Vai al contenuto
IGNORED

Abolire a.C. e d.C per non offendere l'Islam ?


Risposte migliori

Inviato

Interessante, non lo sapevo, ma è anche vero che è accettato da tutti (inclusi gli ultratradizionalisti) che l'anno di nascita è solo convenzionale, così come il giorno 25/12. Tanto per dire, Erode morì nel 4 .a C...


Inviato

Prima il crocifisso nelle scuole (abbolito qui in Germania) poi negli ospedali (anche questo qui abbolito)adesso ac,dc dopo cosa verra? Magari abboliremo l'olio d' oliva perché usato per la cresima?

Signori miei state attenti che concedendo tanto si pigliano tutto.

Ma chi si prende tutto? Guarda che non esistono solo i cristiani e i musulmani (ebrei, agnostici, atei, nihilisti, buddhisti, etc). In mezza Europa il crocefisso non compare negli edifici pubblici, in quanto la religione è un sentimento intimo, non necessariamente da imporre, specie in paesi dove 1/3 della popolazione non è cristiana. Poi, da lì a dire che dia fastidio ce ne passa, basta non volerlo imporre come scelta di stato obbligatoria.

Sono credente anche io, non Cattolico, ma Luterano. Comunque concordo con Luke. Tutti i paesi occidentali sono stati Laici ed essendo tali, la propria fede non si può esprimerla in luoghi pubblici semplicemente perchè oltre a me Cristiano c'è anche l'Ateo, il Musulmano, l'Indù, ecc.... Ci sono luoghi appositi (gli edifici di culto e casa propria) :)


Inviato

Interessante, non lo sapevo, ma è anche vero che è accettato da tutti (inclusi gli ultratradizionalisti) che l'anno di nascita è solo convenzionale, così come il giorno 25/12. Tanto per dire, Erode morì nel 4 .a C...

Gesù non è realmente nato il 25 Dicembre... si presume sia nato in Marzo - Aprile... il 25/12, nel calendario riomano si festeggiava la festa del Sol Invictus, ed è stata sostituita proprio per coprire questo rimasuglio del paganesimo; inoltre, molto probabilmente non è neanche nato nell' anno 0... (essendo erode morto nel 4 a.C.) le fonti sull' anno di nascita di Gesù sono svariate... si ipotizza che sia nato nel 6-7 a.C.

Awards

Inviato

Sono credente anche io, non Cattolico, ma Luterano. Comunque concordo con Luke. Tutti i paesi occidentali sono stati Laici ed essendo tali, la propria fede non si può esprimerla in luoghi pubblici semplicemente perchè oltre a me Cristiano c'è anche l'Ateo, il Musulmano, l'Indù, ecc.... Ci sono luoghi appositi (gli edifici di culto e casa propria) :)

scusa ma non concordo... non si tratta di privare qualcuno di una libertà... queste sono usanze che caratterizzano un popolo, cancellarle significa cancellare l' identità del popolo stesso... in italia la religione di stato è il cattolicesimo, questo testimonia ancora di più quanto (pur essendo uno stato aperto ad ogni culto), l' italia abbia una cultura in cui la religione cristiana è sempre stata al centro, è sbagliato volersi cancellare per lasciare spazio agli altri... se in casa mia il tavolo sta in mezzo ad una stanza, l' ospite non puo venirmi a dire "spostalo che a me piace di più appoggiato al muro"... o peggio ancora "buttalo via che a me quel colore non piace", perchè questo significa solo non avere rispetto... l' interazione culturale degli ultimi decenni dovrebbe portare ad un arricchimento di ambedue le parti, e non all' imposizione di una cultura sull' altra... altrimenti si parla di colonialismo e di conseguente intolleranza...

  • Mi piace 1
Awards

Inviato

Interessante, non lo sapevo, ma è anche vero che è accettato da tutti (inclusi gli ultratradizionalisti) che l'anno di nascita è solo convenzionale, così come il giorno 25/12. Tanto per dire, Erode morì nel 4 .a C...

Gesù non è realmente nato il 25 Dicembre... si presume sia nato in Marzo - Aprile... il 25/12, nel calendario riomano si festeggiava la festa del Sol Invictus, ed è stata sostituita proprio per coprire questo rimasuglio del paganesimo; inoltre, molto probabilmente non è neanche nato nell' anno 0... (essendo erode morto nel 4 a.C.) le fonti sull' anno di nascita di Gesù sono svariate... si ipotizza che sia nato nel 6-7 a.C.

