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Inviato (modificato)

Prendo spunto da un documentario di LA7 (sempre molto interessanti) per una breve panoramica sull'Imperatore Caligola, sempre ingiustamente ricordato solo per la sua follia.

Ma era veramente pazzo?

Nato ad Anzio (alle porte di Roma) il 31 agosto del 12 a.C., Gaius Jiulius Caesar Germanicus detto Caligola (per via della sua abitudine a portare da piccolo la tipica calzatura militare, la caliga) fu eletto Imperatore nel Settembre del 37 (dopo un "ballottaggio" con Tiberio Gemello, nipote dell'Imperatore Tiberio).

Subito si diede da fare, infatti i suoi primi suoi interventi furono una riforma finanziaria, il ripristino dell'autorità dei comizi ed il riordino dell'ordine equestre.

Dopo questo brillante inizio però accentuò però il carattere autoritario del suo governo senza cercare una mediazione con il Senato, in questa prospettiva si collocarono provvedimenti come la ripresa dei processi di lesa maestà e il massiccio ricorso alla confisca dei beni.

In quest'ottica di scarsa legittimazione del Senato si può collocare il suo gesto di nominare il suo cavallo senatore (non quindi dettato da follia ma dalla voglia di "umiliare" tale organo).

Il suo dispotismo non fu sinonimo di pazzia, ma è da considerarsi precursore dei tempi, tempi per i quali lo Stato ancora non era maturo. A testimonianza della sua lucidità, la politica estera accorta e avveduta. Progettò infatti la conquista della Britannia, furono condotte spedizioni oltre il Reno e vennero rafforzati e costituiti diversi stati vassalli per una più elastica difesa dei confini.

Dopo due congiure fallite Caligola cadde vittima della terza ordita da senatori e cavalieri morendo per mano del prefetto del pretorio Cassio Cherea il 21 gennaio 41 a Roma.

Ma passiamo ora ad esaminare la moneta, un quadrante, all'epoca il nominale di minor valore. Valeva infatti 1/64 di denario.

Ci si poteva comprare ben poco, ne servivano 8 per un chilo di pane, 32 per un litro di vino, 32 per una prostituta non bella. Un legionario ne guadagnava circa 1300 al mese.

Come sempre le legende ci svelano molti altri dati (qui ringrazio gli amici del forum che mi hanno aiutato a "decifrarle"), una vera e propria storia nella storia.

C -> Caius

CAESAR -> Cesare

DIVI -> Divino

AVG -> Augusti

PRON -> Pronepos

AVG -> Augustus

Caio Cesare, pronipote del divino Augusto, e "augusto", cioé Principe.

Augusto dunque era il bisnonno dell'imperatore Caligola.

SC --> Senato Consulto

Indicava che la moneta era stata emessa sotto il controllo del Senato (come avveniva per tutti i nominali bronzei).

Il cappello frigio indica il raggiungimento, da parte dello schiavo, dello stato di liberto (che comportava comunque un legame, anche economico, con la Famiglia, di cui l'ex-schiavo prendeva anche sempre il nome).

PON --> pontefix

M --> maximus

TRP --> Tribunicia Potestate

IIII --> Quarta

PP --> Pater patriae

COS -> Consul

TERT -> Tertio

La carica di pontefice massimo, anche se di carattere più che altro rappresentativo, era il massimo grado religioso al quale un romano poteva aspirare.

Era il capo del collegio di sacerdoti che presiedevano alla sorveglianza ed al governo del culto religioso.

Il primo fu Giulio Cesare, l'ultimo Graziano (che declinò tale onore, anche perché incompatibile con la religione cristiana).

La tribunicia potestate era propria di tutti gli Imperatori dal momento della loro nomina. Veniva rinnovata annualmente (cosicché il suo numero esprime anche gli anni di regno) e conferiva, tra gli altri poteri, l'inviolabilità e la facoltà di porre il veto al Senato.

