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IGNORED

Le monete più attraenti di Alessandro Magno


apollonia

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A proposito di storia...

L'ascia a doppio tagliente, o bipenne, con foro mediano per il manico, è una delle forme caratteristiche della metallurgia del bronzo. Era l’emblema del potere dei re di Creta e quindi della civiltà minoica, nome dato alla cultura cretese dell'età del bronzo fiorita approssimativamente dal 2700 al 1450 a. C. Era anche un simbolo religioso generico diffuso in Grecia e, successivamente, a Roma, come pure uno strumento utilizzato per sacrificare animali di grossa taglia agli dèi.

La bipenne è l'arma delle Amazzoni, nelle cui rappresentazioni si ritrova assai spesso, e di altre genti estranee all'Ellade; la troviamo anche nelle scene del mito di Licurgo e delle Baccanti. È l'arma tipica di Efesto, che se ne serve per aprire la testa a Giove e farne nascere Atena, e di Teseo che abbatte con essa il Minotauro in quella terra di Creta, dove il culto dell'ascia, quale rappresentazione della divinità, ha lasciato tracce non dubbie, anche forse nel nome del Labirinto.

Nell’Eneide l’ascia bipenne è anche l’arma che la vergine Camilla maneggia abbattendo tanti nemici nello scontro fra la cavalleria troiano-etrusca e quella latina sotto le mura di Laurento.

apollonia

Apollonia, come sempre precisissimo, e appassionante nei suoi interventi grazie. :)

Era chiaro infatti, che, seguendo la metodologia usata dal Price l'1/4 AE poteva solo che essere il 2068, dato che nel libro vengono sempre posti in ordine prima le unità e poi a seguire, le mezze unità e i quarti.

Come hai fatto a scoprire che del ritrovamento da parte del team francese del Price 2067 nel golfo di Keramos?

Interessante anche la storia della Caria, che ripercorre un po' i vari scontri per la successione a Alessandro che si susseguirono negli anni successivi alla sua morte, con esiti spesso alterni e che coinvolse, come in questo caso, non solo i vari generali di Alessandro ma anche i satrapi da lui nominati (in questo caso il satrapo della Caria).

Riguardandomi ieri sera il terzo libro di Manfredi Alexandros, mi sono ricordato anche di un particolare dell'ascia bipenne. Quando cioè Leonnato, viene chiamato a sostituire Alessandro nello scontro contro il gigantesco satrapo di Artacoata (nell'odierno nord-ovest dell'Afghanistan), Satibarzane.

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Leonnato si trova inizialmente in difficoltà: ha l'elmo ammaccato e perde copiosamente sangue dalla spalla. A quel punto capendo che ha poco tempo a disposizione prima di svenire o peggio a causa della copiosa perdita di sangue, riesce a ristabilire a suo favore le sorti dell'incontro e a vincere grazie all'ascia bipenne lanciatagli da Lisimaco.

Ecco i particolari più significativi, così come si leggono sul testo:

"Prendila Leonnato!" e gli lanciò l'ascia bipenne. Leonnato l'afferrò al volo in un lampo e, prima che Satibarzane calasse il colpo di sciabola, gli tranciò il braccio di netto e poi, mentre l'avversario restava immobile come pietrificato dal dolore, con un altro colpo gli mozzò la testa facendola rotolare al suolo con i grandi occhi neri ancora spalancati e attoniti.

Un grido di esultanza si alzò dalle file macedoni e subito gli attendenti andarono a soccorrere il campione, pallido per lo sforzo spaventoso e per la perdita copiosa di sangue. Lo portarono nella tenda di Filippo (il medico di corte) perché gli salvasse la vita.

Con questo episodio Artacoata si arrese e non ci fu bisogno di ulteriori spargimenti di sangue infatti:

I persiani si raccolsero attorno al corpo smembrato del loro comandante, fecero barriera per nascondere agli occhi dei nemici quello spettacolo miserando, e solo quando il corpo di Satibarzane fu ricomposto e messo su una portantina si allontanarono verso la città con lento passo funebre, lasciando dietro di sé una lunga traccia di sangue.

