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IGNORED

Fine dell'euro


Risposte migliori

Inviato (modificato)

Speriamo qualcuno non deciderà di premere qualche bottone...probabilmente non lo faranno.

Speriamo che qualche crisi geopolitica locale non degeneri...probabilmente lo eviteranno.

Speriamo!

Ma la Merkel già dice che l'implosione dell'euro porterà alla fine della pace nei prossimi 50 anni...dico, ma vi rendete conto?

Vi rendete conto di cosa si possa arrivare a dire...e se fosse vero?

La Merkel non intende certo dire che la Germania si metterà a far guerra ad altri stati ma che la fine dell'Euro sarebbe quasi certamente la fine del processo d'integrazione europea, di conseguenza non sarebbe più garantito quel periodo di pace e benessere che troppo spesso diamo per scontato oggi. Si tornerebbe presto ai tempi in cui non esisteva nessuna forma di coordinamento politico ed economico fra i paesi d'Europa, contrariamente ad oggi con la pur imperfetta UE, e quindi alle vecchie tensioni politiche continue, guerre commerciali e sante alleanze a tempo che nessun organismo comune europeo potrebbe più risolvere riunendo tutti in parlamenti e consigli invece che minacciando, attuando pericolose ripicche e spostando truppe alle frontiere. Non sarebbe neanche più impensabile che in seguito il tutto possa degenerare in guerre.

Quasi tutti noi siamo nati o abbiamo comunque passato il periodo di maturità della nostra vita nell'era integrazione (1950 - oggi) per cui si può non avere idea di cosa ci aspetterebbe se l'integrazione europea finise a gambe all'aria, dando in buona fede per scontato che la situazione di oggi esista "per natura".

Modificato da ART

Inviato (modificato)

...

E dimmi Piakos,

dove differisce la visione, nella sostanza, tra il mio scritto e tra il tuo ?

Nonostante il tuo scrivere strutturato più da simbologia che da verbo (non a caso citi Eraclito) che a mio avviso serve solo a scremarne gli eventuali lettori, non mi pare che tu abbia espresso concetti diversi o lontani da quello che é il mio pensiero.

Un solo appunto.

Ho come la sensazione che il tuo dito indichi "la massa", la gente comune tutta.

Punta quel dito invece verso chi ha deciso che così la massa debba pensare e quindi essere.

Le società in cui viviamo (E tanto vale per gli ultimi 8000 anni almeno) non nascono per caso e dal caso e non si evolvono autonomamente. C'é chi le ha pensate, volute, realizzate e c'é chi le gestisce.

Modificato da Monetaio
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Inviato (modificato)
Di solito si tratta di reazioni ad una situazione esistente che, a ragione o a torto, non è più considerata tollerabile. Rivoluzioni, insurrezioni e chi più ne ha più ne metta, spesso, nascono proprio così. L'ideologia ha un ruolo molto più marginale, di quanto la storiografia vorrebbe e questo non è necessariamente un male, anzi...

Vero e non vero.

Più spesso le insurrezioni nascono solo per gli interessi di pochi. Alimentando magari il malcontento nei più, utili per la manovalanza prima e per la ricerca del consenso dopo.

L'ideologia se é vero che ha un ruolo marginale nei più sopracitati, ha un ruolo centralissimo e fondamentale negli interessi di chi invece li organizza ed eventualmente struttura successivamente.

Il voler affibiare al termine "ideologia" una accezione negativa é solo il risultato della propaganda occidentale che si é avuta negli anni della guerra fredda.

Tutte le società umane sono figlie di ideologie, anche la nostra attuale, dove all'interno del quale ci sono i principi morali, filosofici, economici, finanziari (eccetera) che la strutturano prima, e la sorregono dopo.

Che poi tutto questo non si sappia o, a volte, si vuole far finta di non saperlo per comodità, é un altro paio di maniche.

La questione economico-finanziaria all'interno delle "ideologie" attuali (ma che dico attuali...) é uno dei cardini per la costruzione dei sistemi, visto che é tramite quella che passa la gestione della massa stessa.

E-Cat 28 Oct Test + 1ma commessa

Modificato da Monetaio
Awards

Inviato

Ho come la sensazione che il tuo dito indichi "la massa", la gente comune tutta.

Punta quel dito invece verso chi ha deciso che così la massa debba pensare e quindi essere.

Le società in cui viviamo (E tanto vale per gli ultimi 8000 anni almeno) non nascono per caso e dal caso e non si evolvono autonomamente. C'é chi le ha pensate, volute, realizzate e c'é chi le gestisce.