Sì, se ricordo bene, in base alla concomitanza del passaggio della cometa, del censimento, della nevicata (non comunissima in Palestina). Presumibilmente, gli eventi non erano contemporanei, ma racchiusi in un tempo limitato, attorno al 7, appunto


Inviato

Sono credente anche io, non Cattolico, ma Luterano. Comunque concordo con Luke. Tutti i paesi occidentali sono stati Laici ed essendo tali, la propria fede non si può esprimerla in luoghi pubblici semplicemente perchè oltre a me Cristiano c'è anche l'Ateo, il Musulmano, l'Indù, ecc.... Ci sono luoghi appositi (gli edifici di culto e casa propria) :)

scusa ma non concordo... non si tratta di privare qualcuno di una libertà... queste sono usanze che caratterizzano un popolo, cancellarle significa cancellare l' identità del popolo stesso... in italia la religione di stato è il cattolicesimo, questo testimonia ancora di più quanto (pur essendo uno stato aperto ad ogni culto), l' italia abbia una cultura in cui la religione cristiana è sempre stata al centro, è sbagliato volersi cancellare per lasciare spazio agli altri... se in casa mia il tavolo sta in mezzo ad una stanza, l' ospite non puo venirmi a dire "spostalo che a me piace di più appoggiato al muro"... o peggio ancora "buttalo via che a me quel colore non piace", perchè questo significa solo non avere rispetto... l' interazione culturale degli ultimi decenni dovrebbe portare ad un arricchimento di ambedue le parti, e non all' imposizione di una cultura sull' altra... altrimenti si parla di colonialismo e di conseguente intolleranza...

Non dico di cancellarla, ma secondo me in pubblico bisogna avere un certo comportamento. Proprio per non offendere il culto degli altri. Se io metto in un'aula un crocifisso, magari c'è un ragazzo Ebreo in classe e chiede se può mettere anche lui un suo simbolo, magari la Menorah. Il professore dice di no e scoppia il putiferio. Così negli uffici e simili (anche perchè ho assistito io ad una scena analoga e so di che parlo). Se vuoi esternare la tua fede ci sono luoghi adatti e proprio per non creare fraintendimenti con altre culture a mio parere in luoghi pubblici deve esserci laicità.


Inviato (modificato)

in italia la religione di stato è il cattolicesimo

No, non lo è più da un quarto di secolo

è sbagliato volersi cancellare per lasciare spazio agli altri

altri chi, scusa? Per ora, non è ancora obbligatorio essere cristiani, per essere cittadini italiani

... se in casa mia il tavolo sta in mezzo ad una stanza, l' ospite non puo venirmi a dire "spostalo che a me piace di più appoggiato al muro".

La casa, però, è nostra non solo tua, o vuoi dire che circa 1 italiano su 5 (per non dire un britannico o uno spagnolo o un francese su tre) è ospite? :blink:

Modificato da luke_idk

Inviato

Non dico di cancellarla, ma secondo me in pubblico bisogna avere un certo comportamento. Proprio per non offendere il culto degli altri. Se io metto in un'aula un crocifisso, magari c'è un ragazzo Ebreo in classe e chiede se può mettere anche lui un suo simbolo, magari la Menorah. Il professore dice di no e scoppia il putiferio. Così negli uffici e simili (anche perchè ho assistito io ad una scena analoga e so di che parlo). Se vuoi esternare la tua fede ci sono luoghi adatti e proprio per non creare fraintendimenti con altre culture a mio parere in luoghi pubblici deve esserci laicità.

Esattamente quello che accadde quando andavo al liceo: c'era la messa cattolica pasquale e i valdesi chiesero anche la messa valdese (in pari data). Ovviamente, si abolì la messa cattolica perchè in Italia si poteva accettare che si fosse non cristiani, ma certo non cristiani di altra confessione, figurarsi. Certo che se ogni confessione pretendesse di onorare le proprie festività, ci sarebbe da uscirne pazzi...


Inviato

Non dico di cancellarla, ma secondo me in pubblico bisogna avere un certo comportamento. Proprio per non offendere il culto degli altri. Se io metto in un'aula un crocifisso, magari c'è un ragazzo Ebreo in classe e chiede se può mettere anche lui un suo simbolo, magari la Menorah. Il professore dice di no e scoppia il putiferio. Così negli uffici e simili (anche perchè ho assistito io ad una scena analoga e so di che parlo). Se vuoi esternare la tua fede ci sono luoghi adatti e proprio per non creare fraintendimenti con altre culture a mio parere in luoghi pubblici deve esserci laicità.

