Considerazione su monete di Claudio Gotico

30 Novembre, 2011

Buonasera

Volevo chiedere pareri riguardo a queste particolari monete di Claudio II

Emissione con il rovescio di Consacrazione ed al dritto busto radiato con legenda corta IMP CLAVDIVS AVG. Alcuni testi attribuiscono queste emissioni a zecche galliche barbariche. Io sono più propenso a pensare che non tutte siano cosiddette imitative, ma in parte siano state coniate dopo la chiusura della zecca di Roma da parte degli stessi monetieri “esiliati”. Nello specifico infatti la moneta tanto barbarica non sembra sia per il peso 2,8 grammi e sia per lo stile, che mi sembra abbastanza in linea con quello della zecca urbica.

Altra ipotesi è che potrebbe trattarsi di un errore di accoppiamento di conii perpetrato all’interno della zecca ancora operante prima della sua chiusura.

Ma in ogni caso non la considererei una moneta imitativa.

Cosa ne pensate?

La seconda moneta invece è un antoniano della 2 emissione per Roma con rovescio MARS VLTOR. Nello specifico senza segno di officina, ma di produzione della VIII officina.

La particolarità è che pesa 6,6 grammi diam 25 vs una media della zecca di Roma di 2,80 grammi (campione di circa 270 monete del mio DB) e in particolare di una media di circa 3 grammi della 2a emissione.

Alcuni ipotesi tendono a spiegare questa differenza di peso con l’esistenza di un potenziale doppio antoniniano.

Ora sul campione da me esaminato le monete superiori a 5 grammi sono 16 di cui 12 inferiore ai 6 grammi così ripartite (6 milano – che mediamente ha coniato ad un ponderale più alto-, 5 Cizico, 4 Roma, 1 Siscia)e di fatto rappresentano complessivamente l’0,8% del campione. Quelle superiori a 6 grammi rappresentano lo 0,2% del campione.

Ritengo quindi che sia da escludere la presenza di un nominale doppio in considerazione della esiguità % delle monete superiori ai 5 grammi riscontrate, mentre potrebbe essere più plausile che tali monete siano state coniate in occasione di eventi particolari, considerando che mediamente sembrano maggiormente curate nello stile rispetto ad altre.

Voi che ne pensate?

f.

I miei Circoli · 30 Novembre, 2011

Ciao Flavio Bo,

Emissione con il rovescio di Consacrazione ed al dritto busto radiato con legenda corta IMP CLAVDIVS AVG. Alcuni testi attribuiscono queste emissioni a zecche galliche barbariche. Io sono più propenso a pensare che non tutte siano cosiddette imitative, ma in parte siano state coniate dopo la chiusura della zecca di Roma da parte degli stessi monetieri “esiliati”. Nello specifico infatti la moneta tanto barbarica non sembra sia per il peso 2,8 grammi e sia per lo stile, che mi sembra abbastanza in linea con quello della zecca urbica.

Altra ipotesi è che potrebbe trattarsi di un errore di accoppiamento di conii perpetrato all’interno della zecca ancora operante prima della sua chiusura.

Ma in ogni caso non la considererei una moneta imitativa.

Cosa ne pensate?

A mio modesto avviso hai perfettamente ragione, lo stile ritrattistico e il peso dovrebbe indicare una dei "monetieri" e del Monetarium bellum. Sono in genere leggermente più piccole delle emissioni "centrali".

La seconda moneta invece è un antoniano della 2 emissione per Roma con rovescio MARS VLTOR. Nello specifico senza segno di officina, ma di produzione della VIII officina.

La particolarità è che pesa 6,6 grammi diam 25 vs una media della zecca di Roma di 2,80 grammi (campione di circa 270 monete del mio DB) e in particolare di una media di circa 3 grammi della 2a emissione.

Alcuni ipotesi tendono a spiegare questa differenza di peso con l’esistenza di un potenziale doppio antoniniano.

Ora sul campione da me esaminato le monete superiori a 5 grammi sono 16 di cui 12 inferiore ai 6 grammi così ripartite (6 milano – che mediamente ha coniato ad un ponderale più alto-, 5 Cizico, 4 Roma, 1 Siscia)e di fatto rappresentano complessivamente l’0,8% del campione. Quelle superiori a 6 grammi rappresentano lo 0,2% del campione.

Ritengo quindi che sia da escludere la presenza di un nominale doppio in considerazione della esiguità % delle monete superiori ai 5 grammi riscontrate, mentre potrebbe essere più plausile che tali monete siano state coniate in occasione di eventi particolari, considerando che mediamente sembrano maggiormente curate nello stile rispetto ad altre.

Questa è la prima volta che sento di monete di tale diametro e peso riferibili a Claudio II. Sul discorso "doppio nominale" ripongo le tue stesse perplessità. Mi parebbe più verosimile che si tratti di emissioni particolari, diciamo "commemorative". Ma è solo un'opinione personale...

Ciao

Illyricum

:)

Modificato 30 Novembre, 2011 da Illyricum65

I miei Circoli · 30 Novembre, 2011

DE GREGE EPICURI

Anche a me la prima non sembra imitativa (come peso, immagini, legenda); fra l'altro, non ho mai visto imitative "Consecratio", che sono piuttosto numerose, con la titolatura al D in caso nominativo. Non so se sia possibile attribuirla ai monetieri "aventiniani" durante la Guerra della Zecca, ma sicuramente si può pensare che sia un ibrido.

Non ho mai visto invece monete particolarmente pesanti di Claudio 2°, ma se ne è già parlato qui nel Forum.

30 Novembre, 2011

Grazie per i pareri che in qualche modo confermamo le mie ipotesi, allego per completezza altri esempi di monete di Claudio over-weight 6 grammi della zecca di Roma:

moneta 1)

2a emissione - Officina VII - Tipo Genivs EXERCI - Peso 6,65 (Triton X lotto 739)

moneta 2)

4a emissione - Officina XI- Tipo SECVRIT AVG - Peso 6,27 (CNG 04/2009)

moneta 3)

3a emissione - Officina V- Tipo VIRTVS AVG - Peso 7,00 (EBAY uk 10/2011) - su questa ho qualche dubbio non misembra di grande modulo anche se dalla foro sempra di spessore, il peso è ovviamente quello dichiarato dal venditore.

moneta 3)

3a emissione - Officina VII - Tipo GENIVS EXERCI - Peso 5,80 (CGB Monnais 21 - 2004 )

f.