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Iconografia di Alessandro Magno sulle monete


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Inviato

Divagazione per divagazione, oggi al supermercato (sì lo so, sono malato) pensavo a come sarebbero andate le cose se Alessandro avesse conquistato la parte occidentale del mondo allora conosciuto: "... Anno 430 a.U.c. - Gaio Sulpicio Longo e Quinto Aulo Cerretano Consoli - Alessandro III di Macedonia pone sotto assedio Roma..."

Questo è l’estratto della discussione sulla tomba di Alessandro Magno tratto dalla sezione ‘Archeologia e Misteri del Passato’ di un forum.

"Nel 323 a.C. Alessandro condusse una spedizione contro il popolo montanaro dei Cossei e inviò una spedizione per esplorare le coste del Mar Caspio. Durante i preparativi di invasione dell'Arabia e la costruzione di una flotta con cui intendeva attaccare i domini cartaginesi, venne colpito da una malattia che lo portò alla morte [...] Nel suo testamento commissionava la costruzione di magnifici templi in diverse città, la costruzione di un mausoleo intitolato a suo padre (che avrebbe dovuto rivaleggiare in imponenza con le piramidi egizie), la prosecuzione dell'unione fra Persiani e Greci, la conquista dei territori cartaginesi (Nord Africa, Sicilia e Spagna), l'espansione verso occidente e la costruzione di una strada in Africa lungo tutta la costa; i suoi successori ignorarono gran parte del testamento ritenendolo eccessivamente megalomane e inattuabile. Sulle cause della sua morte sono state proposte varie teorie: l'avvelenamento da parte dei figli di Antipatro o da parte della moglie Rossane, una ricaduta della malaria che aveva contratto nel 336 a.C., un eccessivo abuso di alcool durante una cena" (tratto da Wikipedia).

"323 a.C.

° A Roma, eletti consoli: Gaio Sulpicio Longo II, Quinto Aulio Cerretano.

° Alla morte di Alessandro Magno iniziano i conflitti tra i suoi generali, per il controllo dell'impero macedone [...]

° Alla notizia della morte di Alessandro Magno, Atene ed altre città greche si rivoltano contro i macedoni dando inizio alla Guerra lamiaca.

° Inizia l'impero della Dinastia Seleucide.

° Alessandro IV di Macedonia viene dichiarato re di Macedonia e governa assieme allo zio Filippo III, fratellastro di Alessandro Magno.

° Aristotele è rinviato a giudizio con l'accusa di empietà. Fugge da Atene, e si rifugia a Calcide, nell'Eubea".

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/323_a.C.

"Aveva deciso di dirigersi personalmente dalla Siria in Africa per portare guerra a Cartagine; poi, dopo avere attraversati i deserti della Numidia, di dirigersi verso Cadice - dove correva voce che si trovassero le Colonne d'Ercole - [...] di lì raggiungere la Spagna, che i Greci chiamano Iberia dal fiume Ebro, e di superare le Alpi, pervenendo così alle coste dell'Italia da dove minima è la distanza per l'Epiro".

(Curzio Rufo)

"Alessandro [...] progettò di scendere anch'egli lungo l'Eufrate con una grande flotta, di costeggiare l'Arabia e l'Africa e di entrare nel mare Mediterraneo attraverso le Colonne di Eracle".

(Plutarco)

" ... Alessandro pensava di circumnavigare buona parte dell'Arabia e la terra degli Etiopi e la Libia e la regione abitata dai Nomadi presso il monte Atlante, e da qui raggiungere Cadice fino ad arrivare al nostro mare; e che, sottomessa Cartagine e la Libia, poteva a giusto titolo essere chiamato re dell'intera Asia [1]. Infatti, i dinasti dei Persiani e dei Medi, che non erano a capo neppure di una piccola parte dell'Asia, non avevano il diritto di appellarsi "Grandi Re".

(Arriano)

[1] L'Egitto e l'Africa sono visti come un'appendice dell'Asia.

"Questi narrati dai memoriali [redatti, si dice, da Alessandro] erano i progetti più grandi e più degni di essere ricordati. Prevedevano: di allestire in Fenicia, in Siria, in Cilicia, a Cipro, una flotta di mille navi da guerra, più grandi delle triremi, destinate a una spedizione contro i Cartaginesi e contro gli altri popoli stanziati sulle coste del mare della Libia e dell'Iberia e delle limitrofe regioni marittime fino alla Sicilia; di costruire una strada costiera che partisse dalla Libia per arrivare alle Colonne di Eracle, e, trattandosi di una spedizione tanto imponente, di allestire porti e scali per le navi nei posti più idonei; di erigere sei templi molto costosi [...]; di edificare città e di trasferire popolazioni dall'Asia in Europa e, viceversa, dall'Europa in Asia, per fare sì che i grandissimi continenti giungessero a un'unione comune e a un'amichevole parentela tramite nozze e unioni familiari [...] Al padre Filippo si doveva poi innalzare una tomba che potesse competere con la più grande delle piramidi di Egitto, che alcuni collocano fra le sette meraviglie del mondo".

