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DE GREGE EPICURI

Dopo che, nel dic. 333, Flavio Julio Costanzo (il più giovane fra i figli di Costantino) era stato elevato al rango di Cesare, fu dato un titolo anche ai due nipoti, figli di Delmazio (il fratellastro di Costantino). Mentre F.Jul. Delmazio fu nominato Cesare, a Flavio Annibaliano fu attribuito il singolare titolo di REX, con autorità su Armenia, Ponto e Cappadocia (335 d.C.) In questo modo, mentre il potere supremo era nelle mani di Costantino il Grande, unico Augusto, l'impero risultava suddiviso in 5 parti, rispettivamente controllate da Costantino 2°, Costanzo 2°, Costante, Delmazio ed Annibaliano. Ma non appena Costantino morì (22 maggio 337) i suoi figli si affrettarono a far piazza pulita dei loro due cugini, che vennero messi a morte all'inizio di settembre.

Si sa che appartenere alla famiglia del principe rappresentava un grave pericolo per la vita, specie al momento delle successioni; lo si era visto già nel 1° secolo, con i giulio-claudii. Appartenere al gruppo dei costantinidi non era meno pericoloso, come sperimentò per lunghi anni anche Giuliano 2°, sopravvissuto un po' per caso alla strage della sua famiglia, forse perchè era molto piccolo.

M.Attilio Levi, nella sua "Storia di Roma", aggiunge alcuni particolari interessanti. Sembra che la morte di Costantino, avvenuta a Nicomedia, sia stata tenuta segreta dai tre figli fino ai primi di settembre, per accordarsi sulla divisione dell'impero e liberarsi di eventuali "ostacoli". Quasti ultimi furono individuati nei due fratellastri di Costantino il Grande, Delmazio ed Annibaliano seniores (figli di Costanzo Cloro e Teodora), e nei due figli di Delmazio senior, cioè Delmazio e Annibaliano juniores. L'uccisione dei quattro avvenne a Costantinopoli nel corso di "disordini militari" organizzati, sembra, da Costanzo 2°.

Annibaliano quindi fu REX per circa due anni. Non ho trovato particolari notizie su questo periodo di regno.

Risultano coniate due monete: la prima è una siliqua, di cui non ho reperito neppure un'immagine; il peso sarebbe circa 3,4 g., con titolatura FL ANNIBALIANO REGI; al R. il fiume Eufrate sdraiato a sin., con un pesce ed un timone; in esergo CONS (C1, RIC 100).

La seconda è un AE 4, con identica titolatura al diritto. Al R il fiume Eufrate è verso dx, e regge uno scettro (ma io vedo soprattutto una pianta palustre); legenda: SECURITAS PUBLICA. All'esergo: CONSS (C 2, RIC 147). Il mio esemplare (bottino veronese) pesa 1,4 g. e misura 17 mm.

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Modificato da gpittini

Inviato (modificato)

Salve Gianfranco.

Complimenti per il bell'esemplare, di grande interesse storico e in buono stato di conservazione per il tipo.

In effetti di Annibaliano si sa pochissimo: figlio di Flavio Delmazio e nipote di Costantino I, fu educato a Tolosa dal retore Exuperio. Nel 335, Annibaliano sposò la figlia di Costantino, Costantina, e fu elevato al rango di nobilissimus. In occasione della preparazione della campagna militare di Costantino contro i Sasanidi (337), Annibaliano fu nominato Rex Regum et Ponticarum Gentium, "Re dei Re e delle Genti Pontiche". Tale titolo fa supporre che Costantino intendesse porre Annibaliano sul trono del Ponto, dopo la sconfitta dei Sasanidi. La campagna non ebbe luogo, in quanto Costantino morì nel maggio del 337, succeduto dai suoi tre figli. Annibaliano fu ucciso, assieme al fratello, nella purga che colpì i membri maschili della famiglia imperiale e che tolse di mezzo molti pretendenti al trono.

E' vero che dal punto di vista monetale sono note solo queste due tipologie: purtroppo, la foto non si trova facilmente.

Ho, però, la descrizione dell'AR siliqua:

D/ FL. ANNIBALIANO REGI, busto nudo, drappeggiato e corazzato a destra.

R/ FELICITAS PVBLICA, il Fiume, seminudo, coricato a sinistra, regge nella destra un pesce e nella sinistra un timone, in secondo piano un canneto; in esergo CONS.

Rif.: C. 1; RIC 100.

Rarità: R3.

Le monete di Annibaliano, emesse tutte a Costantinopoli, non ci restituiscono un ritratto veritiero e personale del regnante: esso è eseguito nello stile classicheggiante e giovanile del periodo costantiniano. Dalla sua immagine, però, spira un senso di giovanile freschezza che è favorita da un'incisione morbida e sfumata, quindi anche molto sensibile alla consunzione e all'usura.

Modificato da Caio Ottavio
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Inviato

Davvero interessanti sia la moneta di Annibaliano che le note storiche relative a questa figura storica tanto poco conosciuta. oo)

La fase conclusiva dell'impero di Costantino il Grande è stata segnata da colpi di scena che hanno sconfinato nel macabro. Già nel 326 il regno di Costantino venne offuscato da una tragedia domestica allorchè, sopraffatto dai sospetti di tradimento, l'imperatore ordinò che fossero messi a morte la moglie Fausta ed il proprio primogenito Crispo, figlio di Minervina con la quale probabilmente in precedenza era stato sposato. Crispo venne soffocato in un edificio termale a Pola, in Istria, mentre Fausta, non molto tempo dopo, incontrò la morte a Treviri.

Gli altri tre figli di Costantino I (Costantino II, Costanzo II e Costante I) vennero elevati al rango di Cesare rispettivamente nel 317, nel 323 e nel 333 e ciò significava che essi potevano accedere alla successione, mentre due nipoti dell'imperatore, Delmazio ed Annibaliano, ricevettero promozioni in vista della medesima possibilità. Da come si svolsero i fatti però, lo notiamo con molta chiarezza in questa discussione, l'idea che i cinque giovani potessero governare tenendosi in rapporti amichevoli si dimostrò del tutto errata.

Enrico :)

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