Prima del tramonto, Artacoata si arrese.

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Leonnato si trova inizialmente in difficoltà: ha l'elmo ammaccato e perde copiosamente sangue dalla spalla. A quel punto capendo che ha poco tempo a disposizione prima di svenire o peggio a causa della copiosa perdita di sangue, riesce a ristabilire a suo favore le sorti dell'incontro e a vincere grazie all'ascia bipenne lanciatagli da Lisimaco.

Ecco i particolari più significativi, così come si leggono sul testo:

"Prendila Leonnato!" e gli lanciò l'ascia bipenne. Leonnato l'afferrò al volo in un lampo e, prima che Satibarzane calasse il colpo di sciabola, gli tranciò il braccio di netto e poi, mentre l'avversario restava immobile come pietrificato dal dolore, con un altro colpo gli mozzò la testa facendola rotolare al suolo con i grandi occhi neri ancora spalancati e attoniti.

Un grido di esultanza si alzò dalle file macedoni e subito gli attendenti andarono a soccorrere il campione, pallido per lo sforzo spaventoso e per la perdita copiosa di sangue. Lo portarono nella tenda di Filippo (il medico di corte) perché gli salvasse la vita.

Con questo episodio Artacoata si arrese e non ci fu bisogno di ulteriori spargimenti di sangue infatti:

I persiani si raccolsero attorno al corpo smembrato del loro comandante, fecero barriera per nascondere agli occhi dei nemici quello spettacolo miserando, e solo quando il corpo di Satibarzane fu ricomposto e messo su una portantina si allontanarono verso la città con lento passo funebre, lasciando dietro di sé una lunga traccia di sangue.

Prima del tramonto, Artacoata si arrese.

Sempre coinvolgente ed efficace la prosa di Valerio Massimo Manfredi.

Grazie Andrea per aver ricordato l'episodio.

apollonia

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Apollonia, come sempre precisissimo, e appassionante nei suoi interventi grazie. :)

Era chiaro infatti, che, seguendo la metodologia usata dal Price l'1/4 AE poteva solo che essere il 2068, dato che nel libro vengono sempre posti in ordine prima le unità e poi a seguire, le mezze unità e i quarti.

Come hai fatto a scoprire che del ritrovamento da parte del team francese del Price 2067 nel golfo di Keramos?

Interessante anche la storia della Caria, che ripercorre un po' i vari scontri per la successione a Alessandro che si susseguirono negli anni successivi alla sua morte, con esiti spesso alterni e che coinvolse, come in questo caso, non solo i vari generali di Alessandro ma anche i satrapi da lui nominati (in questo caso il satrapo della Caria).

Riguardandomi ieri sera il terzo libro di Manfredi Alexandros, mi sono ricordato anche di un particolare dell'ascia bipenne. Quando cioè Leonnato, viene chiamato a sostituire Alessandro nello scontro contro il gigantesco satrapo di Artacoata (nell'odierno nord-ovest dell'Afghanistan), Satibarzane.

Come hai fatto a scoprire che del ritrovamento da parte del team francese del Price 2067 nel golfo di Keramos?

L'ho letto in un lavoro di Ashton che però non riesco a caricare.

Prova a cercare il rete il file NC164 02 Ashton.pdf mettendo due underline dove ho lasciato due spazi.

apollonia

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Come hai fatto a scoprire che del ritrovamento da parte del team francese del Price 2067 nel golfo di Keramos?

L'ho letto in un lavoro di Ashton che però non riesco a caricare.

Prova a cercare il rete il file NC164 02 Ashton.pdf mettendo due underline dove ho lasciato due spazi.

apollonia

Kaunos not Miletos or Mylasa giusto?

Stasera/domani mattina presto gli do una letta... Merci :)

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Kaunos not Miletos or Mylasa giusto?