Esattamente quello che accadde quando andavo al liceo: c'era la messa cattolica pasquale e i valdesi chiesero anche la messa valdese (in pari data). Ovviamente, si abolì la messa cattolica perchè in Italia si poteva accettare che si fosse non cristiani, ma certo non cristiani di altra confessione, figurarsi. Certo che se ogni confessione pretendesse di onorare le proprie festività, ci sarebbe da uscirne pazzi...

Appunto. Proprio per non creare danni diplomatici e sconfinare poi nel razzismo religioso, a mio parere la laicità è la cosa migliore. Anche perchè vediamo in che condizioni sono gli stati dove vige la regola della religione di stato.....

P.S: mi sa che nel post di luke dove ha quotato un'altra risposta c'è un'errore del server. Quello non l'ho scritto io ma Magdi :P :lol:


Inviato

Scusami, nessun errore del server... errore mio! Ho corretto subito


Inviato

scusa ma non concordo... non si tratta di privare qualcuno di una libertà... queste sono usanze che caratterizzano un popolo, cancellarle significa cancellare l' identità del popolo stesso... in italia la religione di stato è il cattolicesimo, questo testimonia ancora di più quanto (pur essendo uno stato aperto ad ogni culto), l' italia abbia una cultura in cui la religione cristiana è sempre stata al centro, è sbagliato volersi cancellare per lasciare spazio agli altri... se in casa mia il tavolo sta in mezzo ad una stanza, l' ospite non puo venirmi a dire "spostalo che a me piace di più appoggiato al muro"... o peggio ancora "buttalo via che a me quel colore non piace", perchè questo significa solo non avere rispetto... l' interazione culturale degli ultimi decenni dovrebbe portare ad un arricchimento di ambedue le parti, e non all' imposizione di una cultura sull' altra... altrimenti si parla di colonialismo e di conseguente intolleranza...

Sono perfettamente d'accordo con quanto scritto da Magdi!

Non condivido affatto la superficialità con cui si sta affrontando l'argomento e questo non tanto per quanto leggo, ma per il metodo. Se dovessimo sottoporre tutte le culture del mondo ad una presunta quanto inutile "modernizzazione laica" dovremmo tagliare dai libri di filosofia le pagine scritte da S. Agostino e poi quelle di Avicenna, anche S. Tommaso d'Aquino ha scritto di Dio ed anche Kant a pensarci bene. Hegel non è da meno. Dovremmo dare un colpo di spugna a tutto ciò che riconduce al Cristianesimo? Bene, facciamolo pure e così perderemo le basi della cultura occidentale.

Il Cristianesimo ha tramandato la cultura antica, durante il Medioevo, affinchè giungesse ai nostri giorni e la Chiesa è stata l'unica, in quel periodo, a produrre cultura ed a porre la basi del moderno pensiero e del (diritto) Occidentale, comprese le concezioni antropologiche della modernità. I metodi con cui ha operato ciò possono essere discutibili, ma la storia va studiata e non giudicata...pena l'ignoranza!

Ognuno di noi ha una sua identità e questa è composta dal presente (il nostro nome) e dal passato (il nostro cognome). I nostri antenati hanno fondato la nostra famiglia ed essa ci permette di essere riconosciuti nella comunità sociale. Scrivo di "comunità sociale" e lo evidenzio perchè è un concetto dinamico e quindi di relazioni. Ognuno si relaziona con gli altri e, nel fare ciò, mette in dialogo la propria identità con quella altrui; non ho mai sentito che la relazione umana presuppone che uno diventi l'altro per relazionarsi!

Un laico ha problemi a studiare S. Agostino? Rimarrà ignorante! Un religioso brucia i libri di Marx? Sarà ignorante anche lui! Ci scandalizza che in Occidente il tempo lo si misuri dalla nascita di Cristo? Bene, misuriamolo dalla nascita di Budda...mi sembra una cosa molto "glam"!

Enrico

  • Mi piace 2

Inviato

Interessante, non lo sapevo, ma è anche vero che è accettato da tutti (inclusi gli ultratradizionalisti) che l'anno di nascita è solo convenzionale, così come il giorno 25/12. Tanto per dire, Erode morì nel 4 .a C...

Gesù non è realmente nato il 25 Dicembre... si presume sia nato in Marzo - Aprile...

