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Guest fabrizio.gla
Inviato (modificato)

Come giustamente Paolino faceva notare, le striature sono anche in rilievo.

E' un'idea che mi sono fatto, non so se corrisponda o meno a quello che accadeva, però, nel caso di striature in rilievo, PROBABILMENTE le spazzole metalliche provocavano una piccolissima rottura del conio (quindi un negativo) se si ripercuoteva sulla moneta coniata con un piccolo esubero di metallo.

Posto in questo caso un esempio di striatura in rilievo molto evidente

Prego correggetemi se ho detto qualche castroneria :), ma questo è tutto quel che so in materia, facendo una summa di quel che mi ha spiegato un amico, quel che ho visto, e quel che ho letto...

Allego esempio di striatura in rielievo (e se fate caso, si vedono chiaramente anche striature più "soffuse")

Modificato da fabrizio.gla
Inviato

Molto ben fatte le foto, Fabrizio. Mi vien da dire che le striature sulla mia moneta non sono dovute alla spazzolatura del conio.

Almeno, così credo valutando le immagini. In mano sembrano quasi impercettibili. Inoltre i segni non mi sembrano tracce di pulitura. Altrimenti avrebbero segnato anche i dettagli in rilievo... credo...


Guest fabrizio.gla
Inviato

Mi vien da dire che le striature sulla mia moneta non sono dovute alla spazzolatura del conio.

Almeno, così credo valutando le immagini. In mano sembrano quasi impercettibili. Inoltre i segni non mi sembrano tracce di pulitura. Altrimenti avrebbero segnato anche i dettagli in rilievo... credo...

Ovviamente dalle foto l'impressione che ho avuto io era quella... ma per una valutazione obiettiva serve sempre la visione diretta. Come si vede nella prima foto da me postata, queste striature sono molto longilinee, e (dalla foto piccola non si vede) passano anche sui rilievi, ma il fatto stesso che sul campo (ed anche sul rilievo) ci sia il lustro scarta l'ipotesi di segni dovuti a lucidatura, che solitamente sono più lunghi, non così dritti, e più "disordinati" (passatemi questo termine, ma non saprei come spiegarlo).

DI più nin zò :)

Inviato

Mi vien da dire che le striature sulla mia moneta non sono dovute alla spazzolatura del conio.

Almeno, così credo valutando le immagini. In mano sembrano quasi impercettibili. Inoltre i segni non mi sembrano tracce di pulitura. Altrimenti avrebbero segnato anche i dettagli in rilievo... credo...

Ovviamente dalle foto l'impressione che ho avuto io era quella... ma per una valutazione obiettiva serve sempre la visione diretta. Come si vede nella prima foto da me postata, queste striature sono molto longilinee, e (dalla foto piccola non si vede) passano anche sui rilievi, ma il fatto stesso che sul campo (ed anche sul rilievo) ci sia il lustro scarta l'ipotesi di segni dovuti a lucidatura, che solitamente sono più lunghi, non così dritti, e più "disordinati" (passatemi questo termine, ma non saprei come spiegarlo).

DI più nin zò :)

Mi sembra un buonissimo ragionamento. Ben spiegato (ho anche io ;) ).

Grazie Fabrizio per la tua spiegazione.

Sei sempre preciso e puntuale!

Grazie


Inviato

Se io spazzolo il conio per pulirlo da detriti e residui di metallo, creando qundi dei piccoli microsolchi (sul conio), al momento della coniazione i solchi vanno a creare una loro immagine in negativo sulla moneta, quindi sono in rilievo, esattamente come succede per le normali figure rappresentate sulla moneta. Sulle monete rinascimentali le spazzolature dei conii erano prassi piuttosto comune, tanto che su molte monete i campi sono costellati da un sottile "reticolato" in rilievo. Da un pò di tempo si sente parlare di sta cosa pure sulle monete moderne, e più di una volta ho sentito giustificare graffi sui campi con la scusa che sarebbero "spazzolature del conio". Sicuramente sono io che non ci ho capito nulla, ma sarebbe interessante che qualcuno spiegasse il procedimento pratico per il quale un conio spazzolato possa provocare graffi in incuso sulla moneta, perchè io mi ci sono scervellato sopra un bel pò di volte ma la cosa mi è sempre apparsa inverosimile....


Inviato

Sono la persona meno adatta. Vorrei imparare anche io...


Guest fabrizio.gla
Inviato

Ciao Paolino :)

Se io spazzolo il conio per pulirlo da detriti e residui di metallo, creando qundi dei piccoli microsolchi (sul conio), al momento della coniazione i solchi vanno a creare una loro immagine in negativo sulla moneta, quindi sono in rilievo, esattamente come succede per le normali figure rappresentate sulla moneta.

Concordo, è quanto cercavo di esprimere sopra, l'hai detto in modo più elegante :)

...ma sarebbe interessante che qualcuno spiegasse il procedimento pratico per il quale un conio spazzolato possa provocare graffi in incuso sulla moneta...

Mi associo pure io... sarebbe un argomento assai interessante.

