Vai al contenuto
IGNORED

SCUDO DI LUCCA


dabbene

Risposte migliori

Supporter

Buona Domenica

e complimenti Mario, scudoni dall'indubbio fascino.....se non sbaglio i S.Martino non è una iconografia così comune sulle monete.

saluti

luciano

Link al commento
Condividi su altri siti


raccolgo solo per tipologia, ho un panterino e poco altro, sto cercando da tempo lo scudo di Carlo Imperatore ma non l'ho trovato di qualità almeno BB... e quindi aspetto; non ho gran fretta.

Link al commento
Condividi su altri siti


San Martino sono sue rappresentati sulle monete; San Martino Pontefice rappresentato sulle monete anonime dei Fieschi di Masserano per imitazione del bianco bolognese di Paolo V.

Il secondo è San Martino di Tours , convertitosi al Cristianesimo da soldato dell'esercito romano, poi vescovo di Tours nel 371. Le monete che lo rappresentano a cavallo, genuflesso o stante sono state battute in varie zecche : Lucca, Castiglione, Chivasso, Desana, Passerano, Urbino e, Masserano.

Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

San Martino sono sue rappresentati sulle monete; San Martino Pontefice rappresentato sulle monete anonime dei Fieschi di Masserano per imitazione del bianco bolognese di Paolo V.

Il secondo è San Martino di Tours , convertitosi al Cristianesimo da soldato dell'esercito romano, poi vescovo di Tours nel 371. Le monete che lo rappresentano a cavallo, genuflesso o stante sono state battute in varie zecche : Lucca, Castiglione, Chivasso, Desana, Passerano, Urbino e, Masserano.

Grazie

:good:

Saluti

Luciano

Link al commento
Condividi su altri siti


Complimenti a tutti per la bellissima discussione, scusate ma l'ho vista solo ora, particolarmente al caro Dabbene. Monete interessanti che rispecchiano tutto il fascino del loro periodo.

Continuo a seguirvi con piacere, Giò

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Grazie a tutti, questa moneta mi ha sempre affascinato per tanti motivi, perchè continua a cambiare negli anni ,piccoli particolari, ma ogni anno si distingue dall'altro; è una moneta che richiama fortemente la propria identità,inoltre per la la sua bellezza artistica nel rovescio richiama una scena scultorea, ma l'aspetto più importante e peculiare è il richiamo ai valori cristiani, alla carità, all'elemosina,una moneta insomma che racchiude tanti aspetti e dall'alto valore simbolico, ecco perchè questa moneta lucchese è degna di attenzione e considerazione, almeno per me.

Modificato da dabbene
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


  • 1 mese dopo...

Io continuo nel rappresentare questa variegata collezione di scudi lucchese,siamo al 1743,lo scudo variato è già del tipo grande, ci sono lievi tracce d'appicagnolo, ma per il tipo di anno sono veramenti lievi i difetti di conio presenti in questa moneta ,ottimo lo scudo e anche la scena scultorea al rovescio del mendicante e di San Martino.

Il 1743 è un anno in cui Lucca deliberò di coniare 20.000 pezzi con una produzione rispetto all'anno precedente in linea.

Spero di poter continuare nell'opera di postare per voi quello che ormai sta diventando un catalogo /album di una delle più belle monete italiane ( almeno questo è il mio pensiero ); ogni anno è un caso diverso dall'altro.

post-18626-0-17674700-1329592309_thumb.j

post-18626-0-83318300-1329592349_thumb.j

Modificato da dabbene
Link al commento
Condividi su altri siti


Continiamo con altri due pezzi provenienza Mercato del Cordusio, entrambi importanti il primo è un 1754 ,tipo solo festoni, senza pantere,Bellesia 72, le leggende tendono a uscire sia al diritto che al rovescio,era stato utilizzato il punzone del 1750,ma è stato sostituito perchè troppo grande rispetto ai tondelli.Bellesia lo cataloga raro.

post-18626-0-58714100-1329667238_thumb.j

post-18626-0-73709200-1329667282_thumb.j

Link al commento
Condividi su altri siti


Ma veniamo forse a uno dei più prestigiosi ,la prima conizione quella del 1735, nel 36 verranno coniati solo mezzi scudi ,ha un diametro leggermente inferiore 39 mm.,peso legale 28,72 gr., è una produzione che presenta diversi problemi tecnici, in particolare per l'impronta a fogliette sul contorno,operazione che rialzava i bordi e deturpava le leggende ; notare le N, incise specularmente.

