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Inviato (modificato)

andrea

Modificato da andre97

Inviato

Buonasera a voi,

Vi ricordo innanzitutto che l'appropriazione di materiale archeologico rinvenuto sia sopra che nel sottosuolo è vietata perché automaticamente di proprietà dello Stato Italiano. La normativa in questione è conosciuta e ampiamente sviscerata, anche su questo forum.

Venendo ai due "tondelli", potrebbe trattarsi di due assi tardo-repubblicani o alto-imperiali demonetizzati e forati in età tardo antica/alto medievale per essere utilizzati con funzione ornamentale.

E' questo un reimpiego frequente in età longobarda e spesso si trovano tali materiali, sia con foro decentrato sia con foro centrale, in tombe o in insediamenti di VI e VII secolo. Sarebbe importante avere pesi e diametri e anche, se possibile, del bordo del tondello.

Diverse notizie in proposito credo che si possano trovare anche in rete.

Cordialmente, Teofrasto


Inviato

molto gentile teofastro ma quindi con questi buchi a che scopo decorativo li usavano ??? :) andrea


Inviato

Buonasera andrea97,

una volta bucate le monete venivano utilizzate come monili, pendenti oppure infilate in stringhe di cuoio per creare collane, uscendo così definitivamente dal circuito monetario.

Le persone più agiate e facoltose utilizzavano monete vere in metalli preziosi (soprattutto oro) o loro riproduzioni, ma la gente comune si serviva invece dell'antico numerario eneo romano.

Trovare queste monete forate in contesti archeologici è importante perché, come le dicevo, possono essere indizio di antropizzazione del luogo in età longobarda.

Come vede, anche queste "rondelle" fruste e logore, in mancanza di altri reperti possono essere assai importanti per l'archeologo e lo storico, anche se apparentemente il loro valore venale è sostanzialmente nullo.

Provi a informarsi sulla storia del luogo per cercare di veder se si sa qualcosa del periodo tardoantico e se per caso in passato siano stati recuperati altri reperti in zona (esiste un museo?). Lo studio della storia, magari spulciando in cronache locali, unito a quello del materiale le aprirà "mondi sconosciuti".

Mi consenta un'ultima annotazione assolutamente non polemica: la legge (purtroppo?) non distingue a priori tra i bronzi di Riace e le "rondelle" di età romana, ma parla di materiale di interesse archeologico. Pertanto qualunque oggetto che possa rientrare in questa tipologia di materiali diviene automaticamente di proprietà dello Stato: lex, dura lex, sed lex.

Perdoni la digressione. Cordiali saluti, Teofrasto


Inviato

grazie è una parsona veramente cordiale ma la prego di darmi del tu ancora ho solo 14 anni :lol:


Inviato

comunque l'oggetto non e più in mio possesso visto che l'ha ritrovato il mio amico dove io ho insistito tanto ad accompagnarlo comunque avviserò lui per farlo vedere a suo cugino che fa di professione l'archeologo sarà molto bello sentire anche una sua sentenza sugli oggetti saluti andrea :)


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