolo del fulmine e fu sostituito dall'aquila su fulmine (63). E' quasi come se, andandosene dalla mano di Zeus, l'aquila si trasferisse su un nuovo supporto. E' comunque attestata anche una fase intermedia con doppio volatile2, ma che dovette durare poco, poichè probabilmente ci si rese conto di questa pleonastica presenza (64). L'aquila su fulmine divenne in breve tempo, dopo l'assunzione del titolo regale nel 305 da parte di Tolomeo I, vero e proprio emblema dinastico protagonista del rovescio dei nuovi tetradrammi tolemaici (66). Questi ultimi furono infatti riproposti senza soluzione di continuità fino al regno di Cleopatra VII.

1Zervos 1967, B-V.

2Zervos 1967, C-XII.

 

I tetradrammi col simbolo della rosa sono precedenti alla morte di Alessandro e dunque alla venuta di Tolomeo in Egitto.

 

Ho sovrapposto la foto del mio esemplare con quello di King e in effetti il modulo pare minore: la perlinatura al dritto dovrebbe stare sul bordo del mio, dove in effetti dei piccoli segnetti sembrerebbero esserci.

post-43481-0-85363100-1458768503_thumb.j

allego altre foto:

post-43481-0-97354500-1458769194.jpg

post-43481-0-67329900-1458769202.jpg

post-43481-0-30506900-1458769211.jpg

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Ho sovrapposto la foto del mio esemplare con quello di King e in effetti il modulo pare minore: la perlinatura al dritto dovrebbe stare sul bordo del mio, dove in effetti dei piccoli segnetti sembrerebbero esserci.

 

Io li vedo i segni...

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@@Caio153

 

Riporto per esteso il capitolo sugli elettrotipi da http://www.pcgs.com/News/The-Fundamentals-Of-Counterfeit-Detection--Part-1

 

Over the years, electrotypes have been made legitimately and appropriately by museums. Many times museums display an imitation of a rare coin, rather than the real thing, for purposes of security or to show both the obverse and reverse of the coin, and they often create electrotypes for these purposes.

Electrotypes are made by impressing a genuine coin into a soft substance and electroplating the negative impression, thereby creating a positive shell. The process allows only one side to be produced at a time, which is ideal for a museum. With each side independent, the obverse and reverse can be displayed simultaneously. Problems developed for the coin-collecting public when these shells were matched, filled with a metallic composition, then fused to create an entire coin.

While the detail of an electrotype can be excellent, the edge will usually give it away. As with cast copies, many electrotypes have a seam along the outer edge. Also as with casts, electrotypes generally will not "ring." A ring test often is used on coins to determine whether a coin is solid and struck. When it is balanced on the tip of a finger and struck softly with a pen or pencil, a genuine coin usually will produce a high-pitched ring. Most electrotypes and cast copies will merely "thud" or "clunk." Since these pieces are not actually struck, they have relatively little solidity. Many times an electrotype will not be the proper weight; it may be either too light or too heavy, compared with a genuine coin.

A word of caution: some counterfeiters who use electrotypes for the purpose of deception place a sliver of glass between the shells; because of this, plus the metallic substance joining the two halves, a ringing sound can be achieved when this kind of electrotype is tapped.

 

La parte che mi è sembrato opportuno farti presente è la frase dell’ultimo paragrafo: Alcuni falsari che producono elettrotipi a scopo fraudolento mettono un frammento di vetro tra le due facce, grazie al quale, più il metallo che le salda fra loro, si può generale un trillo di campanello quando l’elettrotipo viene leggermente battuto.

 

Quindi, se la moneta non è ‘stonata’ nel Ring/Ping Test, potrebbe anche essere un elettrotipo 'accordato' con questo accorgimento.

 

 

apollonia

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Ciao,

in realtà quelle erano le foto che ho fatto io...