Stasera/domani mattina presto gli do una letta... Merci :)

Yes!

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Interessante il testo. Rimango però fedele al Price sull'attribuzione delle zecca delle due monete. Tuttavia grazie a Ashton abbiamo la certezza come il Price 2067 sia sicuramente una moneta da 2 chalkoi e il Price 2068 da 1/4 AE, ed è questo bronzo quello che più comunemente troviamo in giro (pur rimanendo raro / molto raro a trovarsi).

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Sono con una modifica dal PDF a Word, riuscito a estrapolare la nota in cui si riporta come solo il 2067 sia un 1/2 AE metre i più comuni 2068 sono tutti 1/4 AE.

Eccolo qua:

"Price describes 2067 and 2068 in identical terms, calls them both half units, and gives 2067 the referenceGaebler pi. xxxv. 18and 2068 the references Liampi 271-4 and SNCCopenhagen 1130. Hut all three references are for the same issue of quarter units. An example of the half unit was however recorded by a French team in 1989 (see below); it should be regarded as Price 2067 and the apparently more common quarter units as Price 2068."

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Sono con una modifica dal PDF a Word, riuscito a estrapolare la nota in cui si riporta come solo il 2067 sia un 1/2 AE metre i più comuni 2068 sono tutti 1/4 AE.

Eccolo qua:

"Price describes 2067 and 2068 in identical terms, calls them both half units, and gives 2067 the referenceGaebler pi. xxxv. 18and 2068 the references Liampi 271-4 and SNCCopenhagen 1130. Hut all three references are for the same issue of quarter units. An example of the half unit was however recorded by a French team in 1989 (see below); it should be regarded as Price 2067 and the apparently more common quarter units as Price 2068."

Sì, questa è la mia traduzione nel post # 1648:

Il Price descrive i bronzi 2067 e 2068 in termini identici, chiamandoli entrambi half units (½AE), e dà per il 2067 il riferimento bibliografico Gaebler pi. xxxv. 18 e per il 2068 i riferimenti bibliografici Liampi 271-4 e SNC Copenhagen 1130.

Un esempio di ½AE è stato però registrato da un team francese nel 1989, quando nelle ricerche nell’area a Nord del golfo di Keramos, precisamente a Ciftlik, a NO di Idyma, ha trovato un ½AE scudo/elmo di tipo Price 2067. Quindi l’½AE può essere considerato come Price 2067 e le più comuni quarter units (¼AE) come Price 2068.

apollonia

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Sono arrivati i due argenti della Elsen, ma prima i due bronzi dalla Germania di tipo Apollo-Cavallo ai quali do la precedenza nella descrizione.

post-703-0-71017400-1391896585_thumb.jpg

MAKEDONISCHES KÖNIGREICH. Alexander der Grosse (336 - 323 v. Chr.)

Bronze (4,412 g, 16-17 mm)

Av.: Kopf des Apollo mit Taenia nach rechts

Rv.: AΛEΞANΔPOY Pferd nach rechts; Beizeichen: Stern

Price 349. Sehr schön.

apollonia

Modificato da apollonia
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post-703-0-10664200-1391896722_thumb.jpg

MAKEDONISCHES KÖNIGREICH. Alexander der Grosse (336 - 323 v. Chr.)

Bronze (4,909 g, 15 mm).

Av.: Kopf des Apollo mit Taenia nach rechts

Rv.: AΛEΞANΔPOY Pferd nach rechts; Beizeichen: Amphora

Price 353. Sehr schön.

apollonia

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attachicon.gifBronzo Apollo cavallo Ale anfora.jpg

MAKEDONISCHES KÖNIGREICH. Alexander der Grosse (336 - 323 v. Chr.)

Bronze (4,909 g, 15 mm).

Av.: Kopf des Apollo mit Taenia nach rechts

Rv.: AΛEΞANΔPOY Pferd nach rechts; Beizeichen: Amphora

Price 353. Sehr schön.

apollonia

Belli entrambi, ma questo con l'anfora mi sembra più raro a trovarsi della stella, che comunque è anch'essa ben rappresentata.

