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IGNORED

Mala tempora currunt.


bizerba62

Risposte migliori

Per concludere definitivamente questi argomenti, visto che sono in vena...e non mi sembra nemmeno di essermi portato il lavoro a casa...parlando con Voi tutti...faccio il caso finale.

Dopo tutte le spegazioni, pur sommarie, del caso...uno in fondo alla sala cibernetica potrebbe avere il coraggio di dire:

A Piakòs (che razza di nick che te sei scelto...) ma guarda che sequestrano anche le monete comprate alle aste inpaludate o come le hai chiamate.

:crazy:

Bene,

scusatemi ma è il caso di segnalare di nuovo il seguente vangelo:

......qualora delle monete antiche oggetto di sequestro siano state acquisite regolarmente, (con documentazione e titoli di accompagno che dimostrino tale possesso legittimo), per poter procedere allo spossessamento od alla notifica degli oggetti ...occorrre che lo Stato ne dimostri il particolare pregio o rilevanza.

In tal caso:

- il possesso è in buona fede e non sussiste alcuna ipotesi di reato;

- colui che fosse sotto sequestro può ottenre che il materiale non esca dalla propria detenzione se non ben fotografato e catalogato. Ciò anche se fosse necessario perdere ore o più giorni. Nel verbale di sequestro si devono diffidare e costituire in mora sin da subito i Custodi ed i Ministeri competenti affinchè il materiale stesso venga diligentemente custodito (con le accortezze tecniche del caso) in assenza di danni o anche casuali sottrazioni o smarrimenti;

- nel prosieguo del procedimento è lo Stato che deve provare il particolare pregio dei beni al fine di tramutare l'eventuale avvenuto sequestro in possibile destinazione al patrimonio pubblico;

- il legittimo possessore (in legittima buona fede) può nominare un proprio collegio consulente che possa verosimilmente dimostrare il contrario;

- ulteriori mezzi di prova sono ammissibili;

- qualora gli oggetti siano già transitati, presso Case d'asta o Commercianti professionali, sui registri speciali vidimati: il legittimo possessore in buona fede può eccepire la tardività dell'interesse mostrato dallo Stato e, quindi, opporsi...nonchè - in subordine - chiedere comunque congruo risarcimento (sia per sorte che per danni), costituendo in mora la P.A. in persona dei Ministeri competenti e chiamando in causa o in contraddittorio il dante causa (Asta o negozio o studio numismatico che sia). Qualcuno dovrà risponderne anche alla luce delle direttive europee.

Repetita iuvat!

Una volta che per errore di sbaglio ho scritto iuvant...mi hanno cazziato.

:dirol:

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[...]

Repetita iuvat!

Una volta che per errore di sbaglio ho scritto iuvant...mi hanno cazziato.

:dirol:

Ovviamente si dice "Repetita iuvant" perchè in latino repetita vuol dire le cose ripetute (ed è nominativo plurale"!) :D

Ciò premesso pongo un quesito: se un privato acquista ad un'asta pubblica (ad esempio la prossima Triton XV appendice) una moneta rara e costosa (ad esempio il decadramma di Agrigento, stimato $ 2.500.000): lo stato potrebbe impossessarsene? Mi sembrerebbe un sopruso da regime Leninista! Tanto varrebbe vietarne l'acquisto per legge!

Modificato da Giov60
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Non credo che lo stato possa impossersarsene. Se c'è la documentazione dell'acquisto, la fattura ecc. è tutto regolare credo.

Potrebbero chiederti dove hai preso tutti quei soldi per comprarla.( se non li hai vinti alla lotteria e puoi provarlo la vedo dura col fisco).

In Francia per qualunque oggetto venduto all'Asta può intervenire lo Stato che esercita la prelazione. Hai offerto 100 e te lo aggiudichi ? Lo stato dice che a 100 se lo compra lui. Punto.

Lo stesso accade con i beni ereditati . Se denunci che l'alloggio ereditato vale 200.000 lo stato ti dice che se lo prende lui a quel prezzo.

Così sei obbligato a denunciare il giusto.