Perchè l'ho scelto? Piuttosto raro dato che gli Alessandri tradizionali in Egitto furono coniati solo fino al 316... si tratta dunque di una delle prime coniazioni di Tolomeo come satrapo. Base d'asta 100 euro, preso per 140. Ho riscontrato gli stessi conii su un esemplare del Munzkabinett di Berlino acquisito nel 1875.

Citazione da una cosa che sto scrivendo:

Inizialmente mantenne il tipo "testa d'Eracle/Zeus assiso": questo primo gruppo iniziò nel 323 e l'ultimo suo simbolo fu il fulmine (61). A esso, attorno al 319 ne venne affiancato un secondo, dal quale in seguito, probabilmente, fu rimpiazzato: anch'esso presentava il simbolo del fulmine (salvo un'emissione con pegaso, che parrebbe piuttosto rara1) ed era caratterizzato al dritto dalla testa di Alessandro divinizzato con copricapo di scalpo di elefante, corna caprine di Ammone ed Egida (62).

Col terzo gruppo, che apparve nel 312/311 a.C., si mantenne sostanzialmente il dritto del secondo, ma il rovesciò mutò completamente: Zeus assiso fu infatti sostituito dall'Atena Alkidemos di Pella. Ma scomparve il simbolo del fulmine e fu sostituito dall'aquila su fulmine (63). E' quasi come se, andandosene dalla mano di Zeus, l'aquila si trasferisse su un nuovo supporto. E' comunque attestata anche una fase intermedia con doppio volatile2, ma che dovette durare poco, poichè probabilmente ci si rese conto di questa pleonastica presenza (64). L'aquila su fulmine divenne in breve tempo, dopo l'assunzione del titolo regale nel 305 da parte di Tolomeo I, vero e proprio emblema dinastico protagonista del rovescio dei nuovi tetradrammi tolemaici (66). Questi ultimi furono infatti riproposti senza soluzione di continuità fino al regno di Cleopatra VII.

1Zervos 1967, B-V.

2Zervos 1967, C-XII.

I tetradrammi col simbolo della rosa sono precedenti alla morte di Alessandro e dunque alla venuta di Tolomeo in Egitto.

Ho sovrapposto la foto del mio esemplare con quello di King e in effetti il modulo pare minore: la perlinatura al dritto dovrebbe stare sul bordo del mio, dove in effetti dei piccoli segnetti sembrerebbero esserci.

aless copia.jpg

allego altre foto:

5.JPG

6.JPG

7.JPG

8.JPG

Grazie per le tue note.

Onestamente su queste foto a bassa risoluzione non saprei dire.

Il bordo non mi conforta. Oltre alla linea longitudinale, in alcune parti mi sembra ad angolo troppo retto rispetto alle facce (poco bombato).

I dettagli dei rilievi li vedi sfumati o lisciati da usura?

Considera la mia limitata esperienza.

ES

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Grazie per le tue note.

Onestamente su queste foto a bassa risoluzione non saprei dire.

Il bordo non mi conforta. Oltre alla linea longitudinale, in alcune parti mi sembra ad angolo troppo retto rispetto alle facce (poco bombato).

I dettagli dei rilievi li vedi sfumati o lisciati da usura?

Considera la mia limitata esperienza.

ES

Ciao,

stasera, se riesco a procurarmi una fotocamera migliore, proverò a mettere nuove foto... Per l'angolo retto non saprei... non ho molti strumenti di paragone. Comunque il peso è giusto (17,08 g), il diametro di 26 mm è accettabile, i rilievi mi parrebbero consumati nei punti giusti (più elevati) come da usura "naturale" e sotto la luce vicino al capo di Eracle si possono notare delle piccole iridescenze...

