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Buonasera a tutti. Dopo aver recentemente acquistato questa moneta di Valerio Romolo ho pensato di aprire una discussione su questa figura poco conosciuta. Sul web ho trovato pochissimo.

Valerio Romolo (294 – 309) è stato il figlio primogenito di Massenzio, cesare e poi usurpatore, e di Valeria Massimilla, figlia dell'imperatore romano Galerio.Nato nel 294 quando Massenzio aveva solo sedici anni, non ebbe mai alcuna rilevanza politica anche per la giovane età in cui morì. Valerio fu insignito del titolo di clarissimus puer da bambino, e in seguito di quello di nobilissimus vir. Tenne il consolato con il padre nel 308 e nel 309; il fatto che Massenzio sia stato console da solo per l'anno 310 suggerisce che Valerio sia morto nel corso del 309.

Massenzio seppellì il figlio nel mausoleo lungo la Via Appia, presso la propria villa. Valerio fu divinizzato, e nel Foro Romano gli fu dedicato un tempio.

Ringrazio tutti coloro che contribuiranno ad ampliare questa discussione con notizie o con loro considerazioni. Di seguito posto le foto della mia moneta seguita da altre trovate su internet. Vorrei attirare l'attenzione in particolare sul tempio raffigurato al R\, dovrebbe essere proprio il tempio dedicato a Romolo, ma se sbaglio correggetemi. Grazie ancora :)

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R\

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Inviato (modificato)

un D\ e un R\ (non credo della stessa moneta purtroppo)

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Modificato da cometronio

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Un mezzo follis

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Credo che anche questa sia un mezzo follis

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Una moneta di particolare bellezza

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ancora

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Un altro follis

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Altre 2

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Inviato (modificato)

Salve cometronio. Interessante discussione: bravissimo. :) Sono belle le monete che hai postato e, soprattutto, hanno un importante valore storico. Ti consiglio di accompagnare le immagini con una descrizione e dei riferimenti bibliografici. Purtroppo ulteriori notizie riguardo questo personaggio sono un po' difficili da trovare, un po' perchè scomparve in tenera età, un po' perchè non occupò mai un ruolo politico di primo piano. Nel complesso, due voti positivi da parte mia! :)

Modificato da Caio Ottavio

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Bella ed interessante moneta, Cometronio :)

Famosa è la contesa del potere tra Costantino e Massenzio che si concluse con la storica battaglia del Ponte Milvio; tra i due non solo c'era in gioco il potere, ma anche il luogo dove sarebbe stata collocata la capitale dell'Impero. Massenzio in questo si richiamava sempre a Roma che per lui rimaneva la capitale dell'Impero, era quindi in sintonia con questa linea politica che il suo figlioletto ed erede si chiamasse Romolo. L'erede, però, morì precocemente nel 309 d. C. e ciò provocò un duro colpo alle speranze dinastiche del padre. Egli, da parte sua, gli tributò onori divini che vennero proclamati anche sulle monete dove compare il tempio circolare dedicato alla "Eterna Memoria" del giovane Valerio Romolo. Tale tempio è ancora visibile in prossimità del foro.

Enrico :)


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Non so se può interessare in merito qualche notizia tratta da Wikipedia sul Tempio dedicato a Romolo:

Il tempio del Divo Romolo si trova nell'area archeologica del Foro Romano, a Roma, sulla Sacra via summa, alle spalle del cosiddetto carcer repubblicano, tra il tempio di Antonino e Faustina e la basilica di Massenzio.

In origine venne costruito come vestibolo circolare di accesso al Tempio della Pace (75), ma dopo l'abbandono del complesso imperiale, Massenzio lo riutilizzò come tempio dedicato al figlio, Valerio Romolo, prematuramente scomparso nel 309 e divinizzato. In seguito, quando un'aula del Tempio della Pace venne trasformata nella basilica dei Santi Cosma e Damiano nel VI secolo, fu utilizzato come vestibolo della chiesa.

L'edificio costituiva l'ingresso al complesso imperiale del Tempio della Pace dalla via Sacra, tra l'Arco di Tito e la piazza del Foro Romano: il diverso orientamento del complesso imperiale rispetto alla via era risolto per mezzo della sua pianta circolare.

Agli inizi del IV secolo il complesso del Tempio della Pace era già in abbandono e il vestibolo venne riutilizzato da Massenzio, che lo dedicò forse nel 309 d.C. come tempio in onore del figlio Valerio Romolo, morto in giovane età e in seguito divinizzato. A quell'epoca risale il portale riccamente decorato, inquadrato da due ali di muro che formavano un'esedra affacciata sulla via, decorati con elementi architettonici di reimpiego. Dopo la sconfitta di Massenzio nella battaglia di Ponte Milvio del 312, ad opera di Costantino, dovette mutare la sua funzione, come sembrano provare alcune iscrizioni, visibili fino al XVI secolo all'interno dell'edificio.