Completamente d'accordo...


Inviato
Di solito si tratta di reazioni ad una situazione esistente che, a ragione o a torto, non è più considerata tollerabile. Rivoluzioni, insurrezioni e chi più ne ha più ne metta, spesso, nascono proprio così. L'ideologia ha un ruolo molto più marginale, di quanto la storiografia vorrebbe e questo non è necessariamente un male, anzi...

Vero e non vero.

Più spesso le insurrezioni nascono solo per gli interessi di pochi. Alimentando magari il malcontento nei più, utili per la manovalanza prima e per la ricerca del consenso dopo.

L'ideologia se é vero che ha un ruolo marginale nei più sopracitati, ha un ruolo centralissimo e fondamentale negli interessi di chi invece li organizza ed eventualmente struttura successivamente.

Stavo parlando delle masse che alle rivoluzioni partecipano. pensi davvero che siano così ideologizzate? Non credo e non lo credi neppure tu, visto che l'hai detto per primo :D


Inviato (modificato)

Tutte le società umane sono figlie di ideologie, anche la nostra attuale, dove all'interno del quale ci sono i principi morali, filosofici, economici, finanziari (eccetera) che la strutturano prima, e la sorregono dopo.[/url]

L'economia viene prima della "ideologia" e la tecnologia viene prima dell' economia.

Nel caso dell' e-cat, manca la tecnologia, quindi non potra avere effetti sul modello economico e da li' influenzare la filosofia.

Modificato da ersanto

Inviato

Tecnica finanziaria, macromicroeconomia, partite di giro, buffi globalizzati, sòle ( cioè bidoni) un po' di partita doppia, qualcosa sentita dal commercialista...il nostro benessere che va per marciapiedi...perchè il benessere finisce per diventare una sorta di cortigiana...schiava del profitto e del trivio (mica posso dire prostituta...ahi...ahi, a Piakos!)

Cosa vale tutto questo nel progresso dell'animo umano?

Nulla!

E dimmi Piakos,

dove differisce la visione, nella sostanza, tra il mio scritto e tra il tuo ?

...dai miei investimenti ho tratto circa un 28% di guadagno netto annuo negli ultimi 7 anni e a fronte di ciò mi sono appena comprato una bellissima barca su cui farò crociera quest'estate (posso dimostrarti ovviamente quanto dico).


Inviato

Da ERACLITO DI EFESO (VI - V sec. a.C.) a JAMES HILLMAN (1926 - 27.10.2011) psicoanalista.

L'anima mundi e la perdita del mondo immaginale.

James hillman, grandissimo psicoanalista (spentosi ieri nella sua casa nel Connecticut) va oltre il pensiero di Freud e Jung nell'analisi del malessere dell'individuo. Per Hillman le cause del nostro dolore nel vivere vanno rintracciate nel modo in cui l'uomo interiorizza la società in cui vive. Nella prevalente razionalità competitiva e nellla ricerca del profitto e dell'utile personale, enfatizzate in un'ambito edonistico. Queste hanno disattivato la capacità immaginativa del cuore nell'individuo, cioè la coscenza dell'amore, della bellezza, della giustizia e di quella verità interiore di cui abbiamo perso l'origine e la traccia.

Il dito, in realtà, non va puntato sulle masse...ma su chi le gestice in modo palese...e a volte occulto.

La società nel modo con cui è strutturata e nelle modalità con cui fa vivere gli individui è quindi la responsabile della sofferenza, specificamente di quella interiore ma non solo..., che in varia misura pervade e devasta gli stessi individui...in quanto puri funzionari di qualche apparato economico, fosse anche proprio od altrui, comunque senz'anima.

Ciò accade perchè la nostra società appunto non ha più anima e ha perso la cognizione autentica delle relazioni tra gli uomini, se non come relazioni intese per interessi e per profitto. Peraltro la nostra società ha perduto la capacità di commuoversi per il dolore nel mondo e di immaginare tutto quanto non rientra nella concettualità, nella funzionalità e nel calcolo delle utilità, in cui ciascuno è costretto a vivere...spesso incosapevolmente.

Si è quindi perso il pensiero del cuore di cui erano capaci gli antichi greci che pensavano con il cuore...di qui la profondità del logos e dell'anima, i cui confini erano irragiungibili già per Eraclito.

Per il mondo greco la bellezza commuoveva ed esaltava in quanto era inscindibile dalla bontà e dalla verità.

Concetti che la cultura cristiana ha separato e che i greci tenevano insieme anche etimologicamente.

Data l'importante e non banale premessa si arriva al dunque.