Comunque se la cosa non mi convincesse, per quanto sia abbastanza rara e io l'abbia pagata praticamente come una dramma (anche se la conservazione non è ottimale), la rispedisco indietro...

post-43481-0-39180600-1458803923.jpg

post-43481-0-40027700-1458803928.jpg

I conii sono i medesimi, ma per quanto rovinati la perlinatura dello scettro è evidente... nel mio esemplare è solo una linea retta...

post-43481-0-54442800-1458804154.jpg

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Citazione da una cosa che sto scrivendo:

Inizialmente mantenne il tipo "testa d'Eracle/Zeus assiso": questo primo gruppo iniziò nel 323 e l'ultimo suo simbolo fu il fulmine (61). A esso, attorno al 319 ne venne affiancato un secondo, dal quale in seguito, probabilmente, fu rimpiazzato: anch'esso presentava il simbolo del fulmine (salvo un'emissione con pegaso, che parrebbe piuttosto rara1) ed era caratterizzato al dritto dalla testa di Alessandro divinizzato con copricapo di scalpo di elefante, corna caprine di Ammone ed Egida (62).

Col terzo gruppo, che apparve nel 312/311 a.C., si mantenne sostanzialmente il dritto del secondo, ma il rovesciò mutò completamente: Zeus assiso fu infatti sostituito dall'Atena Alkidemos di Pella. Ma  scomparve il simbolo del fulmine e fu sostituito dall'aquila su fulmine (63). E' quasi come se, andandosene dalla mano di Zeus, l'aquila si trasferisse su un nuovo supporto. E' comunque attestata anche una fase intermedia con doppio volatile2, ma che dovette durare poco, poichè probabilmente ci si rese conto di questa pleonastica presenza (64). L'aquila su fulmine divenne in breve tempo, dopo l'assunzione del titolo regale nel 305 da parte di Tolomeo I, vero e proprio emblema dinastico protagonista del rovescio dei nuovi tetradrammi tolemaici (66). Questi ultimi furono infatti riproposti senza soluzione di continuità fino al regno di Cleopatra VII.

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I tetradrammi col simbolo della rosa sono precedenti alla morte di Alessandro e dunque alla venuta di Tolomeo in Egitto.

 

Ho sovrapposto la foto del mio esemplare con quello di King e in effetti il modulo pare minore: la perlinatura al dritto dovrebbe stare sul bordo del mio, dove in effetti dei piccoli segnetti sembrerebbero esserci.

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allego altre foto:

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electrotype 

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@@Tinia Numismatica, per favore ci segnaleresti gli indizi dell'electrotype.

In questi casi le due facce della moneta nascono separate? Per cui potrei trovare segni di giunzione fra le due parti estesi e non solo su in punto?

Che tu sappia si facevano in tanti musei o in qualcuno in particolare (es. British museum mi pare)?

Grazie

ES

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i segni sono spesso discontinui perché la saldatura li nascondeva. Che io sappia i principali esecutori sono i tecnici del British. Credo che l'elenco delle tipologie replicate sia recuperabile sul loro sito, ma non sono sicuro che sia completo o aggiornato.

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Inviato (modificato)

While the detail of an electrotype can be excellent, the edge will usually give it away. As with cast copies, many electrotypes have a seam along the outer edge. Also as with casts, electrotypes generally will not "ring." A ring test often is used on coins to determine whether a coin is solid and struck. When it is balanced on the tip of a finger and struck softly with a pen or pencil, a genuine coin usually will produce a high-pitched ring. Most electrotypes and cast copies will merely "thud" or "clunk."

 

L'assenza di perlinatura dello scettro è indice di usura che non depone a favore di un elettrotipo, in quanto i dettagli del modello dovrebbero ripresentarsi. A meno che non si tratti di un elettrotipo usurato.

 

Il ring test è il primo saggio da effettuare. Un elettrotipo dovrebbe essere 'stonato'. Se però la moneta risuona bene, non è detto che non possa essere un elettrotipo perchè

 

A word of caution: some counterfeiters who use electrotypes for the purpose of deception place a sliver of glass between the shells; because of this, plus the metallic substance joining the two halves, a ringing sound can be achieved when this kind of electrotype is tapped.