Il titolo di padre della patria veniva offerto dal Senato e dal Popolo (il primo fu Augusto). C'è anche il corrispondente femminile, cioè Mater Patriae (offerto solo a tre donne: Iulia Domna, Iulia Mamaea, Marcia Otacilia Severa)

Il Console era la più alta carica eletta della Repubblica Romana, poi, durante gli anni dell'Impero, divenne un incarico assegnato, spogliato di gran parte dei suoi poteri originari, rimanendo comunque un titolo di grande onore.

RCC --> "remissa ducentesima".

Augusto, per ripianare il dissesto delle casse dello Stato provocato dalle guerre civili, aveva introdotto una tassa delle 1% (che serviva a reperire il denaro necessario per pagare i premi ai soldati) sulle transazioni commerciali. Caligola abolì tale tasse, così sulle monete lo volle ricordare (un ottimo esempio della funzione propagandistica che avevano allora le monete).

Per quel che riguarda la fotografia invece, è stata realizzata con una digitale da 4MP con la funzione macro e luce naturale diffusa.

post-663-1138356116_thumb.jpg

Modificato da Gianluca

Inviato

Un bell'intervento, complimenti.

Puntualizzo solamente che Cesare fu il primo imperatore ad essere pontifex maximus, ma non il primo pontifex in senso assoluto, molti altri lo precedettero.

Aggiungo anche che Caligola come carattere era molto arguto nelle risposte e dotato di una dialettica difficile da controbattere (e chi ci avrebbe provato!!), ed anche molto spiritoso.


Inviato

Ciao a tutti

il nocciolo della questione è proprio, come ben sottolineato da Gianluca, lo

scarso feeling tra Caligola e il Senato

Gli storici che ci offrono ritratti di Caligola negativi, caricaturistici e paradossali

sono di estrazione senatoria e scrivono in epoca traianea, quando il rapporto Princeps-Senatus è molto solido (o almeno è di formale rispetto dell'autorità dell'assemblea)

Analogo trattamento è stato riservato a Nerone e a Domiziano che volevano

governare liberamente, senza vincoli e controlli da parte del Senato

P


Inviato

Non dimentichiamoci che si era ancora all'alba dell'Impero, quindi ci si doveva ancora "abituare" alla figura "despotica" dell'Imperatore. Un pò come se uno cinquanta anni fa fosse andato in giro con i capelli verdi.


Inviato

Complimenti per il thread :) Ben fatto ed interessante


Inviato (modificato)

Purtroppo dopo i primi 8 mesi di buon governo il "buon" Caligola si trasformò in un pazzo crudele!!! Si attribuì questa pazzia ad una malattia, forse meninigite, che ridusse l'imperatore in fin di vita! questa infermità incise sul carattere di caligola ma anche senza di essa caligola sarebbe sploso negativamente!!

più facile pensare che egli abbia finto rettitudine nei primi tempi, per consolidare il suo primato, ma già dall'infanzia egli non era sano, era un degenerato ed epilettico. libidinoso si unisce incestuosamente con le sorelle, da Drusilla in sposa a Longino ma puoi la rivuole. essendo infermo la fa erede dell'impero e quando ella muore la divinizza facendole alzare statue.

Mentre Orestilla celebra le sue nozze con Pisone, nel bel mezzo del bnchetto la fa sua moglie ma poi la ripudia! così anche per Lollia Paulina, tolta allo sposo e poi ripudiata.

Con cesonia invece la fa vestire di armatura, scudo e elmo e la porta nuda tra i suoi soldati e amici. Ha turpi rapporti con lepido, Menestere, catullo... organizza orge con Pirillade, nota prostituta, e schernisce i mariti lodando le virtù mostrate dalle loro mogli nei rapporti con lui! Fa giungere dalla grecia statue delle divinità, mozza le loro teste e vi sostituisce la prpria, fa ingrandire il suo palazzo e lo collega al tempio dei Dioscuri, sedendosi tra loro e facendosi adorare.

si farà salutare col nome di Giove Latino, si erige un tempio con statua d'oro e parla con la luna invitandola acongiungersi con lui!!!