Sempre in Francia c'è una legge che impone ai venditori di antichità ,monete comprese, se superano 1500 euro e risalgono a prima del 1500 e sono vendute ad uno straniero, è necessario chiedere l'autorizzazione all'esportazione al Ministero della cultura ,che potrebbe anche negarla.

La législation française ayant changé, nous sommes obligés pour les monnaies antérieures à 1500 et d'une valeur

supérieure à 1.500 euros, de faire la demande systématique d'un certificat d'exportation pour tous les pays auprès du

Ministère de la Culture. Les délais d'obtention de ces documents sont de quatre semaines environ.

Modificato da Ospite
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Con tutta probabilità all'atto pratico sarà così, ma dal punto di vista dei principi - a mio sommesso parere - non potrebbe escludersi il sequestro della moneta qualora coesistano le seguenti condizioni:

a) che sia incontestata la sua provenienza dal sottosuolo italiano (ignoro se esistano ritrovamenti documentati di tetradrammi di Agrigento in altri paesi)

b) che non sia documentata la circolazione privata della moneta (pedigree) a data risalente almeno all'inizio del XX secolo.

Restando nell'ambito dei principi, che cosa succederebbe invece (quid iuris direbbero i professionisti del diritto) qualora un altro cittadino italiano, vincendo i dubbi sulla sua autenticità discussa in altro topic, si aggiudicasse il sesterzio di Nerone con il Porto di Ostia?

E' pacifico, infatti, che i sesterzi di Nerone sono stati e vengono correntemente ritrovati anche in numerosi altri paesi sottoposti alla dominazione romana (Francia, Spagna, Inghilterra e molti altri).

Ho sollevato questa obiezione (possiamo chiamarla exceptio loci?) in altra discussione, ma non ho ricevuto risposte puntuali.

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- colui che fosse sotto sequestro può ottenre che il materiale non esca dalla propria detenzione se non ben fotografato e catalogato. Ciò anche se fosse necessario perdere ore o più giorni. Nel verbale di sequestro si devono diffidare e costituire in mora sin da subito i Custodi ed i Ministeri competenti affinchè il materiale stesso venga diligentemente custodito (con le accortezze tecniche del caso) in assenza di danni o anche casuali sottrazioni o smarrimenti

Qualora gli incaricati del sequestro rifiutassero di ottemperare a questa prescrizione come potrebbe il malcapitato far valere le proprie ragioni?

Modificato da BiondoFlavio82
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Con tutta probabilità all'atto pratico sarà così, ma dal punto di vista dei principi - a mio sommesso parere - non potrebbe escludersi il sequestro della moneta qualora coesistano le seguenti condizioni:

a) che sia incontestata la sua provenienza dal sottosuolo italiano (ignoro se esistano ritrovamenti documentati di tetradrammi di Agrigento in altri paesi)

b) che non sia documentata la circolazione privata della moneta (pedigree) a data risalente almeno all'inizio del XX secolo.

Restando nell'ambito dei principi, che cosa succederebbe invece (quid iuris direbbero i professionisti del diritto) qualora un altro cittadino italiano, vincendo i dubbi sulla sua autenticità discussa in altro topic, si aggiudicasse il sesterzio di Nerone con il Porto di Ostia?

E' pacifico, infatti, che i sesterzi di Nerone sono stati e vengono correntemente ritrovati anche in numerosi altri paesi sottoposti alla dominazione romana (Francia, Spagna, Inghilterra e molti altri).

Ho sollevato questa obiezione (possiamo chiamarla exceptio loci?) in altra discussione, ma non ho ricevuto risposte puntuali.

La mia sensazione è che, a fronte di una legislazione lacunosa e contraddittoria sull'argomento, la discrezionalità della magistratura è tale che qualsiasi scenario appare verosimile. :(

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- colui che fosse sotto sequestro può ottenre che il materiale non esca dalla propria detenzione se non ben fotografato e catalogato. Ciò anche se fosse necessario perdere ore o più giorni. Nel verbale di sequestro si devono diffidare e costituire in mora sin da subito i Custodi ed i Ministeri competenti affinchè il materiale stesso venga diligentemente custodito (con le accortezze tecniche del caso) in assenza di danni o anche casuali sottrazioni o smarrimenti

Qualora gli incaricati del sequestro rifiutassero di ottemperare a questa prescrizione come potrebbe il malcapitato far valere le proprie ragioni?