 

 

apollonia

Modificato da apollonia
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While the detail of an electrotype can be excellent, the edge will usually give it away. As with cast copies, many electrotypes have a seam along the outer edge. Also as with casts, electrotypes generally will not "ring." A ring test often is used on coins to determine whether a coin is solid and struck. When it is balanced on the tip of a finger and struck softly with a pen or pencil, a genuine coin usually will produce a high-pitched ring. Most electrotypes and cast copies will merely "thud" or "clunk."

 

L'assenza di perlinatura dello scettro è indice di usura che non depone a favore di un elettrotipo, in quanto i dettagli del modello dovrebbero ripresentarsi. A meno che non si tratti di un elettrotipo usurato.

 

Il ring test è il primo saggio da effettuare. Un elettrotipo dovrebbe essere 'stonato'. Se però la moneta risuona bene, non è detto che non possa essere un elettrotipo perchè

 

A word of caution: some counterfeiters who use electrotypes for the purpose of deception place a sliver of glass between the shells; because of this, plus the metallic substance joining the two halves, a ringing sound can be achieved when this kind of electrotype is tapped.

 

 

apollonia

Grazie,

boh ho fatto il ping test su ogni moneta che avevo in casa e ha funzionato più o meno sempre, anche su questo capolavoro preso in Grecia:

post-43481-0-93663400-1458854020.jpg

post-43481-0-56118600-1458854026.jpg

post-43481-0-89814700-1458854030.jpg

1,5 euro per questo raro Antigono Musone bivalve che tutto sommato fa un discreto ping, mentre il mio tetra ha fatto un bel "Thud"......

Mi sa proprio che lo rimando al mittente... a meno che non ci sia qualcuno che lo voglia acquistare :rofl:

Grazie a tutti, direi che la questione può essere considerata chiusa. <_<

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@@Caio153

 

Riporto per esteso il capitolo sugli elettrotipi da http://www.pcgs.com/News/The-Fundamentals-Of-Counterfeit-Detection--Part-1

 

Over the years, electrotypes have been made legitimately and appropriately by museums. Many times museums display an imitation of a rare coin, rather than the real thing, for purposes of security or to show both the obverse and reverse of the coin, and they often create electrotypes for these purposes.

Electrotypes are made by impressing a genuine coin into a soft substance and electroplating the negative impression, thereby creating a positive shell. The process allows only one side to be produced at a time, which is ideal for a museum. With each side independent, the obverse and reverse can be displayed simultaneously. Problems developed for the coin-collecting public when these shells were matched, filled with a metallic composition, then fused to create an entire coin.

While the detail of an electrotype can be excellent, the edge will usually give it away. As with cast copies, many electrotypes have a seam along the outer edge. Also as with casts, electrotypes generally will not "ring." A ring test often is used on coins to determine whether a coin is solid and struck. When it is balanced on the tip of a finger and struck softly with a pen or pencil, a genuine coin usually will produce a high-pitched ring. Most electrotypes and cast copies will merely "thud" or "clunk." Since these pieces are not actually struck, they have relatively little solidity. Many times an electrotype will not be the proper weight; it may be either too light or too heavy, compared with a genuine coin.

A word of caution: some counterfeiters who use electrotypes for the purpose of deception place a sliver of glass between the shells; because of this, plus the metallic substance joining the two halves, a ringing sound can be achieved when this kind of electrotype is tapped.

 

La parte che mi è sembrato opportuno farti presente è la frase dell’ultimo paragrafo: Alcuni falsari che producono elettrotipi a scopo fraudolento mettono un frammento di vetro tra le due facce, grazie al quale, più il metallo che le salda fra loro, si può generale un trillo di campanello quando l’elettrotipo viene leggermente battuto.

 

Quindi, se la moneta non è ‘stonata’ nel Ring/Ping Test, potrebbe anche essere un elettrotipo 'accordato' con questo accorgimento.

 

 

apollonia

Salve,

Nessuna delle mie dracme suona, nessuna ha però la striscia sul bordo. Forse si tratta di moduli troppo piccoli e spessi per suonare

A.