Muove guerra alle opere di omero e di livio e virgilio. Per superare Serse che aveva superato l'ellesponto fa costruire un ponte di barche tra Baia e Pozzuoli e vi passa sopra per due giorni avanti e inditro ornato a di oro e con corona di quercia, e poi con un cocchio trainato da cavalle e in corteo con amici! progetta di costruire una città sulle alpi, di tagliare l'istmo di corinto, poi, deciso di muovere guerra ai germani appresta un esercito di 2000.000 uomini, lo porta sul Reno. Poi fa nascondere tutti i soldati Germani del suo esercito nel bosco e fa finta di assalirli per poi tornare trionfante al campo! In Britannia conduce le sue truppe sulle rive della Manica, fa dare il segnale dell'assalto ed ordina ai suoi soldati di raccogliere conchiglie per ornare il campidoglio. per tornare in trionfo a roma prende alcuni Galli e li veste da Germani e Britanni come prigionieri! fa svegliare di notte i senatori e li congeda dopo aver fatto dinanzi a loro alcune capriole. fa senatore il cavallo, al quale poi costruisce stalle in marmo e durante uno spettacolo fa togliere un velario per esporre il pubblico al sole cocente. faceva correre i senatori a piedi innanzi al suo cocchio, i scherniva, ne fece uccidere molti facendo credere che erano dei suicidi! dava i detenuti in pasto alle fiere per non spendere troppo, fece assistere al supplizio dei figli, i loro genitori, e in un caso invitò un genitore al banchetto ordinandogli di rimanere allegro. ogni 10 giorni dava una lista di supplizi da eseguire!!! in meno di un anno sperperò 26 000 000 di sesterzi accumulati da tiberio! eseguiva vendite pubbliche ed ordinava ai cittadini di acquistare i beni al prezzo da lui voluto. si faceva designare erede nei testamenti dei ricchi cittadini! impose tributi anche sulle meretrici, faceva scrivere le leggi in luoghi altissimi per impedire ai cittadini di leggerle e quindi rispettarle. quando morì ucciso dai congiurati la sua morte fu accolta in silenzio per paura!! i cittadini pensavano che gridando di gioia, poi caligola li avrebbe fatti trucidare!!!

RAGAZZI CALIGOLA MOLTO PROBABILMENTE ERA UN PAZZO MEGALOMANE E CIO' CHE DI BUONO HA FATTO NEI PRIMI 8 MESI DI GOVERNO E' POCHISSIMO RISPETTO ALLE SUA ATROCITA'DI POI!!!

Molte saranno leggende, molte sono verità, MOLTO di tutto questo è possibile che sia accaduto. non vogliamo giudicarlo ma troppo poco o nulla c'è rimasto di buono di lui.... scusate del dilungamento. :)

Modificato da legioprimigenia
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Inviato (modificato)

e scusate gli errori di ortografia! mi sono un pochino stancato a scrivere.... ciao ciao ;)

Modificato da legioprimigenia

Inviato

RCC  --> "remissa ducentesima".

Augusto, per ripianare il dissesto delle casse dello Stato provocato dalle guerre civili, aveva introdotto una tassa delle 1% (che serviva a reperire il denaro necessario per pagare i premi ai soldati) sulle transazioni commerciali. Caligola abolì tale tasse, così sulle monete lo volle ricordare (un ottimo esempio della funzione propagandistica che avevano allora le monete).

91597[/snapback]

Non ricordo la fonte al momento, ma mi pare che la tassa abolita da Caligola era pari allo 0.5% (da qui duecentesima) in quanto già ridotta da Tiberio.

Luigi


Inviato (modificato)

Una piccola precisazione

L'imposta dell'1% messa da Augusto era gia stata ridotta della meta da Tiberio nel 17 DC.