Fai scrivere tutto a verbale compresa la negazione dei tuoi diritti, qualora si verificasse, in questo caso il rifiuto di permetterti di fotografare e catalogare tutto il materiale che sta per essere sequestrato...una volta messo tutto a verbale ci pensera' il tuo avvocato.

Non mi risulta pero' che si siano mai verificati rifiuti di questo tipo da parte della PG.

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- colui che fosse sotto sequestro può ottenre che il materiale non esca dalla propria detenzione se non ben fotografato e catalogato. Ciò anche se fosse necessario perdere ore o più giorni. Nel verbale di sequestro si devono diffidare e costituire in mora sin da subito i Custodi ed i Ministeri competenti affinchè il materiale stesso venga diligentemente custodito (con le accortezze tecniche del caso) in assenza di danni o anche casuali sottrazioni o smarrimenti

Qualora gli incaricati del sequestro rifiutassero di ottemperare a questa prescrizione come potrebbe il malcapitato far valere le proprie ragioni?

Fai scrivere tutto a verbale compresa la negazione dei tuoi diritti, qualora si verificasse, in questo caso il rifiuto di permetterti di fotografare e catalogare tutto il materiale che sta per essere sequestrato...una volta messo tutto a verbale ci pensera' il tuo avvocato.

Non mi risulta pero' che si siano mai verificati rifiuti di questo tipo da parte della PG.

Perfetto Dupondio!

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Non credo che lo stato possa impossersarsene. Se c'è la documentazione dell'acquisto, la fattura ecc. è tutto regolare credo.

Potrebbero chiederti dove hai preso tutti quei soldi per comprarla.( se non li hai vinti alla lotteria e puoi provarlo la vedo dura col fisco).

In Francia per qualunque oggetto venduto all'Asta può intervenire lo Stato che esercita la prelazione. Hai offerto 100 e te lo aggiudichi ? Lo stato dice che a 100 se lo compra lui. Punto.

Lo stesso accade con i beni ereditati . Se denunci che l'alloggio ereditato vale 200.000 lo stato ti dice che se lo prende lui a quel prezzo.

Così sei obbligato a denunciare il giusto.

Sempre in Francia c'è una legge che impone ai venditori di antichità ,monete comprese, se superano 1500 euro e risalgono a prima del 1500 e sono vendute ad uno straniero, è necessario chiedere l'autorizzazione all'esportazione al Ministero della cultura ,che potrebbe anche negarla.

La législation française ayant changé, nous sommes obligés pour les monnaies antérieures à 1500 et d'une valeur

supérieure à 1.500 euros, de faire la demande systématique d'un certificat d'exportation pour tous les pays auprès du

Ministère de la Culture. Les délais d'obtention de ces documents sont de quatre semaines environ.

Rorey!

Sei forte.

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Sempre in Francia c'è una legge che impone ai venditori di antichità ,monete comprese, se superano 1500 euro e risalgono a prima del 1500 e sono vendute ad uno straniero, è necessario chiedere l'autorizzazione all'esportazione al Ministero della cultura ,che potrebbe anche negarla

questo c'è anche in Italia!!!! la sola differenza è che per spedire o esportare ( anche verso San Marino)

serve il permesso di libera circolazione anche per un bene da 0,50 centesimi

Modificato da meja
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Le risposte legali sono quelle che contano e alle quali dobbiamo per forza riferirci, dura Lex, ma sempre Lex, da questi escursi riletti e ridetti ci dobbiamo attenere; da pragmatico quale sono, devo concludere questo, se io progetto una casa, come ingegnere, non posso dire, con grosse probabilità la casa non cadrà, ma la casa è impossibile che cada, è stata progettata con criteri antismici, e quindi vi devo dare la certezza che l'evento non succederà.

