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IGNORED

Le monete più attraenti di Alessandro Magno


apollonia

Risposte migliori

Arrivata giusto giusto ieri pomeriggio, dopo averla vinta nell'ultima asta 21 della G&N, puntando in fretta e furia domenica 7 col cellulare dalla spiaggia.
Il lotto (n.133) veniva presentato così:

KINGS OF MACEDON. Alexander III 'the Great' (336-323 BC). Ae. Uncertain mint in Asia Minor.

Obv: Macedonian shield.
Rev: K.
Bow in bow-case, club and grain ear.

Price -; Liampi M 11; AMNG I 207-8 (Kallatis).

Quindi si può dire che la catalogazione sul Price non era ancora stata ben definita.

post-4998-0-57166000-1410941232_thumb.jp

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Invece osservando bene la moneta e soprattutto preoccupandosi di mettere il rovescio nel giusto senso, ci si accorgeva che il simbolo in alto al rovescio non era assolutamente una K, ma una sorta di rametto con 2 ciliegine.

Si trattava quindi, del raro bronzo Price 2071, con peso e diametro corrispondenti (2,51 grammi qua e 2,78 grammi sul Price, direi che la piccola differenza di peso ci può stare).

Sempre nel Price il riferimento a Liampi è 160-2.

Prezzo finale di aggiudicazione 45 euro, 5 sotto la stima di 50. Un po' e anche un bel po' di fortuna ogni tanto non guasta :blum:

post-4998-0-45200000-1410941363_thumb.jp

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Supporter

Bel colpo!

Ti hanno portato fortuna il toro sulla Porta e il leone della Via Sacra. Il toro è il più forte degli animali domestici, il leone è il re delle bestie selvatiche.

Dovrei avere da qualche parte la descrizione del Price 2071 e come la trovo la posto. Non ricordo se ho anche un esemplare in collezione, ma non credo.

apollonia

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Supporter

Ecco la didascalia.

Bronzo ½ unit, Price 2071, zecca di Mileto o Mylasa, postumo, circa 320 a. C.

D/ Scudo macedone

R/ Arco, faretra e clava, sopra monogramma, sotto spiga di grano

Il peso è sui 4 g, il diametro sui 13,5 mm. Il ‘rametto con le due ciliegine’ è definito genericamente ‘monogramma’.

Tu consideralo ‘la ciliegina sulla torta’.

apollonia

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Ecco la didascalia.

Bronzo ½ unit, Price 2071, zecca di Mileto o Mylasa, postumo, circa 320 a. C.

D/ Scudo macedone

R/ Arco, faretra e clava, sopra monogramma, sotto spiga di grano

Il peso è sui 4 g, il diametro sui 13,5 mm. Il ‘rametto con le due ciliegine’ è definito genericamente ‘monogramma’.

Tu consideralo ‘la ciliegina sulla torta’.


Apollonia


Sì devo dire che tutta la moneta è stata una bella torta :)

Se mai questo episodio mi fa venire in mente a quante volte alcune monete rare o comunque non comuni come la mia, finiscano per non essere riconosciute e poi giustamente valorizzate...

Questo ci fa anche capire come spesso molti compratori (a mio modo di vedere soprattutto esteri), acquistino sempre in base alle informazioni che gli vengono fornite, prendendole per buone quasi come un assunto senza provare invece da soli a porsi ogni tanto delle semplici domande tipo: "ma perché questa moneta non è stata classificata o catalogata?"

Mah....

Certo c'è da dire che per ragionare in questa maniera serve anche un pizzico di competenza che si può acquistare benissimo in forum come "La Moneta", grazie anche all'esperienza e alle conoscenze di chi ne sa più di noi e che ha allo stesso tempo voglia di trasmettere agli altri quello che sa.

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Supporter

A titolo informativo, la medaglia al post # 1919 battuta alla CNG 97 è stata aggiudicata a 400 USD da un prezzo base di 300 USD.

apollonia

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Supporter

Nella Künker 257 del 10 ottobre prossimo sarà presentato questo 'tetra della rosa' non di Rodi ma di Menfi

post-703-0-77971600-1411291854_thumb.jpg

GRIECHISCHE MÜNZEN
MACEDONIA
KÖNIGREICH. Alexander III., 336-323 v. Chr. AR-Tetradrachme, 332/323 v. Chr., Memphis; 17,15 g. Herakleskopf im Löwenfell r.//Zeus Aetophoros sitzt l., davor Rose, unten ΔI-O. Price 3971.
Kl. Graffito auf dem Revers, sonst attraktives, sehr schönes Exemplar mit feiner Patina
Exemplar der Sammlung De La Tour, Auktion Hess-Divo 314, Zürich 2009, Nr. 1086.