In realtà Gesù nacque verso i primi di ottobre e presto si fa il calcolo:

Gesù morì in aprile circa, visse 33 anni e mezzo e se torni indietro di sei mesi arrivi circa ai

primi di ottobre

Massimo

Awards

Inviato

scusa ma non concordo... non si tratta di privare qualcuno di una libertà... queste sono usanze che caratterizzano un popolo, cancellarle significa cancellare l' identità del popolo stesso... in italia la religione di stato è il cattolicesimo, questo testimonia ancora di più quanto (pur essendo uno stato aperto ad ogni culto), l' italia abbia una cultura in cui la religione cristiana è sempre stata al centro, è sbagliato volersi cancellare per lasciare spazio agli altri... se in casa mia il tavolo sta in mezzo ad una stanza, l' ospite non puo venirmi a dire "spostalo che a me piace di più appoggiato al muro"... o peggio ancora "buttalo via che a me quel colore non piace", perchè questo significa solo non avere rispetto... l' interazione culturale degli ultimi decenni dovrebbe portare ad un arricchimento di ambedue le parti, e non all' imposizione di una cultura sull' altra... altrimenti si parla di colonialismo e di conseguente intolleranza...

Sono perfettamente d'accordo con quanto scritto da Magdi!

Non condivido affatto la superficialità con cui si sta affrontando l'argomento e questo non tanto per quanto leggo, ma per il metodo. Se dovessimo sottoporre tutte le culture del mondo ad una presunta quanto inutile "modernizzazione laica" dovremmo tagliare dai libri di filosofia le pagine scritte da S. Agostino e poi quelle di Avicenna, anche S. Tommaso d'Aquino ha scritto di Dio ed anche Kant a pensarci bene. Hegel non è da meno. Dovremmo dare un colpo di spugna a tutto ciò che riconduce al Cristianesimo? Bene, facciamolo pure e così perderemo le basi della cultura occidentale.

Il Cristianesimo ha tramandato la cultura antica, durante il Medioevo, affinchè giungesse ai nostri giorni e la Chiesa è stata l'unica, in quel periodo, a produrre cultura ed a porre la basi del moderno pensiero e del (diritto) Occidentale, comprese le concezioni antropologiche della modernità. I metodi con cui ha operato ciò possono essere discutibili, ma la storia va studiata e non giudicata...pena l'ignoranza!

Ognuno di noi ha una sua identità e questa è composta dal presente (il nostro nome) e dal passato (il nostro cognome). I nostri antenati hanno fondato la nostra famiglia ed essa ci permette di essere riconosciuti nella comunità sociale. Scrivo di "comunità sociale" e lo evidenzio perchè è un concetto dinamico e quindi di relazioni. Ognuno si relaziona con gli altri e, nel fare ciò, mette in dialogo la propria identità con quella altrui; non ho mai sentito che la relazione umana presuppone che uno diventi l'altro per relazionarsi!

Un laico ha problemi a studiare S. Agostino? Rimarrà ignorante! Un religioso brucia i libri di Marx? Sarà ignorante anche lui! Ci scandalizza che in Occidente il tempo lo si misuri dalla nascita di Cristo? Bene, misuriamolo dalla nascita di Budda...mi sembra una cosa molto "glam"!

Enrico

Non ho detto di cancellare totalmente il tutto. Ho detto solo che esternazioni del proprio culto (Cristiano, Indiano o quant'altro) in pubblico a mio parere sono sbagliate perchè questo porterebbe ad una inevitabile intolleranza. Vuoi pregare Dio? Vai in Chiesa, vuoi pregare Allah? Vai in moschea. Posso mettere il crocifisso in una classe? No, perchè poi anche l'Ebreo vorrà mettere la Menorah, anche l'Indiano vorrà mettere la statua di Visnù e così via... Poi magari qualcuno dice: no Visnù non lo puoi mettere e nasce il conflitto: perchè tu puoi mettere il crocifisso ed io non posso mettere la statuetta di Visnù? Perchè così? ecc.... Si arriverebbe anche alla violenza fisica e si sprofonda nell'Anarchia più totale. Quindi proprio per evitare disguidi del genere la laicità nei luoghi pubblici deve esserci. Poi uno a casa propria può fare tutto quello che vuole, così nel proprio luogo di culto. Non capisco che c'entra il fatto di un Laico che non vuole studiare S.Agostino. Tanto per fare qualche esempio: Un carissimo amico di mio padre è Musulmano, ma lui legge con piacere anche il Vangelo e ammira molto la figura di Gesù, così come quella di S.Francesco ed è musulmano. Quando andavo al Liceo c'erano Indiani che in libreria si leggevano libri che parlavano della storia di Padre Pio o delle varie religioni Asiatiche. Così io ho letto anche alcune parti del Corano e lo stesso capitale di Marx pur essendo totalmente contrario alla sua ideologia. Bisogna studiare e imparare il più possibile, anche le cose che non ci aggradano e vanno contro il nostro orientamento religioso o politico. Io parlavo di un fatto prettamente religioso e di rispetto in pubblico per la Religione degli altri....


