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IGNORED

Le monete più attraenti di Alessandro Magno


apollonia

Risposte migliori

Vi seguo in veste di appassionato inesperto di questa monetazione, e questa è una premessa necessaria...

Indubbiamente la sesta moneta da te indicata è diversa dalle altre, e anche per questo mi ha ancor più "stupito" quello strano segno a virgola sulla guancia di Alessandro.. Non solo mi ha stupito il segnetto in sé, ma sono rimasto colpito dal fatto che su ognuna delle monete si presenti praticamente identico...

Insomma, da neofita non me la sento di dire nulla... Mi limito ad osservare e a pensarla andreottianamente (a pensar male si fa peccato, ma....). Il tutto, ovviamente, aspettando le vostre opinioni di esperti in materia

Modificato da Afranio_Burro
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Grazie Afranio, ma non mi sento esperto. Apollonia che colleziona da molto molto più tempo di me è esperto nella collezione di Alessandro, io invece ho ancora molto da imparare. Comunque qua non si tratta di conoscere a memoria la monetazione del Grande, si tratta di ragionare su alcuni particolari a mio avviso evidenti probabilmente anche per chi colleziona altro, e non solo greche...

Il problema principale è inoltre, che comunque qua ci sono dei precedenti (vedi dracma di Chio) che non depongono a favore....Mah :pardon:

Modificato da andreagcs
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Ecco un altro Price 109. Questo è di tipo C (Alessandro Re e non Re Alessandro) e attualmente in vendita dalla Kunker. Guardate però che differenza con gli altri il braccio e la testa di Atena. La moneta è in conservazione very fine e non extremely fine ma questi particolari differenti si notano benissimo.....

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Supporter

Asta Kunker, quindi davvero interessante e con prezzi diciamo, accettabili.

Quella che invece direi un'asta sontuosa, dal punto di vista delle bellezze e rarità riguardanti la monetazione di Alessandro Magno è sicuramente la prossima, vicinissima asta della Roma Numismatics....Che prezzi però.

Abbiamo anche il face left, price 213 - lotto 412 attualmente a 4000 pounds,

mentre a "sole" 650 pounds abbiamo l'ugualmente ricercatissimo price 200, quello con la testa di capra, e, particolare unico nel suo genere (particolare non notato e non riportato da Mr.Roma Numismatics) l'aquila al rovescio, che presenta il capo invertito, ossia rivolto a sinistra in una mezza torsione...

Allego le foto dei due esemplari

La prima moneta 'left' se n'è andata a 4000 pounds (più di 5.100 €) oltre al resto. Strano quel piede destro di Zeus sollevato dal poggiapiedi.

La seconda con la 'capretta' a 800 pounds.

apollonia

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Supporter

Insomma....Quante belle monete di Alessandro e soprattutto....Quante, ma quante sono?

Mi sono posto questa domanda osservando i numerosi esemplari di tetradramma Price 105 presenti. Quelli con Athena Promachos per intenderci.

Sono 6 esemplari, non uno. Il particolare di questa moneta è che non è comune. Ossia, si trovano in commercio per carità, ma non se ne trovano a bizzeffe (attualmente tra Vcoins e MaShop per intenderci, penso che potremo arrivare a un totale di 4-5 esemplari presenti in tutto dai vari venditori). In asta generalmente si trova un 3 massimo 4 volte l'anno. Inoltre spesso gli esemplari differiscono tra loro a causa di conii diversi. Atena ad esempio a volte ha la lancia ben pronunciata, oppure differisce nella forma e posizione della testa.

Qui invece sembra che tutti questi Price 105 provengano dallo stesso conio a parte l'ultimo dove il volto di Zeus, così come la posizione dell'aquila che risulta più eretta, sono diversi e tutto il conio risulta leggermente doppio, soprattutto al dritto.

Che vengano tutti dallo stesso tesoretto in cui sono stati ritrovati in conservazione extremely fine tutti quanti? Se è così beato che li ha trovati.