La novità rispetto agli esemplari presentati in questa discussione è quello sfregio sul rovescio. Per quanto non sia particolarmente deturpante e il diritto sia in bello stile, confesso la mia perplessità nel fare un'offerta (base 600 €). Penso che starò ad assistere all'asta dal computer senza intervenire.

apollonia

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Nella Künker 257 del 10 ottobre prossimo sarà presentato questo 'tetra della rosa' non di Rodi ma di Menfi

Tetra Menfi 3971 con graffito Kunker.jpg

GRIECHISCHE MÜNZEN

MACEDONIA

KÖNIGREICH. Alexander III., 336-323 v. Chr. AR-Tetradrachme, 332/323 v. Chr., Memphis; 17,15 g. Herakleskopf im Löwenfell r.//Zeus Aetophoros sitzt l., davor Rose, unten ΔI-O. Price 3971.

Kl. Graffito auf dem Revers, sonst attraktives, sehr schönes Exemplar mit feiner Patina

Exemplar der Sammlung De La Tour, Auktion Hess-Divo 314, Zürich 2009, Nr. 1086.

La novità rispetto agli esemplari presentati in questa discussione è quello sfregio sul rovescio. Per quanto non sia particolarmente deturpante e il diritto sia in bello stile, confesso la mia perplessità nel fare un'offerta (base 600 ). Penso che starò ad assistere all'asta dal computer senza intervenire.

apollonia

Peccato per lo "SFregio", che sia stato un tentativo di graffito?

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Supporter

Ciao

@@apollonia @@andreagcs scusate se non sono d'accordo con la vostra interpretazione al post 1927 non sono ciliegine ma come scritto sul Price è una K rovesciata e quelli che sembrano ciliegine attaccate ad un ramo sono i punti segati dall'incisore poi uniti a formare la K. fuori dal conio della moneta di Andrea che pur rimane sempre una bella e interessante moneta. Vi posto una foto trovata su Acsearch con la lettera completa. Aspetto i vostri commenti.

Silvio

post-4344-0-37393300-1411318310_thumb.jp

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Supporter

Ciao

@apollonia @andreagcs scusate se non sono d'accordo con la vostra interpretazione al post 1927 non sono ciliegine ma come scritto sul Price è una K rovesciata e quelli che sembrano ciliegine attaccate ad un ramo sono i punti segati dall'incisore poi uniti a formare la K. fuori dal conio della moneta di Andrea che pur rimane sempre una bella e interessante moneta. Vi posto una foto trovata su Acsearch con la lettera completa. Aspetto i vostri commenti.

Silvio

Ciao Silvio, ecco il mio.

Riporto l’osservazione di Andrea

Invece osservando bene la moneta e soprattutto preoccupandosi di mettere il rovescio nel giusto senso, ci si accorgeva che il simbolo in alto al rovescio non era assolutamente una K, ma una sorta di rametto con 2 ciliegine.

e il testo del mio post con la didascalia che mi risultava per questo bronzo

Bronzo ½ unit, Price 2071, zecca di Mileto o Mylasa, postumo, circa 320 a. C.

D/ Scudo macedone

R/ Arco, faretra e clava, sopra monogramma, sotto spiga di grano

Il peso è sui 4 g, il diametro sui 13,5 mm. Il ‘rametto con le due ciliegine’ è definito genericamente ‘monogramma’. Tu consideralo ‘la ciliegina sulla torta’.

E’ evidente che ‘ciliegine’ era una battuta perché nessuno di noi pensava si trattasse di frutti ma di un monogramma. Che poi nello specifico si trattasse di una K (però non ‘rovesciata’ ma eventualmente ruotata di 90° in senso orario) era possibile, ma ho visto che il monogramma è considerato dal Price una lambda maiuscola (Λ) con un tratto orizzontale tangente al punto d’incontro dei tratti inclinati (Vol. 2, p. 599).