Inviato (modificato)
Non condivido affatto la superficialità con cui si sta affrontando l'argomento e questo non tanto per quanto leggo, ma per il metodo. Se dovessimo sottoporre tutte le culture del mondo ad una presunta quanto inutile "modernizzazione laica" dovremmo tagliare dai libri di filosofia le pagine scritte da S. Agostino e poi quelle di Avicenna, anche S. Tommaso d'Aquino ha scritto di Dio ed anche Kant a pensarci bene. Hegel non è da meno. Dovremmo dare un colpo di spugna a tutto ciò che riconduce al Cristianesimo? Bene, facciamolo pure e così perderemo le basi della cultura occidentale.

Il Cristianesimo ha tramandato la cultura antica, durante il Medioevo, affinchè giungesse ai nostri giorni e la Chiesa è stata l'unica, in quel periodo, a produrre cultura ed a porre la basi del moderno pensiero e del (diritto) Occidentale, comprese le concezioni antropologiche della modernità. I metodi con cui ha operato ciò possono essere discutibili, ma la storia va studiata e non giudicata...pena l'ignoranza!

Caro Enrico,

voler credere o dare ad intendere che la cultura é tale inquanto "occidentale" mi sembra a prima vista un discorso che si rifà alla "fede" più che all'eventuale oggettivizzazione scientifica (per quanto questa sia possibile, s'intende).

Non sono solo i cristiani ad aver tramandato cultura, tutt'altro. A seconda dell'egemonia della zona geografica e del periodo storico, la parte egemone ha raccontato e prodotto la cultura e la storia secondo "il proprio punto di vista" e secondo "le prorprie esigenze" oltre che alle proprie capacità.

Forse, e non ne sono nemmeno sicuro, mettendo assieme le varie "culture" con un analisi critica, si potrebbe ottenere un livello di "cultura" superiore (o perlomeno conoscenza superiore).

Ammiro le persone che hanno certezze, come mi pare esprima tu relativamente alla bontà del "moderno pensiero occidentale". Io non sono affatto certo che sia il "pensiero migliore" o comunque il "pensiero migliore possibile". Come non lo sono nemmeno per gli altri tipi esistenti, ovviamente.

Rimango attento e curioso.

Ognuno di noi ha una sua identità e questa è composta dal presente (il nostro nome) e dal passato (il nostro cognome). I nostri antenati hanno fondato la nostra famiglia ed essa ci permette di essere riconosciuti nella comunità sociale. Scrivo di "comunità sociale" e lo evidenzio perchè è un concetto dinamico e quindi di relazioni. Ognuno si relaziona con gli altri e, nel fare ciò, mette in dialogo la propria identità con quella altrui; non ho mai sentito che la relazione umana presuppone che uno diventi l'altro per relazionarsi!

Concordo pienamente. Proprio per questo il voler imporre a "tutti" il proprio punto di vista lo trovo assai controproducente, oltre che scorretto. Ma questo é quanto avviene in tutte le società del mondo su tutti i livelli della vita dell'uomo. Dal tipo di linguaggio, alla fede, alla moneta eccetera. Il "libero arbitrio" é tale solo se le scelte possibili sono effettuamente già previste tra le possibilità proposta dal modello societario in qui si nasce e cresce.

Un laico ha problemi a studiare S. Agostino? Rimarrà ignorante! Un religioso brucia i libri di Marx? Sarà ignorante anche lui! Ci scandalizza che in Occidente il tempo lo si misuri dalla nascita di Cristo? Bene, misuriamolo dalla nascita di Budda...mi sembra una cosa molto "glam"!

Perfettissimo. Detto questo però una società che mira a quello che tu qui dici, propone lo studio tanto di S.Agostino quanto dell'Islam, quanto della Torah shebiktav quanto di Marx e via discorrendo.

Comprendendo, ovviamente, quanto di meglio ciascuna società/religione ha saputo produrre per il sapere umano.

Qualsiasi insegnamento che escluda a priori e a prescindere uno qualsiasi di questi lascia un vuoto di ignoranza. Uguale risultato, se non peggio, si ha quando una "parte" racconta o insegna una parte a "lei" avversa (...)

Insignire de facto qualsiasi luogo di "studio" o "apprendimento della sapienza" o "istituzione" in generale, con un qualsiasi simbolo religioso significa avere l'intenzione di comunicare direttamente quello che si presuppone essere "giusto" per quel luogo, quella comunità, quella società.

L'approccio "laico", a mio avviso, non dovrebbe MAI far sentire offeso il laico stesso da un qualsiasi simbolo religioso. Tutt'altro, dovrebbe lasciarlo alquanto indifferente sul piano religioso.