Infatti RCC sta a significare Remissa ducentesima, cioè lo 0,50%.

La rimissione di Caligola fu fatta nel 39 DC ed è attestato su tre quadranti

- nel 39 con : ...COS DES III... (Cohen 5)

- nel 40 con ...COS TERT... (Cohen 6) come la moneta di Gianluca

- nel 41 con ... COS QVAT... (Cohen 7)

L'emissione del secondo quadrante dovrebbe essere stata massiccia.. ed è questo che piu frequentemente incontriamo.

agri

Ps per gustare il quadrante

post-42-1138378592_thumb.jpg

Modificato da agrippa

Inviato (modificato)

.... Luigi ancora una volta mi ha bruciato.... :D :D :D

ps

Colgo l'occasione per pregare gli amici di postare gli altri due quadranti..

Modificato da agrippa

Inviato

davvero bello :blink: quest'ultimo quadrante....... :o


Inviato

L'ultimo quadrante postato da Agrippa mi piace particolarmente. :)


Inviato

Bellissimo quadrante con patina favolosa!!!

Complimenti Agrippa


Inviato

Ciao a tutti.

Purtroppo dissento sulla conclamata pazzia di Caligola. Ci sono numerosi testi nei quali vengono riportate storielle che andrebbero a dimostrare la sua follia... tutti scritti da contemporanei esiliati, ex congiurati, avversari politici e via dicendo.

Immagino che avendo avuto la famiglia sterminata da Livia e Tiberio, nutrisse un certo astio verso chi li aveva appoggiati.

Anche la storia del cavallo senatore nasce probabilmente da una frase di scherno da lui pronunciata ('Il mio cavallo sarebbe un senatore migliore di voi', rivolto al Senato).

Purtroppo la storia la scrivono i vincitori. E non sempre vincono i 'buoni' :)

Inoltre le storielle 'piccanti' o scandalose hanno una maggior probabilità di essere ricordate e trasmesse rispetto alle verità assai più prosaiche.

Tra 1000 anni si ricorderanno di Stalin come del padre buono della Russia e di Hitler come del demonio reincarnato. In realtà la storia è raccontata da chi ha il potere di scriverla e un alleato scomodo è meglio dipingerlo come padre severo, piuttosto che come pazzo sanguinario. Per placare le polemiche sul nascere, considero ambedue gli statisti citati come malati mentali dei più pericolosi.

Purtroppo per Caligola, ormai la nomea di matto gliel'hanno cucita addosso e difficilmente si potrà risalire ai fatti reali, raccontati da fonti alternative ed obbiettive.

Vi pare poi che Nerone (che sicuramente sano sano non era) si sarebbe messo a suonare la cetra mentre Roma bruciava? ma andiamo!

Vabbè, spero di non aver scosso l'arnia.

Ciao a tutti :)


Inviato

non hai scosso nulla...... :D

il problema è un altro....

più logico credere a ciò che è scritto e tramandato o più logico credere a ciò he non è scritto e che non è tramandato?

io ritengo che la prima ipotesi sia la più plausibile perchè la seconda ipotesi rientra nell'invenzione di sana pianta.

allora ritengo che sicuramente molto è inventato su caligola e sicuramente non veritiero ma molto, sicuramente è altamente possibile! ci si trova in periodi in cui la vita umana valeva quanto uno sputo e sicuramente anche se vogliamo non credere al cavallo senatore possiamo credere a molto altro. tipo i 26 000 000 di sesterzi buttati e le fasulle campagne militari.

non si tramandano solo storielle.. diciamo che Caligola ,tiberio e nerone non erano molto normali di testa, la voglia attuale di rivalutare i personaggi macabri della storia rientra, ritengo, solo nel mercato delle vendite dei libri e nella pura opinione personale. Non si possono incolpare solo tigellino e agrippina per le nefandezze di nerone. anche lui ci ha messo del suo. magari non suonava la lira mentre roma bruciava ma sicuramente ha indotto lui il rogo e tanto basta.... prova ne è la volontà di ricostruirla in maniera grandiosa.

caligola era sicuramente inadeguato al compito affidatogli! più grande di lui....

e la storia della meningite che lo ha rintronato è mooolto plausibile. bye bye ;)


Inviato

Ogni opinione è valida... dopo la damnatio memoriae temo che sia difficile ricostruire i fatti.

