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Storia, cultura e numismatica del Sud: info e link


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Nessun problema nei contenuti in sè (a parte che l'odio che traspare nei confronti di Garibaldi può facilmente rinfocolare l'odio per i Borbone e si scadrebbe, per forza, nella diatriba politica). Il fatto è che più che una diatriba fra Borbone e Savoia, si rischia la polemica fra monarchici e repubblicani, fra unitari e secessionisti (non mi riferisco tanto a chi scrive qui, ma ai movimenti di riferimento). Ti ricordo che le discussioni che abbiano avuto non erano affatto fra borbonici e sabaudi perchè io sono repubblicano ed unitario (per tutta l'Europa, figurarsi d'Italia) antisabaudo, come antiborbonico, quindi...

Infine, pavento il rischio che si voglia dare un'immagine dei meridionali come naturalmente filobotrbonici... beh, non è così. Ho sangue pugliese e continuo ad essere contento dell'Unità d'Italia, del regime repubblicano e sogno un'Unione di POPOLI sempre più ampia. Parere mio, legittimo come quelli altrui ma, comunque, parere di Europeo, Italiano, parzialmente meridonale.

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Non volevo intervenire, perché già in passato ho avuto diverbi con qualcuno, ma mi trovo in obbligo morale di farlo. Qui si confonde fortemente la storia con la politica. E soprattutto si confonde la verità storica con quella favoletta riportata nei libri di scuola. Il Numismatico con la N maiuscola dovrebbe prima acculturarsi sulla Storia, sempre con la S maiuscola, e poi avvicinarsi alle monete del periodo. Se su una moneta c'è uno stemma non è politica, ma verità storica. In uno stemma si raccontano 7 secoli di storia. Grazie

Modificato da francesco77
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Ho appena avuto un comunicato stampa dalla famiglia Caracciolo di San Vito per i festeggiamenti di San Francesco Caracciolo patrono dei cuochi d'Italia. Il buon San Francesco Caracciolo, al secolo Ascanio Caracciolo, nacque a Villa Santa Maria (Chieti) nel 1563, visse a lungo a Napoli e morì ad Agnone (Isernia) nel 1608, fu canonizzato da Pio VII nel 1807 e nel 1843 venne proclamato compatrono della città di Napoli http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Caracciolo_(santo) .

I relativi documenti inerenti ai festeggiamenti e cerimoniali partenopei del 1843 li ho consultati di persona qualche settimana fà nell'Archivio Storico del Tesoro di san Gennaro a Napoli durante alcune mie ricerche.

In quell'occasione venne coniata nella zecca di Napoli una bella medaglia del diametro di mm. 43,3 firmata dall'incisore Vincenzo Catenacci, di questa medaglia non vi è alcuna notizia negli archivi.

Ecco il link inerente alla monografia sulle medaglie dei compatroni di Napoli dell'800. http://www.ilportaledelsud.org/compatroni.htm Come vedete la medaglia del Caracciolo apparve prima di allora nel 1882 nella coll. Fusco al numero 3660 del catalogo (130 anni prima dell'articolo di PN). Dopo la pubblicazione un signore mi ha gentilmente contattato mettendo a mia disposizione la foto della medaglia mai vista ed è poi stata illustrata in un'addenda. Eccola ...... http://www.panorama-numismatico.com/la-medaglia-per-san-francesco-caracciolo-patrono-di-napoli/

Nel prossimo post le locandine della manifestazione.

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Programma per i festeggiamenti di san Francesco Caracciolo (Teano-Caserta 17-21 ottobre 2013)

Comunicato Stampa, Napoli 7 ottobre 2013

Teano incontra San Francesco Caracciolo

Patrono dei Cuochi d'Italia

Letture teatralizzate, cacce al tesoro, mostre, incontri e banchetti
per celebrare il fondatore dei Caracciolini a 450 anni dalla nascita

Da giovedì 17 a lunedì 21 ottobre, cinque grandi giornate di festa animeranno la città di Teano, nota ai più per le vicende legate all'Unità d'Italia ma intrinsecamente legata a San Francesco Caracciolo (1563-1608), figlio di Don Ferrante Caracciolo, signore di Villa Santa Maria (oggi in provincia di Chieti - Abruzzo) e di Isabella Barattucci, nobildonna teanese che lo educò alla fede.