Teodorico il Grande, re degli Ostrogoti, e sua figlia Amalasunta donarono a papa Felice IV nel 527 una sala del Tempio della Pace (probabilmente la biblioteca), che fu trasformata nella basilica dedicata ai Santi Cosma e Damiano. In quell'occasione venne unita col tempio di Romolo e fu aperta una porta tra i due complessi. I tempio divenne allora il vestibolo della chiesa.

Nel 1632 il pavimento della chiesa venne rifatto ed alzato di parecchi metri per via delle infiltrazioni d'acqua provenienti dal Campo Vaccino, ma non quello del tempio, che rimase alla quota dell'antica strada romana. La porta in bronzo e le colonnine in porfido vennero allora riutilizzate in una nuova porta a nord, che sostituì quella antica. Solo alla fine del XIX secolo venne riallestita la porta originale, com'è visibile oggi. Tutt'ora la struttura interna del tempio è visibile dall'interno della basilica.

In passato l'edificio era stato identificato in modo piuttosto fantasioso dai primi studiosi ed antiquari come tempio dei Penati o del tempio di Giove Statore fondato da Romolo (o dai primi cittadini di Roma) nell'VIII secolo a.C.

L'attribuzione come tempio di Romolo è piuttosto controversa e si basa su notizie medievali (che potrebbero riferirsi invece a una sbagliata interpretazione della basilica di Massenzio) e di una moneta dell'epoca di Massenzio con un edificio a base circolare e la scritta aeternae memoriae, forse riferibile con più esattezza al mausoleo di Romolo sulla via Appia.

Alcuni sostengono invece che un tempio di Romolo non sia mai esistito e si basano per l'identificazione sui resti di un'iscrizione con la dedica a Costantino I da parte del Senato (secondo i fautori dell'attribuzione al tempio di Romolo questa iscrizione sarebbe segno di una nuova dedica dopo la battaglia di Ponte Milvio).

Un'altra ipotesi, nata alla fine del XIX secolo, è che si tratti del tempio dei Penati, che sappiamo si trovava sulla Velia, vicino al Foro, sul tratto della via Sacra che portava alle Carinae: l'inizio della via per le Carinae è infatti visibile a lato della rotonda. Può darsi che il tempio dei Penati si trovasse al di sotto della basilica di Massenzio, che occupa gran partre della Velia, e che sia stato in seguito ricostruito poco distante. Anche la presenza delle due celle absidate sarebbe compatibile con la dedica ai Penati, dove potevano venire collocate le statue di culto, come appaiono in una moneta di Massenzio ai lati del tempio.

L'edificio fu costruito con mattoni e coperto con lastre di marmo, asportate durante il Medioevo. Il corpo centrale è di forma cilindrica, coronato da una cupola parzialmente rimaneggiata coronata da un lanternino costruito in epoca moderna. La facciata ha invece un andamento rientrante ad emiciclo che presenta quattro nicchie attualmente murate, già usate per accogliere altrettante statue. La parte meglio conservata è il portale, affiancato da due colonne di porfido rosso (il marmo degli imperatori) con capitelli corinzi in marmo bianco che sorreggono una trabeazione riccamente decorata di reimpiego, così come la cornice, anch'essa rifinita da dettagli pregiati.

La porta bronzea è una delle poche romane sopravvissute, e presenta un meccanismo ancora funzionante (un'altra è quella della Curia Iulia oggi alla basilica di San Giovanni in Laterano.

Due ambienti rettangolari terminanti con altrettante absidi e collegati al tempio vennero ricavati tra la parte centrale della struttura e gli edifici contigui. Due colonne di marmo cipollino poggianti su basi rialzate fungevano da decorazione all'ingresso di queste due sale. Solo l'ultima colonna, quella situata a destra, si è conservata sino ai giorni nostri.

Alcune tracce di affreschi, risalenti alla trasformazione del tempio in vestibolo, sono visibili dall'interno della basilica dei Santi Cosma e Damiano. Il fondo della navata si apre infatti sul corpo centrale del tempio, situato ad un livello inferiore.