Se questo tipo di approccio "laico" fosse richiesto dai "credenti" stessi di qualsiasi religione come BASE per uno studio omnicomprensivo non ci vedrei nulla di male o strano. Anzi lo reputerei il metodo più funzionale in termini di risultati, senza che questo possa in alcun modo ne cambiare ne andare ad offendere quelle che potrebbero essere tradizioni culturali, familiari o credi di qualsiasi tipo.

Altro capitolo legato alla questione in essere potrebbe essere quello dell'evoluzione, senza la quale non vi può essere progresso (di qualsiasi tipo).

In ultimo, tanto per condire un poco di più la cosa, bisognerebbe definire un "tempo" per quelle che si chiamano "tradizioni" in generale.

Le stesse infatti sono abbatanza a noi vicine se per ereditarietà si intende quella dei genitori; dai nonni già cominciano uno scostamento più visibile... E via via così dai bisnoni agli avi in su. Ed in un battito di ciglia di tempo ci accorgiamo che gli stessi adoravano chissà quali dei e chissà in che modo...

In questo senso il fatto che si collezioni monete dovrebbe essere abbastanza rivelatore.

Insomma, e per concludere, l'uomo é un essere in divenire.

Come per le parti anatomiche (rimasugli di coda, capezzoli nell'uomo, denti del giudizio e polsi che non si girano...) anche la conoscenza e tutto il resto é un continuo mutamento.

Cercare di arroccarsi in modo innaturale non so quanto, anche solo concettualmente, possa essere possibile, prima che utile.

Modificato da Monetaio
  • Mi piace 1
Awards

Inviato

Non condivido affatto la superficialità con cui si sta affrontando l'argomento e questo non tanto per quanto leggo, ma per il metodo.

Superficialità? Ma quale superficialità?

Nessuno, qui, ha sostenuto una sola di queste cose. Chi avrebbe chiesto di cancellare lo studio della religione cristiana o dei filosofi cristiani? Nessuno. Ho, forse, accusato qualcuno di volere vietare lo studio della rivoluzione francese perchè non accetta la laicità dello stato?


Inviato

Posso mettere il crocifisso in una classe? No, perchè poi anche l'Ebreo vorrà mettere la Menorah, anche l'Indiano vorrà mettere la statua di Visnù e così via... Poi magari qualcuno dice: no Visnù non lo puoi mettere e nasce il conflitto: perchè tu puoi mettere il crocifisso ed io non posso mettere la statuetta di Visnù? Perchè così? ecc....

Perchè,a mio avviso, il Cristianesimo rappresenta l'identità storica, culturale e ideologica del nostro popolo.

Certi valori, fondanti la nostra società, come la libertà e l'eguaglianza, sempre a parer mio, sono nati non a caso, in Occidente che è la culla della religione cristiana.


Inviato

Comunque, stiamo rischiando di divagare troppo. Si è partiti da una notizia bizzarra (non saprei come altro definirla) e si è arrivati al confronto (poi diventato scontro) filosofico.

Tornando al calendario, avrebbe un senso soltanto creare un calendario unico al mondo con tutti i mesi uguali, pari durata, etc ed un inizio convenzionale uguale per tutti. Da quando partire? Per me, anche da dopodomani... :lol:.

Si perderebbero tante belle tradizioni culturali, però

Allo stesso tempo troverei utile uniformare le date, in tutto il mondo; sarebbe un passo verso qualcosa di condiviso. In caso contrario, ognuno si tenga il proprio calendario, senza volerlo stravolgere. Certo che la Francia, un giorno, potrebbe pure decidere di sentire suo il calendario rivoluzionario... :rolleyes:


Inviato

]

scusa ma non concordo... non si tratta di privare qualcuno di una libertà... queste sono usanze che caratterizzano un popolo, cancellarle significa cancellare l' identità del popolo stesso... in italia la religione di stato è il cattolicesimo, questo testimonia ancora di più quanto (pur essendo uno stato aperto ad ogni culto), l' italia abbia una cultura in cui la religione cristiana è sempre stata al centro, è sbagliato volersi cancellare per lasciare spazio agli altri... se in casa mia il tavolo sta in mezzo ad una stanza, l' ospite non puo venirmi a dire "spostalo che a me piace di più appoggiato al muro"... o peggio ancora "buttalo via che a me quel colore non piace", perchè questo significa solo non avere rispetto... l' interazione culturale degli ultimi decenni dovrebbe portare ad un arricchimento di ambedue le parti, e non all' imposizione di una cultura sull' altra... altrimenti si parla di colonialismo e di conseguente intolleranza...