Secondo la tradizione orale, la famiglia Caracciolo di Villa, alla quale apparteneva San Francesco, al secolo Ascanio, fondò la prima vera "scuola gastronomica" grazie alla quale i ragazzi più virtuosi venivano segnalati alle famiglie nobili di Napoli, facendo nascere così la moderna arte culinaria.

Al ricordo e alla volontà di proseguire l'opera di San Francesco Caracciolo sono dedicati gli appuntamenti celebrativi, a partire da Giovedì 17, giornata di apertura in memoria di Isabella Barattucci con l'inaugurazione della Mostra sull'arte del ricamo, un Convegno sull'espressione femminile nell'arte nel quale interverranno il Prof. Giulio Sodano, il Prof. Lucio Imbriglio e la D.ssa Maria Assunta De Felice e una cena presso l'IPSSAR di Teano a cura dell'Associazione Cuochi Caserta e del locale Istituto Alberghiero. Venerdì 18 sarà invece la volta dell'incontro con gli Istituti Alberghieri di Vairano Scalo e Teano. Scopo dell’incontro è far scoprire ai giovani aspiranti cuochi la funzione “etico-sociale” della professione che hanno deciso di intraprendere e per la quale si stanno formando e, a tal fine, i Caracciolini, attraverso la loro Cooperativa Sociale “Con la mano del cuore” stanno promuovendo il Concorso “Con la mano del cuore”, nel quale gli allievi degli Istituti Alberghieri dovranno studiare e realizzare un menù per una mensa di ospedale / reparto bambini. In serata poi un nuovo "banchetto caracciolino" allieterà i presenti all'IPSSAR di Vairano Scalo anch’esso per l’occasione coadiuvato dall’Associazione Cuochi Caserta. Sabato 19 l'appuntamento è con Nicola Caracciolo, discendente del Santo e attivo nell'Associazione dei Laici Caracciolini, che coordina i festeggiamenti in collaborazione con la Pro Loco Teanum Sidicinum. Sarà lui infatti a introdurre al I Circolo Didattico di Teano la lettura teatralizzata del libro "Un Santo tra i fornelli" di cui è autore e che è illustrato da sua nipote, la piccola Mafalda Piegaia. Il libro si giova dell'introduzione del Padre Generale dei Chierici Regolari Minori (Caracciolini), Raffaele Mandolesi. Al termine della lettura, i ragazzi dell’Istituto Alberghiero di Teano faranno trovare ai piccoli ospiti dei dolci e potranno raccontare il loro mestiere di “cuochi”. Nel pomeriggio del Sabato si svolgerà invece il Convegno "Tra terra e cielo: impegni sociali e carismi nell'opera di San Francesco Caracciolo e dei Caracciolini" a cura dell’Associazione "Erchemperto", al quale interverranno, tra gli altri, il Prof. Ulderico Parente, Sabina Martusciello e Maria Dolores Morelli, docenti promotori del progetto Ali-ment-azione del Dipartimento di Architettura della Seconda Università degli Studi di Napoli con sede ad Aversa. Con loro sarà presente lo Chef Salvatore Genovese e Padre Nello Morrea, già Preposito generale dell'Ordine dei Caracciolini. è bene ricordare che l'Ordine si pone come missione quella di offrire servizio "agli ultimi fra gli ultimi" come fece sin dai suoi primi passi a Napoli, con l'Ospedale degli Incurabili.

Domenica 20 sarà poi la volta della festa per l'apposizione della targa commemorativa dell'evento in corso Vittorio Emanuele (verso Piazza del Duomo), sulla facciata dell'antico palazzo Barattucci, appartenente alla famiglia materna di San Francesco. Nel pomeriggio, avrà luogo la Caccia al Tesoro nel centro storico sui temi della cucina e dei prodotti del territorio organizzata dai giovani di Azione Cattolica Teano, con il coordinamento progettuale di AssoProBecu (Associazione Nazionale Professionisti Beni Culturali) e Itinerando Servizi. I festeggiamenti si chiuderanno Lunedì 21 alle ore 10,00 con una solenne celebrazione in Cattedrale alla quale sono invitati tutti gli istituti alberghieri della Provincia di Caserta, allievi e docenti rigorosamente in divisa da cuoco.