Nel mondo greco antico la bellezza individuale (espressa dalla personale serenità del volto e dello sguardo ed intesa come conoscenza di sé ed armonia interiore) non è raggiungibile senza una Politica della bellezza (saggio di Hillman - Edizioni Moretti & Vitali). Prevale quindi la necessità assoluta e insostituibile di una società ben governata (unitamente ad una economia sana e realmente gestita) che sola può ridurre la sofferenza umana di tanti individui. Ciò è possibile in una società che consenta la tolleranza e l'accoglienza che solo un sano relativismo può concedere...ecco perchè gli antichi greci non avevano un solo dio...ed ecco perchè Nietzsche scrive che...Gli dèi morirono dal gran ridere quando udirono che un Dio voleva essere il solo.

Hillman ci dice che noi non siamo se non in un campo psichico con gli altri e con l'ambiente urbano e naturale di questo mondo. Quindi per l'uomo non c'è sofferenza individuale disgiunta dall'anima del mondo in cui si vive.

(Quanto sin qui scritto è anche un condensato di un articolo del grande maestro Umberto Galimberti, comparso da poco sul quotidiano La Repubblica).

(continua...)


Inviato

Il pensiero di Hillman e gli indignati.

Prove d'orchestra per un cambiamento.

E' palesemente evidente che il dolore individuale, in assenza di una Politca della bellezza (come sopra intesa)...quindi una Poltica della cultura che promuove la rintracciabilità di valori autentici in una società non competitiva, trova vana panacea in una sorta di consumismo giocattolesco...spesso compulsivo. Un consumismo fondato su bisogni immaginari e sulla competzione con il vicino del momento...nonchè sulla necessità di apparire nella necessità di combattere l'alienazione.

Avrete notato, cari amici, come anche in questo Sito...in questa stessa discussione, si possa essere competitivi...al limite del dileggio e/ dell'insulto?

Chissà perchè?

Abbiamo pensato, mentre diventiamo competitivi o aggressivi in una dimensione virtuale...se in effetti qualcuno ci costringa ad essere tali...se la competizione spesso cercata...non sia una manifestazione di dolore e/o insoddisfazione interiori?

E' probabile che sia così.

Purtroppo è da dubitare che una Politica della bellezza (come sopra intesa) possa interessare le Società Extranazionali che impongono modelli, bisogni e debiti. Specificamente quelle finanziarie.

E' probaile che al solo sentire tale definizione possano mettersi a ridere in un Consiglio d'amministrazione...all'ennesimo piano di un grattacielo o in una fastosa residenza ufficiale.

E' altrettanto probabile che una simile Politica potrebbe piuttosto dare fastidio...non perchè non ne verrebbe colto il senso (non sono incolti...) quanto perchè una tale Politica significherebbe: ristrutturazioni, cambio manageriale, riconversioni, investimenti, nuove progettazioni...ma ne farebbero comunque un business. Così come i mercanti ebrei esercitavano la mercatura nel Tempio...a poca distanza dal Sancta Sanctorum ove aveva casa l'innominabile.

Se volete un altro esempio: più o meno le stesse problematiche insite nel pensionamento del motore a scoppio.

Con una differenza.

Il pensionamento del motore a scoppio è nelle cose...questione solo di tempo.

La Politica più consona agli esseri umani...non è ancora nelle cose.

Per mantenere lo Status quo...al dolore del vivere in modo inadeguato si è purtroppo agggiunta una crisi economica epocale fondata su uno strapotere economico bisognoso di cartolarizzazioni e di vendite improntate sul debito.

L'anomalia consiste nel non aver la politica (quella senza la p maiuscola) purgato ed emendato i responsabili, imponendo sane,ed opportune regole, nonchè trasparenza, nel mondo della finanza.

E poi dicono che la Filosofia, la storia e l'analisi non servono a niente...certo che lo dicono, hanno bisogno di funzionari senz'anima...non di cuori pensanti capaci di promuovere processi critici del sistema e cambiamenti nella gestione della Cosa pubblica.

Qualcosa di nuovo accadrà e prenderà posto...anche la legge del profitto ha bisogno di un nuovo modello.

Ci sarà battaglia tra chi imporrà le scelte e comanderà il cambiamento.

Una Politica riformata (cioè noi...) o il Business.

Potrebbe essere l'ultima possibilità.


Inviato (modificato)

Il pensionamento del motore a scoppio è nelle cose...questione solo di tempo.

Magari sai di filosofia, ma certamente non di fisica.

una crisi economica epocale fondata su uno strapotere economico bisognoso di cartolarizzazioni e di vendite improntate sul debito.