L'edificio sorge soprelevato rispetto alla Sacra via summa poiché gli scavi archeologici del XIX secolo rimossero erroneamente la pavimentazione post-neroniana scambiandola per un'aggiunta medievale; così poterono indagare anche gli strati più antichi del Foro (il livello odierno è del primo impero), ma lasciarono scoperte le fondamenta degli edifici successivi, come lo stesso tempio di Romolo, l'arco di Tito e la basilica di Massenzio. Il livello medievale della strada è invece testimoniato da un portico che si trova poco più avanti sulla via sacra, sul lato sinistro.

Mi piacerebbe aggiungere, inoltre, qualche suggestiva immagine dell'edificio:

1) Il portone d'ingresso con le porte in bronzo originali (interessante il confronto con l'iconografia monetale):

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2) Veduta dell'edificio in un'antica cartolina:

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Modificato da Caio Ottavio

Inviato (modificato)

Grazie per i vostri interventi, stavo cercando dei riferimenti per le immagini che ho inserito e solo ora mi sono accorto che ho copiato una vecchia discussione. Peccato, ma comunque dare una rispolverata non fa mai male. :) veramente non saprei dove trovare maggiori riferimenti, forse sul wildwins? Grazie ancora a voi e a tutti quelli che interverranno.

Modificato da cometronio

Inviato

Grazie Caius per il link, in particolare mi ha colpito questo esemplare

Romulus AE Follis. IMP.MAXENTIVS.DIVO.ROMVLO.N.V.FILIO, bare head right / AETERNAE.MEMORIAE, ornately decorated temple with domed roof, surmounted by an eagle, REP in ex.

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Inviato

Questo è meraviglioso.

Romulus, son of Maxentius, AE Follis. ca 309-310 AD. DIVO ROMVLO N V BIS CONS, bare head right / AETERNAE MEMORIAE, domed shrine without columns, RBP in ex. RIC 207 of Rome, Cohen 6.

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Inviato

Ciao cometronio... prima di rispondere sono andato a vedere i miei due Romolo: un medio bronzo ed un piccolo bronzo. Entrambi recano l'immagine del tempio rotondo a porte semiaperte non colonnato.

Guardando le descrizioni Cohen per le monete di Romolo di Massenzio ho trovato la descrizione di tre diversi edifici "sacri" a lui dedicati:

- tempio rotondo a cupola sormontato da aquila

- tempio a 4 colonne a cupola rotonda sormontato da aquila

- tempio a 6 colonne a cupola rotonda sormontato da aquila

Le monete del resto confermano queste differenze. Come tu stesso dici nel primo post, a Romolo fu dedicato un tempio e di questo l'amico Caio Ottavio ci ha fornito ampia descrizione. Però Romolo fu sepolto in un mausoleo nell'area del Circo di Massenzio lungo la Via Appia Antica.

Traggo descrizioni dal web:

"L'imponente complesso residenziale noto come Circo di Massenzio fu edificato dall'imperatore Massenzio durante il suo breve regno (306-312 d.C.) ed è costituito da tre monumenti principali:

il circo, il palazzo e il mausoleo di Romolo. Quest'ultimo fu costruito da Massenzio in memoria del figlio Romolo, morto nelle acque del Tevere nel 307, e fu posto al centro di un'area cinta da un quadriportico con pareti in opera listata e pilastri in laterizio, e coperture con piccole volte a crociera. Il quadriportico, che si apre direttamente sulla via Appia, aveva in passato un'apertura (oggi scomparsa) che metteva in comunicazione quest'area con il palazzo costruito sulla collina retrostante. La tomba era costituita da un edificio circolare preceduto da un avancorpo, o pronao rettangolare, in tutto simile al Pantheon."

"Di fronte al Circo, orientato sulla via Appia, si erge il mausoleo, detto di Romolo dal nome del figlio di Massenzio, morto in giovane età e qui sepolto nel 309 d.C.. E' probabile che venne poi trasformato in tomba dinastica, destinata a tutta la famiglia imperiale, come dimostra il numero dei loculi esistenti in essa. Ben conservato è il grandioso quadriportico perimetrale in opera listata, con archi su pilastri con semicolonne in laterizio, coperto da piccole volte a crociera; oltre all'ingresso principale, si aprivano altre due porte, in direzione del circo e del palazzo. Non è stata trovata traccia di rivestimenti (intonaco, marmo ecc.), piuttosto restano perfettamente visibili i fori destinati a sostenere le travature lignee.

Al centro del portico sorge il sepolcro vero e proprio; si tratta di un edificio circolare di circa 33 m di diametro, preceduto da un pronao rettangolare con fronte dotata di sei colonne, sul quale nel XVIII sec. fu addossato un casale. Non sono più visibili i blocchi di marmo del rivestimento, dei quali però restano alcuni frammenti sotto il piano di calpestio.