Il monogramma si vede bene nella descrizione del bronzo 2071 (Price, Vol. 1, p. 275), seguita da quella del bronzo 2072 dove il simbolo è la lettera K.

post-703-0-89370800-1411383363_thumb.jpg

Le fotografie dei due bronzi riportate dal Price (Vol. 2, tavv. CXLIX e CL) confermano che il monogramma ‘rametto’ differisce da una K ruotata.

post-703-0-65126400-1411383375_thumb.jpg post-703-0-51984200-1411383387_thumb.jpg

Qui ho messo a confronto i due particolari estratti dalle rispettive figure.

post-703-0-73214500-1411383400_thumb.jpg

apollonia

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Supporter

Peccato per lo "SFregio", che sia stato un tentativo di graffito?

Può essere. Nella didascalia si parla di graffito, cioè un segno inciso deliberatamente sulla moneta coniata può essere dal possessore per farsi riconoscere. Il punto è se considerarla una caratteristica, se non positiva, accettabile oppure negativa. Io in questo caso propendo per la seconda, mentre sarebbe diverso per un esemplare come questo dove i graffiti sono più dispersi e leggeri.

post-703-0-67005300-1411400168_thumb.jpg

PTOLEMAIC KINGS of EGYPT. Ptolemy I Soter. As satrap, 323-305 BC. AR Tetradrachm (27mm, 17.15 g, 12h). In the name and types of Alexander III of Macedon. Memphis or Alexandreia mint. Struck circa 323/2-317/1 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; rose in left field, ΔI-O below throne. Svoronos -; Zervos Issue 2C, dies 211/f; Price 3971; SNG Copenhagen (Macedon) 853. Near EF, graffiti in field on reverse.

apollonia

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Il tetra di Menfi della Kunker è davvero interessante. Ha anche lo stelo portante della rosa, come piace a me, ossia con andamento a zig zag, come sono appunto le rose in natura. Si potrebbe benissimo soprassedere sullo sfregietto al rovescio, ma è pur vero che qua il prezzo base parte da 600 + diritti. Quindi, in accordo con Apollonia, a quel prezzo meglio lasciar stare, c'è diversa roba ugualmente interessante e a prezzo più basso.

Devo dire che nel complesso la Kunker ha messo su una bell'asta pur lasciando dei prezzi molto competitivi che fanno venir voglia di puntare qua e là....(a parte il pezzo di Menfi e una didracma di Filippo III, che parte da 1600 pur con conservazione un po' così così).

Allego l'immagine della didracma di Filippo III, comunque più rara di quella già rara di Alessandro

post-4998-0-34726700-1411508180_thumb.jp

Modificato da andreagcs
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Supporter

@@Andrea

Allego l'immagine della didracma di Filippo III, comunque più rara di quella già rara di Alessandro

Sicuramente. E’ il primo didramma di Filippo III Arrideo che vedo. L’attribuzione alla zecca di Susa è conforme alla posizione del simbolo di controllo costituito dalle lettere ΛA, comune a quella del tetradramma P208, della dramma P209, dell’emidramma P210 e dell’obolo P211. Magari posterò qualcuno di questi nominali.

Da notare che il Price non cita il didramma della zecca di Susa.

Non so se hai notato il Fassungsspuren nella didascalia del didramma: tracce di montatura. Sembra incredibile che l’unico esemplare visto in giro sia stato montato come un gioiello. Mah!

apollonia

Modificato da apollonia
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Supporter

A scanso di equivoci, il 'Mah!' con il punto esclamativo vuol esprimere disapprovazione per quel che la moneta ha subìto, non dubbio sulla sua autenticità.

apollonia

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Supporter

Per dare un’idea dello stile e della qualità degli argenti di Filippo III Arrideo coniati a Susa tra ca. 320 e ca. 316 a. C., posto qui e a seguire un esemplare dei quattro valori nominali riportati dal Price.