Che cos'e' "un potere economico bisognoso di cartolarizzazioni" ?

E se aboliamo il credito (ricorda: non c'e' debito senza credito!) la maggior parte delle persone deve necessariamente vivere in affitto fino a tarda eta. BEn pochi potrebbero permettersi di acquistare un'abitazione prima.

Modificato da ersanto

Inviato
una crisi economica epocale fondata su uno strapotere economico bisognoso di cartolarizzazioni e di vendite improntate sul debito.

Che cos'e' "un potere economico bisognoso di cartolarizzazioni" ?

E se aboliamo il credito (ricorda: non c'e' debito senza credito!) la maggior parte delle persone deve necessariamente vivere in affitto fino a tarda eta. BEn pochi potrebbero permettersi di acquistare un'abitazione prima.

Vedo che certe verità sono effettivamente dure...la quotidianità e la gestione attuale della società ha già portato piuttosto avanti la devastazione. Un potere economico bisognoso di cartolarizzazioni è un complesso ingranaggio di entità che ha continua necessità di creare significativo profitto. In assenza di un buon profitto si crolla.

Una tale congregazione drena molto capitale e non lo redistribuisce se non in minima parte, insufficiente alla lunga a creare profitto bastevole per tutti.

Finiti i soldi (per farla breve altrimenti è meglio scriviamo un trattato virtuale così probabilmente ne potremmo trarre massimo beneficio) o scarsa la moneta disponibile per la massa dei consumatori...occorre continuare a vendere per non bloccare il giochino.

Si ricorre al debito...tutti comprano quasi tutto pur non potendoselo permettere...si vive al di sopra delle possibilità. Ma la società attuale è stata così abituata e non ha le risorse critiche e culturali e nemmeno la sensibilità e il cuore per volgere le spalle a siffatto sistema.

Preferisce avere...illudendosi così di essere...in realtà non è, ma possedendo appare.

Si accontenta di apparire...apparendo, l'animo e l'inconscio percepiscono e realizzano però un malessere...un dolore. Continuano a comprare ma il malessere non passa se non, forse, per il tempo che dura il diveritimento per il nuovo giocattolo o il nuovo gioco...atteso che, anche le relazioni si mercificano e le amicizie diventano tutte per interesse o da ombrellone.

In un sistema competitivo insorge peraltro la diffidenza...l'amicizia non è e non può essere più un valore. L'amicizia è impegnativa...meglio far finta di essere amici. In base a quanto puoi darmi: piacere, favori, opzioni, inviti piacevoli...posso far finta di esserti amico. Queste sono le ricadute sul tessuto sociale...che probabilmente possono far comodo a chi deve vendere panacee. Perchè la speculazione sofisticata è colta...conosce sia Eraclito che Hillman...ma ha svenduto l'anima per il proprio profitto. Poichè il loro profitto è notevole...può darsi che dormano lo stesso. Poichè la macchinetta nuova o il gadget recentissimo o la vancanzetta di tre giorni...alleviano ma non risolvono la vita alla gente...è probabile che l'abbrutimento della gente continui.

La sofisticazione finanziaria pone in atto strumenti che consentono di diluire il debito che viene parcheggiato...ma non viene riassorbito per mancanza di sufficienti disponibilità...in quanto alla fine il giochetto del parcheggio coinvolge tutti o quasi mentre nuova ricchezza non viene prodotta se non per pochi individui e per il mondo finanziario. Inoltre la necessità di creare continuo profitto induce iingenti capitali, in mano a chi drena ed accumula risorse, a cercare ulteriori ingenti tecniche di profitto. La Speculazione diventa un altro protagonista...nello speculare picchia anche duro...crea povertà per le ricadute sociali connesse alle strategie speculative, infischiandosene allegramente.

Il debito si gonfia.

La massa si impoverisce.

La ricchezza si accumula.

Conseguenza: quando i nodi arrivano al pettine scatta una sorta di legge della giungla e nessuno si fida più di nessuno se non di chi ha accumulato capitale...cioè di chi è solvibile.

Anche le banche non si fidano tra di loro. Manca capitale. Ai solvibili si prestano i soldi.

Al padre di famiglia che deve accendere un mutuo per comprare la prima casa al figlio che si sposa...probabilmente non li prestano...o ne danno pochi a sacrificio. Questa è la sostanza...ormai la percepiscono anche i bambini. Hillman o Eraclito ti forniscono delle alternative...chi è abbastanza inaridito e vede solo Trony, Euronics e le concessionarie di automobili...e poco sa, fa fatica.