Bellesia lo cataloga Molto Raro, Manzoni R3, MIR R2,con questo ulteriore esemplare che inizia la serie abbiamo con l'esemplare di Picchio del 1737, seconda emissione, 12 esemplari postati su un totale di 18 anni di coniazione di questo esemplare,quasi una collezione intera.

post-18626-0-76197600-1329667969_thumb.j

post-18626-0-47326400-1329668013_thumb.j

Modificato da dabbene
Link al commento
Condividi su altri siti


Supporter

Buona Domenica Mario

......proprio oggi che al Cordusio non son potuto venire.....sono sempre belli questi scudi. Il primo, seppur rovinato sui bordi ha le immagini del Santo e del povero veramente ben conservate. Quasi perfette.

Il secondo ha i difetti che hai illustrati, ma trattandosi di moneta molto rara glieli si perdona.

Complimentoni...il Cordusio non si smentisce mai, nonostante tutto!!!

saluti

luciano

Link al commento
Condividi su altri siti


Che colpo Mario... :clapping:

Queste cose succedono solo al Cordusio, ho avuto la fortuna di poter visionare direttamente i due interessanti Scudi di Lucca, non potevo credere ai miei occhi, il 1735 un pezzo da 90!!!!!! :o

Complimenti una raccolta di Scudi di S. Martino davvero invidiabile.. :good:

Link al commento
Condividi su altri siti


  • 2 mesi dopo...

Riprendo la discussione per fare i complimenti a dabbene :) Monete splendide accompagnate da un racconto storico e artistico molto interessante.

Mi sono imbattuto nella discussione nel mio tentativo di studio di monete (italiane e non) che furono usate negli scambi commerciali mondiali.

Credo che questa possa rientrare nella categoria ;)

Grazie,

Matteo

Modificato da Matteo91
Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

  • 9 mesi dopo...

Riprendo la discussione sullo scudo di Lucca, molti li abbiamo visti con le loro minime differenze, anno per anno, ma ricordo che il San Martino a cavallo che divide il proprio mantello col mendicante non c'era solo sullo scudo ma veniva rappresentato anche sul mezzo scudo e sul 15 bolognini.

Sul 15 bolognini la scena è diversa, cambia in modo evidente, il cavallo ha la testa dritta in avanti, il mendicante è staccato dal cavallo, sembra implorare, ma il mantello arriverà.

Moneta rara, l'esemplare che posto credo che sia qualcosa di quasi unico per la bellezza, precisione, conservazione e anche patina.

Le immagini provengono dal lottto 260 dell'asta Varesi 61a del 22 novembre 2012, peso 5,53 gr.,con riferimenti :

Bellesia 51

CNI 798

MIR 234/2

Ecco il diritto con lo stemma coronato,

post-18626-0-73006200-1359578840_thumb.j

Modificato da dabbene
Link al commento
Condividi su altri siti


complimenti dabbene,ecco chi me lo aveva soffiato, comunque sono contento lo stesso almeno e finito in buone mani. :good:

No, Foglionco non è mio, magari, è solo tratto dal catalogo d'asta Varesi, però in compenso nei prossimi giorni metterò un mezzo scudo, quello sì, e anche sul mezzo scudo c'è da dire, comunque la moneta è in ogni caso eccezionale,

Mario

Link al commento
Condividi su altri siti


la monetazione di lucca è veramente affascinante, nemmeno serve dirlo.. posso dire una sola cosa, molto "empirica", ma voglio condividerla con voi: da appassionato di monetazione dell'impero, mi è sempre balzato all'occhio il fatto che la monetazione settecentesca di lucca, soprattutto per la tipologia di monete che qui stiamo esaminando, è in italia esteticamente e stilisticamente la più simile a quella delle coeve libere città imperiali del sacro romano impero. per me è una riconferma visiva di quella che effettivamente fu la politica della città in quel tempo: stretta vicinanza all'impero e alla casa d'asburgo in particolare, sebbene formalmente non facesse più parte di quella struttura politica dal 1648; questo in funzione anti-fiorentina, e secondariamente anti-pontificia. più di una volta anzi la città rivendicò unilateralmente proprio lo status di "libera città imperiale" per difendersi dalle mire di firenze, o dalle ingerenze della chiesa: non fatevi ingannare dai soggetti religiosi sulle monete: i lucchesi avevano capito bene il concetto secoli fa, infatti erano sì fermamente cattolici, ma al tempo stesso gelosi della propria libertà, e riuscirono con successo ad esempio ad evitare l'introduzione del tribunale dell'inquisizione nel proprio stato. per questo tesero politicamente ad assimilarsi a ciò che oltralpe erano norimberga, amburgo, colonia o quant'altre, sebbene invece lucca non avesse mai ottenuto l'immediatezza imperiale con un atto formale, ma si fosse invece costituita in repubblica "dal basso", come tutti i comuni italiani, avendo però la fortuna di sopravvivere in regime repubblicano fino al XVIII secolo. e le monete, da sempre anche strumento di propaganda, per me confermano questa impostazione politica in modo visivamente abbastanza evidente.

