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Salve a tutti. Prima di iniziare vorrei ringraziare gpittini che nella sua precendente discussione, nel mostare proprio un grazioso esemplare di questo usurpatore, ha dato una notevole esortazione per la stesura di questa piccola ricerca. Senza il suo accenno credo che, nel migliore dei casi, questo argomento sarebbe stato trattato più lontano nel tempo.

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Introduzione.

Nell'ultimo secolo di vita dell'Impero Romano d'Oriente ci furono molte personalità che hanno tentano di affacciarsi sulla scena politca e di opporsi definitivamente al potere centrale. La storia ci ha tramandato i più noti, ma ce ne sono altri il cui nome resta un ricordo lontano, quasi evanescente, la cui figura incorporea sfugge a noi che non possiamo comprendere i loro gesti e le loro vicende se non attraverso echi riflessi che sono poco più che cenni involontari del loro passaggio. E' questo il caso che ci apprestiamo ad analizzare, quello di un usurpatore di cui avremmo posseduto solo il nome e qualche notiziola di poco conto, se non fosse per alcune delle sue rare coniazioni.

Cenni storico-biografici.

Nato nel 325 d.C. in Cilicia, Procopio era cugino dell'Imperatore Flavio Claudio Giuliano, detto Apostata, per parte di madre. Ambasciatore sotto Costanzo II e Ufficiale superiore dell'esercito imperiale sotto il regno di Giuliano, Procopio apparteneva alla fascia più alta dell'aristocrazia dell'epoca, anche per via della parentela che lo univa alla famiglia imperiale. Prese parte, nel 363, alla campagna militare condotta dall'Imperatore contro i Sasanidi. Lo troviamo a capo di un distaccamento di circa diciottomila uomini che aveva il compito di stipulare un trattato d'alleanza con il re dell'Armenia Arsace. Ottenutolo, Procopio col collega Sebastiano, altro importante generale dello Stato Maggiore, si riunì con le truppe di Giuliano che si erano stabilite in Assiria. L'Imperatore morì durante gli scontri che seguirono nelle retrovie del suo esercito, forse per un colpo di lancia inflittogli al fianco scoperto dell'armatura. Sul letto di morte l'Imperatore chiese a Procopio di far trasportare il suo corpo a Tarso e lì avrebbero dovuto avere luogo le esequie solenni. Il cugino si attenne fedelmente alle ultime istruzioni ricevute e, terminato il suo compito, si ritirò a vita privata, molto probabilmente presso alcune proprietà che aveva a Cesarea in Cappadocia. Intanto Valentiniano I, Imperatore d'Occidente, aveva posto sul trono orientale, nel 364, il fratello Valente che mal sopportava il ricordo, ancora vivo, del defunto Giuliano. La parentela con questo Imperatore costrinse Procopio a spostarsi continuamente: Valente lo osteggiava con tutti i mezzi che disponeva, vedendo in lui anche un potenziale rivale al potere politico dell'Impero d'Oriente. Posto sotto stretto controllo dalle autorità imperiali, Procopio si rifugiò prima in Bitinia per poi spostarsi a Costantinopoli dove, approfittando dell'assenza di Valente, peraltro male accetto da parte della maggioranza del popolo e dell'esercito, con l'aiuto dei suoi seguaci, armò due legioni e dei reparti di volontari. Era, infatti, convinto che, oltre a sottolineare la scomoda parentela in senso propagandistico a danno del già malvoluto Valente, una forza armata sarebbe stata indispensabile per affermarsi nella capitale dell'Oriente. A Costantinopoli, invece, non ci fu bisogno di spargere sangue: il Senato, quindi l'aristocrazia della città, in accordo con l'esercito, accettarono immediatamente la presenza di Procopio riconoscendolo addirittura come loro Imperatore il 24 settembre del 365 d.C. Procopio era riuscito ad ottenere la porpora anche grazie all'aiuto dei Visigoti e delle armate orientali di origine germanica. Valente, venuto a conoscenza degli avvenimenti, mosse subito contro il rivale in Galazia. Suo fratello non potè inviargli aiuti militari nè di altro genere, poichè anch'egli stava avendo a che fare, proprio nello stesso periodo, con dei Germani ribelli al confine nord dell'Impero. A Mygdos le truppe di Valente e di Procopio si incontrarono, ma le divisioni degli Iovii e dei Victores abbandonarono l'esercito del legittimo Imperatore per passare dalla parte dell'usurpatore, annullando, così, lo scontro e segnando il primo ed unico punto a favore di Procopio. Valente, trovandosi in difficoltà, si rifugiò an Ancyra da dove coordinò le azioni militari contro il rivale. Intanto Procopio si preoccupò di radunare vettovaglie, reclute e denaro in numero sufficiente in vista dello scontro finale che avrebbe dovuto togliere di mezzo Valente e affermare la sua supremazia. Scontro finale che, per colpa dell'avvenuta defezione di alcuni corpi militari dell'armata di Procopio e per l'incapacità di alcuni suoi generali, si frammentò in più battaglie durante le quali l'esercito dell'usurpatore ebbe più volte la peggio e fu costretto a ritirarsi. A peggiorare la situazione di un Procopio abbandonato ed in fuga contribuirono alcuni suoi collaboratori germanici che prima finsero di aiutarlo a scappare dalle grinfie del legittimo Imperatore e poi lo tradirono consegnandolo a Valente il 27 maggio del 366 d.C., dopo soli otto mesi di regno. Procopio fu giustiziato (non si sa con sicurezza se decapitato o squartato) insieme a tutti i suoi fedelissimi che lo seguirono fino alla fine della sua movimentata avventura.