Però è chiaro che qualche perplessità viene alla mente.

Vi riporto le foto, così magari ci ragioniamo tutti un po' su.

Tutti i tetra tranne il quinto sono stati aggiudicati. I primi tre a un hammer superiore alla stima che era 750 pounds: rispettivamente il n. 389 a 900 e i nn. 390 e 391 a 800 pounds. Il quarto (n. 392) a 700, appena al di sotto della stima che era 750 pounds anche per questo. Il n. 393 stimato 500 è rimasto invenduto, mentre il 394 che aveva la stessa stima ha realizzato 440 pounds.

Il miracolo del ritrovamento di questa serie di esemplari si è ripetuto anche nel 'ritrovamento' dei collezionisti. E da tener presente che per portare l'hammer in euro bisogna moltiplicare per 1,28.

apollonia

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Supporter

Il riferimento nel post # 1948 al miracolo di Gesù che con cinque pani e due pesci sfamò cinquemila persone potrà considerarsi irreverente, ma ironico non più di tanto.

I sei esemplari sembra provengano da una ‘clonazione (non coniazione!) monetale’ analoga a quella della riproduzione di organismi viventi nelle biotecnologie.

Il dato impressionante e indiscutibile nella sua oggettività si ottiene dai pesi dei sei tetradrammi la cui elaborazione statistica dà un valore medio di 17,26 g e una deviazione standard di 0,027 g, come dire una variazione tra 17,23 g e 17,29 g, che in percentuale vale lo 0, 16%.

In altre serie di esemplari ho trovato variazioni di peso sullo 0,6-0,7%, che pur essendo di entità relativamente modesta rispetto a quella di altre serie di monete che può arrivare al 2%, sono sempre più del quadruplo di quella di questi sei esemplari.

Stesse considerazioni sull’analogia valgono per il diametro nonché per lo stile e i dettagli anche minimi del conio, mentre le uniche differenze significative sono quelle relative all’orientamento degli assi.

apollonia

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Tutti i tetra tranne il quinto sono stati aggiudicati. I primi tre a un hammer superiore alla stima che era 750 pounds: rispettivamente il n. 389 a 900 e i nn. 390 e 391 a 800 pounds. Il quarto (n. 392) a 700, appena al di sotto della stima che era 750 pounds anche per questo. Il n. 393 stimato 500 è rimasto invenduto, mentre il 394 che aveva la stessa stima ha realizzato 440 pounds.

Il miracolo del ritrovamento di questa serie di esemplari si è ripetuto anche nel 'ritrovamento' dei collezionisti. E da tener presente che per portare l'hammer in euro bisogna moltiplicare per 1,28.

apollonia

Potrebbe anche essere una strategia aziendale. Compreso a priori che qualcuno aveva capito che qualcosa non andava, gli stessi soggetti che hanno venduta all'asta le monete (non quindi la Casa d'Aste , probabilmente inconsapevole della cosa), hanno acquistato (loro o chi per loro) le monete stesse in asta per non far trapelare ulteriori dubbi sulla loro autenticità. Tali monete potranno poi magari essere poste nuovamente in asta tra un po' di tempo.

Non è d'altra parte la prima volta che una stessa moneta la rivediamo poi in due-tre aste consecutiv a distanza di neanche 5-6 mesi tra l'una e l'altra. Tutto sta a trovare chi poi la comprerà veramente.

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Il riferimento nel post # 1948 al miracolo di Gesù che con cinque pani e due pesci sfamò cinquemila persone potrà considerarsi irreverente, ma ironico non più di tanto.

I sei esemplari sembra provengano da una ‘clonazione (non coniazione!) monetale’ analoga a quella della riproduzione di organismi viventi nelle biotecnologie.

Il dato impressionante e indiscutibile nella sua oggettività si ottiene dai pesi dei sei tetradrammi la cui elaborazione statistica dà un valore medio di 17,26 g e una deviazione standard di 0,027 g, come dire una variazione tra 17,23 g e 17,29 g, che in percentuale vale lo 0, 16%.