Se vogliamo continuare ad arrampicare gli specchi...fatelo, io ho detto quello che era opportuno..è costato anche fatica, speriamo che qualcuno apprezzi.


Inviato

Se vogliamo continuare ad arrampicare gli specchi...fatelo, io ho detto quello che era opportuno..è costato anche fatica, speriamo che qualcuno apprezzi.

Io apprezzo.

Ciao.

Inviato

Mi sembra che si confonda "ricchezza" e "profitto". se io aumento il mio profitto, anche a costo di aumentare il debito altrui, ma aumento ancora di piu la ricchezza (cioe la quantita totale di beni/servizi) e' una buona cosa.

La gente puo essere abbrutita anche senza giocattoli mercificati: 10,000 anni fa ce le davamo di santa ragione a colpi di clava nonostante non ci fossero telefonini e BMW. Ugualmente, in uno scenario di estrema poverta molto diffusa (l'Europa medievale), bande di armati giravano le campagne in lungo e largo stuprando ogni donna che gli capitava a tiro e non ti sto a dire della Guerra dei 100 Anni, quella dei 30 Anni, e quella dei 7 Anni (fanno 137 anni in totale).

L'idea che l'abbondanza scateni gli istinti peggiori dell' uomo e' alquanto balzana e solo chi non ha provato l'estrema miseria puo essere d'accordo.


Inviato

Ecco...bravo.

Sembrerebbe un teorema dimostrativo perfetto del pensiero di Hillman.

Vedi perchè le cose vanno come vanno.

Perchè può star bene la miseria dell'anima in cambio di una illusione di benessere della panza.

Due guerre mondiali e lo sgancio della bomba atomica non ti bastano?

Le guerre regionali fanno più vittime delle guerre degli anni del trisavolo. Sicuramente più danni.

Cioè...noi, alle soglie del 2012 dopo Cristo dovremmo accontentarci del fatto che almeno non stuprano le donne nelle campagne (che poi, non è vero, non solo le stuprano anche oggi, ma le ammazzano), le stuprano anche in città nelle strade buie, negli angoli appartati o le ammazzano con un pugno nelle stazioni della metro.

E se qualcuno si sente male per strada, lo scavalcano con fastidio.

O se un altro ha bisogno di aiuto...lo schivano che vanno di fretta .

E usano i fucili mitragliatori e i missili cruise invece della clava.

Ma qualche lettura ed un po' di riflessione no? L'evoluzione personale non interessa..oltre il conto e il deposito titoli?

Troppa fatica?

Se ci si accontenta...va bene così.

Diciamo allora che hai ragione.

Ok?

Meglio se parliamo di monete da collezione.


Inviato (modificato)

Si accontenta di apparire...apparendo, l'animo e l'inconscio percepiscono e realizzano però un malessere...un dolore. Continuano a comprare ma il malessere non passa se non, forse, per il tempo che dura il diveritimento per il nuovo giocattolo o il nuovo gioco...atteso che, anche le relazioni si mercificano e le amicizie diventano tutte per interesse o da ombrellone.

In un sistema competitivo insorge peraltro la diffidenza...l'amicizia non è e non può essere più un valore. L'amicizia è impegnativa...meglio far finta di essere amici. In base a quanto puoi darmi: piacere, favori, opzioni, inviti piacevoli...posso far finta di esserti amico. Queste sono le ricadute sul tessuto sociale...che probabilmente possono far comodo a chi deve vendere panacee. Perchè la speculazione sofisticata è colta...conosce sia Eraclito che Hillman...ma ha svenduto l'anima per il proprio profitto. Poichè il loro profitto è notevole...può darsi che dormano lo stesso. Poichè la macchinetta nuova o il gadget recentissimo o la vancanzetta di tre giorni...alleviano ma non risolvono la vita alla gente...è probabile che l'abbrutimento della gente continui.

Caro Piakos, questo lo sostengo anche io da tempo; ma quando ho cercato di spiegarlo mi sono sentito dare dell'ipocrita e dell'idiota...

La falla di tutto il tuo erudito e piacevole discorso però Piakos, se mi permetti, è che non si intravede il passaggio dalla presa di coscienza che tu auspichi e caldeggi alla reale trasformazione. Nel nostro mondo nemmeno i sommovimenti di piazza ottengono cambiamenti rivoluzionari. E decidere in solitudine di smettere di giocare secondo le regole del sistema è certamente un comportamento lodevole, ma con filosofia e buoni principi e senza soldi come si fa a sopravvivere? Il debito è il male, ma senza debito non si vive, oggi. Non me la sento nemmeno di mortificare l'ideale del profitto, perché è grazie al profitto che abbiamo riscaldamento, acqua potabile e pane. Eliminiamo il profitto, oppure irregimentiamolo, e ci ridurremo peggio della Russia staliniana. O mi sbaglio?