(Diodoro Siculo)

apollonia

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Inviato

Infatti, proprio a questa "voce", tramandata dalle fonti antiche mi rifacevo ;-)


Supporter
Inviato (modificato)

Infatti, proprio a questa "voce", tramandata dalle fonti antiche mi rifacevo ;-)

Riassumo

L'anno 430 ab urbe condita, nel quale a Roma furono eletti consoli Gaio Sulpicio Longo II e Quinto Aulio Cerretano, corrisponde al 323 a.C, l'anno in cui Alessandro, durante i preparativi di invasione dell'Arabia e la costruzione di una flotta con cui intendeva attaccare i domini cartaginesi, venne colpito da una malattia che lo portò alla morte. I memoriali redatti a quanto si dice da Alessandro stesso contengono i suoi progetti che prevedevano tra l'altro di allestire in Fenicia, in Siria, in Cilicia, a Cipro, una flotta di mille navi da guerra destinate a una spedizione contro i Cartaginesi e contro gli altri popoli stanziati sulle coste del mare della Libia e dell'Iberia e delle limitrofe regioni marine fino alla Sicilia. Un altro obiettivo era, dopo aver attraversato i deserti della Numidia, di dirigersi verso Cadice - dove correva voce si trovassero le Colonne d'Ercole -, di raggiungere la Spagna, che i Greci chiamavano Iberia dal fiume Ebro, e di superare le Alpi, pervenendo così alle coste dell'Italia da dove minima è la distanza per l'Epiro.

Ma programmi di Alessandro a parte, la tua domanda può trovare un risposta diretta nella Storia di Roma di Tito Livio, precisamente nel libro 9, sezioni 17-19 dove si trova la prima ucronia conosciuta, quando lo storico immagina le sorti del mondo se Alessandro il Grande fosse partito per la conquista dell'Occidente anzichè dell'Oriente.

apollonia

Modificato da apollonia

Inviato

Ma programmi di Alessandro a parte, la tua domanda può trovare un risposta diretta nella Storia di Roma di Tito Livio, precisamente nel libro 9, sezioni 17-19 dove si trova la prima ucronia conosciuta, quando lo storico immagina le sorti del mondo se Alessandro il Grande fosse partito per la conquista dell'Occidente anzichè dell'Oriente.

In quel passo Livio, con sagacia tutta romana, afferma:

id vero periculum erat,quod levissimi ex Graecis quiParthorum quoque contra nomen Romanum gloriae favent dictitare solent, ne maiestatem nominisAlexandri, quem ne fama quidem illis notum arbitror fuisse, sustinere non potuerit populus Romanus.

E forse non era del tutto falso che la piccola Roma, impegnata a sbrigar le beghe contro i Sanniti "neppure sapesse chi fosse quell'Alessandro".

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  • 9 anni dopo...
Supporter
Inviato
Il 6/10/2011 alle 18:04, apollonia dice:

In recenti discussioni si è parlato della ritrattistica alessandrina sulle monete, in particolare di Alessandro con leonté come ad es. nei tetradrammi da lui emessi nel 325 a. C. circa e con exuviae elephantis come ad es. nei tetradrammi di Tolomeo del 310-305 a. C.

Nelle mia discussione

si è pure parlato dei tetradrammi di Lisimaco in cui il Grande appare con le corna di Zeus Ammone che erano consacrate unicamente a lui e non furono mai usate da altri re, con l’eccezione di Arsinoe II, considerata figlia di Ammone e quindi ‘sorella’ di Alessandro.

Volevo aggiungere che nei tetradrammi di Seleuco I emessi a Susa, in Persia, attorno al 305-295 a. C. è raffigurato Alessandro come Seleuco I secondo alcuni o come il dio Dioniso secondo altri, con elmo attico in pelle di pantera e ornato di corna e orecchie di toro. Ecco un esempio

 

Però, i tetradrammi nei quali Alessandro appare meno divinizzato o, se si vuole, più umanizzato, sono quelli di Aesillas emessi nel periodo della dominazione romana (70-65 a. C. circa). Questo è il pezzo che ho in collezione.

 

La stessa immagine di Alessandro ‘capellone’ senza le corna di Ammone è quella che compare sulle monete da 1 lek d’Albania.

apollonia

 

ripristino foto Seleuco I

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ripristino foto Alessandro Aesillas

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Supporter
Inviato
Il 11/10/2011 alle 12:44, apollonia dice:

@afranio

Sul tema delle raffigurazione degli elefanti posso mettere questo statere d’oro (7,11 g) di Tolomeo I Soter coniato durante il regno di Maga, re di Cirene, attorno al 300-298 a. C.

http://i54.tinypic.com/bgd29.jpg

D/ Testa diademata di Tolomeo I, a destra

R/ ΠΤΟΛΕΜΑ ΒΑΣΙΛΕΩΣ (PTOLEMA BASILEOS, cioè del re Tolomeo), Alessandro deificato in piedi a destra su quadriga trainata da elefanti, che tiene in mano un fulmine, monogramma ΙΠΠΟΚΡ. Naville 243, Svoronos 102.

E’ una moneta estremamente rara, la prima in cui è raffigurata l’immagine di un regnante ancora in vita.

apollonia

 

Ripristino foto

774818849_statereAutolomeoI.GIF.06a5e54809c8fc7709d751f56665bf5d.GIF

 


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