Concordo pienamente, hai espresso ció che volevo dire in modo migliore.

Aggiungerei solo che quando dici "se in casa mia il tavolo sta in mezzo ad una stanza," casa deve essere vista come il territorio in cui viviamo e dove esistono giá degli usi e dei costumi, Se poi il tavolo si deve spostare debbono essere gli inquilini di quell'appartamento a doverlo decidere. Quindi se si vuole togliere qualcosa dai nostri costumi dobbiamo essere noi, come e giusto che sia in una demograzia con il voto a deciderlo, non é giusto, che 1/4 della popolazione decida per gli altri 3/4.

Quando dico "si pigliano tutto" intendo dire le tradizioni a cui siamo affezionati. Da noi ( Germania ) la Pasqua viene chiamata, a scuola dove vá mia figlia ( 8 ), la festa delle uova, mentra il natale la festa delle luci. Si sono presi la nascita di Gesú e la sua resurrezione, e indietro ci hanno dato luci e uova :angry: .

Quando dico si pigliano tutto dico che il mio timore sia che un giorno le nostre feste cittadine dedicate hai santi svaniscano perché a qualcuno dá fastidio predendo qualcosa di importante, qualcosa che ricorda le nostre origini.

Qui in Germania queste cose non esistono, non esistono processioni , feste parrochiali ,etc. qui il laicismo e diffusissimo e a cosa porta questo? Porta ad avere come dio il dio denaro il peggiore che possa esistere.

Ora dico qualcosa che fará saltare dalla sedia qualcuno di voi ma vi prego di seguire il mio discorso. È in corso una guerra che io definisco silenziosa, vi spiego perché. Per ogni famiglia islamica si contano da 4 ai 5 figli, mentre quelle tedesche non superano i due. Fate i conti voi quanto ci vorrá prima che su 80 milioni di abbitanti si abbia una magioranza di abbitanti islamica ( storicamente molto uniti ). Tutti cittadini tedeschi, che hanno quindi diritto al voto, fate due + due fra un centinaio di anni la Germania sará islamica. Sciocchezze! Sapete quale á citta con maggiore densitá di Turca dopo Ancara? Berlino e non lo dico io ma i giornali.

Io spero veramente che ció che ho affermato sia solo frutto della mia mente un pó malata ma e un evenienza a cui fare attenzione.

Dico che da cattolico moderno che sono aperto a tutte le altri religioni e credo che vi sia sempre qualcosa da imparare da tutti, ma facciamo attenzione a non dimenticare la nostra .

Awards

Inviato
Un laico ha problemi a studiare S. Agostino? Rimarrà ignorante! Un religioso brucia i libri di Marx? Sarà ignorante anche lui! Ci scandalizza che in Occidente il tempo lo si misuri dalla nascita di Cristo? Bene, misuriamolo dalla nascita di Budda...mi sembra una cosa molto "glam"!

Perfettissimo. Detto questo però una società che mira a quello che tu qui dici, propone lo studio tanto di S.Agostino quanto dell'Islam, quanto della Torah shebiktav quanto di Marx e via discorrendo.

Già che ci siamo, vogliamo anche prendere in esame la possibilità di permettere di vivere e godere pari dignità anche a chi decidesse di non leggere nessuno dei testi citati, punto e basta?

State tutti, chi piu' chi meno velatamente e intenzionalmente, sostenendo che il mio Dio è migliore e la mia cultura è migliore...ma "RISPETTO A COSA?"


Inviato

Non quoto gli scritti che rispondono al mio precedente, ma li riprendo tutti in un'unica argomentazione.

Parto dall'errore di metodo che ho evidenziato e che si trova nell'unire il discorso relativo alla convenzione dell'anno zero per la cultura occidentale con quello sui crocefissi nelle aule delle scuole italiane. Si può fare un'accozzaglia di argomenti? La si faccia pure, ma si è nell'errore visto che i crocefissi nelle aule si trovano per dei motivi che vanno ricercati in un contesto storico-giuridico italiano che tutti conosciamo visto che si studia nella scuola dell'obbligo. In ambito giuridico esiste la clausola secondo la quale "pacta sunt servanda" (i patti si rispettano); da ciò va da sè che se si fa un intruglio di argomenti non facciamo altro che incorrere in pesanti errori che creano confusione e disinformazione. La storia dell'anno zero è tutta in un altro capitolo!