Modificato da Caio Ottavio
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La monetazione.

Procopio, nonostante i suoi otto mesi di regno, ebbe la lungimiranza e il tempo di far battere moneta in tutti e tre i metalli: oro, argento e bronzo.

Monete d'oro.

I solidi aurei di questo usurpatore sono molto rari e se ne conoscono solamente tre tipologie. Da un punto di vista stilistico, osservandone il ritratto sui solidi, si può affermare che Procopio mette in evidenza anche in questo caso la sua parentela con Giuliano l'Apostata: la barba, il profilo del naso, il taglio di capelli sono tutti elementi che accomunano l'iconografia monetale dei due cugini. Zecche che hanno battuto moneta aurea: Costantinopoli, Nicomedia e Cizico.

1) AV Solido Aureo, zecca di Costantinopoli, coniato intorno al 366 d.C.

D/ D N PROCO-PIVS P F AVG, busto diademato con perle, drappeggiato e corazzato rivolto a destra.

R/ REPARATI-O FEL TEMP, Procopio in piedi a destra in abito militare regge una lancia e poggia una mano su uno scudo poggiato a terra e visto di profilo. In esergo CONS.

Rif.: RIC IX 2a; Depeyrot 14/4; Cohen 5.

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Modificato da Caio Ottavio

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2) AV Solido Aureo zecca di Costantinopoli, coniato intorno al 366 d.C.

D/ D N PROCO-PIVS P F AVG, busto con diadema di perle, drappeggiato e corazzato rivolto a destra.

R/ REPARATI-O FEL TEMP, Procopio in piedi a destra in abito militare regge uno stendardo militare e poggia una mano su uno scudo posato a terra e visto di profilo. In esergo CONS.

Rif.: RIC 2b; C. - .

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Inviato

3) AV Solido Aureo, zecca di Costantinopoli, coniato intorno al 366 d.C.

D/ D N PROCO-PIVS P F AVG, busto con diadema di perle, drappeggiato e corazzato rivolto a destra.

R/ SECVRITAS – REIPVB., Procopio stante a sinistra in abito militare regge con una mano un globo e con l'altra uno scettro. In esergo CONS.

Rif.: RIC –. C –.

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4) AV Solido Aureo, zecca di Cizico, coniato intorno al 366 d.C.

D/ D N PROCO-PIVS P F AVG, busto con diadema di perle, drappeggiato e corazzato rivolto a destra.

R/ REPARATI-O FEL TEMP, Procopio in abiti militari stante di fronte con testa a sinistra, regge con una mano una lancia, avendo l'altra poggiata su uno scudo. In esergo SMKA (oppure anche SMK :Greek_Delta: ).

Rif.: C. 5; RIC 1.

Rarità: R4.

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Modificato da Caio Ottavio

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Monete d'argento.

Meno facili da reperire sono anche le sue Siliquae d'argento coniate in diverse zecche: Costantinopoli, Eraclea, Cizico e Nicomedia. La siliqua di Procopio presenta solamente una tipologia, unico cambiamento il marchio di zecca. Anche queste monete sono rare, ma è documentata la loro apparizione sul mercato.

AR Siliqua, coniata intorno al 366 d.C.

D/ D N PROCO-PIVS P F AVG, busto diademato, drappeggiato e corazzato a destra.

R/ VOT/ V su due righe in una corona d'alloro sormontata da un gioiello. In esergo:

1) per Costantinopoli => dot C dot :Greek_Delta: , C dot A. Rif.: RIC IX 13e.12, RIC IX 13e.1.

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2) per Cizico => KV :Greek_Delta: , KVA. Rif.: RIC IX Cyzicus 3a var., RIC IX 3a.1.

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3) per Nicomedia => SMN. Rif.: RIC IX 6.

Modificato da Caio Ottavio

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Monete di bronzo.

La monetazione enea si suddivide in due categorie:

- Monete a modulo piccolo (AE3): sono quelle che si trovano più frequentemente, anche se piuttosto costose.

- Monete a modulo largo (AE1 e AE2): di identica tipologia delle prime, esse sono molto più rare.

Zecche che hanno battuto moneta enea: Costantinopoli, Cizico, Nicomedia, Eraclea.

1) AE 17 mm, zecca di Costantinopoli.

D/ D N PROCO-PIVS P F AVG, busto diademato, corazzato e drappeggiato a destra.

