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DE GREGE EPICURI

Possiedo questo sesterzio di M.Aurelio Cesare da molti anni, e mi ha sempre incuriosito. Pesa 28,6 g. e misura 32,5 mm. Non per il rovescio, che è abbastanza comune (Marte andante a dx., con un trofeo ed una lancia), ma per lo stato di conservazione della moneta, che è un misto insolito di aspetti diversi. Infatti:

- alcune parti della moneta sono decisamente ben conservate, in particolare alcune legende, ma anche settori del ritratto. Diciamo che normalmente i miei sesterzi sono in condizioni peggiori...

- la parte più sporgente del ritratto, ed anche al R la figura di Marte, sono però molto lisciati e appiattiti, come se ci fosse stato un attrito molto intenso con altre monete, o peggio (colpi di martello?)

-infine, qua e là ci sono dei crateri (ad es. dietro alla bocca), che sembrano testimoniare zone di cancro del bronzo, peraltro trattate e attualmente abbastanza "ferme".

Questo insieme di cose mi sembra strano, non riesco bene a spiegarmelo. Dimenticavo di riportare le legende: al D si legge AURELIUS-CAES AUG PII F. Al R invece: TR POT XIIII-COS II Dovrebbe essere la C 755 e RIC 1352c. Aggiungo che il ritratto è barbuto, mentre molti ritratti da Cesare sono imberbi o con un accenno lieve di barba.

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Modificato da gpittini

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Rovescio.

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Inviato (modificato)

Salve Gianfranco.

Secondo me, hai ragione quando affermi che quei "crateri" sono stati causati dalla repressione di focolai di cancro del bronzo: anche a me danno la stessa impressione. Per quanto riguarda le zone sporgenti appiattite, per me non sono state causate da fenomeni "normali e naturali" come lo sfregamento delle superfici con altre monete, ma sono stati resi intenzionalmente con altri strumenti. Lo posso affermare perchè lo stesso fenomeno di appiattimento volontario, oltre che sulle immagini, è presente allo stesso modo anche sulle lettere che compongono le legende, per non dire che queste zone sono evidentemente spatinate. Tenderi, quindi, ad escludere i colpi di martello. Conclusione: levigatura artificiale e volontaria. Per quale motivo? Per nascondere qualche potenziale difetto del tondello? Non te lo so dire con precisione. Per il resto la moneta rientra nella normalità, anche a livello di iconografia: il ritratto è stato inciso sotto il regno di Antonino Pio e l'ho confrontato con altri esemplari dello stesso tipo. Tutti hanno una piccola barbetta, proprio come il tuo. :)

Modificato da Caio Ottavio

Inviato

Concordo con quanto scritto da Caio Ottavio :)

La moneta appare autentica e penso che sia stata per lo più spatinata anche se sono stati risparmiati i punti di cuprite. I settori intaccati dal cancro del bronzo sono stati trattati ed il tutto è stato poi ripatinato. La patina posticcia successivamente è venuta a mancare nei punti più esposti della moneta, quelli più elevati e quindi a contatto con le mani che hanno riportato l'oricalco lucido.

Enrico :)


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