Per rispondere a chi interpreta il mio precedente scritto come una "crociata" dei tempi moderni, scrivo chiaramente che non ho mai sostenuto niente di tale portata. Io ribadisco solo la realtà che è insita nella storia e nella cultura! Se uno studente islamico diventasse professore di filosofia in un liceo occidentale dovrebbe insegnare la Patristica e questo non gli creerebbe scandalo perchè quella è la filosofia prodotta nel Medioevo, non la si può cambiare e senza di essa nulla di ciò che ora si teorizza avrebbe senso. Questa è la realtà e non esprimo giudizi nè di qualità nè di quantità! Scrivo di filosofia, ma solo a titolo di esempio visto che il discorso vale per tanti altri argomenti. Se io andassi al Cairo a fare un viaggio, vedrei la gente che si inginocchia per strada rivolta alla Mecca, dovrei scandalizzarmi? Io non mi scandalizzo, ma osservo con interesse. Perchè dovrei pormi il problema se leggo su un libro che l'anno zero del tempo occidentale è fissato alla nascita di Cristo? Perchè un buddista dovrebbe scandalizzarsi se per le strade italiane ci sono le edicole sacre? Ogni popolo ha la sua storia e la sua cultura delle quali deve essere fiero visto che definiscono la sua identità. Come ho già scritto, questo non significa imporla ed è per questo che io ho riflettuto sulle relazioni sociali intese come fenomeno dinamico. Non si aprono le strade al confronto negando o cassando ciò che siamo, ma ponendosi in un'ottica di rispetto e sintesi come molti di coloro che hanno ripreso il mio pensiero hanno affermato ribadendo quanto io stesso sostenevo. Il rispetto e la sintesi però vanno anche rivolte alla propria cultura perchè senza di essa non abbiamo identità e senza identità non abbiamo nemmeno nulla da dire a chi la pensa diversamente da noi e se non abbiamo nulla da dire non siamo altro che inutili.

Enrico


Inviato (modificato)

Ora dico qualcosa che fará saltare dalla sedia qualcuno di voi ma vi prego di seguire il mio discorso. È in corso una guerra che io definisco silenziosa, vi spiego perché. Per ogni famiglia islamica si contano da 4 ai 5 figli, mentre quelle tedesche non superano i due. Fate i conti voi quanto ci vorrá prima che su 80 milioni di abbitanti si abbia una magioranza di abbitanti islamica ( storicamente molto uniti ). Tutti cittadini tedeschi, che hanno quindi diritto al voto, fate due + due fra un centinaio di anni la Germania sará islamica. Sciocchezze!

Praticamente quello che veniva detto degli immigrati italiani, in mezzo mondo...

Sapete quale á citta con maggiore densitá di Turca dopo Ancara? Berlino e non lo dico io ma i giornali.

Che i giornali dispensino ignoranza è noto, ma credo che si tratti, banalmente, di malafede. Attenzione a quello che si legge su certi "giornali" (ho dei dubbi sul fatto che sul Berliner Zeitung leggerai mai qualcosa di simile...

Tanto per chiarirci

Istanbul 10.757.000 abitanti (più di Ankara)

Ankara 3.764.000 - l'agglomerato urbano 4.467.000

Smirne2.606.000

Adana 1.366.000

Gaziantep 1.175.000

Bursa 1.143.000

etc, etc.

Berlino 3.416.000 - l'agglomerato urbano 4.200.000

Quindi il 70-75% dei cittadini di Berlino sarebbe turco. Interessante... ci sono stato 5 volte e mi sembrava che la maggioranza fosse tedesca... evidentemente è in atto una mutazione genetica, che ha reso le turche bionde, pelle candida, occhi azzurri...

Modificato da luke_idk

Inviato

State tutti, chi piu' chi meno velatamente e intenzionalmente, sostenendo che il mio Dio è migliore e la mia cultura è migliore...ma "RISPETTO A COSA?"

Tutti chi, scusa? Qualcuno sta dicendo che bisogna rispettare le scelte di tutti.


Inviato

Tutti....vuol dire tutti..perché tutti stanno parlando sempre da un punto di vista molto parziale della questione...: bisogna accogliere tutte le religioni e gli amori di patria, giusto, giustissimo...ma possiamo, già che siamo quì a far sfoggio di tolleranza ,prendere in considerazione anche il punto di vista di quelli che non si riconoscono in nessun dio e nessuna simbologia e in nessuna patria che non sia il mondo intero?

e non sto perlando per me ma solo per amor di equità.


Inviato

ma possiamo, già che siamo quì a far sfoggio di tolleranza ,prendere in considerazione anche il punto di vista di quelli che non si riconoscono in nessun dio e nessuna simbologia e in nessuna patria che non sia il mondo intero?

E' quello che sto dicendo io,veramente...


Inviato

ok, allora tutti meno luke idk....


Ospite
Questa discussione è chiusa.

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.