Si può solo leggere i 'giornali' di quella che, all'epoca, era l'opposizione al potere appena caduto, e basarci su quelli. Chissà cosa penseranno di noi fra mille anni, quindi!

Credere poi che ci fosse bisogno di incendiare una città per ricostruirla, su ordine del massimo potere religioso e politico, quando avrebbe potuto farlo senza battere ciglio... vale come sopra: forse si , forse no. Non ne ho letto abbastanza ma dubito sempre fortemente dell'esistenza di tratti caratteriali assoluti, come invece tendono a dipingere certe figure storiche cadute (nel bene o nel male) in disgrazia.

E' facile dare la colpa a chi già di colpe ne ha già parecchie da scontare. Tanto più se era potente, avversario e appena morto.

Bada bene, la mia non è polemica. Sono sempre stato restio ad accettare quelle che mi sembravano esagerazioni, e su questi imperatori se ne notano così tante che quasi quasi fa pensare ad un piano di disinformazione creato ad arte e rafforzatosi nei secoli.

Comunque, come già ribadito da te, e da me, le opinioni valgono solo per chi le condivide :)

Ciauz!


  • 10 anni dopo...
Supporter
Inviato

Riprendo questa discussione per postare il mio quadrante di Caligola.

Bronzo Caligola quadrante imperiale.jpg

Bronzo: 3,06 g, 16-17 mm.

Per quanto concerne la verità, volevo ricordare il detto del commediografo greco antico Menandro ‘Tempus veritatem in lucem trahit’ (Il tempo porta alla luce la verità) e quello di Aulo Gellio (Noctes Atticae Liber XII - 11,7) 'Veritas filia temporis' (La verità è figlia del tempo).

Il detto viene riportato con queste parole ma la frase scritta da Gellio suona "Alius quidam veterum poetarum, cuius nomen mihi nunc memoriae non est, veritatem temporis filiam esse dixit." (Un vecchio poeta, di cui non ricordo il nome, affermò che la verità è figlia del tempo).

La storiografia ci abitua a continui approfondimenti che inevitabilmente ribaltano le prospettive di lettura. Quanti esempi abbiamo di personaggi rivalutati: Galileo, Savonarola, Martin Lutero... o di avvenimenti storici quali le Crociate o le tante conquiste in nome della religione, che ora viste sotto una nuova luce appaiono spesso spedizioni militari allo scopo di conquistare nuove terre e depredarne la popolazione.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

 


Inviato

Ciao,

bell'esemplare in buono stato di conservazione. Il peso rientra nei limiti inferiori dei quadrans del periodo (3-3,50 g).

Per quanto concerne Caligola volevo solo aggiungere a quanto sopra già descritto che negli ultimi anni si è attribuito la sua "pazzia" ad una intossicazione da piombo (saturnismo) che comporta gravi danni neurologici. Una possibile fonte di assorbimento di piombo era costituita dalla bollitura del vino in recipienti di questo metallo, con rilascio di ioni Pb in soluzione. In un periodo dove lo zucchero era assente (se non sottoforma di miele) la bollitura del vino oltre a concentrarlo gli conferiva un gusto lievemente dolce per la formazione di un sale piombifero (non ricordo esattamenmte quale, dovrei rivedere dei vecchi appunti).