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Se fosse un segno del ‘sandwich’, il Ring (o Ping) Test dovrebbe rivelarlo per la diversa trasmissione del suono rispetto a una moneta integra.

Per accertamenti specifici sarebbe indicata l’analisi SEM/EDS (microscopia elettronica a scansione) che darebbe da un lato immagini ingrandite e ad alta risoluzione della zona dell’ipotetico collage e dall’altro rivelerebbe la presenza di ‘collanti’ metallici o meno usati per la saldatura.

 

apollonia 

 

ciao apollonia, ho sempre paura a fare domande che potrebbero apparire stupide.. ma tant' è: in cosa consiste questo ring test?

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ciao apollonia, ho sempre paura a fare domande che potrebbero apparire stupide.. ma tant' è: in cosa consiste questo ring test?

Salve,

Tieni una moneta in bilico sul polpastrello del dito (appoggiandola di piatto ovviamente) e batti leggermente sul bordo con un altro oggetto. Se la moneta è buona dovrebbe emettere un suono acuto metallico prolungato, se invece da un suono sordo e secco allora potrebbe non essere buona.

Detto ciò come si tiene la moneta e l'oggetto con cui la si tocca fa differenza nel risultato ottenuto. La moneta da testare dovrebbe essere tenuta cercando di tenere quanta piú superficie distaccata dal polpastrello mentre alcuni affermano che per farla suonare bene è meglio usare un'altra moneta d'argento. Se una moneta non suona non è sempre sintomo di problemi ma potrebbe anche essere il test fatto male.

Cnsiglio di fare ció con sotto una superficie morbida, non è difficile che la moneta cada giú dal dito a seguito del tocco.

Come dicevo prima, per esempio io ho fatto il test su tutte le mie dracme (5) varie zecche e nessuna ha suonato, tutt'altro. Nessuna ha però la linea sul bordo o altri elementi che mi possano far dubitare della loro autenticità.

Saluti

A.

Modificato da Eolo
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Salve,

Tieni una moneta in bilico sul polpastrello del dito (appoggiandola di piatto ovviamente) e batti leggermente sul bordo con un altro oggetto. Se la moneta è buona dovrebbe emettere un suono acuto metallico prolungato, se invece da un suono sordo e secco allora potrebbe non essere buona.

Detto ciò come si tiene la moneta e l'oggetto con cui la si tocca fa differenza nel risultato ottenuto. La moneta da testare dovrebbe essere tenuta cercando di tenere quanta piú superficie distaccata dal polpastrello mentre alcuni affermano che per farla suonare bene è meglio usare un'altra moneta d'argento. Se una moneta non suona non è sempre sintomo di problemi ma potrebbe anche essere il test fatto male.

Cnsiglio di fare ció con sotto una superficie morbida, non è difficile che la moneta cada giú dal dito a seguito del tocco.

Come dicevo prima, per esempio io ho fatto il test su tutte le mie dracme (5) varie zecche e nessuna ha suonato, tutt'altro. Nessuna ha però la linea sul bordo o altri elementi che mi possano far dubitare della loro autenticità.

Saluti

A.

 

Ti ringrazio! Onestamente, pensavo fosse qualcosa di più tecnico, invece è il "trucchetto" che mi insegnò anni fa un vecchio venditore di Porta Portese. Mi disse che era per riconoscere al volo le monete in buon argento :)

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Salve,

Tieni una moneta in bilico sul polpastrello del dito (appoggiandola di piatto ovviamente) e batti leggermente sul bordo con un altro oggetto. Se la moneta è buona dovrebbe emettere un suono acuto metallico prolungato, se invece da un suono sordo e secco allora potrebbe non essere buona.

Detto ciò come si tiene la moneta e l'oggetto con cui la si tocca fa differenza nel risultato ottenuto. La moneta da testare dovrebbe essere tenuta cercando di tenere quanta piú superficie distaccata dal polpastrello mentre alcuni affermano che per farla suonare bene è meglio usare un'altra moneta d'argento. Se una moneta non suona non è sempre sintomo di problemi ma potrebbe anche essere il test fatto male.