Un buon acquisto direi. :)

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Sì, fanno parte della serie di bronzi macedoni 1/2 AE diademed head/horse che il Price cataloga dal n. 338 al n. 370.

Siamo sul BB come conservazione, ma con i bronzi si sa...

Del 349 con la stella come simbolo il Price riporta quattro esemplari tutti di peso inferiore a 4,41 g.

Come hai notato, il 353 con l'anfora come simbolo, di peso prossimo ai 5 grammi e quindi di tutto rispetto, è il più raro tant'è che non c'è la foto nel volume II del Price e non se ne trovano in giro.

apollonia

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post-703-0-84582400-1392048210_thumb.jpg

Lot 103 - ROYAUME DE MACEDOINE, Alexandre III le Grand (336-323), AR tétradrachme, 242-241 av. J.-C. Arados. Droit : Tête d'Héraclès à droite, coiffé de la dépouille de lion. Revers : ΑΛΕΞΑΝΔPOY (N renversé) Zeus aétophore assis sur un trône à gauche, tenant un long sceptre. A gauche, palmier. Sous le trône, [..]. A l'exergue, [..]- (an 18). Ref.: Price, 3367; Müller, Alexandre, -; Meydancikkale 2057 (mêmes coins). 17,15g, 26 mm. Très Beau (VF).

Foto della Elsen e mia scansione messe a confronto.

apollonia

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attachicon.gifConfronto foto tetra Arado Elsen.jpg

Lot 103 - ROYAUME DE MACEDOINE, Alexandre III le Grand (336-323), AR tétradrachme, 242-241 av. J.-C. Arados. Droit : Tête d'Héraclès à droite, coiffé de la dépouille de lion. Revers : ΑΛΕΞΑΝΔPOY (N renversé) Zeus aétophore assis sur un trône à gauche, tenant un long sceptre. A gauche, palmier. Sous le trône, [..]. A l'exergue, [..]- (an 18). Ref.: Price, 3367; Müller, Alexandre, -; Meydancikkale 2057 (mêmes coins). 17,15g, 26 mm. Très Beau (VF).

Foto della Elsen e mia scansione messe a confronto.

Apollonia

La moneta come avevo già detto è bella, :) ma ho l'impressione che con lo scanner si ottengano comunque risultati inferiori rispetto alla macchina fotografica digitale (anche se sicuramente con lo scanner non sono state apportate correzioni, neanche alla luce). E' un discorso che vale per chiunque, anche per me. Il problema è poi a quel punto il saper far delle buone foto non sfocate....E anche in questo non so come aiutarvi. :wacko:

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La moneta dà una buona impressione rigirandola tra le mani. La cosa che si nota all'ingrandimento ed è pure evidente nella scansione è quel colore marroncino localizzato al contorno dei rilievi. Non saprei se si tratta di tracce lasciate dal deposito di terra che non si possono togliere da quelle zone oppure da un trattamento chimico 'tonificante' subìto dalla moneta.

Volevo aggiungere che l'anno civico 18 che si legge nella didascalia si deduce dal numero di globetti in esergo del rovescio e corrisponde al 242/1 a. C.

Infine, ho acquistato di recente due gettoni di Pavia con il numero 5 normale in uno e 'retrograde' nell'altro come la N di Alexandros nel tetra di Arado. Se uno vuol prenderne visione faccia un giro in Exonumia nella discussione sui gettoni di questa città.

apollonia

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Supporter

Ecco il link

http://www.lamoneta.it/topic/112557-gettoni-di-pavia-e-dintorni/ ai post # 24 e 25.

apollonia

Modificato da apollonia
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Interessanti i gettoni di Pavia, grazie Apollonia. :)

Nella prossima e-auction CNG, ho trovato un'interessante dracma di Alessandro coniata a Babilonia. Una non comune Price 3693, dello stesso tipo di quella battuta poco tempo fa alla Art Coins Roma e che ha realizzato qualcosa come 2.000 Euro.....