In altre serie di esemplari ho trovato variazioni di peso sullo 0,6-0,7%, che pur essendo di entità relativamente modesta rispetto a quella di altre serie di monete che può arrivare al 2%, sono sempre più del quadruplo di quella di questi sei esemplari.

Stesse considerazioni sull’analogia valgono per il diametro nonché per lo stile e i dettagli anche minimi del conio, mentre le uniche differenze significative sono quelle relative all’orientamento degli assi.



Apollonia

Come sempre le analisi di Apollonia danno risposte soddisfacenti e scientifiche. In effetti è incredibilmente strano questa verosimiglianza tra tutti i 6 pezzi in questione. Mi chiedo a questo punto,nel caso in cui gli esemplari non fossero autentici, come possono aver fatto a realizzarli e perché prendere poi spunto da questo tipo monetale, che, oltretutto, non è riportato tra le immagini del Price Vol.2

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Mi spiego meglio.

Ho riportato qui le immagini del Price 109 presenti nel Price Vol.2 e quelle di uno dei Price 109 presenti all'Asta.

Notate niente?

Nel Price 109 dell'asta c'è la coda dell'aquila (al rovescio) tra "basi" e "leos".

Nei tre Price 109 presenti nel volume 2 del Price invece non ve ne è neanche uno così.

Nel Price 109 "a" la coda dell'aquila finisce sotto la Lambda; nel Price 109 "c" la coda dell'aquila non interviene affatto e rimane fuori della scritta in questo caso molto particolare "basil" e "eos alexandrou" dopo la testa di Zeus; nel Price 109 "e" infine anche qui l'aquila rimane fuori della scritta, questo caso invertita in "alexandrou basileos".

E' vero, qui nel Price volume 2non tutti gli esemplari di Price 109 sono rappresentati (mancano il "b" e il "d"), ma da dove viene questo esemplare? E perché ancora più esaminando da vicino, persino nel Price 109 e che presenta dei "crateri" enormi sia al dritto che al rovescio, Athena è molto più visibile e riconoscibile che non nell'esemplare posto in asta?

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Ho allargato l'indagine andando a vedere i vari tipi di Price109 presenti su wildwind, coinarchives e AC search.

Alla fine l'ho pescato.

Sembra che il modello a cui si rifà il tetradramma presente nell'asta, risulti molto simile a uno già visto a un'asta VAuctions del 2011. Lo stesso tetradramma, come riporta la descrizione del tabellino era presente in un'asta della CNG del settembre 1997.

Ecco qua sotto l'immagine. Notate però come a differenza dello stesso modello presente nella recentissima asta Roma Numismatics, la mano sinistra di Atena Promacos (al rovescio) si veda benissimo, così come l'elmo, mentre nell'esemplare della Roma Numismatics in conservazione migliore non si riesce bene a delineare la figura di Atena

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Qua abbiamo invece un altro Price 109 venduto recentemente all'asta di Gennaio della Heritage.....

Osservandolo bene non presenta lo stesso difettino notato da Afranio Burro? Ossia quello "strano segno a virgola sulla guancia di Alessandro" al dritto?

Osservate questa moneta e confrontatela nuovamente con l'esemplare della Roma Numismatics.

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Supporter

La prima moneta 'left' se n'è andata a 4000 pounds (più di 5.100 €) oltre al resto. Strano quel piede destro di Zeus sollevato dal poggiapiedi.

La seconda con la 'capretta' a 800 pounds.

apollonia

Devo rettificare l'esito del tetra 'capretta' perchè il dato non era quello finale: l'hammer è stato di 1.100 pounds.

apollonia

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Supporter

Tutti i tetra tranne il quinto sono stati aggiudicati. I primi tre a un hammer superiore alla stima che era 750 pounds: rispettivamente il n. 389 a 900 e i nn. 390 e 391 a 800 pounds. Il quarto (n. 392) a 700, appena al di sotto della stima che era 750 pounds anche per questo. Il n. 393 stimato 500 è rimasto invenduto, mentre il 394 che aveva la stessa stima ha realizzato 440 pounds.

