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Inviato

il titolo, seppur generico, riguarda soprattutto le emissioni recenti e facilmente reperibili, in quanto sono l'ambito in cui io ho notato maggiormente ciò che sto per dirvi. Voglio inoltre sentire molti pareri di amici Eurocollezionisti, per questo ho postato qui questo mio intervento.

il periodo più bello di un collezionista secondo me sono gli "albori", quando una certa monetazione ci prende e non riusciamo a smettere di pensarci. Quando iniziamo ad acquistare i primi pezzi (a prezzi accessibili) e restiamo colpiti, ci sentiamo importanti nel possedere qualcosa, anche di valore esiguo, che molti non hanno o ignorano.

Personalmente ho iniziato con le monete del Regno d'Italia, ma l'Euro è stata la monetazione che mi ha fatto gustare maggiormente i suoi "albori"; raccogliendo monete che mancavano mentre lavoravo in edicola (nell'ormai lontano 2008), documentandomi in Internet e vedendo (rimanendo spesso sbalordito) le prime monete amate "dal vivo" nei mercatini. L'incontro con una moneta, la quale prima di quel momento si è sempre vista a distanza o in fotografie, è sempre un qualcosa di coinvolgente :)

Mi colpiva il fatto che oltre alle monete in Euro più comuni, come quelle italiane, ce n'erano tante altre, spesso mai viste prima. Tutto un mondo nuovo si apriva, ed ecco perchè nel collezionare prediligo i mini-Stati ed emissioni comunque diverse dal solito :)

Poi, con il passare del tempo, la cosa non mi è più stata nuova; le mie conoscenze in materia sono aumentate, ho potuto visitare più mercatini e qualche Convegno, ho ampliato la collezione e mi sono pure abbonato alle emissioni di Stati a cui prima ambivo.

è sparito quindi in me il senso di novità, del mondo nuovo, del fascino iniziale. Non è però scomparsa e non scomparirà la passione, l'attesa di un'emissione. Dopo l'attesissimo inserimento nelle liste numismatiche del Vaticano (per cui ho atteso due anni, inviando in media per tutto quel periodo una e-mail al mese) ho esultato, ma penso avrei esultato ancora di più se fosse avvenuto nei primi mesi di collezionismo :)

Ogni volta che ricevo un modulo numismatico da quel piccolo Stato penso a quanto desideravo ciò. Non cado mai nell'abitudine e nell'insensibilità, ma sono certo che in passato la sensazione sarebbe stata più intensa.

Ho provato di recente ancora una volta la sensazione iniziale: mi è successo con il collezionismo di francobolli contemporanei, intrapreso assieme a quello delle monete dalla mia ragazza.

Come ho già scritto sul Forum, l'aiuto spesso in quest'ambito: frequentando con lei commercianti e qualche Convegno, avendola aiutata nell'inserimento nelle liste filateliche del Vaticano e di San Marino e consigliandole come comportarsi negli acquisti, sapendo purtroppo come gira il mercato dei prodotti di collezionismo.

Sebbene compro pochissimi francobolli per me (preferisco appunto limitarmi ad essere "spettatore" degli acquisti filatelici della mia ragazza) ho provato di nuovo quell'euforia degli "albori" che all'inizio della discussione indicavo: il desiderio di vedere dal vivo un francobollo (anche di valore esiguo) visto solamente sul catalogo, un mondo tutto nuovo (buste primo giorno, folders, tessere filateliche, annulli...) e la voglia di sperimentare magari qualche affrancatura particolare, come la cartolina che mi sono auto-inviato dal Vaticano, le cartoline che ci siamo spediti a vicenda quando siamo stati a San Marino (con i relativi francobolli validi solo in quello Stato) e al recente Convegno di Bologna, affrancandola con un francobollo per noi "simpatico" acquistato al facciale allo stand delle Poste italiane.

Tutto questo chilometrico intervento per analizzare meglio la questione: la poca conoscenza rende più felici?