La cosa strana di questa moneta è che sebbene lo stile nella raffigurazione di un Price 3693 sia consono a quello già visto in altri esemplari,

presenta nella scritta del rovescio una troncatura: Alexandro (y) con y mancante e Basileo (s) con s mancante. Ora, dato che il tondello su cui è battuta è piuttosto ampio e lascia ampio margine di metallo per poter coniare anche la U e la Sigma, e che i particolari della moneta sono ben evidenziati e non confusi né cancellati dall'usura, deve trattarsi a tutti gli effetti di una troncatura.

A questo punto mi chiedo:

perché effettuare una troncatura? L'incisore non conosceva il genitivo greco? Eventualmente le due parole Alexandro e Basileo sono corrispondenti con l'eventuale nominativo greco o si tratta a tutti gli effetti di un errore?

E se invece la moneta non fosse originale e, proprio per questo incisa in modo maldestro?

Nell'immagine sotto potete trovare la dracma "sotto osservazione"

post-4998-0-50937200-1392373989_thumb.jp

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Interessanti i gettoni di Pavia, grazie Apollonia. :)

Nella prossima e-auction CNG, ho trovato un'interessante dracma di Alessandro coniata a Babilonia. Una non comune Price 3693, dello stesso tipo di quella battuta poco tempo fa alla Art Coins Roma e che ha realizzato qualcosa come 2.000 Euro.....

La cosa strana di questa moneta è che sebbene lo stile nella raffigurazione di un Price 3693 sia consono a quello già visto in altri esemplari,

presenta nella scritta del rovescio una troncatura: Alexandro (y) con y mancante e Basileo (s) con s mancante. Ora, dato che il tondello su cui è battuta è piuttosto ampio e lascia ampio margine di metallo per poter coniare anche la U e la Sigma, e che i particolari della moneta sono ben evidenziati e non confusi né cancellati dall'usura, deve trattarsi a tutti gli effetti di una troncatura.

A questo punto mi chiedo:

perché effettuare una troncatura? L'incisore non conosceva il genitivo greco? Eventualmente le due parole Alexandro e Basileo sono corrispondenti con l'eventuale nominativo greco o si tratta a tutti gli effetti di un errore?

E se invece la moneta non fosse originale e, proprio per questo incisa in modo maldestro?

Nell'immagine sotto potete trovare la dracma "sotto osservazione"

Ciao Andrea,

non sarebbe il primo caso dove un incisore abbia omesso un particolare per errore, calcolando male lo spazio a disposizione per farci stare dentro le lettere. La soluzione migliore sarebbe stata gettare il conio e realizzarne un altro, correggerlo credo non fosse possibile appunto per il poco spazio a disposizione. In questo caso, hanno optato per utilizzarlo. Tieni presente Cmq che per realizzare questi pezzi non era probabilmente richiesta una preparazione, del tipo incisori siciliani, infatti parecchi particolari sembrerebbero realizzati con poca cura e frettolosamente.

Forse al tempo non se ne sono neanche accorti, e la figuraccia la sta facendo a distanza di 2000 anni.... :-)

Magari con un immagine ad alta risoluzione si potrebbe studiare meglio il pezzo. Personalmente per quello che vedo, lo riterrei buono.

ciaoo

skuby

Modificato da skubydu
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Come prima impressione condivido l'ipotesi di skuby.