Link al commento
Condividi su altri siti


Interessanti osservazioni Vanadio, grazie perchè arricchisce la discussione, ho sempre seguito la monetazione di Lucca nel tempo dal medievale col denaro, moneta di larga diffusione, immobilizzata nel tempo, moneta di successo, che ha giocato molto della sua affermazione sul fatto di essere accettata ma nel tempo Lucca conia monete che tendono ad affermarsi giocando molto sulla propria identità, autonomia, sul fatto che la moneta avesse uno sbocco anche internazionale, lo scudo lucensis fu anche questo.

Mi piace vedere e far vedere monete, poi alla fine sono loro le protagoniste, è bello anche vedere come viene riportato lo scudo lucensis nella bibliografia nel tempo.

Vediamolo nelle tavole di Domenico Massagli " Introduzione alla storia della zecca e delle monete lucchesi ", la prima riporta i disegni di tre scudi , uno del 1735, uno del 1751, uno del 1753.

post-18626-0-20615500-1359647144_thumb.j

Modificato da dabbene
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Seconda tavola del Massagli con in particolare i disegni di uno scudo di Lucca del 1756, il mezzo scudo del 1736, tra l'altro l'unico, due da 15 bolognini, uno del 1734 e uno del 1746, immagini sempre significative e affascinanti.

post-18626-0-25523100-1359647626_thumb.j

Link al commento
Condividi su altri siti


Spesso le discussioni si intrecciano e si compenetrano, in questo caso questa adesso si collegherà con l'altra " Come cambia la moneta nel tempo.....".

Perchè la tavola IX del CNI che adesso posterò mi permette di fare un passo indietro : finora avevamo parlato dello scudo del 1700, ma esso nasce in realtà nel 1596, perchè ?

Proprio in un momento di trapasso in cui l'argento sostituisce l'oro nelle grandi transazioni; è l'epoca dei ducati, degli scudi, delle piastre, dei grandi nominali, delle grandi monete d'argento, la maggiore disponibilità di questo rispetto all'oro incoraggia il fenomeno e poco alla volta tutte le città si attrezzano e si adeguano.

Sono gli spagnoli a portare grossi quantitativi d'argento provenienti dalle miniere del sud America, anche se in realtà proprio Lucca arriva tardi al cambiamento.

Il ducatone in pratica sostituisce lo scudo d'oro, moneta che venne presto accettata in tutte le piazze e che oggi risulta veramente molto rara, il mezzo ducatone poi di grande rarità.

Moneta che riporta sempre lo stemma ornato con LUCA in basso e il LIBERTAS al centro per il diritto, al rovescio sempre la raffigurazione del San Martino a cavallo che divide il mantello col mendicante.

In leggenda al diritto abbiamo il richiamo all'imperatore col CAROLVS IMPERATOR ; questa è la partenza dell'epopea dello scudo lucensis del 1700.

Nella tavola del CNI all'11 il ducatone del 1596 e al 12 il mezzo ducatone sempre del 1596.

post-18626-0-99421000-1359649797_thumb.j

Link al commento
Condividi su altri siti


Abbiamo visto sopra lo straordinario 15 bolognini del 1742, purtroppo non posso offrire di meglio :blum: , tutto il resto non può che essere di altra e diversa conservazione, però cercherò di offrire quello che ho, che comunque ha la sua sicura dignità.

L'importante in queste discussioni è divulgare alla fine, proporre, poi ognuno potrà fare eventuali riflessioni ; gli esempi che arrivano sono però di due anni diversi il 1745 e il 1746, il 15 bolognini presenta fattori di minor cambiamento rispetto allo scudo, è una moneta che viene coniata in questi anni : il 1734, il 1735, il 1742, il 1743, il 1744, il 1745, il 1746, moneta con un peso che varia da 4,12 gr. a 5,64 circa e diametri da 27 a 29 mm.

Ecco il diritto del 1745,

post-18626-0-87195700-1359659544_thumb.j

Link al commento
Condividi su altri siti


E veniamo al rovescio del S. Martino da 15 bolognini del 1746, ultimo anno di coniazione per lo stesso.

Ma di altro parleremo ancora, di sicuro del mezzo scudo, ma probabilmente non finirà lì....

Mario

post-18626-0-76829000-1359659898_thumb.j

Link al commento
Condividi su altri siti


No, Foglionco non è mio, magari, è solo tratto dal catalogo d'asta Varesi, però in compenso nei prossimi giorni metterò un mezzo scudo, quello sì, e anche sul mezzo scudo c'è da dire, comunque la moneta è in ogni caso eccezionale,

Mario

Peccato,sarei stato meno dispiaciuto di non averlo preso , ha saperlo in buone mani.

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.