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Non volevo intervenire, perché già in passato ho avuto diverbi con qualcuno, ma mi trovo in obbligo morale di farlo. Qui si confonde fortemente la storia con la politica. E soprattutto si confonde la verità storica con quella favoletta riportata nei libri di scuola. Il Numismatico con la N maiuscola dovrebbe prima acculturarsi sulla Storia, sempre con la S maiuscola, e poi avvicinarsi alle monete del periodo. Se su una moneta c'è uno stemma non è politica, ma verità storica. In uno stemma si raccontano 7 secoli di storia. Grazie

Un esempio calzante della tipologia di interventi tagliati su misura per funzionare da detonatore.

Parlare di avvenimenti storici, anche controversi, anche in modo non convenzionale, è fare storia. La sezione adatta esiste anche su questo forum, e si chiama "Storia e Archeologia".

Pubblicizzare eventi la cui finalità, qui e ora, è di accreditare una specifica visione dei fatti storici, esattamente coincidente con quella propagandata da un noto movimento politico attivo qui e ora, è fare politica.

Proviamo a sostituire, in uno qualsiasi dei messaggi sopra riportati, la parola borbonico con la parola fascista (nessun paragone implicato): qualcuno ha dei dubbi sul fatto che si tratterebbe di un messaggio politico ?

Non sono io, evidentemente, che faccio confusione.

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Uno stemma è storia e non politica? D'accordissimo; nulla da eccepire. Il movimento neo-borbonico fa storia e non politica? Per nulla d'accordo. L'Unione Italiana Monarchica faceva storia e non politica? No.

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Mi sembra proprio una sterile polemica. Non ho conosciuto finora nessun simpatizzante borbonico che vorrebbe che tornasse il regno delle 2 sicilie. Ma vi rendete conto? Siamo nel 2013 e ancora pensiamo a queste cose? Io credo che che tutti ipopoli hanno diritto di ricordare le proprie origini, ma di qui a pensare di ritornare indietro è una follia. Io non mi sento italiano e nemmeno napoletano, ma cittadino europeo si. Così la penso. Scusate lo sfogo.

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Uno stemma è storia e non politica? D'accordissimo; nulla da eccepire. Il movimento neo-borbonico fa storia e non politica? Per nulla d'accordo. L'Unione Italiana Monarchica faceva storia e non politica? No.

Nessun problema nei contenuti in sè (a parte che l'odio che traspare nei confronti di Garibaldi può facilmente rinfocolare l'odio per i Borbone e si scadrebbe, per forza, nella diatriba politica). Il fatto è che più che una diatriba fra Borbone e Savoia, si rischia la polemica fra monarchici e repubblicani, fra unitari e secessionisti (non mi riferisco tanto a chi scrive qui, ma ai movimenti di riferimento). Ti ricordo che le discussioni che abbiano avuto non erano affatto fra borbonici e sabaudi perchè io sono repubblicano ed unitario (per tutta l'Europa, figurarsi d'Italia) antisabaudo, come antiborbonico, quindi...

Infine, pavento il rischio che si voglia dare un'immagine dei meridionali come naturalmente filobotrbonici... beh, non è così. Ho sangue pugliese e continuo ad essere contento dell'Unità d'Italia, del regime repubblicano e sogno un'Unione di POPOLI sempre più ampia. Parere mio, legittimo come quelli altrui ma, comunque, parere di Europeo, Italiano, parzialmente meridonale.