Il miracolo del ritrovamento di questa serie di esemplari si è ripetuto anche nel 'ritrovamento' dei collezionisti. E da tener presente che per portare l'hammer in euro bisogna moltiplicare per 1,28.

apollonia

Devo rettificare alcuni risultati dei 'magnifici sei' per lo stesso motivo. Il n. 389 ha realizzato un hammer di 950 pounds e il n. 392 di 800 pounds. Non solo, ma il n. 393 non è rimasto invenduto ma è andato 460 a pounds.

Quindi c'è stato 'strike' di questi tetradrammi, nel senso non di 'sciopero' ma di 'tutti abbattuti al primo colpo'. Alla faccia dell'errato numero di catalogo Price.

apollonia

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Supporter

Per riassumere.

Confronto dei diritti dei sei esemplari della Roma Numismatics Auction VIII identificati dal numero di lotto.

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(segue)

apollonia

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Supporter

Confronto dei rovesci degli stessi esemplari.

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(segue)

apollonia

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Supporter

Dal confronto dei diritti si nota, oltre al resto, la caratteristica comune dell’arco di cerchio sulla guancia di Eracle vicino alla mandibola del copricapo in pelle di leone. Questo particolare è un po’ meno accentuato degli altri nel n. 393, che presenta una leggera ribattitura di conio.

Discorso analogo per i rovesci, dove è sempre quello dell’esemplare 393 a differire dagli altri per la forma dell’aquila e per il particolare sotto lo scudo di Atena Promachos, che non è un globetto come negli altri cinque ma una frangia dell’egida.

Dal confronto delle caratteristiche fisiche che si leggono nelle didascalie si notano tra un esemplare e l’altro differenze nell’orientamento degli assi, ma i valori ponderali sono talmente vicini fra loro da far pensare a una ‘clonazione monetale’ tipica della riproduzione di organismi viventi nelle biotecnologie.

L’elaborazione statistica dei pesi dei sei campioni dà infatti un valore medio di 17,26 g e una deviazione standard di 0,027 g, come dire una variazione tra 17,23 g e 17,29 g, che in percentuale vale lo 0,16%.

In altre serie di esemplari del tetradramma Price 109 ho trovato variazioni di peso sullo 0,6-0,7%, che pur essendo di entità relativamente modesta rispetto a quella di altre serie di monete dove può arrivare fino al 2%, sono sempre più del quadruplo di quella dei sei in discussione.

Notare che se toglie dal calcolo l’esemplare 393, il risultato sul campione costituito dagli altri cinque sostanzialmente non cambia.

apollonia

Modificato da apollonia
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Supporter

Quanto all’indagine di Andrea, è vero che la posizione dell’aquila è diversa da quella negli esemplari riportati dal Price, ma bisogna considerare il fatto che la scritta è composta da diciotto lettere e quindi gli incisori possono benissimo essersi sbizzarriti nella loro diposizione e interruzione. Invece secondo me rappresentano un particolare più significativo le frange dell’egida di Atena. Guarda per esempio la finezza di questo dettaglio in un vero e autentico Price 105 dove si vedono bene entrambe le frange dell’egida.

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E direi anche nel Price 109 postato da Andrea, nonostante la conservazione più bassa.

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apollonia

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Quanto all’indagine di Andrea, è vero che la posizione dell’aquila è diversa da quella negli esemplari riportati dal Price, ma bisogna considerare il fatto che la scritta è composta da diciotto lettere e quindi gli incisori possono benissimo essersi sbizzarriti nella loro diposizione e interruzione. Invece secondo me rappresentano un particolare più significativo le frange dell’egida di Atena. Guarda per esempio la finezza di questo dettaglio in un vero e autentico Price 105 dove si vedono bene entrambe le frange dell’egida.