Il tetradramma:

post-703-0-99718800-1411643754_thumb.jpg

KINGS of MACEDON. Philip III Arrhidaios. 323-317 BC. AR Tetradrachm (28mm, 15.90 g, 6h). Susa mint. Struck under Koinos, circa 322-320 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; ΛA above strut of throne. Price P208. VF.

apollonia

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Supporter

La dramma:

post-703-0-90851200-1411643865_thumb.jpg

KINGS of MACEDON. Philip III Arrhidaios. 323-317 BC. AR Drachm (16mm, 3.81 g, 10h). Susa mint. Struck under Koinos, circa 322-320 BC. Head of Herakles right, wearing lion skin / Zeus Aëtophoros seated left; ΛA below throne. Price P209; Seleucus I Hoard 1636 (this coin). VF, lightly toned. Very rare early Susa issue.

apollonia

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Supporter

La emidramma:

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KINGS of MACEDON. Philip III. 323-317 BC. AR Hemidrachm (1.80 gm). Susa mint. Struck 320-317 BC. Head of Herakles right, wearing lion's skin headdress / Zeus seated left, holding eagle and scepter; ΛA above throne strut. Price P210; Müller -. Good VF.

apollonia

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Supporter

Per l’obolo dobbiamo accontentarci al momento della fotografia riportata dal Price:

post-703-0-24566800-1411644121_thumb.jpg

apollonia

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Non so se hai notato il Fassungsspuren nella didascalia del didramma: tracce di montatura. Sembra incredibile che l’unico esemplare visto in giro sia stato montato come un gioiello. Mah!



Apollonia

Sono perfettamente d'accordo. Purtroppo succede spesso di trovare queste monete rare, rarissime a volte, montate su pendenti o spille...

Sicuramente più comuni di questa didramma dell'Arrideo sono i distateri del Grande, montati su pendente. Come rovinare monete (oltre che di incomparabile bellezza e rarità), con un valore che può arrivare a 15.000 Euro. Va be'... :nea:

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Asta Kunker, quindi davvero interessante e con prezzi diciamo, accettabili.

Quella che invece direi un'asta sontuosa, dal punto di vista delle bellezze e rarità riguardanti la monetazione di Alessandro Magno è sicuramente la prossima, vicinissima asta della Roma Numismatics....Che prezzi però.

Abbiamo anche il face left, price 213 - lotto 412 attualmente a 4000 pounds,

mentre a "sole" 650 pounds abbiamo l'ugualmente ricercatissimo price 200, quello con la testa di capra, e, particolare unico nel suo genere (particolare non notato e non riportato da Mr.Roma Numismatics) l'aquila al rovescio, che presenta il capo invertito, ossia rivolto a sinistra in una mezza torsione...

Allego le foto dei due esemplari

post-4998-0-37787900-1411660744_thumb.jp

post-4998-0-67523800-1411660768_thumb.jp

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Insomma....Quante belle monete di Alessandro e soprattutto....Quante, ma quante sono?

Mi sono posto questa domanda osservando i numerosi esemplari di tetradramma Price 105 presenti. Quelli con Athena Promachos per intenderci.

Sono 6 esemplari, non uno. Il particolare di questa moneta è che non è comune. Ossia, si trovano in commercio per carità, ma non se ne trovano a bizzeffe (attualmente tra Vcoins e MaShop per intenderci, penso che potremo arrivare a un totale di 4-5 esemplari presenti in tutto dai vari venditori). In asta generalmente si trova un 3 massimo 4 volte l'anno. Inoltre spesso gli esemplari differiscono tra loro a causa di conii diversi. Atena ad esempio a volte ha la lancia ben pronunciata, oppure differisce nella forma e posizione della testa.

Qui invece sembra che tutti questi Price 105 provengano dallo stesso conio a parte l'ultimo dove il volto di Zeus, così come la posizione dell'aquila che risulta più eretta, sono diversi e tutto il conio risulta leggermente doppio, soprattutto al dritto.

Che vengano tutti dallo stesso tesoretto in cui sono stati ritrovati in conservazione extremely fine tutti quanti? Se è così beato che li ha trovati.

Però è chiaro che qualche perplessità viene alla mente.

Vi riporto le foto, così magari ci ragioniamo tutti un po' su.