Ciao lucky luke, ti chiederei a titolo di cortesia di evitare di fare chiari riferimenti a fatti politici e a vari discorsi affini. La politica non ci interessa. Vedo che è già il secondo intervento che scrivi (anche se off topic) e per tanto ti ringrazio dell'attenzione che dedichi a questa sezione e dei contributi che dai per l'incremento del numero dei post. :good:

Grazie

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Scusate, io non conosco il movimento neo borbonico ecc... Sono appassionato del regno delle due sicilie come terra di origine paterna... Ma mi chiedo: perchè estremizzare e paragonare il movimento neo borbonico con il fascismo?!?!? Non so se questi movimenti siano contro l'unità d'italia... Anche io mi sento di dire che nessuno qui sia contro l'unità... E' chiaro che comunque in una sezione che parla di regno delle due sicilie, si parli di regno delle due sicilie e borbone. Quanto alle foto della rievocazione ecc... Anche vicino a casa mia ci sono delle rievocazioni di Matilde di Canossa, l'incoronazione ogni anno... Ma questo non vuol dire che si voglia sottrarre questi territori all'italia o ritornare al regno Matildico... E' una semplice riscoperta delle proprie origini!! Trovo tutta la polemica montata un po' sterile... Sarei io il primo a protestare se vedessi degli estremismi da qualunque parte vengano o inni alla divisione dell'Italia che sebbene unificata forse malamente va conservata così unica ed indivisibile...

Scusate lo sfogo...

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Ciao lucky luke, ti chiederei a titolo di cortesia di evitare di fare chiari riferimenti a fatti politici e a vari discorsi affini. La politica non ci interessa. Vedo che è già il secondo intervento che scrivi (anche se off topic) e per tanto ti ringrazio dell'attenzione che dedichi a questa sezione e dei contributi che dai per l'incremento del numero dei post. :good:

Grazie

Le parti che hai sottolinenato sono le meno politiche in assoluto, però :D Definirsi europeo, italiano e parzialmente meridonale rispecchia solo le mie origini geografiche. Dire che un partito fa politica è lapalissiano, questo sì, ma non è politica, semplice logica

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Faccio questo intervento per il solo motivo di chiederVi di Riflettere.........così facendo si stanno solo imbrattando le mura di un "Bel Palazzo"

Qualcuno a deciso di iniziare una partita ...... e Voi state giocando !!!

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Guest utente3487

Quello che è stato è stato. L'Italia è oggi unita. Comunque siano andate le cose rispettiamo tutti coloro che sono caduti credendo in un ideale, giusto o sbagliato che sia.

Ma saranno mai maturi i giorni per una riconciliazione nazionale?

Nel 1860 Genova restituì a Pisa le catene del porto pisano che aveva razziato secoli prima. Un significato altamente simbolico. Non ci ha insegnato nulla?

Comunque siano andate le cose nel nostro passato oggi abbiamo delle testimonianze numismatiche degli stati preunitari che tutto il mondo probabilmente ci invidia. Teniamoci questo tesoro e parliamone numismaticamente.

Il resto...sono solo parole perse nel vento....

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Buona Sera.

Secondo il mio modesto parere prima di confrontare il movimento neo Borbonico con quello partito fascista bisognerebbe documentasi, il primo un partito totalitario, il secondo non é neppure un partito figurarsi totalitario, esso cerca, con grandissima difficoltà, di descrivere cosa era il sud prima del 1861, cercando cosi di accendere la speranza che questa situazione in cui riversa il nostro sud possa cambiare, il neo Borboni non vogliono la separazione dall' Italia, forse quello che chiedono é l'italia diventi come la Germania cioè uno stato federale, ma prima di fare questo chiedono di fare i conti, vediamo quello che aveva il sud prima dell'unità ( vi é una somma di quasi 2000 mil di euro ) quello che che in questi 150 anni e stato speso il resto c'é lo ridate ed ognuno si gestisce per i fatti suoi, lasciando però l'utilizzo delle materie prime alla regione di competenza e con essi le spese é i ricavi (mi viene in mente i pozzi di petrolio di Gela gestita da una famosa famiglia milanese ) . Questo é per quello che ne ho capito io il movimento neo Borbonico, loro cercano con documenti alla mano di dimostrare che l' unità d'italia cosi come fu fatta fu fatta a discapito del sud, e che da allora non siamo riusciti più a rialzarci il bello é che non se ne può neppure parlare, perché senno si viene additati come sovversivi o politicizzanti , per come la penso io parlare di politica vuol dire vota questo partito piuttosto che quell'altro, mentre qui si cerca di raccontare la storia cosi come i documenti ( che vengono sempre menzionati ) é realmente andata, e come se oggi nei libri si leggesse che le 5 giornate di Milano non sono mai esistite, ed un gruppo di persone cercassero di dire che quello che vi é scritto nei libri e solo una grande fandonia, non penso che questo potrebbe essere paragonato a far politica, ma più tosto la ricerca della verità dei fatti, dovere morale che ogni uno di noi dovrebbe avere, indifferentemente dalla sua provenienza geografica.