Altri utilizzi del piombo erano il confezionamento di tubature per l'acqua e in edilizia per la confezione di grucce a fissaggio dei blocchi marmorei; come composto salino veniva utilizzato per fabbricare ombretti per le donne romane e in medicina, per la creare dei colliri (che in realtà avevano effetti tutt'altro che salutari).

Tornando a Caligola, la supposizione dell'intossicazione da saturnismo è data anche dal fatto che sembra che la sua presunta "pazzia" sia stata non improvvisa ma progressiva, come spesso accade nelle intossicazioni croniche.

Intossicazione da piombo o altra causa che sia, certamente la "stampa" contraria dell'epoca sicuramente accentuò e stigmatizzò i suoi comportamenti...

Ciao

Illyricum

;)

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Inviato

Ciao

Aggiungo un po' di... chimica.

I Romani utilizzavano il piombo proprio per tutto, a cominciare dalle tubature degli acquedotti per passare a tutti gli oggetti di uso quotidiano come i bicchieri e le stoviglie.

Persino il rossetto delle Romane era costituito di un derivato del piombo, il minio, chimicamente un ossido misto di piombo(II) e piombo(IV).

Per non parlare poi dell’uso del piombo sotto forma di ossidi per addolcire il vino, tant’è che il piombo era anche detto lo ‘zucchero’ dei Romani.

I Romani preparavano un vino scadente e con un contenuto elevato di acido acetico. Per migliorare la qualità della bevanda aggiungevano un concentrato del mosto, la sapa, ottenuta per prolungata cottura in recipienti di piombo. Durante la cottura si formava l’acetato di piombo, un composto tossico dal sapore dolce. Altri, per ottenere lo stesso risultato, senza scrupoli, aggiungevano direttamente nel vino giovane l’ossido di piombo (PbO+CH3COOH che dà Pb(CH3COOH)2 +H2O). L’uso diffuso della sapa per migliorare il gusto del vino è considerato il veicolo principale di avvelenamento.

L’ instabilità mentale di alcuni Imperatori è l’effetto più evidente dell’avvelenamento da piombo assunto per via alimentare.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

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Inviato
Ciao

Aggiungo un po' di... chimica.

I Romani utilizzavano il piombo proprio per tutto, a cominciare dalle tubature degli acquedotti per passare a tutti gli oggetti di uso quotidiano come i bicchieri e le stoviglie.



Persino il rossetto delle Romane era costituito di un derivato del piombo, il minio, chimicamente un ossido misto di piombo(II) e piombo(IV).



Per non parlare poi dell’uso del piombo sotto forma di ossidi per addolcire il vino, tant’è che il piombo era anche detto lo ‘zucchero’ dei Romani.



I Romani preparavano un vino scadente e con un contenuto elevato di acido acetico. Per migliorare la qualità della bevanda aggiungevano un concentrato del mosto, la sapa, ottenuta per prolungata cottura in recipienti di piombo. Durante la cottura si formava l’acetato di piombo, un composto tossico dal sapore dolce. Altri, per ottenere lo stesso risultato, senza scrupoli, aggiungevano direttamente nel vino giovane l’ossido di piombo (PbO+CH3COOH che dà Pb(CH3COOH)2 +H2O). L’uso diffuso della sapa per migliorare il gusto del vino è considerato il veicolo principale di avvelenamento.



L’ instabilità mentale di alcuni Imperatori è l’effetto più evidente dell’avvelenamento da piombo assunto per via alimentare.



Giovenale firma con inglese ok.jpg


Ottimo approfondimento di quanto ho scritto ieri. Ci potrei ancora aggiungere che parte della produzione di piombo derivava come scarto dell'estrazione dell'argento dalla galena, dove i due metalli risultano commisti in varie percentuali a seconda del giacimento di estrazione. Non sono pochi i lingotti plumbei infatti che riportano tra l'altro la sigla EX ARG ovvero che derivano da questo processo metallurgico.
Fu usato anche in varie leghe, ad esempio il peltro.
Ciao
Illyricum
[emoji4]

Inviato (modificato)

Caius CAESAR DIVI AVGVSTI PRONepos AVGvstvs.