Parimenti al collezionista numismatico dovrei rispondere ti devo dare certezze, non grosse probabilità, per collezionare devi riferirti a quanto dice Piakos, tutto in regola, fatture, certificazioni, lecita provenienza e se di casa d'asta ( anche se questo mi sembra più difficile ) attenzione lo stesso perchè lo Stato potrebbe rivendicarne il diritto per bene raro e di pregio.

Altrettanto per il postare le monete sul forum, analogo comportamento tutto perfetto, fattura, certificazione.....e poi potrebbe non bastare perchè magari il pezzo che posti si scopre successivamente che potrebbe essere ritenuto da qualcuno di pregio e di interesse .

Quindi concludendo , se volete avere certezze, e qui dobbiamo dare informazioni credo, comunque ti muovi , di certezze non ne hai , con tutte le conseguenze che questo provoca.....

Delle conseguenze ne ho parlato in mio precedente post, però non vorrei ritornarci, perchè è Natale e non vorrei deprimere troppo un ambito già depressso,

comunque auguri a tutti, quelli ancora, forse possiamo ancora scambiarceli....e poi quando c'è la salute siamo a posto

Modificato da dabbene
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Supporter

vorrei farvi una domanda (sono certo che sia stata già posta in passato). Com'e' possibile certificare in qualche modo le monete di cui si è già in possesso? e per quelle ereditate come si fa?

Se non ho capito male, per tranquillità personale, tutte le monete precedenti fino al 1811 (200 anni fa) dovrebbero avere una certificazione di legittima provenienza.

Dato l'andazzo non sarebbe un'idea malvagia poter dimostrare la legittima provenienza di tutte le monete in proprio possesso, fino al 1811

Esiste una sorta di autocertificazione, o qualcosa del genere, che permetta di certificare il possesso delle monete pre-1811 ?

che ne so, tipo andare all'ufficio dei beni culturali con il malloppo di preunitarie, e farsele certificare una per una?

Se, com'è ovvio che sia, la domanda è stata già fatta, potete anche indirizzarmi al post di riferimento.

Ciao e grazie,

Giuseppe

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vorrei farvi una domanda (sono certo che sia stata già posta in passato). Com'e' possibile certificare in qualche modo le monete di cui si è già in possesso? e per quelle ereditate come si fa?

Se non ho capito male, per tranquillità personale, tutte le monete precedenti fino al 1811 (200 anni fa) dovrebbero avere una certificazione di legittima provenienza.

Dato l'andazzo non sarebbe un'idea malvagia poter dimostrare la legittima provenienza di tutte le monete in proprio possesso, fino al 1811

Esiste una sorta di autocertificazione, o qualcosa del genere, che permetta di certificare il possesso delle monete pre-1811 ?

che ne so, tipo andare all'ufficio dei beni culturali con il malloppo di preunitarie, e farsele certificare una per una?

Se, com'è ovvio che sia, la domanda è stata già fatta, potete anche indirizzarmi al post di riferimento.

Ciao e grazie,

Giuseppe

No no, ...

TUTTE LE MONETE CON PIU' DI 50 ANNI DI ETA' !

dove l'hai trovata la data del 1811? Sul TU non l'ho visto...

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Supporter

vorrei farvi una domanda (sono certo che sia stata già posta in passato). Com'e' possibile certificare in qualche modo le monete di cui si è già in possesso? e per quelle ereditate come si fa?

Se non ho capito male, per tranquillità personale, tutte le monete precedenti fino al 1811 (200 anni fa) dovrebbero avere una certificazione di legittima provenienza.

Dato l'andazzo non sarebbe un'idea malvagia poter dimostrare la legittima provenienza di tutte le monete in proprio possesso, fino al 1811

Esiste una sorta di autocertificazione, o qualcosa del genere, che permetta di certificare il possesso delle monete pre-1811 ?

che ne so, tipo andare all'ufficio dei beni culturali con il malloppo di preunitarie, e farsele certificare una per una?

Se, com'è ovvio che sia, la domanda è stata già fatta, potete anche indirizzarmi al post di riferimento.

Ciao e grazie,

Giuseppe

No no, ...