Cnsiglio di fare ció con sotto una superficie morbida, non è difficile che la moneta cada giú dal dito a seguito del tocco.

Come dicevo prima, per esempio io ho fatto il test su tutte le mie dracme (5) varie zecche e nessuna ha suonato, tutt'altro. Nessuna ha però la linea sul bordo o altri elementi che mi possano far dubitare della loro autenticità.

Saluti

A.

Credo che in parte la cosa dipenda anche dal modulo... se la superficie della moneta in contatto col dito è troppa potrebbe non vibrare... provate a farlo anche con monete moderne per vedere il confronto... a me per esempio anche delle vecchie 200 lire facevano un suono abbastanza acuto. Bisognerebbe comunque chiedere lumi ad @@apollonia.

Questo video si spiega con il fatto che l'argento non è magnetico, ma subisce comunque una minima influenza (io non ho ancora provato il metodo).

E' poi importante il calcolo della densità: gli Alessandri coniati lifetime fin verso la fine del IV secolo dovevano essere di argento quasi puro e quindi con una densità che si avvicina a 10,5.

Mi è stato fornito un'interessante contributo su come calcolarla in maniera non troppo complessa, ma siccome non è mio prima di pubblicarlo volevo chiedergli il permesso... se no stasera ne faccio una mia parafrasi.

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Credo che in parte la cosa dipenda anche dal modulo... se la superficie della moneta in contatto col dito è troppa potrebbe non vibrare... provate a farlo anche con monete moderne per vedere il confronto... a me per esempio anche delle vecchie 200 lire facevano un suono abbastanza acuto. Bisognerebbe comunque chiedere lumi ad @@apollonia.

Questo video si spiega con il fatto che l'argento non è magnetico, ma subisce comunque una minima influenza (io non ho ancora provato il metodo).

E' poi importante il calcolo della densità: gli Alessandri coniati lifetime fin verso la fine del IV secolo dovevano essere di argento quasi puro e quindi con una densità che si avvicina a 10,5.

Mi è stato fornito un'interessante contributo su come calcolarla in maniera non troppo complessa, ma siccome non è mio prima di pubblicarlo volevo chiedergli il permesso... se no stasera ne faccio una mia parafrasi.

Salve,

Fattori rilevanti sono anche tridimensionalità e la forma delle monete. Le monete nel video sono tutte abbastanza piatte, con rilievi poco pronunciati. Le dracme sono monete piccole, tozze e concave; le vostre dracme (non tetra), per esempio, suonano?

Modificato da Eolo
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@@Caio153

 

Visto che hai parlato di densità, fai un ultimo tentativo prima di alzare bandiera bianca col tuo tetra.

 

In breve, per produrre un elettrotipo si deve creare uno stampo in cera o altro materiale modellabile sia del diritto sia del rovescio della moneta da riprodurre. Gli stampi si ricoprono di un conduttore di elettricità come grafite e si immergono in un bagno elettrolitico del metallo desiderato. Quando un sottile strato di adeguato spessore del metallo si è depositato per elettrolisi sullo stampo assumendo in positivo la forma impressa in negativo su questo, la cera viene rimossa e si hanno a disposizione due ‘gusci’, ciascuno dei quali rappresenta una faccia della moneta e una parte del contorno. A questo punto si può procedere in due modi: o si lavora il contorno di ciascun guscio riducendolo a metà dello spessore della moneta e si uniscono le due metà, oppure si lascia inalterato il contorno di una metà inserendovi l’altra metà. Prima dell’assemblaggio finale, il peso esatto della moneta dev’essere trasferito nel falso riempiendo l’intercapedine tra i due con un metallo base o una lega per poi saldarli in modo permanente.