E direi anche nel Price 109 postato da Andrea, nonostante la conservazione più bassa.




Apollonia

Sì sono d'accordo. Probabilmente gli incisori possono essersi sbizzarriti nei particolari, ma è pur vero che 5 su 6 esemplari della Roma Numismatics si rifanno tutti stilisticamente a quest'esemplare dell'Asta CNG del 1997.

Solo che incredibilmente gli esemplari di questo tipo sono diventati 5 e tutti praticamente uguali. Come è possibile ripeto, trovare 5 esemplari identici (fatta eccezione per gli assi), oppure pensando male, come possono aver realizzato 5 esemplari del genere? Che tecnica hanno usato? Ho paura che stavolta si tratti di coniazione a tutti gli effetti....Poveri noi :help:

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Modificato da andreagcs
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Supporter

Di questa Atena Promachos vediamo tutti i particolari: lancia, elmo, scudo, egida. Molto elegante.

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KINGS of MACEDON. Alexander III ‘the Great’. 336-323 BC. AR Tetradrachm (17.22 g, 3h). Uncertain mint in the Peloponnese (Argos?). Struck circa 280-200 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left, on throne with Nikai on back; in left field, Athena Promachos advancing left; EY below throne. Price 759; Troxell, Peloponnesian 3 (A6/P- [unlisted rev. die]). EF.

apollonia

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Dalla stessa asta quattro stateri correttamente classificati come Price 3724. Li posto prima singolarmente con didascalia e hammer price di aggiudicazione.

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Lot 456. Kingdom of Macedon, Alexander III 'the Great' AV Stater. Babylon, circa 317-311 BC. Head of Athena right, wearing crested Corinthian helmet decorated with coiled serpent / Nike standing left, holding wreath and stylis, monogram below left wing, monogram inside wreath under right wing; ΒΑΣΙΛΕΩΣ to left, ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ to right. Price 3724. 8.52g, 18mm, 12h. Good Extremely Fine. Hammer Price: £3,000.00

apollonia

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Supporter

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Lot 457. Kingdom of Macedon, Alexander III 'the Great' AV Stater. Babylon, circa 317-311 BC. Head of Athena right, wearing crested Corinthian helmet decorated with coiled serpent / Nike standing left, holding wreath and stylis, monogram below left wing, monogram inside wreath under right wing; ΒΑΣΙΛΕΩΣ to left, ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ to right. Price 3724. 8.57g, 19mm, 12h. Good Extremely Fine. Brilliant mint lustre. Hammer Price: £5,500.00

apollonia

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Lot 458. Kingdom of Macedon, Alexander III 'the Great' AV Stater. Babylon, circa 317-311 BC. Head of Athena right, wearing crested Corinthian helmet decorated with coiled serpent / Nike standing left, holding wreath and stylis, monogram below left wing, monogram inside wreath under right wing, ΒΑΣΙΛΕΩΣ to left, ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ to right. Price 3724. 8.53g, 18mm, 12h. Good Extremely Fine. Hammer Price: £3,200.00

apollonia

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Lot 459. Kingdom of Macedon, Alexander III 'the Great' AV Stater. Babylon, circa 317-311 BC. Head of Athena right, wearing crested Corinthian helmet decorated with coiled serpent / Nike standing left, holding wreath and stylis, monogram below left wing, monogram inside wreath under right wing; ΒΑΣΙΛΕΩΣ to left, ΑΛΕΞΑΝΔΡΟΥ to right. Price 3724. 8.54g, 18mm, 12h. Extremely Fine. Hammer Price: £2,000.00

apollonia

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Diritti dei quattro esemplari a confronto

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Il 459 differisce dagli altri nel pennacchio dell'elmo e nella chioma.

Il 457 è identico al 458.

apollonia

Modificato da apollonia
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Rovesci dei quattro esemplari a confronto

Il 457 è identico al 458.

apollonia

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Modificato da apollonia
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