TUTTE LE MONETE CON PIU' DI 50 ANNI DI ETA' !

dove l'hai trovata la data del 1811? Sul TU non l'ho visto...

50 anni !!! :o

Ora porto in sovrindentenza le chilate di monetine da 5 e 10 lire dei primi anni 50. Aggiungo anche le chilate di ferraglia da 5 e 10 centesimi in conservazione D e B che mi ha lasciato mio nonno.

In pratica tutte le monete del regno e una parte della repubblica sono fuorilegge senza documentazione :rolleyes: ???

Quindi un burocrate estremamente pignolo in base alla sentenza potrebbe sequestrare un'intera collezione perchè hai in casa un 5 lire scassato del 1951. Questo perchè non potendone dimostrare la provenienza, è patrimonio dello stato (o meglio lo è sempre stato, dato che non ne puoi dimostrare la provenienza)

Quindi quando sarò anziano, anche gli euro saranno passibili di sequestro ??? :rolleyes:

Sappiamo tutti che nessuno sano di mente sequestrerà realmente queste monete, ma vorrei capire, se in base alla legge, queste potrebbero essere passibili di sequestro (voglio vedere chi sa dimostrare la provenienza delle monetine comuni di regno e repubblica).

mi scuso per le frasi un pò terroristiche, sono solo esagerazione volute, vorrei solo capire i limiti di applicazione "teorici" della legge, per muovermi di conseguenza.

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Forse qualcosa continua sfuggire...ma comprensibilmente, poichè stiamo parlando di diritto applicato al collezionismo numismatico.

Il diritto è una brutta bestia...alcune cose sono il contrario di quello che si potrebbe logicamente pensare.

E' come nello sci...per non cadere o per rallentare, quando si curva, è necessario portare il busto verso valle...cioè verso la massima pendenza.

Istintivamente viene da fare il contrario...cioè arretrare verso monte...e così si cade.

Torniamo alla numismatica.

Perchè dobbiamo avere timore del funzionario pignolo o che le cose possano finire male?

Ripeto una cosa basilare esplicitata qualche post fa.

Vi risulta che la Pubblica Amministrazione abbia dichiarato guerra permanente agli appassionati di monete...brutte...e belle, poco conta?

Non può risultare...perchè non è così.

Rammentiamo che le monete sono quasi tutte...se non praticamente tutte, degli oggetti seriali.

Compriamo metallo stampato...quando acquisiamo monete. Non c'è alcuna originalità artistica se l'opera è clonata...è come comprare litografie...più o meno, per fare un esempio limite che vorrete perdonarmi.

Inoltre, ripeto, i Tutori ci conoscono più o meno quasi tutti...Vi sembrerà strano ma è così.

Potrebbero con molta calma venire a visitarci uno per uno...e quei pochi che non conoscono...sono comunque (per chi di dovere) facilmente conoscibili.

Non scapperebbe nessuno.

Perchè non vengono?

Perchè non sono già arrivati?

Sanno molto bene che qui c'è gente per bene, che ha una passione tranquilla e colta...che non arreca danno a nessuno...fino a quando le cose stanno così.

Anzi...la divulgazione, lo studio, il dialogo e lo scambio di idee nel campo specifico sono un valore nel sociale.

Molti scrivono, non solo qui, pubblicano articoli...e cosucce o cosone varie.

Molti visitano musei, frequentano biblioteche per i loro studi, viaggiano per visitare i luoghi legati alla loro passione numismatica.

Non direi, onestamente, che trattasi di una congrega di malfattori e ricettatori.

Codeste persone acquisiscono materiale, monete e libri, legalmente.

Se anche si fa il blitz la mattina presto come finisce la cosa 9 volte su dieci?

Che le monete vengono restituite perchè sono state legalmente reperite da persone incensurate e che conducono una vita esemplare.

Perchè perdere tempo e creare problemi a gente per bene?

Questa è la regola non scritta ma vigente per prassi.

Non vedo motivi per cui debba cambiare in peggio...più probabile il contrario...sopra tutto se ci decideremo ad avviare tecnicamente un progetto di riforma della legislazione in materia.