In quest'altra dramma manca solo la sigma finale di BASILEOS. Conti giusti in altezza per le 10 lettere di ALEXANDROY nel campo, non in larghezza per le 8 lettere in esergo.

post-703-0-44486600-1392469549_thumb.jpg
KINGS of MACEDON. Alexander III 'the Great'. 336-323 BC. AR Drachm (4.26 g, 3h). Babylon mint. Struck under Perdikkas, circa 323-320 BC. Head of Herakles right, wearing lion's skin / Zeus Aëtophoros seated left; M in left field, LU below throne. Price 3693. Good VF. Very rare

apollonia

Modificato da apollonia
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Colgo l'occasione per segnalare un ottimo lavoro sull' iconografia di Alessandro, pubblicato sui quaderni ticinesi 2012 XLI:

Paolo Moreno, "Monete e storia nell'iconografia di Alessandro", pp.99-132.

http://www.quaderniticinesi.com/volumes/volume/monete_e_storia_nelliconografia_di_alessandro/page/7/author/Paolo%20Moreno/

ciao

skuby

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Supporter

Colgo l'occasione per segnalare un ottimo lavoro sull' iconografia di Alessandro, pubblicato sui quaderni ticinesi 2012 XLI:

Paolo Moreno, "Monete e storia nell'iconografia di Alessandro", pp.99-132.

http://www.quaderniticinesi.com/volumes/volume/monete_e_storia_nelliconografia_di_alessandro/page/7/author/Paolo%20Moreno/

ciao

skuby

Ciao sku e grazie della segnalazione.

apollonia

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Colgo l'occasione per segnalare un ottimo lavoro sull' iconografia di Alessandro, pubblicato sui quaderni ticinesi 2012 XLI:

Paolo Moreno, "Monete e storia nell'iconografia di Alessandro", pp.99-132.

http://www.quaderniticinesi.com/volumes/volume/monete_e_storia_nelliconografia_di_alessandro/page/7/author/Paolo%20Moreno/

ciao

skuby

Ciao Andrea,

non sarebbe il primo caso dove un incisore abbia omesso un particolare per errore, calcolando male lo spazio a disposizione per farci stare dentro le lettere. La soluzione migliore sarebbe stata gettare il conio e realizzarne un altro, correggerlo credo non fosse possibile appunto per il poco spazio a disposizione. In questo caso, hanno optato per utilizzarlo. Tieni presente Cmq che per realizzare questi pezzi non era probabilmente richiesta una preparazione, del tipo incisori siciliani, infatti parecchi particolari sembrerebbero realizzati con poca cura e frettolosamente.

Forse al tempo non se ne sono neanche accorti, e la figuraccia la sta facendo a distanza di 2000 anni.... :-)

Magari con un immagine ad alta risoluzione si potrebbe studiare meglio il pezzo. Personalmente per quello che vedo, lo riterrei buono.

ciaoo

skuby

Grazie Skuby, in effetti credo che sì, si sia trattato di errore veniale. Tuttavia a mio avviso la moneta ne perde. Non credo che prenderò quindi in considerazione di fare offerte. Peccato però perché in generale la conservazione era buona e non è neanche una dracma facile a trovarsi. Tuttavia è sempre bene, credo, non avere fretta e aspettare e aspettare fino a che non si trova il pezzo veramente cercato.

Grazie per la segnalazione del lavoro di Moreno lo leggerò con grande piacere. :)

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Come prima impressione condivido l'ipotesi di skuby.

In quest'altra dramma manca solo la sigma finale di BASILEOS. Conti giusti in altezza per le 10 lettere di ALEXANDROY nel campo, non in larghezza per le 8 lettere in esergo.

attachicon.gifDramma Babilonia 3693.jpg

KINGS of MACEDON. Alexander III 'the Great'. 336-323 BC. AR Drachm (4.26 g, 3h). Babylon mint. Struck under Perdikkas, circa 323-320 BC. Head of Herakles right, wearing lion's skin / Zeus Aëtophoros seated left; M in left field, LU below throne. Price 3693. Good VF. Very rare

apollonia

Grazia anche a te della tua opinione Apollonia. Riconfermo anche a te che non farò offerte per la dracma della CNG. Vedi, magari il troncamento di una sola parola, come la sigma sulla bella dracma indicata da te è anche accettabile, ma due no, o almeno per me no. Ripeto comunque che è un peccato perché la conservazione era buona e la moneta non è comune.

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