Il pìleo, raffigurato sul dritto, è il berretto di feltro portato dai Romani durante i giorni di festa nei conviti, e veniva dato agli schiavi nel giorno del loro affrancamento come segno di libertà.

PONtifex Maximvs TRibunicia Potestas III Pater Patriae COnSvlTERTius

RCC, "remissa ducentesima".

 

37.41 Caligola Quadrans d.jpg

37.41 Caligola Quadrans r.jpg

Modificato da Ospite
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Inviato

Sinfonia dei colori caratteristici delle patine del rame!

 

Approfitto per una precisazione sulla sigla RCC che sta per remissa ducentesima o ‘rimozione dell’1/200’ [di tassa], a proposito della quale si legge in apertura di discussione che:

Augusto, per ripianare il dissesto delle casse dello Stato provocato dalle guerre civili, aveva introdotto una tassa delle 1% (che serviva a reperire il denaro necessario per pagare i premi ai soldati) sulle transazioni commerciali. Caligola abolì tale tasse, così sulle monete lo volle ricordare (un ottimo esempio della funzione propagandistica che avevano allora le monete).

 

In effetti questo quadrante commemora l’abolizione dello 0,5% di tassa restante da quella originale dell’1% introdotta da Augusto, in quanto la prima metà della tassa era stata ridotta da Tiberio.

 

L’eliminazione di questo peso per il popolo è simbolizzato dal pileo, il copricapo emblema della libertà.

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg


Inviato
15 ore fa, apollonia dice:

L’ instabilità mentale di alcuni Imperatori è l’effetto più evidente dell’avvelenamento da piombo assunto per via alimentare.

Giovenale firma con inglese ok.jpg

Complimenti a tutti gli intervenuti per la mole di informazioni messe a disposizione.

Posto un link sull'intossicazione da piombo (saturnismo) che, purtroppo, non riguardava solo gli antichi Romani...

http://www.my-personaltrainer.it/benessere/saturnismo.html

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Posto un link sull'intossicazione da piombo (saturnismo) che, purtroppo, non riguardava solo gli antichi Romani...

 

E’ vero. Le vittime famose del saturnismo non sono poche.

 

Molti pittori, tra cui Van Gogh e Goya, erano soliti utilizzare colori a base di piombo per i loro dipinti e i disturbi mentali e psicologici degli stessi erano attribuiti all’intossicazione da piombo causata dall’inalazione e dall’ingestione dei colori. Sembra che Goya avesse l'abitudine di bagnare la punta del pennello non con l'acqua ma con la saliva, ingerendo notevoli quantità di piombo che si accumulavano nell'organismo. Anche la morte del Caravaggio che dipingeva con le mani e i suoi disturbi caratteriali sono stati attribuiti a saturnismo.

 

Un’ipotesi sulla malattia di cui Beethoven avrebbe sofferto durante tutto l'arco dell'esistenza – indipendentemente dalla sordità, il compositore lamentava continui dolori addominali e disordini alla vista – è che fosse causata da saturnismo cronico o intossicazione severa da piombo. Beethoven, grande degustatore del vino del Reno, aveva l'abitudine di bere da una coppa di cristallo di piombo, oltre ad aggiungere un sale piomboso per rendere il vino più dolce.

 

In tempi più recenti, il ciclista statunitense Greg Le Mond fu vittima nel 1987 di un incidente di caccia nel quale fu colpito da numerosi pallini di piombo, molti dei quali rimasero all’interno del suo corpo. Si riprese brillantemente, riuscendo a vincere nel 1989 e 1990 il suo secondo e terzo Tour de France, ma la sua carriera finì molto presto, proprio per il lento avvelenamento da piombo. (Da Wikipedia).

 

Giovenale firma con inglese ok.jpg


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