Ed allora caro Dabbene e cai amici...dove casca l'asino?

L'ho detto e lo ripeto.

Quando il fascino della storia o un po' di avidità prendono la mano...o la prudenza nelle acquisizioni viene meno.

Capiamo che stiamo acquisendo da una persona che non conosciamo bene e che appare un po' furbacchiona o svelta...meglio lasciar perdere.

Capiamo che ci troviamo di fronte ad un vero e proprio trovatore...diciamogli quindi che l'articolo non ci interessa. Lui dice: ma da me paghi meno?

Grazie, mi piace buttare i soldi...è un hobby...è bello per questo.

Capiamo che un dato fornitore (al mercato od all'incanto...) ha monete non integre ed un po' strane...magari c'è qualche chiacchiera in giro...meglio sarebbe passare la mano.

Sappiamo che qualcuno è stato inquisito per avere avuto rapporti con cercatori/trovatori...che fare? Vi dico cosa fa chi nelle monete ci mette qualche lira...chiude il rapporto, semmai fu aperto.

Ora passiamo alla letteratura.

Nucleo di controllo...una mattina.

Lo sapete che il Dottore Tal dei Tali qualche giorno fa stava in campagna a comprare dai tombaroli?

No! Davvero? Ma che imbecille...

E che volete fare...la carne è debole.

E adesso?

Adesso aspettiamo, informiamo chi di dovere per l'indagine Prugne secche e poi gli portiamo il caffè qualche mezz'ora prima che lo prepara la moglie.

Guarda che il Dottore ha la domestica...

Pure la domestica? Ma questo sta proprio impaccato di soldi...e va pure a comprare in campagna! Certo che la vita è strana.

Si! Si!

Ma non sapete un'altra cosa...ogni tanto gli mettono pure qualche falso in mezzo.

Hai capito che figli di buona donna...ma sai che ti dico? Fanno pure bene.

Su una commediola del genere...molti hanno smesso di collezionare, in quanto non solo visitati per il caffè...ma anche in quanto hanno poi verificato la presenza di falsi in collezione.

Purtroppo visite analoghe possono conseguire ad acquisti sulla baia...sulla ciotolina...o, comunque in modo incauto...come sopra descitto.

Alla peggio anche su delazione.

Ecco, dopo anni di discussioni in questa Sezione...il cuore del problema.

Di una semplicità lapalissiana... e tuti ad imprecare ed a parlare di norme, codicilli, perizie...persecuzione.

Ecco il modo migliore per non avere grane e per poter postare monete...evitando le zone grige.

Evitatele e continuate a comprare monete come la norma prescrive...vedrete che non avrete problemi al 90%.

Oltre il 90% non si può fare niente nella vita...a qualcuno, mentre faceva mineralogia, è caduto un sassone in testa.

A questo punto credo che, dalla sentenza in poi, abbiamo sviscerato l'argomento.

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tutto condivisibilemeno che il punto in cui parli di "monete non integre" che non capisco cosa ci possa azzeccare con l'avere o no il piacere delle visite mattutine...e lo stesso non capisco quali sarebbero le monete strane se hanno i documenti legalmente in regola...

Idem con patatine per il consiglio di non comprare da chi abbia avuto visite mattutine in passato, che mi pare contrasti non poco con la tua stessa ammissione che tali visite non sempre sono né dovute né meritate...per cui chi avesse avuto la sventura di esserne stato oggetto senza sua colpa, se ti si dovesse dare retta, dovrebbe essere messo all'indice come appestato, senza possibilità di difesa.....ma guarda che spesso, sono proprio gli appestati che non hanno mai avuto problemi perché sanno dove e come muoversi e quali chiavi girare...finché non cambia il vento...e allora arrivano i guai anche per loro...

Chiudere il rapporto inconsapevomente aperto con il cercatore/ trovatore di turno,per quanto consigliabile,e sempre seguendo la tua logica, non ti esimerebbe dai rischi né ti collocherebbe dalla parte dei giusti a oltranza ...