Meglio conoscere poco di un tipo di collezionismo per poi accontentarsi e viverlo felici e alla leggera o meglio diventarne molto esperti per poi rischiare di finire nell'abitudine o nella mancanza di segreti o stimoli in materia? Meglio cercare una "via di mezzo"?

Voi cosa ne pensate? :)


Inviato

qualcuno prima di me deve aver detto: la felicità non è altro che una scelta consapevole ;)


Inviato

La conoscenza, in generale, mi rende felice. Diciamo che è la novità, non l'ignoranza ad affascinarci. :)


Inviato

Non sposo questa teoria! Ma in parte è vero, che a volte le persone più ignoranti, sono anche le più felici.rolleyes.gif

Awards

Inviato

La conoscenza, in generale, mi rende felice. Diciamo che è la novità, non l'ignoranza ad affascinarci. :)

Giusto :) forse qui sta il punto.

Io parlo di chi sa il valore di ciò che acquista o vorrebbe e, sebbene sia esiguo, è comunque felice e soddisfatto perchè ciò rappresenta comunque una novità :)

Non parlo quindi di ignoranza, ma di semplice stupore positivo :)


Inviato (modificato)

La conoscenza, in generale, mi rende felice. Diciamo che è la novità, non l'ignoranza ad affascinarci. :)

Giusto :) forse qui sta il punto.

Io parlo di chi sa il valore di ciò che acquista o vorrebbe e, sebbene sia esiguo, è comunque felice e soddisfatto perchè ciò rappresenta comunque una novità :)

Non parlo quindi di ignoranza, ma di semplice stupore positivo :)

Ma è normale che lo stupore iniziale si perde col tempo,(esempio: l'entusiasmo che hai quando vai a ritirare la macchina nuova passa col tempo), questo vale per tutto, non solo per le monete.

Questo fenomeno si chiama "assuefazione"wink.gif

Mentre invece la "poca conscenza" ( come riportato sul titolo di questo post) si traduce in "ignoranza"cool.gif.

Modificato da Euripe
Awards

Inviato

Ciao TM_NPZ ! Abbi fede nei sapienti.....

FELICITA' E' CONOSCERE (ღρяιи¢єѕѕ ιи ωσи∂єяℓαи∂ღ ) diceva Platone.

Con questo potrai capire perche' siamo circondati da infelici ....:)


Inviato (modificato)

Non sposo questa teoria! Ma in parte è vero, che a volte le persone più ignoranti, sono anche le più felici.rolleyes.gif

il problema é che IGNORANDOLO...non se ne rendono conto! e quindi non sanno la fortuna che hanno.

le persone più IGNORANTI...sono più felici SOLO agli occhi dei meno ignoranti...tutto lì...

(a mio modestissimo parere)

S.B.

Modificato da superbubu

Inviato (modificato)

SCUSATE:

post non completo.

chiedo allo staff di cancellare.

grazie!

Modificato da DanPao

Inviato

Anch'io sono d'accordo con voi.

L'entusiasmo iniziale si affievolisce un pò con il tempo... forse anche perchè "crescendo", ci si accorge dei propri limiti materiali, e quindi la propria collezione non cresce di pari passo con la propria conoscenza...

credo. <_<


Inviato (modificato)

Sono pienamente d'accordo con il pensiero di luke_idk:

[...] Diciamo che è la novità, non l'ignoranza ad affascinarci. :)

Un collezionista agli albori è felice perché tutto ciò che vede è nuovo: ogni oggetto, a prescindere dalla collezione intrapresa, rappresenta una novità. Agli inizi il collezionista viene sopraffatto dalla voglia di acquistare tutto ciò che vede e che è inerente alla propria collezione facendo molte volte acquisti sbagliati dettati dalla fretta di volere un determinato prezzo e la poca esperienza sullo stesso. La novità si traduce non solo nel vedere dal vivo pezzi che non si erano mai visti prima ma anche (e soprattutto) nel vedere dal vivo pezzi che si erano visti su riviste o su Internet e che quindi si era avuto il tempo di desiderare. :D