Modificato da DragoDormiente

Inviato

Caro Drago, nessuno vuole abolire l'economia e la ricchezza...perchè farlo? Ma dobbiamo imparare ad usare ed a distribuire.

Tutto qui.

Ti passo codesta intervista...per non farla troppo lunga ti do gli ultimi due passaggi:

LONDON: Goethe diceva che la felicità più grande risiede nel praticare un talento che fa parte della nostra natura. Come cultura siamo così infelici perché siamo dissociati dai nostri talenti naturali, dal nostro codice dell'Anima?

HILLMAN: Siamo avviliti perché abbiamo solo un dio, e questo è l'economia. L'economia è un aguzzino. Nessuno ha tempo libero; nessuno ha riposo. L'intera cultura è sotto una pressione terribile, intessuta com'è di preoccupazioni. E' difficile uscire da questa prigione. Inoltre, vedo la felicità come la conseguenza di ciò che fai. E' impossibile cercare d'ottenerla direttamente.

Vedi Drago, l'anima e le sinapsi dell'uomo, hanno un potenziale sicuramente superiore a quello nucleare. Il problema è esplorarlo a fondo, scandargliarlo e quindi usarlo. E' già accaduto in alcuni periodi storici. Accadrà di nuovo...lentamente le pance si riempiranno, saranno satolle, il cibo ed i giocattoli verranno a noia, l'immensità dell'universo e i problemi del pianeta ci costringeranno a cambiare.

Alla peggio, come ho già sopra detto, l'economia e la finanza, cioè il potere, dovranno imporre un nuovo modello. Quello attuale fa acqua e si rischia di andare a fondo.

La cultura, la bellezza, il turismo, le relazioni sociali, lo scambio libero di idee, di immagini, di cultura...lo stile, l'eleganza, la disponibilità ad insegnarle ed a dispensarle. per questi target evolutivi del sistema ci lasceranno più tempo e l'economia verrà messa a punto ad hoc. Richiederà un periodo non quantificabile.

Insomma il patrimonio dell'anima...servirà a fare soldi e chi non si adeguerà sarà out, un povero deficente. Un paria.

Se mai dovessimo riuscire a farlo noi questo vino sarà buonissimo, non darà mal di testa.

Se lo faranno loro, non sarà la stessa cosa.


Inviato

Sarà come dice Lei Piakos, ma fare filosofia è una cosa, la realtà è un'altra....


Inviato (modificato)

La cultura, la bellezza, il turismo, le relazioni sociali, lo scambio libero di idee, di immagini, di cultura...lo stile, l'eleganza, la disponibilità ad insegnarle ed a dispensarle.

Se uno deve lavorare il campo dalla mattina alla sera, non ha tempo per tutte queste cose. Il mercato consente a un 2-3% della popolazione di provvedere al cibo per tutti quanti. Un terzo della popolazione fornisce tutti i beni materiali e il rimanente 65% si puo dedicare a tutte quelle attivita voluttuarie, filosofia compresa, che rendono la nostra vita oggi molto migliore di quella dei nostri bisnonni.

Il mercato va regolamentato appropriatamente, ma non si possono semplicemente abolire credito, derivati, etc. altrimenti il suo buon funzionamento va a gambe all'aria. Un mercato troppo semplice non e' in grado di gestire una realta complessa come quella attuale.

Hillman dice una boiata: oggi abbiamo molto piu tempo libero che nel passato, fra l'altro.

Modificato da ersanto

Inviato

La cultura, la bellezza, il turismo, le relazioni sociali, lo scambio libero di idee, di immagini, di cultura...lo stile, l'eleganza, la disponibilità ad insegnarle ed a dispensarle.

Se uno deve lavorare il campo dalla mattina alla sera, non ha tempo per tutte queste cose. Il mercato consente a un 2-3% della popolazione di provvedere al cibo per tutti quanti. Un terzo della popolazione fornisce tutti i beni materiali e il rimanente 65% si puo dedicare a tutte quelle attivita voluttuarie, filosofia compresa, che rendono la nostra vita oggi molto migliore di quella dei nostri bisnonni.

Il mercato va regolamentato appropriatamente, ma non si possono semplicemente abolire credito, derivati, etc. altrimenti il suo buon funzionamento va a gambe all'aria. Un mercato troppo semplice non e' in grado di gestire una realta complessa come quella attuale.