Il complesso, che doveva essere simile al Pantheon, fu studiato dai più grandi architetti del passato, da Sebastiano Serlio a Raffaello; il Palladio si ispirò alla tomba di Romolo (applicandole il lanternino e altri elementi barocchi) quando costruì le sue celebri ville. Tutto ciò rende l'idea del senso di continuità con cui gli architetti del Rinascimento studiavano i monumenti antichi, e dell'abilità tecnica che veniva riconosciuta in queste grandi opere.

Entriamo allora nel casale settecentesco e ci ritroviamo all'interno del pronao colonnato; il mausoleo era costituito da due piani, dei quali resta ora solo l'inferiore, nel quale scendiamo. Questa è la camera funeraria, e consiste di un ambiente circolare con al centro un enorme pilastro; nel muro perimetrale si aprono delle nicchie, alternativamente rettangolari e semicircolari, nelle quali erano collocati i sarcofagi dei defunti (quindi sicuramente del figlio di Massenzio).

Anche nel pilastro centrale si aprono otto nicchie disposte secondo lo stesso schema.

Quasi interamente scomparso è l'ambiente superiore, destinato alla celebrazione pubblica del figlio divenuto "Divo" ("Divo Romolo" recita l'iscrizione del circo), assunzione che era possibile solo agli imperatori, secondo modelli di origine orientale. Il sepolcro doveva essere infine coperto da una grandiosa cupola, e fu probabilmente rappresentato anche in un gruppo di monete coniate da Massenzio in onore del figlio divinizzato. Di tutto questo resta una terrazza pavimentata in sampietrini moderni."

Vista questa descrizione, se ad essa diamo credito, dobbiamo allora pensare che le monete che recano l'immagine dell'edificio privo di colonne si riferiscono al Tempio di Romolo, mentre le immagini dell'edificio colonnato (almeno di quello esastilo) siano da rapportare al suo mausoleo.


Inviato

Nella prima descrizione tratta dal web del mio post precedente c'è un evidente errore ed uno probabile: Romolo non morì nel 307, bensì nel 309... ed il fatto che la sua morte sia stata attribuita ad annegamento nel fiume Tevere forse costituisce uno sdoppiamento delle cause della morte del padre Massenzio...

Aggiungo un paio di foto del mausoleo:

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Mausoleo di Romolo: quadriportico

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La Tomba del Mausoleo di Romolo


Inviato

Ciao littlejohn, grazie per aver risposto, potresti postare le foto dei tuoi due Romolo? ;)


Inviato

Un altro esemplare molto interessante: un denario (1\5 di follis). I denari di quell' epoca sono molto rari. :o

Divus Romulus, AE denarius = 1/5 follis, (1.27g) Rome Mint, DIVO

ROMVLO N V BIS CONS Bare head right / AETERNAE MEMORIAE Temple of

six columns with domed roof surmounted by eagle, R S in exergue.

VF, shallow mark on jaw, green patina. Ex-Virgil Brand

collection.

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Inviato (modificato)

So che non c' entra (e magari è già stato detto), ma se vi interessa il Mausoleo di Romolo si trova a due passi dal Mausoleo di Cecilia Metella, sull' Appia a Roma. Se qualcuno di voi ne ha la possibilità ci faccia un salto, magari la sera. È uno dei luoghi più suggestivi (e sconosciuti) della Città Eterna ;)

Modificato da Afranio_Burro

Inviato

So che non c' entra (e magari è già stato detto), ma se vi interessa il Mausoleo di Romolo si trova a due passi dal Mausoleo di Cecilia Metella, sull' Appia a Roma. Se qualcuno di voi ne ha la possibilità ci faccia un salto, magari la sera. È uno dei luoghi più suggestivi (e sconosciuti) della Città Eterna ;)

Quest' estate sono stato a Roma, ma purtroppo non ho avuto la possibilità di visitare la via appia :( . Comunque ho visto un altro luogo poco visitato: il museo nazionale romano. è un museo di medie dimensioni che espone una raccolta di monete (soprattutto romane) fantastica! Lo consiglio a tutti gli appassionati. Oltre alle monete ci sono anche altre opere molto belle. :rolleyes:


Inviato

Ma dici Palazzo Massimo o il Museo Altemps?

ps: dimenticavo! Per chi volesse veramente fare un salto dalle parti di Cecilia Metella consiglio di passare attraverso Porta San Sebastiano ;)


Inviato

Il museo ha varie sedi. Quella più importante (che ho visitato io) è proprio a palazzo massimo, vicino a termini se non sbaglio.


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