Come giustamente detto da luke_idk, sono la novità e la conoscenza ad affascinare, non l'ignoranza. Chiunque si appassioni verso qualsiasi cosa, ha come desiderio primario quello di conoscere il mondo che si accinge ad esplorare e conoscerne gli elementi che lo compongono (ossia gli oggetti della collezione). Accanto al desiderio di possedere determinati pezzi, credo che la maggior parte dei collezionisti desideri anche conoscere sempre di più e diventare esperti nel proprio campo, in particolar modo se poi vi è la possibilità di confrontarsi e di scambiarsi informazioni con altri appassionati, esattamente come facciamo noi qui sul Forum. :)

Modificato da sagida

Inviato (modificato)

a mio modo di vedere c'è una netta distinzione da fare innanzitutto tra Collezionismo e Numismatica

Chi sorpassa la frontiera del semplice collezionismo e si appassiona anche di numismatica

(cioè "studia" le monetazioni , i periodi storici ed i personaggi che hanno coniato le monete,

le zecche , le leggi in vigore all'epoca delle emissioni , le tradizioni monetali , etc etc)

allora ha "ambizioni" diverse e soprattutto non è limitato alla poca conoscenza che ha magari di una sola monetazione

E' logico che chi conosce poco, si accontenta di collezionare cio' che conosce , e va da' se' che

quindi sente meno il desiderio di avere in collezione sempre ed in continuazione nuove monete per

arricchire la propria collezione.

Inserire una moneta in collezione è ogni volta anche un arricchimento culturale .

In definitiva per me è cosi' : la "poca conoscenza" , alias ignoranza intesa nel senso letterale del termine, non rende felici

Modificato da AndreaMCMLXXVIII

Inviato

Io non direi tanto che la poca conoscenza rende più felici.

Parlando di monete, se la poca conoscenza è data dalla novità, è normale che ci sia molta euforia e voglia di vedere o scoprire le monete mai viste prima.

Quando la poca conoscenza è data dall'ignoranza, nel senso che si tengono fuori dalla conoscenza delle cose basilari (cosa che vedo accade spesso tra alcuni), allora è solo un peccato.

Tutto quando è alla nascita è più "positivo", forse per la voglia di scoperta, la novità o perchè non si conosce appieno la realtà (in questo caso è normale). Quando si conosce e si vedono i limiti che ci si può porre come collezionisti di certo non si perde la felicità di collezionare, ma ci si indirizza su qualcosa. E' ovvio che se prima si poteva avere "l'illusione" di possedere tutto quanto si vedeva, ora si ha la reale visione.

A tutti piacerebbe avere tutto quanto si vuole, bisogna però darsi una dimensione, perchè avere tutto non è possibile per tutti.

Io sono veramente contento di ciò che colleziono, lo sono sempre, come tutti i collezionisti.

Penso questo, nessuno ha perso la felicità, la vive solo in modo diverso.


Inviato

La conoscenza, in generale, mi rende felice. Diciamo che è la novità, non l'ignoranza ad affascinarci. :)

Quoto.


Inviato

Quando si intraprende una nuova collezione è la novità che ci affascina, ci spinge all'acquisto delle cose più disparate senza una logica precisa e ci porta, a prescindere dalla nostra età, a quegli errori "giovanili" che finiscono per colpire anche le nostre finanze.

Con il passare del tempo lo studio della materia ci aiuta non poco permettendoci di indirizzare la nostra collezione in modo più coerente, a conoscere il mercato, perchè anche i tempi di un acquisto sono importanti e la fretta per un collezionista è veramente una cattiva consigliera.

Solo conoscendo appieno la materia un collezionista potrà apprezzare a pieno i propri acquisti, in quanto il desiderio di possesso verrà sostituito dall'arrichimento culturale che ogni nuova moneta ci porta.


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