Sto cercando di ricordare dove lessi qualcosa a proposito ma non mi riesce di ricordarmelo.

Ho ripreso in mano "numismatica e tecnologia" forse era questo, ma con la scusa me lo rileggo :)

ciao a tutti!

F.

Inviato

.... Da un pò di tempo si sente parlare di sta cosa pure sulle monete moderne, e più di una volta ho sentito giustificare graffi sui campi con la scusa che sarebbero "spazzolature del conio". Sicuramente sono io che non ci ho capito nulla, ma sarebbe interessante che qualcuno spiegasse il procedimento pratico per il quale un conio spazzolato possa provocare graffi in incuso sulla moneta, perchè io mi ci sono scervellato sopra un bel pò di volte ma la cosa mi è sempre apparsa inverosimile....

questa cosa l'ho notata anche io e quello che mi fa più pensare è che spesso il termine "spazzolatura del conio" è riportato nelle descrizione di monete in oro che sono state coniate in un numero limitato.


Inviato (modificato)

Ho letto male io, la prima ossia la lira non è mia, non l'ho chiusa io.

In effetti mi sembrava molto strano che l'avessi messa FDC, per quanto, come su detto daltronde, le foto molto spesso sono ingannevoli.

Tra l'altro, non tutti i segni potrebbero essere attribuiti ad una pulitura del conio, vedi quelli trasversali sul campo in basso al R/

Ricordo in passato di aver chiuso un 1923 ed un 1922 (buoni da una lira) in altissima conservazione e che avevano le medesime caratteristiche, le stesse striarure da conio.

Si hai ragione Francesco. Ho or ora aggiornato la mia indicazione precedente: errori di composizione della frase.

La lira è chiusa da Filisina.

Il nichelio è delicato, è molto morbido, e per me capire se sono striature dovute alla pulitura del conio o altro risulta davvero davvero complicato. Forse il microscopio potrebbe darci una risposta? Col microscopio si notano anche tutti gli eventuali segnetti del metallo, ma allora non sarebbe più numismatica, io credo...

Ciao daniels una buona lente a 40x a led facilmente reperibile sulla baia a modico prezzo noterai tutte le caratteristiche della moneta senza spendere centinaia di euro per un microscopio. Comunque monete in alta conservazione complimenti

Buon natale,

Gabriele

Modificato da gabrimen

Inviato

Il nichelio è delicato, è molto morbido, e per me capire se sono striature dovute alla pulitura del conio o altro risulta davvero davvero complicato.

Le striature dovute alla pulizia del conio non dovrebbero risultare in rilievo?

Direi proprio di si, le striarute da pulitura del conio dovrebbero essere proprio in rilievo.

Che i graffi da conio, specie per le napoletane, siano dovuti ad una mal pulitura del conio che contribuì a creare un effetto inverso?

Che quelle mancanze siano legate a residui di sporco per una pulitura rapida e superficiale?


Inviato (modificato)

Il nichelio è delicato, è molto morbido, e per me capire se sono striature dovute alla pulitura del conio o altro risulta davvero davvero complicato.

Le striature dovute alla pulizia del conio non dovrebbero risultare in rilievo?

Direi proprio di si, le striarute da pulitura del conio dovrebbero essere proprio in rilievo.

Che i graffi da conio, specie per le napoletane, siano dovuti ad una mal pulitura del conio che contribuì a creare un effetto inverso?

Che quelle mancanze siano legate a residui di sporco per una pulitura rapida e superficiale?

Rispondo a me stesso ed a tutti con la teoria del "Riportare al marco"

Riportare al marco la moneta, il tondello..

Questa tecnica consiste nell'asportare del metallo mediante una sgorbia (utensile metallico che serve ad asportare esuberi) direttamente dal tondello, ancora non coniato, naturalmente laddove il suo peso fosse stato giudicato eccessivo rispetto al canone che la moneta avrebbe poi dovuto rispettare.

Ecco perchè quei clamorosi strappi "di conio" sulle piastre napoletane...che poi dal conio non dipendono affatto , proprio perchè, come su detto, il tondello presentava già questi solchi prima ancora di passare al conio.

Questa teoria ovviamente neutralizza senza dibattito, la poco credibile ed inaccettabile stesura precedente di cui sopra.

Spero questo contributo sia utile e didatticamente valido per tutti coloro che avranno modo di leggerlo.

Francesco Cavaliere

Modificato da CAVALIERE
  • Mi piace 1

Inviato

Interessante. Gli strappetti di conio ne ho visti di impercettibili su una moneta new-entry di un nostro amico.

In effetti, credo che i tondelli che avevano un peso leggermente superiore al max non andassero in rifusione ma venivano "riadattati" manualmente. Era la cosa più logica per una moneta che poi doveva circolare...


Inviato

Chi ha detto che a Natale siamo tutti piu' buoni??????

.....c'e' anche chi e' "meno" buono!post-4522-0-16632600-1325265016_thumb.jppost-4522-0-71378600-1325265034_thumb.jp

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Inviato

E' vero :-)

Carina...


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