La questione , caro Piakos, è che in questo mondo non sai mai con chi hai a che fare e troppo spesso dietro una cravatta e un parlar forbito, si nascondono delinquenti e trafficanti della peggior acqua, che " ancora" non hanno avuto caffè mattutini, ma sono in lista di attesa..appena cambia il suonatore comincia laloro musica..e invece, spesso, ci si imbatte in personaggi del tutto anodini o decisamente poco ortodossi, che invece sono puliti e candidi come il culetto di un neonato ( dopo lavato) ....per cui, dato che la palla di cristallo non ce la abbiamo,( nessuno di noi), l'invito alla prudenza non è mai fuori luogo, ma consideriamo anche che il lupo, spesso non ha la pelliccia, ma il cappotto di Cammello e quello che a volte sembra un lupo arruffato, invece è un 'agnello un pò trasandato...il solo frequentare il mondo della numismatica, con i suoi variegati interpreti, a volte è sufficiente causa di rotture di scatole a rondemà,perché è intrinseco che tra tutti quelli conosciuti ai convegni e alle aste ci sia una fisiologica percentuale di farabutti e delinquenti,mischiati, spesso ignaramente, alle tante altre bravissime persone che animano o stesso mondo.

Non esiste una ricetta univoca per discernere i due tipi, così come non esiste una formula di comportamento universale che ripari da guai mattutini..non illudiamo e non illudiamoci...

Esistono delle regole da evitare. ; la ciotolina, la tentazione dell'affare, spesso la baia, etc etc...ma non esistono regole da applicare per evitare certe situazioni, perché non esiste un regolamento sufficientemente definito...

P.S. per allacciarmi alla commedia di cui sopra: ti sei dimenticato di aggiungere dopo:Guarda che il Dottore ha la domestica...

Pure la domestica? Ma questo sta proprio impaccato di soldi...

Bene, allora, già che ci siamo, quando abbiamo finito noi, gli mandiamo pure la GDF a vedere se evade o no....

...........mala tempora currunt...!.

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"Repetita iuvat!

"Una volta che per errore di sbaglio ho scritto iuvant...mi hanno cazziato."

"Ovviamente si dice "Repetita iuvant" perchè in latino repetita vuol dire le cose ripetute (ed è nominativo plurale").

Anche per me "repetita" vuole la terza persona plurale.....ma scusate: non è il participio passato del verbo "repeto" nella forma neutra plurale?

Vuoi vedere che adesso neanchè più il latino è quello di una volta? Latiinisti numsmatici...fatevi avanti e dite la Vostra...... :crazy:

M.

Modificato da bizerba62
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Colgo l'occasione per dirvi che è un grandissimo piacere leggervi, in merito al quesito copio e incollo parte della rubrica di Giorgio De Rienzo :

derienzo.gif La nostra lingua è bella perché capricciosa: ha regole contraddette da eccezioni. In più si trasforma come tutto ciò che è vivo. Se avete dei dubbi o delle curiosità su grafie, significati di parole, modi di dire, forme verbali scrivete a Giorgio De Rienzo, linguista del Corriere della Sera, che in questa rubrica darà ancheetimologie e significati di cognomi italiani.

...Repetita iuvant

Avrei un dubbio da esporle. Si dice repetita iuvant oppure e più corretto dire repetita iuvat (al singolare)?

Luigi De Lellis

Risposta:

Letteralmente l’espressione latina significa “le cose ripetute giovano”, “repetita” è dunque un plurale che vuole il verbo al plurale.

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Awards

Se non ho capito male, per tranquillità personale, tutte le monete precedenti fino al 1811 (200 anni fa) dovrebbero avere una certificazione di legittima provenienza.

Dato l'andazzo non sarebbe un'idea malvagia poter dimostrare la legittima provenienza di tutte le monete in proprio possesso, fino al 1811

No no, ...

TUTTE LE MONETE CON PIU' DI 50 ANNI DI ETA' !

dove l'hai trovata la data del 1811? Sul TU non l'ho visto...

