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Inviato

Buonasera Picchio, trovo che l'esemplare della zecca di Roma ha un fascino tutto suo, quasi magico, complimenti per lo stupendo esemplare ma soprattutto complimenti per la Sua cultura che riesce a trasmetterci assieme a tante utli nozioni anche tante emozioni

Semplicemente Grazie

Roberto


Inviato

Sono noioso, perchè sono noioso e non manca di ripetermelo anche mia moglie, non mi stancherò mai di dire che le monete devono piacere, piacere e basta, la conservazione non è l'elemento fondamentale, o meglio non è l'unica variabile da tenere presente; io valuto la patina, il modulo, la centratura, l'usura uniforme ed altre piccole cose cui non vi voglio tediare.

Il 20 franchi 1815 non è uno spettacolo, ma è stato coniato nei 100 giorni, al tramonto dell'epopea napoleonica, nella capitale dell'Impero con i russi, i prussiani e gli austriaci alle porte pronti a fagocitare la città; è una moneta che ha i suoi difetti, il bordo, i segni nel campo, non è fenomenale, ma a "me mi ci piace".

I 20 franchi per Parigi, più di altre zecche hanno sovente strappi di conio al bordo, possiamo definirla una peculiarità negativa di queste estrazioni; nel totale sicuramente esistono esemplari senza questo difetto, non mi interessano, o meglio non sono disposto a pagare l'agio per evitarmi il fastidio di non godere della magnifica vista di questi strappi !

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Inviato

Condivido il pensiero di Picchio: le monete devono piacere.

E le sue (oltre al 1810 U "soffiatomi" da Dimitrios) mi piacciono molto; anche il 1815, che mi pare ad un ottimo livello (qSPL/SPL? Bisognerebbe averlo in mano). I minimi graffietti nel campo del R potrebbero essere di conio.

Concordo anche sulla sua disamina in materia di strappi di conio.

Io ho parlato di "bordi deturpati" (è una definizione presa a prestito dal Gigante), ma, nel caso di specie, è effettivamente più giusto definirli "strappi", perché di questo si tratta.

Gli strappi sono comunissimi (praticamente la regola) nei 20 Lire di Napoleone coniati a Milano. Lo sono un po' meno, ma, in ogni caso, li si rinvengono spesso anche sui 20 franchi, specie se coniati a Parigi.

Ne ho visti diversi, comunque, anche sui 20 franchi delle tre zecche Italiane.

Il tutto non senza dimenticare i bordi dei 20 lire di Murat...


Inviato

... Gli strappi sono comunissimi (praticamente la regola) nei 20 Lire di Napoleone coniati a Milano. Lo sono un po' meno, ma, in ogni caso, li si rinvengono spesso anche sui 20 franchi, specie se coniati a Parigi.

Ne ho visti diversi, comunque, anche sui 20 franchi delle tre zecche Italiane.

Il tutto non senza dimenticare i bordi dei 20 lire di Murat...

Le 20 lire 1808 coniate a Milano, hanno migliore qualità rispetto ai 20 Franchi di Parigi, probabilmente per una minor produzione.

In questo caso, ad esempio si notano delle impurità di metallo sul tondello; difetto frequente, come frequentemente compare il bordo "martellato" data la pressione della legenda sul bordo in incuso che tende a gonfiare il taglio generando una sorta di ondulazione del ciglio.


Inviato

E' si presente qualche strappo nello stemma, ma non così marcati come sui conii francesi.


Inviato

Carissimo Picchio.

Bellissima moneta!

Ti ringrazio anche per il chiarimento. Ho sempre ritenuto che il "bordo deturpato" dei 20 lire di Napoleone coniati a Milano non fosse altro che il risultato dei noti strappi di conio.

Approfitto delle Tua conoscenza enciclopedica per porti questa domanda.

Io ho un 20 lire di Napoleone del 1814, comprato anni fa per pochi euro (non più del valore dell'oro) con alcuni graffi, praticati quasi parallelamente, sul D (non sul R!), e, più precisamente, in corrispondenza dei capelli di Napoleone. Purtroppo non posso postare la foto, perché il pezzo non è con me.

Secondo il numismatico che me l'aveva venduta si tratterebbe di graffi fatti per spregio. Un altro esperto è rimasto invece più dubbioso.

Tu hai mai sentito parlare di esemplari con graffi di conio al D?


Inviato

Dubito si tratti di graffi fatti per spregio, andrebbero visti, va fatto un distinguo tra gli strappi di conio che solitamente sono leggeri e paralleli nel più dei casi, ed i graffiti che sono profondi e casuali, dai saggi manuali che non solitamente ad X.

Senza vederla non è semplice, ma strappi di conio venivano generati sia ai bordi sia sui punti di massimo rilievo come è la guancia e la parte soprastante la tempia.


Inviato

Ti ringrazio per il chiarimento.

Non appena possibile verificherò la cosa e cercherò di postare la moneta.


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