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Guest utente3487

Quello che è stato è stato. L'Italia è oggi unita. Comunque siano andate le cose rispettiamo tutti coloro che sono caduti credendo in un ideale, giusto o sbagliato che sia.

Ma saranno mai maturi i giorni per una riconciliazione nazionale?

Nel 1860 Genova restituì a Pisa le catene del porto pisano che aveva razziato secoli prima. Un significato altamente simbolico. Non ci ha insegnato nulla?

Comunque siano andate le cose nel nostro passato oggi abbiamo delle testimonianze numismatiche degli stati preunitari che tutto il mondo probabilmente ci invidia. Teniamoci questo tesoro e parliamone numismaticamente.

Il resto...sono solo parole perse nel vento....

Ma proprio non volete saperne eh?

Riconciliazione nazionale...onoriamo una volta per tutte tutti coloro che sono caduti credendo in un ideale. Era sbagliato? Non importa. Quello che è stato è stato. Non si cambia il passato. Serva di lezione per non ricadere negli stessi errori...

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Tutto quello che volete, avete ragione..La questione secondo me è una sola..Perchè in primis noi meridionali ed anche poi tutti gli italiani dobbiamo vivere con questa ignoranza storica? Nella mia città si onorano i caduti Garibaldini della battaglia del Volturno del 1° Ottobre 1860, vabbene nulla in contrario, ma per i nostri caduti, i nostri padri, non si spende neanche una parola. Ora io non dico che voglio tornare con la monarchia borbonica perchè può tranquillamente essere che nel corso degli anni saremmo potuti stare anche peggio di ora, voglio difendere semplicemente la realtà storica..è mai possibile che nel 2013 devo ancora discutere con i miei vari professori in classe perchè affermano ancora che il meridione fosse molto più arretrato del nord prima dell'unità? Non facciamo politica, difendiamo e onoriamo semplicemente le nostre gloriose origini come credo facciano tutti i popoli..

L'Italia è stata fatta, non so se gli italiani siano riusciti a farli, ma comunque sia io oggi mi sento Italiano sia chiaro eh..

Gaetano

Modificato da ermejoromanista
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Prima di sparare a zero, per favore, rileggete bene quello che ha scritto Paleologo, che non è quello che sta dicendo qualcuno.

Se, poi, vogliamo sempre cadere nel ridare quanto è stato tolto e fare i conti... vivo a Genova, potrebbero tornare commesse navali, acciaierie, compagnie petrolifere; interessante... Bah, io guardo avanti e per me avanti è Europa non Genova, Reggio, Bari.

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Onorare i caduti, invece, può sempre avere un senso, nonostante io sia pacifista ed antimilitarista. Le guerre ci sono state, dei ragazzi sono morti; ricordarli non è mai un male.

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Ma proprio non volete saperne eh?

Riconciliazione nazionale...onoriamo una volta per tutte tutti coloro che sono caduti credendo in un ideale. Era sbagliato? Non importa. Quello che è stato è stato. Non si cambia il passato. Serva di lezione per non ricadere negli stessi errori...

Si ma guarda che io sono riconciliato con tutti, figurati, basta che sui libri vi sia scritto la verità comprovata quale esse sia

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riconciliazione nazionale...

In Canada, anglofoni e francofoni commemorano insieme i caduti della guerra dei sette anni.

A Waterloo, Wellington impose la pena di morte contro chi derubava i cadaveri dei caduti francesi (altri tempi, ma un segno di rispetto nei confronti di chi aveva perso la vita, anche se nemico).

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Facile parlare quando si ha il posto di lavoro tranquillo e non si conoscono ( o minimizzare o peggio ancora colpevolizzare) le reali condizioni di una parte del popolo, che male c'é a sperare che qualcosa cambi, magari soltanto con la consapevolezza della verità storica.

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