Se non vado errato però il "limite" di 50 anni è riferito a quanto si rinviene sottoterra... ossia, qualsiasi cosa che si trovi nel sottosuolo e abbia più di 50 anni è proprietà dello stato. Non credo che esistano limiti del genere per oggetti di proprietà privata, altrimenti dovremmo avere le certificazioni di legittima provenienza di metà degli oggetti che si trovino in una qualsiasi abitazione.

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Se non ho capito male, per tranquillità personale, tutte le monete precedenti fino al 1811 (200 anni fa) dovrebbero avere una certificazione di legittima provenienza.

Dato l'andazzo non sarebbe un'idea malvagia poter dimostrare la legittima provenienza di tutte le monete in proprio possesso, fino al 1811

No no, ...

TUTTE LE MONETE CON PIU' DI 50 ANNI DI ETA' !

dove l'hai trovata la data del 1811? Sul TU non l'ho visto...

Se non vado errato però il "limite" di 50 anni è riferito a quanto si rinviene sottoterra... ossia, qualsiasi cosa che si trovi nel sottosuolo e abbia più di 50 anni è proprietà dello stato. Non credo che esistano limiti del genere per oggetti di proprietà privata, altrimenti dovremmo avere le certificazioni di legittima provenienza di metà degli oggetti che si trovino in una qualsiasi abitazione.

della sedia della nonna non lo so, ma non lo escluderei a priori...anche l'antiquariato sottostà alle stesse regole del commercio di monete...

e della metà degli oggetti in una abitazione ,la documentazione,tra scontrini, ricevute e ammennicoli, più o meno ce l'abbiamo quasi tutti...

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No, caro Numizmo, conserviamo solo quelli con la garanzia, ma, una volta scaduta, buttiamo anche quella...

Arka

Verissimo, ma allora non fanno sicuramente parte di quella mobilia di antiquariato di cui si parla, se hanno la garanzia...magari sono elettrodomestici..e magari ci sono le fatture e gli scontrini di vendita nei registri o negli archivi del venditore...più difficile averli per la sedia della nonna...se poi era davvero della nonna e non magari trafugata da una chiesa o da un castello..chissà...........capisci cosa voglio intendere? E' perverso, ma è così che funziona...

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Certo che capisco. Infatti ritengo che nella stragrande maggioranza dei casi non ci sia nessun documento. Ma ritengo che questo sia normale e che non contrasti con nessuna legge.

Arka

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piakos ha fatto una serie di interventi e dichiarazioni notevoli e ragguardevoli.

se uno si muove nel rispetto delle leggi, ha un buon 90% di margine di sicurezza, azzarderei anche qualche punto percentuale in più.

quanto alla baia... l'ho detto e ripetuto più volte, ci sono alcuni commercianti, sia italiani che stranieri, con tutte le carte in regola che rilasciano ricevute fiscali a richiesta e/o di default. l'importante è sempre informarsi prima di procedere con un acquisto e questo vale per la baia, per il negozietto, per il mercatino rionale ecc ecc ecc. ...poi per carità, la mia esperienza vale quel che vale perchè la baia la sfrutto in quanto enorme serbatoio di immagini da archiviare per i miei studi vista la mia predilizione di quest'aspetto della numismatica!

sulla sentenza non entro nel merito perchè non ne ho la competenza, d'altra parte mi pare di capire che non sia citato come e perchè siano state perquisite le dimore di questi signori... quindi spero e mi auguro che il giudice abbia tenuto conto anche di queste circostanze per formulare la sua sentenza.

fintantoché non ci sarà una legge che imporrà il divieto di collezionare e disporrà il sequestro di quanto collezionato... be'... non c'è da fare del terrorismo e dell'allarmismo a tutto spiano.

se ci si muove nella legalità non si deve avere nemmeno nulla da temere. poi c'è sempre quel margine di 10% in cui tutto può succedere!

ma da cittadino italiano votante e sostenitore della giustizia e dello stato e rispettoso dell'ordinamento in vigore, mi sento fiducioso verso le istituzioni che, ricordo, hanno il dovere di rappresentarci e tutelarci, fino a prova contraria siamo ancora in un paese di diritto!

dai, passiamo un natale fiducioso!

Modificato da grigioviola
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