Hillman dice una boiata: oggi abbiamo molto piu tempo libero che nel passato, fra l'altro.

Concordo.


Inviato

La realtà è quella di cui stiamo discutendo non più...non meno.

Dalla cartolarizzazione al pericolo di un'implosione dell'euro, fermo restando lo sòle che girano per permettere alla gente di comprare con i finanziamenti...cioè a buffo.

Naturalmente a buffo potete acquisire le minchiate...il voluttuario o l'elettrodomestico...la casa per i Vs. figli?

Ve lo danno il mutuo?

Provateci.

Quanto?

A che condizioni?

Con quali garanzie?

la realtà è che il buon Barak, dopo il "Noi possiamo..." ha dovuto fare i conti con il potere...cioè con la grande finanza, le banche, le grandi entità magagalattiche.

Poteva riformare il sistema della finanza in america...poteva nazionalizzare qualcosa e qualcuno...poteva far fallire chi era meglio che fallisse.

Non l'ha fatto.

Non l'ha voluto fare...

Non lo hanno permesso...

Non ha potuto...

Ecco disquisire su questi perchè è filosofia da appendice.

Rimanere sul non è stato fatto..è il dato reale...ed è un brutto dato per il nostro futuro.

Dire che Hillman ha ragione...non è filosofia da appendice...è analisi della cultura e della società in cui viviamo. Non c'è bisogno di essere filosofi per capirlo, può invece costare un po' di amor proprio ammetterlo.

Uno dice: Piakos, e allora?

Che dobbiamo fare...la rivoluzione!?

La prima cosa da fare è capire la realtà che viviamo. Si può anche continuare a tentare di fare carriera, sgomitare, cercare raccomandazioni, non aiutare chi cade per terra, andare all'ipermercato in cerca di gadget...importante è sapere cosa stiamo facendo veramente e perchè.

Ci piace...ci sta bene...non vogliamo impegnarci...okkappa.

Se non avete la iatale, la gastrite, la tachicardia, la psoriasi, l'eiaculazione precoce, le crisi di panico, l'invidia permanente per il prossimo, i rodimenti sin dal primo mattino, la pressione alta, istinti compulsivi, irascibilità permanente, esaurimento nervoso, sensi di colpa e ansie varie...vuol dire che siete abbastanza stagionati, col sapone sulle spalle e ben inseriti nel sistema che ha dovuto congegnare le cartolarizzzazioni. Beati voi! ;)

Ovviamente grattatevi....

In omnia pericula tasta testicula, grattatio pallorum etiam omnia male fugit.

:D

Probabilmente le immagini di Hillman sembreranno un mucchio di fesserie.

Io non ho pari talento...pelo sullo stomaco non ne cresce...lo confesso e mi cospargo il capo di cenere.

Quindi me leggo hillmanne e trovo che non ha torto...e che il vecchietto Eraclito doveva avere gli attributi ortogonali.

Diciamo che i c.d. indignati rappresentano la prima manifestazione globalizzata di dissenso da molto tempo a questa parte.

Non so se avranno la capacità di trasformarsi in comitati di salute pubblica...o se lo permetteranno.

NMon riesco però a capire come si possa pensare di poter tirare avanti con un modello sfuggito al controllo della cosa pubblica e attualmente appannaggio della super ricchezza...intenzionata a redistribuire briciole alla società.

(continua...)


Inviato

Adesso viene il bello!!!!

Uno in fondo si alza e dice: piakos...lei ha rotto veramente le sfere con queste stronzate...con Frankenstein...i greci che so' morti e putrefatti da millenni...tutankamon...e sto' Hillmannnn che ricorda il cognome del pianista di Polanski.

La faccia finita...lei e i filosofi che sono capaci solo di dire puttanate.

I soldi uno li deve fare da solo...non glieli debbono distrubuire...ma che sei communnista?

Bravo!

Ecco un esempio di sapiente illuminato...altro che i filosofi.

Certo.

Perchè oggi fare i soldi è facile...basta andare a lavorare. Basta fare i lavori che non vuole fare nessuno...facendo concorrenza agli extracom e l'agiatezza è a porta di mano con profesionalità.

Certo, basta telefonare all'amico potente...guarda che mio figlio si è laureato con 100elode...fallo entrà in direzione e dagli i benfittes.

Oppure a mammasantissima: fratello è ora 'cche me rimandi o' favore.