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Modificato da andreagcs
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Supporter

Questa proliferazione ha del miracoloso come la moltiplicazione dei pani e dei pesci di Nostro Signore. Anche il particolare notato da Afranio_Burro, una sorta di semicerchio convesso sulla guancia di Eracle, si ripete in ciascuno dei sei esemplari. Lo stesso vale per quel globetto davanti alla pancia di Atena sul rovescio. Potrebbe trattarsi di un’eccedenza di conio in entrambi i casi. Impressionante anche la coincidenza dei pesi dei sei esemplari. La statistica dice 17,26 ±0,03 g, quindi una variazione di 3 unità alla seconda decimale, cioè al centigrammo.

Ma la cosa che definirei paradossale è che non si tratta di tetradrammi ‘Price 105’. Una delle mie prime monete postate in questa discussione ( http://www.lamoneta.it/topic/84573-le-monete-piu-attraenti-di-alessandro-magno/page-4 post # 56) qui riproposta è un tetra Price 105:

post-703-0-46033100-1411741560_thumb.jpg

La moneta (17,03 g) con la raffigurazione nel campo a sinistra di Atena Promacos in piedi verso destra con scudo e lancia proviene da un’asta Varesi ed è catalogata come Price 105 e Müller 649.

La differenza con quelli della serie è evidente e lascio a voi trovare la loro corretta catalogazione nel Price.

apollonia

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Questa proliferazione ha del miracoloso come la moltiplicazione dei pani e dei pesci di Nostro Signore. Anche il particolare notato da Afranio_Burro, una sorta di semicerchio convesso sulla guancia di Eracle, si ripete in ciascuno dei sei esemplari. Lo stesso vale per quel globetto davanti alla pancia di Atena sul rovescio. Potrebbe trattarsi di un’eccedenza di conio in entrambi i casi. Impressionante anche la coincidenza dei pesi dei sei esemplari. La statistica dice 17,26 ±0,03 g, quindi una variazione di 3 unità alla seconda decimale, cioè al centigrammo.
Ma la cosa che definirei paradossale è che non si tratta di tetradrammi ‘Price 105’. Una delle mie prime monete postate in questa discussione ( http://www.lamoneta....ro-magno/page-4 post # 56) qui riproposta è un tetra Price 105:
La moneta (17,03 g) con la raffigurazione nel campo a sinistra di Atena Promacos in piedi verso destra con scudo e lancia proviene da un’asta Varesi ed è catalogata come Price 105 e Müller 649.


La differenza con quelli della serie è evidente e lascio a voi trovare la loro corretta catalogazione nel Price.

apollonia







Grazie Apollonia e grazie a Afranio Burro (di cui non avevo capito la domanda). Le monete sono tutti price 109 di tipo A "Re Alessandro" e non di tipo C ossia "Alessandro Re" in cui le due parole vengono invertite nell'ordine della moneta.
Il sesto esemplare però mi sembra sia diverso dagli altri (l'aquila in questo caso è sicuramente molto più vicino alla lettera E delle altre in cui la stessa aquila, se si guarda bene, divide la stessa parola re in due: ossia "basi" , piume caudali dell'aquila, e poi "leos".

Tuttavia, chiederei a tutti cosa ne pensano su queste monete, ossia quali perplessità vi creano?

Ricordo inoltre come la stessa Casa d'Aste propose qualche mese fa una splendida dracma di Chio sempre di Alessandro, in versione patina iridescente. La stessa dracma proveniva originariamente da un'asta Tchalek e non aveva (prima della cura) alcuna patina iridescente.

Insomma voi (Apollonia, Afranio e chiunque altro) che ne pensate di tutto questo?

@@skubydu, il nostro curatore che ne pensa?

Nelle foto in basso trovate la dracma di Chio prima e dopo la cura.....

post-4998-0-45061200-1411748656_thumb.jp

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Ora propongo invece una classica Price 109 attualmente in vendita da Pars coins (a 847 Euro).

Moneta che, a mio avviso dovrebbe considerarsi in tutto e per tutto buona...

Come vedete è visibile, ben osservando, l'elmo di Atena dove qui compare solo un semplice tondino.

P.S. nei tetradramma sopra, inoltre, quel puntino di fronte ad Atena,sembra essere (osservando le prime 5 monete e confrontandole con la sesta), il braccio sinistro di Atena. Braccio comunque molto mal riuscito, come se fosse stato mal interpretato. Non credo neanche che quel puntino dipenda da una cattiva impressione del conio al momento della battitura, dato che tutto nel resto delle monete è stato ben impresso e risulta pressoché perfetto.

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