R/ SECVRITAS REIPVB, Procopio in abiti militari stante a sinistra regge con una mano un globo e con l'altra una lancia. In esergo CONSΓ.

Rif.: RIC -; LRBC -.

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Modificato da Caio Ottavio

Inviato

2) AE3, zecca di Costantinopoli.

D/ DN PROCOPIVS P F AVG, busto diademato e drappeggiato a destra.

R/ SECVRITAS REIPVB, Procopio in abiti militare stante a sinistra regge con una mano lo stendardo, avendo l'altra poggiata su uno scudo. In esergo CONSA.

Rif.: RIC.-

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Inviato

3) AE 20 mm., zecca di Costantinopoli.

D/ D N PROCO-PIVS P F AVG, busto diademato, corazzato e drappeggiato a sinistra.

R/ REPARATI-O FEL TEMP, Procopio in abiti militari stante a destra regge uno stendardo mentre si appoggia coll'altra mano su di uno scudo. Chi-Ro nel campo a destra davanti al suo volto, ai suoi piedi, a sinistra, oggetto non identificato. In esergo CONSΓ.

Rif.: RIC IX 17a; LRBC 2081.

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  • Grazie 1

Inviato

4) AE3, zecca di Cizico, emesso intorno al 366 d.C.

D/ DN PROCO-PIVS PF AVG, busto diademato. corazzato e drapeggiato a sinistra.

R/ REPARATI – O FEL TEMP, Procopio in abiti militari stante a destra regge uno stendardo e si appoggia ad uno scudo. In esergo:

.SMKB

. SMKΓ

. *SMKB

. *SMKΔ

Rif.: RIC 7; C. 8.

Rarità: R3.

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Inviato

5) AE3, zecca di Eraclea, battuta intorno al 366 d.C.

D/ D N PROCO-PIVS P F AVG, busto diademato, drappeggiato e corazzato a sinistra.

R/ REPARATI-O FEL TEMP, Procopio in abiti militari stante a destra regge uno stendardo e si poggia ad uno scudo. Nel campo a sinistra un punto, nel campo a destra di fronte al viso dell'usurpatore Chi-Ro. In esergo:

.SMHA

.SMHB

.SMH :Greek_Gamma:

Rif.: RIC IX 7.4; LRBC 1930.

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Inviato

6) AE3, zecca di Nicomedia, battuta intorno al 366 d.C.

D/ DN PROCO-PIVS PF AVG, busto diademato, drappeggiato e corazzato a sinistra.

R/ REPARATI-O FEL TEMP, Procopio in abiti militari stante a destra regge uno stendardo e appoggia la mano ad uno scudo. Ai suoi piedi a sinistra, oggetto non identificato, davanti al suo viso, sulla destra, Chi-Ro. In esergo: SMN+lettera officina.

Rif.: RIC IX 8; C 7.

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Inviato

7) AE3, zecca di Nicomedia, battuta intorno al 366 d.C.

D/ DN PROCO-PIVS PF AVG, busto diademato, drappeggiato e corazzato a sinistra.

R/ REPARATI-O FEL TEMP, Procopio in abiti militari stante a destra regge uno stendardo e appoggia la mano ad uno scudo. Nel campo a sinistra un punto; davanti al suo viso, sulla destra, Chi-Ro. In esergo: SMN+ lettere officina.

Rif.: RIC IX 10; LRBC 2332.

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Inviato

DE GREGE EPICURI

Beh, avevo espresso un desiderio, ma non pensavo di vederlo esaudito immediatamente! Grazie sia per la storia (di cui sapevo pochissimo) che per le splendide e rare monete postate; non avevo mai visto, neanche in asta, nè aurei nè monete d'argento. Devo dire che in alcune monete la somiglianza con Giuliano è sorprendente, e sicuramente voluta.


Inviato

CAvolo :blink: :blink: :blink: Anche se durato pochi mesi ha fatto delle belle monete. Molto belle le silique :) Grazie del lavoro svolto ;) Sempre impeccabile!

Awards

Inviato

Complimenti, Caio Ottavio, per l'interessante biografia di Procopio e per la notevole antologia delle sue monete. :)

Sono state davvero le vicende domestiche di Valente a motivare Procopio all'usurpazione. La moglie di Valente, Albia Domnica, era figlia di un certo Petronio, un alto ufficiale odiato per la sua crudeltà ed avarizia. L'impopolarità del suocero dell'imperatore fu la causa della rivolta di Procopio e la stessa cattiva fama di Petronio, procurò a Procopio ampi appoggi e tra questi c'erano anche quelli dei Visigoti.

Grazie dell'ottimo lavoro, Enrico :)


Inviato

Bellissima discussione Caio Ottavio, complimenti. :good:

Veramente interessante ed esauriente. Queste tue biografie si leggono sempre con gran piacere.


Inviato (modificato)

Quello che mi lascia basito è la rapidità con cui scrivi... :o alla faccia della piccola ricerca... Gianfranco aveva appena suggerito l'argomento...

Altro link per la lista degli usurpatori,

Complimenti, Exergus :hi:

Modificato da Exergus

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