Infine l'intrapresa...se non si ha paura del sole a scacchi...le multinazionali italiane più importanti nel mondo assumono manovalanza, però bosogna saper stare sotto il fuoco avversario (il poligono non basta), maneggiare il coltello e avere una pietra al posto del cuore...che è la cosa più semplice.;)

Oppure si può fare consulenza d'alto bordo agli evasori...ai maneggioni...ai faccendieri.

I giovani laureati e brillanti possono "espatriare"...certo. Se non pesa andarsene praticamente per sempre.

Ci si può prostituire in vario modo...ognuno può decidere come.

Infine si può depauperare il patrimoni di famiglia, piccolo o grandino che sia...ma una volta consumato...non è più vostro.

Resta peraltro un problema...di solito con tali sistemi si riesce a trovare lavoro ed a cercare di vivere al meglio...per chi riesce. Pochi.

Fare i soldi è un'altra cosa.

E oggi se non sei nella casta per diritto o per ingresso dalla porta di servizio...non te li fanno fare, se non sei veramente molto molto bravo...e non basta nemmeno.

Ecco perchè...troppi in bolletta...un nuovo modello di sviluppo dovrà essere alla fine trovato, è nell'interesse di tutti.

Ripeto.

Se la cosa parte democraticamente...sarà comunque ben diverso se calato dall'alto.


Inviato

Adesso viene il bello!!!!

Uno in fondo si alza e dice: piakos...lei ha rotto veramente le sfere con queste stronzate...con Frankenstein...i greci che so' morti e putrefatti da millenni...tutankamon...e sto' Hillmannnn che ricorda il cognome del pianista di Polanski.

La faccia finita...lei e i filosofi che sono capaci solo di dire puttanate.

I soldi uno li deve fare da solo...non glieli debbono distrubuire...ma che sei communnista?

Bravo!

Ecco un esempio di sapiente illuminato...altro che i filosofi.

Certo.

Perchè oggi fare i soldi è facile...basta andare a lavorare. Basta fare i lavori che non vuole fare nessuno...facendo concorrenza agli extracom e l'agiatezza è a porta di mano con profesionalità.

Certo, basta telefonare all'amico potente...guarda che mio figlio si è laureato con 100elode...fallo entrà in direzione e dagli i benfittes.

Oppure a mammasantissima: fratello è ora 'cche me rimandi o' favore.

Infine l'intrapresa...se non si ha paura del sole a scacchi...le multinazionali italiane più importanti nel mondo assumono manovalanza, però bosogna saper stare sotto il fuoco avversario (il poligono non basta), maneggiare il coltello e avere una pietra al posto del cuore...che è la cosa più semplice.;)

Oppure si può fare consulenza d'alto bordo agli evasori...ai maneggioni...ai faccendieri.

I giovani laureati e brillanti possono "espatriare"...certo. Se non pesa andarsene praticamente per sempre.

Ci si può prostituire in vario modo...ognuno può decidere come.

Infine si può depauperare il patrimoni di famiglia, piccolo o grandino che sia...ma una volta consumato...non è più vostro.

Resta peraltro un problema...di solito con tali sistemi si riesce a trovare lavoro ed a cercare di vivere al meglio.

Fare i soldi è un'altra cosa.

E oggi se non sei nella casta per diritto o per ingresso dalla porta di servizio...non te li fanno fare, se non sei veramente molto molto bravo...e non basta nemmeno.Ecco perchè...troppi in bolletta...un nuovo modello di sviluppo dovrà essere alla fine trovato, è nell'interesse di tutti.

Ripeto.

Se la cosa parte democraticamente...sarà comunque ben diverso se calato dall'alto.

Non è vero ciò che dice.... Forse qui in Italia non c'è Meritocrazia, ma in altri Paesi se sei bravo sicuramente trovi lavoro e se ne sei capace puoi fare anche "soldoni"....


Inviato

P.S.

Ho dismesso la veste dell'erudito per vestire quella dell'utente, senza trincerarmi dietro arzigogoli difficili e strampalti per chi non li capisce o non li vuole capire...o gli gira la testa se sale qualche centimetro più in alto.

Le cose queste sono nella sostanza.

Invece di obiettare locuzioni già sentite...suggerite qualcosa di originale e stimolante no?

E che scrivo solo io...:D

Mo' mi riposo.

Ho deto cosa c'era da dire.

Anzi... a ben rileggere tutta la discussione, se ne potrebbe tirare fuori qualcosa.

:)

PP.SS.

Bravo Bari!

Comincia ad emigrare tu...poi vengo anch'io.


Inviato (modificato)

Bah...... Io ho il mio pensiero, lei ha il suo e finisce qui la discussione. Preferisco non andare oltre

Modificato da collezionistabari

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