Questo è il problema principale del falsario e nel caso del tuo tetradramma il peso è perfettamente nella norma. Per vedere se si tratta di argento, puoi misurare la densità relativa dal rapporto tra il peso della moneta in aria e immersa in acqua. Un valore attorno a 10,5 sarebbe perfetto come il peso, per quanto potrebbe anche essere realizzato con una lega in metallo povero.

 

Certo è che se un falsario è stato tanto abile da produrre un elettrotipo che presenta il peso e la densità della moneta in buon argento, 100 € per la sua opera si possono anche considerare non spesi male.

 

 

apollonia

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@@Caio153

Visto che hai parlato di densità, fai un ultimo tentativo prima di alzare bandiera bianca col tuo tetra.

In breve, per produrre un elettrotipo si deve creare uno stampo in cera o altro materiale modellabile sia del diritto sia del rovescio della moneta da riprodurre. Gli stampi si ricoprono di un conduttore di elettricità come grafite e si immergono in un bagno elettrolitico del metallo desiderato. Quando un sottile strato di adeguato spessore del metallo si è depositato per elettrolisi sullo stampo assumendo in positivo la forma impressa in negativo su questo, la cera viene rimossa e si hanno a disposizione due ‘gusci’, ciascuno dei quali rappresenta una faccia della moneta e una parte del contorno. A questo punto si può procedere in due modi: o si lavora il contorno di ciascun guscio riducendolo a metà dello spessore della moneta e si uniscono le due metà, oppure si lascia inalterato il contorno di una metà inserendovi l’altra metà. Prima dell’assemblaggio finale, il peso esatto della moneta dev’essere trasferito nel falso riempiendo l’intercapedine tra i due con un metallo base o una lega per poi saldarli in modo permanente.

Questo è il problema principale del falsario e nel caso del tuo tetradramma il peso è perfettamente nella norma. Per vedere se si tratta di argento, puoi misurare la densità relativa dal rapporto tra il peso della moneta in aria e immersa in acqua. Un valore attorno a 10,5 sarebbe perfetto come il peso, per quanto potrebbe anche essere realizzato con una lega in metallo povero.

Certo è che se un falsario è stato tanto abile da produrre un elettrotipo che presenta il peso e la densità della moneta in buon argento, 100 € per la sua opera si possono anche considerare non spesi male.

apollonia

Sinceramente credo che il mio sia un caso disperato... E' più una questione x futuri acquisti e per rispondere, per ciò che posso, alle perplessità sollevate su alcune dramme. Da ciò che ho capito il ping test e' un buon metodo empirico per valutare se una moneta e' di buon argento in base al grado di acutezza del suono emesso. Ma ciò è comunque un dato soggettivo (a parte il Thud clamoroso del mio tetra?) come dimostra che la mia patacca del Dosone saldata da 2 pezzi faceva ping,magari non acutissimo ma pur sempre ping. Però in effetti è una "moneta" dal modulo ampio e un esemplare del koinon epirota pagato anch'esso 1,5 euro, ma di modulo molto più ridotto ping non lo faceva in quanto( credo) era troppa la porzione del mio dito in contatto con esso. Non credo sia invece una questione di spessore dato che il lingottino d'Ag del video fa un bel ping sonoro... Continua
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Il fatto che il mio tetra da 26 mm abbia fatto un Thud sordo indica quasi certamente che si tratta di un falso: Elettrotipo o falso fuso. Gli elettrotipi hanno un cuore che non è in rame/bronzo/lega non nobile: dato che il peso e' giusto sarebbe interessante calcolarne la densità. Se fosse lontana da 10,5= prova inappellabile di falsità. Se fosse invece vicina a 10,5 sarebbe o Ag puro o un opera da maestro come descritta nel post precedente da Apollonia. In questo secondo caso sarebbe utile procedere col test dello scivolo magnetico. Se la moneta andasse giù veloce sarebbe l'opera del maestro suddetta e quindi un elettrotipo di alto livello, se no sarebbe effettivamente di Ag puro e quindi non un elettrotipo, ma un falso fuso imitante molto bene dei conii genuini (visto il Thud!).

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